come gestire dispositivi android



come gestire dispositivi android

Hai appena acquistato uno smartphone o un tablet Android e vorresti dei consigli su come gestire il tuo nuovo dispositivo?
Non c’è problema.
Ormai Android è estremamente semplice da usare, rispetto a qualche anno fa ha fatto davvero tantissimi passi in avanti, ma se vuoi posso darti una mano a prendere confidenza con le sue funzioni più importanti e spiegarti come sfruttarle al meglio.

Se mi concederai qualche minuto del tuo tempo, ti spiegherò come collegare un device Android al computer, come gestire i file presenti sulla sua memoria, come ottimizzare i consumi energetici del sistema e molto altro ancora.
Insomma:
ti spiegherò come gestire dispositivi Android nella maniera più breve e semplice possibile.



Quando sei pronto a metterti all’opera, prendi il tuo smartphone o il tuo tablet Android, tieni un computer a portata di mano (Mac o PC non fa differenza, ci occuperemo di entrambi) e cerca di seguire le indicazioni che sto per darti.
Ti assicuro che al termine della lettura, anche se non sei molto ferrato in ambito tecnologico, riuscirai a gestire il tuo dispositivo Android in maniera ottimale.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Collegare dispositivi Android al computer
    • Collegamento standard (via cavo USB)
    • Collegamento wireless
  • Gestire file su Android
  • Backup dei dati
  • Localizzare dispositivi Android da remoto
  • Gestire lo spazio su Android
  • Gestire la batteria su Android

Collegare dispositivi Android al computer

Se sei d’accordo, direi di cominciare questo tutorial su come gestire dispositivi Android dalla procedura necessaria a collegare uno smartphone o un tablet equipaggiato con il sistema del robottino verde al computer.



Collegando il tuo device Android al computer, avrai la possibilità di copiare dei file su di esso, potrai importare le foto e i video realizzati con lo smartphone (o con il tablet) sul PC e potrai eseguire un backup completo dei tuoi dati; tutto in maniera estremamente facile e veloce.

Collegamento standard (via cavo)

Solitamente, per collegare un device Android al computer basta mettere in comunicazione i due dispositivi tramite cavo USB e attendere che Windows scarichi da Internet tutti i driver necessari al suo funzionamento.



Se dopo aver connesso uno smartphone o un tablet al computer questo non viene riconosciuto, prova a compiere una delle seguenti operazioni.

  • Espandi il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
    “USB per la ricarica” o “USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file.

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  • Cerca dei driver da installare sul PC.
    Per compiere quest’operazione, vai su Google e cerca qualcosa come driver USB [nome del tuo smartphone/tablet].
    Collegati quindi al risultato della ricerca che ti sembra più convincente (possibilmente il sito ufficiale dell’azienda produttrice del tuo device o comunque un sito di comprovata affidabilità) e procedi con il download dei driver.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto .exe o.msi che hai scaricato sul PC e clicca sempre su Next o Avanti per completare l’installazione dei driver.
    Potrebbe essere necessario un riavvio del computer.
    Per alcuni device, ad esempio i terminali Samsung, potrebbe essere necessario il download di software completi per la gestione del telefono anziché di soli driver (es.
    Smart Switch per i terminali Samsung).

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Una volta stabilito il collegamento tra dispositivo Android e computer, apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona relativa al tuo smartphone o tablet.



A questo punto, dovresti essere in grado di gestire i file presenti sulla memoria del tuo device Android (o sulla microSD inserita in esso, se hai un terminale dotato di memoria espandibile) come faresti con una comune chiavetta USB.
Tra le cartelle più “interessanti” ti segnalo quella denominata Download, dove ci sono i file scaricati da Internet sul device Android, e quella denominata DCIM, dove invece ci sono le foto e i video realizzati con il dispositivo.

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Se vuoi importare sul PC le foto e i video presenti sul tuo dispositivo Android, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

A questo punto, apri nuovamente l’Esplora File di Windows, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona del tuo smartphone o tablet e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.



Adesso, attendi qualche istante affinché vengano scansionate le cartelle del device con foto e video e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, organizza i gruppi di foto e video da importare sul PC utilizzando le apposite opzioni e clicca sul pulsante Importa per avviare il trasferimento dei file sul computer.

Le foto e i video importati dal dispositivo Android vengono salvati automaticamente nella cartella Immagini del PC.
Se vuoi cambiare questo percorso, clicca sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC in cui mi sono occupato della questione in maniera più approfondita.



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Utilizzi un Mac?
Nessun problema, però sappi che non puoi accedere ai file del tuo device Android direttamente dal Finder.
Per gestire i dispositivi Android su Mac bisogna installare una piccola applicazione gratuita denominata Android File Transfer (Trasferimento File Android):
si tratta di un file manager che riconosce automaticamente tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde e permette di modificare i file presenti su questi ultimi.



Per installare Android File Transfer sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Download Now che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, copia l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

A questo punto, collega il tuo smartphone o tablet Android al Mac (tramite cavo USB) e Android File Transfer dovrebbe avviarsi automaticamente consentendoti di gestire i file presenti sul device.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come trasferire file da Android a Mac.



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Se vuoi importare foto e video dal tuo device Android al Mac, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).



Ad operazione completata, apri l’applicazione Foto oppure l’applicazione Acquisizione Immagine di macOS e importa le foto (e i video) dal tuo device Android sfruttando l’apposito pulsante.

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Collegamento wireless

Se vuoi, puoi gestire il tuo dispositivo Android e copiare file su quest’ultimo anche in modalità wireless.
A tal scopo, mi sento di consigliarti AirDroid:
un’applicazione gratuita che permette di gestire i dispositivi Android da remoto e di scambiare file con questi ultimi.

AirDroid è compatibile sia con Windows che con macOS, è accessibile dal browser e permette di trasferire fino a 200MB di dati con un limite di upload pari a 30MB per file.
Per innalzare tali limiti si può sottoscrivere un abbonamento a pagamento da 1,99$/mese.
Se hai uno smartphone o un tablet sbloccato tramite root, puoi addirittura usare AirDroid per comandare il tuo dispositivo da remoto (senza root puoi farlo ugualmente, ma collegando il terminale al PC tramite cavo USB).



Ciò detto, se sei interessato ad AirDroid, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Scarica AirDroid.
A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il file AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il processo d’installazione di AirDroid cliccando in sequenza sui pulsanti , OK, Avanti, Accetto, Avanti e Fine.

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Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene AirDroid e installa il programma sul tuo computer copiando la sua icona nella cartella Applicazioni.

Bene:
adesso avvia AirDroid, clicca sulla voce Registrati collocata in fondo alla barra laterale di destra e crea un account all’interno dell’applicazione inserendo email, password e un nickname.
Ad operazione completata, accedi alla tua casella di posta elettronica e clicca sul link di conferma presente nell’email che hai ricevuto da AirDroid.



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Una volta creato il tuo account in AirDroid, installa l’applicazione sul tuo smartphone o tablet Android ed effettua l’accesso con l’account che hai creato poc’anzi sul PC.



Missione compiuta! Adesso non ti resta che scegliere una delle tante funzioni presenti in AirDroid sul PC e gestire il tuo dispositivo Android da remoto.
Per trasferire un file dal computer ad Android, ad esempio, non devi far altro che selezionare il nome del device dalla barra laterale del programma, cliccare sulla scheda Dispositivo e trascinare i file da trasferire su Android nella schermata che si apre.
Nella medesima schermata, selezionando le schede Backup e AirMirror avrai la possibilità di eseguire il backup del tuo device in Wi-Fi e di comandarlo da remoto tramite PC.

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Per usufruire di alcune funzionalità, ad esempio il backup in modalità wireless e la ricezione delle notifiche sul computer, dovrai attivare alcune opzioni sul tuo device Android come spiegato dallo stesso AirDroid.

Gestire file su Android

Se vuoi gestire i file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi installare un file manager per Android, ossia una sorta di Esplora File o di Finder che permette di navigare liberamente fra le cartelle del dispositivo.



Ci sono tanti file manager sul Play Store, ma io personalmente ti consiglio ES Gestore File che è completamente gratuito, è molto facile da usare e offre un mucchio di funzioni interessanti.

Spiegare come funziona ES Gestore File è quasi superfluo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo device, non devi far altro che avviarla, premere sul pulsante che si trova in alto a sinistra e scegliere il percorso in cui navigare:
Home per la directory principale del dispositivo, Download per la cartella dei download, Memoria interna per la memoria interna del dispositivo (utile sui terminali che supportano l’estensione della memoria tramite microSD) e così via.



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Per aprire i file, basta fare un singolo “tap” su di essi, mentre per modificarli (copiarli, spostarli, eliminarli, rinominarli ecc.) bisogna tenere il dito premuto su di essi per qualche secondo e scegliere una delle opzioni che compaiono in basso.



Se vuoi, recandoti nel menu Rete > Gestore Controllo remoto di Es Gestore File puoi anche attivare la funzione di condivisione dei dati in Wi-Fi e copiare file sul tuo device tramite rete wireless.

Backup dei dati

Quando acquisti un dispositivo Android devi prenderti cura dei dati che conservi in esso.
In altre parole devi essere previdente e devi effettuare un backup completo di foto, video, contatti, messaggi e quant’altro.



Ai fini del backup io ti consiglio di seguire due strade diverse:
una locale con il backup dei dati sul computer e una online con il backup dei dati sul cloud.

Per quanto concerne il backup dei dati in locale, ti consiglio di seguire la procedura che ti ho illustrato in precedenza per l’importazione di foto e video sul PC; dopodiché ti consiglio di installare l’applicazione ufficiale del produttore del tuo device (es.
Smart Switch se hai un dispositivo Samsung) sul computer e di usare quella per salvare contatti, musica e quant’altro.



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Qui sotto trovi la lista dei link da cui scaricare i software di tutti i principali produttori di device Android, mentre nelle mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac trovi un esempio pratico di come funziona Smart Switch.



  • Samsung Smart Switch
  • Huawei HiSuite
  • Motorola Device Manager
  • Sony PC Companion
  • HTC Sync Manager
  • LG PC Suite

Per quanto concerne il backup dei dati sul cloud, ti consiglio innanzitutto di recarti nel menu Impostazioni > Account > Google > [tuo indirizzo Gmail] del tuo device Android e di verificare che sia attiva la funzione di sincronizzazione online di Foto, Calendario, Contatti ecc.

Se non trovi la voce relativa al backup delle foto, installa la app gratuita Google Foto (che permette di archiviare foto e video a costo zero su Google Drive senza limiti di spazio) sul tuo device.
Se invece non hai ancora configurato un account Google sul tuo smartphone o tablet, recati nel menu Impostazioni > Account del device e premi sulla voce Aggiungi account.



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Ti segnalo, infine, che esistono tante valide app per il backup dei dati su Android che permettono di salvare app, dati e impostazioni in maniera semplicissima.
Te ne ho parlato dettagliatamente nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.



Localizzare dispositivi Android da remoto

Hai paura di smarrire il tuo smartphone o il tuo tablet e non poterlo più recuperare?
Non disperare.
I terminali Android, così come gli iPhone e i Windows Phone, offrono una funzione antifurto gratuita che consente di localizzare il dispositivo da remoto e di impartirgli dei comandi tramite Internet.

La funzione antifurto di Android si chiama Gestione Dispositivi Android ed è inclusa “di serie” in quasi tutti i device equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Per attivarla, recati nel menu  Impostazioni > Geolocalizzazione del tuo smartphone o tablet e assicurati che la levetta relativa alle funzioni di localizzazione (in alto a destra) sia attiva.



Successivamente, vai nel menu Impostazioni > Google > Sicurezza e, se necessario, attiva le funzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto.

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È tutto! Da questo momento in poi, potrai localizzare il tuo device Android da remoto semplicemente collegandoti al sito Gestione Dispositivi Android ed effettuando l’accesso con lo stesso account Google collegato al dispositivo.
Una volta visualizzato il device da comandare, potrai scegliere se farlo squillare, bloccarlo contro utilizzi non consentiti o cancellare tutti i dati contenuti nella sua memoria.

Le medesime funzioni sono disponibili anche nella app Gestione Dispositivi Android per Android, grazie alla quale è possibile localizzare e comandare un device Android da remoto tramite un altro device Android.



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Purtroppo servizi come Gestione Dispositivi Android non funzionano se il terminale da localizzare non è acceso e connesso a Internet.
Per bypassare queste limitazioni ci si può rivolgere a delle soluzioni antifurto di terze parti, come quelle che ti ho segnalato nel mio precedente tutorial su come ritrovare il cellulare Android.



Gestire lo spazio su Android

Prima o poi capita a tutti di dover fare i conti con lo spazio disponibile, o meglio, non disponibile sulla memoria dei terminali Android.
Ecco perché voglio darti qualche “dritta” su come gestire al meglio la memoria del tuo smartphone o del tuo tablet.

  • Disinstalla le applicazioni superflue – è un’operazione banale, ma estremizzante efficace.
    Se vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sul tuo device, recati nel menu Impostazioni > App > Tutte, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal menu che compare.
    Se usi una versione di Android pari o successiva alla 6.0, puoi trovare le medesime informazioni nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Memoria interna (o scheda SD se hai un device con memoria espandibile e hai impostato la SD come memoria principale) selezionando la voce App dalla schermata che si apre.
    Mi raccomando, non cancellare app di sistema come quelle legate ai servizi di Google!

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  • Cancella i file di cache – si tratta dei file temporanei accumulati dalle varie applicazioni.
    Per cancellarli in maniera facile e veloce rivolgiti ad un’applicazione per la pulizia del sistema.
    Io personalmente ti consiglio SD Maid che è tra le più efficaci e le meno dannose in assoluto (è gratis, ma per cancellare i dati delle app di terze parti oltre ai dati delle app di sistema richiede l’acquisto di una licenza per 2,97 euro).
    In alternativa puoi provare CCleaner che è gratis al 100% ed è ugualmente affidabile.

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  • Cancella foto, video e altri file multimediali superflui – dopo averli importati sul computer come ti ho spiegato nei capitoli precedenti del tutorial.
  • Imposta una microSD come memoria principale del tuo device – se hai uno smartphone o un tablet dotato di slot per le microSD e di funzione per impostare la memory card come memoria principale, puoi approfittarne per espandere la memoria del tuo device.
    Per impostare la microSD come memoria principale dello smartphone o del tablet, non devi far altro che inserire la memory card nel dispositivo (a device spento), selezionare la voce relativa alla microSD nel menu delle notifiche e seguire la procedura guidata che ti viene proposta (scegliendo l’opzione Utilizza come memoria principale).
    Mi raccomando, usa una microSD ad elevate prestazioni o finirai col rallentare il funzionamento dell’intero dispositivo!

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Se vuoi maggiori informazioni su come liberare spazio su Android, impostare la microSD come memoria principale e usare app come SD Maid, consulta il mio tutorial su Come espandere memoria Android.

Gestire la batteria su Android

Altro aspetto che bisogna imparare a gestire è quello relativo ai consumi energetici.
Se vuoi aumentare l’autonomia del tuo device Android e vuoi arrivare a sera senza eccessivi patemi d’animo, metti in pratica i seguenti consigli.



  • Recati nel menu Impostazioni > Batteria e regola le impostazioni relative al risparmio energetico in base a quelle che sono le tue esigenze (dovresti trovare le varie impostazioni nel menu (…) collocato in alto a destra).
  • Cancella le app superflue.
    Alcune di esse potrebbero restare in esecuzione e “prosciugare” inutilmente la batteria del tuo device.
  • Utilizza un launcher leggero senza sfondi animati e senza troppi widget.
    Personalmente ti consiglio Nova Launcher.
  • Installa un’applicazione come Greenify e iberna le applicazioni che consumano più batteria (a parte quelle social per cui ti servono notifiche tempestive).

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  • Installa un’applicazione come Wakelock Detector e cerca di capire quali sono le app che tengono “sveglio” il tuo device causando un consumo inutile di batteria.

Per approfondire tutti i punti di cui sopra e scoprire altre “dritte” su come risparmiare batteria Android, leggi il tutorial che ho dedicato all’argomento:
lì troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.



come gestire android dal pc



come gestire android dal pc

Non dovrei essere io a dirtelo, ma la memoria del tuo smartphone sta per scoppiare! Hai salvato così tante foto, app e video che non puoi fare più nulla se non provvedi prima a fare un po’ di “pulizia” e a riordinare il contenuto del telefono. Come dici?
Hai già provato a riorganizzare i file sul tuo smartphone ma le difficoltà di interazione con il touch-screen e le dimensioni, troppo contenute, dello schermo ti hanno fatto desistere?
Nessun problema, puoi gestire e organizzare il contenuto del tuo smartphone direttamente dal PC.
Tutto quello che devi fare è prendere il cavetto USB che ti è stato fornito con il telefono e usarlo per collegare lo smartphone al computer.
In questo modo potrai accedere alle cartelle del dispositivo e fare “pulizia” di tutti i file inutili.

Inoltre, potrai installare dei software per la gestione di Android dal PC (molti dei quali sviluppati dalle stesse case produttrici di smartphone e tablet) e creare delle copie di backup dei tuoi dati, importare ed esportare contatti, gestire i messaggi, aggiornare il firmware del telefono e molto altro ancora.
Pensa, alcune soluzioni funzionano addirittura in modalità wireless, cioè senza la necessità di collegare fisicamente lo smartphone al computer: per stabilire la comunicazione fra i due device basta che questi siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.



Insomma, le soluzioni a tua disposizione sono davvero tante, tutte di facilissima attuazione.
Si può sapere cosa stai aspettando per metterti all’opera e scoprire come gestire Android dal PC?
Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto.
Qualsiasi modello di smartphone o tablet tu abbia, ti assicuro che riuscirai a raggiungere il tuo scopo in men che non si dica.

Programmi per gestire Android dal PC

Se hai bisogno di una soluzione completa per gestire Android dal PC, che ti consenta di creare dei backup del tuo smartphone/tablet, aggiornare il firmware e importare/esportare dati con facilità, non posso che consigliarti il software ufficiale rilasciato dall’azienda produttrice del tuo dispositivo.



Ad esempio, se hai uno smartphone Samsung, puoi scaricare Samsung SmartSwitch che permette di gestire i dati presenti sul telefono, di creare backup, importare/esportare contatti, messaggi, contenuti multimediali e molto altro ancora (te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come collegare cellulare Samsung al PC).
Se hai un terminale Huawei, puoi usare HiSuite che permette di gestire foto, video, messaggi, musica ecc., creare backup e aggiornarne il firmware dello smartphone.
Ancora, se hai un telefono Motorola puoi usare Motorola Device Manager, se hai un telefono HTC puoi usare HTC Sync Manager, e così via.

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Insomma, come vedi ogni azienda ha un proprio software di gestione che permette di controllare Android dal PC in maniera semplicissima.
Non devi far altro che individuare quello più adatto al tuo device e installarlo subito sul computer, ti assicuro che non incontrerai alcuna difficoltà nel riuscirci.

La procedura d’installazione varia da software a software, in ogni caso solitamente basta aprire un file .exe.msi  e cliccare sempre su Next Avanti per portare a termine il setup.



Gestire i file di Android dal PC

Se non hai bisogno di una soluzione completa per la gestione di Android ma, per così dire, ti accontenti di accedere ai file presenti sulla memoria del tuo smartphone per poterli organizzare meglio, prendi il cavetto USB che ti è stato fornito con il device e utilizzalo per collegare quest’ultimo al PC.
Windows dovrebbe scaricare automaticamente i driver necessari a comunicare con lo smartphone.

Per verificare che tutto sia andato per il verso giusto, aspetta un paio di minuti, apri l’Esplora File (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni) e recati in Computer/Questo PC selezionando l’apposita icona dalla barra laterale di sinistra.
Dovresti trovare il tuo smartphone Android fra i dispositivi connessi al computer e, facendo doppio click sulla sua icona, dovresti riuscire ad accedere ai file presenti sulla sua memoria.



Se non sai come navigare fra le cartelle del device, sappi che in DCIM ci sono le foto scattate con la fotocamera, in Pictures gli screenshot dello schermo, in Download i file scaricati da Internet e nelle cartelle con i nomi delle varie app, i file relativi a queste ultime.
Mi raccomando, modifica e cancella solo i file che sei sicuro di poter modificare o cancellare!

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In caso di problemi, prova ad espandere il menu delle notifiche sul tuo device Android (basta scorrere il dito dalla cima dello schermo verso il basso), fai “tap” sulla voce relativa al collegamento USB e, nella schermata che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file (MTP).
In questo modo, il computer vedrà lo smartphone come un’unità di memoria USB e ti permetterà di accedere ai file presenti sulla sua memoria (o sulla scheda SD, se impostata come memoria principale).

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Nel malaugurato caso in cui nemmeno questo metodo dovesse funzionare, vai su Google, cerca driver USB [nome del tuo smartphone/tablet] e scarica i driver USB per il tuo device.
Mi raccomando però, scarica i driver solo da siti affidabili (ad esempio il sito ufficiale del produttore del dispositivo).

La procedura d’installazione dei driver è simile a quella dei software per la gestione di Android dal PC.
Al termine del download, se sono compresi in degli archivi zip, bisogna estrarli. Dopodiché bisogna avviare l’eseguibile in formato .exe o.msi e bisogna seguire le indicazioni su schermo.
Di solito basta cliccare sempre su Next o Avanti.
Al termine del setup potrebbe essere richiesto un riavvio del sistema.



Accedere ai file di Android in modalità wireless

Un altro modo per accedere ai file di Android direttamente dal PC è attivare un server FTP sul telefono (o sul tablet) e accedere alla memoria del device in modalità wireless.
Per compiere quest’operazione hai bisogno di ES File Manager, un ottimo file manager gratuito per Android e di una connessione Wi-Fi a cui connettere sia lo smartphone/tablet sia il PC. Per essere più precisi, la procedura che devi seguire è questa.

  • Installa ES File Manager sul tuo smartphone o tablet Android;
  • Avvia ES File Manager, premi sull’icona ≡ che si trova in alto a sinistra e seleziona le voci Rete > Gestore controllo remoto dalla barra che compare di lato;
  • Pigia sull’icona (…) collocata in alto a destra nella schermata che si è aperta e seleziona la voce Impostazioni dal riquadro che si apre;
  • Seleziona il percorso di root, cioè la cartella che deve essere usata come punto di accesso principale allo smartphone una volta stabilita la connessione con il PC, facendo “tap” sull’apposita voce. Di default dovrebbe essere selezionata la memoria principale del device o la microSD, se impostata come memoria primaria;
  • Seleziona la voce Imposta account di gestione e imposta una combinazione di nome utente e password per autorizzare l’accesso al telefono in modalità wireless;
  • Torna nel menu Rete > Gestore controllo remoto di ES File Manager e premi sul pulsante Inizia per attivare il server FTP e quindi consentire la comunicazione fra Android e il computer in modalità wireless.

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Bene, ora non ti resta che aprire l’Esplora File di Windows, digitare l’indirizzo FTP visualizzato in ES File Manager (es.
ftp://10.0.1.9:3721) nella barra degli indirizzi e premere il tasto Invio sulla tastiera del PC.
Dopo aver immesso nome utente e password per accedere al server FTP (quelli che hai impostato precedentemente in ES File Manager), avrai un accesso completo ai file presenti sulla memoria del tuo smartphone/tablet con la possibilità di copiarli sul PC, spostarli, riordinarli e cancellarli.

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Una volta terminate le “pulizie” sulla memoria del tuo smartphone o del tuo tablet Android, apri nuovamente ES File Manager, recati nel menu Rete > Gestore controllo remoto dell’applicazione e chiudi il server FTP premendo sull’apposito pulsante.

Gestire i file di Android dal Mac

Se hai un Mac, per accedere ai file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android hai bisogno di Android File Transfer.
Si tratta di una piccola applicazione gratuita che permette di visualizzare, modificare e cancellare i file presenti sugli smartphone e i tablet equipaggiati con Android (operazione che non possono essere effettuate con il Finder disponibile “di serie” in macOS).



Per scaricare Android File Transfer sul tuo computer, collegati al sito ufficiale dell’applicazione e clicca sul pulsante Download Now.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, prendi l’icona del software e trascinala nella cartella di macOS.

A questo punto, avvia l’applicazione Trasferimento File Android che hai appena installato sul tuo Mac, collega lo smartphone o il tablet al computer e dovresti riuscire a visualizzare i file presenti sulla memoria del device.
Successivamente, Android File Transfer si avvierà automaticamente non appena connetterai il telefono o il tablet al computer.



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Se vuoi accedere ai file di Android in modalità wireless, configura ES File Manager come ti ho spiegato nel capitolo precedente di questo tutorial e utilizza l’applicazione gratuita Cyberduck per connetterti al server FTP di Android da macOS.



Gestire Android dal PC con AirDroid

Un’altra soluzione che ti consiglio vivamente di provare è AirDroid.
Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di integrare molte funzioni dello smartphone nel computer.
Puoi usarlo per ricevere le notifiche di Android sul PC, inviare SMS dal computer, scambiare file tra PC e smartphone in modalità wireless e comandare le applicazioni di Android dal computer.
È gratis nella sua versione base (che limita il trasferimento di file a 200MB al mese e non include funzioni avanzate, come il controllo remoto della fotocamera) ed è disponibile per Windows e Mac.

Per gestire Android dal PC con AirDroid, scarica il programma sul tuo computer collegandoti al suo sito ufficiale e cliccando sul pulsante Scarica collocato in alto a destra.
Successivamente, apri il pacchetto d’installazione denominato AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il setup cliccando in sequenza sui pulsanti OK, Avanti, Accetto, ancora Avanti Fine.
Se ti viene chiesto di installare il .Net Framework di Microsoft, accetta cliccando sul pulsante Scarica e installa questa funzionalità.



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Se utilizzi un Mac, per installare AirDroid non devi far altro che aprire il pacchetto dmg scaricato da Internet e trascinare l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS.



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Ora devi creare un account gratuito per l’utilizzo di AirDroid.
Avvia quindi il programma, clicca sulla voce Iscriviti che si trova in basso a destra compila il modulo che ti viene proposto: basta fornire un indirizzo email valido e digitare la password che si desidera usare per accedere al servizio.



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Ad operazione completata, conferma la tua identità cliccando sul link di verifica che hai ricevuto via email, installa l’applicazione di AirDroid sul tuo smartphone ed esegui l’accesso a quest’ultima premendo sul pulsante Accedi o registrati. Dopo aver eseguito l’accesso nella app, attiva la condivisione delle notifiche da Android al computer premendo il pulsante Attiva, attivando la levetta che si trova accanto all’icona di AirDroid (nella schermata che si apre) e premendo sul bottone Consenti.



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Ora puoi cominciare a gestire il tuo smartphone da Windows usando il client di AirDroid, che è davvero molto intuitivo. Trovi tutto nella barra laterale di sinistra:
l’icona del foglio permette di scambiare file tra PC e telefono; quella del fumetto permette di leggere gli SMS presenti sullo smartphone e inviarne di nuovi (tramite Android); cliccando sulla cornetta puoi visualizzare la cronologia delle chiamate; premendo sull’icona dell’omino puoi consultare la rubrica del cellulare mentre l’icona della campana consente di accedere alle notifiche recenti di Android (che visualizzerai anche sul PC sotto forma di vere e proprie notifiche).



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Se hai effettuato il root sul tuo smartphone o sul tuo tablet, puoi anche comandare Android direttamente dal PC utilizzando la funzione AirMirror di AirDroid.
Per attivare quest’ultima, seleziona l’icona del foglio dalla barra laterale del programma e fai click prima sul nome del tuo device e poi sulla scheda AirMirror (in alto a destra).
Clicca quindi sul pulsante AirMirror e autorizza l’esecuzione del controllo remoto sullo smartphone.



Ah, quasi dimenticavo… se vuoi, puoi utilizzare AirDroid anche direttamente da Internet senza installare programmi sul tuo computer.
Tutto quello che devi fare è collegarti a questa pagina Web usando uno qualsiasi dei browser supportati e accedere al tuo account AirDroid!

come funziona trova amici android



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Parlando con il tuo migliore amico hai scoperto che, usando un’applicazione da installare sul tuo smartphone Android, puoi monitorare gli spostamenti di conoscenti e familiari rimanendo, dunque, sempre aggiornato sulla posizione delle persone a te care.
Inoltre, con Trova Amici (questo il nome dell’app in questione) è possibile ricevere notifiche quando un proprio conoscente raggiunge un determinato luogo o quando si mette alla guida.
Essendo interessato dall’argomento, hai effettuato delle ricerche sul Web per saperne di più e sei finito dritto in questa mia guida. Beh, lasciati dire sei arrivato nel posto giusto al momento giusto!

Con il tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come funziona Trova Amici Android, indicandoti anche la procedura dettagliata per scaricare l’applicazione dal Play Store e per creare il tuo account.
Dopo averti mostrato come creare un gruppo di contatti, invitare nuovi membri e come prendere parte a una cerchia già esistente, ti illustrerò le principali funzionalità del servizio, come attivarle e come usarle nel migliore dei modi.
Come dici?
È proprio quello che volevi sapere?
Allora non indugiare oltre e approfondisci subito l’argomento.



Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Segui attentamente le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che, provando a metterle in pratica, riuscirai a capire il funzionamento dell’app Trova Amici e sapere la posizione dei tuoi conoscenti in qualsiasi momento e ovunque tu sia.
Buona lettura!

Indice

  • Cos’è Trova Amici
  • Scaricare Trova Amici su Android
  • Creare un account su Trova Amici
  • Creare una nuova cerchia e invitare membri
  • Come usare Trova Amici

Cos’è Trova Amici

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e scoprire come funziona Trova Amici su Android, potrebbe esserti utile sapere a cosa serve quest’applicazione e quali sono i servizi offerti.

Trova Amici, nota anche come Friend Locator, è un’applicazione gratuita disponibile per dispositivi Android che consente di conoscere la posizione esatta di amici e parenti che, a loro volta, hanno installato l’app sul proprio dispositivo e fanno parte dello stesso gruppo di condivisione (chiamato Cerchia).



Inoltre, con Trova Amici è possibile ricevere notifiche quando una persona raggiunge un determinato luogo o quando quest’ultima necessita d’aiuto.
È possibile seguire i suoi spostamenti, visualizzare la cronologia dei suoi movimenti e inviare messaggi privati e di gruppo.

Scaricare Trova Amici su Android

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Per scaricare Trova Amici su Android, avvia il Play Store premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato) presente nella home screen del tuo dispositivo, digita Trova Amici nel campo di ricerca collocato in alto e premi sull’icona della lente d’ingrandimento per avviare la ricerca.

Adesso, individua Trova Amici (dovrebbe essere il primo risultato), fai tap sull’icona dei tre puntini e seleziona la voce Installa dal menu che compare.
In alternativa, fai tap sull’icona dell’app in questione e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Installa.



Attendi, quindi, che la barra d’avanzamento raggiunga il 100% e che l’installazione sia conclusa e fai tap sul pulsante Apri per avviare l’applicazione.

Creare un account su Trova Amici

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Dopo aver scaricato l’app Trova Amici sul tuo dispositivo, avvia quest’ultima facendo tap sulla sua icona (i segnaposto su una mappa) e crea il tuo account, utile per usare il servizio.



Per procedere, premi sul pulsante Avanti, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito, seleziona l’opzione Italy tramite il menu a tendina nel quale compare la voce Stati Uniti e fai tap sul pulsante Avanti.
Nella nuova schermata visualizzata, indica la password (almeno 6 caratteri) che intendi  usare per accedere al tuo account nel campo Crea una password e premi sul pulsante Avanti, dopodiché inserisci il tuo indirizzo email nel campo Inserisci l’indirizzo email e premi nuovamente sul pulsante Avanti.

Infine, inserisci il tuo nome (quello che sarà visualizzato dai tuoi contatti) nel campo Inserisci nome e, se lo desideri, fai tap sul pulsante + per aggiungere una tua foto.
Pigia, quindi, sul pulsante Consenti per consentire a Trova Amici di accedere alle tue foto, scegli l’opzione Galleria per selezionarne una presente sul tuo dispositivo o fai tap sulla voce Fotocamera per scattare una foto sul momento.
Pigia, quindi, sul pulsante Avanti per completare la creazione del tuo account e fai tap sulle voci Consenti accesso e Consenti per consentire all’applicazione di accedere alla tua posizione.



Per accedere al tuo account da un altro dispositivo, fai tap sulla voce Login, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti, dopodiché digita la password nel campo Password e premi sul pulsante Avanti per completare l’operazione.

In alternativa, se preferisci accedere con il tuo indirizzo email, fai tap sulla voce Login, scegli l’opzione Accedi con l’email, inserisci quest’ultima nel campo Inserisci l’indirizzo email, specifica la tua password nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti.



Creare una nuova cerchia e invitare membri

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Creare una nuova cerchia o entrare in una cerchia esistente, ti permette non solo di visualizzare la posizione dei tuoi amici o dei tuoi familiari, ma anche di condividere con loro la tua posizione, inviare messaggi e molto altro.



Per creare una nuova cerchia, fai tap sul pulsante ≡ in alto a sinistra, scegli l’opzione Crea e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Aggiungi una cerchia.
Inserisci, quindi, il nome della cerchia nel campo apposito (o scegli uno dei nomi suggeriti mostrati a schermo) e fai tap sulla voce Fatto.

Adesso, seleziona l’opzione Invita nuovi membri, annota il codice della tua cerchia e comunicalo alle persone di tuo interesse.
In alternativa, premi sul pulsante Invia codice e scegli una delle opzioni disponibili tra WhatsApp, Email, Messaggi ecc.
per inviare il codice della tua cerchia tramite messaggio.
Ti sarà utile sapere che il codice in questione ha una validità di 7 giorni.



Se, invece, sei stato invitato a entrare in una cerchia esistente e sei in possesso di un codice invito, fai tap sul pulsante ≡, premi sul pulsante Entra, digita il codice in tuo possesso nel campo Inserisci il tuo codice di invito e premi sui pulsanti Invia ed Entra.

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Per visualizzare le cerchie delle quali fai parte, fai tap sul pulsante  in alto a sinistra e premi sulla voce Le mie cerchie.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla cerchia di tuo interesse per visualizzare la posizione dei membri.

Per abbandonare una cerchia, fai tap sul pulsante ≡, seleziona l’opzione Impostazioni, scegli la voce Opzioni cerchia, seleziona la cerchia di tuo interesse e premi sul pulsante Esci da questa cerchia.
Se sei l’amministratore di una cerchia, premendo sulla voce Modifica puoi sia cambiarne il nome che forzare l’uscita degli altri membri, premendo sull’icona del cestino presente accanto al nome di ciascun membro.

Come usare Trova Amici

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Dopo aver creato il tuo account e aver preso parte a una cerchia di persone, sei pronto per imparare a usare Trova Amici e approfondire il funzionamento delle sue principali funzionalità.

Nella schermata principale dell’app è presente l’elenco delle persone che fanno parte della cerchia selezionata e, per ciascuna di esse, puoi visualizzarne la posizione attuale indicata sotto il loro nome.
Se sei interessato a interagire con una persona specifica, fai tap sulla sua foto e, nella nuova schermata visualizzata, puoi tenere traccia degli spostamenti dell’utente in questione visualizzando la cronologia dei suoi movimenti negli ultimi 7 giorni.
Premendo, invece, sull’opzione Ricevi indicazioni, puoi ottenere le indicazioni stradali per raggiungere l’utente selezionato (sul tuo smartphone dev’essere installata un’apposita app, come Google Maps).



Se desideri inviare un messaggio all’utente selezionato, fai tap sull’icona della nuvoletta in alto a destra, digita il tuo messaggio nel campo Scrivi messaggio e premi sull’icona dell’aeroplano di carta per inviarlo.
Inoltre, facendo tap sull’icona della macchina fotografica puoi inviare una foto o un video, sia selezionandolo dalla galleria del tuo dispositivo che realizzandolo in tempo reale.
Ti sarà utile sapere che premendo sull’icona della cornetta in alto a destra, puoi effettuare una chiamata telefonica alla persona con la quale hai avviato la chat.

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Oltre alla procedura che ti ho appena indicato, puoi avviare una chat (anche di gruppo) facendo tap sul pulsante e selezionando l’opzione Messaggi.

Se ti stai chiedendo se è possibile aggiungere dei luoghi personalizzati su Trova Amici e ricevere delle notifiche quando una persona raggiunge il luogo in questione, la risposta è affermativa.
Per creare un nuovo luogo, fai tap sul pulsante , seleziona l’opzione Luoghi e scegli la voce Aggiungi.



Nella nuova schermata visualizzata, inserisci il nome del luogo nel campo apposito, specificane l’indirizzo nel campo Indirizzo, imposta il raggio entro il quale considerare una persona in quel determinato luogo tramite il cursore in basso e premi sul pulsante Salva. Adesso, nella sezione Luoghi, fai tap sul nome del luogo appena creato e scegli quali avvisi attivare spostando le levette accanto alle opzioni Arriva e Parte da OFF a ON.

Per capire meglio, facciamo un esempio pratico:
se desideri ricevere una notifica ogni volta che tuo figlio arriva o esce di casa, accedi alla sezione Luoghi, fai tap sul pulsante Aggiungi, inserisci Casa nel campo Nome del luogo, specificane l’indirizzo nel campo apposito e premi sul pulsante Salva, dopodiché fai tap sulla voce Casa, individua il profilo di tuo figlio e sposta le relative levette presenti accanto alle voci Arriva e Parte da OFF a ON.



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Ti sarà utile sapere che, oltre agli avvisi per sapere quando una persona arriva o parte da un determinato luogo, puoi ricevere degli alert anche quando un tuo contatto ha la batteria del telefono scarica o si è messo alla guida.
In tal caso, fai tap sul pulsante , seleziona le opzioni Guida e Batteria e sposta la levetta relativa alla persona di tuo interesse da OFF a ON per attivare tali funzionalità.



Per gestire le notifiche e i suoni d’avviso, premi sul pulsante ≡, scegli l’opzione Impostazioni, seleziona la voce Opzioni di avviso e fai tap sull’opzione Suoni di avviso per personalizzare le notifiche di tuo interesse.

Infine, devi sapere che tra le funzionalità di Trova Amici c’è anche la possibilità di inviare segnalazioni d’emergenza ai contatti impostati come Contatti d’emergenza.
Se sei interessato a tale funzionalità, devi sapere che tutte le persone della cerchia sono già automaticamente contatti d’emergenza.
Puoi aggiungere altri contatti (anche persone che non usano Trova Amici) premendo sul pulsante , selezionando l’opzione Avviso d’emergenza, premendo sul pulsante + e selezionando i contatti di tuo interesse.



Per inviare un avviso d’emergenza, fai tap sul pulsante , premi sulla voce Avviso d’emergenza e fai tap sul pulsante !.
In automatico, tutti le persone della cerchia e i contatti impostati come contatti d’emergenza riceveranno un’email e una notifica sul proprio smartphone.

come funziona google drive su android



come funziona google drive su android

Sei alla ricerca di una soluzione che ti permetta di usare il tuo dispositivo Android per avere sempre sotto mano tutti i file che ti servono per lavoro.
Alcuni tuoi amici, che se ne intendono più di te di tecnologia, ti hanno consigliato di scaricare Google Drive.
Purtroppo però, quando si tratta di compiere operazioni che hanno a che fare con il mondo tech, hai sempre delle difficoltà.
In questo caso, poi, oltre a capire come procedere per scaricare quest’app, hai bisogno di saperne di più su come funziona Google Drive su Android.

Ho indovinato?
Beh, se le cose stanno effettivamente così e ti stai chiedendo se posso aiutarti, sappi che la risposta è come sempre affermativa! Dedicami qualche minuto del tuo tempo e ti spiegherò come procedere per sfruttare al meglio il celebre servizio di cloud storage targato Google, mediante il quale custodire qualsiasi tipo di file online e trovarlo sincronizzato automaticamente su tutti i tuoi device:
non solo quelli Android, ma anche quelli iOS, i computer Windows e i Mac.



Questa mia introduzione ti ha incuriosito e ora non vedi l’ora di saperne di più?
Vorresti apprendere il più possibile sul funzionamento di Google Drive?
Non preoccuparti:
mettiti seduto comodo, leggi con attenzione questo mio tutorial e cerca di seguire attentamente tutti i passaggi che ti illustrerò.
Ti assicuro che, al termine della lettura, Google Drive non avrà più alcun segreto per te.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Come scaricare Google Drive su Android
  • Come funziona Google Drive su Android

Come scaricare Google Drive su Android

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Come già accennato in apertura del post, Google Drive è il famoso servizio di cloud storage e di file sharing sviluppato da Google, l’azienda conosciuta per il suo motore di ricerca omonimo e per il sistema operativo Android.
Il servizio offerto da Google Drive è accessibile via Web e quindi utilizzabile tramite il suo sito Internet ufficiale, ma è anche possibile usufruirne in mobilità, tramite l’applicazione per dispositivi mobili, e da PC, tramite client per sistemi desktop (come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su come funziona Google Drive).

In ambito mobile, l’applicazione Google Drive per Android potrebbe essere in alcuni casi già preinstallata e quindi non essere necessario il suo download e la sua installazione.
Per sapere se sul tuo dispositivo è già presente l’applicazione Google Drive, devi cercare la sua icona nella schermata principale:
questa ha il simbolo di un triangolo colorato ed è denominata Drive.
Qualora non la trovassi al primo tentativo, prova anche a cercarla nella sezione del tuo dispositivo che mostra la lista completa di tutte le applicazioni installate (il drawer).
In alcuni casi, inoltre, l’applicazione può trovarsi in una cartella creata automaticamente che, situata all’interno della schermata principale, contiene tutte le applicazioni predefinite di Google.



Sul dispositivo di cui sei in possesso non è presente l’applicazione in questione, e quindi vorresti sapere come installarla?
Non preoccuparti, non è un problema, te lo spiego passo dopo passo nelle righe che seguono.

Per scaricare e installare l’applicazione Google Drive sul tuo dispositivo Android, devi agire tramite il Play Store, ovvero il negozio virtuale predefinito tramite il quale si scaricano gratuitamente, o si acquistano, giochi e applicazioni. Per eseguire quest’operazione, fai tap sull’icona del Play Store situata nella schermata principale del tuo device (presenta il simbolo di un triangolo colorato).
Tramite la sezione Home del Play Store, premi sulla barra di ricerca in alto e, in corrispondenza della dicitura Cerca su Google Play, digita la parola Google Drive e poi premi sul tasto Cerca (simbolo di una lente di ingrandimento) dalla tastiera del tuo dispositivo.



Attendi, adesso, che ti vengano mostrati i risultati della ricerca che hai appena effettuato e, a questo punto, puoi vedere a schermo la scheda di anteprima di Google Drive:
per installare l’app in questione, premi pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

Qualora invece l’applicazione Google Drive fosse già presente sul tuo dispositivo, in corrispondenza della scheda di anteprima dell’app, sarà presente la dicitura Apri.
In questo caso significa che l’applicazione è già stata installata e puoi quindi avviarla premendo proprio sul pulsante Apri, il quale è visibile anche al termine dell’eventuale installazione.



Come funziona Google Drive su Android

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A installazione completata, puoi incominciare a utilizzare Google Drive e sfruttare, quindi, sul tuo dispositivo Android, tutte le funzionalità di questo servizio di cloud storage e file sharing.
L’utilizzo di Google Drive richiede l’accesso con un account Google:
quest’accesso viene solitamente eseguito automaticamente, dal momento in cui Google Drive si connette utilizzando l’account Google del tuo dispositivo Android.



Google Drive è gratuito, ma il suo spazio di archiviazione online è pari a 15 GB.
Qualora questo non fosse sufficiente, puoi in qualsiasi momento espanderlo, sottoscrivendo un abbonamento a Google One.
Quest’ultimo, infatti, offre diversi piani tariffari (minimo 1,99€/mese) che vado a elencarti qui di seguito.

  • 100GB a 1,99 euro/mese
  • 200GB a 2,99 euro/mese
  • 2TB a 9,99 euro/mese
  • 10TB a 99,99 euro/mese
  • 20TB a 199,99 euro/mese
  • 30TB a 299,99 euro/mese

Nel caso in cui volessi utilizzare un account Google diverso per Google Drive, premi sul pulsante con il simbolo (≡) posto in alto a sinistra e poi, dal menu a tendina che vedi a schermo, fai tap sul pulsante con il simbolo (▼) per vedere così a schermo la dicitura (+) Aggiungi account.
Premi quindi su di essa e poi sulla voce Google, per aggiungere un nuovo account Google e utilizzarlo con Google Drive; segui poi le procedure che vedi a schermo, indicando il tuo indirizzo email e la password di accesso.



Come caricare file su Google Drive

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Tramite la schermata principale di Google Drive, puoi vedere tutti i file caricati all’interno di questo servizio di cloud storage, in corrispondenza della sezione Il mio Drive.
Se vuoi caricare nuovi file all’interno di Google Drive tramite il tuo dispositivo, premi per prima cosa sul pulsante (+) e poi, dal menu che vedi a schermo, fai tap su una delle voci presenti.



Vi è per esempio il pulsante Cartella, che permette di creare una nuova cartella nella quale inserire poi documenti o elementi multimediali, oppure il pulsante Carica, che serve per sfogliare la memoria interna del dispositivo e selezionare così altri contenuti multimediali da caricare.
Pigiando, invece, sul pulsante Scansiona, è possibile utilizzare lo strumento integrato in Google Drive per la scansione di documenti ed eseguire una scansione in PDF.

Gli altri strumenti che è possibile utilizzare sono relativi alla possibilità di creare o modificare documenti, attraverso le applicazioni complementari Documenti Google, Fogli Google e Presentazioni Google.
Tali funzionalità sono visibili in corrispondenza dei pulsanti omonimi:
premendo sulle relative icone viene infatti chiesto di scaricare le relative applicazioni.



I documenti caricati all’interno di Google Drive possono essere modificati in qualsiasi momento, se si dispone delle suddette app; in caso contrario, per estendere le funzionalità di Google Drive, premi sui pulsanti Documenti Google, Fogli Google e Presentazioni Google e installa queste applicazioni premendo poi sui pulsanti Prova documenti > Installa, Prova Fogli > Installa e su Prova Presentazioni > Installa. In alternativa, per installarle, recati sul Play Store, digita i nomi delle applicazioni nel motore di ricerca e, una volta visualizzata la scheda di anteprima delle stesse, premi sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

Al termine dell’installazione, potrai modificare tutti i documenti che sono stati importati all’interno di Google Drive premendo sul documento di tuo interesse e poi sul pulsante con il simbolo della matita, situato in basso a destra.



Come condividere file con Google Drive

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I documenti di Google Drive possono essere facilmente condivisi con altri utenti, utilizzando una funzionalità presente all’interno della stessa applicazione.
Per effettuare questa specifica operazione, premi sul documento di tuo interesse che trovi nella schermata Il mio Drive e poi fai tap sul pulsante con il simbolo dell’omino, situato nella barra in alto.



Tramite il campo di testo Persone, digita quindi l’indirizzo email della persona con la quale vuoi condividere il documento e poi premi sul pulsante con il simbolo della matita, per regolare le opzioni di condivisione.
In questo modo, puoi scegliere se la persona alla quale vuoi condividere il documento può modificare, può commentare o può visualizzare lo stesso.
Al termine della modifica delle opzioni di condivisione, premi sul pulsante con il simbolo dell’aeroplanino per condividere il documento selezionato.

Come visualizzare i documenti condivisi

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Relativamente al funzionamento di Google Drive su Android, devo anche spiegarti come visualizzare i documenti che altri utenti hanno condiviso con te.
Per effettuare quest’operazione, premi sul pulsante con il simbolo (≡), situato in alto a sinistra, dopodiché premi sulla voce Condivisi con me e visualizzerai tutti i documenti che altri utenti hanno condiviso all’interno del servizio di file sharing offerto da Google.

Nel menu a tendina visibile premendo sul pulsante con il simbolo (≡), vi è anche la voce Recenti, la quale permette di vedere tutti i documenti caricati o modificati di recente all’interno di Google Drive.
La sezione Speciali, invece, è relativa ai documenti che sono stati aggiunti in questa sezione dedicata ai documenti preferiti.



Per aggiungere un documento alla sezione Speciali, torna come prima cosa nella schermata Il mio Drive, in modo tale da vedere la sezione con l’elenco di tutti i file caricati sul servizio.
Dopodiché fai tap sul documento che ti interessa, in modo da aprirlo, e premi sul pulsante con il simbolo (…).
Adesso, nel menu a tendina che vedi a schermo, sposta la levetta da OFF a ON, in corrispondenza della voce In speciali.
La dicitura a schermo Elemento aggiunto agli speciali conferma che l’operazione è stata eseguita correttamente.

Come utilizzare Google Drive in modalità offline

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Un’altra funzionalità molto importante dell’applicazione Google Drive è relativa alla possibilità di visualizzare i documenti contenuti all’interno di questa piattaforma in modalità offline, in modo da poterli visualizzare ed effettuare delle modifiche anche in assenza di una connessione a Internet.

Per fare in modo che un documento di Google Drive sia utilizzabile anche in modalità offline, fai tap su di esso e, in corrispondenza della sezione Il mio Drive, premi sul pulsante con il simbolo (…), situato in alto a destra.
Adesso, sposta da OFF a ON la levetta situata in corrispondenza della dicitura Disponibile offline e il gioco è fatto:
il documento in questione sarà così scaricato nella memoria del tuo dispositivo e sarà presente nella sezione Offline.



Per accedere alla sezione Offline, la quale include tutti i documenti utilizzabili anche senza connessione a Internet, premi sul pulsante con il simbolo () che puoi vedere in alto a sinistra e fai tap sulla voce Offline.
Pigia quindi sul documento che desideri visualizzare e, per modificare quest’ultimo, premi sul pulsante con il simbolo della matita.
Una volta apportate le modifiche, premi sul pulsante con il simbolo √.
Il salvataggio dei cambiamenti avviene in automatico, così come la sincronizzazione del documento in cloud, che avviene non appena si attiva la connessione a Internet.

Come visualizzare i file del computer su Google Drive

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L’applicazione Google Drive risulta anche utile per visualizzare tutti i file del proprio computer, nel caso in cui si utilizzi lo strumento denominato Backup e sincronizzazione.
Quest’ultimo permette infatti di sincronizzare le cartelle e i file del proprio computer con Google Drive, all’interno della sezione Computer, in modo tale che questi possano essere visualizzati tramite l’applicazione.

Per eseguire questa specifica operazione, ti rimando alla lettura della mia guida su come funziona Google Drive, nella quale ti ho spiegato, passo dopo passo, come utilizzare lo strumento Backup e sincronizzazione su computer Windows e Mac.



come funziona android auto



come funziona android auto

Hai appena acquistato una nuova vettura con il sistema Android Auto installato di serie, vorresti configurarlo al meglio ma non hai la minima idea di come fare?
Nessun problema, se vuoi ci sono qui io a darti una mano e a spiegarti come funziona Android Auto:
ti assicuro che è molto più semplice di quello che immagini.

Come forse già saprai, Android Auto è un’applicazione che permette di duplicare lo schermo del proprio smartphone sul display di bordo dell’auto, ma con un’interfaccia minimale studiata appositamente per l’utilizzo del telefono alla guida.
Permette di accedere alle principali funzionalità del dispositivo mobile e alle applicazioni supportate, evitando distrazioni alla guida grazie ai comandi presenti sul volante dell’auto e alle comode funzioni vocali che consentono di “ordinare” al sistema di inviare messaggi, effettuare chiamate, ottenere indicazioni stradali o riprodurre musica.



Se ti ho incuriosito e non vedi l’ora di usufruire anche tu di Android Auto, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci subito all’opera:
prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi con attenzione i prossimi paragrafi e sono sicuro che riuscirai velocemente a capire se la tua auto supporta Android Auto, come installare l’app e come usarla al meglio.
Buona lettura!

Indice

  • Dispositivi e modelli auto compatibili
  • Come installare e attivare Android Auto
  • Come usare Android Auto

Dispositivi e modelli auto compatibili

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Prima di entrare nel merito del funzionamento di Android Auto, è necessario conoscere quali sono i requisiti minimi e i modelli di auto che supportano il servizio.

Android Auto è compatibile con oltre 400 modelli di auto, tra cui quelli targati Abarth, Alfa Romeo, Audi, Borgward, Cadillac, Chevrolet, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Ford, Maserati, Kia, OpelPeugeotRenault, Smart, SkodaSubaru, SuzukiVolkswagen Volvo.
Inoltre, supporta numerosi modelli di impianti stereo, come quelli di Alpine, CVTE, JBL, JVC, Kenwood, Panasonic, Pioneer e Sony.
Puoi visualizzare tutti i modelli di auto e di stereo compatibili con Android Auto consultando la lista ufficiale sul sito Android.com, che è in continuo aggiornamento.



Altra cosa importante che devi sapere è che Android Auto può essere fornito di serie o come optional.
Questo significa che potresti essere in possesso di un modello di auto compatibile con Android Auto ma di non poterne usufruire poiché non aggiunto in fase di acquisto.
Per avere informazioni dettagliate, puoi rivolgerti al tuo rivenditore.

Se invece non hai un modello di auto compatibile, non preoccuparti! Con un aggiornamento rilasciato a fine 2016, è stata introdotta la possibilità di usare Android Auto in macchina tramite il tuo smartphone.
Tutto quello che ti occorre (anche in caso di modello di auto compatibile) è un dispositivo con Android 5.0 o successivi (anche se per avere prestazioni ottimali è consigliato almeno Android 6.0), un buon cavetto USB e una connessione Internet attiva.



Come installare e attivare Android Auto

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Per usare Android Auto è necessario scaricare e installare l’applicazione gratuita, disponibile per gli smartphone e i tablet Android che presentano i requisiti minimi elencati nei paragrafi precedenti.



Per scaricare Android Auto, prendi il tuo dispositivo e avvia il Play Store premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato).
Adesso, digita Android Auto nel motore ricerca presente in alto e fai tap sulla voce Cerca, dopodiché individua Android Auto (dovrebbe essere il primo risultato) e premi sui bottoni Installa e Accetto per avviare il download e l’installazione dell’app. Se non riesci a trovare l’applicazione su Play Store, significa che il tuo dispositivo non è compatibile.

Se intendi usare Android Auto tramite lo schermo del telefono, avvia l’applicazione appena installata e premi sul pulsante Continua più volte per accettare il contratto di utilizzo e per consentire ad Android Auto di accedere ai dati relativi alla tua posizione, all’utilizzo di altre applicazioni e di eseguire e gestire le telefonate, dopodiché se richiesto effettua gli aggiornamenti e i download suggeriti, come per esempio le mappe di Google Maps.



Adesso, applica il telefono sulla plancia dell’auto utilizzando una ventosa o un supporto analogo, attiva il collegamento Bluetooth per permettere al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro e il gioco è fatto.
Se non sai come collegare il tuo smartphone all’auto o se sul tuo veicolo non è presente il Bluetooth, puoi leggere la mia guida su come collegare il telefono alla macchina.

Se il modello della tua macchina è uno degli oltre 400 con Android Auto installato di serie, puoi utilizzare il servizio tramite il display della vettura.
Tutto quello che devi fare è accendere l’auto e collegare lo smartphone alla presa USB del veicolo tramite il cavo USB originale (non è possibile il collegamento wireless), permettendo al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro tramite un meccanismo definito mirroring.
Se l’app di Android Auto è già installata sul tuo dispositivo, il servizio si avvierà in automatico, altrimenti ti verrà chiesto di eseguire il download e di installare l’applicazione.



Mentre Android Auto è in uso, lo schermo del tuo smartphone proporrà una schermata completamente nera con la scritta Android Auto, risultando quindi inutilizzabile:
una soluzione, probabilmente scomoda ma intelligente, per impedire ogni tipo di distrazione mentre sei al volante.

Come usare Android Auto

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Sia che tu intenda usare Android Auto tramite il display della tua auto o lo schermo del tuo telefono, il suo funzionamento non cambia.
Avvia l’applicazione e, nella sua schermata principale (definita Home), puoi visualizzare le attività recenti come le ultime destinazioni di navigazione, le chiamate effettuate o ricevute, ma anche informazioni utili come il meteo, le informazioni sul traffico e tutte le notifiche ricevute.

Nella schermata Home puoi usufruire anche del menu presente in basso (su smartphone è collocato a destra) che permette di accedere a quattro funzioni:
Navigazione (il segnale stradale) che permette di impostare il luogo da raggiungere e ricevere indicazioni stradali; Chiamate (la cornetta) per visualizzare le chiamate ricevute ed effettuate e fare nuove chiamate; Musica (l’icona delle cuffie) per ascoltare musica tramite una delle applicazioni che supportano Android Auto, come ad esempio TuneIn, Spotify, Deezer, Google Play Music ecc.
Home (l’icona tonda) che permette di tornare alla schermata principale di Android Auto e di chiudere l’applicazione, se in uso sullo smartphone.



Se stai usando Android Auto tramite il display della tua auto, puoi visualizzare una quinta funzione identificata dall’icona di un orologio, che permette di uscire da Android Auto e tornare al sistema di bordo della macchina.

Se ti stai chiedendo come puoi interagire con Android Auto, le risposte sono multiple:
puoi agire tramite touch-screen (ma se sei alla guida, si tratta di una pratica scorretta); se la tua auto supporta Android Auto di serie, puoi interagire tramite i comandi installati sul veicolo (es.
il pulsante per rispondere ed effettuare chiamate) e puoi interagire con Android Auto tramite comandi vocali.



Puoi attivare la funzione vocale di Android Auto facendo tap sull’icona del microfono presente nella Home del sistema, premendo sul pulsante apposito collocato sul volante della macchina (se presente) e dando il comando vocale “Ok Google” che avvierà una schermata bianca con quattro linee colorate al centro.
Il comando vocale deve essere seguito dall’operazione che vuoi far compiere al sistema.
Facciamo subito qualche esempio pratico.

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Vuoi ottenere indicazioni stradali da Android Auto?
Niente di più semplice:
pronuncia Ok Google, seguito dal comando Indicazioni stradali per [destinazione], ma anche Navigazione verso [destinazione] o Guida fino a [destinazione].
Se precedentemente hai impostato su Google Maps il tuo indirizzo di casa o quello del tuo ufficio, puoi chiedere ad Android Auto di portarti a casa o al lavoro tramite i comandi vocali Portami a casa e Navigazione verso lavoro.

Con i comandi vocali puoi anche gestire la riproduzione musicale.
Pronuncia Ok Google e Riproduci musica per avviare la riproduzione dell’ultimo brano ascoltato o, nel caso di TuneIn, dell’ultima emittente radiofonica riprodotta.
Se intendi ascoltare il tuo brano preferito, un determinato genere musicale o una playlist, puoi utilizzare i comandi Riproduci [nome canzone], Riproduci [nome artista], Riproduci [genere musicale] e Riproduci [nome playlist].



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Per effettuare una chiamata senza prendere in mano il telefono, puoi usare il comando vocale Chiama seguito dal nome associato al contatto o dal numero di telefono.
Pronuncia quindi Ok Google per attivare i comandi vocali e “ordina” Chiama [nome contatto] o Chiama [numero telefono].
Se a un contatto della tua rubrica è associato più di un numero telefonico (per esempio casa e lavoro), prima di effettuare la telefonata Android Auto ti chiederà quale chiamare.



Infine, vediamo come chiedere ad Android Auto di scrivere un SMS.
Per prima cosa pronuncia Ok Google, seguito dal comando Invia un messaggio a [nome], dopodiché segui le indicazioni di Android Auto e detta il testo del messaggio che desideri inviare.
Puoi “ordinare” di inviare il messaggio anche tramite una delle numerose applicazioni di messaggistica supportate dal sistema, tra cui WhatsApp, Skype, Messenger e Telegram:
il comando vocale dovrà essere del tipo Invia un messaggio a [nome contatto] su [nome app].

Se invece hai ricevuto un nuovo messaggio, nella schermata Home apparirà la relativa notifica:
pigiaci sopra per avviare la lettura del messaggio.
Puoi rispondere con la procedura indicata poc’anzi, ma puoi anche impostare una risposta automatica che consente di inviare un messaggio di risposta e far sapere al destinatario che sei alla guida.
Per farlo, fai tap sul pulsante ≡ e premi sulla voce Impostazioni, dopodiché premi sull’opzione Risposta automatica e digita una frase da inviare automaticamente mentre sei alla guida.



Nella sezione Impostazioni puoi inoltre gestire altri parametri:
Limita Wi-Fi per disattivare il Wi-Fi con Android Auto in esecuzione; Auto connesse per gestire le vetture collegate ad Android Auto; Avvio automatico per stabilire i dispositivi Bluetooth per cui attivare l’avvio automatico di Android Auto; Utilizza Bluetooth per scegliere se attivare il Bluetooth con Android Auto in uso e Schermo attivo per scegliere se avere lo schermo sempre attivo.
È tutto davvero molto intuitivo.

come fotografare lo schermo android



come fotografare lo schermo android

Vorresti pubblicare su Internet la home screen del tuo nuovo smartphone Android ma non hai ancora capito come scattare un’istantanea dello schermo?
Non ti preoccupare, basta premere un paio di tasti e il gioco è fatto.

A seconda dei telefoni o dei tablet e delle versioni di Android installate su di essi è necessario utilizzare delle combinazioni di tasti differenti, tu però non ti preoccupare:
se oggi sono qui è proprio per aiutarti a scoprire qual è quella giusta per il tuo device. Coraggio, prenditi qualche minuto di tempo libero e scopri come fotografare lo schermo Android grazie alle indicazioni che trovi qui sotto!



In men che non si dica imparerai come catturare lo schermo di qualsiasi app (o direttamente la home screen del tuo smartphone), come condividerla online e come inviarla ad altri dispositivi in modalità wireless, senza dover collegare il telefono al computer o perdere tempo auto-inviandoti le immagini tramite email.
Ti assicuro che è tutto molto più semplice e veloce di quello che immagini:
provaci subito! Ti auguro una buona lettura e buon divertimento.

Combinazioni di tasti predefinite

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Cominciano vedendo quali sono le combinazioni di tasti più diffuse per la creazione di screenshot su Android.
Funzionano sugli smartphone e i tablet di tutti i principali produttori hardware.

  • Power+Home – su molti terminali Android, gli screenshot si possono fare premendo contemporaneamente il tasto Power (ossia il pulsante di accensione) e quello Home (il pulsante centrale che si trova sotto lo schermo).
    La realizzazione dello screenshot viene segnalata con il lampeggiamento dello schermo e l’emissione di un suono simile al flash delle vecchie macchine fotografiche.
  • Power+Volume giù – nei terminali Android che non hanno un tasto Home fisico, gli screenshot solitamente si effettuano premendo contemporaneamente i tasti Power (il pulsante di accensione) e Volume giù (il tasto per abbassare il volume, che solitamente si trova sulla destra). Anche in questo caso, quando l’operazione va a buon fine viene visualizzato un flash sullo schermo e viene emesso un suono in stile macchina fotografica.

Gli screenshot che effettui su Android vengono salvati nella cartella Screenshot del tuo telefono, o del tuo tablet.
Per visualizzarli, apri l’applicazione Foto e dovresti trovarli fra le immagini della galleria.
In alternativa puoi premere sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra, selezionare la voce Cartelle del dispositivo dalla barra che compare di lato e “navigare” fino alla cartella Screenshots.



Se vuoi condividere “al volo” uno screenshot che hai realizzato sul tuo smartphone o sul tuo tablet, apri il menu delle notifiche di Android (scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso) e premi sul pulsante Condividi che si trova sotto la dicitura Screenshot acquisito.
Seleziona dunque l’applicazione con la quale intendi condividere lo screenshot e il gioco è fatto.

Gesture e scorciatoie

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Come sicuramente ben saprai, molti produttori amano personalizzare i propri device aggiungendo app, funzioni e look caratteristici ad Android.
Tra le funzioni che i produttori personalizzano c’è anche quella per fotografare lo schermo Android, che su molti terminali si può richiamare tramite appositi gesti o scorciatoie.
Ecco qualche esempio pratico.

  • Samsung – i terminali Samsung più recenti includono una funzione che permette di fotografare lo schermo del telefono utilizzando delle gesture, ossia dei movimenti della mano.
    Basta appoggiare il lato della mano sul telefono e passarlo da destra verso sinistra (o viceversa) e viene catturato automaticamente uno screenshot.
    Per attivare questa funzione bisogna recarsi nelle Impostazioni di Android, selezionare le voci Movimenti e controlli > Movimento palmo ed attivare l’opzione Screenshot con lato mano.
  • Huawei – grazie alla tecnologia Knuckle-Sense, molti smartphone Huawei permettono di fotografare lo schermo di Android semplicemente “bussando” per due volte sul display con le nocche.
    Per attivare questa funzione, bisogna andare nelle Impostazioni di Android, recarsi nel menu relativo all’assistenza Smart e impostare l’opzione Smart screenshot su On.
  • LG – i telefoni di LG consentono di effettuare gli screenshot anche tramite la app QMemo+, alla quale si può accedere tramite l’apposita icona presente nel menu delle notifiche oppure facendo uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto e selezionando l’icona della matita dal menu che compare.
  • ASUS – alcuni smartphone ASUS, come quelli della linea ZenFone 2, permettono di aggiungere un pratico “interruttore” per la realizzazione di screenshot nel menu delle notifiche.
    Per attivarlo, bisogna recarsi nel menu delle notifiche di Android e premere sul pulsante per la personalizzazione degli interruttori in alto a destra.
  • OnePlus – gli smartphone di OnePlus permettono di scattare gli screenshot direttamente dal menu di spegnimento di Android, basta tenere il tasto Power premuto per qualche secondo e selezionare l’opzione Screenshot dal menu che compare.
    Qualora l’opzione per la realizzazione degli screenshot non fosse presente, è possibile attivarla nel menu Impostazioni > Tasti > Menu tasto di alimentazione > Cattura schermata.

Se qualche passaggio non ti è chiaro, prova ad andare su YouTube e cerca “take screenshot [nome del tuo smartphone/tablet]”.
In questo modo troverai decine di video-tutorial su come scattare gli screenshot tramite gesture e combinazioni di tasti sul tuo dispositivo.



Applicazioni per gli screenshot su Android

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Per concludere, lascia che ti segnali alcune applicazioni che permettono di catturare screenshot, personalizzarli e condividerli facilmente su Android.
Scommetto che ne troverai più d’una adatta a te!

  • Screenshot di Geeks.Lab.2015 – un’applicazione semplice ma efficace, permette di catturare screenshot e modificarli con scritte, ritagli e disegni a mano.
    Per utilizzarla, non devi far altro che premere sul pulsante Avvia acquisizione, catturare uno screenshot usando la classica combinazione di tasti Home+Power o Power+Volume giù e personalizzare l’immagine ottenuta usando gli strumenti inclusi nell’applicazione.
    Al termine delle modifiche potrai salvare lo screenshot nella galleria di Android o condividerlo in altre varie app e social network.
    Qualora il risultato finale non dovesse soddisfarti, puoi provare Super Screenshot che funziona in maniera molto simile a Screenshot di Geeks.Lab.2015.
  •  Nimbus Clipper – un’ottima app gratuita che permette di personalizzare gli screenshot con scritte, frecce e sfocature per nascondere le informazioni sensibili.
    Include anche degli strumenti per aggiungere annotazioni ai PDF, catturare le pagine Web e altro ancora.
    Per modificare gli screenshot scattati precedentemente basta premere sul pulsante From gallery.
  • Screenshot Ultimate – si tratta di un’applicazione destinata soprattutto a coloro che hanno un dispositivo rootato (se non sai cos’è il root di Android leggi la mia guida sull’argomento).
    Permette di catturare lo schermo di Android in tanti modi diversi, ad esempio agitando il dispositivo, premendo su un’icona che si può aggiungere al menu delle notifiche e altro ancora.
    Una volta catturati, gli screenshot possono essere salvati nella galleria di Android, modificati o condivisi.
  • Image Combiner – come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, si tratta di un’applicazione gratuita che permette di unire due o più screenshot in uno.
    È molto semplice da usare e include tante funzioni interessanti.
    Sicuramente da provare!
  • Infinit – è un’applicazione che permette di condividere qualsiasi tipo di file, compresi gli screenshot, in modalità wireless.
    Puoi installarla sul tuo device Android e sul tuo PC o sul tuo iPhone/iPad per passare facilmente gli screenshot da un terminale all’altro.

Che altro aggiungere? Ora sai come fotografare lo schermo Android, come personalizzare gli screenshot e come condividerli.
Fai buon uso delle “dritte” che ti ho appena dato e divertiti a condividere le schermate di Android ovunque tu voglia.



come formattare android



come formattare android

Prima di vendere qualsiasi computer, smartphone o tablet è fondamentale tutelare la propria privacy effettuando una formattazione del dispositivo.
La formattazione, come sicuramente ben saprai, è una procedura mediante la quale si cancellano tutti i file presenti su un’unità di archiviazione e la si rende nuovamente servibile.

Attenzione però, perché la semplice formattazione di un drive in alcuni casi non basta: per essere sicuri che i vecchi dati vengano cancellati al 100% e non siano recuperabili nemmeno con software adatti allo scopo (tipo quelli che ho menzionato nel tutorial su come recuperare le foto su Android), occorre sovrascrive tutte le aree vuote del disco attraverso un processo denominato wiping.
Il wiping è un’attività che cancella le informazioni presenti attualmente sul disco – in questo caso la memoria dello smartphone o del tablet Android – e le sovrascrive diverse volte in modo da renderle irrecuperabili anche usando software adatti allo scopo.



Lo so, detta così può sembrare una cosa difficile ad esclusivo appannaggio degli utenti più esperti, e invece non è così.
Per dimostrartelo, adesso ti spiego come formattare Android e come eseguire il wiping di uno smartphone o di un tablet usando alcune app gratuite.
Scommetto che rimarrai sorpreso da quanto è semplice!

Operazioni preliminari:
backup

Prima di procedere con la formattazione del tuo device, provvedi a salvare una copia di backup di tutti i file e le applicazioni presenti in esso.



Il backup può avvenire sia in locale, con la copia dei dati su una scheda SD o sul computer, oppure sul cloud, cioè su Internet.
Io ti consiglio di sfruttare entrambe le soluzioni in modo da avere una copia dei tuoi dati in un posto sicuro e di poter ripristinare comodamente le informazioni tramite i sistemi di sincronizzazione online. Ecco alcune delle applicazioni e delle funzionalità che ti consiglio di utilizzare per salvare i tuoi dati.

  • Titanium Backup – la migliore app per il backup dei dispositivi Android, grazie alla quale è possibile salvare le applicazioni e i loro dati su schede esterne o sulla memoria del device.
    Per sfruttarne appieno tutte le funzionalità occorre effettuare il root su Android.
    Ti ho illustrato dettagliatamente il funzionamento della app nella mia guida su come effettuare backup Android.
  • Helium – un’applicazione molto simile  Titanium che consente di effettuare il backup di app e dati. Grazie ad un’estensione da installare nel browser Chrome e al collegamento fisico dello smartphone al PC, può essere usato anche sui terminali che non sono stati sbloccati tramite root.
    Anche di questa app ti ho parlato in maniera approfondita nel mio tutorial su  come effettuare backup Android.

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  • EasyBackup – un’altra app per il backup, in questo caso dedicata solo ad SMS, MMS, contatti, calendario e cronologia chiamate ecc.
    Trovi tutte le istruzioni su come utilizzarla nel post su come effettuare backup Android. Non richiede il root per funzionare.
  • SMS Backup & Restore – ottima app gratuita che permette di salvare tutti gli SMS salvati sul telefono.
    Ti ho spigato come funziona nel mio tutorial su come recuperare SMS cancellati.
  • Google Foto – l’ottimo servizio di Google per il backup automatico di foto e video sul cloud.
    È completamente gratuito e non ha limiti di spazio (almeno per gli scatti con una risoluzione massima di 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p). Per scoprire come funziona e come salvare foto e video sul cloud con questa app, consulta il mio tutorial su come caricare immagini online.

Oltre alle app summenzionate, ti consiglio vivamente di recarti nelle impostazioni di Android e di verificare che tutte le funzioni di sincronizzazione dei dati online siano attive.
In questo modo avrai contatti, email, appuntamenti del calendario e altre informazioni molto importanti sincronizzate con i server di Google e pronte al ripristino in caso di reinstallazione di Android (o di passaggio a un altro device animato dal sistema operativo del robottino verde).

Per verificare che le funzioni di backup siano attive, apri le impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio), recati nel menu Account > Google, seleziona il tuo indirizzo Gmail e assicurati che le levette collocate accanto alle voci ContattiCalendarioChromeDati app ecc.
siano tutte attive.
Altrimenti attivale tu.



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Rimanendo in tema di backup sui server di Google, ti ricordo che anche WhatsApp, la popolarissima applicazione di messaggistica, permette di salvare i dati sul cloud e di ripristinarli all’occorrenza.
Se utilizzi WhatsApp e non vuoi perdere le tue conversazioni, assicurati di creare dei backup online e in locale dell’applicazione seguendo le indicazioni che trovi nel mio tutorial su come salvare messaggi WhatsApp.



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Dopo aver realizzato il backup di applicazioni e dati, provvedi a riversare tutto sul computer, altrimenti in seguito alla formattazione di Android perderai anche le copie di sicurezza dei file che hai appena creato! Se ti serve una mano a collegare il tuo dispositivo Android al computer, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC.



Eseguire la formattazione del dispositivo

Ora puoi entrare nel vivo della procedura effettuando la formattazione standard del tuo smartphone/tablet, quella che cancella tutte le applicazioni, la maggior parte dei dati presenti sul dispositivo (almeno superficialmente) e riporta Android allo stato di fabbrica.

Recati quindi nelle impostazioni del sistema (premendo sull’icona dell’ingranaggio presente nella lista delle app installate sul device) e seleziona le voci Backup e Ripristino > Ripristino dati di fabbrica dal menu che si apre.
Dopodiché digita il PIN di sblocco del dispositivo, premi sul bottone Ripristina telefono e premi su Cancella tutto per avviare la formattazione della memoria interna.



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Se utilizzi uno smartphone o un tablet dotato di memoria espandibile e vuoi cancellare anche il contenuto della microSD, metti il segno di spunta accanto alla voce relativa alla cancellazione della SD card.



Se l’opzione di cui sopra non è disponibile, recati nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Scheda SD di Android, fai “tap” sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona l’opzione FormattaFormatta come memoria portatile dal menu che si apre.
In questo modo la memory card verrà formattata e, se impostata come memoria primaria, verrà reimpostata come memoria secondaria.

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Dopo aver avviato il ripristino di Android, il device si riavvierà e dovrai aspettare qualche secondo affinché la procedura di formattazione venga portata termine.
In questo frangente, sullo schermo del dispositivo potrebbe comparire una schermata con il robottino verde di Android sullo sfondo e una serie di scritte in inglese in primo piano.

Formattazione tramite Recovery

Se il tuo smartphone si blocca durante il processo di formattazione standard (o prima), puoi provare a forzarne lo spegnimento (hard reset) e a cancellare i dati presenti in esso tramite Recovery.



Qualora non ne avessi mai sentito parlare, la Recovery è un software esterno al sistema operativo (quindi esterno ad Android) che permette di eseguire svariate operazioni avanzate, come ad esempio il ripristino di Android e la cancellazione dei dati presenti sul terminale.
Ci sono vari tipi di Recovery, quelle più complete sono quelle personalizzate che vanno scaricare da Internet e installate “manualmente” sul device.
Te ne ho parlato in maniera più approfondita nel mio tutorial su  come effettuare il root su Android.

Per forzare lo spegnimento del tuo smartphone o del tuo tablet e avviare la Recovery, tieni premuti i tasti Volume +Power e Home o i tasti Volume – e Power contemporaneamente fino a quando il dispositivo non si riavvia. Dopodiché vai nel menu di Recovery e avvia un Wipe Data/Factory Reset selezionando l’apposita voce dalla schermata che si apre. Per muoverti nel menu della Recovery e per selezionare le opzioni presenti in essa devi usare i tasti Volume – Volume +.



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Dopo aver eseguito le operazioni appena descritte, seleziona la voce Reboot dal menu della Recovery e attendi che il device venga riavviato.



Configurazione del dispositivo

Attendi che la procedura per formattare Android giunga al termine (dovrebbero volerci pochi minuti) e preparati ad affrontare la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.

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Ora, considerando che devi lasciare il minor numero di tracce possibili sul terminale ma che devi installare l’applicazione necessaria ad effettuare il wiping, hai tre strade a tua disposizione.

  • Attivare il Wi-Fi, creare un account Google fittizio disattivando l’opzione per sincronizzare i dati e scaricare normalmente l’applicazione dal Play Store (per poi cancellare tutto al termine del wiping).
  • Attivare il Wi-Fi, non impostare alcun account Google e scaricare il pacchetto apk dell’applicazione da siti di terzi parte.
  • Non attivare Wi-Fi, non impostare alcun account Google e trasferire il pacchetto apk dell’applicazione dal computer.

La procedura più semplice da seguire – e anche la più sicura oserei dire – è la prima, in quanto scaricare il pacchetto apk dell’applicazione per il wiping e installarlo manualmente significa correre il rischio di incappare in siti poco sicuri e quindi, eventualmente, anche in dei malware per Android.



Provvedi dunque a collegarti a una rete Wi-Fi e segui la procedura di configurazione iniziale di Android creando un nuovo account Google ad hoc (da utilizzare solo per questo scopo) rifiutando la sincronizzazione automatica dei dati.

Effettuare wiping Android

Per concludere, devi effettuare il wiping dello spazio libero rimasto sulla memoria del dispositivo.
A tal proposito, ti consiglio di installare l’applicazione iShredder che utilizza gli standard tecnologici più avanzati e svolge il suo lavoro in maniera abbastanza rapida.



iShredder è disponibile in tre versioni:
quella gratuita che permette di “bonificare” solo la memoria interna del dispositivo e offre un minor numero di opzioni per il wiping (comunque sufficienti nella maggior parte dei casi); quella Pro che costa 3,79 euro, offre maggiori opzioni per il wiping e permette di “bonificare” anche le schede SD e quella Enterprise (6,49 euro) che supporta anche la cancellazione di SMS e file temporanei.

Ad installazione completata, metti il tuo device in carica, avvia iShredder, premi su Start, seleziona una delle opzioni di wiping a 3 passaggi (es.
3 cycles US AR380-19) e premi sul bottone SHRED per avviare la procedura di “pulizia” del tuo dispositivo.



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Al termine delle operazioni di “bonifica”, vai nelle impostazioni di Android, cancella il tuo account Google e dissocia la rete Wi-Fi che hai utilizzato per collegarti prima al Play Store.



Missione compiuta! Ora puoi vendere il device senza correre il rischio che qualcuno recuperi i tuoi dati.
Se ti serve una mano a vendere telefoni usati, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento:
scommetto che troverai tanti suggerimenti interessanti in esso.

come filmare lo schermo android



come filmare lo schermo android

Vorresti realizzare un video di quello che succede sullo schermo del tuo smartphone Android, in modo da realizzare delle dimostrazioni da pubblicare online, ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare.
Tutto quello che ti occorre è un po’ di pazienza.

Con la guida di oggi, scopriremo insieme come filmare lo schermo Android proiettando lo schermo del telefonino sul PC e realizzando un video del desktop di Windows.
È un’operazione un po’ lunga da portare a termine, lo ammetto, ma ti assicuro che è molto più semplice di quello che pensi.
Mettiamoci subito al lavoro!



Prima di vedere in dettaglio come filmare lo schermo Android, devi installare sul tuo PC un paio di componenti fondamentali, senza i quali non è possibile compiere questa operazione:
Java SE Runtime Environment e i driver del tuo smartphone.
Il primo lo puoi scaricare collegandoti a questo sito Internet e cliccando sul pulsante JRE Download collocato in basso a destra.

Nella pagina che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept License Agreement e clicca sul link che si trova accanto alla dicitura Windows x86 Offline (se utilizzi un sistema operativo a 32 bit) o alla dicitura Windows x64 per avviare il download.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
jre–7u25-windows-i586.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Installa e Chiudi per terminare il processo d’installazione di Java SE Runtime Environment.

Per quanto concerne i driver del tuo smartphone, se non hai ancora provveduto ad installarli sul tuo PC, puoi procurarteli facilmente installando il software per la gestione del telefono rilasciato dalla casa produttrice del dispositivo (es.
Samsung Kies per gli smartphone Samsung).
Per fugare qualsiasi dubbio, prova a cercare su Google [nome del tuo smartphone] driver e troverai sicuramente tutte le informazioni di cui hai bisogno.



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Per filmare lo schermo Android hai bisogno anche del Software development Kit di Android.
Collegati dunque al sito Internet di Android SDK e clicca prima sulla voce DOWNLOAD FOR OTHER PLATFORMS (collocata in fondo alla pagina) e poi su link installer_rxx.x.x-windows.exe (ossia il secondo collegamento elencato sotto la dicitura SDK Tools Only) per scaricare il programma sul tuo PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
installer_r22.0.5-windows.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Next quattro volte consecutive, Install, ancora Next e Finish per completare il processo d’installazione ed avviare l’Android SDK Manager.

Adesso, metti il segno di spunta accanto alla cartella Tools e clicca sul pulsante Install 11 packages dell’Android SDK Manager.
Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept license e fai click su Install per scaricare e installare sul tuo PC i componenti del Software development Kit necessari a riprodurre sul computer lo schermo del tuo smartphone Android.



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A procedura ultimata – ci siamo quasi! – devi scaricare sul tuo computer l’applicazione gratuita che ti consentirà di proiettare lo schermo di Android su Windows:
Droid@Screen.
Collegati quindi al sito Internet dell’applicazione e clicca su Download due volte consecutive per scaricarla sul PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
droidAtScreen–1.0.2.jar) e, nella finestra che si apre, fai click sul pulsante […].
Seleziona quindi la cartella in cui è stato installato l’Android SDK (dovrebbe essere C:Users[tuo nome utente]AppDataLocalAndroidandroid-sdkplatform-tools e fai doppio click sul file adb.exe.

Se non riesci a trovare la cartella dell’Android SDK, avvia nuovamente l’SDK Manager e la trovi specificata in cima alla finestra, accanto alla dicitura SDK Path.



Adesso fai click sul pulsante OK per accedere alla schermata principale di Droid@Screen e connetti il tuo smartphone Android al computer usando il cavo USB in dotazione con il dispositivo.
Se tutto è andato per il verso giusto, l’applicazione dovrebbe riconoscere automaticamente il telefono e proiettare il suo schermo sul desktop di Windows.

Qualora così non fosse, prova a cliccare sul pulsante Reload devices di Droid@Screen ed accertati che su Android sia attivata la funzione di Debug USB.
Per fare ciò, apri il pannello con le Impostazioni dello smartphone, vai in Applicazioni > Sviluppo e metti il segno di spunta accanto alla voce Debug USB.



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A questo punto, puoi filmare lo schermo Android utilizzando qualsiasi applicazione adatta allo scopo.
Io ti consiglio la gratuita CamStudio di cui ti ho illustrato dettagliatamente il funzionamento nella mia guida su come filmare lo schermo del PC.



In alternativa, puoi rivolgerti a soluzioni professionali come Camtasia Studio o ad un altro dei tanti software che ti ho segnalato nella mia selezione di programmi per registrare lo schermo.

come fare le animoji su android



come fare le animoji su android

I tuoi amici hanno un iPhone X o un iPad Pro e, di recente, ti hanno mostrato alcuni video divertenti in cui danno voce a buffi animaletti, raccontandoti che, su iOS, è possibile creare questi avatar 3D personalizzabili, chiamati Animoji.
Questi video ti piacciono tantissimo e vorresti realizzarli anche sul tuo dispositivo.

Il problema, però, è che tu sei un possesso di uno smartphone Android e non di un iPhone o un iPad.
Ti domandi, quindi, come fare le Animoji su Android e vorresti sapere se posso darti una mano in tal senso.
Beh, la risposta è affermativa… ma fino a un certo punto! Devi sapere, infatti, che la possibilità di creare delle Animoji è una funzionalità nativa di iOS e non è disponibile su Android.
Puoi però riuscire lo stesso in quest’intento, utilizzando alcune app gratuite che ne ricalcano similmente l’esperienza d’uso, come per esempio quelle di cui ti parlerò in questa mia guida.



Come dici?
Sei curioso di saperne di più e non vedi l’ora di iniziare?
In tal caso, mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone o tablet.
Dedica giusto qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura dei prossimi capitoli di questo mio tutorial e vedrai che riuscirai anche tu a realizzare questa tipologia di video.
Detto ciò, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come avere le Animoji su Android
    • App predefinite
    • VideoMoji
    • Emoji Face Recorder
    • Altre app per avere le Animoji su Android

Informazioni preliminari

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Le Animoji sono degli emoji animati presenti “di serie” sui dispositivi Apple più recenti:
iPhone X e modelli successivi e iPad Pro da 11/12.9 pollici e modelli successivi.

Su Android, come facilmente intuibile, non è possibile ottenere le stesse identiche “faccine”.
Tuttavia, utilizzando delle app adatte allo scopo, è possibile creare qualcosa di molto simile.



Così come le Animoji di Apple, anche quelle presenti sui dispositivi Android sfruttano il riconoscimento facciale, ad opera della fotocamera frontale del dispositivo, per creare delle faccine animate che ricalcano le espressioni dell’utente.
Esse possono rappresentare ragazzi e ragazze comuni, personaggi di fantasia o animali:
c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta!

Come avere le Animoji su Android

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Come detto nel precedente capitolo, la possibilità di realizzare delle Animoji è riservata ai possessori di un iPhone o di un iPad; tuttavia, per via della loro popolarità, sono nate delle app per Android che ne ricalcano l’esperienza d’uso.

Detto ciò, nei prossimi paragrafi di questa mia guida, ti parlerò come avere le Animoji su Android, utilizzando alcune di queste soluzioni adatte allo scopo.



App predefinite

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Alcuni smartphone Android, come ad esempio i top di gamma della famiglia S di Samsung, da Samsung Galaxy S9 in poi, includono delle applicazioni predefinite per la creazione di Animoji.



Nel caso specifico di Samsung si chiamano Emoji AR e possono essere creati aprendo l’app Camera, premendo sulla voce Emoji AR posta nella parte superiore dello schermo, quindi su Crea Emoji personalizzato e seguendo le indicazioni su schermo per realizzare un modello del proprio volto.

Successivamente, bisogna scegliere se creare un’emoji donna, uomo, bambino o bambina e personalizzare il proprio avatar tramite le opzioni a schermo.
Più facile di così?



VideoMoji

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VideoMoji è l’app gratuita per Android che più ricalca l’esperienza d’uso delle Animoji di iOS:
permette, infatti, di registrare video animati, sostituendo la propria faccia con quella di un avatar 3D a forma di animale, per esempio.



Per utilizzarla, individuala tramite il Play Store di Android e poi scaricala e installala, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app, facendo tap sul pulsante Apri oppure premi sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o nel drawer del tuo dispositivo.

Acconsenti, dunque, alle richieste che riguardano i permessi necessari per il corretto funzionamento dell’applicazione.
Fatto ciò, scegli l’Animoji da utilizzare, scorrendo tra quelle che ti vengono mostrate, oppure premi sul pulsante Download per scaricare un’Animoji individuata nel catalogo.



Adesso, per registrare il video, porta lo smartphone all’altezza del viso e premi sul pulsante tondo rosso situato in basso.
Per interrompere la registrazione, invece, fai tap sull’icona dello stop.

Il filmato registrato verrà automaticamente salvato nella Galleria del tuo dispositivo (l’app Galleria o Foto di Android).
Inoltre, se lo desideri, puoi condividere il video sui principali social network, facendo tap sui relativi pulsanti che ti vengono mostrati nell’app, al termine della registrazione.

Emoji Face Recorder

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Emoji Face Recorder è un’altra app gratuita da utilizzare per fare le Animoji su Android, in quanto anch’essa ricalca l’esperienza d’uso degli emoji animati di iOS.

Per un suo utilizzo illimitato, è però necessario l’acquisto della versione a pagamento che, per 2,99 € a settimana, permette di usufruire di tutti gli emoji animati presenti, rimuove le pubblicità e il watermark che normalmente viene applicato ai video registrati.



Detto ciò, per utilizzare l’app, collegati al Play Store di Android e scarica quest’ultima, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app premendo sul pulsante Apri o fai tap sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o al drawer del tuo dispositivo.

A questo punto, acconsenti alle richieste relative ai permessi necessari al corretto funzionamento dell’app, scorri tra gli emoji animati predefiniti, per individuare quello che più ti piace e, per avviare la registrazione di un video, premi sul pulsante rosso tondo al centro; dopodiché fai nuovamente tap sullo stesso, quando vuoi interromperla.



Infine, per salvare il filmato sulla memoria del tuo dispositivo, fai tap sul pulsante Save, mentre per condividerlo sui social network, premi sul bottone Share.

Altre app per avere le Animoji su Android

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Vorresti altri consigli sulle app da utilizzare per avere le Animoji su Android?
In tal caso, fai riferimento alle righe che seguono, nelle quali ti parlo di altre app che potrebbero fare al caso tuo.

  • Zepeto:
    è un’altra nota app gratuita che permette di dare vita ad avatar animati e personalizzati.
    Può essere considerata un vero e proprio social network, in quanto permette di aggiungere altre persone agli amici e interagire virtualmente con gli stessi, tramite il proprio avatar virtuale.
  • Face Cam:
    è un’app che, in maniera simile a Zepeto, permette di creare gratuitamente un emoji animato e personalizzabile.
    È inoltre disponibile in una versione Premium che, al costo di 9,99€ a settimana dopo 3 giorni di prova gratuita, permette di rimuovere la pubblicità e di personalizzare il proprio avatar virtuale in maniera illimitata.
  • Boo:
    è un’app gratuita dal funzionamento simile a Face Cam che permette di creare avatar virtuali animati, partendo dalla scansione del proprio volto.
    Per un utilizzo illimitato è necessario l’acquisto della versione Premium, al costo di 9,99€ a settimana.

come esportare rubrica android



come esportare rubrica android

Vorresti copiare i contatti che hai salvato sul tuo smartphone Android nella rubrica del computer?
Hai acquistato un cellulare secondario, da utilizzare per il lavoro, e ti piacerebbe sincronizzare la rubrica di quest’ultimo con quella del tuo smartphone principale?
Nessun problema, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto,

Prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come esportare rubrica Android su qualsiasi dispositivo e sistema operativo grazie alle indicazioni che sto per darti.
Ci sono almeno due strade che puoi seguire:
puoi esportare tutti i contatti della tua rubrica localmente, sotto forma di file VCF, e importarli sul dispositivo che più preferisci.
Oppure puoi sincronizzare la rubrica di Android con Gmail e collegare il tuo account Google a tutti i device sui quali desideri importare i contatti.



Si tratta, in ogni caso, di un gioco da ragazzi.
Sta a te scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica.
Pensa, puoi anche copiare i tuoi contatti preferiti su una SIM e trasferirli su un altro telefono semplicemente inserendo la scheda in quest’ultimo, ma di questa procedura ci occuperemo nella parte finale della guida.
Ora concentriamoci sulle modalità di esportazione della rubrica più comuni, quelle via file VCF e via cloud, e mettiamoci subito all’opera!

Esportare rubrica Android in file VCF

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Se vuoi esportare la rubrica di Android su un altro smartphone, un tablet o un computer, ti consiglio di creare un file VCF con tutti i tuoi contatti.

I file VCF sono dei file “universali” che possono essere importati in qualsiasi applicazione o dispositivo per copiare in quest’ultimo nominativi, email, numeri di telefono, indirizzi e altre informazioni contenute nella rubrica.
In poche parole puoi utilizzarli per trasferire tutti i tuoi contatti da Android a qualsiasi smartphone, tablet o computer indipendentemente dal sistema operativo o dal client di posta elettronica utilizzato su di esso.



Per copiare la rubrica di Android in un file VCF puoi utilizzare l’applicazione Contatti inclusa “di serie” in tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde.
Ecco in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Avvia l’applicazione Contatti;
  • Pigia sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
    Se utilizzi uno smartphone Samsung potresti dover seguire una procedura leggermente diversa:
    dopo aver aperto l’applicazione Contatti potresti dover premere sul pulsante […] e selezionare la voce Impostazioni dal menu che si apre.
    Successivamente dovresti dunque spostarti su Contatti e scegliere l’opzione Importa/Esporta dal menu che si apre;
  • A questo punto scegli se salvare il file VCF con i contatti sulla memoria interna del telefono (selezionando la voce Esporta in archivio) o su una scheda SD (se il tuo smartphone è dotato di memoria espandibile);
  • Attendi qualche secondo affinché l’esportazione del file VCF venga portata a termine (puoi seguire l’avanzamento dell’operazione dal menu delle notifiche di Android).

Ora devi esportare il file VCF generato dalla app Contatti di Android sul dispositivo di destinazione, ossia sul dispositivo sul quale intendi importare la rubrica.
Hai fondamentalmente due strade per compiere quest’operazione.



  • Collegare lo smartphone al computer – e copiare il file 00001.vcf dalla directory principale del telefono (o dalla microSD) al computer.
  • Auto-inviarti il file VCF via email o tramite un servizio di cloud storage – per compiere quest’operazione puoi utilizzare un file manager come ES Gestore File, che permette di gestire facilmente tutti i file presenti sulla memoria interna dei dispositivi Android e sulle schede di memoria inserite in essi.
    Dopo aver avviato ES Gestore File, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la cartella in cui si trova il file della rubrica (home se l’hai salvato sulla memoria interna dello smartphone o sd se l’hai salvato su una scheda esterna).
    A questo punto, tieni il dito premuto sul file 00001.vcf , premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
    Scegli quindi se condividere il file via email, selezionando il nome di un client di posta (es.
    Gmail) dal menu che si apre, o tramite un servizio di cloud storage, selezionando l’icona di Dropbox, Google Drive o simili dal medesimo menu.

Ad operazione completata, puoi scaricare il file VCF sul dispositivo sul quale desideri importare la rubrica di Android e copiare tutti i tuoi contatti senza il benché minimo sforzo.
Nella mia guida su come aprire file VCF trovi spiegato come importare i file VCF in Windows, OS X, Android, iOS e alcuni famosi servizi di Web-Mail.

Nota: nei miei esempi ho usato il nome 00001.vcf per il file della rubrica, ma in realtà il suo nome potrebbe anche essere diverso.
L’importante è l’estensione, VCF, che è la stessa su tutti i dispositivi e tutte le versioni di Android.



Esportare rubrica Android tramite Gmail

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Se oltre ad esportare rubrica Android vuoi mantenerla sincronizzata con altri dispositivi, in modo che tutte le modifiche apportate su un device vengono riportate automaticamente sugli altri, sfrutta Gmail.



Collegando il tuo smartphone a un account Gmail puoi sincronizzare automaticamente tutti i contatti di Android con il cloud (quindi su Internet) e copiarli su qualsiasi dispositivo semplicemente associando quest’ultimo al medesimo account Google.

Per associare il tuo smartphone Android a un account Google (operazione che però molto probabilmente hai già compiuto) devi recarti nel menu Impostazioni > Account del dispositivo.
Dopodiché devi premere sul pulsante Aggiungi account e selezionare il logo di Google dalla schermata che si apre.



Ad operazione completata, devi andare nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, selezionare il tuo indirizzo Gmail e devi verificare che la levetta situata accanto alla voce Contatti sia attiva.
Se non è attiva, spostala con il dito verso destra e il gioco è fatto.

La rubrica del tuo telefono verrà salvata automaticamente sui server di Google, quindi collegando altri smartphone, altri tablet o altri computer al tuo account questi sincronizzeranno automaticamente i contatti con Gmail.
Per saperne di più, consulta i miei tutorial su come leggere posta Gmail, come sincronizzare contatti Gmail, come configurare Outlook con Gmail e come configurare Gmail su iPhone in cui ti ho spiegato come sincronizzare la posta e la rubrica di Gmail con vari device e applicazioni.



Sincronizzando i contatti con Google avrai anche la possibilità di esportare un file VCF con la rubrica direttamente da Gmail, senza passare per lo smartphone.
In che modo?
Te lo spiego subito.
Collegati al servizio Contatti Google e seleziona le voci Di più > Esporta dalla barra laterale di sinistra.

Ti verrà mostrato un riquadro con all’interno tutte le opzioni per l’esportazione della rubrica.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Contatti e vCard (per contatti iOS), clicca sul pulsante Esporta e il gioco è fatto.
Se vuoi, puoi anche esportare i contatti nel formato CSV per importarli in Outlook o altre applicazioni, basta mettere il segno di spunta accanto all’apposita opzione.



Esportare rubrica Android su SIM

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Vuoi esportare alcuni contatti su una scheda SIM?
Nessun problema.
Su alcuni modelli di smartphone quest’operazione si può compiere direttamente dall’applicazione Contatti, basta seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme.
In altri casi bisogna rivolgersi ad applicazioni di terze parti, come l’ottima Copy to SIM Card che si può scaricare gratis dal Google Play Store.



Per copiare i contatti da uno smartphone Android a una SIM con Copy to SIM Card, apri l’applicazione e seleziona la scheda Contatti telefono.
Apponi quindi il segno di spunta accanto ai numeri che desideri copiare sulla SIM (ricorda che le SIM a 128k hanno un limite di 500 numeri) e premi prima sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi sulla voce Copia selezionati nella SIM.

Se la scheda Contatti telefono risulta vuota (e quindi non ci sono contatti da selezionare), premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto a tutte le opzioni che vedi sotto la dicitura Choose contacts to display e premi su OK.
In questo modo dovresti risolvere facilmente il problema e dovresti riuscire a visualizzare tutti i tuoi contatti all’interno della app.