come disinstallare un programma su android



come disinstallare un programma su android

Il tuo smartphone Android ha poche settimane di vita ma la sua memoria interna è già esaurita?
Se non hai la possibilità di espanderla tramite microSD, mi spiace, ma devi metterti di buzzo buono e cominciare a disinstallare tutte le app che ritieni superflue:
scommetto che ce ne sono un sacco, e non le hai ancora cancellate perché non avevi voglia, giusto?
Lo sapevo! Allora non perdere altro tempo e mettiti subito all’opera:
non puoi più andare avanti così!

Come dici?
Sei alle primissime armi con il mondo Android e non sai ancora come disinstallare le applicazioni in maniera corretta?
Non ti preoccupare, si tratta di una delle cose più semplici di questo mondo, e io oggi sono qui per dimostrartelo.
Prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti:
in men che non si dica imparerai non solo come disinstallare un programma su Android, ma anche come liberarti del bloatware (cioè di tutte quelle app inutili che quasi sicuramente hai trovato preinstallate sul telefono) e delle applicazioni che non si riescono a cancellare normalmente perché protette a livello di sistema (es.
app anti-furto, antimalware e simili).



Io il tutorial io l’ho realizzato usando uno smartphone equipaggiato con Android 6.0, ma le indicazioni presenti in esso valgono anche per le altre versioni del sistema operativo di casa Google e per i tablet.
La marca del device è ininfluente, le istruzioni da seguire sono sempre le stesse.
Buona lettura e buon divertimento!

Come disinstallare un’app da Android (procedura standard)

Cominciamo dalla procedura standard per disinstallare un programma su Android.
Se vuoi cancellare una app dal tuo smartphone o dal tuo tablet, non devi far altro che selezionare la sua icona, tenere il dito premuto su di essa e trascinarla sul cestino che compare in alto a destra.
Rispondi OK al messaggio che compare sullo schermo e il gioco è fatto.
Se non vedi l’icona della app che vuoi cancellare nella home screen di Android, premi sul pulsante circolare che trovi in basso al centro e dovrebbe comparirti la lista completa delle applicazioni installate sul device (il cosiddetto drawer).



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Vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sulla memoria del tuo device?
Nessun problema, si può fare pure questo.
Recati nelle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova nel drawer o nel menu delle notifiche e seleziona la voce Archiviazione e USB dalla schermata che si apre.



Successivamente, seleziona l’icona relativa alla memoria interna del dispositivo, vai su App, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dalla schermata che si apre.
Se non vedi l’opzione “Ordina per dimensioni” significa che le applicazioni già sono ordinate in base al loro “peso” e quindi puoi passare lo step successivo.

Lo step successivo consiste nel selezionare un’applicazione che ritieni superflua e premere prima sul pulsante (i) e poi su Disinstalla e OK per rimuoverla dal dispositivo.



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Un altro modo per ottenere lo stesso risultato è andare nel menu Impostazioni > App, selezionare il nome dell’applicazione da disinstallare e premere sul pulsante Disinstalla nella schermata che si apre.
Attenzione però, sulle versioni di Android pari o superiori alla 6.0 in questo menu non è possibile ordinare le app per dimensioni.



Come disinstallare una app con permessi avanzati

Alcune applicazioni, come ad esempio gli antimalware o le app anti-furto, dispongono di permessi avanzati sul sistema che ne impediscono la normale disinstallazione.
Per bypassare questo limite, devi entrare nelle impostazioni di Android, disabilitare i permessi avanzati delle app che desideri disinstallare e procedere con la procedura di cancellazione standard che abbiamo appena visto insieme.
Ecco più in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Accedi alle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova nel drawer o nel menu delle notifiche;
  • Seleziona la voce Sicurezza dalla schermata che si apre;
  • Vai su Amministratori dispositivo;
  • Togli il segno di spunta dall’icona della app che desideri disinstallare;
  • Pigia sul pulsante Disattiva nella schermata che si apre;
  • Disinstalla l’applicazione normalmente, cioè trascinando la sua icona nel cestino o andando nel menu Impostazioni > App di Android.

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Come disinstallare più app contemporaneamente

Abbiamo appena visto come disinstallare un programma su Android, ma cosa fare quando si vogliono cancellare più app contemporaneamente?
La risposta è Easy Uninstaller, un’applicazione gratuita che permette di selezionare, e quindi disinstallare, più app in serie.
È molto facile da usare e funziona su tutte le versioni di Android più diffuse.

Per disinstallare più applicazioni con Easy Uninstaller, seleziona i loro nomi, premi sul pulsante Disinstalla le App selezionate e rispondi OK a tutti gli avvisi che compaiono sullo schermo (cioè i messaggi di conferma relativi alla rimozione di ogni app selezionata).



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Come rimuovere le app preinstallate sullo smartphone/tablet

Molto produttori di smartphone e tablet Android hanno l’abitudine di riempire i loro device di software inutili (un po’ come accade con i produttori di PC nel mondo Windows).
Questi software vengono definiti bloatware, che in italiano potremmo tradurre con “software pesanti e inutili”, e in molti casi non si riescono a disinstallare seguendo la procedura standard di Android.
Per risolvere il problema bisogna sbloccare il proprio device effettuando il root e bisogna ricorrere ad alcune applicazioni adatte allo scopo.
Qualche esempio?
Te lo faccio subito.



La app che ti consiglio di provare è Titanium Backup, che secondo il mio modesto parere non dovrebbe mai mancare su un device Android.
Si tratta di una soluzione completa per il backup che permette di salvare, ripristinare e cancellare qualsiasi tipo di applicazione da Android, comprese quelle che si trovano preinstallate su smartphone e tablet e quelle di sistema (che però non andrebbero mai toccate se non si sa bene dove si mettono le mani!).
Si può scaricare gratuitamente, ma alcune funzioni, come ad esempio il backup di più versioni della stessa app e il ripristino di più applicazioni in serie, sono disponibili solo nella versione Pro che costa 5,99 euro.

Per rimuovere il bloatware con Titanium Backup, avvia la app, concedile i permessi di root, rispondi OK a tutti gli avvisi che compaio sullo schermo e recati nella scheda Backup/Ripristino.
Dopodiché individua l’applicazione che vuoi cancellare, selezionala e creane una copia di sicurezza premendo sul pulsante Backup!.



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Successivamente, seleziona di nuovo il nome della app, premi sul pulsante Disinstalla e rispondi  all’avviso che compare sullo schermo per completare la procedura di rimozione.
Mi raccomando, non cancellare le applicazioni con il nome scritto in rosso in quanto si tratta di applicazioni di sistema, la cui rimozione potrebbe inficiare sulla stabilità del sistema.



In caso di problemi (o di più banali ripensamenti), scopri come ripristinare le app cancellate con Titanium Backup seguendo il mio tutorial su come effettuare un backup su Android.

come disinstallare app android



come disinstallare app android

Entusiasmato dall’acquisto del tuo primo smartphone Android hai fatto incetta di app, hai scaricato tutto quello che ti capitava a tiro nel Play Store e ora, come ampiamente prevedibile, non hai più lo spazio per far nulla. Vista la situazione non ci sono dubbi:
il tuo cellulare ha bisogno di una massiccia opera di “pulizia”.
Devi fare una cernita delle app che ti servono davvero e devi sbarazzarti di tutte le altre.
Sai già come procedere, vero?
No?! Allora rimediamo subito, non c’è altro tempo da perdere.

Prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come disinstallare app Android grazie alle indicazioni che trovi di seguito.
Vedremo innanzitutto come cancellare le applicazioni in maniera “standard” agendo dalle impostazioni di Android, dopodiché scopriremo come rimuovere più app in sequenza e come eliminare tutte quelle applicazioni che non si riescono a disinstallare in quanto protette a livello di sistema.



Mi chiedi se si possono rimuovere anche quelle app, spesso inutili, che si trovano preinstallate su molti smartphone Android?
La risposta è sì, ma di quest’argomento ci occuperemo nella parte finale del tutorial.
Per ora concentriamoci sulle operazioni più basilari e vediamo come disinstallare le app “normali” da tutte le versioni più diffuse di Android, ti assicuro che è davvero un gioco da ragazzi!

Disinstallare un’app da Android

Cominciamo dalle basi, ossia dalla procedura standard per rimuovere le applicazioni da Android.
Per disinstallare un’applicazione da Android in maniera “tradizionale” non devi far altro che aprire il menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), selezionare la voce Applicazioni dalla schermata che si apre e premere sulla scheda Tutte che si trova in alto a destra (scorri la schermata da destra verso sinistra se non la vedi). Successivamente, seleziona il nome dell’applicazione da disinstallare, premi sul pulsante Disinstalla e conferma la rimozione della app premendo sul bottone OK.



Troppi passaggi da fare dici?
Nessun problema, molti launcher per Android come il famosissimo Nova Launcher permettono di disinstallare le applicazioni agendo direttamente dal drawer (cioè la schermata con l’elenco di tutte le app presenti sul dispositivo).
Tutto quello che bisogna fare è tenere il dito premuto per un paio di secondi sull’icona dell’applicazione da eliminare, trascinarla sull’icona del cestino che compare in alto a sinistra e confermare la disinstallazione.
Più facile di così?!

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Disinstallare le app “bloccate”

Come accennato in apertura del post, in alcuni casi la rimozione delle app non riesce perché le applicazioni in questione sono “bloccate” a livello di sistema, cioè hanno dei permessi da amministratore e quindi impediscono la loro eliminazione diretta.

Quando ti imbatti in un problema di questo genere, devi recarti nel menu Impostazioni > Sicurezza di Android, devi fare “tap” sulla voce Amministratori dispositivo, devi togliere il segno di spunta dal nome della app da disinstallare e devi premere sul pulsante Disattiva presente nella schermata che si apre. Ad operazione completata prova a rimuovere l’applicazione seguendo la procedura di disinstallazione standard e tutto dovrebbe filare liscio.



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Nota: alcune applicazioni “particolari”, come ad esempio gli antivirus o i software anti-furto, possono includere delle misure di protezione aggiuntive per le quali bisogna avviare o sbloccare la procedura di disinstallazione direttamente dalla app (agendo nelle sue impostazioni interne).



Disinstallare più app Android in sequenza

Hai bisogno di rimuovere un bel po’ di app dal tuo telefono?
Allora ti consiglio vivamente di scaricare Uninstaller di Rhythm Software.
Si tratta di un’applicazione gratuita che automatizza il processo di rimozione delle app su Android avviandone la cancellazione in sequenza (una dopo l’altra).

Funziona così:
tu la avvii e selezioni i nomi delle app che vuoi disinstallare, poi premi sul pulsante Disinstalla le App selezionate che si trova in alto e rispondi OK a tutte le richieste di cancellazione che compaiono sullo schermo.
Tempo qualche secondo e ti sarai liberato di tutte le applicazioni superflue presenti sul tuo terminale!



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Disinstallare app di sistema e bloatware

Stai cercando un modo per cancellare le applicazioni di sistema e/o le applicazioni che hai trovato preinstallate sul tuo smartphone ma non si possono rimuovere?
Conosco un paio di applicazioni che potrebbero fare al caso tuo, attenzione però, il loro utilizzo può compromettere in maniera molto seria la stabilità di Android. Usale solo se sai bene dove mettere le mani, mi raccomando.



Altra cosa importante da sapere è che queste applicazioni richiedono i i permessi di root per funzionare.
Se non sai come effettuare il root su Android leggi la mia guida dedicata all’argomento e valuta se è il caso di metterla in pratica.
Ed ora ecco le app a cui facevo riferimento.

System App Remover

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Come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, System App Remover è un’applicazione gratuita che permette di rimuovere le applicazioni di sistema da Android (ed eventualmente ripristinarle).
È molto utile in quanto indica in maniera chiara quali sono le app che si possono eliminare, quali invece è consigliato tenere e quali non vanno assolutamente toccate in quanto cruciali per il funzionamento del sistema.

Dopo aver scaricato System App Remover dal Play Store, concedile i permessi di root rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo e individua le applicazioni di sistema da rimuovere:
le app contrassegnate con la scritta rossa Key module sono essenziali per il corretto funzionamento di Android e quindi non vanno rimosse; quelle contrassegnate con la scritta arancione Da tenere non vanno altresì disinstallate (anche se non sono importanti quanto le prime), mentre quelle che non hanno alcuna scritta accanto al loro nome si possono cancellare tranquillamente.



Per disinstallare una app con System App Remover, metti il segno di spunta accanto al suo nome e premi prima sul pulsante Disinstalla che si trova in basso e poi su quello  che compare al centro dello schermo.
In caso di ripensamenti potrai ripristinare le applicazioni cancellate in precedenza recandoti nel cestino (l’icona in alto a destra), mettendo il segno di spunta accanto al nome delle app da ripristinare e premendo sul bottone Restore.

Pigiando sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e selezionando la voce User app dalla barra che compare di lato puoi disinstallare anche le applicazioni standard, quelle non di sistema, ma per questo scopo basta e avanza il disinstallatore di cui ti ho parlato prima.



Titanium Backup

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Di Titanium Backup ti ho parlato tantissime volte in passato.
Si tratta di una delle migliori applicazioni per salvare e ripristinare le app su Android.
Quello che non tutti sanno è che integra una funzione utilissima per disinstallare i bloatware, ossia per rimuovere dallo smartphone tutte quelle app che i produttori preinstallano in Android e spesso si rivelano inutili, se non addirittura dannose per le performance del dispositivo.



Per disinstallare i software inutili con Titanium Backup, avvia l’applicazione, concedile i permessi di root e recati nella scheda Backup/Ripristino che si trova in alto.
Dopodiché individua i nomi di una app da rimuovere (le app con il nome in rosso sono le app di sistema e quindi non andrebbero rimosse), selezionalo e premi prima su Disinstalla e poi su  per completare l’operazione.

Quasi inutile dire che prima di cancellare qualsiasi app, ti consiglio di effettuarne un backup con lo stesso Titanium Backup. Per scoprire come si fa leggi il mio tutorial su come effettuare un backup su Android.



come dettare sms android



come dettare sms android

Un tuo amico, possessore di iPhone, si è vantato di come riesce a dettare gli SMS al suo smartphone, utilizzando le funzioni di riconoscimento vocale di Siri, incluse nel dispositivo di casa Apple?
E tu, che ti trovi benissimo con il tuo telefono Android, cosa gli hai risposto?
Nulla?! Non dirmi che non sei al corrente dell’esistenza di Google Now e del fatto che anche tu puoi dettare i testi con la voce…non sai cosa ti stai perdendo!

Android include un sistema di dettatura vocale ancora più completo e flessibile di quello presente su iOS, che può essere utilizzato per comandare vocalmente alcune funzionalità dello smartphone.
In particolar modo, se desideri dettare SMS al tuo smartphone Android, puoi infatti avvalerti dell’utilizzo dell’assistente vocale Google Now.
In alternativa, puoi utilizzare direttamente la funzionalità di digitazione vocale presente nell’applicazione Messaggi Android, ovvero l’applicazione predefinita per l’invio dei messaggi di testo.
Imparando a utilizzare l’assistente vocale Google Now, potrai però sfruttare al meglio le funzionalità dei comandi vocali, potendo inviare anche messaggi ai tuoi contatti in rubrica, tramite le principali applicazioni di messaggistica.



Dopo aver letto queste premesse sei curioso di saperne di più?
Benissimo, allora scopri subito come utilizzare Google Now e come dettare SMS Android, tramite le indicazioni che sto per darti.
Sei pronto per iniziare?
Come al solito, ti auguro una buona lettura.

Come dettare SMS Android (Messaggi Android)

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L’applicazione Messaggi Android, quella predefinita tramite la quale puoi inviare SMS dal tuo smartphone Android, supporta la dettatura di SMS tramite comandi vocali.

Dettare SMS sul tuo dispositivo Android, tramite l’applicazione predefinita di invio di messaggi di testo è una procedura estremamente semplice.
Per prima cosa individua l’applicazione dall’elenco di quelle presenti sul tuo smartphone e fai tap su di essa per avviarla.



Dalla schermata principale, denominata Messaggi, potrai scegliere in libertà la persona con cui desideri avviare una conversazione.
Scegli quindi la persona a cui desideri inviare (o in questo caso dettare) un SMS.
Potrai dettare il testo in maniera estremamente naturale, grazie alla funzionalità di comandi vocali integrata nella tastiera Gboard, generalmente già disponibile e automaticamente integrata in molti smartphone Android.

Qualora tale tastiera non fosse presente, puoi scaricarla gratuitamente sul tuo smartphone.
La tastiera Gboard è infatti disponibile sotto forma di applicazione gratuita ed è presente nel Play Store di Android.
Per ulteriori informazioni sulle funzionalità di Gboard, puoi leggere la mia guida dedicata alla miglior tastiera Android.
Troverai tutto il necessario per imparare a utilizzare la tastiera virtuale di Google.



Nel caso in cui tu abbia già installato la tastiera Gboard, per dettare SMS Android ti basterà soltanto fare tap nel campo di testo presente (quello che usi solitamente per digitare un messaggio di testo).
Si aprirà così la tastiera del tuo dispositivo Android e potrai così dettare un messaggio.
Per farlo, ti basterà premere sul simbolo del microfono e parlare al microfono del tuo cellulare potendo così comporre il messaggio.
Puoi parlare al tuo smartphone digitando il tuo messaggio in un linguaggio naturale:
l’applicazione per la tastiera Gboard di Google è uno strumento molto efficiente in grado di riconoscere (il più delle volte) anche la punteggiatura.
Quando hai finito di digitare il tuo messaggio, dovrai premere nuovamente il simbolo del microfono.
Una volta composto il tuo messaggio, dovrai poi inviarlo manualmente premendo sul pulsante della freccia blu denominata SMS. Puoi dettare un SMS Android tramite l’applicazione Messaggi Android anche in assenza di una connessione a Internet.

Come dettare SMS Android (Google Now) – Requisiti Minimi

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In queste righe ti permetterò di scoprire un procedimento alternativo che ti permetterà di dettare SMS Android, dettando un SMS a un contatto presente nella tua rubrica.
Tale procedura richiede l’utilizzo di Google Now, l’assistente vocale Android, che ti permetterà di dettare un SMS da inviare tramite l’applicazione predefinita Messaggi Android.

L’assistente vocale si integra inoltre con alcune applicazioni di messaggistica, in particolar modo con WhatsApp e Telegram, per l’invio di un messaggio sotto dettatura.
Chiaramente, in questo specifico caso, sarà necessaria una connessione a Internet attiva per l’invio del messaggio.



Per poter utilizzare Google Now, e di conseguenza per poter dettare SMS Android, vi sono però alcuni requisiti indispensabili.
Te ne parlo qui di seguito:

  • Dovrai essere in possesso di uno smartphone Android 4.1 o versione successiva:
    Google Now, il software che funge da assistente personale per i dispositivi Android, richiede la presenza di uno smartphone con una versione di Android 4.1 o successiva.
  • Dovrai aver installato l’applicazione Google:
    L’assistente vocale Google Now si integra con l’app Google, applicazione dedicata al motore di ricerca omonimo.
    Assicurati quindi di avere installato sul tuo dispositivo l’ultima versione dell’applicazione ufficiale di Google.
  • Aver installato il launcher Avvio Applicazioni Now:
    attraverso l’utilizzo del launcher Avvio Applicazioni Now potrai dettare SMS al tuo smartphone Android in maniera estremamente semplice, anche dalla schermata principale del tuo dispositivo.

Inoltre, nel caso in cui dovessi riscontrare la mancanza di uno dei requisiti appena elencati, posso guidarti nella risoluzione.
In particolar modo:



  • Se sul tuo dispositivo è presente una versione di Android precedente alla 4.1, puoi scopri se vi è la possibilità di aggiornarlo.
    Per farlo ti basterà seguire passo per passo le indicazioni che ti ho fornito e che sono presenti nella mia guida sugli aggiornamenti per Android.
  • Se sul tuo telefono c’è una versione datata dell’app Google, apri il Play Store e scarica o aggiorna aggiornala l’applicazione Google all’ultima versione disponibile.
    Nel caso tu abbia qualche dubbio su come procedere, puoi dare sguardo alla mia guida dedicata all’argomento, intitolata “come aggiornare Google”.
  • Dal momento che, non tutti i launcher supportano l’invio dei messaggi tramite comandi vocali, la soluzione migliore per sfruttare la dettatura di SMS dal tuo dispositivo Android, direttamente dalla Home Screen del dispositivo, è quella di installare il launcher Avvio Applicazioni Now. In caso in cui il launcher non sia presente sul tuo dispositivo, puoi installarlo facendo clic su questo link che rimanda all’installazione tramite Google Play Store.
    Nell’eventualità che tu abbia installato sul tuo smartphone Android altri launcher diversi da quello indicato, assicurati che il launcher di Google venga utilizzato come predefinito.

Come configurare Google Now per dettare SMS Android

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Una volta che hai compreso quali sono i requisiti minimi per l’utilizzo di Google Now sul tuo smartphone Android, sei pronto per procedere ed eseguire l’attivazione dell’assistente vocale sul tuo dispositivo Android.



La procedura di configurazione che andrò a indicarti prevede l’attivazione dell’assistente vocale tramite la barra di ricerca di Google che comparirà in seguito all’installazione del launcher Avvio Applicazioni Now.
Nel caso in cui la barra di ricerca Google non sia disponibile sul tuo dispositivo, potrai comunque configurare l’assistente vocale Google Now con la procedura indicata:
dovrai soltanto aprire l’applicazione ufficiale di Google sul tuo smartphone ed effettuare la configurazione direttamente dall’app.

Per configurare Google Now, quello che devi fare è avviare l’applicazione ufficiale di Google.
Fai quindi clic sulla lettera G sulla barra di ricerca di Avvio Applicazioni Now o apri direttamente l’applicazione Google, toccando la sua icona.



Una volta che avrai aperto l’applicazione Google tramite la barra di ricerca di Avvio Applicazioni Now, dovrai fare “tap” sulle tre linee orizzontali situate in alto a sinistra.
A questo punto individua e tocca la voce Impostazioni dal menu che compare e vai prima su Voce e poi su Rilevamento “Ok Google”.

Secondo quelle che sono le impostazioni predefinite dello strumento offerto da Google Now, il servizio di ricerca vocale offerto da Google Now, chiamato Ok Google dovrebbe essere attivo Solo nella app Google.
Controlla quindi che l’opzione Dall’app Google sia impostata su ON.
In caso contrario, attivala, spostando la levetta da OFF a ON.



Se lo desideri, puoi attivare i comandi vocali di Google anche dalla Home Screen, in caso di schermo attivo o spento.
Come fare?
Semplicemente sposta su ON la levetta relativa Sempre Attivo per poter utilizzare i comandi vocali anche quando lo schermo dello è spento e lo smartphone è bloccato.

Se hai spostato la levetta su ON, in corrispondenza della voce Sempre Attivo, dovrai poi effettuare un’ulteriore procedura di configurazione, “addestrando” il tuo dispositivo a riconoscere la tua voce.
Non preoccuparti, si tratta di una procedura molto semplice.
Per prima cosa premi su Continua, dopodiché si tratta di ripetere per tre volte la frase Ok Google ad alta voce:
dovrai far comparire tre segni di spunta accanto alle voci In ascolto, Dì ancora e Dì un’ultima volta.



Inoltre, nel caso ti venga richiesto, puoi scegliere di attivare la funzione Voce Attendibile premendo sul pulsante Sì accetto.
Si tratta di uno strumento aggiuntivo che permetterà al tuo dispositivo di riconoscere la tua voce in maniera automatica.
Attivando quest’opzione, il tuo dispositivo potrà sbloccarsi quando dirai Ok Google nella schermata di blocco.
A questo punto potrai confermare quest’ultima operazione inserendo il tuo PIN o appoggiando il dito sul sensore del Touch ID se presente.
Premi poi su Fine per completare la procedura di configurazione di Google Now.

Come dettare SMS Android tramite Google Now

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Una volta che avrai seguito tutte le procedure preliminari per l’installazione di Google Now, puoi procedere a dettare SMS, tramite il tuo smartphone Android.
Dalla schermata principale, premi sull’icona del microfono, in corrispondenza della barra di ricerca Google che sarà comparsa in seguito all’installazione del launcher Avvio Applicazioni Now.

Premendo sull’icona del microfono, puoi parlare al tuo smartphone Android, chiedendo a Google Now di inviare un SMS ad un contatto.
Per farlo dì Invia un SMS a [nome della persona a cui desideri inviare un SMS].



Google Now ti risponderà chiedendo di dettare il testo del messaggio.
Una volta che avrai dettato il testo del messaggio, Google Now ti chiederà se desideri modificare il testo del messaggio o se, valutata l’effettiva correttezza del messaggio, inviarlo.
Per modificare il testo del messaggio dì Modifica, in alternativa, per inviare il messaggio dì Invia.
Al comando Invia, l’assistente vocale di Google invierà il messaggio da te dettato al destinatario scelto.

Per ulteriori informazioni sulle altre funzionalità dell’assistente vocale Google Now puoi leggere la mia guida intitolata Siri per Android.



come dettare punteggiatura android



come dettare punteggiatura android

Android include un sistema di dettatura vocale che è molto comodo ma con la lingua italiana dà più di qualche problema.
Ad esempio, hai provato a dettare un testo al tuo smartphone Android pronunciando simboli di punteggiatura, come “punto” o “virgola”?
Il telefono non li riconosce e li scrive come parole anziché come simboli di punteggiatura.

Per fortuna però esiste Swype Beta, una tastiera alternativa del tutto gratuita che comprende un avanzatissimo sistema di dettatura vocale che comprende anche i simboli di punteggiatura pronunciati in lingua italiana.
Se vuoi scoprire come installarla e come dettare punteggiatura Android utilizzandola, continua a leggere.



Se vuoi imparare come dettare punteggiatura Android, il primo passo che devi compiere è avviare il browser del tuo smartphone e collegarti all’indirizzo beta.swype.com/android/get/ per scaricare il downloader di Swype.
A download completato apri, premendo sulla voce che trovi nel centro notifiche di Android, il file apk appena scaricato e, nella schermata che si apre, premi il pulsante Installa.

Ad installazione completata, premi su Apri ed avvia il download dell’applicazione vera e propria di Swype premendo il pulsante Download Swype collocato in fondo alla schermata che compare.
Aspetta che lo scaricamento giunga al termine e premi nuovamente Installa e Fine per completare l’installazione della tastiera Swype sul tuo telefonino.



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Adesso, devi attivare la tastiera di Swype e impostarla come tastiera predefinita del tuo telefono.
Per fare ciò, recati nelle Impostazioni di Android, seleziona la voce Lingua e testo dal menu, metti il segno di spunto accanto alla voce Swype Beta e premi sul pulsante OK per attivare Swype.



Successivamente, richiama la tastiera di Android aprendo qualsiasi applicazione che permette di digitare del testo (es.
Messaggi) e tieni premuto per un paio di secondi il pulsante con l’icona dell’ingranaggio.
Seleziona quindi Swype Beta dall’elenco delle tastiere disponibili e premi prima su Accettare e poi su Continua, Ignora e Inizia a usare Swype per attivare la tastiera Swype.

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Adesso la tastiera di Swype è attiva e funzionante, ma è impostata sulla lingua inglese.
Per aggiungere il supporto alla lingua italiana, tieni premuto per un paio di secondi il pulsante Spazio e premi sul pulsante Più lingue nel riquadro che compare.

Nella schermata che compare, seleziona la voce Scarica lingue e scegli di scaricare i file relativi all’Italiano.
Al termine del download, premi su Accettare, richiama nuovamente il tastierino, tieni premuto Spazio per un paio di secondi e seleziona la lingua italiana dal menu che compare sullo schermo.



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Ora sei finalmente pronto a dettare punteggiatura Android in italiano usando qualsiasi applicazione consenta di digitare del testo.
In che modo?
Nulla di più facile.
Pigia sull’icona del microfono che si trova in basso a destra nel tastierino di Swype e comincia a dettare il testo che intendi “scrivere”, comprensivo di punteggiatura.



Si può usare tranquillamente un linguaggio naturale, quindi per inserire una virgola puoi dire “virgola”, per inserire un punto interrogativo puoi dire “punto interrogativo”, e così via.
Quando hai terminato la dettatura, premi su Fine e il testo dettato a voce verrà trascritto sullo schermo dello smartphone.

Il sistema di dettatura vocale incluso in Swype Beta è molto preciso, ma per poter essere utilizzato necessita di una connessione Internet attiva.
Questo significa che non si può usare offline.
Puoi disattivare Swype e tornare alla tastiera di default di Android (e vice versa) in qualsiasi momento, basta seguire le indicazioni presenti nella mia guida su come cambiare la tastiera Android.



come deframmentare android



come deframmentare android

Girovagando sul Google Play Store, ti sei imbattuto in diverse app per deframmentare la memoria degli smartphone Android e vorresti qualche delucidazione sul loro funzionamento?
Effettivamente sono molti gli amici che mi stanno scrivendo in merito a questo argomento e credo che sia arrivato proprio il momento di occuparsene.

Andiamo dunque dritti al sodo e vediamo come deframmentare Android.
O meglio, cerchiamo di capire se questa procedura è davvero necessaria e se bisogna fidarsi delle app pensate per questo scopo.
Nulla di eccessivamente complicato, promesso! Cercherò di essere il più chiaro possibile.



Cominciamo questa guida su come deframmentare Android partendo dal concetto di deframmentazione.
Come ti ho spiegato anche nella mia guida su come deframmentare il computer, la deframmentazione è una procedura mediante la quale si possono “riordinare” i file sul disco fisso dopo che, con il susseguirsi delle modifiche, le cancellazioni e la creazione di nuovi file, questi si frammentano occupando punti dell’hard disk distanti fra loro (diventando lenti da aprire).
Si tratta di una routine di manutenzione altamente consigliata sui PC equipaggiati con hard disk standard, ma per i dispositivi Android vale lo stesso discorso?

La risposta è no, nella maniera più assoluta.
Deframmentare un dispositivo Android non solo è inutile ma può risultare addirittura dannoso.
Questo perché gli smartphone e i tablet non sono dotati di hard disk normali ma di memorie Flash, che hanno un tempo di accesso uguale per tutti i file ed ordinano questi ultimi in maniera automatica.
Inoltre, questi drive sono caratterizzati da cicli di scrittura limitati, pertanto stressarli con la deframmentazione non fa altro che accorciare inutilmente la loro vita.
Il discorso vale sia per le memorie interne dei telefoni/tablet sia per le schede di memoria SD che si possono inserire in essi.



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Alla luce di ciò, deframmentare Android è assolutamente sconsigliato.
C’è inoltre da considerare il fatto che spesso le applicazioni pensate per questo scopo rappresentano un rischio per la privacy.
Installandole sul proprio smartphone, infatti, si accetta di farle accedere alla cronologia delle navigazioni Web e ad altre comunicazioni di Rete che potrebbero finire nelle mani di qualche malintenzionato.
Meglio starne alla larga, insomma.



E tutti quei feedback a cinque stelle sul Play Store?
Su questo bisognerebbe fare un discorso generale riferito a tutte le app, ad ogni modo ti dico che non di rado gli sviluppatori di applicazioni poco raccomandabili fanno salire artificialmente il rating dei propri software usando commenti fasulli (fake) e votazioni “gonfiate”.

Per smascherare tali “giochetti”, solitamente basta cliccare sul link per leggere tutti i commenti presenti sul Google Play Store e prestare attenzione ai feedback con poche stelle:
se l’applicazione rappresenta un rischio per la privacy, probabilmente ce ne saranno molti tesi ad avvertire gli utenti di ciò.
Basta solo fare un po’ di attenzione, informarsi, e così si evitano un mucchio di rischi inutili.



come creare una playlist su android



come creare una playlist su android

Stai per affrontare un lungo viaggio e hai deciso di rendere più piacevole il tragitto ascoltando un po’ di buona musica con il tuo fedele smartphone Android.
Una volta preparato il tutto, però, ti sei reso conto che negli ultimi tempi hai ascoltato esclusivamente i brani presenti in un album oppure i brani passati in maniera casuale dalle app di streaming (magari sfruttando la funzionalità radio), senza creare nessun tipo di “raccolta” che possa riprodurre in automatico i tuoi brani preferiti.

Non preoccuparti, a tutto c’è un rimedio, anche a questo:
in questa guida, ti mostrerò come creare una playlist su Android utilizzando le principali app per ascoltare la musica sul sistema del “robottino verde”, così da poter riprodurre musica di continuo e senza dover cambiare manualmente brano.
Oltre alle modalità di azione previste dalle app di streaming, avrò cura di mostrarti come creare delle playlist utilizzando i file audio e i brani custoditi nella memoria del tuo dispositivo, così da poterli organizzare e ascoltare in maniera ordinata utilizzando l’app di riproduzione “di serie” inclusa in tutti i moderni smartphone Android.



Dunque, senza attendere oltre, ritaglia qualche minuto del tuo tempo libero e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di creare delle code di riproduzione sul tuo dispositivo e di usarle al meglio.
Detto ciò, ti auguro buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come creare una playlist su Android tramite servizi di streaming
    • YouTube
    • Google Play Musica
    • Spotify
    • Amazon Music
    • Apple Music
  • Come creare una playlist su Android gratis

Come creare una playlist su Android tramite servizi di streaming

Gran parte della musica, al giorno d’oggi, si ascolta grazie alle app di streaming:
pertanto, vien da sé che, nella prima parte di questa guida, andrò a mostrarti come creare una playlist su Android con i servizi di streaming audio più famosi.
Ricordati che la maggior parte di questi ultimi impone delle limitazioni sull’ascolto dei brani in forma gratuita, e spesso tali limiti si ripercuotono anche sulle playlist.
Detto ciò, andiamo al sodo.



YouTube

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YouTube è molto probabilmente l’app più utilizzata per guardare video, ma viene usata molto anche per ascoltare musica.
Permette, inoltre, di creare delle playlist dei videoclip con grande facilità. In che modo?
Te lo spiego subito.



Prima di tutto, apri l’app di YouTube sul tuo smartphone e cerca il video del primo brano che vuoi mettere in lista, facendo tap sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra e digitando il nome dell’artista o del brano, quindi avvia la riproduzione del videoclip.

Mentre il video musicale scorre, puoi iniziare a creare la tua playlist musicale effettuando un tap prolungato sul pulsante Salva; nella schermata successiva, hai la possibilità di scegliere se aggiungere il video a una delle playlist già presenti sul tuo account Google (rimuovendo o aggiungendo il segno di spunta alla casella corrispondente) oppure crearne una nuova facendo tap sulla voce Nuova Playlist.



In quest’ultimo caso, devi scegliere il nome da dare alla playlist e indicare la sua visibilità (Pubblico, se desideri che essa venga vista anche dai contatti che seguono il tuo canale; Non in elenco, se vuoi che la tua playlist sia raggiungibile solo da chi conosce l’indirizzo URL della stessa; Privato, se desideri conservare la playlist per te e renderla invisibile agli altri utenti di YouTube e a quelli che seguono il canale); per confermare l’aggiunta del brano, è sufficiente fare tap sulla voce OK.
A partire da questo momento, potrai aggiungere nuovi video alla playlist appena creata facendo un tap “breve” sul pulsante Salva, poiché l’app aggiungerà subito il brano all’ultima playlist utilizzata o creata.

Per accedere velocemente alle playlist salvate, portati nella schermata Home dell’app YouTube, fai tap sul menu Raccolta collocato in basso a destra, quindi tocca una delle playlist presenti in elenco per avviarne la riproduzione (puoi anche ordinarle in ordine alfabetico o mettere in cima le playlist più recenti, utilizzando il menu a tendina Playlist (A-Z) o Playlist (aggiornate di recente).



Con l’account gratuito di YouTube, puoi ascoltare musica con l’inserimento di messaggi pubblicitari e senza la possibilità di spegnere lo schermo o di cambiare app (in questi due casi la musica andrà in pausa); se vuoi rimuovere questi limiti, puoi sottoscrivere un abbonamento a YouTube Music Premium e usare la relativa app specifica per la musica, come ti ho spiegato nella mia guida dedicata a guida dedicata a YouTube Music.

Google Play Musica

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Sei solito ascoltare la musica in streaming tramite Google Play Musica e vorresti raccogliere (e riprodurre in sequenza) la tua musica preferita in una comoda playlist?
Perfetto, tra un attimo ti spiegherò come fare.



Se disponi di un abbonamento Unlimited al servizio, o se hai già provveduto ad acquistare preventivamente dei brani, puoi aggiungerli a una playlist nel seguente modo:
per prima cosa, avvia l’app dedicata, cerca un brano o un album da riprodurre usando il pulsante a forma di lente d’ingrandimento (o selezionandolo tra i brani preferiti), fai tap sul pulsante () presente accanto al brano o all’album di tuo interesse e, infine, fai tap sulla voce Aggiungi a playlist collocata nel menu che si apre a schermo.

Nella nuova schermata che compare, premi sulla voce Nuova playlist per creare una nuova coda di riproduzione, indica un nome e una descrizione da associare alla raccolta, quindi fai tap sulla voce OK per confermare le modifiche.
D’ora in avanti, puoi aggiungere nuovi brani alla playlist appena creata ripetendo i passaggi che ti ho illustrato poc’anzi e selezionando la playlist creata in precedenza.
Per visualizzare le playlist create, sfiora il pulsante ☰ collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Raccolta musicale dal menu che compare.



Per tua informazione, Google Play Musica offre la sua grande raccolta musicale a pagamento, con la possibilità di scegliere se acquistare il brano o l’album (che diventeranno di tua proprietà e potrai ascoltarli senza limiti e senza abbonamento) oppure accedere al servizio Unlimited, che permette l’ascolto di tutti i brani presenti sulla piattaforma.
A tal proposito, ti invito ad approfondire l’argomento leggendo la mia guida su come funziona Google Play Musica.

Spotify

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Come dici?
Usi Spotify ormai da tempo ma non sei in grado di creare una playlist sull’app di Spotify per Android?
Non temere, non è affatto difficile! Per farlo, avvia l’app sul tuo dispositivo, effettua l’accesso, se necessario, con le credenziali del tuo account premendo sul tasto Accedi o tramite l’account Facebook e, a login avvenuto, cerca il primo brano (o il primo album) di tuo interesse facendo tap sul pulsante Cerca, presente nella barra inferiore.

Una volta identificato il brano o l’album, fai tap sul pulsante () ad esso corrispondente, quindi seleziona la voce Aggiungi alla playlist.
A questo punto, dovrebbe aprirsi una nuova schermata in cui selezionare una delle playlist già esistenti; se, invece, vuoi crearne una nuova, premi sul pulsante Nuova playlist presente in alto, fornisci un nome alla playlist quindi fai tap su Crea:
il brano o l’album verranno subito aggiunti a essa.



Per ascoltare le playlist salvate su Spotify, ti sarà sufficiente fare tap sul bottone La mia libreria, portarti nella sezione Playlist, quindi scegliere la playlist da riprodurre.
Ricorda che la versione gratuita di Spotify non permette di ascoltare i brani nell’ordine desiderato (solo riproduzione casuale) e presenta delle pubblicità d’intermezzo a intervalli regolari:
per bypassare questi limiti e rimuovere la pubblicità, puoi sottoscrivere un abbonamento a Spotify Premium, seguendo le istruzioni che ti ho fornito mia guida su come abbonarsi a Spotify.

Amazon Music

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Per quanto riguarda Amazon Prime Music, il servizio di streaming musicale esclusivo per gli utenti Amazon Prime, la creazione di una playlist sulla relativa app per Android è affare davvero molto semplice:
dopo aver avviato l’app, effettua l’accesso (se necessario) usando il tuo account Amazon e, a login effettuato, tocca il simbolo a forma di lente d’ingrandimento collocato in alto a destra e cerca il brano, l’artista o l’album che intendi ascoltare.
Una volta trovato l’elemento di tuo interesse, fai tap sul pulsante () presente accanto a ogni voce e, in seguito, sulla voce Aggiungi alla playlist.



Ti verrà mostrata una schermata in sovrimpressione nella quale dovrai scegliere se creare una nuova playlist oppure aggiungere il brano a una playlist già esistente; selezionando la prima opzione, dovrai poi indicare un nome da assegnare alla playlist che ti accingi a creare e confermare facendo tap sulla voce Salva.
Per accedere alle playlist salvate ti sarà sufficiente fare tap sulla voce Musica presente in basso e selezionare la scheda Playlist.

Tieni ben presente che il servizio Prime Music offre l’accesso a circa 2 milioni di brani, a fronte di un catalogo multimediale completo di oltre 50 milioni di brani; per accedere a quest’ultimo, puoi sottoscrivere un abbonamento separato al servizio Amazon Music Unlimited, facendo riferimento ai passaggi spiegati nella mia guida su come funziona Amazon Music Unlimited.



Apple Music

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Sei fiero abbonato al servizio Apple Music, tanto da scaricare l’app per Android dedicata, ma non hai la più pallida idea di come creare una playlist personalizzata sulla stessa?
Nessun problema, ti aiuto io.



Tanto per cominciare, avvia l’app e, se necessario, effettua l’accesso con il tuo ID Apple; una volta dentro, cerca un brano o un artista facendo tap sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra.
Identificato l’elemento di tuo interesse, effettua un tap prolungato sullo stesso, premi sulla voce Aggiungi a una playlist annessa al menu che va ad aprirsi e, successivamente, tocca la voce Nuova playlist.

A questo punto, indica un nome, una descrizione e un’immagine da assegnare alla playlist e, se lo desideri, completala subito con altri brani:
fai, dunque, tap sulla voce Aggiungi musica per cerca un brano dal catalogo di Apple Music oppure tra quelli presenti nella Libreria.
Puoi aggiungere i brani di tuo interesse sfiorando la casella bianca con bordo rosa collocata accanto agli stessi:
ll termine della selezione, tocca il segno di spunta rosa presente nella parte superiore dello schermo e il gioco è fatto.

Come creare una playlist su Android gratis

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Se non hai trovato utili le istruzioni precedenti, poiché non intendi creare una playlist su Android tramite i servizi di streaming più conosciuti, ma è tua precisa intenzione raccogliere in una comoda “coda di riproduzione” tutti i brani musicali custoditi nella memoria del tuo dispositivo, allora questa è la sezione del tutorial più adatta a te.

Per comodità, ti consiglio di utilizzare l’app Play Musica (la stessa di cui ti ho parlato qualche sezione fa), installata già “di serie” sui dispositivi Android:
essa, oltre a poter riprodurre brani tramite Internet, è perfettamente in grado di riprodurre e organizzare i brani disponibili nella memoria del dispositivo.



Tanto per iniziare, dunque, avvia la summenzionata app richiamandola dal drawer di Android, premi sul pulsante collocato in alto a sinistra e, nel menu che compare, apponi il segno di spunta accanto alla voce Solo musica scaricata.
A partire da questo momento, l’app andrà in modalità offline e visualizzerà i soli brani presenti sul dispositivo.

Per creare la tua playlist, fai nuovamente tap sul pulsante , quindi seleziona la voce Raccolta multimediale dal menu proposto:
navigando tra le schede presenti in alto (Artisti, Album, Brani e così via), individua l’elemento musicale da aggiungere, fai tap sul pulsante () ad esso corrispondente e, infine, sulle voci Aggiungi a playlist e Nuova playlist.
Per concludere, indica un nome e una descrizione della stessa e conferma la creazione premendo sul pulsante OK.



Aspetta, mi stai dicendo che vorresti trasferire tutta la tua musica su Android ma proprio non sai come fare?
A tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida su come caricare musica su Android, in cui ti ho mostrato tutti i passaggi da effettuare per trasferire gli MP3 (o altri formati audio) del computer nella memoria interna o sulla scheda microSD del dispositivo Android.

come creare giochi android



come creare giochi android

Il Play Store di Android è pieno zeppo di giochi divertentissimi e appassionanti, ma ne manca uno:
quello che sogni di realizzare orami da tempo ma che, per mancanza di conoscenze legate alla programmazione, non hai ancora creato.
Beh, non capisco cosa aspetti?
Comincia a studiare la materia, esercitati e, vedrai, nel giro di qualche mese riuscirai a ottenere i primi risultati incoraggianti.
D’altronde esistono strumenti semplificati che permettono di creare giochi per le piattaforme mobili senza dover scrivere righe infinite di codice.

Come dici?
La cosa ti intriga e ti piacerebbe sapere se posso darti una mano a raggiungere il tuo obiettivo?
Ma certo che sì, sta’ tranquillo.
Se mi dedichi la tua attenzione, posso infatti spiegarti come creare giochi per Android usando una serie di soluzioni adatte un po’ a tutti:
a chi vuole cimentarsi con la scrittura del codice e a chi, invece, vuole avere poco o nulla a che fare con quest’ultimo.



Adesso però mettiamo le chiacchiere da parte e cominciamo immediatamente a darci da fare.
Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer, prenditi del tempo libero solo per te e inizia subito a concentrarti sulla lettura di tutto quanto riportato qui di seguito.
Spero vivamente che alla fine tu possa finalmente ritenerti ben contento di quanto appreso.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come creare giochi Android con Unity
  • Come creare giochi con Android Studio
  • Come creare giochi Android senza programmare
  • Come creare giochi Android e guadagnare

Informazioni preliminari

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Prima di passare all’azione andando a scoprire come creare giochi per Android, è doveroso, da parte mia, fare alcune precisazioni.

In primo luogo, sappi che gli strumenti che puoi sfruttare per sviluppare giochi per Android (e più in generale per le piattaforme mobile) si suddividono in due categorie:
gli SDK e i software commerciali indipendenti.



Gli SDK (acronimo di Software Development Kit) sono quelli che vengono messi a disposizione degli sviluppatori da chi realizza i sistemi mobile (Google, in questo caso).
Consentono di sfruttare al massimo la piattaforma alla quale si rivolgono, di gestire ogni singolo particolare, di assicurarsi che ogni funzione risulti essere ottimizzata e di effettuare svariati test, anche emulando virtualmente i dispositivi finali.
In linea di massima, però, risultano un po’ meno intuitivi rispetto ad alcune soluzioni commerciali di terze parti.

I software commerciali indipendenti (altrimenti noti come Game Engine), invece, sono quelli che, come suggerisce la stessa definizione, vengono rilasciati da aziende terze e mediante cui si possono sviluppare contenuti all’interno di un ambiente integrato.
A seconda della licenza d’uso, consentono di esportare i giochi in diversi formati destinati ad altrettanti sistemi operativi.
Da notare, poi, che vanno a caratterizzarsi per un livello di difficoltà d’uso solitamente basso e permettono di realizzare un progetto unico (e tutte le risorse connesse) esportabile come pacchetto compatibile con diverse piattaforme, a seconda della licenza posseduta.



Sia in un caso che nell’altro, per sviluppare giochi per Android devi conoscere almeno un minimo quelli che sono i linguaggi di programmazione più diffusi per lo scopo in questione, quali Java e XML.
Per approfondire l’argomento, ti rimando alla lettura delle mie guide incentrate specificamente su come iniziare a programmare, come creare un programma e come imparare Java.

Come creare giochi Android con Unity

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, passiamo all’azione vera e propria.
La prima risorsa che voglio invitarti a prendere in considerazione è Unity.
Nel caso in cui non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un ambiente di sviluppo integrato multipiattaforma dedicato alla creazione di numerose simulazioni 3D e 2D.
Consente, dunque, di sviluppare videogiochi di qualsiasi genere, offrendo un elevato livello di personalizzazione e un alto tasso qualitativo dei software generati.

È disponibile per Windows e macOS e ne esistono più versioni:
quella gratuita, denominata Personal, è gratis, ma solo se la persona giuridica che rappresenta chi se ne serve non genera guadagni o raccolte fondi eccedenti i 100.000$.
In caso contrario, occorre effettuare l’acquisto di una licenza Plus o Pro (con costi a partire da 25$/mese con fatturazione annuale).



Per scaricare Unity Personal sul tuo computer, visita il sito Internet ufficiale del programma e clicca sul pulsante Get Started, dopodiché individua la dicitura Personal e premi sul pulsante Try Personal.
Apponi poi un segno di spunta in corrispondenza della voce Accept terms e fai clic sul bottone Download Unity Hub.

A download completato, se stai usando Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre, clicca prima sul pulsante e poi su quello Next.
Spunta quindi la casella collocata accanto alla voce I accept the terms of the License Agreement, clicca per tre volte di seguito sul bottone Next e, per concludere, premi sul pulsante Install.



Se, invece, stai usando macOS, apri il pacchetto .dmg scaricato e trascina l’icona del programma all’interno della cartella Applicazioni del computer.
In seguito, fai clic destro su di essa, seleziona la voce Apri dal menu contestuale e premi sul bottone Apri nella finestra comparsa sullo schermo, in modo tale da andare ad aggirare le restrizioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Ora che, a prescindere dal sistema operativo utilizzato, visualizzi la finestra del programma sul desktop, effettua il login con il tuo account Unity.
Se non ne possiedi ancora uno, salta questo passaggio cliccando sul bottone Work Offline.
Successivamente, clicca sul pulsante New collocato in alto a destra, digita il nome del tuo progetto nella prima casella di testo e seleziona un template dall’elenco in basso, scegliendo tra 2D e 3D.
Premi poi sul pulsante Create project, collocato in basso a destra.



A questo punto, ti ritroverai al cospetto dell’editor di Unity, che risulta suddiviso in tre grandi aree, ciascuna delle quali dedicata a una componente differente del flusso di lavoro: il pannello Hierarchy, quello Inspector e il pannello Project.

Il primo, si trova nella parte sinistra della finestra e permette di gestire gli elementi presenti sulla scena.
Per creare un nuovo elemento, fai clic destro all’interno del pannello in questione e scegli, mediante l’apposito menu che ti viene mostrato, la categoria e l’oggetto da creare.
 



A destra, invece, è presente il pannello Inspector, il quale permette di visualizzare e modificare le proprietà degli elementi selezionati nel primo pannello.
L’area Project, poi, è destinata alla gestione delle risorse di cui si compone il progetto:
facendo clic destro al suo interno e selezionando la voce Import New Asset dal menu che compare, puoi aggiungere al tuo progetto tutti i materiali di cui necessiti, come sequenze audio, immagini o motivi decorativi.

Per creare nuove scene, vale a dire nuovi livelli o nuove ambientazioni di gioco, seleziona la voce File e quella New Scene dalla barra dei menu di Unity.
Per testare il gioco, invece, clicca sul bottone Play, che si trova in alto.
Ricordati poi di premerlo nuovamente per uscire dalla modalità test, in modo tale da poter apportare eventuali ulteriore modifiche al progetto.



Quando lo vorrai, potrai esportare il tuo gioco selezionando la voce File dalla barra dei menu, cliccando sulla dicitura Build Settings, selezionando la voce Android nella finestra che si apre e cliccando sui pulsanti Switch Platform e Build.
Infine, assegna un nome al file e procedi pure con il salvataggio, indicando la posizione di output e premendo sul bottone apposito.

Tieni presente che non sempre sul computer sono disponibili tutti i componenti necessari per lo sviluppo dei giochi, come ad esempio librerie, moduli aggiuntivi o software.
Qualora così fosse, non troverai il pulsante Switch Platform nell’editor del programma, bensì quello Open Download Page e, cliccandoci sopra, verrai subito reindirizzato alla pagina che fornisce istruzioni sui moduli mancanti e sui dettagli della loro installazione.



Per ulteriori dettagli e approfondimenti riguardo il funzionamento di Unity, puoi fare riferimento al manuale ufficiale presente sul sito Internet del software.

Come creare giochi con Android Studio

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Vediamo adesso come creare giochi per Android usando Android Studio, la suite che integra Android SDK messa a disposizione direttamente da Google.
Include un apposito editor tramite il quale gli sviluppatori possono realizzare app e giochi per Android.
Inoltre, consente di decompilare i file APK e di visualizzarne il relativo contenuto.



È gratis e si può usare su Windows, macOS e Linux.
Da notare che a meno di non voler programmare tutto manualmente, di solito i giochi non si creano direttamente in Android Studio ma si utilizza un editor che consente di creare il mondo virtuale che poi il game engine dovrà gestire.

Ciò detto, per scaricare Android Studio sul tuo computer, visita il sito Internet del programma e clicca sul bottone Download Android Studio che trovi al centro della pagina visualizzata.
Nel modulo che si apre, seleziona la casella collocata accanto alla voce I have read and agree with the above terms and conditions e clicca sul pulsante azzurro collocato in basso, per procedere con il download.



A scaricamento ultimato, se stai usando Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre sul desktop, fai clic sul pulsante .
Nella schermata successiva, clicca sul bottone Next per tre volte consecutive e porta a termine il setup premendo il bottone Finish.

Se, invece, stai usando macOS, apri il pacchetto .dmg ottenuto, sposta l’icona di Android Studio nella cartella Applicazioni del Mac, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che ti viene mostrato, in modo tale da avviare l’applicazione andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).



Successivamente, a prescindere dal sistema operativo in uso, clicca sul pulsante OK nella schermata visualizzata, fai clic sul tasto Next per tre volte di fila e aspetta che il download di tutti i componenti necessari al funzionamento del programma venga avviato e portato a termine.
In seguito, clicca sul pulsante Finish, per visualizzare la finestra principale di Android Studio.

A questo punto, seleziona l’opzione Start a new Android Studio project per creare un nuovo progetto e iniziare a programmare, scegli il modulo dal quale partire, assegna un nome al progetto del tuo gioco e seleziona la versione dell’SDK da usare, utilizzando il menu a tendina dedicato.
In seguito, fai clic sul pulsante Next e indica quale tra le basi preimpostate disponibili desideri eventualmente usare, quindi configurane i valori oppure lascia quelli predefiniti e conferma il tutto facendo clic sul bottone Finish.



Serviti poi dell’editor che ti viene proposto per sviluppare il tuo gioco.
A sinistra trovi la struttura, mentre a destra è presente l’editor vero e proprio.
In alto, invece, ci sono i pulsanti per inserire oggetti, tagliare, copiare e incollare le parti di codice ecc., mentre ancora più sopra trovi la barra dei menu.

Quando necessario, potrai salvare il progetto del gioco richiamando la voce apposita annessa presente nel menu File ,collocato in alto a sinistra.
Per ulteriori dettagli e per approfondire il funzionamento del programma, ti consiglio la lettura della guida all’uso di Android Studio fornita direttamente da Google.



Come creare giochi Android senza programmare

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È possibile creare giochi per Android anche senza programmare:
per riuscirci, ci si può affidare a delle apposite Web App, le quali consentono di sviluppare app e giochi in maniera semplice, agendo tramite un editor visuale, sfruttando un pratico sistema di drag-and-drop per inserire i vari elementi d’interesse.



Tra le varie Web App disponibili su piazza, ti suggerisco di affidarti a MIT App Inventor, che è gratis e abbastanza famosa.
Da notare, però, che per poterla sfruttare, occorre effettuare il login con il proprio account Google.

Per servirtene, recati dunque sulla sua home page, effettua l’accesso con il tuo account Google, premi sul bottone Start new project che trovi in alto, digita il nome che vuoi assegnare al gioco e fai clic sul pulsante OK.



A questo punto, seleziona l’Italiano dal menu a tendina in collocato alto a destra, in modo tale da tradurre l’interfaccia del servizio in Italiano, e comincia a servirti dell’editor visuale su schermo per creare il tuo gioco.

L’editor è suddiviso in più sezioni:
a sinistra trovi l’elenco degli elementi e degli oggetti che puoi aggiungere all’interfaccia dal gioco (Componenti disponibili), al centro c’è la schermata che ti mostra l’anteprima del risultato finale (Visualizzatore), mentre a destra ci sono l’elenco dei vari elementi (Componenti utilizzati), il menu con le proprietà degli oggetti selezionati (Proprietà) e il bottone per caricare i file multimediali (Multimediale).



Per cominciare ad aggiungere elementi all’interfaccia del gioco, selezionali dall’elenco situato sulla sinistra e trascinali al centro, rilasciandoli nel punto che preferisci.
Per modificarne le proprietà, invece, selezionali e serviti della sezione apposita, collocata a destra.
Per aggiungere ulteriore schermate al tuo gioco, clicca poi sul bottone Aggiungi Schermo posto in alto, mentre per rimuoverle usa quello Rimuovi Schermo, che trovi accanto.

Per aggiungere uno o più elementi all’interfaccia dell’app, selezionali dall’elenco a sinistra e trascinali nel visualizzatore al centro, nel punto che preferisci.
Per modificarne le proprietà, selezionali e intervieni tramite l’apposita sezione posta sulla destra.
Per aggiungere ulteriori schermate all’app, premi sul bottone Aggiungi Schermo che si trova in alto, mentre per rimuoverle usa il pulsante Rimuovi Schermo adiacente.



Una volta portato a termine lo sviluppo del tuo gioco, salvalo facendo clic sulla voce Progetti che si trova in alto a sinistra e selezionando la voce Salva progetto dal menu che compare.
Per scaricarlo sul tuo computer, invece, seleziona, sempre dal medesimo menu, l’opzione Esporta il progetto selezionato (.aia).

Come creare giochi Android e guadagnare

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Dopo essere riuscito a creare il tuo gioco per dispositivi Android, utilizzando gli strumenti di cui ti ho parlato nelle righe precedenti e seguendo le relative istruzioni d’uso, puoi finalmente pensare alla sua distribuzione sul Play Store di Google, il negozio di applicazioni ufficiale per i dispositivi basati sulla piattaforma mobile del robottino verde, ed, eventualmente, anche alla sua monetizzazione.



Per riuscirci, devi aprire un account come sviluppatore, associare quest’ultimo al tuo profilo Google al costo di 25 dollari e inviare a “big G” il gioco da te creato.
Per compiere i passaggi in questione, ti basta visitare la pagina di registrazione a Google Play Console.

Dopo aver fatto ciò, potrai procedere con l’upload dei file APK dei tuoi giochi.
In questa fase, dovrai in primo luogo gestire i metadati dei giochi che hai sviluppato, quindi il versionamento e i requisiti di sistema e, in seguito, pensare alla parte commerciale, vale a dire al titolo, alla descrizione, agli screenshot e al prezzo.
Per ulteriori informazioni , ti rimando alla consultazione della guida ufficiale di Play Console.



come creare cartelle android



come creare cartelle android

Creare una cartella nella home screen di Android è davvero un gioco da ragazzi.
Basta selezionare un’applicazione, tenere il dito premuto sulla sua icona e trascinarla su un’altra icona:
quasi come per magia, il sistema crea così una cartella che contiene entrambe le icone e alla quale si possono aggiungere anche altre app.

La procedura funziona tutti i launcher più diffusi, compreso quello predefinito delle ultime versioni del sistema operativo, ma alcuni amici mi hanno chiesto una cosa diversa; mi hanno chiesto se si possono creare cartelle Android nell’app drawer, cioè nel menu in cui si trovano le icone di tutte le applicazioni installate sullo smartphone (o sul tablet).
Ebbene, anche in questo caso la risposta è affermativa!



Grazie ad alcuni launcher personalizzati, che si possono scaricare facilmente dal Google Play Store e non richiedono permessi di root per funzionare, è possibile raggruppare le applicazioni del drawer e organizzarle in cartelle facili sia da trovare che da consultare.
Vuoi sapere quali sono i launcher che offrono questa funzionalità?
Nessun problema, te ne segnalo subito un paio fra i più interessanti e ti spiego come utilizzarli.
Buon divertimento!

Launcher Google (Now/Pixel)

Cominciamo dai launcher ufficiali di Google, i quali si trovano preinstallati sui device appartenenti alle serie Nexus e Pixel e si possono scaricare su altri device tramite il Play Store:
Google Now Launcher e Pixel Launcher.



I launcher “stock” di Google consentono di creare delle cartelle di applicazioni solo nella home screen, non nel drawer, quindi non nel menu in cui si trovano le icone di tutte le app installate sul dispositivo (per quello bisogna rivolgersi a dei launcher alternativi come quelli che esamineremo in seguito).

Per creare una cartella nella home screen di Now Launcher o Pixel launcher, tieni il dito premuto sull’icona di una delle applicazioni che vuoi includere nella cartella e trascinala sull’icona di un’altra app che vuoi includere nella medesima cartella.
Successivamente, seleziona la cartella che viene generata e rinominala come più preferisci selezionando il suo nome che si trova in basso.



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Dopo aver creato una cartella, puoi aggiungere altre icone in essa semplicemente selezionandole, tenendo il dito premuto su di esse e trascinandole sulla cartella in questione.
Inoltre, ti segnalo che aprendo una cartella e tenendo il dito premuto sulle icone contenute in essa, puoi riordinare queste ultime e disporle nella sequenza che più preferisci.



Nova Launcher

Nova Launcher è ritenuto da molti, compreso il sottoscritto, il miglior launcher per Android:
è leggero, ricco di funzioni avanzate e si può personalizzare fin nei minimi dettagli.
Poteva mai mancargli una funzione come quella per raggruppare le app del drawer in cartelle?
Certo che no, ma purtroppo si tratta di una delle “feature” riservate agli utenti della versione Prime dell’applicazione, che costa 4,50 euro.

Se accetti di fare questo piccolo investimento, sappi che prima di acquistare il pacchetto “Nova Prime” dal Play Store devi scaricare il launcher in versione base, che è gratuito.
L’applicazione rileverà automaticamente la tua “licenza” e sbloccherà tutte le funzioni destinate agli utenti Prime (fra cui, per l’appunto, la creazione delle cartelle nel drawer).



A download di entrambe le app effettuato, recati nel menu Impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nel drawer), fai “tap” sull’icona Home page e imposta Nova Launcher come launcher predefinito per il tuo smartphone/tablet mettendo il segno di spunta accanto al suo nome.

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Ora viene il bello! Per creare una cartella nell’app drawer, torna sulla home screen di Android (che ora dovrebbe essere gestita da Nova), tieni il dito premuto su un punto “vuoto” dello schermo e seleziona l’icona delle Impostazioni che compare in basso a destra.

Nella schermata successiva, seleziona la voce Menu delle app, scorri fino in fondo il menu che si apre e fai “tap” sulla voce Gruppi del menu delle app. A questo punto, seleziona la scheda Cartelle che si trova in alto a destra, premi sul pulsante + (collocato anch’esso in alto a destra) per avviare la creazione di una nuova cartella, digita il titolo che vuoi assegnare a quest’ultima nell’apposito campo di testo e premi sul pulsante Aggiungi per completare l’operazione.



Successivamente, premi sull’icona della matita collocata accanto al nome della cartella che hai appena creato, premi sul pulsante Seleziona app e scegli quali app includere nella cartella.
Ripeti la procedura per tutte le cartelle che desideri creare e il gioco è fatto.

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Missione compiuta! Adesso torna in home screen, accedi all’app drawer e troverai le tue cartelle fra le applicazioni disponibili nel menu.
Per aggiungere nuove app a una cartella o rinominarla, seleziona la sua icona e premi sugli appositi pulsanti presenti nel riquadro che si apre.

Se vuoi che le cartelle all’interno del drawer vengano mostrate in ordine alfabetico e non prima delle altre app, torna nelle impostazioni di Nova Launcher, seleziona la voce Menu delle app e sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Prima le cartelle.



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Per cancellare una cartella creata in precedenza, devi andare nel menu Impostazioni > Menu delle applicazioni > Gruppi del menu delle applicazioni di Nova Launcher, selezionare la scheda Folders, tenere il dito premuto sul nome della cartella da eliminare e premere sul pulsante Elimina presente nel riquadro che si apre.



Infine, ti segnalo che per creare delle cartelle in home screen devi seguire la procedura “classica” già vista per i launcher di Google, ovvero devi prendere l’icona di un’app e trascinarla su quella di un’altra app (o su quella di una cartella già esistente, se vuoi inserire l’applicazione in quest’ultima).

Smart Launcher

Cerchi un launcher in grado di organizzare automaticamente le applicazioni in cartelle?
Allora ti consiglio vivamente di provare Smart Launcher.
Si tratta di un launcher gratuito (nella sua versione di base, ce n’è anche una Pro che costa 2,99 euro e include alcune funzionalità aggiuntive), estremamente leggerlo ed elegante che fa proprio quello di cui hai bisogno:
esamina la lista delle applicazioni installate sul telefono e le organizza automaticamente in base alle loro categorie di appartenenza (es.
Comunicazione, Internet, Giochi e via discorrendo).



Per usufruire delle potenzialità di Smart Launcher, scarica l’applicazione dal Google Play Store, avviala e premi sulla freccia collocata al centro dello schermo.
Dopodiché accetta che il launcher possa trasmettere ai suoi server la lista delle applicazioni installate sullo smartphone (in modo da categorizzarle in maniera istantanea grazie a un database remoto), scegli se utilizzare una disposizione per le icone in stile fioregriglia e imposta le tue applicazioni predefinite per l’ascolto di musica, la navigazione online ecc.
(ti verranno mostrate solo le categorie per le quali hai installato più applicazioni simili, che possono ricoprire lo stesso ruolo).

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Per concludere, premi sul pulsante  e ti ritroverai al cospetto della tua nuova home screen:
un menu con delle icone circolari (relative alle tue app preferite per ascoltare musica, navigare online, inviare messaggi, scattare foto, telefonare e visualizzare immagini), l’ora corrente e una barra di ricerca.
Per accedere al drawer con tutte le app suddivise automaticamente in categorie, fai “tap” sull’icona con i 6 quadratini che si trova in basso a sinistra e sfoglia il menu che si apre usando la barra laterale di sinistra.

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Per impostare Smart Launcher come launcher predefinito di Android, recati nel menu Impostazioni > Home page del tuo smartphone/tablet e metti il segno di spunta accanto al suo nome.

TouchWiz

Se utilizzi uno smartphone Samsung e quindi il tuo launcher predefinito non è quello “puro” di Android, bensì quello TouchWiz sviluppato dal colosso coreano, puoi creare cartelle Android senza ricorrere ad applicazioni di terze parti.



Tutto quello che devi fare è aprire l’app drawer, premere sul pulsante Modifica (collocato in alto a destra) per attivare la “Edit mode” e accorpare le applicazioni proprio come faresti in home screen, cioè tenendo il dito premuto su un’icona e trascinando quest’ultima su un’altra icona.
Al termine delle modifiche, premi sul pulsante Fine e il gioco è fatto.

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Sul Play Store sono disponibili anche alcuni launcher che ricalcano l’aspetto e le funzionalità della TouchWiz di Samsung, come ad esempio S Launcher.

Creare cartelle nascoste su Android

Ti piacerebbe creare delle cartelle nascoste per inserire in esse delle applicazioni che non vuoi far vedere i tuoi amici?
In questo caso ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come nascondere app Android in cui ti ho spiegato come nascondere le icone delle app e come bloccare l’accesso a queste ultime con un PIN di sicurezza usando alcune applicazioni adatte allo scopo: credo sia proprio il tipo di soluzione che fa per te!



come creare app android gratis



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Tra i principali pregi di Android, c’è il fatto che tutti possono cimentarsi nello sviluppo di applicazioni, avendo poi la possibilità di distribuire le proprie creazioni mediante vari canali; il tutto senza investire cifre stratosferiche.
A tal proposito, se anche tu, come molti altri utenti, vorresti sapere come creare app per Android gratis e non sai da dove cominciare, sappi che posso aiutarti.

Ovviamente, dovrai metterci del tuo, profondendo la giusta dose d’attenzione e impegno nel tuo progetto e mettendoti di buzzo buono per quel che concerne lo studio dei linguaggi di programmazione:
senza questi elementi, infatti, non è possibile in alcun modo approcciarsi alla creazione di un’app.



Ciò detto, se sei quindi pronto a scoprire in che modo procedere per creare la tua applicazione per Android, ti suggerisco di concederti un po’ di tempo libero soltanto per te e di dedicarti alla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Spero che, alla fine, tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che riesca a raggiungere i tuoi obiettivi.
Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Software per creare app Android gratis
    • Android Studio (Windows/macOS)
    • Eclipse IDE (Windows/macOS/Linux)
    • Visual Studio (Windows/macOS)
  • Come creare app Android gratis online
  • Come creare app Android gratis e guadagnare

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo di questo tutorial, ci sono alcune informazioni che è mio dovere fornirti per consentirti di creare app per Android gratis nel miglior modo possibile.

In primo luogo ribadisco che, per sviluppare applicazioni per Android, occorre conoscere i linguaggi di programmazione.
Nel caso specifico del sistema operativo del robottino verde, i più diffusi sono Java e XML.
Per approfondimenti a tal proposito, ti rimando alla lettura delle mie guide su come iniziare a programmare, come creare un programma, come imparare Java e come programmare in Java.



I linguaggi di programmazione, una volta appresi, possono essere adoperati mediante appositi software utili per lo sviluppo delle app.
Degli strumenti in questione fanno in primo luogo parte gli SDK.
Acronimo di Software Development Kit, essi sono delle raccolte di strumenti ufficiali (messe a disposizione dalle aziende che curano le piattaforme software di rifermento, in questo caso Google con Android) per lo sviluppo e il testing delle app.
Consentono di sfruttare al massimo la piattaforma a cui si rivolgono e di gestire la cosa in maniera molto dettagliata.

Ci sono poi i software commerciali indipendenti, vale a dire quelli che, come intuibile dalla definizione stessa, sono stati realizzati da aziende terze e consentono di creare contenuti all’interno di un ambiente integrato.
Solitamente, risultano più semplici da usare rispetto agli SDK e permettono di strutturare un progetto unico esportabile in formati differenti, come pacchetto compatibile con varie piattaforme, in base alla licenza in proprio possesso.



Software per creare app Android gratis

Come ti dicevo nelle righe precedenti, per sfruttare i linguaggi di programmazione per creare app per Android gratis è necessario ricorrere all’uso di appositi software:
qui di seguito trovi indicati quelli che, a mio modesto avviso, rappresentano i migliori della categoria.
Mettili subito alla prova!

Android Studio (Windows/macOS)

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Android Studio è lo strumento reso ufficialmente disponibile da Google per lo sviluppo delle app per Android.
È gratis, si può usare su Windows e macOS e include tutto ciò che occorre per compiere l’operazione oggetto di questo tutorial e per testare le applicazioni realizzate.



Per effettuarne il download, recati sul sito Internet del programma e clicca sul bottone Download Android Studio posto al centro.
Seleziona, poi, la voce I have read and agree with the above terms and conditions nel modulo che ti viene mostrato e clicca sul bottone azzurro, situato in basso, per avviare il download

Completata la procedura di scaricamento, se quello che stai usando è un PC basato su Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sui pulsanti , Next (per tre volte di seguito) e Finish.



Se stai usando macOS, apri il pacchetto .dmg scaricato, trascina l’icona di Android Studio nella cartella Applicazioni del Mac, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, per avviare Android Studio andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Ora che visualizzi la finestra del software sullo schermo, clicca sui pulsanti OK e Next (per tre volte), attendi che il download dei componenti necessari per utilizzare Android Studio venga portato a termine e clicca sul pulsante Finish.



Adesso che visualizzi la schermata principale di Android Studio, inizia pure a cimentarti nello sviluppo della tua prima app selezionando l’opzione Start a new Android Studio project, dopodiché scegli il modulo da cui intenti partire, assegna un nome all’app e seleziona la versione dell’SDK da usare.

In seguito, clicca sul pulsante Next e indica quale base preimpostata vuoi eventualmente usare, configurane i valori (se vuoi, puoi anche lasciare quelli predefiniti) e, infine, fai clic sul bottone Finish.



Personalizza, dunque, il modello scelto per la tua app usando l’editor del programma: a sinistra trovi la struttura, a destra l’editor vero e proprio e in alto ci sono i pulsanti per inserire oggetti, incollare le parti di codice ecc.
e la barra dei menu.

Quando lo vorrai, potrai salvare il progetto della tua applicazione cliccando sulla voce File, che si trova in alto a sinistra, e selezionando l’apposita dicitura dal menu che compare.



Eclipse IDE (Windows/macOS/Linux)

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Un’altra risorsa che ti invito a prendere in considerazione è Eclipse IDE:
si tratta di un software gratuito, disponibile per Windows, macOS e Linux e grazie al quale è possibile compilare applicazioni basate su Java.
Usandolo in accoppiata al componente aggiuntivo gratuito Android Development Tools può essere impiegato per lo sviluppo delle applicazioni per la piattaforma mobile di Google.
Da notare che, a sua volta, necessita dell’installazione di Java sul PC per funzionare.



Per effettuarne il download, recati sul sito Internet di Eclipse e clicca prima sul pulsante Download 64 bit e poi su quello Download, presente nella nuova pagina visualizzata.

Ultimato il download, se stai usando Windows, estrai l’archivio ZIP appena ottenuto in una cartella a piacere e avvia il software Eclipse presente al suo interno.
Clicca poi sui pulsanti e OK nella finestra che compare sul desktop.



Invece, se stai usando macOS, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni del Mac.
Successivamente, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, così da aprire Eclipse andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Aspetta, ora, che il software venga scaricato ed eseguito, fai clic sulla “x” che trovi accanto alla voce Welcome nella finestra che si è aperta ed effettua l’installazione di Android Development Tools:
per riuscirci, clicca sulla voce Help che si trova in alto a sinistra, seleziona la dicitura Install New Software dal menu che compare, digita l’indirizzo http://dl-ssl.google.com/android/eclipse/ nel campo vuoto annesso alla finestra visualizzata e clicca sul pulsante Add.
A questo punto, seleziona la casella per l’installazione del componente Developer Tools, clicca sul bottone Next e accetta la relativa licenza d’uso.



Fatta anche questa, puoi cimentarti nello sviluppo della tua prima applicazione usando l’editor di Eclipse:
a sinistra trovi l’elenco di tutti i progetti, in basso ci sono la barra a schede tramite cui ottenere informazioni su quello che stai programmando e a destra puoi visualizzare tutti i membri della classe selezionata.

Per cominciare a lavorare a un progetto, clicca sulla voce File posta nella parte in alto a sinistra della finestra di Eclipse, seleziona le voci New e Java Project, compila il campo Project name digitando il nome che vuoi assegnare al tuo progetto e premi sul bottone Finish.



Quando lo riterrai opportuno, potrai salvare il lavoro svolto, cliccando nuovamente sul menu File, selezionando la voce Save Ad da quest’ultimo, specificando posizione e nome che vuoi assegnare al file di output e facendo clic sul pulsante OK.

Visual Studio (Windows/macOS)

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Un altro ottimo strumento al quale, a parer mio, faresti bene ad appellarti per creare app per Android gratis è Visual Studio.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un programma reso disponibile da Microsoft, compatibile sia con Windows che con macOS e grazie al quale si possono sviluppare applicazioni per tutte le più diffuse piattaforme, sia mobile che non, usando differenti linguaggi di programmazione.



Per effettuarne il download sul tuo PC, visita il sito Internet di Visual Studio e clicca sul bottone Download che trovi in corrispondenza della voce Community.

Completata la procedura di download, se stai usando Windows, apri il file .exe ottenuto, premi sui bottoni e Continua e aspetta che venga eseguita l’installazione del programma.
A procedura ultimata, individua la sezione Dispositivi mobili e giochi, seleziona la casella che trovi accanto al linguaggio di programmazione che intendi usare (es.
Sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili con C++) e clicca sul pulsante Installa.



Su macOS, invece, apri il pacchetto .dmg ottenuto, fai doppio clic sull’icona dell’installer del programma e, nella finestra che si apre, premi sul bottone Continua.
Fatto ciò, seleziona la casella posta in corrispondenza della dicitura Android, per eseguire l’installazione del componente necessario per sviluppare app per Android e premi sul pulsante Installa.

A questo punto, se disponi di un account Visual Studio, effettua il login tramite quest’ultimo.
In caso contrario, seleziona il collegamento per saltare questo step e segui la procedura di configurazione iniziale che ti viene proposta.



Clicca poi sul bottone Avvia Visual Studio, seleziona la voce Crea un nuovo progetto, scegli uno dei modelli preimpostati disponibili per avviare lo sviluppo della tua app e premi sul pulsante Avanti.
Assegna, quindi, un nome al progetto, indica il percorso in cui vuoi salvare il tutto e il nome che vuoi assegnare al contenitore e premi sul bottone Crea.

Successivamente, ti ritroverai dinanzi all’editor del programma con a destra le sezioni per visualizzare la struttura del progetto e le proprietà dei vari elementi aggiunti; al centro la sezione che mostra le parti di codice e in alto la barra degli strumenti e quella dei menu con tutti i bottoni e le funzioni utili per creare e modificare l’app.



Quando lo vorrai, potrai salvare l’applicazione che hai sviluppato, nel percorso indicato in fase di creazione del progetto, facendo clic sulla voce File che si trova in alto a sinistra e sulla dicitura Salva [nome progetto], presente nel menu che si apre.

Come creare app Android gratis online

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Creare app per Android è cosa fattibile anche online, senza dover scaricare assolutamente nulla sul computer in uso, agendo direttamente e comodamente dalla finestra di qualsiasi browser Web. In che modo?
Semplice:
basta rivolgersi a MIT App Inventor.

MIT App Inventor è un servizio online gratuito, grazie al quale è possibile creare app per Android in maniera abbastanza semplice e senza dover necessariamente approfondire lo studio dei linguaggi di programmazione.
Rispetto alle risorse di cui ti ho parlato in precedenza, è una soluzione un po’ più limitata, ma comunque molto valida.



Mi chiedi come potertene servire?
Te lo spiego sùbito.
Tanto per cominciare, recati sulla home page del servizio, effettua l’accesso con il tuo account Google (è indispensabile per poter usare MIT App Inventor) e clicca sul pulsante Start new project, che si trova in alto.
Fatto ciò, digita il nome che vuoi assegnare all’app che intendi creare e clicca sul bottone OK.

Ora che visualizzi l’editor del servizio, traducine l’interfaccia, selezionando l’Italiano dal menu a tendina che si trova in alto a destra.
Successivamente, comincia pure a cimentarti nella creazione della tua app mediante gli strumenti e i comandi disponibili sullo schermo:
a sinistra trovi l’elenco degli elementi e degli oggetti che puoi aggiungere all’interfaccia dell’applicazione, al centro trovi la schermata mediante cui visualizzare l’app in anteprima, mentre a destra c’è l’elenco degli elementi che la compongono, il menu con le proprietà degli oggetti selezionati e il pulsante per effettuare l’upload dei file media.



Per aggiungere degli elementi all’interfaccia dell’app, ti basta selezionarli dall’elenco a sinistra e trascinarli nella schermata al centro.
Se vuoi, puoi anche modificare le proprietà di un determinato elemento, selezionandolo e usando le voci e le opzioni che trovi nella sezione a destra.

Per aggiungere ulteriori schermate all’applicazione, invece, clicca sul pulsante Aggiungi Schermo che si trova in alto, mentre per rimuoverle, in caso di ripensamenti, premi sul bottone Rimuovi Schermo adiacente.



Quando lo riterrai opportuno, potrai salvare il progetto dell’applicazione creata selezionando il menu Progetti, che si trova in alto a sinistra, e cliccando sulla dicitura Salva.
Per effettuarne il download sul PC, invece, scegli l’opzione Esporta il progetto selezionato (.aia) nel mio computer, annessa sempre al menu Progetti.

Come creare app Android gratis e guadagnare

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Hai seguito per filo e per segno le mie indicazioni su come creare app per Android gratis e adesso ti piacerebbe capire come distribuirle sul Play Storeguadagnare grazie a esse?
Per riuscirci, devi in primo luogo creare un account come sviluppatore e associare a quest’ultimo il tuo account Google, pagando 25$.



Per compiere l’operazione in questione, collegati a questa pagina Web ed effettua la registrazione su Google Play Console.
Per cui, accedi con il tuo account Google o verifica che quello attualmente in uso sia corretto (in caso contrario, clicca sul collegamento Accedi con un altro account e modificalo), spunta la casella posta sotto la dicitura Accetto il contratto con gli sviluppatori, fai clic sul pulsante Vai al pagamento che si trova in basso, immetti le informazioni relative alla tua carta di credito per il pagamento e, infine, fornisci i dati per creare il tuo account da sviluppatore.

In seguito, provvedi a inviare a Google le applicazioni che hai sviluppato, effettuando l’upload dei relativi file APK.
Provvedi altresì a gestirne i metadati (vale a dire il versionamento e i requisiti di sistema) e la parte commerciale (quindi il titolo, la descrizione ecc.).



Per quanto concerne la possibilità di guadagnare con le tue app, puoi sia scegliere di rendere queste ultime disponibili solo tramite acquisto, previo pagamento di una data somma di denaro, che gratuitamente, inserendovi però all’interno dei banner pubblicitari e andando quindi a racimolare denaro in tal modo.
Un altro sistema che puoi valutare è quello di proporre acquisti in-app.
In questo caso, gli utenti vengono invitati ad acquistare funzioni e/o contenuti aggiuntivi in seguito al download. Per ulteriori dettagli, ti rimando alla consultazione della guida ufficiale di Play Console.

come controllare il pc con android



come controllare il pc con android

Prima di uscire di casa, hai lasciato diversi programmi a scaricare sul tuo PC e sei curioso di sapere i tuoi download a che punto sono arrivati?
Ti piacerebbe usare il telefonino per scoprirlo, visualizzando lo stato del PC di casa in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo?
Se hai uno smartphone Android, puoi farlo.

Basta rivolgersi a TeamViewer, una straordinaria applicazione gratuita per Android e per PC che permette di visualizzare il desktop del computer da remoto sul telefonino e di comandare il PC a distanza utilizzando Internet.
Impossibile?
Allora prova a mettere in pratica i consigli su come controllare il PC con Android che sto per darti e poi mi dici.



Se vuoi scoprire come controllare il PC con Android, devi innanzitutto collegarti all’Android Market con il tuo telefonino (o anche con il PC, volendo) e cliccare prima sul pulsante azzurro Scarica (collocato in alto a destra) e poi su Accetta e scarica per installare TeamViewer sul tuo smartphone.

Adesso devi fare lo stesso sul PC che vuoi comandare a distanza.
Collegati quindi al sito Internet di TeamViewer per computer e clicca sul pulsante bianco Download v6.0.11052 (accertati che ci sia selezionata la voce Windows in alto) che si trova al centro della pagina per scaricare il programma sul tuo PC.



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A download completato, avvia la versione di TeamViewer che hai scaricato sul computer (TeamViewer_Setup_it.exe) e, nella finestra che si apre, clicca su Esegui.
Accertati quindi che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Installa e fai click prima su Avanti e poi su , metti il segno di spunta accanto alla voce per scopi privati/non commerciali e clicca ancora su Avanti.



Accetta dunque le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alle voci Accetto le condizioni della licenza e  Confermo di utilizzare TeamViewer esclusivamente per scopi privati, fai click su Avanti, metti la spunta su e completa l’installazione di TeamViewer cliccando su Avanti.

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Nella finestra che si apre, sei pronto per configurare il PC per essere controllato da remoto tramite smartphone.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, digita il nome che vuoi assegnare al computer nel campo Nome computer, la password che vuoi usare per accedervi da remoto nei campi Password e Conferma password e fai click sul pulsante Avanti per proseguire nella registrazione del PC.

A questo punto, ti verrà chiesto di creare un account gratuito in TeamViewer per ricordare le impostazioni del PC (altrimenti dovresti digitare una password diversa ed un nome preimpostato per il computer da controllare ad ogni esecuzione del programma).
Compila quindi il modulo che ti viene proposto con i tuoi dati personali (nome utente, e-mail e password) e clicca prima su Avanti e poi su Fine per completare la configurazione iniziale di TeamViewer.



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Adesso sei pronto a controllare il PC con Android da remoto.
Prima, però, devi cliccare sul link di conferma presente nel messaggio di posta elettronica ricevuto da TeamViewer per convalidare il tuo account e devi accertarti di due cose:
che il programma sia in esecuzione sul PC e che sia il computer che il telefonino siano collegati ad Internet.
Avvia quindi TeamViewer sul tuo smartphone Android e, nella schermata che compare, clicca sul pulsante Lista partner collocata in basso.



Ora, effettua l’accesso al programma utilizzando il Nome account e la Password che hai appena indicato durante la creazione dell’account gratuito di TeamViewer e sfiora prima il pulsante Accedi e poi la voce I miei computer per visualizzare la lista dei computer disponibili per la connessione remota (ossia il PC di casa).

Per cominciare a comandare da remoto il tuo PC, clicca sul nome del tuo computer e leggi le istruzioni che compaiono a schermo per conoscere i comandi del programma.
A questo punto, sfiora il pulsante Chiudi (in basso a destra) e inizia a guidare il tuo computer dal telefonino guidando il puntatore del mouse con il dito e usando le icone collocate in basso per regolare il livello di zoom dello schermo, richiamare la tastiera, fare click destro, ecc..
Quando hai finito di comandare il PC, premi il tasto Back del telefono e chiudi TeamViewer.