come stampare da whatsapp



come stampare da whatsapp

Un collega ti ha inviato tramite WhatsApp un documento PDF che hai necessità di stampare ma non sai come riuscirci agendo direttamente dalla schermata della chat?
Vorresti stampare la foto che il tuo amico ti ha spedito sempre mediante il famoso servizio di messaggistica ma non riesci proprio a capire in che modo procedere?
Non ti preoccupare, posso aiutarti io, con questo mio tutorial dedicato giust’appunto all’argomento.

Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti indicati, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come stampare da WhatsApp documenti, foto e mappe delle posizioni.
L’operazione, sebbene in apparenza possa risultare complessa, è in realtà semplicissima da eseguire, anche da parte di chi – un po’ come te – non si reputa esattamente un grande esperto in fatto di nuove tecnologie.
Suvvia dunque, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci all’opera.



Ah, quasi dimenticavo:
sempre restando in tema di stampa da WhatsApp, per completezza d’informazione a fine guida ho provveduto ad inserire un paragrafo dedicato a come stampare le conversazioni.
Magari può tornarti utile.
Buona lettura!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Stampare da WhatsApp da smartphone
    • Da Android
    • Da iOS
  • Stampare da WhatsApp da computer
    • Da PC e Mac
    • Da Web
  • Stampare le conversazioni di WhatsApp

Operazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1



Stampare da WhatsApp è possibile sia da smartphone (Android e iOS) che da computer (Windows, Mac e Web).
In tutti i casi, bisogna però compiere alcuni passaggi preliminari per riuscire nell’impresa.
Ai più potrà sembrare una banalità ma per molti potrebbe non essere così, specie ai meno serrati in fatto di nuove tecnologie:
per compiere l’operazione in questione occorre disporre di una stampante ed occorre verificare che questa risulti configurata, accesa e funzionante.

I passaggi da compiere per eseguire l’operazione in questione risultano leggermente differenti a seconda del fatto che la stampante utilizzata sia dotata o meno di connettività Wi-Fi.
Genericamente parlando, basta comunque collegare il cavo per l’alimentazione dell’apparecchio alla stampante ed alla presa elettrica, schiacciare il tasto di accensione della stampante, collegare quest’ultima al computer e/o alla rete wireless e seguire la procedura guidata che viene proposta sullo schermo del dispositivo di riferimento e/o sul display della stampante stessa.



Inoltre, per quanto riguarda la stampa da smartphone ed in particolar modo da Android, devi preoccuparti di scaricare (tramite Play Store) e configurare sul dispositivo il plugin per i servizi di stampa relativo alla marca (ed eventualmente anche al modello della tua stampante).

Per quanto concerne invece iOS, una volta configurata la stampante, se questa supporta la connettività Wi-Fi ed in special modo la tecnologia proprietaria Apple denominata AirPrint, non occorre effettuare alcuna procedura particolare sul dispositivo in uso.
In caso contrario, bisogna ricorrere all’uso di apposite app in grado di ovviare al problema.



Per maggiori dettagli in tal senso, fa’ riferimento ai miei tutorial dedicati in via specifica a come collegare una stampante, come collegare stampante WiFi e come stampare da cellulare.

Stampare da WhatsApp da smartphone

Una volta compiuti i passaggi preliminari di cui sopra, possiamo finalmente entrare nel vivo della questione ed andare a scoprire, in concreto, come stampare da WhatsApp.
Innanzitutto desidero spiegarti come procedere da smartphone, tramite l’app del famoso servizio di messaggistica disponibile per Android e per iOS.
Per saperne di più continua a leggere.

Da Android

IMMAGINE QUI 2



Utilizzi uno smartphone Android?
In tal caso, per poter stampare da WhatsApp devi in primo luogo afferrare il tuo dispositivo, sbloccarlo, accedere al drawer e fare tap sull’icona della famosa applicazione per messaggiare.

A questo punto, seleziona la scheda Chat dalla schermata visualizzata, fai tap sulla conversazione di tuo interesse ed individua il documento o la foto che desideri mandare in stampa.
Pigia quindi sul pulsante […] in alto a destra, seleziona Condividi dal menu che si apre e fai tap sull’app per la stampa dal menu che ti viene mostrato oppure sulla voce Stampa.



Per quel che concerne invece la mappa della posizione, pigiaci sopra nella conversazione, attendi l’apertura dell’app Google Maps, premi sul bottone Condividi presente in basso e seleziona l’applicazione per la stampa oppure sulla voce Stampa dal menu che si apre.

In tutti i casi, nella scremata che successivamente ti sarà mostrata potrai regolare le impostazioni relative alla stampa scegliendo il formato, se stampare a colori o in bianco e nero ecc.
Per finalizzare l’operazione e dunque per procedere con la stampa vera e propria, premi sulla voce apposita presente su schermo.



Nota: Alcune delle indicazioni e delle voci relative al processo di stampa che ti ho fornito in questo passo potrebbero differire leggermente rispetto a ciò che tu visualizzi sul display dello smartphone.
La cosa dipende essenzialmente dalla marca e dal modello di cellulare impiegato oltre che dalla versione di Android in uso e dalle personalizzazioni che il produttore ha scelto di applicarvi.

Da iOS

IMMAGINE QUI 3



Se invece stai utilizzando un iPhone, per poter stampare da WhatsApp il primo passo che devi compiere è quello di afferrare il tuo dispositivo, sbloccarlo, accedere alla home screen e selezionare l’icona della celebre app per la messaggistica istantanea.
Successivamente recati nella sezione Chat della stessa ed apri la conversazione di riferimento.

Individua dunque il documento che intendi stampare, facci tap sopra, premi poi sul pulsante per la condivisone (il rettangolo con la freccia verso l’alto) collocato nella parte in alto a destra della schermata successiva e seleziona, dal menu che vedi apparire, l’opzione Stampa.



Se invece vuoi stampare un’immagine, procedi nel seguente modo:
pigiaci sopra, fai tap sull’icona per la condivisone in basso a sinistra, seleziona Condividi dal menu che si apre e scegli Stampa dall’ulteriore menu visualizzato.

Per quel che concerne invece le mappa con la posizione, per poterla stampare pigiaci sopra, seleziona l’icona della condivisone in basso a sinistra, scegli Apri con mappe, premi sul pulsante Condividi nella nuova schermata visualizzata e seleziona Stampa.



A prescindere dall’elemento che hai scelto di mandare in stampa, nella schermata visualizzata verifica che in corrispondenza della voce Stampante che sta in alto risulti selezionata la stampate corretta (in caso contrario pigiaci sopra e selezionala tu), indica il numero di copie che intendi stampare tramite il menu apposito, espandi il menu Opzioni per regolare tutte le altre impostazioni (tipo di carta usata, intervallo di stampa ecc.) e, per concludere, premi sulla voce Stampa in alto a destra.

Stampare da WhatsApp da computer

Come ti dicevo, puoi stampare da WhatsApp anche servendoti dell’applicazione dedicata disponibile per Windows e Mac oltre che mediante la versione Web del servizio.
Mi chiedi come fare per riuscirci?
Beh, segui le istruzioni sul da farsi che trovi qui sotto e lo scoprirai subito.

Da PC e Mac

IMMAGINE QUI 4



Per poter stampare da WhatsApp agendo da computer, il primo passo che devi compiere è quello di aprire la famosa applicazione per la messaggistica istantanea disponibile per Windows o per Mac e ad eseguire la scansione del QR code presente su schermo (se necessario).
Se non sai come si fa, apri WhatsApp sullo smartphone, recati in Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop > Scannerizza il codice QR ed inquadra con la fotocamera del cellulare il codice visualizzato.

Adesso, seleziona, dalla parte sinistra della finestra, la conversazione di riferimento, individua il documento oppure la foto che vuoi stampare, cliccaci sopra e premi sul simbolo della freccia verso il basso apparso in alto a destra per eseguire il download del file sul computer.



Dopodiché apri il documento o la foto e richiama il comando per la stampa dal visualizzatore di documenti/immagini in uso sul tuo computer.
Ad esempio, se stai usando Windows 10, dopo l’apertura del visualizzatore di foto predefinito seleziona […] > Stampa dalla parte in alto della finestra; mentre se stai usando macOS, dopo l’apertura di Anteprima seleziona File > Stampa… dalla barra dei menu.

Se invece vuoi stampare la mappa della posizione, dopo averci cliccato sopra attendi l’apertura del browser Web ed aspetta che ti vengano mostrate le coordinate su Google Maps.
Dopodiché richiama il comando per la stampa agendo dalla barra dei menu.
Ad esempio, se stai usando Chrome ti basta fare clic sul bottone […] in alto a destra e selezionare Stampa… dal menu che appare.



Per concludere, a prescindere dal fatto che tu abbia scelto di intervenire su un documento, su un’immagine oppure sulla mappa della posizione, regola le impostazioni relative alla stampa dalla nuova finestra visualizzata su schermo, verifica che risulti selezionata la stampante corretta (in caso contrario provvedi tu) e clicca sul bottone Stampa per finalizzare l’operazione.

Da Web

IMMAGINE QUI 5

Utilizzi WhatsApp dal browser?
Allora per poter stampare documenti, immagini e mappe delle posizioni le prime mosse che devi effettuare sono:
aprire il navigatore che generalmente utilizzi dal tuo computer (es.
Chrome), visitare la home page di WhatsApp Web ed eseguire la scansione del codice QR visualizzato (se necessario). Se non sai come si fa, apri WhatsApp sullo smartphone, recati in Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop > Scannerizza il codice QR ed inquadra con la fotocamera del cellulare il codice.



Adesso, seleziona la conversazione di riferimento dall’elenco presente sulla sinistra ed individua l’elemento ad essa annesso che intendi stampare dopodiché facci clic sopra.

Se si tratta di un documento oppure di una foto, premi quindi sul simbolo della freccia verso il basso apparso in alto a destra per effettuare il download del file sul computer.



A scaricamento ultimato, apri il documento o la foto e richiama il comando per la stampa dal visualizzatore di documenti/immagini in uso sul computer.
Se ad esempio stai usando Windows 10, dopo l’apertura del visualizzatore di foto predefinito seleziona […] > Stampa dalla parte in alto della finestra; mentre se stai usando macOS, dopo l’apertura di Anteprima seleziona File > Stampa… dalla barra dei menu.

Per stampare invece la mappa della posizione, dopo averci cliccato sopra attendi attendi che si apra una nuova scheda nel browser con le coordinate su Google Maps.
Successivamente richiama il comando per la stampa agendo dalla barra dei menu.
Per fare un esempio, se stai usando Chrome ti basta fare clic sul bottone […] in alto a destra e selezionare Stampa… dal menu che compare.



Infine, a prescindere dall’elemento che in precedenza avevi selezionato, regola le impostazioni relative alla stampa dalla nuova finestra sullo schermo, sincerati del fatto che risulti selezionata la stampante corretta (altrimenti provvedi tu) e premi sul bottone Stampa.

Stampare le conversazioni di WhatsApp

IMMAGINE QUI 6



Per concludere in bella, come si suol dire, voglio spiegarti anche come fare per riuscire a stampare le conversazioni di WhatsApp.
L’operazione, ci tengo però a precisarlo, è fattibile solo da Android e da iOS.  Trovi spiegato come procedere proprio qui di seguito.

Ti faccio notare che, una volta completata la procedura di esportazione, quello che ti ritroverai sarà un archivio compresso contenente un file TXT con la conversazione di riferimento ed i vari file media (se scegli di importarli).



  • Da Android – Recati nella scheda Chat di WhatsApp, fai tap sulla conversazione di riferimento, seleziona il nome del contatto o del gruppo che sta in cima, premi sul pulsante […] in alto a destra e scegli Altro dal menu che si apre.
    Seleziona quindi l’opzione Esporta chat, scegli se includere o meno i media ed indica l’app in cui esportare l’archivio compresso con il file di testo della conversazione e gli eventuali media, sempre utilizzando il menu apparso sullo schermo.
  • Da iOS – Recati nella sezione Chat di WhatsApp, fai tap sulla conversazione di riferimento, seleziona il nome del contatto o del gruppo che sta in cima, seleziona Esporta chat nella schermata visualizzata, scegli se allegare i media oppure no dal menu che appare ed indica, dal menu su schermo, la posizione per il salvataggio del file compresso contenente il relativo file di testo e gli eventuali media.

come spostare whatsapp su scheda sd



come spostare whatsapp su scheda sd

Hai installato moltissime applicazioni sul tuo smartphone e, come facilmente intuibile, ora la sua memoria è quasi piena.
Vorresti, dunque, liberare un po’ di spazio trasferendo WhatsApp sulla scheda SD ma, visto che sei un po’ inesperto nell’utilizzo dello smartphone, non sai come fare.
Beh, non preoccuparti:
se le cose stanno effettivamente in questo modo, sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

In questo mio tutorial, infatti, ti spiegherò passo dopo passo come spostare WhatsApp su scheda SD, in modo che tu possa riuscire nel tuo obiettivo in maniera facile e veloce.
Ti basterà seguire le indicazioni che troverai nel corso delle prossime righe e, indipendentemente dal modello di smartphone in tuo possesso (a patto che si tratti di un dispositivo Android), raggiungerai il tuo scopo, promesso.



Come dici?
Non vedi l’ora di iniziare?
Posso immaginarlo! D’accordo, mettiamoci subito all’opera.
Prenditi qualche minuto di tempo libero, mettiti seduto bello comodo, prendi in mano il tuo dispositivo e presta la massima attenzione alle procedure che ti illustrerò nel corso dei prossimi paragrafi.
Vedrai che, in pochissimo tempo, riuscirai a trasferire l’app di WhatsApp sulla scheda SD e a liberare la memoria del tuo smartphone.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Spostare WhatsApp su scheda SD su Android
    • Spostare WhatsApp su scheda SD senza root
    • Spostare WhatsApp su scheda SD con root
  • Spostare WhatsApp su scheda SD su iPhone

Spostare WhatsApp su scheda SD su Android

IMMAGINE QUI 1



Se possiedi uno smartphone Android, sarai felice di sapere che puoi spostare WhatsApp su una scheda SD in maniera molto semplice, attraverso una procedura che richiede di agire tramite il menu delle Impostazioni di Android (che si può attuare anche per il trasferimento di app “sorelle” di WhatsApp, come WhatsApp Business).

Per riuscire in questo intento, devi come prima cosa assicurarti che la scheda SD inserita nel telefono sia stata inizializzata come memoria interna, anziché come memoria portatile.
Ciò è di fondamentale importanza perché soltanto con quest’opzione è possibile installarvi delle applicazioni.
Nel caso in cui la scheda sia stata impostata come memoria portatile, invece, è possibile trasferirvi soltanto file e contenuti multimediali (a meno che non si effettui la procedura di root, come ti indicherò nel prossimo capitolo del tutorial).



Questa possibilità di selezione della tipologia di memoria solitamente viene richiesta dopo aver inserito la scheda SD nell’apposito alloggiamento dello smartphone (a partire dalle versioni del sistema operativo Android 6.0 e successive), in quanto ti viene mostrata una notifica che riguarda la possibilità di inizializzare la scheda SD.

Per procedere, fai tap sul pulsante Configura che puoi vedere nel centro notifiche di Android (è quella sezione visibile facendo uno swipe dall’alto verso il basso, in prossimità del margine superiore del display, e poi premi sulla opzione Utilizza come memoria interna, nella schermata che ti viene mostrata.



Se la scheda SD è stata configurata come memoria portatile e vuoi modificarla in memoria interna, devi eseguire la configurazione della scheda SD dalle impostazioni di Android.
Recati, quindi, nel menu Impostazioni, premendo sull’icona con il simbolo di un ingranaggio situata nella home screen, fai tap sulla voce Archiviazione e USB e poi premi su Scheda SD.

IMMAGINE QUI 2



Adesso, premi sull’icona con il simbolo [⋮] situata in alto a destra, premi sulla dicitura Impostazioni, che trovi nel menu contestuale, e fai tap sulla voce Formatta come memoria interna.
Premi poi sulla voce Cancella e formatta, per terminare l’operazione, in modo da impostare la scheda SD come memoria interna.

Spostare WhatsApp su scheda SD senza root

IMMAGINE QUI 3



Una volta configurata la scheda SD come memoria interna, puoi trasferire l’applicazione di WhatsApp all’interno della stessa.
Solitamente, questa possibilità ti viene data proprio durante la fase di configurazione della microSD.
Se ciò accade, accetta la possibilità di spostare tutte le app e i contenuti multimediali all’interno della stessa, premendo prima sul pulsante Sposta ora e poi su Avanti e Sposta.

In alternativa, se non vuoi spostare tutte le app, puoi farlo per la sola applicazione di WhatsApp, utilizzando lo strumento predefinito di Android che è situato nel pannello delle Impostazioni.



Per eseguire questa procedura, avvia l’app Impostazioni premendo sull’icona con il simbolo di un ingranaggio situata in home screen, fai tap sulla voce App, individua l’applicazione di WhatsApp da spostare sulla scheda SD, facendo tap su di essa (WhatsApp o WhatsApp Business), e infine premi sulla voce Memoria.

Adesso, premi sul pulsante Cambia e, nella schermata successiva che visualizzi, seleziona la voce Scheda SD, per completare l’operazione.
È stato semplice, vero?



Spostare WhatsApp su scheda SD con root

IMMAGINE QUI 4

Nel caso in cui sul tuo smartphone o tablet Android non riuscissi a eseguire la procedura precedentemente indicata, è possibile che questa sia stata inibita dal sistema operativo oppure che la scheda SD sia stata configurata come memoria portatile per l’archiviazione dei soli file multimediali.



In questo caso, non preoccuparti.
Per riuscire nell’intento di spostare WhatsApp su una scheda SD, puoi eseguire quest’operazione in un modo alternativo, utilizzando un’applicazione di terze parti che forza lo spostamento delle app su scheda SD, bypassando le restrizioni standard del sistema.
Quest’operazione richiede però i permessi di root e ti consiglio di eseguirla tramite l’applicazione App2SD.

L’applicazione App2SD è, infatti, una tra le migliori di cui puoi avvalerti per riuscire in questo intento; è scaricabile gratuitamente dal Play Store e permette di spostare le app sulla scheda SD, utilizzando la tecnica dei link simbolici.



In pratica, la scheda SD viene suddivisa in due partizioni, una formattata con il file system FAT e l’altra con il file system EXT2/EXT3/EXT4.
Dopodiché i file dell’app vengono spostati sulla seconda partizione creata, mentre nelle cartelle di origine (cioè sulla memoria interna dello smartphone) vengono lasciati solo dei link simbolici.

In poche parole, quest’applicazione “inganna” il sistema operativo che, in questo modo, continua a credere che l’app sia installata sulla memoria principale mentre, in realtà, è stata spostata sulla scheda SD.
Inoltre, App2SD offre anche alcune funzionalità aggiuntive, come per esempio la possibilità di disinstallare le app di sistema o di nasconderle.



Ora che hai compreso al meglio il funzionamento di quest’applicazione, possiamo passare all’azione.
Avvia App2SD, precedentemente scaricata tramite il link che ti ho fornito (ti basta premere prima sul pulsante Installa e poi su Accetto), facendo tap sulla sua icona nella home screen e, come prima cosa, acconsenti alle richieste che vedi a schermo, in modo da permettere all’app il suo corretto funzionamento.

Fatto ciò, scorri la schermata che visualizzi e premi sulle voci Settings > Language per selezionare la lingua Italiano.
Dopodiché, nella schermata iniziale dell’applicazione, scegli la voce Utilità di partizione o Utilità di partizione (Adottabile) e fai tap su OK.



Tra le due modalità, scegli la prima (Utilità di partizione) e, nella successiva schermata di configurazione, sposta la levetta verso destra in modo da indicare la dimensione della partizione.
In corrispondenza della prima partizione, scegli il file system fat32 mentre, sulla seconda, scegli ext4.
Adesso, premi sul pulsante situato in basso a destra e poi fai tap nuovamente su nell’avviso che vedi a schermo.

IMMAGINE QUI 5



Attendi che la procedura venga portata a termine e che, successivamente, il dispositivo si riavvi automaticamente.

Se, scegliendo la prima opzione, ti è stato mostrato un messaggio di avviso che ti segnala che questa funzionalità non può essere utilizzata sulla scheda SD installata sul dispositivo, significa che devi ripiegare sulla seconda: Utilità di partizione (Adottabile).
In questo caso, fai tap su OK e poi imposta i valori che corrispondono alla dimensione di ciascuna partizione, utilizzando il campo MB.



A questo punto, in corrispondenza del campo Filesystem per la seconda partizione, scegli la voce ext4 al posto di default, poi premi su e poi successivamente di nuovo su, per avviare la creazione della partizione.
Al termine di questa procedura il dispositivo verrà riavviato.

IMMAGINE QUI 6



Una volta creata la partizione, avvia App2SD e poi premi sulla voce Collega app alla scheda SD.
Premi quindi sul pulsante OK per selezionare la partizione e poi attendi che venga portato al termine il caricamento dei dati.
Fai poi tap sulla dicitura OK per confermare il completamento della procedura.

Nella schermata successiva, premi sull’icona di WhatsApp e poi fai tap sul pulsante Collega.
Adesso, attiva la casella denominata Seleziona tutto e premi sul pulsante OK.
Attendi il termine della procedura in modo da essere così riuscito, dopo qualche instante, a trasferire l’app di WhatsApp sulla scheda SD.



Spostare WhatsApp su scheda SD su iPhone

IMMAGINE QUI 7

Se possiedi un iPhone o un iPad, saprai sicuramente che i dispositivi Apple non supportano le schede SD, in quanto non è presente l’apposito alloggiamento.
L’unica soluzione per avere una scheda SD su un iPhone o un iPad è l’utilizzo di accessori di terze parti, come quelli che vedi qui di seguito, i quali si collegano alla porta Lightning.



IMMAGINE QUI 8

WamGra Lettore di Schede SD Adattatore Telecamera per iPhone iPad, (IO…

Vedi offerta su Amazon

Questi accessori sono fruibili con delle app complementari installabili tramite l’App Store ma permettono soltanto di trasferire i file tra la memoria interna e quella della scheda SD.



Purtroppo, quindi, non possono essere utilizzati per spostare app sulla scheda SD, come ad esempio WhatsApp, in quanto non permettono di trasferire le applicazioni ma soltanto i file, come quelli multimediali.

come spiare whatsapp iphone



come spiare whatsapp iphone

Hai appena acquistato il tuo primo iPhone, stai cominciando a comunicare con i tuoi amici tramite WhatsApp e temi che qualcuno possa ficcare il naso nei tuoi messaggi senza che tu te ne accorga?
Sei in buona compagnia, credimi.

Ogni giorno ricevo decine di messaggi da parte di amici, lettori e conoscenti che mi chiedono se è possibile spiare WhatsApp iPhone, se quest’applicazione è davvero così sicura come vogliono farci credere o se c’è qualcosa – anzi qualcuno – di cui dobbiamo aver paura1.
Rispondere a una domanda del genere non è affatto semplice.
Di sicuro richiede un po’ di tempo, quindi se sei d’accordo direi di prenderci qualche minuto di tempo e di affrontare la questione insieme.



Continua a leggere:
cercheremo di scoprire quali sono i possibili rischi di privacy a cui andiamo incontro usando WhatsApp, impareremo a riconoscere i tentativi di spionaggio dei malintenzionati e, soprattutto, vedremo quali mosse mettere in atto per mantenere le nostre conversazioni al lontano da occhi indiscreti (entro i limiti del possibile).
Mi auguro che tu possa trovare l’argomento stimolante al punto giusto e i suggerimenti che sto per darti abbastanza interessanti.
Buona lettura!

Sniffing delle reti Wi-Fi

IMMAGINE QUI 1

Hai mai sentito parlare di Wireshark?
Si tratta di un software gratuito che permette di monitorare le reti Wi-Fi e “catturare” tutti i dati che circolano su di esse.
Te ne ho parlato anch’io nel mio tutorial su come sniffare le reti wireless.
Ebbene, utilizzando un programma come Wireshark, i criminali informatici potrebbero essere in grado di captare le comunicazioni di WhatsApp e spiarle senza il permesso dell’utente.



Purtroppo noi utenti non possiamo fare nulla per contrastare questo tipo di minaccia, l’unico accorgimento che possiamo mettere in pratica è evitare l’utilizzo di reti Wi-Fi pubbliche (che come noto sono il terreno di caccia preferito dai ficcanaso), ma per fortuna catturare le conversazioni di WhatsApp tramite lo sniffing delle reti wireless non dovrebbe essere semplicissimo.

Alla fine del 2014, infatti, gli sviluppatori di Open Whisper Systems hanno annunciato che WhatsApp avrebbe adottato la loro tecnologia di cifratura end-to-end (TextSecure) per rendere più sicure le comunicazioni degli utenti.
La cifratura end-to-end è un sistema mediante il quale i dati viaggiano in maniera cifrata da un punto all’altro senza che nessuno, eccetto i legittimi mittenti e destinatari, possa leggerne il contenuto.



Funziona con un meccanismo basato sull’utilizzo di due chiavi:
una pubblica che viene condivisa con il proprio interlocutore e serve a cifrare i messaggi inviati e una privata, che invece risiede sullo smartphone di ogni utente e permette di decifrare i messaggi che si ricevono.
Il fatto che le chiavi risiedano sui dispositivi degli utenti e non sui server di WhatsApp (sui quali i messaggi arrivano in forma cifrata) rende questo sistema molto sicuro, ma purtroppo ci sono delle incognite che non ci permettono di dormire sonni completamente tranquilli.

Nell’aprile 2015 un team di sicurezza informatica tedesco ha condotto alcuni test su WhatsApp e ha scoperto che solo le comunicazioni da e verso i terminali Android utilizzavano la cifratura end-to-end.
Sulle altre piattaforme veniva utilizzato un sistema di cifratura basato sull’algoritmo RC4, che è oggetto di diverse vulnerabilità e permette, potenzialmente, ai criminali informatici di captare i messaggi degli utenti tramite sniffing wireless.



In seguito alla pubblicazione di questo studio, gli sviluppatori di Open Whisper Systems hanno confermato che la cifratura sarebbe arrivata gradualmente anche su iOS e sulle altre piattaforme mobile, ma purtroppo non possiamo avere la certezza assoluta che ciò sia vero.
WhatsApp, infatti, è un software closed source e noi non possiamo sapere cosa succede davvero “sotto il cofano” dell’applicazione.

La cifratura end-to-end potrebbe essere implementata male, potrebbe non funzionare in determinati paesi (su richiesta dei governi locali, che come noto amano ficcare il naso nei dati dei cittadini) o ancora potrebbe essere attiva per determinati contenuti e non per altri.
Insomma, anche se gli sviluppatori di Open Whisper Systems tendono a gettare acqua sul fuoco non possiamo essere sicuri al 100% che le nostre conversazioni siano a prova di sniffing.



Quindi?
Quindi, come già detto, evitiamo di usare reti Wi-Fi pubbliche.
O in alternativa smettiamo di usare WhatsApp in favore di applicazioni per la messaggistica open source che supportano in maniera trasparente la cifratura end-to-end.

Applicazioni-spia

IMMAGINE QUI 2



Come abbiamo visto insieme nell’articolo sulle applicazioni-spia per i cellulari, esistono molti software che consentono di registrare e monitorare continuamente le attività che svolgiamo sui nostri smartphone.

Si tratta di software spesso invisibili, che per fortuna richiedono un accesso fisico al telefono della vittima per essere installati, ma una volta entrati in funzione possono spiare WhatsApp iPhone e qualsiasi altra attività svolta sul dispositivo senza destare alcun sospetto.



Se temi che il tuo “iPhone” sia stato “infettato” con una di queste app, mi spiace, ma l’unica soluzione che hai per liberartene è formattare lo smartphone.
Per farlo, puoi andare nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina di iOS e selezionare l’opzione Inizializza contenuto e impostazioni o rivolgerti a iTunes (come ti ho spiegato nel mio tutorial su come resettare iPhone).

Furto d’identità

IMMAGINE QUI 3

Un altro rischio da cui devi stare in guardia è quello relativo al furto d’identità.
Sfruttando dei trucchetti psicologici (il cosiddetto social engineering), dei malintenzionati potrebbero entrare momentaneamente in possesso del tuo iPhone e “clonare” il tuo account di WhatsApp ottenendo così libero accesso alle tue conversazioni.



Fra le tecniche più insidiose sfruttate dai criminali informatici per rubare l’identità degli utenti su WhatsApp c’è quella che coinvolge WhatsApp Web.

Come sicuramente ben saprai – e come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su WhatsApp per PC – WhatsApp Web è un servizio online che permette di inviare e ricevere messaggi su WhatsApp tramite computer sfruttando lo smartphone come “ponte”.



Per accedervi basta scansionare con il cellulare un QR code che compare sullo schermo del PC e bisogna mantenere lo smartphone connesso a Internet:
non importa a quale rete, Wi-Fi o 3G/LTE va bene lo stesso, basta che ci sia una connessione attiva sul telefono.
Ed è qui che viene il “bello”.

Un malintenzionato potrebbe entrare in possesso del tuo iPhone, usarlo per accedere a WhatsApp Web e barrare la casella Resta connesso che permette al browser di memorizzare l’identità dell’utente, e quindi evitare la scansione del QR code per gli accessi successivi.
Ad operazione effettuata, lo “spione” potrebbe accedere alle tue chat tramite WhatsApp Web senza che tu ti accorga di nulla (ammesso che il tuo smartphone sia connesso a Internet), ma per fortuna c’è un modo per difendersi.



Se sospetti che qualcuno stia ficcando il naso nelle tue conversazioni tramite WhatsApp Web, apri WhatsApp, seleziona la scheda Impostazioni che si trova in basso a destra, vai su WhatsApp Web e premi prima su Disconnetti da tutti i computer e poi su Disconnetti.
In questo modo tutti i computer che hanno l’accesso al tuo account perderanno la connessione e verrà chiesta nuovamente la scansione del QR code (operazione che, a quel punto, la persona che ti spia non potrà effettuare perché non in possesso del tuo “iPhone”).

Altra tecnica – decisamente più lunga e complessa – che potrebbe consentire a un malintenzionato di spiare WhatsApp iPhone è la clonazione del MAC address.



Il MAC address è un codice di 12 cifre che serve a identificare in maniera univoca tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet.
WhatsApp lo utilizza, insieme al numero di telefono, per identificare i suoi utenti, quindi camuffandolo è possibile ingannare l’applicazione e accedere all’account di un’altra persona.

Per essere precisi, lo “spione” di turno dovrebbe effettuare il jailbreak sul suo iPhone (o il root su Android), installare delle applicazioni per il camuffamento del MAC Address (es.
BusyBox e Mac Address Ghost su Android o SpoofMAC su iPhone) ed entrare in possesso del telefono della vittima.



Dopodiché dovrebbe visualizzare il MAC address del telefono da spiare (andando nel menu Impostazioni > Generali > Info), applicarlo sul suo, installare una nuova copia di WhatsApp e attivarla usando il numero della vittima.

Ripeto, la procedura è molto lunga e complessa, ma è bene conoscerla per rendersi conto di quando qualcuno tenta di metterla in pratica.
Mi chiedi se esistono dei modi per difendersi?
Certo.



Visto che per effettuare un furto d’identità su WhatsApp bisogna accedere fisicamente allo smartphone della vittima, la cosa più saggia che puoi fare è proteggerti mettendo in pratica tutti quei consigli di buonsenso che avrai già sentito mille volte.

  • Non prestare il tuo iPhone a sconosciuti e non lasciarlo incustodito in luoghi pubblici.
  • Imposta un PIN di sblocco che sia difficile da indovinare.
    Se non sai come si fa, basta andare nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice e selezionare la voce Cambia codice.
  • Impedisci la visualizzazione degli SMS nella lock-screen, in modo da tutelare la tua privacy ed evitare che qualcuno possa leggere il codice di verifica di WhatsApp senza sbloccare il telefono.
    Se non sai come si fa, recati nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e togli il segno di spunta dalla voce Mostra in “Blocco schermo”.

Eccetto WhatsApp, che secondo alcuni studi indipendenti conserva tutti i dati delle chiamate vocali sui suoi server.



come spiare whatsapp gratis



come spiare whatsapp gratis

Lì fuori c’è un mondo pieno di impiccioni e ficcanaso, di fidanzati gelosi e genitori apprensivi che farebbero carte false pur di sapere cosa stanno facendo i propri cari, con chi passano il loro tempo e di cosa parlano quando sono in compagnia degli amici.
Non ho scoperto nulla di nuovo, vero?
Lo immaginavo.
Però, sai, dopo aver letto l’ennesima email in cui una persona che mi chiedeva come spiare WhatsApp gratis non sono riuscito a trattenermi:
dovevo pubblicare questo piccolo “sfogo”!

Adesso però cerchiamo di rientrare nei ranghi e approfittiamo di quest’occasione per fare qualcosa di buono, ossia per scoprire più da vicino quali sono le tecniche più usate dagli “spioni” di WhatsApp e come proteggersi da queste ultime.



Per fortuna il sistema di messaggistica creato da Jan Koum e Brian Acton non è più vulnerabile come un tempo, i suoi sistemi di protezione sono stati rafforzati parecchio nel corso degli ultimi mesi, ma guai ad abbassare la guardia! Sono ancora numerose le tattiche che i malintenzionati possono mettere in pratica per avventarsi sui nostri smartphone e spiare le nostre conversazioni, quindi cerchiamo di capire come scoprirle e, soprattutto, come evitare che qualcuno possa utilizzarle per colpire i nostri account.
Alla fine è meno difficile di quanto si possa immaginare.

Furto d’identità

IMMAGINE QUI 1



Il furto d’identità è uno dei rischi a cui bisogna stare più attenti.
Si tratta di una tecnica mediante la quale intenzionato può “ingannare” WhatsApp fingendosi un’altra persona e accedere, senza permesso, alle conversazioni di quest’ultima.

WhatsApp Web

Che tu ci creda o no perfino WhatsApp Web, il servizio ufficiale per accedere a WhatsApp dal PC, può essere usato per mettere a segno dei furti d’identità.
La colpa è della funzione Resta connesso, che permette al browser di memorizzare l’identità dell’utente e accedere alle conversazioni senza richiedere una nuova scansione del QR code.



In poche parole se un malintenzionato riesce a entrare in possesso del tuo smartphone (basta una scusa qualsiasi, ad esempio la necessità di fare una chiamata urgente) può attivare la versione Web di WhatsApp su qualsiasi notebook, tablet o smartphone e ottenere accesso a tutte le tue conversazioni senza che tu te ne accorga; un accesso che sarà continuativo e non temporaneo in quanto WhatsApp Web funziona anche quando il cellulare non è connesso alla stessa rete wireless del computer (basta che abbia un connessione Internet attiva, non importa quale).

Lo stesso discorso varrebbe anche per il client ufficiale di WhatsApp per Windows e macOS, ma in quel caso la procedura da seguire per il malintenzionato sarebbe inutilmente più lunga (in quanto dovrebbe prima provvedere a installare un software sul suo PC).



Clonazione del MAC address

Un’altra tecnica che può essere usata per spiare WhatsApp gratis è la clonazione del MAC address.
Di che si tratta?
Te lo spiego subito.
Il MAC address è un codice di 12 cifre che identifica in maniera univoca tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet.
Viene utilizzato anche da WhatsApp per verificare l’identità degli utenti (insieme al numero di telefono) ma con delle applicazioni ad hoc è possibile camuffarlo e ingannare l’applicazione.

Se un malintenzionato installa alcune di queste app sul proprio telefonino (es.
BusyBox e Mac Address Ghost per Android e SpoofMAC su iPhone) e riesce a scoprire il MAC address del tuo smartphone (basta recarsi nella schermata Info delle impostazioni) può installare una versione “clonata” di WhatsApp e accedere alle tue conversazioni.



Per fortuna non si tratta di una pratica molto comune, richiede una certa preparazione tecnica e molto tempo da passare “in compagnia” del telefono della vittima – in una prima fase per scoprire il MAC address del dispositivo e poi per leggere l’SMS di conferma necessario ad attivare la copia “clonata” di WhatsApp sull’altro smartphone – ad ogni modo essere al corrente della sua esistenza ti aiuterà a evitare possibili intrusioni nel tuo account.

Come difendersi dai furti d’identità

Come abbiamo appena avuto modo di constatare, la maggior parte delle tecniche per rubare l’identità su WhatsApp prevedono l’accesso fisico al telefono della vittima.
Questo significa che per proteggersi basta seguire delle semplici – ma fondamentali – regole di buonsenso.



  • Utilizzare un PIN sicuro – la regola numero 1 da seguire per evitare che qualcuno ficchi il naso nei nostri smartphone è impostare un PIN sicuro nella lock-screen.
    Ecco come fare su Android e iOS.
    • Android:
      recarsi nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > PIN.
      In alternativa si può impostare anche una gesture al posto del PIN numerico recandosi in Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > Sequenza.
    • iPhone:
      recarsi nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice > Cambia codice.
  • Disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen – un altro accorgimento che ti consiglio di mettere in pratica è quello relativo alla disattivazione degli SMS nella lock screen.
    In questo modo se un malintenzionato tenterà di attivare una copia “clonata” di WhatsApp usando il tuo numero di telefono, non potrà visualizzare il codice di verifica necessario a farla funzionare in quanto nella lock-screen dello smartphone non comparirà alcun messaggio (e l’accesso al telefono sarà bloccato dal PIN)[1].
    Ecco come procedere.
    • Android:
      recarsi nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > PIN, impostare un PIN e scegliere di nascondere solo i contenuti sensibili.
    • iPhone:
      recarsi nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e rimuovere il segno di spunta dall’opzione Mostra in “Blocco Schermo”.
  • Controllare le sessioni di WhatsApp Web – recandoti nel menu Impostazioni > WhatsApp Web di WhatsApp puoi controllare tutte le sessioni attive di WhatsApp Web per il tuo account.
    Se noti delle attività sospette, premi dunque sul pulsante Disconnetti da tutti i computer e tutti gli eventuali “spioni” non potranno più accedere a WhatsApp Web usando il tuo account (dovrebbero scansionare nuovamente il QR code con il tuo smartphone per riuscirci).
    Esegui questo “check” di tanto in tanto e scongiurerai eventuali furti d’identità tramite la versione Web di WhatsApp.
  • Utilizza una password sicura per i tuoi account cloud – ormai tantissime applicazioni, fra cui WhatsApp, sincronizzano i propri dati con il cloud (Android usa i sistemi cloud di Google e gli iPhone la piattaforma iCloud di Apple).
    Ebbene, se qualcuno riuscisse a scoprire la password di accesso ai tuoi account cloud potrebbe arrivare facilmente ai tuoi dati e, con alcuni stratagemmi, anche i backup di WhatsApp (che comunque risulterebbero illeggibili senza decifrazione, ma meglio evitare che ciò accada).
  • Fai attenzione a chi utilizza il tuo smartphone – il consiglio più banale, ma probabilmente anche più importante di tutti.
    Se vuoi tenere al sicuro il tuo account WhatsApp evita di prestare il telefono agli sconosciuti, controlla cosa fanno con il tuo telefono eventuali conoscenti/amici e non lasciare lo smartphone incustodito nei luoghi pubblici.

Applicazioni per spiare i cellulari

IMMAGINE QUI 2

Come ti ho spiegato anche nel mio post sulle applicazioni per spiare i cellulari Android, esistono numerosi software che consentono di monitorare, comandare e localizzare gli smartphone a distanza. Molte di esse sono completamente gratuite e hanno l’abilità di nascondersi, cioè non compaiono nella home screen del telefono o nella schermata con la lista di tutte le app installate sul dispositivo.



Come difendersi dalle applicazioni spia

Anche l’installazione di applicazioni spia necessita dell’accesso fisico al cellulare della vittima, quindi ti consiglio di seguire i suggerimenti che ti ho dato prima e di tenere il tuo telefono sempre sotto controllo.
In più potresti dare un’occhiata alla lista delle applicazioni installate sul tuo smartphone e vedere se c’è qualcosa di sospetto.

  • Android: per visualizzare la lista completa delle app installate su Android bisogna recarsi nel menu Impostazioni > App e selezionare la scheda Tutte.
  • iPhone: per visualizzare la lista delle applicazioni installate su un iPhone occorre recarsi nel menu Impostazioni > Generali > Utilizzo spazio e iCloud > Gestisci spazio.

Un altro indizio che, su Android, può segnalare la presenza di app spia nel sistema è l’aggiunta di nuove applicazione alla lista degli amministratori del dispositivo.
Recati quindi nelle impostazioni del tuo smartphone, fai “tap” sull’icona Sicurezza e seleziona la voce Amministratori dispositivo dalla schermata che si apre. A questo punto verifica che nella lista delle app che amministrano Android non ce ne sia nessuna “sospetta”. In caso contrario, provvedi a rimuovere il segno di spunta dall’applicazione sospetta e provvedi a disinstallarla cercandola nella lista delle app di Android.



Se hai un iPhone jailbroken, invece, puoi provare a “smascherare” le applicazioni-spia digitando il codice *12345 nel dialer o provando a collegarti agli indirizzi localhost:8888 e localhost:4444 dal browser.
Se ci sono delle app-spia installate sul device, è probabile che in uno di questi modi tu riesca ad accedere al loro pannello di gestione e quindi a disattivarle.
Inoltre ti consiglio di aprire Cydia e di controllare con attenzione la lista di tutti i pacchetti installati sul tuo device:
se fra questi ne noti alcuni che potrebbero essere riconducibili a delle applicazioni per spiare l’iPhone, rimuovili.

Temi che qualcuno abbia installato un’applicazione spia sul tuo smartphone ma non riesci a visualizzarla?
In casi come questi, mi spiace, ma l’unica soluzione attuabile per fugare qualsiasi dubbio è formattare il telefono cancellando tutte le app e i dati.
Se vuoi sapere come si fa, consulta i miei tutorial su come resettare iPhone e come formattare Android.



Monitoraggio delle reti wireless

IMMAGINE QUI 3

Molte persone mi hanno chiesto se è possibile spiare WhatsApp gratis con applicazioni, come la famosissima Wireshark, che permettono di monitorare tutti i dati che passano su una rete wireless.
La risposta è no, non più perlomeno.



Alla fine del 2014, infatti, WhatsApp ha iniziato ad adottare un sistema di cifratura end-to-end che rende i messaggi illeggibili per tutti, eccetto che per i legittimi mittenti e destinatari.
Perfino sui server di WhatsApp i messaggi arrivano in forma criptata. Il sistema, denominato TextSecure, prevede l’utilizzo di una coppia di chiavi:
una pubblica che viene condivisa con l’interlocutore e permette di cifrare i messaggi in uscita e una privata che invece risiede sullo smartphone e permette di decifrare i messaggi in entrata.

Detto questo, bisogna ricordare che WhatsApp è un’applicazione closed source, pertanto non è possibile esaminare a fondo il suo codice sorgente e quindi non è possibile sapere se ci sono stati errori nell’implementazione della cifratura end-to-end (errori che chiaramente potrebbero comprometterne l’efficacia).



Morale della favola:
WhatsApp è ragionevolmente al sicuro dalle attività di monitoraggio delle reti Wi-Fi (il cosiddetto “sniffing”) ma guai ad abbassare la guardia.
Pertanto evita di collegarti alle reti Wi-Fi pubbliche e accertati di utilizzare sempre la versione più aggiornata – e quindi più sicura – dell’applicazione.

Va sottolineato che senza la clonazione preventiva del MAC address è impossibile spiare WhatsApp.
Il servizio, infatti, permette di associare ciascun numero di telefono a un solo smartphone e quindi al legittimo proprietario dell’account basterebbe riattivare la sua copia di WhatsApp per mettere fuori gioco gli spioni.
↩︎

come spiare whatsapp di un altro numero



come spiare whatsapp di un altro numero

Ogni giorno ricevo numerosi messaggi da parte di persone che mi chiedono come spiare WhatsApp di un altro numero o, al contrario, come evitare che soggetti terzi non autorizzati possano “infiltrarsi” nelle loro conversazioni su quella che orami è l’app numero uno al mondo per la messaggistica istantanea.
Se tu adesso sei qui e stai leggendo queste righe evidentemente non sei da meno.
Vista la situazione ho dunque deciso di redarre questa guida così da cercare di chiarire il più possibile le idee al riguardo.

Per rispondere subito al quesito:
si, purtroppo è possibile spiare WhatsApp di un altro numero ma per fortuna si tratta di un’operazione decisamente complessa da mettere in pratica e dalla quale ci si può difendere applicando delle semplici misure di protezione al proprio smartphone.
Per il resto, è sufficiente seguire le più comuni regole di buonsenso, ad esempio evitare l’uso delle reti Wi-Fi pubbliche, non prestare il proprio cellulare a sconosciuti e non lasciare lo smartphone incustodito.
Possono sembrare delle banalità ma in realtà si tratta di piccole accortezze capaci di salvaguardare la propria privacy molto più di qualunque decalogo sull’argomento.



Ora però basta chiacchiere ed andiamo al sodo.
Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di questo tutorial (se così vogliamo chiamarlo).
Alla fine vedrai, avrai le idee decisamente più chiare in merito a come spiare WhatsApp di un altro numero ed ancor di più su come tutelare le tue conversazioni dalla visione da parte di “intrusi”.
Buona lettura!

Vai direttamente a ▶︎ Sniffing delle reti wireless | Furto d’identità | App-spia

Sniffing delle reti wireless

IMMAGINE QUI 1



Una delle tecniche per spiare WhatsApp di un altro numero oltre che di spionaggio in generale è quella che prevede lo “sniffing” delle reti wireless con software come Wireshark (se ben ricordi, te ne ho parlato nel mio tutorial su come sniffare una rete wireless).
Con il termine sniffing si indica un’attività di monitoraggio delle reti wireless che consente di catturare tutte le informazioni che viaggiano in chiaro su queste ultime.

Nel caso specifico di WhatsApp, lo sniffing potrebbe dunque essere utilizzato da un malintenzionato al fine di monitorare la rete a cui è connesso lo smartphone della vittima.
Fortunatamente, però, oggigiorno questa tecnica non dovrebbe funzionare.



Infatti, alla fine del 2014 WhatsApp ha iniziato ad adottare un sistema di cifratura end-to-end che rende i messaggi illeggibili per tutti, eccetto che per i legittimi mittenti e destinatari.
Perfino sui server di WhatsApp i messaggi arrivano in maniera cifrata. Il sistema, denominato TextSecure, prevede l’utilizzo di una coppia di chiavi:
una pubblica, che viene condivisa con l’interlocutore e permette di cifrare i messaggi in uscita, e una privata, che invece risiede sullo smartphone e permette di decifrare i messaggi in entrata.

E quindi WhatsApp è inattaccabile?
Beh, non stanno esattamente così le cose.
La cifratura end-to-end mette infatti potenzialmente fuori gioco le tecniche di sniffing ma sfortunatamente ci sono altre “armi” che i malintenzionati possono sfruttare per spiare WhatsApp di un altro numero.



Inoltre, c’è da considerare il fatto che WhatsApp è un software closed source, ragion per cui non è possibile analizzarne a fondo il codice sorgente e quindi non possiamo sapere se l’implementazione della cifratura end-to-end è stata effettuata in maniera impeccabile oppure se è presente qualche “crepa”.

Come difendersi

Sebbene la situazione sembri essere abbastanza tranquilla, è comunque consigliabile non abbassare mai la guardia.
Infatti, se la cifratura end-to-end non viene applicata o viene applicata male, noi utenti non possiamo fare granché.



L’unico consiglio sensato che mi sento di darti è dunque quello di evitare le reti wireless pubbliche, che come noto sono uno dei bersagli prediletti dei criminali informatici. L’alternativa, un tantino più drastica, è ovviamente smettere di utilizzare WhatsApp.
A te la scelta.

Furto d’identità

IMMAGINE QUI 2



Il furto d’identità è un altro dei rischi a cui bisogna stare attenti quando si utilizza WhatsApp (ma non solo).
Si tratta di una tecnica tramite cui un malintenzionato può “ingannare” WhatsApp fingendosi un’altra persona e accedere alle conversazioni di quest’ultima senza il suo consenso.

Clonazione del MAC address

Una tra le tecniche più utilizzare per spiare WhatsApp di un altro numero tramite furto di identità è la clonazione del MAC address.
Di che si tratta?
Adesso te lo spiego.
Il MAC address è un codice di 12 cifre che identifica in maniera univoca tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet.
Viene utilizzato anche da WhatsApp per verificare l’identità degli utenti (insieme al numero di telefono) ma ricorrendo all’uso di alcune app apposite è possibile camuffarlo e ingannare l’applicazione.



Per cui, se un malintenzionato installa alcune di queste app sul proprio telefonino (es.
BusyBox e Mac Address Ghost per Android e SpoofMAC su iPhone) e riesce a scoprire il MAC address dello smartphone del malcapitato (basta recarsi nella schermata relativa alle info del dispositivo presente nelle impostazioni dello stesso) può installare una versione “clonata” di WhatsApp e accedere alle chat del soggetto preso di mira

Fortunatamente la pratica in oggetto non è molto comune e richiede una notevole preparazione tecnica.
Inoltre, è necessario che il malintenzionato possa mettere le mani sul telefono della vittima per diverso tempo:
in una prima fase per scoprire il MAC address del dispositivo e poi per leggere l’SMS di conferma necessario ad attivare la copia “clonata” di WhatsApp sull’altro smartphone.
Ad ogni modo, essere al corrente dell’esistenza di questa tecnica ti aiuterà senz’altro ad evitare possibili intrusioni nel tuo account.



WhatsApp Web

La questione furto d’identità riguarda anche WhatsApp Web, il servizio ufficiale per accedere a WhatsApp dal computer via browser (se ben ricordi, te ne ho parlato in maniera approfondita nel mio articolo su come usare WhatsApp su PC). La colpa è tutta imputabile alla funzione attiva di default che permette al browser di memorizzare l’identità dell’utente e accedere alle conversazioni senza richiedere una nuova scansione del QR code.

In alteri termini, se un malintenzionato riesce a entrare in possesso del tuo smartphone (non pensare che sia così impossibile, basta una scusa qualsiasi) può attivare la versione Web di WhatsApp su qualsiasi notebook, tablet o smartphone e ottenere accesso a tutte le tue conversazioni senza che tu lo sappia. Una volta fatto ciò, l’accesso sarà continuativo e non temporaneo poiché WhatsApp Web funziona anche quando il cellulare non è connesso alla stessa rete wireless del computer (basta che abbia un connessione Internet attiva, non importa se Wi-Fi o dati).



Lo stesso discorso risulta valido anche per il client ufficiale di WhatsApp per Windows e macOS (te ne ho parlato sempre nella guida summenzionata), ma in tal caso la procedura da mettere in pratica per il malintenzionato risulta essere decisamente più lunga in quanto dovrebbe prima provvedere a installare un software sul suo computer e poi ad eseguire tutti i passaggi di cui sopra.

Come difendersi

Considerando che entrambe le pratiche di cui sopra per spiare WhatsApp di un altro numero richiedono l’accesso fisico del malintenzionato al telefono della vittima, per proteggersi basta seguire alcune semplicissime – ma al tempo stesso fondamentali – accortezze.
Eccole.



  • Usa un PIN sicuro – La prima regola da seguire per evitare che qualcuno possa spiare le proprie conversazioni su WhatsApp è impostare un PIN sicuro nella lock-screen.
    • Su Android:
      recati nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco schermoPIN.
      In alternativa, puoi impostare una gesture al posto del PIN numerico andando in Impostazioni > Sicurezza > Blocco schermo > Sequenza.
    • Su iPhone:
      recati nel menu Impostazioni > Touch ID e codice > Cambia codice.
  • Disativa la visualizzazione degli SMS nella schermata di blocco dello smartphone – Un’altra accortezza che ti invito a mettere in pratica è quella relativo alla disattivazione degli SMS nella lock screen.
    In tal modo, nel caso in cui un malintenzionato tentasse di clonare il tuo account WhatsApp utilizzando il tuo numero di telefono, non potrà visualizzare il codice di verifica necessario per utilizzare l’app in quanto nella lock-screen dello smartphone non sarà presente alcun messaggio e l’accesso al telefono sarà bloccato dal PIN, così come visto poc’anzi.
    Ecco come fare.
    • Su Android:
      recati nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco schermo > PIN, imposta un PIN e scegli di nascondere solo i contenuti sensibili.
    • Su iPhone:
      recati nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e rimuovi il segno di spunta dall’opzione Mostra in “Blocco schermo”.
  • Controlla le sessioni di WhatsApp Web e desktop – Accedendo alla sezione Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop di WhatsApp puoi controllare tutte le sessioni attive di WhatsApp Web e del client desktop per il tuo account.
    Se noti delle attività sospette, fai subito tap su Disconnetti da tutti i computer e dai conferma dell’esecuzione dell’operazione.
    Facendo in questo modo, tutti gli eventuali “spioni” non potranno più accedere a WhatsApp Web o al client desktop del servizio usando il tuo account in quanto per riuscirci dovrebbero scansionare nuovamente il QR code con il tuo smartphone.
    Effettuando questa procedura di tanto in tanto potrai scongiurare eventuali furti d’identità tramite la versione Web e desktop del servizio.
  • Attiva la verifica in due passaggi – Da poco tempo a questa parte WhatsApp consente di abilitare l’autenticazione a due fattori.
    Si tratta di una misura aggiuntiva per impedire a chiunque venga in possesso della tua SIM di utilizzare il tuo account WhatsApp con il numero di telefono associato.
    Per attivarla, apri l’app WhatsApp sul tuo cellulare e recati in Impostazioni > Verifica in due passaggi > Abilita.
  • Usa una password sicura per i tuoi account cloud – Considerando che tantissime app, fra cui anche WhatsApp, sincronizzano i propri dati con il cloud (Android usa i sistemi cloud di Google e gli iPhone la piattaforma iCloud di Apple) qualora qualcuno riuscisse a scoprire la password di accesso ai tuoi account potrebbe arrivare facilmente ai tuoi dati e, con la messa in atto dei dovuti stratagemma, anche ai backup di WhatsApp.
    I backup, chiariamoci subito, dovrebbero comunque risultare illeggibili senza decifrazione ma, come si suol dire, fidarsi è bene ma non fidarsi è sempre meglio.
  • Fai attenzione a chi usa il tuo smartphone – Può sembrare un suggerimento decisamente banale, lo so, ma proprio per questo potrebbe essere sottovalutato dai più: evita di prestare il telefono agli sconosciuti, tieni d’occhio cosa fanno con il tuo telefono eventuali conoscenti/amici e non lasciare il cellulare incustodito nei luoghi pubblici.
    Anche in questo modo è possibile scongiurare l’eventuale messa in atto di pratiche per spiare WhatsApp di un altro numero.

App-spia

IMMAGINE QUI 3

Esistono numerose applicazioni progettate per spiare i cellulari Android (se ben ricordi, te ne ho parlato in maniera approfondita nel mio articolo su come spiare cellulare Android) ed esistono anche svariati software che permettono di monitorare, comandare e localizzare gli smartphone a distanza.
Si tratta indubbiamente di strumenti che possono essere sfruttati dai malintenzionati per spiare WhatsAp di un altro numero.



Molte di queste risorse sono gratuite e possono essere nascoste facilmente, vale a dire che non compaiono nella home screen del telefono o nella schermata con la lista di tutte le app installate sul dispositivo.

Come difendersi

Anche l’installazione di applicazioni spia necessita dell’accesso fisico al cellulare della vittima, questo è un dato di fatto.
In virtù di ciò, il consiglio che posso dati è quello di attenerti ai suggerimenti che ti ho già fornito nelle righe precedenti.
In aggiunta, potresti dare di tanto in tanto uno sguardo alla lista delle applicazioni installate sul tuo smartphone e vedere se c’è qualcosa di sospetto.



  • Su Android: per visualizzare la lista completa delle app installate su Android devi recarti nel menu Impostazioni > App e selezionare la scheda Tutte.
  • iPhone: per visualizzare la lista delle applicazioni installate su iPhone devi recarti nel menu Impostazioni > Generali > Spazio sul dispositivo e su iCloud > Gestisci spazio (in corrispondenza di Spazio dispositivo).

Su Android, un altro segnale che può indicare la presenza di app-spia sul dispositivo è l’aggiunta di nuove applicazione alla lista degli amministratori del dispositivo.
Recati dunque nelle impostazioni dello smartphone, premi su Sicurezza e seleziona la voce Amministratori dispositivo dalla schermata che ti viene mostrata.
Verifica quindi che nella lista delle app che amministrano Android sia tutto in regola.
Qualora così non fosse, rimuovi il segno di spunta dall’applicazione “incriminata” e disinstallata cercandola nella lista delle app di Android.

Se invece temi che qualcuno abbia installato un’app-spia sul tuo device ma non riesci a visualizzarla, l’unica nonché più drastica soluzione è quella di formattare il telefono cancellando tutto il contenuto dello stesso.
Per scoprire come fare, da’ subito uno guardo al mio tutorial su come formattare Android.



Per quel che concerne gli iPhone, se hai un dispositivo jailbroken puoi provare ad individuare le applicazioni-spia digitando il codice *12345 nel dialer o provando a collegarti agli indirizzi localhost:8888 e localhost:4444 dal browser.
Se ci sono delle app-spia installate sul tuo Device, molto probabilmente facendo in questo modo riuscirai ad accedere al realativo pannello di gestione ed a disattivarle.

Inoltre ti consiglio di aprire Cydia e di controllare con attenzione la lista di tutti i pacchetti installati sul dispositivo:
se noti qualcosa di strano, procedi con la rimozione del relativo pacchetto.



Anche nel caso degli iPhone, se hai paura che qualcosa possa aver installato un’app-spia ma non riesci ad individuarla non ti resta altro da fare che procedere al reset completo del dispositivo.
Se non sai come si fa, puoi leggere il mio articolo su come resecare iPhone per scoprire quali passaggi bisogna compiere.

come spiare whatsapp di un altro



come spiare whatsapp di un altro

Ormai non riesco più a tenere il conto:
ogni giorno vengo letteralmente sommerso da messaggi di persone che mi chiedono come spiare WhatsApp di un altro o, al contrario, come evitare che qualcuno possa ficcare il naso nelle loro conversazioni su questo popolare servizio di messaggistica.

Credo proprio sia giunto il momento di tornare sull’argomento e fare un po’ il punto sulla situazione.
Proviamo allora a capire se è ancora possibile spiare WhatsApp, quali sono le tecniche più “quotate” fra i criminali informatici e – soprattutto – vediamo come difenderci da chi tenta di accedere senza permesso alle nostre chat.



Trovi spiegato tutto qui sotto.
Ti anticipo solo che sì, purtroppo è ancora possibile spiare WhatsApp (sebbene l’operazione risulti più complessa rispetto a qualche tempo fa) e ci si può difendere efficacemente dai ficcanaso applicando delle semplici misure di protezione al proprio smartphone.
Per il resto, ti basterà seguire le più comuni regole di buonsenso:
non prestare il telefono a sconosciuti, non lasciare lo smartphone incustodito in luoghi pubblici ed evita quanto più possibile l’utilizzo di reti Wi-Fi pubbliche (meglio restare connessi al network 3G/LTE del cellulare).

Spiare WhatsApp con il social engineering

IMMAGINE QUI 1



Nel mondo di Internet, così come nella vita reale, i pericoli spesso arrivano da dove meno ce lo aspettiamo.

E così mentre ci immaginiamo un esercito di hacker super-cattivi1 pronti a violare la nostra privacy sferrando attacchi ai server di WhatsApp, in realtà a spiare le nostre conversazioni online potrebbero essere dei gentili coetanei incontrati per caso al bar, se non addirittura dei nostri conoscenti.



D’altronde non ci vuole un esperto di informatica per capirlo:
è molto più facile che qualcuno, con una banalissima scusa, entri fisicamente in possesso del nostro smartphone piuttosto che i server di WhatsApp vengano violati o degli hacker, nascosti chissà dove, si mettano a intercettare le nostre comunicazioni.

Per quanto concerne la privacy su WhatsApp, attualmente il pericolo più grande è rappresentato dal social engineering (ingegneria social).
Di cosa si tratta?
Te lo spiego subito.
Il social engineering è quell’insieme di tecniche grazie alle quali i malintenzionati riescono a raggiungere i propri scopi manipolando la psicologia della vittima.



In altre parole è quando un malintenzionato riesce ad entrare in possesso del suo obiettivo (in questo caso lo smartphone) ingannando la vittima con delle scuse più o meno banali (es.
“ho finito il credito e devo fare una chiamata urgente, mi presteresti un attimo il telefono?”).

Ma, fattivamente, come si riesce a spiare WhatsApp di un altro con il social engineering?
Facciamo qualche esempio pratico.



Furto d’identità tramite WhatsApp Web

IMMAGINE QUI 2

Come ti ho spiegato in una delle mie guide precedenti, WhatsApp Web è un servizio gratuito che permette di inviare e ricevere messaggi di WhatsApp sul PC usando lo smartphone come “ponte”.
Funziona su tutti i principali browser Web e non richiede alcuna configurazione particolare.
Per utilizzarlo, basta aprire WhatsApp sul cellulare e inquadrare con la fotocamera il QR code che viene visualizzato sullo schermo del computer.
Tutto qui.



Ma quello che vale davvero la pena sottolineare è che WhatsApp Web memorizza l’identità dell’utente – ciò significa che si può accedere al servizio senza ripetere la scansione del QR code – e funziona anche quando lo smartphone non è connesso alla stessa rete Wi-Fi del PC, basta che sia connesso a una qualsiasi rete Wi-Fi o alla rete dati 3G/LTE del cellulare.

Questo vuol dire che se un malintenzionato riesce a entrare in possesso del tuo smartphone, effettua l’accesso a WhatsApp Web con quest’ultimo e lascia attiva la funzione Resta connesso per non dover ripetere la scansione del QR code, può spiare tutti i tuoi messaggi senza che tu te ne accorga.



WhatsApp Web è molto “comodo” per i malintenzionati in quanto funziona non solo da PC, ma anche da tablet e smartphone, basta installare delle app che simulano l’accesso al servizio da desktop o abilitare la visualizzazione desktop nel browser.

Nota: lo stesso discorso varrebbe anche per il client ufficiale di WhatsApp per Windows e macOS, ma in quel caso la procedura da seguire sarebbe inutilmente più complessa per il malintenzionato di turno.



Applicazioni-spia

IMMAGINE QUI 3

Se lasci il tuo smartphone incustodito per più di qualche minuto, il malintenzionato di turno potrebbe approfittarne per installare delle applicazioni-spia sul terminale e spiarti in segreto.



Ci sono diverse app che permettono di raggiungere tale scopo.
Inoltre va detto che le applicazioni anti-furto (quelle che permettono di localizzare i cellulari smarriti) e i servizi di parental control hanno funzioni tali che potrebbero essere usate per catturare screenshot e monitorare gran parte delle tue attività sullo smartphone.
Per maggiori informazioni a riguardo, leggi il mio post su come spiare i cellulari Android.

Clonazione del MAC address

IMMAGINE QUI 4



Un’altra tecnica che i malintenzionati possono adottare per spiare WhatsApp è clonare il MAC address del telefono della vittima.
Per fortuna però si tratta di un’operazione abbastanza lunga e non propriamente alla portata di tutti:
ci vuole un minimo di preparazione tecnica per riuscirci.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, il MAC address è un codice di 12 cifre che identifica in maniera univoca le schede di rete dei PC e, più in generale, i dispositivi in grado di connettersi a Internet.



Utilizzando delle applicazioni adatte allo scopo, gli “spioni” possono camuffare il MAC address del proprio smartphone, in modo da farlo coincidere con quello del telefono della vittima, e installare una copia “clonata” di WhatsApp che a quel punto riporterà tutti i messaggi dell’account originale.

L’operazione è fattibile solo dopo aver sbloccato il proprio dispositivo tramite root o jailbreak e aver installato applicazioni come BusyBoxMac Address Ghost su Android e SpoofMAC su iPhone.
Ma questo è solo l’inizio.
Difatti per portare a segno “il colpo” bisogna sottrarre il telefono alla vittima, scoprire il suo MAC address (tramite la schermata Info delle impostazioni), cambiare il MAC address del proprio telefono, installare WhatsApp e attivare la app usando il numero della persona da spiare (sul quale, dunque, arriva il codice di conferma).



Come proteggersi?

IMMAGINE QUI 5

Alla luce di quanto appena detto, è importantissimo gestire il proprio smartphone in maniera coscienziosa (non prestandolo al primo che passa e non lasciandolo incustodito in luoghi pubblici) ed è ancora più importante prevenire la violazione della propria privacy con alcuni accorgimenti come quelli che trovi elencati di seguito.



  • Impostare un PIN sicuro – un PIN sicuro può mettere fuori gioco gran parte dei malintenzionati, infatti senza accesso al menu principale dello smartphone non è possibile né utilizzare WhatsApp Web né installare applicazioni spia.
    Ecco le istruzioni per cambiare il PIN sul tuo smartphone.
    • Se hai un telefono Android devi recarti nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo e selezionare la voce PIN (oppure Sequenza, se vuoi usare una gesture al posto del codice).
    • Se utilizzi un iPhone devi recarti nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice e seleziona la voce Cambia codice.

 

  • Disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen – clonando il MAC address del tuo smartphone, un malintenzionato potrebbe attivare WhatsApp sul suo telefono usando il suo numero.
    Tuttavia, per attivare l’applicazione dovrebbe scoprire il codice di verifica recapitato via SMS sul tuo cellulare.
    Disattivando la visualizzazione degli SMS nella lock-screen, puoi impedire ai malintenzionati di visualizzare il codice di attivazione di WhatsApp senza prima sbloccare lo smartphone (operazione praticamente impossibile se hai impostato un PIN sicuro).
    • Per disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen di Android recati nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > PIN, impostare un PIN e scegliere di nascondere i contenuti sensibili.
    • Per disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen di iPhone recati nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e togli la spunta dalla voce Mostra in “Blocco schermo”.

 



  • Controllare le sessioni di WhatsApp Web – recandoti nel menu Impostazioni > WhatsApp Web di WhatsApp puoi visualizzare tutte le sessioni di WhatsApp Web attive.
    Se fra queste ne rilevi qualcuna “sospetta”, premi sul pulsante Disconnettiti da tutti i computer ed eventuali malintenzionati che ti stavano spiando tramite PC perderanno l’accesso automatico al servizio (gli verrà chiesto di inquadrare nuovamente il QR code).

 

  • Verificare la presenza di applicazioni spia – sospetti che qualcuno abbia installato delle applicazioni spia sul tuo smartphone?
    Accedi alla lista delle app presenti sul dispositivo e scopri se c’è qualcosa di sospetto.
    • Per visualizzare la lista delle applicazioni installate su Android vai nel menu Impostazioni > App > Tutte ed elimina tutte le app sospette.
      Dopodiché recati nel menu  Impostazioni > Sicurezza > Amministratori dispositivo e da’ un’occhiata alla lista delle app che hanno il permesso di controllare il sistema.
      Se fra queste ce n’è qualcuna che non hai autorizzato in prima persona, togli la spunta dal suo nome e disinstallala.
    • Per visualizzare la lista delle applicazioni installate su iPhone vai nel menu Impostazioni > Generali > Utilizzo spazio e iCloud > Gestisci spazio. Se hai un iPhone sottoposto al jailbreak puoi anche aprire <codeCydia e controllare la lista dei pacchetti installati per vedere se fra di essi ci sono quelli relativi a delle app-spia.
      Inoltre ti consiglio di comporre il codice *12345 nel dialer del tuo iPhone e di collegarti alle pagine localhost:8888 e localhost:4444 dal browser:
      se sul tuo “iPhone” ci sono installate delle applicazioni-spia, facendo in questo modo potresti riuscire ad accedere al loro pannello di controllo e quindi a disinstallarle.Nei casi più disperati, quando si sospetta che ci sia un’applicazione-spia sul proprio smartphone ma non si riesce a individuarla, l’unica soluzione percorribile è formattare il telefono.
      Lo so, è una misura drastica, ma è anche l’unica efficacia.
      Se vuoi saperne di più, leggi i miei tutorial su come resettare iPhone e come formattare Android.

Spiare WhatsApp “sniffando” una rete wireless

IMMAGINE QUI 6



Una delle tecniche più sofisticate per spiare WhatsApp di un altro era lo “sniffing” delle reti wireless, ossia il monitoraggio dei dati di una rete Wi-Fi con software come Wireshark (di cui ti ho parlato anch’io nel mio tutorial su come sniffare una rete wireless).
Ho detto “era” perché questa tecnica non dovrebbe essere più funzionante, o quantomeno non dovrebbe risultare più efficace come qualche tempo fa.

Alla fine del 2014, infatti, WhatsApp ha cominciato ad adottare un sistema di cifratura end-to-end denominato TextSecure, il quale dovrebbe complicare di molto la vita agli spioni.
Questo sistema è basato sull’utilizzo di una coppia di chiavi:
una pubblica e una privata.
La chiave pubblica viene condivisa con il proprio interlocutore e serve a cifrare i messaggi in uscita, quella privata invece risiede sullo smartphone di ciascun utente e serve a decifrare i messaggi in entrata.



Grazie a questa tecnologia (di cui l’utente non si accorge perché succede tutto “dietro le quinte”), i messaggi viaggiano dai nostri smartphone ai server di WhatsApp in maniera cifrata, cioè illeggibile, e possono essere decifrati solo dai legittimi mittenti e destinatari.

L’unico dubbio che possiamo avere riguarda l’implementazione della cifratura end-to-end:
WhatsApp è un’applicazione closed source, non possiamo controllare a fondo il suo codice sorgente e quindi non possiamo sapere se eventuali falle possono lasciare spazio di manovra ai malintenzionati.



Il mio consiglio, dunque, è quello di essere prudente.
WhatsApp è ragionevolmente sicuro ma non possiamo ritenerlo totalmente inattaccabile.
Va benissimo per le comunicazioni tra amici e colleghi ma non va usato per condividere informazioni altamente riservate (per quello meglio usare soluzioni dedicate che garantiscono il massimo grado di privacy, ad esempio Signal).

Alla luce di quanto appena detto, cerca di non collegarti a reti Wi-Fi pubbliche, utilizza una password sicura per la rete Wi-Fi di casa e… beh, non condividere segreti di Stato su WhatsApp!



ATTENZIONE: spiare le conversazioni altrui è un reato punibile dalla legge.
Questo tutorial è stato scritto a puro scopo illustrativo e io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’utilizzo che farai delle informazioni contenute in esso.

Quelli che in gergo tecnico si chiamano “cracker”.
E no, non sono biscotti! ↩

come spiare whatsapp da pc



come spiare whatsapp da pc

Quanto è affidabile WhatsApp?
I messaggi scambiamo ogni giorno su questa piattaforma sono al sicuro oppure qualcuno potrebbe riuscire a leggerli senza il nostro permesso?
Fai benissimo a porti queste domande, dato che la tua privacy passa anche da qui.
Se vuoi una risposta rapida:
sì, purtroppo delle tecniche per spiare WhatsApp ci sono.
La segretezza dei nostri dati è tutt’altro che assicurata e alcuni studi1 hanno evidenziato come numeri di telefono, indirizzi IP e altri dati relativi alle chiamate VoIP vengano conservati sui server del servizio.

Comunque sia, non bisogna essere paranoici:
rispetto a qualche tempo fa, WhatsApp è molto più sicuro, i messaggi vengono cifrati con una tecnologia molto efficiente (denominata TextSecure) ed è improbabile che una persona con conoscenze informatiche di non altissimo livello riesca a “bucare” i suoi sistemi da sola.
Resta qualche dubbio relativo alla natura closed source dell’applicazione (non potendo esaminare a fondo il suo codice sorgente non possiamo sapere se la cifratura dei messaggi avviene in maniera corretta) e poi ci sono i rischi derivati alla scarsa prudenza degli utenti, ma quello non è un problema che riguarda solo WhatsApp.



Solo una piccola raccomandazione prima di iniziare.
Nei prossimi paragrafi farò riferimento ad alcune tecniche di hacking utilizzate per spiare WhatsApp da PC.
Le informazioni contenute in questo tutorial, comunque, sono state scritte a puro scopo illustrativo:
non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che ne farai.
Mi raccomando:
non servirtene per provare a spiare altre persone (nemmeno i tuoi familiari o amici), perché ciò rappresenterebbe una grave violazione della privacy e, quindi, un reato punibile dalla legge.
Ciò detto, ti auguro buona lettura!

Indice

  • Spiare WhatsApp da PC “sniffando” le reti wireless
  • Spiare WhatsApp da PC tramite WhatsApp Web
  • Spiare WhatsApp da PC con le applicazioni-spia

Spiare WhasApp da PC “sniffando” le reti wireless

IMMAGINE QUI 1



Come ti accennavo nell’introduzione, WhatsApp utilizza una tecnologia di cifratura end-to-end (cioè da punto a punto) chiamata TextSecure2 in cui delle chiavi generate automaticamente dall’app assicurano la segretezza delle conversazioni. Per dirla in parole povere, i messaggi arrivano sugli smartphone degli utenti e sui server del servizio in forma criptata e solo i legittimi mittenti/destinatari possono vederne il contenuto.
Questo però non mette completamente fuori gioco i criminali informatici.

Come detto in precedenza, WhatsApp è un’applicazione closed source e quindi non possiamo esaminare a fondo il suo codice sorgente.
Non potendo compiere un’operazione del genere, non possiamo sapere se la cifratura end-to-end viene applicata in maniera corretta o se, per esempio, viene disattivata in alcune nazioni su specifica richiesta dei governi locali.



Nell’aprile del 2015 i ricercatori di Heise hanno utilizzato il software Wireshark per “sniffare” le comunicazioni di WhatsApp e hanno scoperto che solo la versione Android dell’applicazione utilizzava la cifratura end-to-end.
Le altre versioni della app utilizzavano una cifratura basata sul protocollo RC4, la quale funziona solo in uscita ed è notoriamente vulnerabile agli attacchi dei criminali informatici.

In seguito alla pubblicazione dello studio, gli sviluppatori di TextSecure hanno fatto sapere che l’adozione della cifratura end-to-end da parte di WhatsApp sarebbe avvenuta in maniera graduale3, quindi non su tutte le piattaforme contemporaneamente ma un po’ alla volta.
Questo significa che mentre le comunicazioni Android > Android venivano protette al 100% (o almeno così pareva), quelle da e verso iOS, Windows 10 Mobile, etc.
potevano essere ancora soggetto di facili intercettazioni.



Allo stato attuale, la cifratura end-to-end è stata implementata su tutte le piattaforme per le quali l’applicazione di messaggistica è disponibile ma, dato che non è possibile accedere al codice sorgente di WhatsApp, non possiamo sapere se l’utilizzo di questo tipo di cifratura è stata applicata alla perfezione e, quindi, non possiamo avere la certezza assoluta che sia impossibile intercettare i messaggi degli utenti con Wireshark o altri software per sniffare le reti wireless.

L’unico accorgimento che possiamo mettere in pratica noi utenti per tutelarci è non collegarci alle reti wireless pubbliche che, come noto, sono il terreno di caccia prediletto dagli “sniffer”.



Spiare WhatsApp da PC tramite WhatsApp Web

IMMAGINE QUI 2

Lo sniffing delle reti wireless è stato messo potenzialmente fuori gioco dalla cifratura end-to-end ma, purtroppo, esistono anche altri modi per spiare WhatsApp da PC. Uno di questi ha a che fare con il furto d’identità tramite WhatsApp Web, il servizio ufficiale di WhatsApp che permette di inviare e ricevere messaggi dal PC.
Te ne ho parlato anche nel mio tutorial su WhatsApp per PC, ricordi?



WhatsApp Web funziona sfruttando lo smartphone come “ponte”, quindi può essere usato solo se il cellulare su cui è installata l’applicazione è acceso e connesso a Internet, tuttavia ha due caratteristiche che lo rendono particolarmente appetibile da parte dei malintenzionati:
è in grado di memorizzare l’identità dell’utente (basta spuntare la casella Resta connesso dopo aver effettuato il primo login) e funziona indipendentemente dalla connessione usata sul cellulare (il telefono può trovarsi anche lontano dal computer e il servizio risulta ugualmente accessibile). Bisogna riconoscere, comunque, che perpetrare azioni di spionaggio tramite WhatsApp Web è diventato (per fortuna) molto più complesso, in quanto il servizio invia delle notifiche a ogni accesso.

Ciò non toglie che un malintenzionato potrebbe potenzialmente sottrarti lo smartphone, usarlo per accedere a WhatsApp Web sul suo computer (o tablet) e ottenere libero accesso alle tue conversazioni. Per prevenire questo rischio, non prestare il telefono a sconosciuti, non lasciare il dispositivo incustodito  e controlla di tanto in tanto le sessioni di WhatsApp Web attive sul tuo account.



Se non sai come controllare le sessioni di WhatsApp Web attive, apri WhatsApp e recati nel menu Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop.
Ti verrà mostrata una lista di tutti i browser dai quali è possibile accedere ai tuoi messaggi, con tanto di ultimi accessi.
Nel caso in cui notassi qualche attività sospetta, premi sul pulsante Disconnetti da tutti i computer/Disconnetti da tutti i dispositivi e tutti i computer associati al tuo account WhatsApp perderanno l’accesso.

Spiare WhatsApp da PC con le applicazioni-spia

IMMAGINE QUI 3



Altro pericolo da cui devi stare in guardia sono le cosiddette applicazioni-spia, ossia delle applicazioni che sono in grado di monitorare tutte le attività svolte sullo smartphone, localizzare geograficamente il dispositivo e catturare istantanee del suo schermo, come la famosissima iKeyMonitor di cui ti ho parlato in un altro post. Tali informazioni vengono poi inviate in remoto ai malintenzionati e/o possono essere visualizzate tramite un pannello Web i cui dati d’accesso sono noti solo a chi ha installato l’applicazione sul telefono.
A tale scopo possono essere utilizzate (impropriamente) anche le app per il parental control (come Qustodio o Mobile Fence, di cui ti ho parlato in questa guida)

Come puoi evitare che qualcuno installi delle applicazioni-spia sul tuo smartphone e controlli mediante esse le tue conversazioni su WhatsApp?
Tanto per cominciare, non prestare lo smartphone a persone di cui non ti fidi.
In secondo luogo, non sbloccare il tuo dispositivo tramite procedure quali il root o il jailbreak, perché lo renderebbero particolarmente vulnerabile.
Altra cosa importante, proteggi il tuo dispositivo con un codice di sblocco sicuro e difficile da indovinare.
Se non sai come impostare un codice di blocco, procedi in questo modo.



  • Android — recati nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo e selezionare la voce PIN dalla schermata che si apre.
  • iPhone — recati nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice (o Face ID e Codice) e seleziona la voce Cambia codice.
    Se il tuo “iPhone” supporta lo sblocco tramite sensore d’impronte o riconoscimento facciale, preferisci quest’ultimo.

Ti consiglio anche di controllare le app installate sul dispositivo, per verificare che non ce ne sia qualcuna “sospetta”.
Per riuscirci, recati in Impostazioni > App > Tutte (su Android) oppure in Impostazioni > Generali > Spazio libero iPhone (su iPhone) e verifica quali app sono installate.

Bisogna riconoscere, comunque, che molte applicazioni-spia sono in grado di nascondersi e non vengono visualizzate nei menu dei dispositivi e per scovarle bisogna usare appositi codici (come ti ho ben spiegato nella mia guida su come trovare app-spia).
Come puoi utilizzare questi codici?
Te lo spiego subito.



  • Avvia il browser del tuo smartphone e prova a collegarti agli indirizzi localhost:4444 oppure localhost:8888, utilizzati da molte app-spia per nascondere il proprio pannello di configurazione.
  • Avviare il dialer, la schermata dalla quale digiti numeri telefonici, e digitare il codice *12345, così da accedere al pannello di configurazione di un’app-spia eventualmente installata sul telefono.
  • Se possiedi un dispositivo Android sottoposto al root, ti consiglio di avviare SuperUser/SuperSU e verificare la presenza di eventuali app-spia tra quelle che hanno ottenuto i permessi di root.
    Se ne trovi qualcuna, revoca subito i permessi in questione.

Se dalle tue “indagini” riscontri che qualcuno stia effettivamente monitorando le tue attività, ti consiglio di formattare il dispositivo e cancellare tutti i dati presenti in esso, come ti ho spiegato nelle guide su come resettare Android e su come resettare iPhone.

WhatsApp network forensics:
Decrypting and understanding the WhatsApp call signaling messages (in lingua inglese).
Clicca qui per scoprire tutti i dettagli tecnici sul funzionamento della cifratura TextSecure (in lingua inglese).
Ecco la risposta degli sviluppatori di TextSecure al test condotto da Heise (in lingua inglese).

come spiare whatsapp altrui



come spiare whatsapp altrui

Molte persone mi scrivono per chiedermi come spiare WhatsApp altrui.
Ovviamente non ho alcuna intenzione di aiutarli, violare la privacy altrui è un reato punibile dalla legge (oltre che un comportamento deprecabile), ma voglio approfittare dell’interesse che c’è intorno a quest’argomento per fare il punto della situazione.

Per essere precisi vorrei scoprire, insieme a te, quali sono le maggiori tecniche utilizzate dai criminali informatici per intercettare le conversazioni di WhatsApp e, soprattutto, quali contromisure possiamo mettere in atto per difenderci dai loro attacchi.
Premesso che la sicurezza assoluta non esiste, ti assicuro che per dormire sonni ragionevolmente tranquilli non bisogna essere esperti di sicurezza informatica:
basta mettere in pratica alcune semplici regole di buonsenso che mi auguro tu segua già.
Adesso però basta chiacchiere! Passiamo subito al cuore di questo tutorial – se così vogliamo chiamarlo – e vediamo come tenere le nostre chat lontane da sguardi indiscreti.



Attenzione:
spiare le conversazioni altrui è un reato punibile dalla legge.
Questa guida è stata scritta a puro scopo illustrativo, pertanto io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’utilizzo che farai delle informazioni presenti in essa.

Sniffing delle reti wireless

IMMAGINE QUI 1

Come ti ho spiegato nel mio tutorial su come sniffare una rete wireless, esistono dei software, anche gratuiti, che permettono di “catturare” tutti i dati che transitano su una rete Wi-Fi.
Tale tecnica potrebbe essere utilizzata dai criminali informatici per catturare le conversazioni di WhatsApp, ma per fortuna le ultime versioni della app hanno ridotto – se non scongiurato del tutto – questo rischio.



A partire dal novembre del 2014, infatti, WhatsApp utilizza un sistema di sicurezza denominato TextSecure il quale applica una cifratura di tipo end-to-end (da punto a punto) ai messaggi.
Nella cifratura end-to-end i messaggi vengono cifrati e decifrati usando una coppia di chiavi:
una pubblica che viene condivisa con il proprio interlocutore e serve a cifrare i messaggi in uscita e una privata che risiede unicamente sul proprio smartphone e decifra i messaggi in entrata.
In altre parole questo significa che le comunicazioni viaggiano sui server di WhatsApp in maniera criptata e solo i legittimi mittenti e destinatari possono leggerne il contenuto.

Alla luce di quanto appena detto, ogni tentativo di sniffing dovrebbe essere vano – in quanto i messaggi captati risulterebbero completamente illeggibili -, ma ci sono un paio di pericolose variabili da tenere in considerazione.



Innanzitutto WhatsApp è un software closed source, quindi non possiamo esaminare a fondo il suo codice sorgente e non possiamo sapere se la cifratura end-to-end viene applicata in maniera corretta (potrebbe essere disattivata in alcuni frangenti o in alcuni paesi, magari su richiesta dei governi locali).
Poi bisogna considerare il fatto che WhatsApp è disponibile per molte piattaforme software e non su tutte è stata ancora attivata la cifratura end-to-end.

Un test condotto nell’aprile del 2015 da un team di sicurezza informatica tedesco ha dimostrato che la cifratura end-to-end funzionava solo nelle conversazioni da e verso i terminali Android, sulle altre piattaforme software veniva applicato un sistema di cifratura basato sull’algoritmo RC4 che è notoriamente vulnerabile e quindi può essere decifrato con maggiore facilità dai criminali informatici.
Ora la situazione dovrebbe essere più “tranquilla”, la società sviluppatrice del sistema TextSecure ha fatto sapere che la cifratura end-to-end arriverà gradualmente su tutte le piattaforme, ma per correttezza non possiamo dire che WhatsApp è al 100% invulnerabile agli attacchi di sniffing wireless.



Come difendersi: se la cifratura end-to-end non viene applicata o viene applicata male, noi utenti non possiamo fare molto.
L’unico consiglio sensato che posso darti è quello di evitare le reti wireless pubbliche, che come noto sono uno dei bersagli prediletti dei criminali informatici.
Oppure smetti di usare WhatsApp.
Punto.

Furto d’identità su WhatsApp

IMMAGINE QUI 2



Se lo sniffing delle reti wireless sta man mano perdendo la sua efficacia (o almeno così si spera), esiste un’altra tecnica che permette di spiare WhatsApp altrui con successo.
Mi riferisco al furto d’identità, che può essere perpetrato in vari modi.

WhatsApp Web

WhatsApp Web è un servizio online che permette di usare WhatsApp su PC con la semplice scansione di un QR code che compare sullo schermo del computer.
Funziona solo se lo smartphone su cui è installato il client principale di WhatsApp è connesso ad Internet, ma non richiede che i due dispositivi siano collegati alla stessa rete wireless ed è in grado di memorizzare l’identità dell’utente.



Questo significa che un malintenzionato potrebbe sottrarti lo smartphone – basta una scusa qualsiasi, come per esempio l’esigenza di effettuare una chiamata urgente – , accedere a WhatsApp Web e restare connesso al tuo account spuntando la casella Resta connesso che permette al browser di memorizzare l’identità dell’utente (e quindi di accedere al servizio senza scansionare una seconda volta il QR code).

Clonazione del MAC address

Un’altra tecnica che potrebbe consentire ai malintenzionati di rubarti l’identità su WhatsApp è la clonazione del MAC address.
Il MAC address è un codice di 12 cifre che identifica in maniera univoca tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet e WhatsApp lo utilizza, insieme al numero di telefono, per verifica l’identità dell’utente.



Se qualcuno riesce a camuffare il MAC address del proprio telefono (ci sono applicazioni come BusyBox e Mac Address Ghost per Android che permettono di farlo in maniera abbastanza semplice) e a farlo combaciare con quello del tuo smartphone, può installare WhatsApp, attivarlo con il tuo numero e ottenere libero accesso alle tue conversazioni.

Per fortuna si tratta di una tecnica abbastanza complessa:
richiede molto tempo e una preparazione informatica di un certo livello, ma è sempre bene essere al corrente della sua esistenza (in modo da evitarla).



Come difendersi: tutte le principali tecniche utilizzate dai criminali informatici per rubare l’identità di altri utenti su WhatsApp richiedono un accesso fisico al telefono della vittima.
Questo significa che puoi scongiurare il rischio che qualcuno colpisca il tuo account semplicemente facendo attenzione a chi utilizza il telefono e applicando delle semplici regole di buonsenso.
Facciamo subito qualche esempio.

Impostare un PIN sicuro – se qualcuno entra in possesso del tuo smartphone ma non riesce ad accedere al suo menu principale non può né scansionare il QR code di WhatsApp Web né visualizzare il MAC address del dispositivo (che si può trovare facilmente nel menu Info di Android e iOS).
La prima misura che puoi adottare per mettere fuori gioco gli “spioni” è dunque applicare un PIN sicuro alla lock-screen.



  • Su Android per impostare un PIN basta recarsi nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo e selezionare la voce PIN (oppure la voce Sequenza, se si desidera utilizzare una gesture al posto del PIN numerico).
  • Su iPhone bisogna recarsi nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice, selezionare la voce Cambia codice e impostare il proprio PIN.

Disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen – durante la fase di attivazione di una copia clonata di WhatsApp, il malintenzionato dovrà usare il tuo telefono per ricevere il codice di conferma da parte dell’applicazione.
Se imposti un PIN sicuro e impedisci la visualizzazione degli SMS nella lock screen rendi impossibile tale operazione.

  • Per disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock-screen di Android bisogna andare nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo, impostare un PIN o una gesture e scegliere di nascondere solo i contenuti sensibili.
  • Per ottenere lo stesso risultato su iPhone bisogna recarsi nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e togliere la spunta dall’opzione Mostra in “Blocco schermo”.

Controllare le sessioni di WhatsApp Web – se vai nel menu Impostazioni > WhatsApp Web del tuo WhatsApp puoi visualizzare tutte le sessioni di WhatsApp Web attive sull’account.
Se fra queste ne rilevi qualcuna “sospetta”, quindi ritieni che qualcuno possa sfruttare il servizio per accedere alle tue conversazioni senza permesso, premi sul pulsante Disconnettiti da tutti i computer e tutti i computer collegati al tuo account WhatsApp perderanno l’accesso (sarà richiesta nuovamente la scansione del QR code).



Applicazioni-spia

IMMAGINE QUI 3

Un’altra minaccia da cui mi sembra doveroso metterti in guardia è quella relativa alle applicazioni-spia; applicazioni che una volta installate sullo smartphone permettono di tracciare tutte le attività dell’utente, comandare il telefono da remoto e ottenere screenshot dello schermo del dispositivo.

Se leggi il mio post sulle applicazioni per spiare i cellulari Android ti renderai conto che anche applicazioni di facilissima reperibilità, come quelle per il parental control o il ritrovamento dei telefoni smarriti, possono essere configurate in modo da spiare l’utente senza che quest’ultimo se ne accorga.
E questo può rappresentare un enorme pericolo per la privacy.



Come difendersi: l’installazione di applicazioni spia richiede l’accesso fisico allo smartphone della vittima, quindi valgono tutti i consigli che ti ho dato prima.
In più, se sospetti che qualcuno stia tracciando le tue attività, prova ad accedere al menu con la lista di tutte le applicazioni installate sullo smartphone (Impostazioni > App > Tutte su Android e Impostazioni > Generali > Utilizzo spazio e iCloud > Gestisci spazio su iPhone) e vedi se c’è qualche icona “sospetta”.
In caso di esito positivo, seleziona le applicazioni “sospette” e provvedi a rimuoverle una ad una premendo sull’apposito pulsante.

Facile, vero?
Un po’ troppo direi… e infatti devo darti una brutta notizia! Molte delle applicazioni in grado di spiare WhatsApp altrui nascondono automaticamente le loro icone dai menu di Android, iOS e Windows Phone.
Questo vuol dire che potrebbero essere ugualmente presenti sul tuo cellulare anche se non le vedi nei menu che ti ho indicato in precedenza.



In casi come questi, se temi che qualcuno abbia messo sotto controllo il tuo telefono, l’unica cosa che puoi fare è formattare il dispositivo e cancellare tutti i dati presenti su di esso.
Trovi spiegato come fare nei miei tutorial su come resettare iPhone e come formattare Android.

come spiare whatsapp a distanza



come spiare whatsapp a distanza

Non sai quante email ricevo, ogni giorno, da parte di persone preoccupate per la privacy delle proprie conversazioni su WhatsApp.
Le domande che mi pongono sono quasi sempre le stesse:
è possibile spiare WhatsApp a distanza?
C’è il rischio che qualcuno ficchi il naso nelle nostre conversazioni senza permesso?
Esiste un modo per proteggersi ed evitare di incorrere in rischi di questo genere?
Ebbene, con il post di oggi cercherò di fare un po’ di chiarezza sull’argomento e di dare una risposta a tutti questi quesiti (entro i limiti del possibile).

Cominciamo subito col dire che intercettare le conversazioni di WhatsApp da remoto, senza aver prima avuto un contatto diretto con lo smartphone della vittima, è molto difficile.
Forse non tecnicamente impossibile, ma difficile.
Questo però non deve farci sentire al sicuro e disobbligarci dal mettere in pratica tutte quelle sane regole di buonsenso che dovrebbero guidarci ogni giorno nell’utilizzo dei nostri cellulari.



A cosa mi riferisco?
Ad esempio all’opportunità di utilizzare un PIN sicuro (difficile da indovinare per le altre persone), evitare le reti Wi-Fi pubbliche e impedire che chiunque possa ficcare il naso nei nostri messaggi visualizzando gli SMS che riceviamo tramite la lock-screen.
Adesso però non perdiamoci in chiacchiere e analizziamo più in dettaglio la situazione relativa alla sicurezza di WhatsApp.

Indice

  • Spiare WhatsApp a distanza con lo sniffing delle reti wireless
  • Spiare WhatsApp a distanza tramite il furto d’identità
  • Spiare WhatsApp a distanza con un’applicazione

Spiare WhatsApp a distanza con lo sniffing delle reti wireless

IMMAGINE QUI 1



Lo sniffing delle reti wireless è una tecnica molto conosciuta.
Consiste nel catturare tutti i dati che passano su di una rete wireless mediante software di facile reperimento come il famosissimo Wireshark (di cui ti ho parlato anch’io nel mio post su come sniffare una rete wireless).
Si tratta di un pericolo fra i più temuti dagli utenti di WhatsApp, ma in realtà la sua pericolosità è stata quasi del tutto annullata dall’adozione della cifratura end-to-end da parte della nota app ora di proprietà di Facebook.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, la cifratura end-to-end (da punto a punto) è un sistema che cripta le comunicazioni informatiche utilizzando un sistema composto da due chiavi:
una pubblica e una privata.
La chiave pubblica viene condivisa con il proprio interlocutore, mentre quella privata risiede unicamente sullo smartphone di ciascun utente.
Ciò significa che i messaggi viaggiano in forma cifrata fino ai server di WhatsApp e nessuno, all’infuori dei legittimi mittenti e destinatari (cioè coloro che sono in possesso delle chiavi per decifrarli), può leggerne il contenuto.
Anche captandoli tramite sniffing delle reti wireless, risulterebbero illeggibili.



Uno studio realizzato nell’aprile del 2015 da alcuni ricercatori tedeschi aveva dimostrato che non tutte le versioni di WhatsApp utilizzavano la cifratura end-to-end (solo quella Android la adoperava), ma da allora per fortuna le cose sono cambiate.
Adesso la cifratura end-to-end è attiva su tutte le piattaforme software (Android, iOS, Windows Phone ecc.) e protegge tutte le comunicazioni, comprese le chiamate.
Se vuoi saperne di più, da’ pure un’occhiata al mio tutorial su come crittografare WhatsApp.

IMMAGINE QUI 2



L’unica incognita di cui bisogna tener conto è rappresentata dal fatto che WhatsApp è un’applicazione closed source, il suo codice sorgente non può essere analizzato a fondo, e quindi non possiamo sapere se la cifratura end-to-end è stata implementata a dovere.
Potrebbe essere stato commesso qualche errore in grado di minare il funzionamento del sistema o, ancora, la cifratura potrebbe essere disattivata in maniera intenzionale in alcune circostanze o paesi per motivi a noi sconosciuti.

Insomma, dobbiamo fidarci degli sviluppatori di WhatsApp e di TextSecure (quelli che hanno creato il sistema di cifratura usato da WhatsApp ma non dobbiamo abbassare mai la guardia.
Per questo ti suggerisco di non utilizzare mai le reti Wi-Fi pubbliche (che come noto sono il terreno di caccia preferito dai criminali informatici) e di non utilizzare WhatsApp per comunicare informazioni altamente riservate.



Come proteggersi

Se sei “paranoico” e vuoi ridurre al minimo il rischio che qualcuno possa “sniffare” le tue comunicazioni a distanza, mi spiace, ma devi abbandonare WhatsApp e rivolgerti a un’altra applicazione di messaggistica; un’applicazione open source che utilizzi un sistema di cifratura end-to-end di provata affidabilità.
Qualche esempio?
Signal per Android e iOS che è sviluppata dagli stessi creatori della tecnologia TextSecure utilizzata da WhatsApp e ha uno “sponsor” di sicura affidabilità:
Edward Snowden, il principale artefice del datagate in seguito al quale sono stati pubblicati molti documenti riservati del governo USA1.

Spiare WhatsApp a distanza tramite il furto d’identità

IMMAGINE QUI 3



Adesso passiamo ad alcune tecniche che, potenzialmente, permettono di spiare WhatsApp a distanza ma richiedono un accesso fisico allo smartphone della vittima (magari per poco tempo, ma lo richiedono).

La prima tecnica di questo tipo – quella più facile da attuare – è il furto di identità tramite WhatsApp Web o WhatsApp per PC.
Come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su Come usare WhatsApp su PC, per utilizzare WhatsApp sul computer basta collegarsi al sito ufficiale del servizio o scaricare il client ufficiale di WhatsApp per Windows/macOS e inquadrare un QR code con la fotocamera dello smartphone.



Una volta effettuata quest’operazione, se si lascia attivo il segno di spunta accanto alla voce Resta connesso, si ottiene il permesso di accedere ai messaggi presenti sullo smartphone in qualsiasi momento.
Basta che il telefono sia acceso e connesso a Internet, non necessariamente alla stessa rete wireless del computer (va bene anche la rete dati 3G/LTE).

IMMAGINE QUI 4



Questi due fattori potrebbero spingere un malintenzionato a chiederti lo smartphone in prestito per qualche minuto (magari con la scusa di dover effettuare una chiamata urgente), utilizzarlo per accedere a WhatsApp Web o al client di WhatsApp per PC e ottenere così un accesso continuativo alle tue conversazioni.
Abbastanza preoccupante, vero?

Un’altra tecnica legata al furto d’identità, che è molto più difficile da mettere in pratica ma alla quale devi prestare ugualmente attenzione, è la clonazione del MAC address.
Come ti ho spiegato anche nel mio post su come clonare WhatsApp, esistono alcune applicazioni che permettono di camuffare il MAC address (un codice di 12 cifre che identifica in maniera univoca tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet) e ingannare i sistemi di verifica di WhatsApp.
Degli esempi abbastanza famosi sono SpoofMAC per iPhone e BusyBox e Mac Address Ghost per Android, ma ci sono anche altre app di questo genere.



Ora, se un malintenzionato riesce ad entrare in possesso del tuo smartphone, imposta il suo telefono in modo che abbia lo stesso MAC address del tuo (almeno in apparenza) e installa una copia di WhatsApp attivandola con il tuo numero, può ottenere libero accesso alle tue conversazioni bypassando le restrizioni standard del servizio (che normalmente impediscono l’utilizzo dell’applicazione su più di uno smartphone contemporaneamente).

Come proteggersi

Per difenderti da queste minacce, considerando il fatto che richiedono tutte un accesso fisico al tuo cellulare, devi mettere in pratica dei sempreverdi consigli di buonsenso.



  • Non prestare lo smartphone a sconosciuti e non lasciarlo incustodito per troppo tempo.
  • Imposta un PIN sicuro per evitare che qualcuno possa sbloccare il telefono e usarlo per accedere a WhatsApp Web o per controllare il suo MAC address.
    Se non sai come impostare un PIN ecco le istruzioni per Android e iPhone.
    • Android – vai nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo e seleziona la voce PIN dalla schermata che si apre.
      Se il tuo smartphone dispone di un sensore d’impronte, puoi impostare anche lo sblocco tramite impronta andando su Impronta digitale.
      Evita la sequenza in quanto è abbastanza facile da indovinare per chi osserva lo sblocco dello smartphone dall’esterno.
    • iPhone – vai nel menu Impostazioni > Touch ID e Codice e selezionare la voce Cambia codice.
      Se hai un modello di iPhone dotato di Touch ID, puoi impostare lo sblocco tramite sensore d’impronte premendo sulla voce Aggiungi un’impronta.

IMMAGINE QUI 5

  • Impedisci la visualizzazione degli SMS nella lock-screen, in modo che i malintenzionati non possano vedere l’SMS con il codice di attivazione di WhatsApp.
    Se non sai come si fa, ecco le istruzioni per Android e iPhone.
    • Android – vai nel menu Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo, seleziona la voce PIN e dopo aver impostato il codice scegli di nascondere solo i contenuti sensibili.
    • iPhone – vai nel menu Impostazioni > Notifiche > Messaggi e rimuovi la spunta dall’opzione Mostra in Blocco schermo.

IMMAGINE QUI 6



Per quanto riguarda WhatsApp Web, puoi proteggerti dagli spioni recandoti nelle impostazioni dell’applicazione e revocando l’accesso a tutte le sessioni di WhatsApp Web attive attualmente.

Per essere più precisi, devi andare nel menu (…) > WhatsApp Web (Android) o Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop (iPhone) di WhatsApp e premere sul pulsante Disconnettiti da tutti i computer.
In questo modo gli eventuali “spioni” connessi al tuo account non potranno più accedere al servizio, in quanto sarà chiesta loro una nuova scansione del QR code con la fotocamera dello smartphone.

Spiare WhatsApp a distanza con un’applicazione

IMMAGINE QUI 7



Altro rischio a cui devi fare molta attenzione è quello legato alle applicazioni-spia.
Come ti ho spiegato anche nei miei post sulle applicazioni per spiare i cellulari e su come spiare gli smartphone Android, esistono delle applicazioni che sono invisibili agli occhi dell’utente e permettono di spiare tutte le attività svolte sullo smartphone:
dai testi digitati sulla tastiera ai siti visitati.
Le applicazioni-spia possono essere divise in tre grandi categorie.

  • Le app per il parental control – si tratta di applicazioni pensate per controllare gli smartphone usati dai minori.
    Sono molto facili da installare e da utilizzare, spesso si possono usare gratis (almeno per un determinato periodo di tempo) e permettono sia di monitorare il device da remoto che di limitare/bloccare il funzionamento di determinate app.
    Per fortuna non si nascondono bene come le applicazioni spia professionali e spesso non sono in grado di catturare i testi digitati sulla tastiera dello smartphone.
    Tra le app più famose di questo tipo ci sono Qustodio  (Android/iOS) e Screen Time (Android/iOS).
  • Le applicazioni spia – le vere e proprie applicazioni spia, quelle che sono in grado di tracciare veramente tutto e che sono perfettamente invisibili agli occhi dell’utente.
    Per fortuna non sono alla portata di tutti in quanto non sono gratis (se si esclude qualche giorno di prova gratis) e non sono semplicissime da configurare.
    Tra le app più famose di questo tipo ti segnalo iKeyMonitor che è disponibile sia per Android che per iOS e costa 22,49$/mese (dopo 3 giorni di trial gratuita).
  • Le app per monitorare gli accessi a WhatsApp – anche se non possono essere definite propriamente delle app spia, esistono delle applicazioni che permettono di monitorare gli accessi a WhatsApp da parte di altri utenti semplicemente digitandone il numero di cellulare (quindi senza installare nulla sullo smartphone della “vittima”).
    Permettono solo di sapere gli orari in cui un utente si collega a WhatsApp, non spiano i messaggi, ma rappresentano comunque una discreta noia sotto il punto di vista della privacy (anche perché non si può fare praticamente nulla per proteggersi).

Per approfondimenti relativi alle applicazioni per spiare WhatsApp e al loro funzionamento, leggi il post che ho dedicato a questo genere di software.
Troverai diverse informazioni interessanti al suo interno.



Come proteggersi

Se sospetti che qualcuno abbia installato una app-spia sul tuo telefono (altra operazione che richiede l’accesso fisico al device), recati nel menu di gestione delle app e controlla se ci sono dei nomi sospetti in quest’ultimo.

Se hai uno smartphone Android, recati nel menu Impostazioni > App e verifica se nella lista delle applicazioni installate sul tuo dispositivo ce n’è qualcuna che ritieni possa essere una app-spia.
Successivamente, vai nel menu Impostazioni > Sicurezza > Amministratori dispositivo e controlla se tra le app che hanno permessi da amministratore (quindi le app che possono controllare il telefono a 360 gradi) ci sono app di dubbia provenienza.
Ancora, se hai sbloccato il tuo telefono tramite root, apri l’applicazione SuperSU/SuperUser e controlla se tra le app che hanno i permessi di root ce ne sono alcune che non hai autorizzato tu.
Nel caso in cui trovassi delle app sospette, disattivale e disinstallale.



IMMAGINE QUI 8

Se utilizzi un iPhone, recati nel menu Impostazioni > Generali > Spazio sul dispositivo e su iCloud e premi sulla voce Gestisci spazio contenuta nel riquadro Spazio dispositivo per ottenere una lista di tutte le app installate sul device.
Dopodiché vai nel menu Impostazioni > Gestione profili e dispositivo e scopri se tra le applicazioni che hanno installato dei profili personalizzati ce ne sono alcune sospette (le app che installano profili personalizzati sono quelle che hanno un maggior controllo su iOS).
Se hai effettuato il jailbreak di iPhone, prova anche ad aprire Cydia e a controllare la lista dei pacchetti installati sul telefono (molte app spia funzionano solo con il jailbreak e quindi vanno installate tramite Cydia).



Per concludere, indipendentemente dal sistema operativo installato sul tuo smartphone, prova ad aprire il browser e a collegarti agli indirizzi localhost:8888 e localhost:4444 e prova a digitare il codice *12345 nella schermata di composizione dei numeri di telefono.
I codici in questione sono i codici usati da alcune note app-spia per palesarsi e mostrare il loro pannello di amministrazione (se digitandoli, vedi comparire un menu, vuol dire che qualcuno ha installato una app-spia sul tuo telefono).

IMMAGINE QUI 9



Se non noti nulla di strano ma sospetti ugualmente che qualcuno ti stia spiando (come già detto, queste app hanno l’abilità di nascondersi e difficilmente compaiono in chiaro nei menu di sistema), mi spiace ma l’unica soluzione che hai a tua disposizione per liberartene è formattare la memoria del telefono.
Per maggiori informazioni su questa procedura consulta le mie guide su come resettare Android e come resettare iPhone, lì trovi spiegato tutto.

Attenzione: spiare le conversazioni di un’altra persona è un reato punibile dalla legge.
Questo post è stato scritto a puro scopo illustrativo, pertanto io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’utilizzo fatto delle informazioni presenti in esso.



Ecco il tweet in cui Snowden conferma di utilizzare Signal per le sue comunicazioni online.
↩︎

come spiare whatsapp



come spiare whatsapp

Genitori apprensivi, fidanzati gelosi, amici impiccioni… tutti, e sottolineo tutti, mi chiedono come spiare WhatsApp.
Tutti vogliono sapere se spiare WhatsApp è davvero così semplice come si dice, se le tante app-spia che si trovano su Internet funzionano davvero e se, per monitorare le conversazioni di una persona, magari il proprio partner o il proprio figlio, bisogna essere per forza degli hacker.
Come facilmente intuibile, non è facile liquidare la questione in poche righe.
Per affrontare la questione in maniera seria dobbiamo prenderci un po’ di tempo libero e analizzare tutti i potenziali rischi in cui possono incappare oggigiorno gli utenti di WhatsApp.

Cominciamo subito col dire una cosa importante, e che cioè non bisogna farsi prendere dal panico.
L’incredibile successo di WhatsApp ha solleticato l’interesse di molti criminali informatici, i quali, sempre più spesso, provano a “bucare” i server del servizio e a rubare i dati degli utenti, ma per fortuna gli sviluppatori non se ne sono stati con le mani in mano e hanno deciso di adottare un sistema di crittografia end-to-end (da punto a punto) che ha irrobustito di molto la sicurezza di WhatsApp.
Con la crittografia end-to-end, i messaggi che arrivano sui server di WhatsApp sono tutti cifrati.
Ciò significa che vengono decifrati direttamente sui nostri smartphone e che sono visibili “in chiaro” solo da parte dei legittimi mittenti e destinatati.
Insomma, a meno di clamorose falle di sicurezza o di altrettanti clamorosi errori nell’implementazione della cifratura end-to-end, lo “sniffing” delle comunicazioni tramite il monitoraggio delle reti wireless (come ti ho spiegato nel mio tutorial su come craccare password WiFi) o la violazione dei server di WhatsApp dovrebbe essere scongiurato.
Restano, però, altri tipi di minacce alle quali bisogna stare attenti.



Fra le minacce a cui bisogna prestare maggiormente attenzione ci sono le tecniche di spionaggio “artigianali”, ovvero quei sistemi che sfruttano le debolezze e le disattenzioni dell’utente per carpire le sue credenziali d’accesso e visualizzare le sue comunicazioni online.
D’altronde si sa, la prima misura di sicurezza di uno smartphone, un computer o qualsiasi altro dispositivo elettronico siamo noi, gli utilizzatori.
Se vuoi approfondire l’argomento, prenditi cinque minuti di tempo libero e continua a leggere.
Qui sotto trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno circa la sicurezza di WhatsApp.

Indice

  • Come funziona la cifratura di WhatsApp
  • Come spiare WhatsApp:
    le tecniche di social engineering
    • Spiare WhatsApp tramite WhatsApp Web/Desktop
    • Spiare WhatsApp camuffando il MAC address
    • Spiare WhatsApp usando il numero di telefono della vittima
    • Spiare WhatsApp con app di parental control e app spia
  • App per monitorare gli accessi a WhatsApp
  • Come proteggersi dagli spioni

Come funziona la cifratura di WhatsApp

IMMAGINE QUI 1



Nel novembre del 2014, gli sviluppatori di Open Whisper Systems hanno annunciato una collaborazione con WhatsApp tesa a portare il loro sistema di cifratura end-to-end (TextSecure) nella celebre app di messaggistica per i cellulari.
La cifratura end-to-end funziona con una coppia di chiavi:
una privata e una pubblica.
La chiave privata risiede esclusivamente sul nostro smartphone e serve a decifrare i messaggi ricevuti dall’esterno.
La chiave pubblica, invece, viene condivisa con il nostro interlocutore e viene utilizzata da quest’ultimo per criptare i messaggi che vengono recapitati a noi (e vice versa).
Nel mezzo ci sono i server di WhatsApp, che fanno da “postini”, cioè ricevono i messaggi crittografati (quindi illeggibili sia per i gestori del servizio sia per eventuali malintenzionati) e li recapitano sul telefono del destinatario.

Il bello della crittografia end-to-end è che avviene tutto alla velocità della luce e senza che l’utente debba muovere un dito.
L’unica potenziale incognita risiede nella reale applicazione di questo sistema.
WhatsApp, infatti, è un software closed source e non è possibile sapere con certezza assoluta come gestisce i messaggi.
L’unica cosa che si può fare – e che hanno provato a fare diversi studiosi – è esaminare il traffico dati dell’applicazione con software come Wireshark (te ne ho parlato nel mio post su come sniffare una rete wireless, ricordi?) e Yowsup.



Da alcuni di questi test, come quello realizzato da Heise nell’aprile del 2015, è emerso che la cifratura end-to-end era utilizzata solo sulla versione Android di WhatsApp.
Le altre continuavano ad usare un sistema di cifratura basato sull’algoritmo RC4, che funzionava solo in uscita (quindi rendeva potenzialmente leggibili i messaggi sui server di WhatsApp) e non è più ritenuto sicuro da diversi mesi.
Adesso però la situazione è cambiata, la cifratura end-to-end è arrivata anche su altre piattaforme (iOS, Windows Phone ecc.) e copre tutti i contenuti veicolati dalla app:
messaggi, chat di gruppo, video, foto ecc.

Possiamo dunque dire che WhatsApp è ragionevolmente sicuro; captare i messaggi che viaggiano sui suoi server dovrebbe essere un’impresa assai ardua, ma è giusto mantenere un pizzico di dubbio relativo all’impossibilità di analizzare a fondo il codice sorgente dell’applicazione.
Per maggiori dettagli sulla cifratura end-to-end e la sua implementazione all’interno di WhatsApp, fa pure riferimento al mio tutorial su come crittografare WhatsApp.



Come spiare WhatsApp:
le tecniche di social engineering

IMMAGINE QUI 2

Come abbiamo appena detto, captare i messaggi di WhatsApp provando a “sniffare” i dati che transitano sulla rete wireless usata dallo smartphone, grazie alla crittografia end-to-end, non è facile come un tempo.
Ma esistono delle tecniche per spiare WhatsApp, meno raffinate, che possono andare ancora a segno.
Tali tecniche prevedono l’accesso fisico allo smartphone della vittima e quindi coinvolgono il cosiddetto social engineering.



Nel gergo tecnico, con l’espressione social engineering (ingegneria sociale) si indicano tutte quelle attività che sfruttano la psicologia umana per truffare la vittima di un attacco informatico.
Questo significa che un malintenzionato potrebbe fingersi una persona amica (o comunque affidabile) e chiederti il telefono in prestito per il più banale dei motivi (es.
fare una telefonata) e poi ficcare il naso nei tuoi dati personali, o nelle tue conversazioni di WhatsApp.

Di seguito ti faccio qualche esempio di attacco diretto a WhatsApp che richiede l’accesso fisico al telefono, e dunque un approccio tramite social engineering.

Spiare WhatsApp tramite WhatsApp Web/Desktop

WhatsApp Web è un servizio offerto gratuitamente da WhatsApp che consente di leggere e inviare messaggi da computer utilizzando lo smartphone come “ponte”.
Ti ho illustrato dettagliatamente il suo funzionamento nel mio tutorial su come usare WhatsApp su PC, dove ti ho parlato anche del client ufficiale di WhatsApp per Windows e macOS che funziona allo stesso modo.



IMMAGINE QUI 3

Per utilizzare WhatsApp Web e il client ufficiale di WhatsApp per computer basta collegarsi a una pagina Web o aprire il client di WhatsApp e scansionare un QR code che compare sullo schermo del computer usando l’apposita funzione di WhatsApp sullo smartphone.
Dopodiché, se si lascia attiva la spunta sull’opzione Resta connesso, l’accesso al servizio avviene in automaticamente ogni volta che lo smartphone è connesso a Internet.



Ciò che è ancora più importate sottolineare è che il tutto funziona anche se smartphone e computer non sono connessi alla stessa rete wireless, ciò vuol dire che i due dispositivi possono trovarsi anche a parecchia distanza tra di loro, l’importante è aver effettuato il primo accesso con il QR code e mantenendo la spunta sull’opzione “Resta connesso”.
Questo cosa vuol dire?
Vuol dire che un malintenzionato potrebbe farsi prestare il telefono dalla vittima con qualsiasi pretesto, dopodiché potrebbe accedere a WhatsApp Web o al client di WhatsApp dal proprio notebook (o anche dal proprio smartphone/tablet, abilitando la visualizzazione desktop del sito o usando delle app che si basano su WhatsApp Web) e ottenere così l’accesso alle conversazioni dell’utente da spiare.

Spiare WhatsApp camuffando il MAC address

Il MAC address (acronimo di Media Access Control) è un indirizzo composto da 12 cifre che permette di identificare in maniera univoca le schede di rete presenti nei PC e, più in generale, tutti i dispositivi in grado di connettersi a Internet, come gli smartphone.



IMMAGINE QUI 4

Camuffando il MAC address del proprio smartphone, un malintenzionato potrebbe “ingannare” WhatsApp e installare una copia dell’applicazione sul proprio telefono in modo da ricevere tutti i messaggi della vittima.
Per fortuna si tratta di un’operazione abbastanza articolata che richiede parecchio tempo per essere portata a termine, ma è bene conoscerla per evitare che qualche “furbacchione” possa metterla in pratica.
Di seguito ti illustro i vari passaggi che si dovrebbero compiere per camuffare il MAC Address del proprio telefono e installare una copia “clonata” di WhatsApp.



  • Come primo passo, per camuffare il MAC address del proprio smartphone, bisognerebbe sbloccare il sistema operativo con operazioni come il root su Android o il jailbreak su iPhone e installare delle app adatte allo scopo (es.
    SpoofMAC per iPhone e l’accoppiata BusyBoxMac Address Ghost per Android).
  • Successivamente, andrebbero rimosse eventuali copie di WhatsApp presenti sul dispositivo e ci si dovrebbe preparare per passare all’azione.
  • L’azione, in questo caso, consiste nel farsi prestare lo smartphone dalla persona da spiare e compiere queste due operazioni.
    • Scoprire il MAC Address del dispositivo (su Android basta andare nel menu Impostazioni > Info sul telefono > Stato, su iPhone nel menu Impostazioni > Generali > Info > Indirizzo Wi-Fi).
    • Impostare il MAC Address del telefono da spiare sul proprio smartphone.
    • Installare WhatsApp sul proprio smartphone e attivarlo usando il numero del telefono della vittima (sul quale verrà quindi recapitato il codice di attivazione della app).

Spiare WhatsApp usando il numero di telefono della vittima

IMMAGINE QUI 5

Alcuni siti suggeriscono di spiare WhatsApp installando una copia della app sul proprio telefono e facendo recapitare il suo codice di attivazione sullo smartphone della vittima (che quindi deve essere momentaneamente a portata di mano).



Questa tecnica non funziona, o meglio, non funziona a lungo in quanto WhatsApp permette di associare i numeri di telefono a un solo dispositivo alla volta.
Ciò significa che attivando due smartphone con lo stesso numero di cellulare, il primo smette di funzionare e la vittima – fortunatamente – si accorgere subito dell’utilizzo non autorizzato del proprio account.

Spiare WhatsApp con app di parental control e app spia

Sul mercato ci sono tantissime app per il parental control, quasi sempre a pagamento ma con delle versioni di prova gratuita, che permettono di monitorare le attività svolte su uno smartphone, comandare il telefono a distanza e catturare screenshot da remoto.
Ebbene, alcune di esse potrebbero essere sfruttate anche per scopi poco leciti e utilizzate per spiare i messaggi scambiati su WhatsApp o altri sistemi di messaggistica.



Tra le applicazioni di parental control più efficaci e facili da usare disponibili attualmente sul mercato ti segnalo Qustodio per Android e iOS e Screen Time che è disponibile anch’essa per Android e iOS.  Entrambe queste app, una volta installate sullo smartphone della vittima, permettono di sapere se e quando questa accede a WhatsApp e consentono di bloccare o limitare l’uso della app da remoto.
Non consentono di catturare direttamente le conversazioni scambiate all’interno del servizio, ma includono altre funzioni parecchio invasive per la privacy.

IMMAGINE QUI 6



Ancora più pericolose in ottica WhatsApp sono le applicazioni spia, cioè le applicazioni progettate esclusivamente per spiare lo smartphone della vittima, le quali sono completamente invisibili e permettono anche di captare i messaggi digitati sulla tastiera del telefono.

Tra le app spia più diffuse al momento c’è iKeyMonitor che è compatibile sia con Android che con iPhone, ma per fortuna è abbastanza difficile da configurare e, soprattutto, è abbastanza costosa visto che costa 22,49$/mese (dopo 3 giorni di prova gratuita).



IMMAGINE QUI 7

Per saperne di più su Qustodio, Screen Time e sulle altre applicazioni che possono essere usate con finalità spionistiche, da’ un’occhiata ai miei post su come spiare un cellulare e come spiare i cellulari Android.

App per monitorare gli accessi a WhatsApp

Non possono essere definite propriamente app per spiare WhatsApp, ma sappi che esistono anche delle applicazioni che consentono di monitorare gli accessi a WhatsApp da parte di un utente segnandone gli orari delle ultime connessioni al servizio e il tempo di permanenza al suo interno.
Si tratta di soluzioni particolarmente “antipatiche” in quanto funzionano da remoto e non richiedono l’accesso allo smartphone della vittima (di fatto usano dei dati pubblici forniti da WhatsApp e quindi non sono definibili propriamente come app spia).



 

Come proteggersi dagli spioni

Dopo aver fatto questa “spaventosa” carrellata sulle tecniche di spionaggio più diffuse per le conversazioni di WhatsApp, vediamo qualche consiglio pratico su come difendersi dagli impiccioni.
Si tratta di semplici regole di buonsenso da seguire per evitare furti d’identità e altre spiacevoli sorprese (non necessariamente collegate a WhatsApp).



IMMAGINE QUI 8

  • Utilizzare un PIN sicuro – il primo consiglio che mi sento di darti è quello di utilizzare un PIN sicuro per sbloccare la lock screen dello smartphone (no, 1111 e 1234 non sono PIN sicuri!).
    Puoi cambiare il PIN in maniera molto semplice usando il menu delle impostazioni del tuo smartphone.
    • Android – Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > PIN (oppure Sequenza se preferisci usare una gesture al posto del PIN numerico).
    • iPhone – Impostazioni > Touch ID e Codice > Cambia codice.
  • Disattivare SMS nella lock screen – se vuoi scongiurare il rischio che qualche malintenzionato attivi una copia “clonata” di WhatsApp recapitando un SMS di conferma sul tuo smartphone, disattiva la visualizzazione degli SMS nella lock screen (in questo modo, l’eventuale malintenzionato dovrà avere accesso completo allo smartphone per portare a termine il suo piano e non potrà farlo con il telefono bloccato).
    • Android – Impostazioni > Sicurezza > Blocco Schermo > PIN.
      Dopo aver impostato il PIN puoi scegliere se non visualizzare del tutto le notifiche (per nessuna app) o se nascondere solo i contenuti sensibili.
      Se scegli questa seconda opzione, puoi disattivare solo la visualizzazione degli SMS nella lock screen.
    • iPhone – Impostazioni > Notifiche > Messaggi > togli la spunta dall’opzione Mostra in “Blocco schermo”.
  • Controllare le sessioni di WhatsApp Web – come abbiamo visto in precedenza, è possibile violare la privacy degli utenti WhatsApp attivando “abusivamente” il servizio WhatsApp Web.
    Se temi che qualcuno possa aver compiuto un’operazione del genere ai tuoi danni, controlla le sessioni di WhatsApp Web attive per il tuo account e, se ne individui qualcuna sospetta, disattivale.
    Per controllare le sessioni di WhatsApp Web aperte per il tuo account, recati nel menu Impostazioni > WhatsApp Web/Desktop.
    Per disattivarle tutte, invece, premi prima sul pulsante Disconnettiti da tutti i computer e poi su Disconnetti.

IMMAGINE QUI 9



  • Riattiva subito il tuo account in caso di disattivazione – se qualcuno ha attivato una seconda copia di WhatsApp usando il tuo numero, il servizio smetterà di funzionare sul tuo smartphone.
    Se all’improvviso il tuo account risulta disattivato, procedi ad attivarlo nuovamente e contatta il supporto di WhatsApp all’indirizzo support@whatsapp.com per segnalare che probabilmente vuole rubare la tua identità.
  • Non usare software spia – su Internet vengono pubblicizzati molte app-spia che promettono di captare tutti i messaggi di WhatsApp.
    Sono pochissime quelle che funzionano veramente.
    Nella maggior parte dei casi si tratta di truffe belle e buone, se non addirittura di malware tesi a rubare i dati degli utenti per scopi poco leciti.
    Cerca di starne alla larga!
  • Non prestare lo smartphone al primo che capita – questo consiglio potrebbero darcelo anche le nostre nonne, ma sempre meglio ribadire certi concetti!

ATTENZIONE: questa guida è stata scritta a puro scopo illustrativo.
Spiare le conversazioni di altre persone è un reato punibile dalla legge, pertanto non mi assumo alcuna responsabilità su come utilizzerai le informazioni contenute nell’articolo.