come filmare lo schermo android



come filmare lo schermo android

Vorresti realizzare un video di quello che succede sullo schermo del tuo smartphone Android, in modo da realizzare delle dimostrazioni da pubblicare online, ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare.
Tutto quello che ti occorre è un po’ di pazienza.

Con la guida di oggi, scopriremo insieme come filmare lo schermo Android proiettando lo schermo del telefonino sul PC e realizzando un video del desktop di Windows.
È un’operazione un po’ lunga da portare a termine, lo ammetto, ma ti assicuro che è molto più semplice di quello che pensi.
Mettiamoci subito al lavoro!



Prima di vedere in dettaglio come filmare lo schermo Android, devi installare sul tuo PC un paio di componenti fondamentali, senza i quali non è possibile compiere questa operazione:
Java SE Runtime Environment e i driver del tuo smartphone.
Il primo lo puoi scaricare collegandoti a questo sito Internet e cliccando sul pulsante JRE Download collocato in basso a destra.

Nella pagina che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept License Agreement e clicca sul link che si trova accanto alla dicitura Windows x86 Offline (se utilizzi un sistema operativo a 32 bit) o alla dicitura Windows x64 per avviare il download.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
jre–7u25-windows-i586.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Installa e Chiudi per terminare il processo d’installazione di Java SE Runtime Environment.

Per quanto concerne i driver del tuo smartphone, se non hai ancora provveduto ad installarli sul tuo PC, puoi procurarteli facilmente installando il software per la gestione del telefono rilasciato dalla casa produttrice del dispositivo (es.
Samsung Kies per gli smartphone Samsung).
Per fugare qualsiasi dubbio, prova a cercare su Google [nome del tuo smartphone] driver e troverai sicuramente tutte le informazioni di cui hai bisogno.



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Per filmare lo schermo Android hai bisogno anche del Software development Kit di Android.
Collegati dunque al sito Internet di Android SDK e clicca prima sulla voce DOWNLOAD FOR OTHER PLATFORMS (collocata in fondo alla pagina) e poi su link installer_rxx.x.x-windows.exe (ossia il secondo collegamento elencato sotto la dicitura SDK Tools Only) per scaricare il programma sul tuo PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
installer_r22.0.5-windows.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Next quattro volte consecutive, Install, ancora Next e Finish per completare il processo d’installazione ed avviare l’Android SDK Manager.

Adesso, metti il segno di spunta accanto alla cartella Tools e clicca sul pulsante Install 11 packages dell’Android SDK Manager.
Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept license e fai click su Install per scaricare e installare sul tuo PC i componenti del Software development Kit necessari a riprodurre sul computer lo schermo del tuo smartphone Android.



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A procedura ultimata – ci siamo quasi! – devi scaricare sul tuo computer l’applicazione gratuita che ti consentirà di proiettare lo schermo di Android su Windows:
Droid@Screen.
Collegati quindi al sito Internet dell’applicazione e clicca su Download due volte consecutive per scaricarla sul PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
droidAtScreen–1.0.2.jar) e, nella finestra che si apre, fai click sul pulsante […].
Seleziona quindi la cartella in cui è stato installato l’Android SDK (dovrebbe essere C:Users[tuo nome utente]AppDataLocalAndroidandroid-sdkplatform-tools e fai doppio click sul file adb.exe.

Se non riesci a trovare la cartella dell’Android SDK, avvia nuovamente l’SDK Manager e la trovi specificata in cima alla finestra, accanto alla dicitura SDK Path.



Adesso fai click sul pulsante OK per accedere alla schermata principale di Droid@Screen e connetti il tuo smartphone Android al computer usando il cavo USB in dotazione con il dispositivo.
Se tutto è andato per il verso giusto, l’applicazione dovrebbe riconoscere automaticamente il telefono e proiettare il suo schermo sul desktop di Windows.

Qualora così non fosse, prova a cliccare sul pulsante Reload devices di Droid@Screen ed accertati che su Android sia attivata la funzione di Debug USB.
Per fare ciò, apri il pannello con le Impostazioni dello smartphone, vai in Applicazioni > Sviluppo e metti il segno di spunta accanto alla voce Debug USB.



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A questo punto, puoi filmare lo schermo Android utilizzando qualsiasi applicazione adatta allo scopo.
Io ti consiglio la gratuita CamStudio di cui ti ho illustrato dettagliatamente il funzionamento nella mia guida su come filmare lo schermo del PC.



In alternativa, puoi rivolgerti a soluzioni professionali come Camtasia Studio o ad un altro dei tanti software che ti ho segnalato nella mia selezione di programmi per registrare lo schermo.

come fare le animoji su android



come fare le animoji su android

I tuoi amici hanno un iPhone X o un iPad Pro e, di recente, ti hanno mostrato alcuni video divertenti in cui danno voce a buffi animaletti, raccontandoti che, su iOS, è possibile creare questi avatar 3D personalizzabili, chiamati Animoji.
Questi video ti piacciono tantissimo e vorresti realizzarli anche sul tuo dispositivo.

Il problema, però, è che tu sei un possesso di uno smartphone Android e non di un iPhone o un iPad.
Ti domandi, quindi, come fare le Animoji su Android e vorresti sapere se posso darti una mano in tal senso.
Beh, la risposta è affermativa… ma fino a un certo punto! Devi sapere, infatti, che la possibilità di creare delle Animoji è una funzionalità nativa di iOS e non è disponibile su Android.
Puoi però riuscire lo stesso in quest’intento, utilizzando alcune app gratuite che ne ricalcano similmente l’esperienza d’uso, come per esempio quelle di cui ti parlerò in questa mia guida.



Come dici?
Sei curioso di saperne di più e non vedi l’ora di iniziare?
In tal caso, mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone o tablet.
Dedica giusto qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura dei prossimi capitoli di questo mio tutorial e vedrai che riuscirai anche tu a realizzare questa tipologia di video.
Detto ciò, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come avere le Animoji su Android
    • App predefinite
    • VideoMoji
    • Emoji Face Recorder
    • Altre app per avere le Animoji su Android

Informazioni preliminari

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Le Animoji sono degli emoji animati presenti “di serie” sui dispositivi Apple più recenti:
iPhone X e modelli successivi e iPad Pro da 11/12.9 pollici e modelli successivi.

Su Android, come facilmente intuibile, non è possibile ottenere le stesse identiche “faccine”.
Tuttavia, utilizzando delle app adatte allo scopo, è possibile creare qualcosa di molto simile.



Così come le Animoji di Apple, anche quelle presenti sui dispositivi Android sfruttano il riconoscimento facciale, ad opera della fotocamera frontale del dispositivo, per creare delle faccine animate che ricalcano le espressioni dell’utente.
Esse possono rappresentare ragazzi e ragazze comuni, personaggi di fantasia o animali:
c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta!

Come avere le Animoji su Android

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Come detto nel precedente capitolo, la possibilità di realizzare delle Animoji è riservata ai possessori di un iPhone o di un iPad; tuttavia, per via della loro popolarità, sono nate delle app per Android che ne ricalcano l’esperienza d’uso.

Detto ciò, nei prossimi paragrafi di questa mia guida, ti parlerò come avere le Animoji su Android, utilizzando alcune di queste soluzioni adatte allo scopo.



App predefinite

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Alcuni smartphone Android, come ad esempio i top di gamma della famiglia S di Samsung, da Samsung Galaxy S9 in poi, includono delle applicazioni predefinite per la creazione di Animoji.



Nel caso specifico di Samsung si chiamano Emoji AR e possono essere creati aprendo l’app Camera, premendo sulla voce Emoji AR posta nella parte superiore dello schermo, quindi su Crea Emoji personalizzato e seguendo le indicazioni su schermo per realizzare un modello del proprio volto.

Successivamente, bisogna scegliere se creare un’emoji donna, uomo, bambino o bambina e personalizzare il proprio avatar tramite le opzioni a schermo.
Più facile di così?



VideoMoji

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VideoMoji è l’app gratuita per Android che più ricalca l’esperienza d’uso delle Animoji di iOS:
permette, infatti, di registrare video animati, sostituendo la propria faccia con quella di un avatar 3D a forma di animale, per esempio.



Per utilizzarla, individuala tramite il Play Store di Android e poi scaricala e installala, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app, facendo tap sul pulsante Apri oppure premi sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o nel drawer del tuo dispositivo.

Acconsenti, dunque, alle richieste che riguardano i permessi necessari per il corretto funzionamento dell’applicazione.
Fatto ciò, scegli l’Animoji da utilizzare, scorrendo tra quelle che ti vengono mostrate, oppure premi sul pulsante Download per scaricare un’Animoji individuata nel catalogo.



Adesso, per registrare il video, porta lo smartphone all’altezza del viso e premi sul pulsante tondo rosso situato in basso.
Per interrompere la registrazione, invece, fai tap sull’icona dello stop.

Il filmato registrato verrà automaticamente salvato nella Galleria del tuo dispositivo (l’app Galleria o Foto di Android).
Inoltre, se lo desideri, puoi condividere il video sui principali social network, facendo tap sui relativi pulsanti che ti vengono mostrati nell’app, al termine della registrazione.

Emoji Face Recorder

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Emoji Face Recorder è un’altra app gratuita da utilizzare per fare le Animoji su Android, in quanto anch’essa ricalca l’esperienza d’uso degli emoji animati di iOS.

Per un suo utilizzo illimitato, è però necessario l’acquisto della versione a pagamento che, per 2,99 € a settimana, permette di usufruire di tutti gli emoji animati presenti, rimuove le pubblicità e il watermark che normalmente viene applicato ai video registrati.



Detto ciò, per utilizzare l’app, collegati al Play Store di Android e scarica quest’ultima, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app premendo sul pulsante Apri o fai tap sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o al drawer del tuo dispositivo.

A questo punto, acconsenti alle richieste relative ai permessi necessari al corretto funzionamento dell’app, scorri tra gli emoji animati predefiniti, per individuare quello che più ti piace e, per avviare la registrazione di un video, premi sul pulsante rosso tondo al centro; dopodiché fai nuovamente tap sullo stesso, quando vuoi interromperla.



Infine, per salvare il filmato sulla memoria del tuo dispositivo, fai tap sul pulsante Save, mentre per condividerlo sui social network, premi sul bottone Share.

Altre app per avere le Animoji su Android

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Vorresti altri consigli sulle app da utilizzare per avere le Animoji su Android?
In tal caso, fai riferimento alle righe che seguono, nelle quali ti parlo di altre app che potrebbero fare al caso tuo.

  • Zepeto:
    è un’altra nota app gratuita che permette di dare vita ad avatar animati e personalizzati.
    Può essere considerata un vero e proprio social network, in quanto permette di aggiungere altre persone agli amici e interagire virtualmente con gli stessi, tramite il proprio avatar virtuale.
  • Face Cam:
    è un’app che, in maniera simile a Zepeto, permette di creare gratuitamente un emoji animato e personalizzabile.
    È inoltre disponibile in una versione Premium che, al costo di 9,99€ a settimana dopo 3 giorni di prova gratuita, permette di rimuovere la pubblicità e di personalizzare il proprio avatar virtuale in maniera illimitata.
  • Boo:
    è un’app gratuita dal funzionamento simile a Face Cam che permette di creare avatar virtuali animati, partendo dalla scansione del proprio volto.
    Per un utilizzo illimitato è necessario l’acquisto della versione Premium, al costo di 9,99€ a settimana.

come esportare rubrica android



come esportare rubrica android

Vorresti copiare i contatti che hai salvato sul tuo smartphone Android nella rubrica del computer?
Hai acquistato un cellulare secondario, da utilizzare per il lavoro, e ti piacerebbe sincronizzare la rubrica di quest’ultimo con quella del tuo smartphone principale?
Nessun problema, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto,

Prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come esportare rubrica Android su qualsiasi dispositivo e sistema operativo grazie alle indicazioni che sto per darti.
Ci sono almeno due strade che puoi seguire:
puoi esportare tutti i contatti della tua rubrica localmente, sotto forma di file VCF, e importarli sul dispositivo che più preferisci.
Oppure puoi sincronizzare la rubrica di Android con Gmail e collegare il tuo account Google a tutti i device sui quali desideri importare i contatti.



Si tratta, in ogni caso, di un gioco da ragazzi.
Sta a te scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica.
Pensa, puoi anche copiare i tuoi contatti preferiti su una SIM e trasferirli su un altro telefono semplicemente inserendo la scheda in quest’ultimo, ma di questa procedura ci occuperemo nella parte finale della guida.
Ora concentriamoci sulle modalità di esportazione della rubrica più comuni, quelle via file VCF e via cloud, e mettiamoci subito all’opera!

Esportare rubrica Android in file VCF

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Se vuoi esportare la rubrica di Android su un altro smartphone, un tablet o un computer, ti consiglio di creare un file VCF con tutti i tuoi contatti.

I file VCF sono dei file “universali” che possono essere importati in qualsiasi applicazione o dispositivo per copiare in quest’ultimo nominativi, email, numeri di telefono, indirizzi e altre informazioni contenute nella rubrica.
In poche parole puoi utilizzarli per trasferire tutti i tuoi contatti da Android a qualsiasi smartphone, tablet o computer indipendentemente dal sistema operativo o dal client di posta elettronica utilizzato su di esso.



Per copiare la rubrica di Android in un file VCF puoi utilizzare l’applicazione Contatti inclusa “di serie” in tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde.
Ecco in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Avvia l’applicazione Contatti;
  • Pigia sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
    Se utilizzi uno smartphone Samsung potresti dover seguire una procedura leggermente diversa:
    dopo aver aperto l’applicazione Contatti potresti dover premere sul pulsante […] e selezionare la voce Impostazioni dal menu che si apre.
    Successivamente dovresti dunque spostarti su Contatti e scegliere l’opzione Importa/Esporta dal menu che si apre;
  • A questo punto scegli se salvare il file VCF con i contatti sulla memoria interna del telefono (selezionando la voce Esporta in archivio) o su una scheda SD (se il tuo smartphone è dotato di memoria espandibile);
  • Attendi qualche secondo affinché l’esportazione del file VCF venga portata a termine (puoi seguire l’avanzamento dell’operazione dal menu delle notifiche di Android).

Ora devi esportare il file VCF generato dalla app Contatti di Android sul dispositivo di destinazione, ossia sul dispositivo sul quale intendi importare la rubrica.
Hai fondamentalmente due strade per compiere quest’operazione.



  • Collegare lo smartphone al computer – e copiare il file 00001.vcf dalla directory principale del telefono (o dalla microSD) al computer.
  • Auto-inviarti il file VCF via email o tramite un servizio di cloud storage – per compiere quest’operazione puoi utilizzare un file manager come ES Gestore File, che permette di gestire facilmente tutti i file presenti sulla memoria interna dei dispositivi Android e sulle schede di memoria inserite in essi.
    Dopo aver avviato ES Gestore File, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la cartella in cui si trova il file della rubrica (home se l’hai salvato sulla memoria interna dello smartphone o sd se l’hai salvato su una scheda esterna).
    A questo punto, tieni il dito premuto sul file 00001.vcf , premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
    Scegli quindi se condividere il file via email, selezionando il nome di un client di posta (es.
    Gmail) dal menu che si apre, o tramite un servizio di cloud storage, selezionando l’icona di Dropbox, Google Drive o simili dal medesimo menu.

Ad operazione completata, puoi scaricare il file VCF sul dispositivo sul quale desideri importare la rubrica di Android e copiare tutti i tuoi contatti senza il benché minimo sforzo.
Nella mia guida su come aprire file VCF trovi spiegato come importare i file VCF in Windows, OS X, Android, iOS e alcuni famosi servizi di Web-Mail.

Nota: nei miei esempi ho usato il nome 00001.vcf per il file della rubrica, ma in realtà il suo nome potrebbe anche essere diverso.
L’importante è l’estensione, VCF, che è la stessa su tutti i dispositivi e tutte le versioni di Android.



Esportare rubrica Android tramite Gmail

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Se oltre ad esportare rubrica Android vuoi mantenerla sincronizzata con altri dispositivi, in modo che tutte le modifiche apportate su un device vengono riportate automaticamente sugli altri, sfrutta Gmail.



Collegando il tuo smartphone a un account Gmail puoi sincronizzare automaticamente tutti i contatti di Android con il cloud (quindi su Internet) e copiarli su qualsiasi dispositivo semplicemente associando quest’ultimo al medesimo account Google.

Per associare il tuo smartphone Android a un account Google (operazione che però molto probabilmente hai già compiuto) devi recarti nel menu Impostazioni > Account del dispositivo.
Dopodiché devi premere sul pulsante Aggiungi account e selezionare il logo di Google dalla schermata che si apre.



Ad operazione completata, devi andare nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, selezionare il tuo indirizzo Gmail e devi verificare che la levetta situata accanto alla voce Contatti sia attiva.
Se non è attiva, spostala con il dito verso destra e il gioco è fatto.

La rubrica del tuo telefono verrà salvata automaticamente sui server di Google, quindi collegando altri smartphone, altri tablet o altri computer al tuo account questi sincronizzeranno automaticamente i contatti con Gmail.
Per saperne di più, consulta i miei tutorial su come leggere posta Gmail, come sincronizzare contatti Gmail, come configurare Outlook con Gmail e come configurare Gmail su iPhone in cui ti ho spiegato come sincronizzare la posta e la rubrica di Gmail con vari device e applicazioni.



Sincronizzando i contatti con Google avrai anche la possibilità di esportare un file VCF con la rubrica direttamente da Gmail, senza passare per lo smartphone.
In che modo?
Te lo spiego subito.
Collegati al servizio Contatti Google e seleziona le voci Di più > Esporta dalla barra laterale di sinistra.

Ti verrà mostrato un riquadro con all’interno tutte le opzioni per l’esportazione della rubrica.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Contatti e vCard (per contatti iOS), clicca sul pulsante Esporta e il gioco è fatto.
Se vuoi, puoi anche esportare i contatti nel formato CSV per importarli in Outlook o altre applicazioni, basta mettere il segno di spunta accanto all’apposita opzione.



Esportare rubrica Android su SIM

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Vuoi esportare alcuni contatti su una scheda SIM?
Nessun problema.
Su alcuni modelli di smartphone quest’operazione si può compiere direttamente dall’applicazione Contatti, basta seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme.
In altri casi bisogna rivolgersi ad applicazioni di terze parti, come l’ottima Copy to SIM Card che si può scaricare gratis dal Google Play Store.



Per copiare i contatti da uno smartphone Android a una SIM con Copy to SIM Card, apri l’applicazione e seleziona la scheda Contatti telefono.
Apponi quindi il segno di spunta accanto ai numeri che desideri copiare sulla SIM (ricorda che le SIM a 128k hanno un limite di 500 numeri) e premi prima sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi sulla voce Copia selezionati nella SIM.

Se la scheda Contatti telefono risulta vuota (e quindi non ci sono contatti da selezionare), premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto a tutte le opzioni che vedi sotto la dicitura Choose contacts to display e premi su OK.
In questo modo dovresti risolvere facilmente il problema e dovresti riuscire a visualizzare tutti i tuoi contatti all’interno della app.



come espandere memoria android



come espandere memoria android

La memoria del tuo smartphone Android sta per esaurirsi?
Ogni volta che provi a installare un’applicazione o a girare un video con il tuo telefonino, compare un messaggio d’errore che ti avvisa delle mancanza di spazio libero?
Mi sembra evidente, è arrivato il momento di prendersi un po’ di tempo libero e di fare un po’ di “pulizia” sulla memoria del dispositivo.
Non si tratta di un’operazione complicata, sai?
Se segui i miei consigli ti assicuro che riuscirai a liberare un bel po’ di spazio senza rinunciare a troppi dati o applicazioni.

Vedremo inoltre come espandere memoria Android, cioè come utilizzare una microSD per aumentare la memoria su tutti quei dispositivi (smartphone e tablet) che supportano l’espansione della memoria.
Eseguendo quest’operazione, si può trasformare la microSD nella memoria principale di Android o, comunque, è possibile liberare molto spazio sulla memoria interna del proprio smartphone/tablet spostando applicazioni, foto e altri dati sulla memoria esterna.



Allora, si può sapere che aspetti a cominciare?
Liberati per qualche minuto dai tuoi impegni e cerca di mettere in pratica tutti i suggerimenti che sto per darti.
In men che non si dica dirai addio a tutti i messaggi di errore e tutti i problemi di spazio che ti stanno attanagliando negli ultimi giorni.
Buona lettura e buon divertimento!

Espandere la memoria di Android con una microSD

Se hai uno smartphone o un tablet dotato di slot per la microSD (slot che in alcuni casi può essere condiviso con quello per una seconda SIM), puoi espandere memoria Android avvalendoti di una memory card e, se possibile, trasformandola nella memoria principale del sistema.



Per installare la microSD non credo che tu abbia bisogno di troppe spiegazioni, devi aprire la back cover del telefono (o del tablet) e inserire la scheda nell’apposito slot.
Attenzione, l’operazione va fatta a dispositivo spento.
Dopodiché devi accendere il device e devi attendere che Android rilevi la microSD.

Quando nel menu delle notifiche vedi comparire il messaggio relativo alla microSD (es.
Nuova scheda SD rilevata), premi su quest’ultimo e segui la procedura guidata per la configurazione della scheda.
La procedura è molto semplice da portare a termine, devi solo specificare se usare la scheda come memoria portatile o come memoria interna (quindi come memoria principale del dispositivo), confermare la formattazione dell’unità premendo sul pulsante Cancella e formatta e autorizzare lo spostamento di dati e app sulla scheda mettendo il segno di spunta accanto all’apposita opzione.
L’intera operazione non dovrebbe durare molto.



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Se imposti la microSD come memoria interna e autorizzi lo spostamento dei dati su quest’ultima, le tue foto, alcune applicazioni (poche a dire il vero!) e altri dati che prima erano archiviati sulla memoria interna del dispositivo verranno spostati sulla memory card.
Altra cosa importante da sapere è che impostando la microSD come memoria principale del device, questa diventa inutilizzabile su altri terminali (va prima formattata rendendo nuovamente la memoria interna del dispositivo memoria principale di Android).



Se hai uno smartphone/tablet che non supporta l’utilizzo della microSD come memoria principale e/o hai deciso di impostare la memory card come memoria portatile, devi agire “manualmente” nelle impostazioni delle singole applicazioni (es.
la app Fotocamera o Spotify) e selezionare la microSD come cartella di destinazione di foto, video e altri dati.

Per scoprire com’è stato ripartito lo spazio tra la memoria interna e la microSD sul tuo dispositivo Android, recati nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB.



ATTENZIONE: prima di impostare una microSD come memoria principale del tuo device e/o trasferire su di essa tutti i tuoi dati, effettua un backup di questi ultimi.
Inoltre assicurati che la scheda che stai utilizzando sia di buona qualità (su Amazon se ne trovano tantissime ad ottimi prezzi).
Io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’eventuale perdita di dati causata dall’utilizzo di microSD difettose o di cattiva qualità!

Spostare le applicazioni su SD

Uno dei metodi più efficaci per liberare spazio sulla memoria di uno smartphone o di un tablet Android è spostare le applicazioni più “pesanti” sulla microSD.
Per compiere quest’operazione, recati nel menu Impostazioni > App del tuo device, individua l’applicazione che desideri spostare sulla memory card e premi sul suo nome.



A questo punto, i passaggi da compiere variano a seconda della versione di Android installata sul tuo smartphone/tablet.
Se hai Android 6.x, devi fare “tap” sulla voce Memoria, dopodiché devi premere sul bottone Cambia, devi mettere il segno di spunta accanto alla voce Scheda SD e devi confermare lo spostamento dell’applicazione sulla memoria esterna premendo l’apposito bottone.
Se utilizzi Android 5.x, devi premere sul pulsante Sposta in scheda SD e devi autorizzare il trasferimento dell’applicazione sulla memoria esterna.

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Insomma, non si tratta di un’operazione complessa, ma va detto che l’opzione per lo spostamento su microSD non è disponibile per tutte le applicazioni.
Le app di sistema, ad esempio, non si possono spostare in quanto il loro spostamento causerebbe dei malfunzionamenti del sistema, ma ci sono anche altre applicazioni (non di sistema) che impediscono lo spostamento dei loro dati su una memoria esterna.

Per forzare lo spostamento delle applicazioni su una microSD bisogna effettuare il root sul proprio dispositivo e bisogna ricorrere ad applicazioni come Link2SD, le quali consentono di spostare tutte le app sulla memoria esterna.
Attenzione però, per utilizzare Link2SD e simili è necessario formattare la microSD creando due partizioni diverse su di essa.
Come mai?
Te lo spiego subito.



Normalmente, quando si spostano le applicazioni su una microSD usando la funzione nativa di Android, una piccola porzione di queste rimane sulla memoria interna del dispositivo.
Link2SD evita che ciò avvenga utilizzando la partizione secondaria della microSD al posto della memoria interna dello smartphone/tablet e lasciando solo un link simbolico sulla vera memoria interna del device.

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Per maggiori informazioni sull’intera procedura, leggi il mio tutorial su come spostare applicazioni Android su SD in cui ti ho spiegato come formattare la microSD per Link2SD e come utilizzare tale applicazione per lo spostamento delle app sulla microSD.

Espandere la memoria di Android liberando spazio su disco

Se il tuo smartphone (o il tuo tablet) non offrono la possibilità di espandere la memoria interna tramite microSD, mi spiace, ma non ti resta altro che individuare i dati superflui presenti sul dispositivo e cancellarli:
eccoti qualche in consiglio in merito che spero possa esserti utile.



Cancellare le app inutilizzate

Se hai delle applicazioni che non utilizzi spesso e occupano inutilmente spazio sulla memoria del tuo smartphone/tablet, non pensarci su due volte e cancellale.

Per scoprire quali sono le app che occupano più spazio sulla memoria del dispositivo, recati nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Memoria interna di Android e seleziona la voce relativa alle App.
Pigia quindi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal riquadro che si apre (se non vedi tale opzione, significa che le app sono già ordinate in base al loro “peso”). A questo punto, individua le applicazioni più ingombranti di cui non hai bisogno e cancellale dal tuo dispositivo premendo prima sul pulsante (i) e poi su Disinstalla e OK.



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Quasi inutile dirlo, ma le applicazioni di sistema (tutte quelle con l’icona del robottino verde e/o che sono riconducibili a Google) non vanno toccate, si rischia di compromettere seriamente la stabilità del sistema.



Se, poi, sul tuo device ci sono delle applicazioni non di sistema che non si possono cancellare perché il produttore ha bloccato questa possibilità, prova ad effettuare il root e a cancellarle forzatamente con Titanium Backup.
Trovi maggiori informazioni sull’intera procedura nel mio tutorial su come disinstallare un programma su Android.

Nota: sulle versioni meno recenti di Android (5.x e precedenti), per visualizzare la lista delle app in ordine di “peso”, bisogna andare nel menu Impostazioni > App e selezionare la scheda Tutte che si trova in alto a destra.
Dopodiché bisogna premere sul pulsante (…) e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal menu che compare.



Cancellare foto e video

Foto e video sono altri contenuti che tendono a occupare tantissimo spazio sulla memoria di uno smartphone o un tablet.
Il miglior modo per gestirli è attivare la funzione di backup automatico presente in Google Foto, la quale permette di archiviare tutte le foto fino a 16MP e i video fino alla risoluzione 1080p (Full HD) su Google Drive senza alcun costo e senza limiti di spazio, cancellandoli dalla memoria del terminale quando necessario.

Per assicurarti che la funzione di backup automatico sul cloud sia attiva in Google Foto, apri l’applicazione, premi sul pulsante che si trova in alto a sinistra e seleziona la voce Impostazioni dalla barra che compare di lato.
A questo punto, spostati su Backup e sincronizzazione, assicurati che la levata Backup e sincronizzazione sia attiva (altrimenti attivala tu) e imposta l’opzione Dimensioni caricamento su Alta qualità.



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Una volta attivato il backup di foto e video online, torna nelle impostazioni di Google Foto e premi sulla voce Libera spazio sul dispositivo.
Facendo in questo modo, Google Foto cancellerà automaticamente dalla memoria dello smartphone (o del tablet) tutte le foto e i video che sono stati già archiviati su Google Drive.



Come misura di cautela aggiuntiva, prima di avviare la cancellazione dei dati, ti consiglio di connettere il tuo device al computer e copiare foto e video anche su quest’ultimo.
Ti ho spiegato come fare nel mio tutorial su come trasferire file da Android a PC.

Cancellare la cache e altri file “inutili”

Effettuando una ricerca sul Play Store si possono trovare tantissime app dedicate alla cancellazione dei file “inutili”, cioè alla rimozione di tutti quei file rimasti sulla memoria del dispositivo in seguito alla cancellazione di qualche app, quei dati temporanei che creano le applicazioni ancora in uso sul terminale e così via.
Purtroppo non tutte le app di questo genere sono affidabili – alcune sommergono l’utente di fastidiose notifiche, altre semplicemente non svolgono bene il proprio lavoro – ed è per questo che io ti consiglio di andare dritto su SD Maid.



SD Maid è un’ottima applicazione per Android che permette di cancellare in un sol colpo tutti i file residui delle app non più presenti sul dispositivo, la cache di sistema e i file temporanei delle applicazioni.
Inoltre ottimizza le dimensioni dei database delle applicazioni (es.
quello di Spotify) e permette di individuare velocemente i file che occupano più spazio sulla memoria del device.
Non farti ingannare dal suo nome:
non funziona solo sui dispositivi che supportano l’espansione della memoria tramite microSD, è in grado di operare egregiamente anche sugli smartphone e i tablet che hanno la sola memoria interna.

L’unico “difetto” di SD Maid (tra mille virgolette) è che non è completamente gratis.
L’applicazione si può scaricare e utilizzare gratis senza alcun limite di tempo, ma per sbloccare la funzione di cancellazione dei dati delle app (quella più importante) bisogna acquistare la sua versione completa, che costa 2,97 euro.
Io ti consiglio di comprarla, vale ogni centesimo di quello che costa.



Una volta avviato, SD Maid permette di fare tutto in un paio di “tap”.
Il primo “tap”, quello sul pulsante Scansiona, permette all’applicazione di analizzare la memoria del dispositivo e/o la microSD per trovare i file da cancellare.
Il secondo “tap”, da fare sul pulsante Esegui ora, cancella automaticamente tutti i file superflui trovati dalla app.

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Per visualizzare la lista dei file più “pesanti” presenti sulla memoria dello smartphone (o del tablet), bisogna premere sul pulsante collocato in alto a sinistra e selezionare la voce File di grandi dimensioni dalla barra che compare di lato.

Nota: SD Maid dà il meglio di sé sui dispositivi sottoposti alla procedura di root.
Funziona anche sui terminali non sbloccati, ma in quel caso riesce a rimuovere un numero inferiore di file superflui.
Come alternativa puoi provare CCleaner, che secondo me è un po’ meno efficace di SD Maid ma è comunque valido.



come emulare android su pc



come emulare android su pc

Sei solito utilizzare app e giochi sul tuo smartphone o tablet Android ma vorresti poter fare altrettanto dal PC?
Desideri provare alcune applicazioni per la piattaforma mobile del robottino verde ma il tuo dispositivo non le supporta?
Se la risposta a queste e ad altre domande simili è affermativa sono certo che l’idea di emulare Android su PC potrà piacerti, e anche tanto.
Come dici?
In effetti è una buona trovata ma non hai la più pallida idea di come fare?
Beh, ma non devi preoccuparti… posso spiegarti tutto io, davvero!

Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti come fare per riuscire ad emulare Android su PC in men che non si dica.
Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio ci tengo però a precisarti sin da subito che contrariamente alle apparenze emulare Android su PC non è affatto complicato e che tutti, anche i meno esperti in nuove tecnologie, posso riuscire “nell’impresa” senza particolari problemi.



Premesso ciò, se sei dunque effettivamente interessato a scoprire come procedere per poter emulare Android su PC ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di piazzarti ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti attentamente sulla lettura di questo tutorial.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che alla prima buona occasione sarai anche ben disponibile a spiegare ai tuoi amici desiderosi di fare altrettanto come procedere per riuscire ad emulare Android su PC.

Per poter emulare Android su PC è sufficiente ricorrere all’impiego di apposite risorse che consentono di scaricare applicazioni e giochi per la piattaforma mobile del robottino verde e di eseguirli direttamente sul computer utilizzando mouse e tastiera oltre che di simulare le principali funzionalità del sistema operativo mobile di Google.
Chiaramente le prestazioni offerte da tali risorse non sono ancora paragonabili a quelle di uno smartphone top di gamma ma ti assicuro che riescono a far girare giochi abbastanza complessi senza particolari problemi.
Di seguito trovi dunque indicate quelle che a mio modesto avviso rappresentano le migliori soluzioni di questo tipo e le indicazioni da seguire per poterle sfruttare in modo tale da riuscire ad emulare Android su PC.



Indice

  • Emulare Android su PC con BlueStacks
  • Emulare Android su PC con Android x86

Emulare Android su PC con BlueStacks

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Se ti interessa la possibilità di emulare Android su PC ti suggerisco innanzitutto rivolgerti a BlueStacks.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, sappi che si tratta di un popolare software per Windows e macOS che permette di emulare il sistema operativo Android su computer e quindi di installare applicazioni direttamente dal Play Store.



Si tratta di un programma davvero facile da utilizzare, visto che non richiede configurazioni particolari e avanzate, come per esempio il dual boot e inoltre supporta il download della maggior parte delle app e dei giochi Android presenti nel Play Store.
L’utilizzo del software è gratuito ma, questo è bene che tu lo tenga presente, presenta banner pubblicitari che si manifestano sotto forma di consigli per il download di alcune app promozionali. Se vuoi evitare che ti vengano mostrati devi sottoscrivere un abbonamento:
il prezzo è di 4$/mese o 40$/anno.

Se sei quindi interessato ad emulare Android su PC con BlueStacks collegati subito al sito Internet del programma, dopodiché pigia prima sul pulsante Scarica BlueStacks e poi, per scaricare l’emulatore sul tuo computer, premi sul pulsante Download.



Attendi quindi che la procedura di download venga avviata e poi portata a termine automaticamente e, una volta completata, fai doppio clic sul file .exe o .dmg appena scaricato, per dare il via all’installazione del programma, seguendo le indicazioni che sto per fornirti.

Per installare BlueStacks su Windows, clicca prima su Si nella finestra di Controllo dell’Account Utente, poi per avviare l’installazione di BlueStacks, fai clic sul pulsante Installa ora (la procedura di installazione è stata semplificata moltissimo, rispetto alle precedenti versioni dell’emulatore).
Al termine del download automatico di tutti i file necessari, premi su Completo.



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Per installare BlueStacks su macOS, invece, dopo aver avviato il file .dmg con doppio clic, fai doppio clic anche sull’icona di BlueStacks, per avviare l’installer.
Conferma l’apertura dello stesso, premendo sul pulsante Apri.



Fatto ciò, premi su Continuare e su Installare, digita la password di amministrazione del Mac (quella che usi per accedere allo stesso) e premi sul pulsante Installa Assistente.
Adesso, nel caso in cui ti sia richiesto, fai clic sul pulsante Apri le preferenze di sistema.

Agendo tramite la sezione delle impostazioni di macOS, fai prima clic su Consenti e poi sull’icona con il lucchetto, situata in basso a sinistra.
Per terminare l’installazione del software su macOS, digita la password del Mac e premi su Sblocca.



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Adesso inizia, in egual modo su entrambi i sistemi operativi, la procedura relativa all’associazione di BlueStacks al tuo account Google, in modo da poter scaricare applicazioni e giochi dal Play Store. Per fare ciò, devi configurare l’emulatore, aggiungendo allo stesso un tuo account Google esistente.



Nella schermata di benvenuto visualizzata, premi quindi su Inizia e, nei successivi campi di testo che ti vengono mostrati, digita i dati d’accesso facenti riferimento a quest’ultimo (email e password).
Conferma la volontà di effettuare il login e accetta i termini e delle condizioni di servizio, premendo su Avanti e poi anche su Accetto.

Se, invece, non possiedi già un account Google, prima di effettuare i passaggi che ti ho appena indicato provvedi subito a crearne uno, attenendoti alle indicazioni che ti ho fornito nella mia guida dedicata all’argomento.



Effettuati questi passaggi, premi sul pulsante Comincia a usare BlueStacks.
A questo punto hai terminato la configurazione di BlueStacks e puoi effettuare l’accesso al Play Store, la cui icona (il simbolo di un sacchetto della spesa bianco) è situata nella schermata principale dell’emulatore (Home).

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Adesso, per installare le applicazioni Android di cui vuoi usufruire, utilizza il motore di ricerca del Play Store per digitarne il nome e premi il pulsante Invio sulla tastiera, per dare il via alla procedura di ricerca.
Una volta individuata l’app o il gioco di tuo interesse, fai clic sulla sua icona, dopodiché clicca prima su Installa e poi su Accetto, in corrispondenza della sua scheda Play Store, in modo da scaricarla e poterla utilizzare sul tuo computer.

Attendi dunque qualche istante, affinché la procedura di installazione dell’app venga avviata e portata a termine, dopodiché fai clic sul pulsante Apri per cominciare ad utilizzare l’app appena scaricata.
Tutte le app scaricare mediante BlueStacks risultano poi accessibili cliccando sulla loro icona aggiunta alla sezione Home del programma.



Se, invece, desideri configurare le impostazioni avanzate dell’emulatore, come ad esempio la risoluzione oppure la lingua, fai clic sull’icona di un ingranaggio (Impostazioni) che trovi situata nella barra in alto.
Nella nuova schermata che ti viene mostrata, puoi trovare alcune voci che ti permettono di regolare le impostazioni dell’emulatore.

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Ad esempio, mediante le voci annesse alla sezione Display, puoi personalizzare i parametri relativi alla risoluzione, mentre, premendo sulla scheda Engine, hai la possibilità di indicare il quantitativo di CPU e RAM da dedicare al programma.
In caso volessi cambiare la lingua dell’emulatore, fai clic sulla scheda Preferenze e seleziona quella da te desiderata, tramite il menu Impostazioni – Lingua.

Per chiudere BlueStacks, invece, fai clic sulla X collocata in alto a destra dopodiché, in corrispondenza dell’avviso Vuoi uscire da BlueStacks? fai clic su Si.



Emulare Android su PC con Android x86

Il funzionamento di BlueStacks non ti ha convinto in maniera particolare e sei ancora alla ricerca di un valido sistema mediante cui poter emulare Android su PC?
Si?
Bene, allora ti suggerisco di scaricare Android x86, una versione del sistema operativo mobile del robottino verde che risulta ottimizzata per i computer, e di installarla in dual-boot con Windows, proprio come se si trattasse di una distribuzione di Linux.

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Android x86 è completamente gratis, supporta quasi tutte le app e i giochi per Android e fornisce un accesso completo al Google Play Store.
Se questa soluzione ti interessa e se desideri dunque provare ad emulare Android su PC sfruttando Android x86 puoi seguire le indicazioni presenti nella mia guida su come installare Android su PC in cui ho provveduto a spiegarti in maniera dettagliata e precisa come procedere.

come emulare android su mac



come emulare android su mac

Muori dalla voglia di provare un’applicazione per Android che non è compatibile con il tuo smartphone?
Beh, potresti emulare il sistema operativo di Google sul PC e testarla in questo modo.
Come dici?
Non hai un PC Windows ma un Mac?
Non vedo dove sia il problema.

Con il programma gratuito BlueStacks puoi emulare Android su OS X e testare tutte le applicazioni che desideri sul computer senza passare per il telefonino.
Lo so, detta così può sembrare una cosa difficile, e invece ti è assicuro che è un gioco da ragazzi.
Scopri subito come emulare Android su Mac e provaci tu stesso.



Se vuoi scoprire come emulare Android su Mac, il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di BlueStacks e cliccare sul pulsante Download for Mac OS X per scaricare il programma sul tuo computer.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (BlueStacks_AppPlayer-Beta.dmg) e trascina l’icona di BlueStacks nella cartella Applicazioni di OS X per installare l’applicazione sul tuo Mac.



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Per emulare Android su Mac usando BlueStacks, avvia l’applicazione e clicca prima su Apri e poi su Accept, in modo da accettarne le condizioni di utilizzo.
Attendi dunque che il caricamento iniziale finisca (ci vorranno solo pochi secondi) e traduci i menu del programma in italiano selezionando l’icona con il cacciavite e la chiave inglese collocata in basso a destra.
Nella schermata che si apre, recati nel menu Change Language e selezione l’Italiano fra le lingue disponibili per salvare le impostazioni.



Adesso torna al menu iniziale di BlueStacks (cliccando sul logo dell’applicazione) e seleziona una app qualsiasi fra quelle disponibili in Top Charts.
Nella schermata che si apre, clicca su Continue, Avanti e poi su Accedi (se vuoi associare il servizio al tuo account Google) o Crea (per creare un account apposito da utilizzare con BlueStacks).
Compila quindi modulo che ti viene proposto per effettuare il login o creare un nuovo account Google e clicca sul pulsante Termina configurazione per eseguire l’autenticazione.

Ad operazione completata, fai click prima su Continue e poi su Proceed.
Esegui nuovamente l’accesso al tuo account Google, clicca su Accedi, seleziona un dispositivo Android dall’elenco che compare (se disponibile) e fai click su Done per cominciare ad usare BlueStacks.



Se non compare alcuna lista di dispositivi Android e BlueStacks sembra bloccarsi, riavvia l’applicazione cliccando sulla sua icona presente nell’area di notifica di OS X (accanto all’orologio nella barra dei menu) e seleziona la voce Restart dal menu che compare, dopodiché ripeti quest’ultimo passaggio e tutto dovrebbe filare per il verso giusto.

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Ora devi accedere al Google Play Store facendo click prima su Finish e poi su Let’s Go e Continue e potrai finalmente cominciare a installare le tue app Android preferite sul Mac.
Per cercare un’applicazione in BlueStacks, clicca sull’icona della lente d’ingrandimento che si trova in alto a destra, digita il nome della app da trovare e premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac per avviare la ricerca.

Seleziona quindi la app da installare, fai click sulla sua icona collocata sotto il logo del Google Play Store (il robottino verde) e clicca prima su Scarica e poi su Accetta e scarica per eseguire download ed installazione del software selezionato.



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Al termine dell’installazione, puoi avviare tutte le app Android che hai scaricato in BlueStacks recandoti nella schermata iniziale del programma, selezionando la voce My apps e cliccando sull’icona dell’applicazione da lanciare.



Per quelle app che presentano problemi di visualizzazione (es.
Ruzzle), imposta la modalità tablet di BlueStacks.
Per farlo, recati nelle impostazioni del programma, seleziona la voce Gestione applicazioni nel menu che compare e metti il segno di spunta accanto alla voce Tablet in corrispondenza dell’icona dell’applicazione che si vede male.

come emulare android



come emulare android

Stai per acquistare un nuovo smartphone ma sei ancora indeciso sul tipo di acquisto da fare.
Sei affascinato dal sistema operativo Google Android ma non sai ancora se è davvero quello che fa al caso tuo.
Beh, ma cosa aspetti?
Installa un emulatore di Android sul tuo PC e fatti meglio un’idea di quello che ti aspetta provando il sistema operativo di Google direttamente sul computer.

Come dici?
È illegale?
Assolutamente no.
Con l’Android SDK che Google ha messo gratuitamente a disposizione di tutti gli sviluppatori, puoi emulare il sistema operativo mobile del robottino sul tuo PC in maniera facile e sicura avendo la possibilità di provare alcune delle caratteristiche principali di Android senza usare uno smartphone.
Allora, sei pronto a scoprire come emulare Android, o no?



Per scoprire come emulare Android devi innanzitutto collegarti al sito Internet dell’Android SDK e cliccare sulla voce android-sdk_r12-windows.zip per scaricare il programma sul tuo PC.
Tieni presente che il peso iniziale del download è di quasi 35MB, quindi devi avere una connessione veloce per portare a termine l’operazione.
L’Android SDK funziona solo se sul PC è installato il software Java, quindi accertati di averlo installato o scaricalo dal sito ufficiale del programma.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (android-sdk_r12-windows.zip), estraine il contenuto in una cartella qualsiasi ed avvia tramite doppio click il programma SDK Manager.exe.
Nella finestra che si apre togli, facendo doppio click su di esse, il segno di spunta da tutte le voci in elenco eccetto Android SDK Platform-tools, revision 6 [*] ed SDK Platform Android 2.3.3, API 10, revision 2 e clicca sul pulsante Install per avviare lo scaricamento e l’installazione dell’emulatore di Android sul tuo PC.



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A procedura ultimata, fai click prima su Yes e poi su Close per tornare alla finestra principale dell’emulatore di Android.
Ora devi creare una nuova macchina virtuale per l’esecuzione del sistema operativo, clicca quindi prima sulla voce Virtual Devices e poi sul pulsante New.
Assegna un nome alla macchina virtuale digitandolo nel campo Name, seleziona la voce Android 2.3.3 – API Level 10 dal menu a tendina Target e fai click prima su Create AVD e poi su OK per completare l’operazione.



Ci siamo! Ora sei pronto ad emulare Android e a provare il sistema operativo sul tuo PC.
Clicca quindi sul nome della macchina virtuale che hai appena creato e fai click prima su Start e poi su Launch per far partire l’emulatore.
Ad Android caricato, sarai libero di usare il sistema operativo di Google sul tuo computer e saggiarne tutte le potenzialità (o quasi) utilizzando i pulsanti dello smartphone che compare su schermo per muoverti all’interno del nuovo ambiente di lavoro.
Nel caso in cui dovesse comparire un messaggio di errore e l’emulatore non dovesse funzionare, prova a scaricare e a creare una macchina virtuale con un’altra versione di Android.

come eliminare widget su android



come eliminare widget su android

Sei alla tua prima esperienza con uno smartphone Android e, tra le funzionalità del sistema operativo mobile di Google che ti sono piaciute di più, vi è sicuramente quella relativa ai widget:
i riquadri che si possono aggiungere alla home screen del dispositivo per avere sempre sotto controllo notizie, condizioni meteo, contatti preferiti e quant’altro.
Questa caratteristica ti è piaciuta talmente tanto che ora ti ritrovi un’infinità di widget installati e collocati nella schermata principale del tuo device e ora, avendo esagerato, vorresti sapere come fare un po’ di “pulizie” per rimuovere quelli che si sono superflui.

Non ti preoccupare, sono qui proprio per darti una mano:
nella guida che stai leggendo, infatti, troverai tutte le informazioni che ti occorrono per capire come eliminare widget su Android.
Nella fattispecie, ti spiegherò come rimuovere i widget dalla schermata Home, come disinstallare i widget e le app ad essi collegate e, per completezza d’informazione, ti illustrerò anche come spostare widget da una pagina all’altra della home screen, nel caso in cui tu voglia semplicemente riorganizzare la schermata principale del tuo dispositivo.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Se sei d’accordo, prenditi qualche minuto di tempo libero e vediamo insieme come eliminare i widget da Android.
Coraggio:
mettiti bello comodo, concentrati sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Vedrai, se seguirai passo dopo passo i miei consigli, non avrai il benché minimo problema nel portare a termine la tua “impresa” odierna.
A me non resta altro da fare che augurarti buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

Indice

  • Come eliminare widget Android dalla schermata Home
  • Come disinstallare widget Android
  • Come spostare widget Android in un’altra schermata

Come eliminare widget Android dalla schermata Home

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Se non hai intenzione di disinstallare completamente un widget eliminandone la relativa applicazione, ma vuoi semplicemente eliminarlo dalla schermata Home, tutto ciò che devi fare è recarti nella pagina della home screen in cui si trova il widget che hai intenzione di rimuovere.

A questo punto, non devi far altro che mettere il dito sul widget da rimuovere e tenere premuto per qualche secondo, finché non senti il device vibrare o, comunque, finché non vedi che il widget può essere ridimensionato e/o spostato in un’altra schermata.



Senza staccare il dito dallo schermo del device, trascina, quindi, il widget selezionato verso il pulsante Rimuovi (che dovrebbe essere contrassegnato dall’icona della pattumiera) comparso in alto o in fondo alla home screen (dipende dal dispositivo in uso) e molla la presa.

Puff!  Il widget selezionato scomparirà dalla schermata principale di Android ma, all’occorrenza, potrà essere ripristinato (visto che non è stato disinstallato), seguendo la medesima procedura che hai usato per inserirlo nella home screen del dispositivo.



In alternativa a quanto detto nelle righe precedenti, puoi rimuovere un widget dalla schermata Home del tuo device anche in un’altra maniera:
dopo aver effettuato un tap prolungato sul widget che intendi eliminare, dovresti veder comparire il pulsante (x) nell’angolo in alto a sinistra dello stesso.
Pigiando sul simbolo in questione e poi sulla voce Rimuovi (nel menu che compare a schermo), dovresti riuscire a rimuovere il widget dalla schermata Home.
Più semplice di così?!

Come disinstallare widget Android

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Desideri sapere come disinstallare widget Android rimuovendo completamente il loro software dallo smartphone o dal tablet in tuo possesso?
Ti garantisco che si tratta di un’operazione semplicissima da portare a termine:
tutto ciò che devi fare è disinstallare l’app a cui è collegato il widget che vuoi disinstallare completamente dal tuo device e confermarne l’eliminazione premendo sull’apposita voce.
Ci sono vari modi per riuscire a far questo:
vediamoli da vicino.

Un modo per disinstallare widget su Android è agire dal Play Store:
avvia quest’ultimo premendo sull’icona del triangolino colorato che si trova nella schermata Home o nel drawer (la schermata in cui sono raccolte le icone di tutte le app installate sul device), digita nel campo di ricerca situato in alto il nome dell’app collegata al widget che hai intenzione di rimuovere dal dispositivo, fai tap sul pulsante Disinstalla che si trova nella pagina dell’applicazione in questione e poi conferma l’operazione rispondendo OK alla domanda Vuoi disinstallare quest’applicazione?.



In alternativa, dalla schermata principale del Play Store, premi sul pulsante (≡) posto in alto a sinistra, fai tap sulla voce Le mie app e i miei giochi dal menu che si apre, premi sulla scheda Installate, scorri l’elenco delle applicazioni installate sul tuo dispositivo e individua quella relativa al widget che vuoi eliminare definitivamente dal device.
Pigia, quindi, sull’icona o sul nome dell’app in questione e disinstallala premendo prima sul pulsante Disinstalla e poi sulla voce OK dal riquadro che compare al centro dello schermo.

Un altro modo per disinstallare un widget su Android è quello di individuare l’icona dell’app a cui è collegato, tenere premuto su di essa, premere sulla (x) e fare tap sulla voce Disinstalla dal menu che si apre oppure, dopo aver effettuato un tap prolungato sull’icona dell’applicazione in questione, trascinarla nella parte superiore dello schermo (dove dovrebbe essere presente il pulsante Disinstalla o Elimina) e poi confermare l’operazione premendo su Disinstalla.



Con la procedura che ti ho appena illustrato, il widget collegato all’app disinstallata verrà completamente rimosso dallo smartphone o dal tablet e non potrà essere più richiamato nella schermata principale di Android (a meno che non si reinstalli nuovamente l’app rimossa).

Un altro modo ancora per disinstallare widget su Android è quello di effettuare un tap prolungato in un punto “vuoto” della schermata Home, premere sulla voce Widget (che dovrebbe trovarsi in basso), premere sull’icona della pattumiera che dovrebbe essere collocato in alto a destra, fare tap sul simbolo della (x) che compare sui widget da disinstallare (se non compare su alcuni widget è perché sono collegati ad app di sistema che non è possibile disinstallare) e rispondi Disinstalla all’avviso Questo widget e la app associata verranno disinstallato che compare a schermo.



Se vuoi avere maggiori su come disinstallare app su Android, ti consiglio di dare un’occhiata all’approfondimento che ti ho appena linkato:
lì troverai maggiori informazioni sulle procedure che ti ho descritto nelle righe precedenti.

Come spostare widget Android in un’altra schermata

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Come ti avevo promesso nell’introduzione del post, vediamo adesso come spostare i widget di Android in un’altra schermata.
Se non hai intenzione di rimuovere completamente un widget dalla home screen o di disinstallarlo dal tuo device, questa infatti è l’unica alternativa che ti rimane per eliminare, si fa per dire, l’elemento dalla schermata principale di Android.

Per procedere, devi per prima cosa recarti nella pagina della home screen in cui si trova il widget che vuoi spostare in un’altra schermata.
A questo punto, non devi far altro che posizionare il dito sull’elemento in questione e tenere premuto per qualche secondo, finché non senti il dispositivo vibrare o, comunque, finché non vedi che il widget diventa modificabile.



A questo punto, trascina il widget verso il bordo sinistro o destro dello schermo (in base a se intendi spostarlo nella pagina precedente o successiva della home screen) e rilascialo non appena hai individuato un “angolino” che fa al caso suo.
Se necessario, poi, ridimensiona l’elemento utilizzando i pallini che vedi sul suo perimetro (sempre se è possibile farlo) e fai tap in un punto “vuoto” della home screen per salvare le modifiche fatte.
Se nella tua home screen non sono presenti pagine aggiuntive dove riporre il widget, richiama il menu di modifica del launcher (di solito basta fare un tap prolungato su un punto dello schermo senza icone) e premi sull’apposita voce, che potrebbe essere rappresentata dal simbolo [+].

Hai visto che non è stato poi così complicato spostare i widget in un’altra schermata della home screen?
Adesso non devi fare altro che ripetere l’operazione anche per gli altri widget, così da organizzare al meglio le schermate del tuo dispositivo.



come eliminare virus android



come eliminare virus android

Android è un sistema operativo molto flessibile.
Rispetto a piattaforme concorrenti come iOS e Windows Phone concede più libertà d’azione all’utente, ma questo innegabile vantaggio si paga con qualche rischio in più sul versante della sicurezza informatica.

La possibilità di installare applicazioni da fonti esterne rispetto al Google Play Store e la vastissima diffusione del sistema operativo (è la piattaforma software più utilizzata in ambito smartphone) hanno fatto sì che Android attirasse su di sé le poco piacevoli attenzioni dei criminali informatici, i quali progettano dei malware tesi a spiare le attività degli utenti, raccogliere i loro dati e in taluni casi attivare costosissimi servizi premium via SMS.



Per proteggersi da questo tipo di minacce bisogna utilizzare il proprio smartphone/tablet in maniera assennata, evitare il download di applicazioni da fonti esterne rispetto al Play Store (anche se va detto che sporadicamente qualche malware ha fatto capolino anche lì, travestito da giochino o app innocua) e magari installare un buon antivirus:
ce ne sono tantissimi, anche di gratuiti, che non appesantiscono il sistema e riescono a garantire un ottimo grado di protezione.
Se vuoi te ne consiglio alcuni fra i migliori disponibili attualmente su piazza e ti spiego come eliminare virus Android utilizzandoli.
Non ci vorrà molto, promesso.

Come prevenire l’installazione dei malware su Android

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Prima di dare un’occhiata ai migliori antimalware disponibili attualmente su Android, chiariamo un concetto importante:
per dormire sonni ragionevolmente tranquilli basterebbe scaricare applicazioni solo da fonti sicure, quindi solo dal Play Store rivolgendosi a sviluppatori di provata affidabilità, e non effettuare il root su Android.

Ora, per impostazione predefinita la maggior parte degli smartphone e dei tablet Android non ha i permessi di root abilitati e non consente l’installazione di app provenienti da fonti diverse rispetto al Play Store, ma per assicurarti che entrambe le misure di sicurezza siano attive sul tuo device fai queste semplici verifiche.



  • Apri la lista delle applicazioni installate sul tuo smartphone/tablet e verifica se tra queste ce n’è una chiamata SuperSU o SuperUser.
    Se non c’è, quasi sicuramente il tuo dispositivo non è stato sottoposto alla procedura di root. Per una verifica più “seria” puoi installare l’applicazione Root Checker e scoprire tramite quest’ultima se il tuo device ha i permessi di root sbloccati o meno.
    Se il tuo smartphone o il tuo tablet risulta sbloccato tramite root, puoi “bloccarlo” nuovamente selezionando l’apposita voce dall’applicazione SuperSU/SuperUser.
    Sappi però che facendo in questo modo non potrai più usare tutte quelle applicazioni che necessitano dei permessi di root per funzionare.
    Maggiori informazioni a riguardo le puoi trovare facilmente su Google cercando una guida dedicata in maniera particolare al tuo device (es.
    “come rimuovere il root da Samsung Galaxy S7”).
  • Recati nelle impostazioni di Android, seleziona la voce Sicurezza dal menu che si apre e verifica se l’opzione Origini sconosciute è attiva.
    Se è attiva, disattivala e verrà bloccata automaticamente l’installazione delle app provenienti da fonti diverse rispetto al Play Store.

A questo punto hai un terminale ragionevolmente sicuro da utilizzare ma, attenzione, non invulnerabile di fronte al rischio malware.
Se vuoi dormire sonni ancora più tranquilli devi installare un antivirus come quelli che sto per consigliarti, sapendo però che dovrai rinunciare a un pizzico di memoria e/o prestazioni per consentire al software di controllare il sistema in tempo reale.
Buon divertimento!

Avast

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Un antivirus per Android che ti consiglio vivamente di provare è Avast, il quale include una protezione antimalware con scansione in tempo reale delle nuove app installate sul device, rileva le applicazioni pericolose sotto il punto di vista della privacy, blocca le chiamate indesiderate, blocca l’accesso alle applicazioni con una password e permette di rintracciare il dispositivo in caso di furto/smarrimento.

Per installare Avira per Android, cercalo nel Play Store e premi sui pulsanti Installa e Accetto.
Dopodiché avvia l’applicazione, fai “tap” sul pulsante Continua e avvia la prima scansione antimalware del tuo smartphone/tablet premendo sul bottone Analizza questo dispositivo.



Per il resto non c’è molto da spiegare, Avast è completamente in italiano e la sua interfaccia è estremamente intuitiva:
selezionando l’opzione Scansione intelligente dal menu iniziale e premendo sul pulsante Analizza questo dispositivo puoi avviare una nuova scansione on-demand del sistema, selezionando la voce Controllo Wi-Fi puoi verificare il grado di sicurezza della rete Wi-Fi a cui sei connesso, mentre andando nella sezione Strumenti puoi trovate tutte le funzioni “extra” di Avast.

Tra le funzioni “extra” di Avast ci sono: Blocco app per bloccare le app con una password; Consulente privacy per scoprire le app che presentano rischi per la privacy; Blocco chiamate per bloccare le chiamate indesiderate e Firewall per regolare l’accesso a Internet da parte delle altre app.
Infine ti segnalo che recandoti nelle sezioni Altri prodotti Avast e Archiviazione di Avast puoi trovare dei link ad altre applicazioni gratuite che Avast ha realizzato per Android, come l’antifurto Anti-Theft e la app di pulizia del sistema Avast Cleanup.



Bitdefender

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La versione Android di Bitdefender figura sempre ottimamente nei test comparativi, ma purtroppo l’edizione free dell’antivirus offre pochissime funzioni rispetto alla concorrenza:
permette di effettuare scansioni on-demand del sistema, monitora le nuove applicazioni installate sul dispositivo ma non presenta alcuna funzione antifurto, non permette di bloccare le chiamate e non permette di vietare l’accesso alle applicazioni che si vogliono mantenere private.



Per installare la versione free di Bitdefender sul tuo smartphone/tablet, cerca Bitdefender Antivirus Free sul Google Play Store e premi sui pulsanti Installa e Accetto.
A download completato, avvia la app, premi sul pulsante Accetta e avvia una scansione completa del sistema usando il bottone Scan collocato al centro dello schermo.

Se cerchi una soluzione per la sicurezza più completa, che oltre a eliminare virus Android consente anche di rintracciare il dispositivo in caso di furto/smarrimento, bloccare le chiamate indesiderate ecc.
prova Bitdefender Mobile Security & Antivirus che costa 1,49 euro/mese o 14,95 euro/anno e include una trial gratuita di 14 giorni di tutte le sue funzioni.



Eset Mobile Security

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Un altro antivirus per Android che ti consiglio di prendere in considerazione è Eset Mobile Security, il quale però, proprio come Bitdefender, presenta un numero di funzioni limitato nella sua versione free.



La versione gratuita dell’antivirus permette di effettuare una scansione completa del sistema, di esaminare automaticamente le nuove applicazioni installate sul dispositivo ma non aggiorna in tempo reale le definizioni antimalware; include una funzione antifurto (limitata rispetto alla versione Pro) ma non permette di filtrare le chiamate, visualizzare le app che rappresentano un rischio per la privacy o bloccare i tentativi di phishing.
È possibile provare la versione Premium dell’applicazione per un periodo di 30 giorni, dopodiché il prezzo è di 9,99 euro/anno.

Per scaricare la versione free di Eset sul tuo smartphone o il tuo tablet, apri il Play Store, cercala in quest’ultimo e premi sui bottoni Installa e Accetto. Dopodiché avvia l’applicazione, imposta la sua lingua sull’italiano e premi sul pulsante Accetto per avviare la sua procedura di configurazione iniziale.



Nella schermata che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Desidero far parte di Eset Live Grid per usufruire della protezione cloud di Eset, vai avanti e seleziona la voce Abilita rilevamento dal menu a tendina che si trova al centro dello schermo per attivare la protezione contro le applicazioni potenzialmente indesiderate (quindi non ancora incluse ufficialmente nelle definizioni dei malware ma dal comportamento sospetto).

Per concludere, scegli se usare sin da subito la versione free di Eset o se attivare la prova gratuita di Eset Pro e attendi che venga portata a termine la scansione del tuo smartphone/tablet.
Successivamente l’applicazione provvederà a controllare il sistema in tempo reale.



Avira Antivirus Security

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Avira Antivirus Security non ha brillato in maniera particolare negli ultimi test comparativi, ma riesce comunque a garantire un ottimo livello di protezione senza appesantire eccessivamente il sistema.
È gratuito ma include alcune funzioni che si possono sbloccare solo registrandosi ai servizi online di Avira o aggiornando ad Avira Antivirus Security Pro, che costa 8,15 euro/anno.



Le funzioni offerte gratuitamente dal software sono quelle legate alla protezione antimalware (con scansione on-demand e controllo automatico delle nuove app installate sul dispositivo), al blocco delle chiamate indesiderate e al rilevamento delle applicazioni che rappresentano dei rischi per la privacy.
Chi crea un account gratuito sui servizi online di Avira può inoltre usufruire della funzione antifurto per rintracciare lo smartphone da remoto, della protezione anti-phishing e del blocco delle app con password.
Per chi passa alla versione Pro della app, invece, è disponibile un sistema di navigazione protetta per bloccare i siti pericolosi ed effettuare operazioni di home banking in tutta sicurezza, ci sono aggiornamenti delle definizioni ogni ora e viene offerto supporto tecnico dedicato.

Per installare Avira Antivirus Security sul tuo smartphone (o il tuo tablet), cercalo nel Google Play Store e premi sui pulsanti Installa e Accetto.
Dopodiché avvia l’applicazione, fai “tap” sulla voce Ignora il tour per saltare tutte le schermate di presentazione e scegli se iscriverti ai servizi online di Avira (operazione gratuita) premendo sul pulsante Registrati o se saltare per il momento questo passaggio selezionando la voce Registrati più tardi che si trova in basso.



Al primo avvio dell’antivirus parte automaticamente la scansione del sistema.
Attendi dunque che l’operazione venga portata a termine ed elimina eventuali minacce rilevate sul dispositivo.
Per accedere alle funzioni di antifurto, protezione identità (anti-phishing), blocco app e blacklist (per bloccare i numeri indesiderati) seleziona le apposite voci presenti nel menu principale di Avira.
Se invece vuoi avviare una nuova scansione manuale del sistema, seleziona la voce Antivirus e premi sul pulsante Scansione.

Kaspersky

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Infine voglio segnalarti Kaspersky Internet Security, un altro antivirus molto “blasonato” che offre numerose funzioni interessanti:
scansione antimalware (con protezione in tempo reale solo per gli utenti che acquistano la versione Premium), filtraggio delle chiamate e antifurto.
Protezione Web, filtro anti-phishing e occultamento di contatti privati, messaggi e chiamate sono disponibili solo per gli utenti della versione Premium, che costa 14,95 euro/anno ma si può provare gratis per 30 giorni.

Per installare Kaspersky sul tuo smartphone o sul tuo tablet, cerca l’applicazione all’interno del Play Store e premi sui pulsanti Installa e Accetto.
Dopodiché avviala, seleziona Italia dal menu a tendina per la selezione del paese, vai avanti e accetta le condizioni d’uso dell’antivirus premendo sul bottone Accetta e continua.



A questo punto, scegli se creare account per usufruire dell’avvio remoto dei comandi, della gestione remota della protezione e dell’accesso ad altri servizi Kaspersky o se proseguire ignorando questo passaggio e decidi  se usare la versione free dell’applicazione o se acquistare la sua versione a pagamento.

Per concludere, premi sul pulsante Eseguire la scansione e attendi l’esito del controllo del sistema.
Tutte le funzioni della app sono accessibili dal menu principale di quest’ultima, che compare premendo sulla freccia che si trova in basso a destra.



Altri antivirus per Android

Se vuoi una panoramica più ampia sugli antivirus per Android, ti consiglio di fare un “salto” sul sito Internet AV-Test.org che saltuariamente pubblica delle classifiche comparative con le migliori app del settore.
Gli antivirus possono essere ordinati in base al loro grado di efficacia, cliccando sulla voce Protection, oppure in base al loro grado di usabilità, cliccando sulla voce Usability.

Non dimenticare, poi, di dare un’occhiata al mio post con i migliori antivirus Android in cui ho raccolto alcune delle migliori soluzioni antivirus per Android e ti ho spiegato come sfruttarle al meglio (alcune sono incluse anche in questo tutorial, altre no).



come eliminare app android



come eliminare app android

Hai comperato da poco il tuo primo dispositivo Android e ben felice della cosa hai subito cominciato a scaricare una marea di applicazioni che pensavi potessero tornarti utili.
Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere queste guida, è evidente che passata l’euforia iniziale ci hai ripensato, ti sei reso conto che più della metà delle applicazioni che hai installato sul tuo smartphone o sul tuo tablet in realtà non erano poi così importanti ed adesso ti piacerebbe dunque capire come fare per eliminare app Android.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di un piccolo aiuto sappi che puoi contare ancora una volta su di me.

Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto quel che risulta necessario fare per poter eliminare app Android, che tu abbia uno smartphone o un tablet poco importa, la procedura da effettuare è identica in entrambi i casi ed il risultato è assicurato.
Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio ci tengo però a specificarti sin da subito che contrariamente alle apparenze eliminare app Android non è affatto complicato e che tutti, anche chi come te non è esattamente un esperto in nuove tecnologie, possono riuscire “nell’impresa” senza particolari problemi, davvero.



Chiarito ciò se sei quindi interessato a scoprire come procedere per poter eliminare app Android ti suggerisco di prenderti qualche minuti di tempo libero, di metterti ben comodo, di afferrare il tuo dispositivo e di concentrarti attentamente sulla lettura delle mie indicazioni.
Sei pronto?
Si?
Perfetto, allora cominciamo.

A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze sappi che è possibile eliminare app Android effettuato due differenti procedure.
Una, quella standard, prevede l’utilizzo delle opzioni e delle funzionalità “di serie” della piattaforma mobile del robottino verde, l’altra, quella alternativa, prevede invece l’utilizzo di apposite applicazioni rese disponibili proprio per rimuovere le altre app installate sul dispositivo. La scelta di quale delle due soluzioni adottare per eliminare app Android spetta ovviamente solo e soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
Ad ogni modo non preoccuparti, a prescindere dalla tua scelta non dovrai fare nulla ti troppo complicato, hai la mia parola.



Eliminare app Android – Procedura standard

Se ti interessa capire come fare per eliminare app Android sul tuo smartphone o tablet mettendo in pratica la procedura standard le prime cose che devi fare sono accedere alla home screen del dispositivo, aprire il menu delle impostazioni premendo sull’icona a forma di ruota di ingranaggio, selezionare la voce App o Gestione applicazioni dalla schermata che ti viene mostrata e premere poi sulla voce Tutte collocata in alto a destra (se non riesci a visualizzarla scorri la schermata verso destra). Procedi ora andando a selezionare il nome dell’app che è tua intenzione eliminare, premi poi sul bottone Disinstalla e per concludere conferma la rimozione di quanto precedentemente selezionato premendo OK.

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Oltre che così come ti ho appena indicato tieni presente che molti smartphone e tablet Android permettono di eliminare app anche in un altro modo ovvero accedendo alla schermata con l’elenco di tutte le app presenti sul dispositivo, tenendo il dito premuto per un paio di secondi sull’icona dell’applicazione da rimuovere, trascinando quest’ultima sulla scritta Disinstalla che compare nella parte alta della schermata visualizzata e facendo poi tap sulla voce Disinstalla che appare a schermo per dare conferma della scelta fatta.

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Un altro sistema per eliminare app Android consiste invece nell’andare ad agire dal Google Play Store. Per fare ciò accedi alla schermata del tuo smartphone o tablet in cui sono raggruppate tutte le app installate, cerca l’icona di Google Play Store e pigiaci sopra. Attendi quindi che la schermata di Google Play Store risulti visibile dopodiché fai tap sul campo di ricerca che risulta collocato in alto, digita il nome dell’app che è tua intenzione andare a rimuovere e poi premi sul pulsante a forma di lente di ingrandimento annesso alla tastiera visibile a schermo.
Adesso premi sul nome dell’app di tuo interesse tra quelle presenti in elenco, attendi che la schermata di Google Play Store facente riferimento a quest’ultima risulti visibile dopodiché premi sul pulsante verde Disinstallata e poi fai tap su OK.

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In alternativa al metodo che ti ho appena indicato puoi eliminare app Android agendo da Google Play Store anche effettuando l’accesso a quest’ultimo sul tuo dispositivo, effettuando uno swipe da sinistra verso destra una volta visualizzata la schermata principale dello store e premendo poi sulla voce Le mie app e i miei giochi annessa al menu che ti viene mostrato.
Successivamente scorri l’elenco delle applicazioni che ti viene mostrato, individua l’app relativamente alla quale è tua intenzione andare ad agire, pigiaci sopra, fai tap sul bottone Disinstalla e poi dai conferma della tua volontà di eliminare app Android premendo nuovamente su Disinstalla.

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Eliminare app Android – Procedura alternativa

Se invece sei alla ricerca di un sistema mediante cui poter eliminare Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet andando ad utilizzare uno strumento alternativo a quanto disponibile di default e se è tua intenzione agire su più elementi in contemporanea ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Disinstallatore (Unistaller).
Si tratta di un’applicazione gratuita che così come suggerisce lo stesso nome automatizza il processo di rimozione delle app su device Android avviandone la cancellazione in sequenza.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Disinstallatore (Unistaller) devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita disinstallatore (unistaller) e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.



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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.



Dopo aver provveduto a scaricare Disinstallatore (Unistaller) sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, seleziona poi i nomi delle app che vuoi rimuovere, premi sul pulsante di colore verde Disinstalla le App selezionate che si trova in alto e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Qualora dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire a trovare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Disinstalla le App selezionate puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte alta della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.

Successivamente attendi qualche istante affinché la procedura per eliminare app Android venga avviata e portata a termine.
Chiaramente le tempistiche necessarie affinché il procedimento di rimozione delle app venga completato possono variare in base al numero di elementi selezionati ed al peso degli stessi, tienine conto.



In alternativa a Disinstallatore (Unistaller) puoi andare ad eliminare app Android sfruttando Facile disinstallazione.
Trattasi di un’altra applicazione avente funzionalità simili a quelle della risorsa che ti ho già proposto e che consente di rimuovere le app installate sullo smartphone o sul tablet Android agendo anche su più elementi in simultanea.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Facile disinstallazione devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita facile disinstallazione e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.



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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.



Dopo aver provveduto a scaricare Facile disinstallazione sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, apponi poi un segno di spunta sulla casella presente accanto ai nomi delle app che intendi rimuovere, premi sul pulsante Rimuovi che si trova in basso e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Nel caso in cui dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire ad individuare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Rimuovi puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.