come cancellarsi da twitter android



come cancellarsi da twitter android

Dopo varie settimane di inutilizzo, hai deciso di cancellare Twitter dal tuo smartphone Android ma prima di compiere questa operazione vorresti eliminare definitivamente il tuo account dal social network?
È un’operazione molto semplice… a patto che tu sia davanti allo schermo di un computer.

La versione mobile di Twitter, infatti, così come la sua app ufficiale per Android, non permette di cancellare gli account.
Per compiere questa operazione da smartphone (o tablet), bisogna ricorrere ad un piccolo trucchetto che ora ti illustrerò in dettaglio.
Se vuoi scoprire come cancellarsi da Twitter Android, ecco tutti i passaggi che devi compiere.



Prima di vedere in dettaglio come cancellarsi da Twitter Android, occorre che installi sul tuo smartphone un browser capace di farti navigare sulla versione desktop del social network (quella che viene visualizzata su PC, tanto per intenderci) bypassando quella mobile che viene attivata automaticamente quando si accede ad esso da Android.
Mi riferisco a Dolphin Browser, che fra le sue tante funzioni include anche il supporto ad alcuni componenti aggiuntivi che consentono la visualizzazione dei siti Internet in modalità desktop.

Dopo aver scaricato Dolphin Browser dal Google Play Store (operazione che come ben saprai puoi compiere sia da telefono che da PC), torna nella vetrina digitale di “big G” e cerca Dolphin Desktop Toggle.
Si tratta di un’estensione gratuita per Dolphin che consente di accedere con un semplice “tap” alla versione standard dei siti Web.



IMMAGINE QUI 1

A questo punto, per avviare la procedura necessaria a cancellarsi da Twitter Android, lancia Dolphin Browser e collegati a twitter.com.
Una volta caricata la pagina iniziale del social network, premi il tasto Menu del tuo smartphone e premi prima sul pulsante Add-ons presente nel menu che compare e poi sulla voce Desktop Toggles nella barra laterale di destra.



Ora non ti rimane che cancellarti da Twitter seguendo la procedura che abbiamo visto qualche tempo fa in ambito PC.
Per riassumerla brevemente, dopo aver eseguito l’accesso al tuo account Twitter devi premere sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare.

Devi dunque scorrere la pagina che si apre fino e in fondo e premere prima sul link Disattiva il mio account e poi Disattiva @tuonome per confermare l’operazione.
L’account verrà disattivato dopo 30 giorni dalla richiesta di cancellazione (periodo entro il quale, volendo, potrai riattivarlo eseguendo semplicemente un login al tuo profilo).



come cancellare le password memorizzate su android



come cancellare le password memorizzate su android

Dopo averci riflettuto attentamente, hai deciso di assecondare le continue richieste di tuo figlio, concedendogli la possibilità di giocare per qualche minuto con il tuo tablet, un tablet Android.
Nonostante tu abbia tutta l’intenzione di sorvegliarlo, hai paura che, durante un attimo di distrazione, questi possa effettuare l’accesso alle app salvate sul tuo dispositivo (come quelle dedicate ai social network o, peggio ancora, alle applicazioni bancarie) e avere libero accesso a informazioni e e procedure che potrebbero danneggiare lui o te stesso:
è questo il motivo per cui, prima ancora di lasciare il tablet tra le sue mani, vorresti cancellare le password memorizzate su Android come misura di sicurezza preventiva, pertanto hai aperto Google alla ricerca di preziose informazioni in merito.

Come dici?
Ho descritto esattamente il tuo caso?
Perfetto, allora sono felice di annunciarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non potrebbe essere migliore! Di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come fare a portare a termine il compito che ti sei prefissato, insegnandoti a cancellare le password salvate sia nelle app di Android che nel browser predefinito, cioè Google Chrome.
Infine, per quest’ultimo, avrò inoltre cura di mostrarti come disattivare permanentemente la richiesta di salvataggio delle password.



Dunque, cos’altro aspetti a iniziare?
Ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di mettere in sicurezza il tuo dispositivo, allontanando l’eventualità che tuo figlio possa accedere ad app a lui inadatte durante un secondo di distrazione.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Cancellare le password memorizzate nelle app
  • Cancellare le password memorizzate su Chrome per Android
    • Interrompere il salvataggio delle password

Cancellare le password memorizzate nelle app

IMMAGINE QUI 1



La maggior parte delle app per Android che richiedono l’accesso autenticato a un servizio locale, a un sito Internet o, in generale, a una sezione protetta, permettono di salvare la propria password per velocizzare l’operazione di login.

Cancellare le password memorizzate su Android da queste app è quasi sempre possibile, tuttavia devo dirti fin da subito che non esiste una procedura standard per compiere quest’operazione, dunque non mi risulta possibile fornirti dettagli precisi su ciascuna app esistente:
non basterebbero tutte le pagine del mio sito per soddisfare questa richiesta!



Ciò che posso fare, però, è indirizzarti sui passaggi da compiere in modo “generico”:
di solito, tutto ciò che bisogna fare è avviare l’app per cui si è memorizzata la password, accedere al suo menu principale o all’area impostazioni della stessa (in molti casi, è possibile farlo toccando i pulsanti (⋮), […]) e selezionare le voci Esci/Logout Disconnetti/Disconnect per effettuare la disconnessione dall’account salvato.

L’app, in tal modo, dovrebbe dirottarti nuovamente verso la schermata di inserimento della password.
Qualora quest’ultima questa fosse rimasta salvata nella casella di inserimento sotto forma di puntini, devi semplicemente togliere il segno di spunta dalla casella Ricordami/Remember Me o, in alternativa, premere il pulsante Dimenticami/Forget e il gioco è fatto:
la password verrà immediatamente dimenticata dall’app e da Android!



Tanto per chiarirti ulteriormente le idee, di seguito ti illustro le procedure da eseguire su alcune app tra le più note per Android.

  • Facebook – premi sul pulsante , scorri in basso il pannello che compare a schermo e tocca la voce Esci.
  • Instagram – spostati nell’area Profilo toccando l’icona a forma di avatar collocata in basso a destra, tocca il pulsante , poi il pulsante ⚙ Impostazioni e, infine, la voce Esci.
  • Just Eat – sfiora il pulsante  e fai tap sulla voce Esci.
  • Outlook – recati in una cartella della tua casella di posta (ad es. Posta in arrivo), premi sul pulsante ☰, poi sul pulsante  e, infine, sfiora la voce relativa al tuo indirizzo di posta e tocca la voce Elimina account.

Nota:
non è possibile eliminare la password memorizzata nelle app Google predefinite associate all’account di sistema (ad es. GmailGoogle Maps e così via).



Cancellare le password memorizzate su Chrome per Android

IMMAGINE QUI 2

Per stare più tranquillo, hai intenzione anche di cancellare tutte le password salvate in Google Chrome per Android?
Allora credo proprio di avere un’ottima notizia per te:
si tratta di un’operazione semplicissima e che può essere portata a termine nel giro di un paio di tap!



Per procedere, avvia l’app Google Chrome richiamandola dal drawer o dalla home screen del tuo dispositivo Android, tocca il pulsante (⋮) residente in alto a destra e, nel menu che compare, tocca la voce Password.
A questo punto, seleziona il sito Web per cui intendi cancellare la password salvata sul dispositivo e, successivamente, tocca l’icona a forma di cestino che compare nella parte alta della finestra di riepilogo.
Per concludere, ripeti la stessa operazione per tutte le password salvate.

Come misura di sicurezza aggiuntiva, puoi eliminare anche le password salvate sull’account Gmail associato al tuo dispositivo Android:
tieni però presente che quest’operazione comporterà l’eliminazione delle password da tutti i browser associati a quell’account, incluse le versioni di Chrome per computer e iOS.



Vuoi farlo comunque?
Non c’è problema! Recati ancora una volta nel menu di Chrome per Android sfiorando il pulsante (⋮), fai tap sulla voce Password e poi sul link Account Google collocato nell’apposita sezione.
Se necessario, digita quando richiesto la password del tuo profilo Gmail, recati nella sezione Password salvate e tocca sul pulsante X corrispondente a ciascuna password che intendi eliminare.

Nota:
qualora il link non dovesse essere visibile poiché, ad esempio, hai già cancellato tutte le password salvate da Chrome sul dispositivo, puoi cancellare le password memorizzate sull’account Gmail agendo dalla sezione Passwords di Google, accessibile tramite questo link, e seguendo le medesime istruzioni segnalate poc’anzi.



Aspetta, mi stai dicendo che vorresti un metodo pratico per liberarti delle password salvate in altri browser?
Allora dai un’occhiata al mio articolo su come eliminare salvataggio password, in cui ho avuto modo di spiegarti nel dettaglio i passi da compiere per raggiungere questo risultato.

Interrompere il salvataggio delle password

IMMAGINE QUI 3

Ora che hai finalmente cancellato tutte le password salvate in Chrome per Android (ed eventualmente anche nel tuo account Google), puoi fare in modo di impedire a Chrome di salvarle (e di chiederti di farlo).



Ti spiego subito come fare:
per iniziare, avvia il browser sul tuo dispositivo Android, tocca il pulsante (⋮) collocato in alto a destra e scegli la voce Password dal menu proposto.
A questo punto, devi semplicemente spostare su OFF la levetta corrispondente alla voce Salva password e, se necessario, rimuovere il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Accesso automatico.

Se lo desideri, puoi interrompere la richiesta di salvataggio delle password anche all’interno del tuo account Gmail:
tieni però presente che tale operazione coinvolge tutti i browser associati al tuo account, che non saranno più in grado di memorizzare nuove chiavi d’accesso nel tuo account remoto.



Per procedere, collegati al servizio Google Passwords, digita, se necessario, le credenziali d’accesso del tuo account Google e, per concludere, sposta su OFF la levetta corrispondente alla voce Chiedi di salvare le password. Non è stato affatto difficile, vero?

come cancellare cronologia google android



come cancellare cronologia google android

L’hai notato?
Ogni volta che cerchi qualcosa sul tuo smartphone Android, Google prova a “suggerirti” diversi modi per completare la tua frase in base alle ricerche che avevi effettuato in precedenza (oltre che alle ricerche più “quotate” del momento).
Questo succede perché sul tuo account è attiva una funzione denominata cronologia delle ricerche, la quale memorizza tutti i termini che hai cercato su Google e li utilizza per fornirti informazioni – compresi banner pubblicitari – attinenti ai tuoi interessi.

Non ti piace?
Vorresti cancellare alcune ricerche un po’ equivoche che hai effettuato in passato?
Nessun problema.
Grazie al pannello per la gestione degli account Google, puoi bloccare la raccolta della cronologia sul tuo device Android, cancellare i dati già archiviati sul tuo profilo personale e impedire che Google memorizzi le informazioni che cercherai su tutti i dispositivi collegati al tuo account (smartphone, tablet, computer eccetera).



Si tratta di un’operazione estremamente semplice ma – attenzione – non completamente reversibile:
in caso di ripensamenti puoi riattivare la raccolta della cronologia sui tuoi device ma non puoi ripristinare le vecchie ricerche cancellate dal tuo account.
Chiaro?
Bene, allora non perdiamo altro tempo e vediamo subito come cancellare cronologia Google Android.

Cancellare la cronologia di Google su Android

Per cancellare la cronologia delle ricerche effettuate sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android, apri il drawer (cioè la schermata con l’elenco di tutte le app installate sul dispositivo) e premi sull’icona Impostazioni Google:
è un ingranaggio con la lettera “G” stampata al centro.



Se non trovi l’icona “impostazioni Google” nel drawer, apri le impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce Google dalla schermata che si apre.

IMMAGINE QUI 1



Adesso, seleziona la voce Ricerca e Now che si trova in basso, vai nel menu Account e privacy e fai “tap” sulla voce Gestione attività Google. Spostati quindi su Attività Web e app, imposta su OFF la levetta che si trova in alto a destra e conferma la tua volontà di disattivare la cronologia delle ricerche premendo il pulsante Sospendi in basso a destra.

IMMAGINE QUI 2



Da questo momento in poi Android non consentirà più a Google di memorizzare le tue ricerche (se non temporaneamente, per alcune funzioni essenziali legate alle singole sessioni di ricerca), ma la cronologia accumulata fino ad oggi è rimasta ancora al suo posto.
Per eliminarla, torna nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app e premi sul pulsante Gestisci cronologia.

Successivamente, premi sul pulsante […] collocato in alto a destra e seleziona la voce Elimina attività per dal menu che compare.
Nel riquadro che si apre, espandi il menu a tendina Elimina per data e scegli se eliminare solo la cronologia odierna (Oggi), quella degli ultimi due giorni (Ieri), degli ultimi 7 giorni oppure tutti i dati salvati nella cronologia di Google (Sempre) e premi sul pulsante Elimina per due volte consecutive per completare l’operazione.



Se vuoi, tramite i menu a tendina collocati in basso (quelli con la data odierna) puoi selezionare un intervallo di tempo personalizzato e cancellare solo la cronologia relativa a quest’ultimo.

IMMAGINE QUI 3



Tornando nella schermata principale per la gestione della cronologia, puoi cercare singoli siti o argomenti utilizzando la barra di ricerca collocata in alto ed eliminarli facendo “tap” prima sulla voce Dettagli collocata sotto il loro nome, poi sul pulsante (…) collocato in altro a destra e infine sulla voce Elimina.
Per rendere la tua ricerca più precisa, puoi premere sulla voce Filtra per data e prodotto e selezionare il dispositivo, il servizio o la app in cui hai cercato i dati che intendi eliminare (es.
AndroidChromeRicerca e via discorrendo).

IMMAGINE QUI 4



Se vuoi cancellare la cronologia di Google ma non vuoi disattivare la raccolta futura delle ricerche, nessun problema, segui la procedura che abbiamo appena visto insieme ma non spostare su OFF la levetta relativa alla cronologia di Attività Web e app.

Disattivare i suggerimenti per la ricerca

Ora che hai provveduto a cancellare cronologia Google Android, ossia la cronologia delle ricerche che viene salvata online da Google, potresti voler disattivare anche la memorizzazione delle ricerche che viene effettuata in locale, sulla memoria del tuo smartphone/tablet.
Per compiere quest’operazione devi agire sulle impostazioni di ciascun browser.



Chrome

Per cancellare la memorizzazione delle ricerche in Chrome, avvia il browser, premi sul pulsante […] collocato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
A questo punto, vai su Privacy e rimuovi la spunta dalla voce Suggerimenti di ricerca e URL.
In questo modo il software non archivierà più la cronologia delle tue ricerche.

Per cancellare la cronologia pregressa, recati nel menu […] > Cronologia, premi sul pulsante Cancella dati di navigazione, metti il segno di spunta accanto alle voci Cronologia di navigazione e Dati della compilazione automatica dei moduli e fai “tap” sul pulsante Cancella.
Oltre alle ricerche verranno cancellati anche i siti visitati di recente.



IMMAGINE QUI 5

Firefox

Se utilizzi Firefox, per disattivare la memorizzazione delle ricerche devi premere sul pulsante […] collocato in alto a destra e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare.
Dopodiché devi andare su Ricerca e togliere il segno di spunta dalle voci Mostra suggerimenti di ricercaMostra cronologia di ricerca (in modo da non visualizzare le ricerche nella scheda iniziale del browser).



Per cancellare la cronologia pregressa, vai nel menu Impostazioni di Firefox e fai “tap” sull’opzione Elimina dati personali (in fondo alla schermata che si apre).
Seleziona quindi le voci Cronologia di navigazioneCronologia ricerche e Cronologia moduli dal riquadro che si apre e premi sul pulsante Elimina dati per completare l’operazione.

IMMAGINE QUI 6



Cancellare la cronologia delle posizioni

Oltre a quella delle ricerche, Google memorizza anche la cronologia delle posizioni.
In pratica registra la posizione geografica dei tuoi dispositivi per fornirti – secondo quanto recita la documentazione ufficiale – informazioni utili basate sui luoghi che hai visitato in passato.
Tanto per fare un esempio, Google potrebbe utilizzare la cronologia delle tue posizioni per mostrarti aggiornamenti sul traffico relativi al tragitto che percorri abitualmente per andare al lavoro.

Se per te queste funzioni non sono importanti e/o vuoi tutelare maggiormente la tua privacy, recati nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google di Android e disattiva la cronologia delle posizioni premendo sulla voce Cronologia delle posizioni Google e spostando su OFF la levetta che si trova in alto a destra nella schermata che si apre.
Per confermare l’operazione, pigia sul pulsante OK.



Successivamente, per cancellare la cronologia delle posizioni accumulata in precedenza, premi sul pulsante Elimina cronologia delle posizioni.
Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Ho capito e voglio eliminarla e premi sul pulsante Elimina per completare l’operazione.

IMMAGINE QUI 7



Se vuoi, puoi disattivare la cronologia delle posizioni di Google su un solo device (es.
il tuo smartphone o il tuo tablet Android) senza disattivarla sugli altri dispositivi connessi al tuo account Google.
Per compiere quest’operazione, vai nel menu Gestione attività Google > Cronologia delle posizioni Google e sposta su OFF la levetta relativa al tuo device.

Se invece vuoi cancellare la cronologia di Google senza disattivare la raccolta futura delle tue posizioni, segui la procedura che ti ho illustrato poc’anzi senza spostare su OFF la levetta relativa alla cronologia delle posizioni (premi quindi solo sul pulsante “Elimina cronologia delle posizioni”).



Cancellare la cronologia di YouTube

YouTube, come ben saprai, è un portale di proprietà di Google.
Non deve dunque sorprenderti se “big G” memorizza anche la cronologia di quest’ultimo.

Per cancellare la cronologia di YouTube da Android, recati nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Cronologia delle ricerche di YouTube e sposta su OFF la levetta che si trova in alto a destra.



IMMAGINE QUI 8

A questo punto, premi sul pulsante Gestisci cronologia e cancella la cronologia come abbiamo visto in precedenza per le ricerche di Google (premendo sul pulsante […] in alto a destra e selezionando l’icona Elimina attività per dal menu che compare).



Con lo stesso procedimento, selezionando la voce Cronologia visualizzazioni di YouTube dal menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google, puoi cancellare anche la cronologia dei video che hai visto su YouTube.

ATTENZIONE:
le impostazioni sulla cronologia hanno effetto su tutti i dispositivi connessi al tuo account Google (PC compreso).
Se disattivi la cronologia delle ricerche o delle posizioni su Android non verranno più memorizzate nemmeno le ricerche e le posizioni di altri device/sistemi operativi.



come cancellare cronologia android



come cancellare cronologia android

Il tuo smartphone Android finisce spesso tra le “grinfie” di parenti e amici e non ti va che loro possano ficcare il naso fra i siti Internet che hai visitato?
La soluzione è semplice:
cancella con una certa frequenza la cronologia del tuo browser e non avrai più problemi di questo tipo.

Come dici?
Ci hai già pensato ma non essendo particolarmente ferrato in campo tecnologico non sai ancora come cancellare cronologia Android?
Non ti preoccupare, rimediamo subito.
Ti assicuro che è una delle cose più facili del mondo.
D’altronde la procedura da seguire è la medesima per tutti i device e per tutte le versioni più diffuse del sistema operativo del robottino verde.



Coraggio, non perdere altro tempo! Prenditi cinque minuti liberi e da’ un’occhiata alle indicazioni che sto per darti:
qui sotto trovi spiegato come eliminare i dati di navigazione da tutti i principali programmi di navigazione per Android e come cancellare la cronologia di Google, cioè i dai dati che il celebre motore di ricerca registra quando cerchiamo qualcosa online.
Ti auguro una buona lettura e, soprattuto, una buona “pulizia” dei tuoi dati!

Chrome

Cominciamo da Chrome, il browser predefinito di Android.
Per cancellare la cronologia dal programma di navigazione targato Google devi avviare quest’ultimo, premere sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e selezionare la voce Cronologia dal riquadro che compare.



Nella schermata che si apre, pigia sul bottone Cancella dati di navigazione che si trova in basso.
Dopodiché espandi il menu a tendina Cancella dati a partire da, scegli se cancellare la cronologia relativa all’ultima ora, l’ultimo giorno, l’ultima settimana, le ultime 4 settimane o se eliminare tutto e avvia la rimozione dei dati premendo sul pulsante Cancella dati.

IMMAGINE QUI 1



Se non vuoi che vengano cancellate le password o i dati per la compilazione dei moduli che hai salvato nel browser, premurati di rimuovere la spunta dalle opzioni Password salvate e Dati della compilazione automatica dei moduli dal riquadro che compare dopo aver premuto il pulsante per la cancellazione della cronologia.

Se invece vuoi cancellare un singolo sito dalla cronologia senza eliminare gli altri, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra, seleziona la voce Cronologia dal menu che si apre e fai “tap” sulla x collocata accanto all’indirizzo del sito che vuoi rimuovere dalla cronologia.



ATTENZIONE: se il tuo device è associato a un account Google, cancellando la cronologia da Chrome cancellerai la cronologia anche dagli altri dispositivi connessi al medesimo account (computer, tablet e via discorrendo).

Firefox

Firefox è il tuo programma di navigazione preferito?
In questo caso, per cancellare cronologia Android devi avviare il browser e aprire una nuova scheda.
Se non sai come si fa, basta premere sul pulsante (…) in alto a destra e selezionare la voce Nuova scheda dal riquadro che compare.



Adesso scorri lateralmente la pagina iniziale di Firefox in modo da arrivare alla schermata con la Cronologia e premi prima sul bottone Elimina cronologia e poi su OK per cancellare tutti i dati di navigazione.
Se vuoi rimuovere solo singole pagine dall’archivio e non tutta la cronologia, individua il loro indirizzo, tieni premuto il dito su questi ultimi e seleziona la voce Rimuovi dal menu che si apre.

IMMAGINE QUI 2



Se vuoi un controllo più granulare sui dati da eliminare, recati nel menu (…) > Impostazioni di Firefox e seleziona l’opzione Elimina dati personali dalla schermata che si apre.

Dopodiché metti il segno di spunta accanto alle voci relative ai dati che vuoi cancellare e premi sul pulsante Elimina dati per completare l’operazione. Se vuoi preservare password e dati dei moduli, ad esempio, rimuovi la spunta dalle voci Accessi salvati e Cronologia moduli.



IMMAGINE QUI 3

ATTENZIONE: se hai connesso Firefox per Android al tuo account Firefox, cancellando la cronologia dal tuo smartphone o tablet la cancellerai anche dagli altri device connessi allo stesso account.



Altri browser “stock”

Alcuni smartphone vengono forniti con un browser predefinito diverso da Chrome.
In questo caso la procedura per cancellare la cronologia della navigazione varia da device a device. In linea di massima bisogna quasi sempre recarsi nelle impostazioni del browser, selezionare la voce relativa ai dati personali o alla privacy e premere sul pulsante per la cancellazione della cronologia.

Sui terminali Samsung più recenti – per fare un esempio pratico – bisogna aprire l’applicazione Internet, dopodiché bisogna premere sul pulsante Altro che si trova in alto a destra e bisogna seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, occorre dunque andare su Privacy, selezionare la voce per cancellare i dati personali e scegliere i dati di navigazione da cancellare.



IMMAGINE QUI 4

Cronologia Google

Nella fase conclusiva di questo tutorial voglio parlarti di un tipo particolare di cronologia:
quella che Google memorizza nei suoi server ogni volta che effettuiamo una ricerca online (sul motore di ricerca o in uno qualsiasi dei servizi online di “big G”).
Se vuoi, puoi cancellarla in maniera parziale o totale agendo direttamente dal tuo dispositivo Android.



Per scoprire come si fa, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce relativa a Google.
Se non vedi alcuna voce relativa a Google nel menu di Android, apri il drawer (cioè la schermata in cui vengono elencate tutte le applicazioni installate sul device) e premi su GoogleImpostazioni Google.

A questo punto, vai su Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app e premi sul pulsante Gestisci cronologia. Fai quindi “tap” sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Elimina attività per dal menu che si apre, scegli l’intervallo di tempo per il quale cancellare la cronologia di Google tramite gli appositi menu a tendina e premi sul pulsante Elimina per due volte consecutive per avviare l’eliminazione dei dati.



IMMAGINE QUI 5

Se vuoi disattivare la memorizzazione futura della cronologia di Google, torna nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now.
Dopodiché spostati su Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app, imposta su OFF la levetta relativa alla cronologia Web e conferma la sospensione del servizio rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.



ATTENZIONE: la modifica sarà valida anche per le ricerche effettuate dal computer e da tutti gli altri device connessi al tuo account Google, non solo dallo smartphone (o dal tablet) che stai usando al momento.
Per maggiori info, leggi la mia guida su come cancellare la cronologia di Google su Android.

come cambiare sistema operativo android



come cambiare sistema operativo android

Con il passare del tempo, hai acquisito molta dimestichezza con il sistema operativo Android e con le sue modalità di personalizzazione, tant’è che, dopo aver parlato con il tuo amico esperto d’informatica, sei giunto a una decisione a dir poco “radicale”:
vuoi modificare completamente il sistema operativo a bordo del tuo smartphone o del tuo tablet, così da poter provare funzionalità non previste dalla versione che usi attualmente o solo per dare un tocco di nuovo al tuo ormai fedele device.

Seriamente intenzionato a procedere in tal senso, hai aperto Google e cercato una guida che ti insegnasse come cambiare sistema operativo Android, finendo proprio sul mio blog:
ebbene, sono ben felice di comunicarti che sei capitato nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore! Di seguito, infatti, ti illustrerò le tecniche da utilizzare per sostituire completamente il sistema operativo da te in uso, agendo in modo “avanzato” su di esso oppure aggiornandolo all’ultima versione disponibile.



Dunque, senza esitare oltre, mettiti bello comodo e procedi con la lettura di questa mia guida:
sono sicuro che, una volta giunto al termine, avrai le idee perfettamente chiare sul da farsi.
Mi raccomando, agisci sempre con estrema prudenza e soltanto nella piena consapevolezza di ciò che ti appresti a fare:
come scoprirai in corso d’opera, alcuni passaggi potrebbero mettere a serio rischio l’integrità del tuo dispositivo (e io non mi assumo alcuna responsabilità in merito).
Chiarito ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e, perché no, buon divertimento.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come cambiare sistema operativo Android sostituendo la ROM
  • Come cambiare sistema operativo Android effettuando l’aggiornamento

Informazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1



Prima di entrare nel concreto di questa guida e spiegarti le tecniche più valide per cambiare il sistema operativo installato sul tuo device Android, lascia che ti dia qualche informazione in più sull’argomento.

Se è tua intenzione passare alla versione successiva di Android utilizzando la procedura prevista dal sistema stesso, dunque, installando gli update offerti dal produttore del tuo dispositivo, puoi agire in completa sicurezza:
contrariamente a quanto succedeva in passato, gli aggiornamenti OTA (over-the-air, cioè distribuiti tramite Internet) possono essere installati comodamente nel giro di un paio di tap e non comportano rischi per l’integrità dei dati.



Per quanto riguarda, invece, l’installazione manuale di una ROM personalizzata (o custom ROM), tramite una procedura in gergo chiamata flashing, il ragionamento è completamente differente:
per effettuare quest’operazione, avrai bisogno di sbloccare e sovrascrivere parti delicatissime del sistema operativo, come per esempio il settore d’avvio o la cartella dei file di sistema.

È proprio per questo motivo che l’operazione di flashing comporta dei rischi estremamente alti! Basta, infatti, un solo errore in corso d’opera (uno su tutti è il cedimento della batteria in fase di reflash) per andare incontro a conseguenze sgradite, come il danneggiamento delle partizioni della memoria, che potrebbe mandare il device in stato di full brick: quando ciò accade, il dispositivo non riesce più ad avviarsi in nessun modo a causa della corruzione delle aree di memoria dedicate, pertanto esso diventa completamente inutilizzabile e, nella maggior parte dei casi, irrecuperabile (a meno di non inviarlo in un centro di assistenza per l’eventuale sostituzione o riprogrammazione del chip di memoria).



Inoltre, flashare una nuova ROM significa irrimediabilmente eliminare l’intero contenuto della memoria, oltre che invalidare la garanzia del telefono.
Dunque, se deciderai di effettuare questo passo, valuta attentamente i rischi connessi e accertati di essere assolutamente sicuro di ciò che stai per fare:
poi non dire che non ti avevo avvisato!

Come cambiare sistema operativo Android sostituendo la ROM

IMMAGINE QUI 2



Hai compreso perfettamente i rischi annessi alla procedura di flash, ma vuoi procedere comunque e cambiare la versione del sistema operativo Android sostituendo completamente la ROM a bordo del tuo dispositivo e installandone una personalizzata?
Allora questa è la sezione che fa al caso tuo.

In genere, questa procedura si divide in quattro passi fondamentali:
la creazione di un backup dei dati (che verranno eliminati successivamente dalla memoria del dispositivo), lo sblocco del bootloader (cioè del sistema che si occupa di inizializzare l’esecuzione di Android), l’installazione di una Recovery personalizzata (un sistema operativo “esterno” che possa avviare l’installazione della nuova ROM) e, infine, l’installazione vera e propria della ROM stessa.



Ancora una volta, ti raccomando di prestare estrema attenzione a tutti i passaggi che ti appresti a compiere e di attenerti scrupolosamente alle istruzioni che ti fornirò di seguito:
basta un piccolo errore per rendere inutilizzabile (e, nel peggiore dei casi, addirittura irrecuperabile) il dispositivo.
Agisci sempre con massima cautela!

Nota:
purtroppo, non posso segnalarti una procedura “standard” per portare a termine quest’operazione, poiché esistono davvero molti dispositivi, tante Recovery e numerose custom ROM:
il numero di combinazioni possibili è davvero enorme e non basterebbero le pagine del mio sito per raccoglierle tutte! Il consiglio che mi sento di darti, dunque, è di cercare comunque le guide specifiche per il modello di smartphone o tablet in tuo possesso e di attenerti alle procedure in esse specificate.



Di seguito, comunque, intendo illustrarti quelli che sono grossomodo i passaggi da compiere per installare una custom ROM su Android, agendo da un computer dotato di sistema operativo Windows.

Operazioni preliminari

IMMAGINE QUI 3



Poiché, come ti ho già accennato in precedenza, flashare una custom ROM comporta la perdita totale dei dati memorizzati sul dispositivo, ti consiglio di creare un backup che contenga foto, video e qualsiasi altro tipo di file personale salvato nella memoria del device.
Se non sai come procedere, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come effettuare un backup su Android.

In secondo luogo, affinché il collegamento tra il dispositivo Android e il computer avvenga in modo corretto, avrai bisogno di installare i driver – o il software di gestione – dello smartphone o del tablet, prelevandoli dal sito Web del produttore:
ti ho spiegato tutto nella mia guida su come collegare Android al PC.
In alternativa, puoi utilizzare i driver ADB universali disponibili sul sito Internet di ClockWorkMod.



Inoltre, affinché tu possa impartire i comandi necessari, avrai bisogno di installare l’utility ADB, cioè il sistema di comunicazione progettato da Google finalizzato alla gestione completa di Android tramite la linea di comando del computer (nel nostro caso, il Prompt dei comandi di Windows):
puoi scaricare la versione minimale da questo sito Internet o l’intera suite di sviluppo Android Studio da quest’altro.

Per concludere, devi essere assolutamente certo del modello (e del relativo codice identificativo) del tuo smartphone o tablet Android, così da poter scaricare sia la Recovery che la ROM più adatte allo stesso ed evitare eventuali danni accidentali:
dunque, accedi alle Impostazioni del dispositivo, fai tap sulla voce Info sul dispositivo/telefono o Informazioni sul dispositivo/telefono e annota il nome e il modello dello stesso (e, se disponibile, il nome in codice).



Infine, prima ancora di effettuare qualsivoglia operazione, assicurati che la batteria del dispositivo funzioni correttamente e di avere un livello di carica residua vicino al 100% per evitare spegnimenti imprevisti.

Sblocco del bootloader

IMMAGINE QUI 4



Ora che disponi di tutti gli strumenti necessari per riuscire nell’impresa, puoi finalmente metterti all’opera ed effettuare lo sblocco del bootloader dello smartphone:
all’atto pratico, questa procedura serve a ottenere i privilegi necessari per poter caricare un sistema operativo differente da quello installato dal produttore (come scoprirai di seguito, si tratta della Recovery personalizzata).
Prima di andare avanti, tieni presente che lo sblocco del bootloader invalida la garanzia del device e cancella tutte le app e i dati salvati in memoria.

Ribadito ciò, passiamo alla pratica:
alcuni produttori, come Sony e Motorola, forniscono strumenti e istruzioni ufficiali per lo sblocco del bootloader (sebbene la procedura ne invalidi comunque la garanzia).
Per esempio, sugli smartphone Motorola, devi innanzitutto avviare il telefono in modalità fastboot (spegnendo dapprima del tutto il dispositivo, per poi premere e tenere premuto il tasto Volume giù per 3 secondi e, successivamente, premere il tasto di accensione finché il device non entra in tale modalità) e collegarlo al computer tramite cavo USB.



Fatto ciò, avvia il Prompt dei comandi di Windows richiamandolo dalla cartella Sistema Windows/Accessori di Windows del menu Start e impartisci al suo interno il comando fastboot oem get_unlock_data, seguito dalla pressione del tasto Invio, per ottenere il codice identificativo del dispositivo, di cui devi prendere nota; completata quest’operazione, devi recarti sul sito Internet dedicato, effettuare l’accesso tramite l’account Motorola Care (che, volendo, puoi creare sul momento utilizzando l’apposito link) e indicare il codice annotato in precedenza per ottenere il codice di sblocco del bootloader.

IMMAGINE QUI 5



Una volta ottenuto questo codice, puoi sbloccare finalmente il bootloader ritornando al Prompt dei comandi di Windows e, sempre con il telefono collegato in modalità Fastboot, impartendo il comando fastboot oem unlock codiceRicevuto e schiacciando il tasto Invio della tastiera.
Fidati, sembra complesso ma, in realtà, non lo è affatto!

Come già detto, la procedura per lo sblocco del bootloader varia da dispositivo a dispositivo:
per trovare quella più adatta al terminale in tuo possesso, ti consiglio di cercare su Google la frase “sblocco bootloader [marca e modello smartphne/tablet]” e di attenerti scrupolosamente alle istruzioni ivi indicate.



Installazione della Recovery personalizzata

IMMAGINE QUI 6

Lo sblocco del bootloader, come ti ho già accennato poc’anzi, autorizza il dispositivo ad avviare un sistema operativo differente dalla versione di Android installata dal produttore:
pertanto, è ora possibile procedere all’installazione della Recovery personalizzata, cioè di un sistema operativo “esterno” ad Android che permette di effettuare operazioni delicate sulla memoria del telefono, come l’installazione di una custom ROM oppure l’attivazione dei permessi di root.



Al momento, una delle Recovery più semplici da utilizzare è la TWRP:
disponibile per un gran numero di dispositivi, essa permette di effettuare le operazioni di flash di ROM e altre tipologie di file installabili (ad es.
le app SuperSU e SuperUser, indispensabili per ottenere i permessi di root), di backup, di pulizia totale e alcune operazioni di diagnostica e ripristino del sistema grazie a un’interfaccia pienamente compatibile con il touch del telefono.

Per ottenerla, collegati al relativo sito Internet, indica il produttore e il modello del device cliccando sulle voci proposte e provvedi a scaricare la versione più adatta al tuo dispositivo, sotto forma di file img:
presta bene attenzione a questa fase, in quanto l’installazione di una Recovery errata potrebbe irrimediabilmente compromettere il device! A download completato, segui le istruzioni più adatte al tuo dispositivo per flashare la Recovery appena scaricata (se non l’hai già fatto, puoi cercare su Google la frase “installare TWRP [marca e modello dispositivo]”).



In linea generale, ciò che devi fare è portare Android in modalità fastboot, collegarlo al computer e, dopo aver aperto il Prompt dei comandi di Windows, impartire in esso l’istruzione fastboot flash Recovery percorsoRecovery seguita dalla pressione del tasto Invio (sostituendo a percorsoRecovery la posizione in cui hai salvato il file precedente, a es.
C:\twrp-x.y.z.k-modello.img).
Soltanto quando il processo sarà terminato, spegni completamente il telefono premendo e tenendo premuto il tasto Power.

Installazione della ROM

IMMAGINE QUI 7



Ora viene la fase più bella:
l’installazione della custom ROM! Se non hai ancora scelto la nuova versione di Android da caricare sul tuo dispositivo, ora è giunto il momento di farlo:
tra le più note ROM personalizzate esistenti, meritano sicuramente menzione LineageOS, Dirty Unicorns e Paranoid Android, ma ne esistono davvero molte altre.

Come sempre, assicurati che la ROM da te scelta sia pienamente compatibile con il dispositivo che possiedi e, soprattutto, accertati di scaricare quella specifica per il tuo modello (e, se necessario, anche per la CPU a bordo), onde evitare di incappare nel temuto soft brick:
se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di uno stato di blocco del telefono che comporta la completa inavviabilità del sistema operativo.
Al contrario del full brick, però, il soft brick è completamente reversibile:
basta ripetere la procedura d’installazione usando una ROM corretta.



Ad ogni modo, dopo aver scaricato sul computer il file più adatto al tuo caso (distribuito in formato .zip), copialo sulla memory card del dispositivo e inserisci quest’ultima al suo interno; se hai bisogno di aiuto in tal senso, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come spostare file su scheda SD.
Se non la possiedi, puoi avviare la “vecchia” versione di Android (che è ancora installata sul sistema) e, dopo aver saltato la configurazione iniziale, copiare il file della ROM sulla memoria interna del dispositivo (qui ti ho spiegato come fare).

IMMAGINE QUI 8



A questo punto, puoi finalmente scollegare il telefono dal computer e procedere con la fase di flash:
avvia il device in modalità Recovery premendo contemporaneamente i tasti Power VolumeSu e seleziona l’opzione per installare un file .zip da microSD.
Per esempio, se hai usato la TWRP, devi fare tap sui bottoni Installa Scegli archivio, selezionare la tipologia di memoria su cui hai copiato il file .zip e fare tap sullo stesso per selezionarlo.
Quando sei sicuro, apponi il segno di spunta accanto alla voce Verifica della firma del file Zip, fai scorrere la barra inferiore verso destra per avviare il processo e attendi pazientemente che il tutto venga completato.

Quando hai finito, torna indietro e scegli le opzioni per cancellare la cache “semplice” e la Dalvik/ART:
su TWRP, devi premere sui pulsanti Pulisci Pulizia avanzata, apporre il segno di spunta accanto alle voci Dalvik / ART Cache Cache e trascinare la barra inferiore verso destra.
A pulizia completata, riavvia il dispositivo e goditi la ROM appena installata!



Nota:
se hai scelto una ROM non comprende le app Google (Play Store, Gmail, Music e così via), potresti dover installare le Gapps effettuando il flash del relativo file zip; per procurarti il pacchetto più adatto al tuo caso, ti consiglio di cercare su Google la frase gapps Android x.x (ad es. Android 7.1), in base alla versione base di Android usata nella ROM da te scelta.

Come cambiare sistema operativo Android effettuando l’aggiornamento

IMMAGINE QUI 9

Se non hai voglia di stravolgere lo smartphone o il tablet installando da zero una nuova ROM, puoi invece provare a cambiare sistema operativo Android scaricando e installando gli eventuali aggiornamenti rilasciati dal produttore del dispositivo:
in questo modo, hai la possibilità di ottenere correzioni importanti per i bug e le falle di sicurezza del sistema e, se previsto dal produttore, di installare la versione successiva di Android in tutta sicurezza.



Attualmente, la distribuzione degli aggiornamenti avviene principalmente in modalità OTA, cioè attraverso Internet: il file viene reso disponibile per i possessori di un dato dispositivo, che hanno la possibilità di scaricarlo attraverso una specifica funzione del sistema operativo.

Quale?
Te lo spiego subito:
per iniziare, avvia le Impostazioni di Android, tocca le voci Sistema Avanzate, accedi alla sezione Aggiornamento di sistema e sfiora la voce Verifica la presenza di aggiornamenti per cercare, ed eventualmente scaricare, l’update disponibile.
Su versioni di Android precedenti alla 8.0, devi, invece, recarti in Impostazioni > Info sul dispositivo > Aggiornamento software. A download terminato, devi semplicemente premere sulla voce Installa che compare nella medesima schermata (o, a volte, anche nell’area di notifica). Per informazioni aggiuntive sull’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come aggiornare Android facilmente, in cui ti ho fornito tutte le spiegazioni del caso.



Ma aspetta un attimo, mi stai dicendo che non hai trovato utili le spiegazioni fornite finora, poiché vuoi liberarti definitivamente di Android e installare iOS (il sistema operativo di smartphone e tablet Apple) sul device in tuo possesso?
Purtroppo sono costretto a darti una cattiva notizia:
questo passaggio non è fattibile in alcun modo, poiché iOS è un sistema operativo progettato nello specifico per funzionare con iPhone, iPad e iPod Touch, pertanto non può essere installato altrove.

Ciò che puoi fare, però, è modificare la tua attuale versione di Android per renderla, almeno esteticamente, molto simile al sistema di Apple:
se sei interessato a procedere in tal senso, puoi consultare la mia guida su come trasformare Android in iPhone, in cui ti ho spiegato per filo i passaggi da compiere per ottenere questo risultato.



come cambiare programma predefinito per aprire un file android



come cambiare programma predefinito per aprire un file android

Solitamente, tendi a installare sul tuo dispositivo Android molteplici app dedite alla gestione di svariati tipi di file, al fine di provare le rispettive funzionalità e decidere, dopo averle provate, quale si adatta meglio alle tue esigenze.
Durante uno dei tuoi test, però, hai involontariamente impostato un’app predefinita (toccando il pulsante Sempre visualizzato all’interno della finestra di scelta app di Android) per gestire un determinato tipo di file ma, subito dopo, ti sei reso conto che quel software proprio non fa al tuo caso.
Per questo motivo, hai aperto Google alla ricerca di una guida che potesse spiegarti come cambiare programma predefinito per aprire un file Android, capitando qui sul mio sito.

Beh, sono ben lieto di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore:
di seguito, infatti ti spiegherò per filo e per segno come cambiare l’app predefinita per aprire un file su Android, come annullare tutte le preferenze applicate manualmente e, infine, come gestire le app predefinite in base alla categoria per la quale devono essere utilizzate.
Lo so, detto così potrebbe sembrarti quasi un rompicapo ma posso garantirti che, all’atto pratico, la questione è molto più semplice di quanto immagini:
è infatti sufficiente accedere alle funzioni disponibili in Android per gestire il tutto, senza applicare profonde modifiche al sistema né agire tramite app di terze parti.



Dunque, senza attendere oltre, ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
posso garantirti che, una volta conclusa la lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di impostare autonomamente le app predefinite per te migliori, raggiungendo, dunque, l’obiettivo che ti sei prefissato.
Detto ciò, non posso fare altro se non augurarti buona lettura e, perché no, buon lavoro!

Indice

  • Come cambiare app predefinita per aprire un file
  • Come reimpostare le preferenze delle app
  • Come gestire le app predefinite

Come cambiare app predefinita per aprire un file

IMMAGINE QUI 1



Se, involontariamente, hai toccato la voce Sempre alla richiesta di selezione dell’app per l’apertura di un determinato tipo di file e ora vuoi tornare sui tuoi passi, puoi ovviare al problema modificando l’impostazione applicata erroneamente.

Ci sono almeno due modi in cui puoi riuscirci.
Il primo è quello di disinstallare l’app resa predefinita per errore:
se non l’hai mai fatto prima e vorresti imparare, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come disinstallare le app su Android.
A disinstallazione eseguita, il sistema operativo ti chiederà nuovamente quale app utilizzare quando aprirai il file di tuo interesse:
a quel punto, starà a te scegliere se effettuare l’apertura utilizzando un’app alternativa in maniera provvisoria (Solo una volta), oppure impostarla come predefinita (Sempre).



In alternativa, puoi modificare direttamente le impostazioni dell’app impostata come predefinita per errore:
per riuscirci, apri le Impostazioni di Android toccando l’icona a forma d’ingranaggio collocata nel drawer, sfiora le voci App e notifiche > Mostra tutte le app, se ti trovi su Android 8.0 o successivi, oppure App, se stai usando una versione precedente del sistema operativo.

A questo punto, individua l’app di tuo interesse, sfiora la voce a essa relativa e, giunto alla schermata successiva, tocca le opzioni Avanzate > Apri per impost.
predef
 (su Android 8 e successivi) oppure Apri per impostazione predefinita (sulle versioni precedenti); per concludere, fai tap sul bottone Cancella predefinite e il gioco è fatto!



La prossima volta che aprirai un file precedentemente gestito dall’app in questione, Android ti chiederà di specificare l’applicazione tramite la quale aprirlo, solo per una volta oppure sempre (quest’ultima opzione imposterà, di fatto, la nuova app scelta come predefinita).

IMMAGINE QUI 2



In alcuni casi, è possibile eliminare anche le associazioni abbinate all’apertura di particolari link (ad es.
link di Facebook impostati per l’apertura tramite l’app, link di YouTube con comportamento simile e così via).

Per procedere in tal senso, accedi alla schermata di gestione delle impostazioni predefinite dell’app di tuo interesse (come visto in precedenza), fai tap sulla voce Apri link supportati e scegli l’opzione più appropriata al tuo caso dal menu che ti viene proposto: Apri in quest’app per aprire direttamente i link al suo interno, Chiedi ogni volta per far sì che Android mostri il pannello di scelta o Non aprire in quest’app per accedere ai link tramite il browser (o tramite altre applicazioni compatibili).



Come reimpostare le preferenze delle app

IMMAGINE QUI 3

Se le app predefinite che non gradisci sono davvero troppe e vorresti fare piazza pulita di tutte quelle avviate in automatico all’apertura di un determinato tipo di file, puoi reimpostare le relative impostazioni in un solo colpo.



Tieni ben presente che, in questo modo, non saranno eliminati i dati abbinati alle app (accessi effettuati, file in cache, file temporanei e così via), ma verranno reimpostate allo stato iniziale le opzioni relative alle app disattivate, alle notifiche di app disattivate, alle limitazioni dei dati in background e alle limitazioni di autorizzazioni impostate manualmente, oltre che alle informazioni sulle app predefinite per le azioni.

Per procedere, recati nelle Impostazioni di Android, fai tap sulla voce App e notifiche/App/Applicazioni e, se ti trovi su Android 8.0 o successivi, espandi la lista completa delle applicazioni installate sfiorando la voce Mostra tutte le app.



Giunto alla schermata successiva, tocca il pulsante (⋮) collocato in alto a destra, seleziona la voce Reimposta preferenze app annessa al menu che ti viene proposto e conferma la volontà di procedere sfiorando il pulsante Reimposta app.

Come gestire le app predefinite

IMMAGINE QUI 4

In alternativa, Android offre una comoda funzionalità per gestire le app predefinite in base alla categoria per cui esse vengono impiegate:
in questo modo, per esempio, è possibile modificare al volo il launcher di sistema, il browser, le app per la gestione di chiamate/SMS, la fotocamera e così via. Tieni ben presente, però, che le voci disponibili possono variare in base alla versione del sistema operativo e alle app installate.



Ad ogni modo, per agire in tal senso, apri le Impostazioni di Android e tocca le voci App e notifiche > Avanzate > App predefinite, se ti trovi su Android su 8.0 o successivi; in caso tu stia usando una versione precedente del sistema operativo, recati, invece, in Impostazioni > App e fai tap sul pulsante  collocato in alto a destra.

A questo punto, fai tap sulla voce relativa alla categoria per cui intendi intervenire (ad es. App browser, app Home e così via) e, servendoti della schermata o del menu mostrato successivamente, apponi il segno di spunta accanto all’app da aprire per impostazione predefinita:
la modifica viene salvata immediatamente, senza la necessità di operazioni aggiuntive.



come cambiare la tastiera android



come cambiare la tastiera android

L’avvento dei telefonini dotati di touch-screen ha reso la scrittura di testi in mobilità molto più agevole rispetto a quella che si aveva con i vecchi tastierini numerici con T9, questo però non vuol dire che la situazione non si possa migliorare ulteriormente.

Se si utilizza uno smartphone Android, ad esempio, è possibile sostituire il tastierino virtuale predefinito del sistema operativo con uno personalizzato scaricato dal Play Store.
Non lo sapevi?
Allora rimediamo subito. Sullo store di Android ci sono tante tastiere alternative, spesso più pratiche e funzionali di quelle che i produttori includono “di serie” nei loro dispositivi, che non aspettano altro che essere scaricate.



Vuoi che te ne consigli qualcuna fra quelle che ritengo più interessanti e che ti spieghi come cambiare la tastiera Android?
Con molto piacere.
Prenditi cinque minuti di tempo libero, da’ un’occhiata ai suggerimenti che sto per darti e cerca di individuare la tastiera per Android più adatta alle tue necessità.
Resterai meravigliato da quanto è facile scrivere su uno smartphone (o su un tablet) se si utilizza la tastiera giusta!

Tastiere per Android

IMMAGINE QUI 1

Come appena detto, di tastiere per Android ce ne sono a bizzeffe.
Basta accedere al Google Play Store e cercare un termine generico come “tastiera” o “keyboard” per trovarne a centinaia, sia gratis che a pagamento, ed è proprio per questo ti dico di fare molta attenzione prima di scaricarne una.



Una tastiera “confezionata” da malintenzionati potrebbe infatti spiare le tue attività e tenere traccia di tutti i testi che digiti sul tuo telefonino, comprese le password che usi per accedere alle tue caselle email, ai social network e ad altri servizi Web.
Per fortuna sul Play Store è difficile incontrare app così pericolose, ad ogni modo prima di installare qualunque tastiera aggiuntiva sul tuo device verifica che lo sviluppatore sia affidabile e controlla che nei commenti non ci siano segnalati comportamenti sospetti della app (es.
l’installazione di software aggiuntivi inutili o la visualizzazione di banner pubblicitari invasivi).

Altra regola fondamentale che devi seguire per dormire sonni relativamente tranquilli è evitare l’installazione di tastiere che non provengono dal Play Store (quelle che si scaricano da siti esterni e si installano “manualmente” sotto forma di pacchetti apk). Fatta questa doverosa premessa, vediamo insieme alcune delle migliori tastiere alternative che si possono trovare sul Google Play Store.



  • Tastiera Google – si tratta della tastiera “stock” di Android, che a differenza di qualche anno fa è molto affidabile e comoda da usare.
    Non include funzionalità particolarmente avanzate  ma funziona molto bene e supporta anche le gesture, cioè la digitazione tramite gesti.
  • SwiftKey – è una delle tastiere gratuite più popolari del mondo Android.
    Permette di digitare testi senza staccare mai le mani dallo schermo tramite un sistema che riconosce in maniera intelligente le parole mentre l’utente passa con il dito sulle lettere, fornisce suggerimenti “smart” per il completamento automatico dei testi e si integra con servizi esterni, come Facebook e Twitter per comprendere meglio il modo di scrivere dell’utente.
  • Fleksy – altra tastiera “intelligente” che permette di digitare i testi senza mai staccare il dito dallo schermo.
    Ha un aspetto minimal e sfrutta in maniera molto interessante le gesture, permette cioè di cancellare le parole scritte, muoversi nel testo e compiere altre operazioni con dei semplici gesti sulla superficie della tastiera.
  • Minuum Keyboard – tastiera molto particolare che si può impostare in modo da avere tutte le lettere sulla medesima riga.
    È gratis per i primi 30 giorni, poi si paga 1,99 euro una tantum.
  • ai.type – altra tastiera molto popolare che punta molto sulla personalizzazione.
    Offre molti temi, si può ridimensionare e include una pratica funzione di ricerca per trovare gli elementi di propri interesse.
    Da sottolineare anche il supporto avanzato alle gesture, il supporto al completamento automatico delle parole e l’immancabile supporto agli emoji.
    È gratis ma include degli elementi da sbloccare tramite acquisti in-app.
  • Chrooma Keyboard – la tastiera ideale per chi sta attento al look di Android.
    Come suggerisce anche il suo nome, Chrooma Keyboard  ha la peculiarità di adattarsi automaticamente al contesto e cambia i suoi colori in base ai colori predominanti nella app in cui viene usata. Include anche il supporto agli emoji e alle gesture, ma ovviamente non sono queste le sue caratteristiche migliori.
  • Tastiera Kika – una tastiera che punta tutto sugli emoji, gli sticker, i simboli e le GIF animate.
    Offre molti simpatici temi che si possono installare per rendere l’esperienza d’uso della tastiera ancora più variegata e divertente.
    È gratis con alcuni acquisti in-app.
Come impostare la tastiera predefinita su Android

IMMAGINE QUI 2

Quasi tutte le tastiere alternative per Android, una volta scaricate, propongono all’utente una pratica procedura guidata che permette di impostarle come tastiera predefinita sul dispositivo, scaricare il dizionario per la lingua italiana (se necessario) e collegare la app ai servizi social.



Puoi saperne di più dando un’occhiata al mio post sulle migliori tastiere gratis per Android.
Ad ogni modo adesso vediamo insieme come cambiare la tastiera Android in maniera universale, tramite il pannello delle impostazioni del sistema operativo.

Per attivare e impostare una tastiera appena scaricata dal Play Store, recati nel menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona la voce Lingua e immissione dalla schermata che si apre, fai “tap” sulla voce Tastiera corrente e seleziona l’opzione Scegli tastiere.



A questo punto, apponi il segno di spunta accanto al nome della tastiera da attivare (es.
Fleksy), rispondi OK all’avviso di sicurezza che compare e torna indietro nel menu di Lingua Immissione.
Per concludere, premi nuovamente sulla voce Tastiera corrente e metti il segno di spunta accanto al nome della tastiera che vuoi usare come tastiera predefinita.

Per regolare le impostazioni di ciascuna tastiera, come la lingua del dizionario, le gesture o l’aspetto estetico, recati nel menu Impostazioni > Lingua e immissione di Android e premi sulle opzioni LinguaControllo ortografico e sul nome della tastiera in usa.



Per passare da una tastiera all’altra mentre stai digitando un testo, premi sull’icona della tastiera che si trova in fondo a destra e seleziona il nome della tastiera che intendi utilizzare dal riquadro che compare.
Se non vedi il pulsante con l’icona della tastiera, prova a tenere premuto il dito per qualche secondo sull’icona del mappamondo o sulla barra spaziatrice.

Cambiare layout della tastiera

IMMAGINE QUI 3



Se non vuoi cambiare completamente la tastiera del tuo telefonino ma solo la disposizione dei tasti, ossia il layout, per adattarlo a lingue diverse dall’italiano, puoi andare nelle impostazioni di Android e selezionare ancora una volta la voce Lingua e immissione dalla schermata che si apre.

Successivamente, devi selezionare il nome della tastiera attualmente in uso e devi modificare le impostazioni relative a lingua e/o layout in base alle tue esigenze.
Purtroppo la procedura non è la stessa per tutte le tastiere, ma se vuoi posso illustrarti quella adatta alla tastiera stock di Android.



Per modificare il layout della tastiera predefinita di Android (la tastiera di Google), seleziona la voce Tastiera Google dal menu relativo a Lingua e immissione, dopodiché vai su Lingue, sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Usa lingua di sistema e seleziona tutte le lingue e i layout di tuo interesse.

Una volta aggiunte tutte le lingue desiderate, potrai passare rapidamente da un layout all’altro premendo sull’icona del mappamondo presente nella tastiera di Android e selezionando la lingua desiderata dal riquadro che compare.
Per impostare la lingua predefinita, invece, usa l’opzione Tastiera corrente presente nel menu Impostazioni > Lingua e immissione come abbiamo visto in precedenza.



come cambiare icone android



come cambiare icone android

Sei stanco delle icone predefinite di Android, vorresti sostituirle con uno dei tanti pacchetti di icone che si possono scaricare gratuitamente dal Play Store, ma non hai la più pallida idea di come fare?
Evidentemente non hai mai installato un launcher alternativo sul tuo smartphone o il tuo tablet:
è proprio quello il motivo per il quale non riesci a cambiare icone su Android.

I launcher sono delle applicazioni che sostituiscono la home screen e l’app drawer di Android (il menu in cui vengono mostrate tutte le applicazioni installate sul dispositivo) e permettono di personalizzare il loro aspetto fin nei minimi dettagli:
non solo l’aspetto delle icone, ma anche il numero delle app da mostrare in home screen o nella barra Dock e molto altro ancora.
Se non installi uno di questi software — e quindi non sostituisci il launcher predefinito di Android — mi spiace, ma non potrai utilizzare i pacchetti di icone che si possono scaricare da Internet.



Lascia, dunque, che ti consigli alcuni launcher alternativi che puoi utilizzare per personalizzare il tuo smartphone/tablet e ti mostri in dettaglio come applicare i set di icone che si possono trovare sul Play Store.
Scommetto che rimarrai sorpreso da quanto è semplice compiere un’operazione del genere! Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Perfetto:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e attua le “dritte” che ti darò.
Se lo farai, non avrai il benché minimo problema nel cambiare l’aspetto delle icone su Android.
Buona lettura!

Indice

  • Cambiare icone Android con launcher alternativi
  • Cambiare icone Android con collegamenti personalizzati

Cambiare icone Android con launcher alternativi

IMMAGINE QUI 1



Come ti accennavo in apertura, il metodo principale per cambiare le icone su Android è quello di installare dei launcher alternativi, ovvero delle app che, come ti accennavo in apertura, permettono di modificare l’aspetto delle icone e della schermata Home del sistema operativo realizzato da Google.

Di launcher alternativi ce ne sono a bizzeffe sul Play Store, sia gratuiti che a pagamento, ma io ti consiglio di andare “dritto” su Nova Launcher, che riesce a offrire quello che è probabilmente il miglior compromesso tra prestazioni, grado di personalizzazione e funzionalità aggiuntive.
È disponibile in due versioni:
una di base, gratuita, e una denominata Prime, che costa 4,50 euro e offre diverse funzionalità aggiuntive, come la possibilità di nascondere le applicazioni nel drawer o raggrupparle in cartelle.
Per modificare l’aspetto delle icone su Android, però, può andare benissimo la versione free dell’app.



Per scaricare Nova Launcher sul tuo smartphone (o tablet), apri il Play Store, cerca l’applicazione (o premi qui per recarti direttamente sulla sua pagina) e avviane il download premendo prima sul pulsante Installa e poi su Accetto.
A installazione completata, recati nel menu Impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nell’app drawer) e seleziona la voce Home page.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto all’icona di Nova Launcher e quest’ultimo diventerà il launcher predefinito del tuo smartphone/tablet.

Ora non devi far altro che tornare sulla home screen di Android (che a questo punto dovrebbe essere gestita da Nova) e aprire il Play Store per scaricare i pacchetti di icone personalizzati da applicare sul tuo device. Per trovare facilmente dei pacchetti di icone sul Play Store, cerca “icon pack” e avvia il download dei set che ti piacciono di più premendo prima su Installa e poi su Accetto (come se fossero delle comuni app).
Alcuni set di icone sono completamente gratis, altri invece sono a pagamento.
Se ti piacciono, acquistali, così potrai supportare attivamente il lavoro di tanti designer in gamba!



A download completato, per applicare un tema di icone a Nova Launcher, torna sulla home screen di Android e tieni il dito premuto in un punto qualsiasi dello schermo.
Dopodiché premi sull’icona Impostazioni che compare in basso a destra, seleziona la voce Aspetto dalla schermata che si apre e scegli il tema di icone da utilizzare dall’apposito menu.

Molti set di icone vengono forniti completi di wallpaper “a tema” che puoi utilizzare aprendo le loro applicazioni (ogni set di icone viene fornito con un’applicazione che permette di visualizzare per intero le icone che compongono il pacchetto, applicarle nei launcher e utilizzare gli sfondi che contengono) oppure recandoti nelle impostazioni di Nova.



Per applicare un wallpaper incluso nei set di icone con Nova Launcher, basta recarsi nella home screen, tenere il dito premuto in un punto qualsiasi dello schermo e premere sul pulsante Sfondi che compare in basso a sinistra.
Dopodiché bisogna scorrere fino in fondo il menu che compare in basso, selezionare l’icona Apps & Themes e scegliere il nome del tema di icone applicato al dispositivo.

Nel caso in cui non ti trovassi bene con Nova Launcher, puoi provare altri launcher interessanti, come Smart Launcher, che suddivide automaticamente le app in cartelle in base al loro genere di appartenenza (te ne ho parlato dettagliatamente nel mio tutorial su come creare cartelle Android) e Holo Launcher che è piuttosto “leggero”.



Nota: non tutti i pacchetti di icone sono compatibili con tutti i launcher.
Prima di scaricarne uno, leggi la descrizione del Play Store e verifica che sia utilizzabile con il launcher in uso sul tuo smartphone/tablet.
Chiaro?

Cambiare icone Android con collegamenti personalizzati

IMMAGINE QUI 2



Se non vuoi applicare dei set di icone personalizzati al tuo smartphone ma stai cercando, molto più semplicemente, un sistema per “camuffare” l’icona di un’app nella home screen, puoi anche evitare di installare dei launcher alternativi e provvedere a cambiare le icone su Android con collegamenti personalizzati. Come puoi riuscire a fare una cosa del genere?
Anche in questo caso, è sufficiente installare delle app ad hoc che permettono di creare dei collegamenti alle app installate sul tuo device, le cui icone sono completamente personalizzabili.

Una delle migliori soluzioni per riuscire a fare ciò è Icon Changer Free.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un’applicazione completamente gratuita che permette di cambiare icona e nome di una app nella home screen di Android (ma non nel drawer) indipendentemente dal launcher utilizzato (funziona anche con il launcher predefinito di Android).



Il funzionamento dell’applicazione è alquanto intuitivo.
Dopo averla scaricata dal Play Store e avviata, premi sull’icona con i due robottini di Android che compare al centro dello schermo e scegli l’applicazione da camuffare (es.
Calendario).

Dopodiché premi sul pulsante Change e scegli se utilizzare come icona del collegamento da creare un’icona presa dalle altre applicazioni installate sul dispositivo (Default icons), un’immagine presa dalla galleria di Android (Gallery) o un’icona contenuta in un pacchetto di icone personalizzato (Icon Packs).



Una volta scelta l’icona da utilizzare, digita il nome che vuoi assegnare al collegamento nel campo Title, premi sul pulsante OK che si trova in alto a destra e il tuo collegamento camuffato verrà aggiunto automaticamente alla home screen di Android.
Più facile di così?!

Qualora tu voglia modificare leggermente l’aspetto dell’icona dell’app che hai selezionato poc’anzi, fai tap sulla scheda Decorate situata in alto e modifica il colore, la saturazione e altri parametri riguardanti l’aspetto dell’icona in questione.



Se, invece, vuoi modificare “al volo” il colore e l’aspetto di un’icona, puoi utilizzare la funzione che permette di applicare dei filtri:
per farlo, premi sulla scheda Filter situata in alto, seleziona uno dei filtri tra quelli disponibili (in basso) e fai tap sulla voce OK situata in alto a destra per salvare le modifiche apportate e poi premi ancora una volta su OK per confermare il cambiamento e creare un collegamento nella schermata Home con la nuova icona personalizzata.

come cambiare font android



come cambiare font android

Girovagando su Internet hai trovato alcuni screenshot di Android in cui viene utilizzato un font, ovvero un carattere di scrittura, personalizzato?
Vorresti applicare lo stesso tipo di modifica anche sul tuo smartphone ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, ti do una mano io.

Cambiare font su Android è semplicissimo:
basta scaricare alcune applicazioni gratuite dal Play Store, scegliere il font da utilizzare nei menu del telefono e il gioco è fatto.
Attenzione però:
si tratta pur sempre di una modifica ai file di sistema, che spesso rende necessarie un paio di operazioni preliminari.
Le operazioni a cui mi riferisco sono il backup dei dati presenti sul dispositivo e il root.
Del backup inutile parlarne, sai già di cosa si tratta.
Il root, invece, è una procedura mediante la quale si “sbloccano” i dispositivi Android in modo da ottenere i permessi di amministrazione e applicare modifiche “profonde” al sistema, come per l’appunto la modifica dei font.
Avrò modo di parlarti meglio di entrambe le cose tra poco.



Allora, sei pronto a rimboccarti le maniche e scoprire, grazie ai miei consigli, come personalizzare il tuo terminale Android con dei caratteri di scrittura diversi da quelli previsti “di serie” dal sistema?
Se la risposta è affermativa, prenditi qualche minuto di tempo libero, segui attentamente le indicazioni che trovi di seguito e mettile in pratica.
Scommetto che resterai piacevolmente stupito dai risultati che riuscirai a ottenere.

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come cambiare font Android senza root
  • App per cambiare font Android
    • HiFont
    • iFont

Operazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1



Come accennato in apertura del post, prima di passare all’azione e cambiare font su Android, è necessario compiere alcune operazioni preliminari:
eccole illustrate in dettaglio.

  • Backup – prima di fare qualsiasi altra cosa, è necessario effettuare un backup dei dati.
    La modifica dei font, infatti, per quanto possa apparire banale, è pur sempre una modifica effettuata a file di sistema di Android.
    Questo significa che , prima di procedere, è caldamente consigliato un backup di tutti i dati presenti sullo smartphone (o sul tablet).
    Ci sono varie applicazioni per Android e programmi per PC che permettono di fare ciò, te ne ho parlato nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.
    Se, però, hai un dispositivo soggetto al root (pratica di cui ti parlerò meglio tra qualche riga), puoi effettuare un’immagine completa del dispositivo comprensiva di sistema operativo, app e dati.
    Per creare un’immagine esatta del tuo dispositivo e ripristinarla nel caso in cui qualcosa andasse storto, installa una Recovery personalizzata ed effettua un Nandroid.
    Se non sai di cosa sto parlando, la Recovery è un software che agisce al di fuori del sistema operativo, quindi al di fuori di Android, e permette di compiere varie operazioni avanzate, come ad esempio l’installazione di sistemi operativi personalizzati (ROM), la formattazione della memoria del device e il backup completo del sistema.
    Se hai effettuato il root ne hai quasi sicuramente installata una.
    Il Nandroid è un backup completo della memoria del dispositivo (un po’ come si fa sul PC con applicazioni come Norton Ghost) che può essere salvato su una microSD o sulla memoria interna e può essere utilizzato per riportare Android a uno stato precedente.
  • Root – per cambiare il font su Android ed effettuare operazioni come il Nandroid è richiesto quasi sempre il root, una procedura che permette di bypassare le protezioni standard del sistema operativo e modificarne alcune impostazioni avanzate (ben più significative dei font).
    Per saperne di più, e valutare attentamente tutti i pro e i contro della situazione, leggi il mio tutorial su come effettuare il root su Android.
    Esistono anche delle applicazioni che riescono a cambiare i font senza necessitare dei permessi di root, ma solo su alcuni modelli specifici di smartphone Samsung, Xiaomi e Meizu.
    Ne parleremo più in dettaglio a breve.



Come cambiare font Android senza root

IMMAGINE QUI 2

Se la tua intenzione è modificare l’aspetto dei font, quindi ad esempio la loro grandezza, e non proprio il carattere di scrittura usato nei menu e nelle app installate sul tuo smartphone (o sul tuo tablet), allora sarai felice di sapere che puoi fare tutto senza sbloccare il tuo dispositivo e senza ricorrere ad applicazioni di terze parti:
puoi, molto semplicemente, affidarti alle impostazioni di Android.



Ad esempio, se utilizzi un terminale Huawei (io per il tutorial ho usato un P9 Lite equipaggiato con Android 6.0), puoi modificare la grandezza dei font andando nel menu Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio situata nella schermata con la lista di tutte le app installate sul dispositivo), poi in Display > Dimensioni carattere e scegliendo una delle opzioni disponibili tra Piccolo, Normale, Grande, Molto grande o Enorme.
Opzioni del genere si trovano un po’ su tutti i device Android, ma le voci e i menu da utilizzare possono variare leggermente di caso in caso.

Rimanendo in tema Huawei, ti segnalo che esiste un “trucchetto” per modificare i font su alcuni dispositivi di questa marca, senza root, andando a sfruttare l’app dedicata ai temi:
te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio tutorial su come cambiare font su Huawei:
se hai uno smartphone dell’azienda cinese, dagli un’occhiata, ti sarà sicuramente utile.

App per cambiare font Android

Se il tuo intento non è cambiare le dimensioni dei font e/o possiedi un dispositivo che non supporta i “trucchetti” per cambiare font senza root, ecco una serie di app per cambiare font su Android che dovrebbero fare al caso tuo.
Io le ho testate su un Huawei P9 Lite equipaggiato con Android 6.0, ma dovrebbero funzionare nella stessa, identica maniera sulla maggior parte dei terminali equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Buon divertimento!



HiFont

IMMAGINE QUI 3

La prima applicazione per cambiare font su Android che ti consiglio di provare è HiFont, che funziona senza root su alcuni terminali Samsung della serie Galaxy e della serie Note e, previa effettuazione del root, permette di cambiare i caratteri scrittura tutti gli altri smartphone/tablet equipaggiati con il sistema di casa Google.



Il funzionamento dell’applicazione è estremamente intuitivo.
Nella sua schermata principale ci sono varie schede:
quella Category in cui puoi sfogliare i caratteri di scrittura in base alla loro categoria di appartenenza (es.
Elegant per i font eleganti, Gothic per quelli in stile gotico e così via); quella New in cui puoi vedere i font aggiunti più di recente nel database della app; Font package in cui puoi scaricare pacchetti di font tematici; Colored Fonts dove ci sono i caratteri di scrittura colorati (compatibili solo con Android 4.4 o superiori e solo con alcuni device) e All in cui puoi vedere tutti i font disponibili per il download.

Una volta individuato il font di tuo interesse, selezionalo e premi sul pulsante Download per avviarne lo scaricamento.
Se compare un messaggio pubblicitario, premi sulla voce Skip (in alto a destra) per chiuderlo.
Dopodiché fai tap sul pulsante Use e conferma l’applicazione del font premendo OK.
Il device si riavvierà automaticamente e, al nuovo accesso, Android utilizzerà il carattere di scrittura da te selezionato.



Sui dispositivi che richiedono il root, la prima volta che utilizzi HiFont devi autorizzare l’applicazione premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo.
Se utilizzi un terminale Huawei, per l’applicazione del font potresti dover andare nell’app Temi e selezionare il carattere di scrittura scaricato con HiFont dalla sezione Miei della stessa.

Se vuoi utilizzare un font “esterno” scaricato da Internet, invece, copialo nella cartella HiFont del tuo smartphone o tablet (sono supportati solo i font in formato ttf) usando un file manager come Total Commander.
Dopodiché apri HiFont, premi sull’icona Settings collocata in basso a destra, seleziona la voce My font dalla schermata successiva, premi sul nome del font da usare e premi sul pulsante Use per applicarlo (o vai nell’app Temi di Huawei, se hai un terminale dell’azienda cinese).



Se, invece, vuoi ripristinare il font predefinito di Android, vai in Settings e seleziona la voce Font Recovery dal menu che si apre.
Conferma quindi la tua volontà di ripristinare il carattere predefinito di Android premendo su Backup font e OK e il gioco è fatto.
Il dispositivo verrà riavviato automaticamente.

Nel caso in cui venisse ripristinato un font sbagliato (cioè diverso da quello che usavi precedentemente sul tuo smartphone/tablet), installa iFont ed esegui la procedura di ripristino con l’Default Font, come ti ho spiegato prima.
Se hai un terminale Huawei, per ripristinare il font predefinito del tuo device devi andare nell’app Temi e selezionare, dalla scheda Miei, il tema EMUI Default.



Nota: per impostazione predefinita, HiFont attiva dei contenuti pubblicitari che possono portare alla visualizzazione di alcuni messaggi relativi all’ottimizzazione del sistema.
Per eliminarli, apri l’app, premi sul pulsante Settings collocato in basso a destra, vai su App optimize e sposta su OFF la levetta relativa alla funzione Auto Clean.

iFont

IMMAGINE QUI 4

Un’altra applicazione che potresti provare iFont, non tanto perché sia migliore di quella che ti segnalerò dopo (sono entrambe ottime) ma perché è quella che funziona senza root con il maggior numero di terminali.



I dispositivi su cui la app funziona senza necessitare dei permessi di root – o dovrebbe, per ovvie ragioni non ho potuto testarli tutti! – sono quelli della famiglia Samsung Galaxy (S3, S4, Note, Note II, ecc.), quelli prodotti da Xiaomi (con MIUI) e quelli di casa Meizu.
Per i dispositivi prodotti da altre aziende, come Motorola, HTC e Sony, è richiesto sempre il root.

iFont si scarica normalmente dal Google Play Store e, al suo primo avvio, mostra una lista di font consigliati tra quelli più scaricati dal momento (scheda Recom).
Se compaiono anche degli avvisi relativi alle pubblicità, premi su No, thankyou.
Se, invece, non vedi alcun font, prova a forzare l’aggiornamento dell’elenco scorrendo la schermata verso il basso.



In alternativa puoi recarti nella scheda Find e visualizzare la lista dei caratteri aggiunti più di recente nell’applicazione (New Font) o di tutti i font disponibili per il download (Font All), oppure puoi premere sull’icona della lente d’ingrandimento (in alto a destra) e cercare i caratteri di scrittura in maniera diretta.

Una volta individuato il font di tuo interesse, selezionalo e premi sul pulsante Download per avviarne lo scaricamento.
L’operazione dovrebbe durare appena pochi secondi.
Se compare un messaggio pubblicitario, chiudilo, premendo sulla (x) o sul pulsante No.



Dopodiché fai tap sui pulsanti Set e Skip (il pulsante “Skip” devi pigiarlo solo la prima volta che applichi un font personalizzato con iFont, serve a saltare la lettura della guida dell’applicazione; negli utilizzi successivi dell’app non comparirà più), conferma l’applicazione del font premendo su OK e aspetta che il telefono venga riavviato:
al nuovo accesso ad Android, il sistema utilizzerà il font da te selezionato al posto di quello predefinito di sistema.
Se utilizzi un terminale Huawei, invece, per applicare il font personalizzato devi aprire l’applicazione Temi, selezionare il font ottenuto con iFont (all’interno della sezione) Miei e applicarlo, premendo prima sul pulsante Applica e poi su Conserva.

Sui dispositivi che richiedono il root, la prima volta che utilizzi iFont devi autorizzare l’applicazione premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo.



Se vuoi, puoi anche scaricare dei font personalizzati da Internet, in formato TTF (leggi la mia guida sui font gratis da scaricare se non sai come fare), copiarli nella cartella iFont del tuo smartphone e utilizzarli in iFont.
Per compiere quest’operazione, va bene qualsiasi file manager, come ad esempio Total Commander.

Se iFont non “vede” i caratteri di scrittura che hai scaricato sul tuo dispositivo, fai tap sulla voce click this e seleziona la cartella in cui si trovano i file ttf che hai scaricato da Internet.
Per applicare i font, invece, apri iFont, vai nella scheda MY dell’applicazione, seleziona la voce My font e procedi come spiegato in precedenza.



In caso di ripensamenti, per ripristinare il font predefinito di Android, avvia iFont, recati nella scheda MY e seleziona l’icona Factory Font dal menu che si apre.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto alla voce Backup font e premi su OKper riavviare il dispositivo e completare l’operazione.

Nel caso in cui la procedura non andasse a buon fine, prova a ripristinare il font predefinito di Android ripetendo i passaggi che ti ho appena indicato, ma selezionando la voce Internal Font anziché “Backup Font” dalla schermata di ripristino.
Se, invece, utilizzi un terminale Huawei, per ripristinare i font predefiniti, potresti dover andare nell’app Temi e selezionare il tema predefinito del tuo smartphone o tablet.



come cambiare account gmail su android



come cambiare account gmail su android

Hai deciso di cambiare il tuo account Gmail aprendone uno nuovo ma, al momento di associarlo al telefono Android in tuo possesso, ti sei trovato in difficoltà:
non hai la più pallida idea di come rimuovere l’associazione del vecchio account che avevi utilizzato in principio, pertanto sei alla ricerca di un metodo che ti permetta di compiere quest’operazione in modo semplice e, soprattutto, senza fare nessun tipo di “danno”.

Qualsiasi possa essere la causa che ti ha spinto a voler cambiare account Gmail su Android, sei capitato nel posto giusto al momento giusto:
di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come aggiungere un nuovo account Google al tuo dispositivo e, successivamente, come eliminare da esso il vecchio account.
Infine, ti fornirò le istruzioni necessarie per cancellare definitivamente ogni traccia dell’account che ormai non desideri più utilizzare.



Se stai pensando a qualche eventuale email importante che hai ricevuto mentre utilizzavi l’account vecchio e potresti perdere, non devi assolutamente preoccuparti:
prima di effettuare un’operazione così drastica come l’eliminazione dell’account, ti mostrerò come effettuare un backup delle email ricevute e inviate, così da conservarle in un archivio locale sempre accessibile.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Aggiungere un nuovo account Gmail su Android
  • Cancellare il vecchio account Gmail da Android
  • Eliminare definitivamente il vecchio account Gmail

Aggiungere un nuovo account Gmail su Android

IMMAGINE QUI 1



Per aggiungere un nuovo account Gmail sul tuo dispositivo Android, devi seguire pochi e semplici passaggi. Se disponi di un terminale equipaggiato con Android 7.x o versioni precedenti, avvia l’app Impostazioni e portati nel menu Account (su alcuni smartphone, questo menu può essere presente sotto il nome di Sincronizzazione), fai quindi tap sulla voce Aggiungi Account e successivamente sulla voce Google.

Ti verrà ora chiesto di inserire le credenziali d’accesso dell’account Gmail che intendi aggiungere (se non ne disponi già, puoi provvedere alla sua creazione seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida dedicata):
inserisci le informazioni richieste nelle varie schermate (in genere devi indicare nome utente e password del nuovo account Gmail da aggiungere, procedendo, se necessario, all’autenticazione a due fattori) e fai tap sulla voce Avanti per avanzare nelle sezioni necessarie. Se tutto è filato liscio, l’account verrà sincronizzato sul dispositivo e risulterà accessibile da tutte le altre app Google già installate (ad es.
Gmail, YouTube e Maps).



Sui dispositivi dotati di Android 8.x o superiori, la procedura è praticamente identica, cambia solo il menu da cui accedere alla sezione di aggiunta dell’account:
per raggiungerla, bisogna aprire l’app Impostazioni e fare tap sulla voce Utenti e account, quindi bisogna toccare l’opzione Aggiungi account (se non è subito visibile, bisogna scorrere la schermata verso il basso). Da questo punto in poi, i passaggi sono identici a quelli visti poco fa:
devi inserire username e password dell’account Gmail da aggiungere e confermare le varie schermate utilizzando il tasto Avanti.

Un altro metodo per aggiungere un nuovo profilo Google ad Android consiste nell’utilizzare il gestore account integrato nell’app di posta elettronica Gmail, presente per impostazione predefinita su praticamente qualsiasi dispositivo animato dal sistema operativo del robottino verde (se per qualche motivo non dovessi averla installata, puoi procurartela gratuitamente dal Google Play Store).



Dopo aver avviato la summenzionata app, effettua uno swipe dal bordo sinistro dello schemro per aprire il menu principale.
Espandi, quindi, la sezione relativa alla gestione dei profili facendo tap sul tuo indirizzo email corrente e, infine, fai tap su Aggiungi account. Nella schermata che si apre, tocca la voce Google e inserisci le credenziali d’accesso dell’account Gmail che intendi aggiungere, quindi sfiora il pulsante Avanti per confermare le varie opzioni e rendere operativo l’account.

Ripeti l’intera procedura per tutti gli altri dispositivi Android in tuo possesso, così da avere due account Gmail sincronizzati contemporaneamente (almeno fino quando non deciderai di rimuovere quello vecchio).



Cancellare il vecchio account Gmail da Android

IMMAGINE QUI 2

Una volta aggiunto il “nuovo” account Gmail al device in tuo possesso, è il momento di cancellare quello vecchio, così da evitare di ricevere troppe email o di confondere le sincronizzazioni (potresti ritrovarti i dati sincronizzati nel profilo che, invece, non desideri mantenere).



Per rimuovere il vecchio account Gmail dal terminale Android, apri la schermata Impostazioni premendo sulla relativa icona, portati nuovamente nella sezione Account, Sincronizzazione o Utenti e account, e fai tap sulla voce Google presente tra gli elementi della schermata.

Dovresti vedere a schermo sia l’account configurato poc’anzi che quello “vecchio” già presente sul dispositivo:
a questo punto, fai tap su quello da rimuovere e, non appena si apre la schermata relativa agli elementi sincronizzati, tocca il pulsante Altro collocato in basso e poi la voce Rimuovi account.
Per concludere, conferma la cancellazione dell’account premendo sul pulsante Rimuovi account.



Se, invece, vuoi rimuovere il vecchio account direttamente dall’app Gmail, apri quest’ultima, fai uno swipe dal bordo sinistro dello schermo (come già visto in precedenza), effettua un tap sul nome dell’account in evidenza e, infine, seleziona la voce Gestisci account.

Verrai portato nello stesso menu visto in precedenza, in cui dovrai far tap su Google, poi sull’account da eliminare e, una volta selezionato il menu Altro in basso, sulla voce su Rimuovi account.
Apparirà nuovamente la finestra di conferma:
assicurati di aver selezionato il giusto profilo, dunque tocca nuovamente sulla voce Rimuovi account.



Come già consigliato in precedenza, ripeti tutti i passaggi che ti ho descritto sugli altri dispositivi Android in tuo possesso (smartphone e tablet), così da essere pronto a eliminare completamente l’account Gmail di cui vuoi liberarti.

Eliminare definitivamente il vecchio account Gmail

Come dici?
Sei riuscito a cambiare account Gmail su Android seguendo le istruzioni mostrate in precedenza e, ora, ti piacerebbe sapere come fare a cancellare completamente il vecchio profilo utilizzato?
Allora questa è la sezione più adatta a te:
di seguito, infatti, mi appresto a esporti tutti i passi da compiere per portare a termine quest’operazione.

Creare un backup dell’account

IMMAGINE QUI 3



Prima di procedere con l’eliminazione definitiva del vecchio profilo Google, ti consiglio di salvare tutte le informazioni che hai accumulato negli anni in cui lo hai usato:
in questo modo, potrai recuperare qualsiasi informazione possa esserti utile (messaggi di posta elettronica, conversazioni di Google Talk/Hangouts e così via) anche dopo esserti liberato definitivamente dell’account in questione.

Come procedere?
Te lo spiego subito.
Per prima cosa, collegati alla pagina principale di Google utilizzando il browser che più gradisci, tocca sulla tua foto in alto a destra e premi sul pulsante Account Google.
Se sei già collegato con l’account che intendi eliminare, prosegui con la lettura della guida, altrimenti fai nuovamente tap sulla tua foto in alto a destra e, stavolta, premi sul pulsante Aggiungi account, così da poter aggiungere le credenziali dell’account Gmail da cancellare.
Per comodità, puoi raggiungere la pagina dedicata alla gestione degli account direttamente da questo link.



Nella sezione principale appartenente all’account Google che intendi eliminare, tocca la voce voce Controlla i tuoi contenuti, ripeti l’operazione con la voce Crea un archivio e, per avviare la creazione del backup dei dati, premi sulle sezioni Gestisci archivio e Crea nuovo archivio.

Se intendi effettuare unicamente il backup dei soli messaggi di posta elettronica, premi sul pulsante Deseleziona tutto, scorri ora la pagina verso il basso e modifica il pulsante accanto alla voce Posta, finché non si illumina di blu.
Per impostazione predefinita, questo tipo di backup include tutti i messaggi:
puoi personalizzare quali email includere nel backup semplicemente toccando l’opzione Tutti i messaggi e apponendo il segno di spunta sulla voce Seleziona etichette:
in questa fase, devi semplicemente scegliere i tag che intendi salvare nel backup.



Se, invece, intendi effettuare il salvataggio di altri dati relativi all’account in questione, devi semplicemente apporre il segno di spunta accanto alle voci più appropriate.
Quando hai terminato con la configurazione del backup, tocca il pulsante Avanti e segui le istruzioni mostrate a schermo per ricevere tramite email il link di download del backup creato.

Tieni ben presente che, a seconda della portata dei dati da salvare, quest’operazione potrebbe impiegare anche diverse ore (se non addirittura qualche giorno):
abbi cura di attendere la ricezione del messaggio di posta elettronica e di concludere il download del backup, prima di procedere con i passaggi successivi.



Cancellare definitivamente l’account Gmail

IMMAGINE QUI 4

Una volta creato il backup, sei finalmente pronto per eliminare definitivamente il vecchio account Gmail, cancellando dunque per sempre i dati a esso associati.
Tieni presente che quest’operazione è irreversibile e che, una volta completata la procedura di cancellazione, non sarai più in grado di accedere a nessun altro servizio Google a esso associato.



Vuoi procedere comunque?
Ti spiego subito come fare:
per prima cosa, collegati alla pagina personale di Google che ti avevo già indicato in precedenza (raggiungibile anche dal link Account Google personale), premi sulla voce Elimina il tuo account o i tuoi servizi, quindi inserisci nuovamente la password d’accesso per l’account da cui vuoi eliminare Gmail.

A questo punto, seleziona l’opzione Elimina account Google e dati, digita la tua password personale nel campo Inserisci la password e tocca il pulsante avanti.
Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alle voci Sì, riconosco di essere ancora responsabile di tutti gli addebiti derivanti da eventuali transazioni finanziarie in attesa e comprendo che in determinate circostanze le mie entrate non verranno pagate e Sì, desidero eliminare definitivamente questo account Google e tutti i relativi dati. Per concludere, tocca sul pulsante Elimina account e il gioco è fatto:
le tue informazioni personali spariranno ben presto dai server di Google.



Nonostante, come ti ho già spiegato, si tratti di un’operazione irreversibile, hai a disposizione un breve periodo di tempo per recuperare l’account in caso di ripensamenti.
Per farlo, collegati a Google, tocca il pulsante Accedi e digita l’indirizzo di posta elettronica associato all’account che hai tentato di eliminare:
se visualizzi la voce Questo account è stato recentemente eliminato e potresti riuscire a ripristinarlo, tocca il pulsante Avanti, digita l’ultima password che hai usato per accedervi e tocca ancora sul pulsante Avanti.

Se tutto è filato per il verso giusto, dovresti visualizzare il messaggio Operazione riuscita.
Hai annullato l’eliminazione del tuo account conferma che il tentativo di recupero è andato a buon fine e puoi nuovamente utilizzare il tuo account Google e i prodotti a esso associati
, segno che il profilo è salvo e puoi utilizzarlo nuovamente.
In caso contrario, l’account è da ritenersi definitivamente perso.



Se hai trovato difficoltà durante l’eliminazione del vecchio account Google e hai bisogno di un aiuto aggiuntivo, consulta senza esitare il mio approfondimento su come cancellare un account Gmail.