backup android



backup android

Ti piacerebbe creare delle copie di sicurezza per tutti i dati che sono presenti sul tuo dispositivo Android?
Nessun problema, puoi optare per varie soluzioni, tutte molto valide.
Ad esempio puoi effettuare il backup dai tuoi dati e sincronizzarli su tutti i device grazie alla piattaforma cloud di Google, puoi utilizzare delle app di terze parti tramite le quali conservare una copia di dati e app in locale e/o su Internet o puoi collegare il tuo smartphone/tablet al computer e copiare su quest’ultimo tutti i dati di tuo interesse.

Contrariamente a quanto tu possa pensare, effettuare il backup su Android non è affatto complicato:
devi semplicemente individuare la soluzione che fa maggiormente al caso tuo e poi adoperarla al meglio.
In che modo?
Continua a leggere e lo scoprirai! Anche se, da quel che ho capito, non hai molta dimestichezza con il mondo tech (ne tantomeno con il “robottino verde”), non hai alcun motivo di preoccuparti, perché ti guiderò passo-passo nella procedura che sei chiamato a compiere quest’oggi.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Fantastico! Tanto per cominciare, mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Se lo farai, non avrai il benché minimo problema nel mettere in sicurezza i dati presenti sul tuo dispositivo Android creando delle copie di backup.
Buona lettura!

Indice

  • Fare backup Android su Google
  • App per fare backup Android
  • Fare backup Android su PC

Fare backup Android su Google

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La prima soluzione che ti consiglio di provare è quella di fare il backup di Android sulla piattaforma cloud di Google.
Tramite Google, infatti, è possibile creare in automatico delle copie di backup sul cloud di foto, video, contatti, e molti altri dati presenti sul proprio device:
scopriamo, insieme, come procedere per utilizzare al meglio questa comodissima soluzione.

Per prima cosa, apri l’app Impostazioni (l’icona con gli ingranaggi presente nella schermata Home), premi sulla voce Account/Account e sincronizzazione e fai tap sul logo di Google.
Nella schermata che si apre, poi, seleziona il tuo indirizzo email e assicurati che le opzioni relative alla sincronizzazione di DocumentiCalendario, Rubrica/Contatti, etc.
siano spostate su ON.
Qualora così non fosse, provvedi ad attivarle tu stesso.



Se sul tuo device non risulta impostato ancora alcun account Google, recati nel menu Impostazioni > Account, seleziona la voce Aggiungi account e configura un nuovo account selezionando il logo di Google e seguendo le indicazioni su schermo:
ti ho spiegato più in dettaglio come fare nel mio tutorial su come associare Android a Google.

Ora, recati nel menu Backup e ripristino presente nelle Impostazioni di Android e accertati che le opzioni Backup dei miei dati e Ripristino automatico siano attive e che il tuo indirizzo Gmail sia impostato come account di backup (in caso contrario, provvedi tu ad attivare le impostazioni in questione).



Per concludere, apri l’applicazione Google Foto, premi sul pulsante (≡) che si trova in alto a sinistra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare lateralmente (la terzultima opzione presente in elenco).
Nella schermata che si apre, premi sulla voce Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta dell’interruttore situata in corrispondenza della voce Backup e sincronizzazione (se necessario) e imposta l’opzione Dimensioni caricamento su Alta qualità, così da non consumare lo spazio di archiviazione disponibile su Google Drive (tieni conto, comunque, che le foto avranno una risoluzione massima di 16MP e i video una risoluzione massima di 1080p).

Missione compiuta! Dopo aver abilitato le opzioni in questione, tutti i dati che hai deciso di archiviare su Google potranno essere ripristinati automaticamente su qualsiasi dispositivo associato al tuo account Google.



App per fare backup Android

Come ti accennavo in apertura del post, su Android è possibile fare il backup utilizzando anche delle app di terze parti, da scaricare direttamente dal Play Store e che possono essere utili per creare delle copie di sicurezza dei dati in locale.

Prima di vederne un paio più da vicino, ti rammento che le applicazioni di cui sto per parlarti permettono di salvare i dati sulla memoria interna del proprio device, su una scheda microSD o su un servizio di cloud storage:
ciò significa che, se decidi di salvare i dati in locale (e non sulla SD o sul cloud), dopo aver effettuato il backup dovrai collegare lo smartphone o il tablet al computer e trasferirvi tutti i dati salvati dalle app per evitare di perderli a seguito di un reset del dispositivo stesso.
Intesi?



Titanium Backup

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Una delle migliori app per fare backup su Android, se non la migliore di tutte, è Titanium Backup.
 Questo applicativo permette di creare copie di backup di tutti i dati presenti sul proprio device:
da quelli riguardanti le app installate, passando per quelle di sistema.
Prima di illustrarti il suo funzionamento, è bene fare un paio di precisazioni:
l’app funziona soltanto sui dispositivi sbloccati tramite root e, oltre a ciò, la versione free dell’app non supporta i servizi di cloud storage e la cifratura dei backup, cosa che avviene invece nella sua versione a pagamento, che costa 5,99 euro.



Dopo aver installato e avviato Titanium Backup, premi sul pulsante raffigurante il foglio e il segno di spunta accanto posto nell’angolo in alto a destra dello schermo e seleziona l’opzione Backup di tutte le app utente + dati sistema dalla schermata che si apre, premendo sul bottone Avvia situato vicino.

Assicurati, poi, che siano selezionate tutte le applicazioni che vuoi includere nel backup, premi sul simbolo (✓) collocato in alto a destra per eseguire il salvataggio dei dati e seleziona il percorso su cui salvarli recandoti in Menu > Preferenze > Percorso cartella di backup.



Quando avrai bisogno di effettuare il ripristino dei dati di backup, dovrai premere nuovamente sul pulsante raffigurante il foglio e il segno di spunta accanto situato in alto a destra, scegliere una delle opzioni disponibili (es.
Ripristina tutti i dati di sistema) e il gioco sarà fatto.

Helium – App Sync and Backup

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Un’altra soluzione che ti consiglio di provare per fare backup su Android è Helium, un applicativo gratuito che funziona su tutti i dispositivi (rootati e non), che permette di creare copie di backup delle applicazioni in modo facile e veloce. Ti anticipo già che, per utilizzare Helium su un dispositivo non sottoposto al root, è necessario installare anche la sua estensione per Chrome o il suo client ufficiale, requisito non necessario sui device “sbloccati”.

Prima di illustrarti nel dettaglio il suo funzionamento, ti ricordo anche che Helium è disponibile sia in una versione free (che consente il salvataggio e il ripristino delle applicazioni sul proprio dispositivo), che in una versione a pagamento (che costa 3,71 euro), con la quale è possibile passare le app da un device all’altro e ripristinare i backup creati sul cloud.



Dopo aver installato Helium sul tuo dispositivo Android e aver installato la sua estensione ufficiale per Chrome sul tuo computer, collega il tuo device al PC e attiva il debug USB:
sul dispositivo recati in Impostazioni > Info sul telefono> Informazioni sul software e premi sulla dicitura Numero build per sette volte di seguito; dopodiché recati in Impostazioni > Sistema > Opzioni dello sviluppatore e sposta su ON la levetta dell’interruttore posto in corrispondenza della dicitura Debug USB.

A questo punto, avvia l’app di Helium sul tuo smartphone/tablet e la sua estensione per Chrome, rispondi sempre su OK agli avvisi che ti vengono mostrati a schermo sul dispositivo portatile e attendi che sul PC compaia il simbolo (✓).
Qualora dovessi riscontrare dei problemi, prova a scaricare uno dei driver presenti su questo link e, anziché utilizzare l’estensione per Chrome, scarica il client da questa pagina.



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Dopo che avrai visualizzato il simbolo (✓), scollega il dispositivo dal PC, seleziona le app che hai intenzione di “backuppare”, premi sul bottone Backup e scegli la modalità in cui salvare i dati (es.
Memoria internaBackup programmato o Aggiungi account di un servizio di Cloud Storage). Quando vorrai ripristinare le app e tutti i dati a esse collegati, dovrai selezionare la scheda Ripristino e sincronizzazione di Helium e selezionare le applicazioni da ripristinare.
Semplice, vero?



Easy Backup & Restore

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Anziché effettuare il backup delle app, desideri creare una copia di sicurezza di dati, come i contatti salvati in rubrica, gli eventi del calendario, i messaggi e quant’altro?
In tal caso, Easy Backup & Restore è la soluzione che può fare al caso tuo. Easy Backup & Restore, come facilmente intuibile dal suo nome, permette di creare copie di backup dei dati presenti sul proprio dispositivo Android — contatti, SMS, registro chiamate, etc.
— in modo piuttosto facile e veloce.
Funziona senza root ma, nel momento in cui scrivo, la sua interfaccia è in inglese.



Dopo aver installato e avviato Easy Backup & Restore sul tuo smartphone, premi su uno dei pulsanti che vedi a schermo per effettuare il backup degli SMS, dei contatti, del registro chiamate e così via (es.
Contacts Backup, Call Logs Backup, etc.).
Nella schermata che si apre, premi poi sul bottone Backup, assegna un nome al backup che stai per effettuare e premi su OK.
Dopodiché apri il File Manager del tuo device, recati nella posizione in cui hai salvato il backup (es.
/storage/sdcard/MyBackups/contacts) e spostalo sulla scheda SD, così da mettere al sicuro i dati salvati (se trovi difficoltà nel compiere questa operazione, leggi la guida in cui spiego come procedere).

Per ripristinare i dati di cui hai eseguito il backup, poi, dovrai recarti di nuovo nella schermata principale dell’app, premere sul pulsante corrispondente alla tipologia di file salvati (es.
Contacts Backup) e premere sul bottone Restore per selezionare i dati da ripristinare e la “fonte” dal quale prelevare il backup (es.
SD Card).



Come dici?
Hai intenzione di fare il backup soltanto di alcuni dati?
In tal caso, per fare il backup degli SMS puoi provare l’ottima SMS Backup & Restore di cui ti ho già ampiamente parlato nell’approfondimento su come salvare SMS Android, mentre se vuoi fare il backup dei soli contatti salvati in rubrica, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito in quest’altra guida.

Recovery personalizzata (Nandroid)

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Il tuo dispositivo è stato sottoposto al root?
In tal caso, ti ricordo che puoi eseguire un backup ricorrendo a Nandroid, una particolare procedura che consente di creare un’immagine della memoria dello smartphone sul dispositivo stesso o su un sopporto esterno (come una scheda SD) e ripristinarla quando necessario.

Per effettuare tale procedura, dopo aver installato un Recovery personalizzata, bisogna richiamare la funzione di Backup dal menu principale della recovery (al quale è possibile accedere premendo contemporaneamente i tasti Power+Volume –), scegliere le varie opzioni proposte nella schermata che viene aperta (es. SystemDataCache, PDS, etc.) e poi scorrere il dito da sinistra verso destra sul pulsante Swipe to Back Up collocato nella parte inferiore della schermata.



Per ripristinare il backup, poi, bisognerà recarsi nel menu Restore della recovery, scegliere l’archivio che si vuole ripristinare ed effettuare ancora una volta uno swipe sul pulsante che si trova in basso.

Fare backup Android su PC

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Un’altra soluzione che puoi prendere in considerazione è quella di fare il backup Android su PC.
Ti consiglio di fare ciò soprattutto se stai contemplando la possibilità di creare copie di sicurezza relative ai contenuti multimediali  presenti sul tuo device, quindi foto, musica e video.
Ti stai chiedendo come puoi fare ciò?
Se vuoi effettuare un backup completo dei tuoi dati, il consiglio che ti do è quello di affidarti all’applicazione ufficiale messa a disposizione dal tuo produttore:
di seguito trovi quelle più importanti.

  • Samsung SmartSwitch — questa applicazione, compatibile sia con Windows che con macOS, permette di fare il backup dei dispositivi Samsung in proprio possesso in modo facile e veloce.
    Per approfondirne il funzionamento, consulta i tutorial in cui spiego come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac.
  • HiSuite — se hai un dispositivo Huawei a tua disposizione, puoi creare delle copie di sicurezza dei dati mediante l’apposita applicazione desktop messa a disposizione dal colosso cinese che, nel momento in cui scrivo, è disponibile soltanto per Windows.
    Per maggiori informazioni sul suo funzionamento, consulta la guida in cui spiego come collegare Huawei al computer.
  • LG Bridge — questo programma sviluppato da LG, permette di copiare sul proprio computer i dati del proprio dispositivo in modo piuttosto semplice e intuitivo.
    L’applicazione è disponibile al download sia su Windows che su macOS.
  • Sony Xperia Companion — l’applicazione ufficiale di Sony permette di eseguire e gestire facilmente le copie di backup dei propri dispositivi Android sia su Windows che su macOS.
  • Motorola Device Manager — chi possiede un dispositivo Android di Motorola, può effettuare il backup sul proprio computer mediante quest’applicazione disponibile sia per Windows che per macOS.

Se desideri avere maggiori informazioni sull’utilizzo di queste applicazioni fornite dai principali produttori di dispositivi Android, consulta la guida in cui mostro come collegare lo smartphone al PC :
lì troverai delle “dritte” che ti saranno molto utili per adoperare al meglio questi programmi.



Se, invece, vuoi trasferire i file di backup sul PC “manualmente”, puoi adoperare altre soluzioni.
Nella fattispecie, puoi trasferire i file semplicemente collegando il tuo dispositivo al computer e adoperare l’Esplora File di Windows oppure l’applicazione Android File Transfer per macOS.
Per maggiori informazioni a tal riguardo, dai un’occhiata al tutorial in cui spiego come trasferire file da Android al computer.
Sono sicuro che anche questa ulteriore lettura ti sarà molto utile.

come avere spotify premium gratis su android



come avere spotify premium gratis su android

Spotify è uno dei servizi di musica in streaming più famosi al mondo.
Permette di ascoltare migliaia di brani, album e playlist in qualsiasi momento e su qualsiasi device:
dagli smartphone ai tablet, dai PC alle console per videogiochi, e l’elenco potrebbe andare avanti ancora. Se hai letto il mio tutorial su come funziona Spotify, già saprai di cosa sto parlando; così come saprai che la versione free di Spotify prevede diverse limitazioni:
non permette il download delle canzoni offline, interrompe la riproduzione con dei messaggi pubblicitari e limita la qualità dello streaming a soli 160 kbps.

Altra limitazione – probabilmente la più fastidiosa di tutte – è quella relativa alla riproduzione dei brani su smartphone, che può avvenire solo in modalità shuffle, quindi solo in modalità casuale non avendo la possibilità di scegliere le singole canzoni da riprodurre.
Che noia, vero?
Scommetto che anche tu, sul tuo smartphone Android, vorresti liberarti di queste restrizioni e cominciare ad ascoltare la musica di Spotify senza limitazioni, giusto?
Così come scommetto che vorresti farlo senza spendere un centesimo.
Ho indovinato?
Beh, in tal caso ho due notizie da darti:
una buona e una cattiva.



La notizia cattiva è che non è possibile avere Spotify senza limitazioni gratis per sempre – esistono alcune app che promettono di rimuovere alcune restrizioni dalla versione free del servizio, ma sono illegali e, cosa forse ancora più importante, sono poco sicure in quanto provenienti da fonti sconosciute -, quella bella è che è possibile provare Spotify Premium a costo zero per periodi di tempo abbastanza prolungati e senza alcun obbligo di rinnovo.
Inoltre, esistono delle tariffe telefoniche che permettono di usare Spotify sia su smartphone che su tablet senza consumare dati:
gratis in pratica! Se vuoi saperne di più e vuoi scoprire come avere Spotify Premium gratis su Android (entro i limiti delle possibilità concrete e legali), prenditi qualche minuto di tempo libero e continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

  • Spotify Premium gratis per 7 giorni (senza rinnovo)
  • Spotify Premium gratis per 30 giorni (con rinnovo)
    • Attivare la prova gratuita di Spotify Premium su Android
    • Disattivare il rinnovo automatico
  • Offerte telefoniche per Spotify
  • Condivisione dell’abbonamento Premium for Family
  • Regalare Spotify

Spotify Premium gratis per 7 giorni (senza rinnovo)

Se ancora non sei registrato a Spotify, hai diritto a provare gratuitamente la versione Premium del servizio per 7 giorni.
In questo caso non è previsto alcun rinnovo automatico e, pertanto, al termine della trial non dovrai ricordarti di disattivare assolutamente nulla! Ovviamente, alla fine della prova, potrai poi scegliere in totale libertà se continuare a utilizzare la versione free di Spotify (con tutte le limitazioni del caso) o se sottoscrivere un abbonamento Premium.



Per prima cosa, scarica l’app Spotify Music dal Google Play Store usando il link che ti ho appena fornito e, a download completato, avvia l’applicazione premendo sul pulsante Apri o premendo sulla sua icona collocata in home screen.
Dopodiché, crea il tuo account facendo tap sul bottone verde Iscriviti gratis e inserendo, negli appositi campi di testo, il tuo indirizzo e-mail e una password sicura.
Pigia quindi sul pulsante Avanti e, nelle schermate successive, indica la tua data di nascita, il tuo sesso e premi sul bottone verde Accetto per accettare i termini e le condizioni d’uso del servizio.

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Ora dovresti ricevere una e-mail all’indirizzo di posta elettronica che hai fornito poc’anzi:
clicca sul link che ti è stato inviato per confermare la creazione del tuo account. In alternativa, puoi decidere di autenticarti anche tramite il tuo account Facebook premendo sull’apposito pulsante presente nella schermata iniziale dell’app. A login effettuato, premi sul bottone verde Continua, crea una playlist personalizzata facendo tap sui tuoi generi e artisti preferiti e, a operazione completata, premi sulla voce Fine (in basso a destra).

Ora, per attivare la tua prova gratuita di Spotify Premium per 7 giorni, fai tap sulla voce La tua libreria (in basso a destra) e, nella schermata che compare, premi sul simbolo dell’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di Spotify.
Adesso, premi sul bottone Passa a Premium e, nella schermata che si apre, fai tap sul pulsante Inizia la prova gratuita.
Ora puoi usare Spotify Premium per una settimana intera senza obbligo di rinnovo!



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Spotify Premium gratis per 30 giorni (con rinnovo)

Una settimana ti sembra insufficiente per capire se vale la pena passare o meno a Spotify Premium?
In tal caso, puoi registrarti sul sito Internet di Spotify utilizzando un qualsiasi browser Web e ottenere una prova gratuita di 30 giorni.
In questo caso, però, dovrai fornire un metodo di pagamento valido.
Tale metodo di pagamento verrà usato solo come garanzia:
se disattiverai il rinnovo automatico di Spotify Premium prima dello scadere dei 30 giorni, non pagherai assolutamente nulla.



Attivare la prova gratuita di Spotify Premium su Android

Se vuoi provare Spotify Premium gratis per 30 giorni, collegati al sito Internet del servizio utilizzando il browser del tuo smartphone o del tuo tablet Android (es.
Google Chrome o Firefox).
Nella home page del sito, fai tap sul bottone Scegli Spotify Premium e, nella nuova pagina Web che viene aperta, premi sul bottone verde Inizia la prova gratuita.

Se disponi già di un account, inserisci le tue credenziali d’accesso per effettuare il login e fai tap sul pulsante Accedi.
Altrimenti, effettua la registrazione al servizio facendo tap sul link Iscriviti (collocato in basso a destra). Per registrarti a Spotify, inserisci, nei campi appositi, la tua e-mail, una password sicura, il tuo nome utente, la tua data di nascita e il tuo sesso.



Apponi quindi il segno di spunta accanto alle voci Accetto termini e condizioni e Informativa sulla privacy Spotify e Non sono un robot; dopodiché, premi sul pulsante verde Iscriviti e la tua registrazione verrà portata a termine.
In alternativa, se vuoi, puoi iscriverti a Spotify con Facebook premendo sull’apposito pulsante blu.

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A login effettuato, puoi attivare la prova gratuita di 30 giorni scegliendo un metodo di pagamento valido fra quelli disponibili:
Carta di credito, PayPal o Paysafecard.
Dopo aver scelto il metodo di pagamento che preferisci di più, compila il modulo con tutte le informazioni relative a quest’ultimo (es.
numero e data di scadenza della carta di credito) e premi sul bottone Inizia il periodo di prova e paga dopo 30 giorni. Mi raccomando, non scegliere il metodo di pagamento Paysafecard o ti verrà subito addebitato subito l’importo dell’abbonamento!

Se tutto è andato per il verso giusto, visualizzerai a schermo il messaggio Sei passato a Premium che ti confermerà l’attivazione della prova gratuita di 30 giorni di Spotify.
Sempre nella stessa schermata, poi, visualizzerai la data esatta della scadenza della prova, entro la quale potrai disattivare il rinnovo automatico per non pagare nulla.



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Disattivare il rinnovo automatico

Se decidi di non abbonarti a Spotify Premium, ricordati di disattivare il rinnovo automatico prima che scadano i 30 giorni della prova gratuita.
Puoi fare ciò direttamente dal browser (nell’app di Spotify puoi vedere soltanto il tipo di abbonamento attivo ma non puoi disattivarlo).
Avvia dunque il browser Web del tuo smartphone o del tuo tablet Android, collegati al sito Internet di Spotify, premi sul simbolo (≡), fai tap sulla voce Accedi e, nella pagina Web che si apre, effettua il login inserendo le tue credenziali negli appositi campi e facendo tap sul bottone verde Accedi.



A login effettuato, premi sulla voce Riepilogo Dell’account e, nel menu a tendina che compare, seleziona l’opzione Abbonamento.
A questo punto, premi sul pulsante verde Modifica o annulla e, nella schermata che compare, premi sull’opzione Annulla l’abbonamento Premium e conferma l’operazione premendo sul pulsante Sì, annulla.
Entro pochi minuti riceverai una e-mail di conferma in cui troverai scritto che hai appena deciso di disattivare l’abbonamento Premium.

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Complimenti! Sei riuscito a disattivare il rinnovo automatico.
Puoi comunque continuare a provare la versione Premium di Spotify per gli eventuali giorni di prova rimanenti.

Offerte telefoniche per Spotify

Se le soluzioni che ti ho indicato nei precedenti paragrafi precedenti non ti sono congeniali, potresti pensare di attivare alcune offerte telefoniche che permettono di usufruire di Spotify in modo gratuito.
Alcuni operatori telefonici, infatti, permettono di ascoltare la musica in streaming su Spotify e altri servizi senza addebitare il consumo dei dati.
Questo significa che si paga solo l’abbonamento al servizio ma non il suo utilizzo in termini di Giga.



Tra le offerte più interessanti in ottica Spotify ti segnalo quella di Vodafone, che permette di usufruire dello streaming “no limits” su Spotify (e altri servizi di streaming musicale) attraverso il piano Vodafone Pass Music, il quale costa 3,00 euro e si rinnova in modo automatico insieme all’offerta.
Per maggiori info e dettagli sulla promo, clicca qui.

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Anche TIM permette di ascoltare musica su Spotify attraverso il piano TIM Young&Music Limited Edition, grazie al quale è possibile usufruire di 500 chiamate, 5 Giga per la navigazione Web “standard” e altri 5 Giga per lo streaming musicale.
Grazie a questo piano, è possibile ascoltare musica in streaming su Spotify (e anche su altri servizi di streaming musicale) pagando 9,99 euro ogni quattro settimane.
Purtroppo questa offerta può essere attivata soltanto dagli utenti Under 30.
Per maggiori info e dettagli, clicca qui.

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Condivisione dell’abbonamento Premium for Family

Se le soluzioni che ti ho proposto finora non sono di tuo gradimento, potresti pensare sottoscrivere l’abbonamento Premium for Family che permette di utilizzare Spotify Premium dividendo il canone dell’abbonamento con altri cinque membri della tua famiglia che vivono sotto il tuo stesso tetto.
È vero, questa non è una soluzione gratuita, ma perlomeno ti permetterà di spalmare il prezzo dell’abbonamento e risparmiare qualche quattrino, che di questi tempi male non fa.

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Se cerchi un modo per gestire al meglio la condivisione dell’account, prova Together Price:
un servizio Web che permette di condividere l’abbonamento a vari servizi online.
compreso Spotify, con altre persone in maniera estremamente facile e veloce.

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Regalare Spotify Premium

È possibile regalare (e quindi farsi regalare) un abbonamento a Spotify Premium visitando questo link e scegliendo una delle sottoscrizioni disponibili.

  • 1 mese — 9,99 euro
  • 3 mesi — 29,97 euro
  • 6 mesi — 59,94 euro
  • 12 mesi — 119,88 euro

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Dopo aver scelto uno dei tagli disponibili, bisogna scegliere il tema della gift card e compilare il modulo che viene visualizzato in basso con tutte le informazioni richieste:
nome, indirizzo di posta elettronica, nome della persona a cui regalare Spotify, il suo indirizzo e-mail e la data di consegna della carta regalo.
Chi lo desidera, può anche digitare un messaggio da inviare alla persona a cui sta regalando l’abbonamento a Spotify Premium.

Il destinatario dell’abbonamento a Spotify Premium riceverà il regalo sotto forma di gift card virtuale e potrà usufruire del servizio utilizzando il codice PIN ricevuto tramite.



Nota: le carte regalo di Spotify sono disponibili anche in formato fisico.
Si possono acquistare in tutti i migliori negozi di elettronica.

come cancellare cronologia google android



come cancellare cronologia google android

L’hai notato?
Ogni volta che cerchi qualcosa sul tuo smartphone Android, Google prova a “suggerirti” diversi modi per completare la tua frase in base alle ricerche che avevi effettuato in precedenza (oltre che alle ricerche più “quotate” del momento).
Questo succede perché sul tuo account è attiva una funzione denominata cronologia delle ricerche, la quale memorizza tutti i termini che hai cercato su Google e li utilizza per fornirti informazioni – compresi banner pubblicitari – attinenti ai tuoi interessi.

Non ti piace?
Vorresti cancellare alcune ricerche un po’ equivoche che hai effettuato in passato?
Nessun problema.
Grazie al pannello per la gestione degli account Google, puoi bloccare la raccolta della cronologia sul tuo device Android, cancellare i dati già archiviati sul tuo profilo personale e impedire che Google memorizzi le informazioni che cercherai su tutti i dispositivi collegati al tuo account (smartphone, tablet, computer eccetera).



Si tratta di un’operazione estremamente semplice ma – attenzione – non completamente reversibile:
in caso di ripensamenti puoi riattivare la raccolta della cronologia sui tuoi device ma non puoi ripristinare le vecchie ricerche cancellate dal tuo account.
Chiaro?
Bene, allora non perdiamo altro tempo e vediamo subito come cancellare cronologia Google Android.

Cancellare la cronologia di Google su Android

Per cancellare la cronologia delle ricerche effettuate sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android, apri il drawer (cioè la schermata con l’elenco di tutte le app installate sul dispositivo) e premi sull’icona Impostazioni Google:
è un ingranaggio con la lettera “G” stampata al centro.



Se non trovi l’icona “impostazioni Google” nel drawer, apri le impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce Google dalla schermata che si apre.

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Adesso, seleziona la voce Ricerca e Now che si trova in basso, vai nel menu Account e privacy e fai “tap” sulla voce Gestione attività Google. Spostati quindi su Attività Web e app, imposta su OFF la levetta che si trova in alto a destra e conferma la tua volontà di disattivare la cronologia delle ricerche premendo il pulsante Sospendi in basso a destra.

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Da questo momento in poi Android non consentirà più a Google di memorizzare le tue ricerche (se non temporaneamente, per alcune funzioni essenziali legate alle singole sessioni di ricerca), ma la cronologia accumulata fino ad oggi è rimasta ancora al suo posto.
Per eliminarla, torna nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app e premi sul pulsante Gestisci cronologia.

Successivamente, premi sul pulsante […] collocato in alto a destra e seleziona la voce Elimina attività per dal menu che compare.
Nel riquadro che si apre, espandi il menu a tendina Elimina per data e scegli se eliminare solo la cronologia odierna (Oggi), quella degli ultimi due giorni (Ieri), degli ultimi 7 giorni oppure tutti i dati salvati nella cronologia di Google (Sempre) e premi sul pulsante Elimina per due volte consecutive per completare l’operazione.



Se vuoi, tramite i menu a tendina collocati in basso (quelli con la data odierna) puoi selezionare un intervallo di tempo personalizzato e cancellare solo la cronologia relativa a quest’ultimo.

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Tornando nella schermata principale per la gestione della cronologia, puoi cercare singoli siti o argomenti utilizzando la barra di ricerca collocata in alto ed eliminarli facendo “tap” prima sulla voce Dettagli collocata sotto il loro nome, poi sul pulsante (…) collocato in altro a destra e infine sulla voce Elimina.
Per rendere la tua ricerca più precisa, puoi premere sulla voce Filtra per data e prodotto e selezionare il dispositivo, il servizio o la app in cui hai cercato i dati che intendi eliminare (es.
AndroidChromeRicerca e via discorrendo).

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Se vuoi cancellare la cronologia di Google ma non vuoi disattivare la raccolta futura delle ricerche, nessun problema, segui la procedura che abbiamo appena visto insieme ma non spostare su OFF la levetta relativa alla cronologia di Attività Web e app.

Disattivare i suggerimenti per la ricerca

Ora che hai provveduto a cancellare cronologia Google Android, ossia la cronologia delle ricerche che viene salvata online da Google, potresti voler disattivare anche la memorizzazione delle ricerche che viene effettuata in locale, sulla memoria del tuo smartphone/tablet.
Per compiere quest’operazione devi agire sulle impostazioni di ciascun browser.



Chrome

Per cancellare la memorizzazione delle ricerche in Chrome, avvia il browser, premi sul pulsante […] collocato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
A questo punto, vai su Privacy e rimuovi la spunta dalla voce Suggerimenti di ricerca e URL.
In questo modo il software non archivierà più la cronologia delle tue ricerche.

Per cancellare la cronologia pregressa, recati nel menu […] > Cronologia, premi sul pulsante Cancella dati di navigazione, metti il segno di spunta accanto alle voci Cronologia di navigazione e Dati della compilazione automatica dei moduli e fai “tap” sul pulsante Cancella.
Oltre alle ricerche verranno cancellati anche i siti visitati di recente.



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Firefox

Se utilizzi Firefox, per disattivare la memorizzazione delle ricerche devi premere sul pulsante […] collocato in alto a destra e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare.
Dopodiché devi andare su Ricerca e togliere il segno di spunta dalle voci Mostra suggerimenti di ricercaMostra cronologia di ricerca (in modo da non visualizzare le ricerche nella scheda iniziale del browser).



Per cancellare la cronologia pregressa, vai nel menu Impostazioni di Firefox e fai “tap” sull’opzione Elimina dati personali (in fondo alla schermata che si apre).
Seleziona quindi le voci Cronologia di navigazioneCronologia ricerche e Cronologia moduli dal riquadro che si apre e premi sul pulsante Elimina dati per completare l’operazione.

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Cancellare la cronologia delle posizioni

Oltre a quella delle ricerche, Google memorizza anche la cronologia delle posizioni.
In pratica registra la posizione geografica dei tuoi dispositivi per fornirti – secondo quanto recita la documentazione ufficiale – informazioni utili basate sui luoghi che hai visitato in passato.
Tanto per fare un esempio, Google potrebbe utilizzare la cronologia delle tue posizioni per mostrarti aggiornamenti sul traffico relativi al tragitto che percorri abitualmente per andare al lavoro.

Se per te queste funzioni non sono importanti e/o vuoi tutelare maggiormente la tua privacy, recati nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google di Android e disattiva la cronologia delle posizioni premendo sulla voce Cronologia delle posizioni Google e spostando su OFF la levetta che si trova in alto a destra nella schermata che si apre.
Per confermare l’operazione, pigia sul pulsante OK.



Successivamente, per cancellare la cronologia delle posizioni accumulata in precedenza, premi sul pulsante Elimina cronologia delle posizioni.
Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Ho capito e voglio eliminarla e premi sul pulsante Elimina per completare l’operazione.

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Se vuoi, puoi disattivare la cronologia delle posizioni di Google su un solo device (es.
il tuo smartphone o il tuo tablet Android) senza disattivarla sugli altri dispositivi connessi al tuo account Google.
Per compiere quest’operazione, vai nel menu Gestione attività Google > Cronologia delle posizioni Google e sposta su OFF la levetta relativa al tuo device.

Se invece vuoi cancellare la cronologia di Google senza disattivare la raccolta futura delle tue posizioni, segui la procedura che ti ho illustrato poc’anzi senza spostare su OFF la levetta relativa alla cronologia delle posizioni (premi quindi solo sul pulsante “Elimina cronologia delle posizioni”).



Cancellare la cronologia di YouTube

YouTube, come ben saprai, è un portale di proprietà di Google.
Non deve dunque sorprenderti se “big G” memorizza anche la cronologia di quest’ultimo.

Per cancellare la cronologia di YouTube da Android, recati nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Cronologia delle ricerche di YouTube e sposta su OFF la levetta che si trova in alto a destra.



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A questo punto, premi sul pulsante Gestisci cronologia e cancella la cronologia come abbiamo visto in precedenza per le ricerche di Google (premendo sul pulsante […] in alto a destra e selezionando l’icona Elimina attività per dal menu che compare).



Con lo stesso procedimento, selezionando la voce Cronologia visualizzazioni di YouTube dal menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google, puoi cancellare anche la cronologia dei video che hai visto su YouTube.

ATTENZIONE:
le impostazioni sulla cronologia hanno effetto su tutti i dispositivi connessi al tuo account Google (PC compreso).
Se disattivi la cronologia delle ricerche o delle posizioni su Android non verranno più memorizzate nemmeno le ricerche e le posizioni di altri device/sistemi operativi.



come dettare punteggiatura android



come dettare punteggiatura android

Android include un sistema di dettatura vocale che è molto comodo ma con la lingua italiana dà più di qualche problema.
Ad esempio, hai provato a dettare un testo al tuo smartphone Android pronunciando simboli di punteggiatura, come “punto” o “virgola”?
Il telefono non li riconosce e li scrive come parole anziché come simboli di punteggiatura.

Per fortuna però esiste Swype Beta, una tastiera alternativa del tutto gratuita che comprende un avanzatissimo sistema di dettatura vocale che comprende anche i simboli di punteggiatura pronunciati in lingua italiana.
Se vuoi scoprire come installarla e come dettare punteggiatura Android utilizzandola, continua a leggere.



Se vuoi imparare come dettare punteggiatura Android, il primo passo che devi compiere è avviare il browser del tuo smartphone e collegarti all’indirizzo beta.swype.com/android/get/ per scaricare il downloader di Swype.
A download completato apri, premendo sulla voce che trovi nel centro notifiche di Android, il file apk appena scaricato e, nella schermata che si apre, premi il pulsante Installa.

Ad installazione completata, premi su Apri ed avvia il download dell’applicazione vera e propria di Swype premendo il pulsante Download Swype collocato in fondo alla schermata che compare.
Aspetta che lo scaricamento giunga al termine e premi nuovamente Installa e Fine per completare l’installazione della tastiera Swype sul tuo telefonino.



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Adesso, devi attivare la tastiera di Swype e impostarla come tastiera predefinita del tuo telefono.
Per fare ciò, recati nelle Impostazioni di Android, seleziona la voce Lingua e testo dal menu, metti il segno di spunto accanto alla voce Swype Beta e premi sul pulsante OK per attivare Swype.



Successivamente, richiama la tastiera di Android aprendo qualsiasi applicazione che permette di digitare del testo (es.
Messaggi) e tieni premuto per un paio di secondi il pulsante con l’icona dell’ingranaggio.
Seleziona quindi Swype Beta dall’elenco delle tastiere disponibili e premi prima su Accettare e poi su Continua, Ignora e Inizia a usare Swype per attivare la tastiera Swype.

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Adesso la tastiera di Swype è attiva e funzionante, ma è impostata sulla lingua inglese.
Per aggiungere il supporto alla lingua italiana, tieni premuto per un paio di secondi il pulsante Spazio e premi sul pulsante Più lingue nel riquadro che compare.

Nella schermata che compare, seleziona la voce Scarica lingue e scegli di scaricare i file relativi all’Italiano.
Al termine del download, premi su Accettare, richiama nuovamente il tastierino, tieni premuto Spazio per un paio di secondi e seleziona la lingua italiana dal menu che compare sullo schermo.



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Ora sei finalmente pronto a dettare punteggiatura Android in italiano usando qualsiasi applicazione consenta di digitare del testo.
In che modo?
Nulla di più facile.
Pigia sull’icona del microfono che si trova in basso a destra nel tastierino di Swype e comincia a dettare il testo che intendi “scrivere”, comprensivo di punteggiatura.



Si può usare tranquillamente un linguaggio naturale, quindi per inserire una virgola puoi dire “virgola”, per inserire un punto interrogativo puoi dire “punto interrogativo”, e così via.
Quando hai terminato la dettatura, premi su Fine e il testo dettato a voce verrà trascritto sullo schermo dello smartphone.

Il sistema di dettatura vocale incluso in Swype Beta è molto preciso, ma per poter essere utilizzato necessita di una connessione Internet attiva.
Questo significa che non si può usare offline.
Puoi disattivare Swype e tornare alla tastiera di default di Android (e vice versa) in qualsiasi momento, basta seguire le indicazioni presenti nella mia guida su come cambiare la tastiera Android.



come filmare lo schermo android



come filmare lo schermo android

Vorresti realizzare un video di quello che succede sullo schermo del tuo smartphone Android, in modo da realizzare delle dimostrazioni da pubblicare online, ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare.
Tutto quello che ti occorre è un po’ di pazienza.

Con la guida di oggi, scopriremo insieme come filmare lo schermo Android proiettando lo schermo del telefonino sul PC e realizzando un video del desktop di Windows.
È un’operazione un po’ lunga da portare a termine, lo ammetto, ma ti assicuro che è molto più semplice di quello che pensi.
Mettiamoci subito al lavoro!



Prima di vedere in dettaglio come filmare lo schermo Android, devi installare sul tuo PC un paio di componenti fondamentali, senza i quali non è possibile compiere questa operazione:
Java SE Runtime Environment e i driver del tuo smartphone.
Il primo lo puoi scaricare collegandoti a questo sito Internet e cliccando sul pulsante JRE Download collocato in basso a destra.

Nella pagina che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept License Agreement e clicca sul link che si trova accanto alla dicitura Windows x86 Offline (se utilizzi un sistema operativo a 32 bit) o alla dicitura Windows x64 per avviare il download.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
jre–7u25-windows-i586.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Installa e Chiudi per terminare il processo d’installazione di Java SE Runtime Environment.

Per quanto concerne i driver del tuo smartphone, se non hai ancora provveduto ad installarli sul tuo PC, puoi procurarteli facilmente installando il software per la gestione del telefono rilasciato dalla casa produttrice del dispositivo (es.
Samsung Kies per gli smartphone Samsung).
Per fugare qualsiasi dubbio, prova a cercare su Google [nome del tuo smartphone] driver e troverai sicuramente tutte le informazioni di cui hai bisogno.



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Per filmare lo schermo Android hai bisogno anche del Software development Kit di Android.
Collegati dunque al sito Internet di Android SDK e clicca prima sulla voce DOWNLOAD FOR OTHER PLATFORMS (collocata in fondo alla pagina) e poi su link installer_rxx.x.x-windows.exe (ossia il secondo collegamento elencato sotto la dicitura SDK Tools Only) per scaricare il programma sul tuo PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
installer_r22.0.5-windows.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su e poi su Next quattro volte consecutive, Install, ancora Next e Finish per completare il processo d’installazione ed avviare l’Android SDK Manager.

Adesso, metti il segno di spunta accanto alla cartella Tools e clicca sul pulsante Install 11 packages dell’Android SDK Manager.
Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Accept license e fai click su Install per scaricare e installare sul tuo PC i componenti del Software development Kit necessari a riprodurre sul computer lo schermo del tuo smartphone Android.



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A procedura ultimata – ci siamo quasi! – devi scaricare sul tuo computer l’applicazione gratuita che ti consentirà di proiettare lo schermo di Android su Windows:
Droid@Screen.
Collegati quindi al sito Internet dell’applicazione e clicca su Download due volte consecutive per scaricarla sul PC.



A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
droidAtScreen–1.0.2.jar) e, nella finestra che si apre, fai click sul pulsante […].
Seleziona quindi la cartella in cui è stato installato l’Android SDK (dovrebbe essere C:Users[tuo nome utente]AppDataLocalAndroidandroid-sdkplatform-tools e fai doppio click sul file adb.exe.

Se non riesci a trovare la cartella dell’Android SDK, avvia nuovamente l’SDK Manager e la trovi specificata in cima alla finestra, accanto alla dicitura SDK Path.



Adesso fai click sul pulsante OK per accedere alla schermata principale di Droid@Screen e connetti il tuo smartphone Android al computer usando il cavo USB in dotazione con il dispositivo.
Se tutto è andato per il verso giusto, l’applicazione dovrebbe riconoscere automaticamente il telefono e proiettare il suo schermo sul desktop di Windows.

Qualora così non fosse, prova a cliccare sul pulsante Reload devices di Droid@Screen ed accertati che su Android sia attivata la funzione di Debug USB.
Per fare ciò, apri il pannello con le Impostazioni dello smartphone, vai in Applicazioni > Sviluppo e metti il segno di spunta accanto alla voce Debug USB.



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A questo punto, puoi filmare lo schermo Android utilizzando qualsiasi applicazione adatta allo scopo.
Io ti consiglio la gratuita CamStudio di cui ti ho illustrato dettagliatamente il funzionamento nella mia guida su come filmare lo schermo del PC.



In alternativa, puoi rivolgerti a soluzioni professionali come Camtasia Studio o ad un altro dei tanti software che ti ho segnalato nella mia selezione di programmi per registrare lo schermo.

come inoltrare un sms con android



come inoltrare un sms con android

Hai ricevuto un messaggio sul tuo smartphone Android e desideri girarlo ad un tuo amico?
Puoi riuscirci facilmente, basta usare la funzione di inoltro degli SMS inclusa nel sistema operativo di casa Google.
È possibile anche impostare delle regole personalizzate attraverso le quali inoltrare i messaggi ricevuti da determinati mittenti automaticamente, ma facciamo un passo alla volta.

Vediamo insieme come inoltrare un SMS con Android utilizzando l’applicazione Messaggi installata di default su tutti i telefoni del robottino verde, dopodiché vedremo come automatizzare tale processo con una app di terze parti.
Ti meraviglierai per quanto è semplice fare entrambe le cose.



Tutto quello che devi fare per scoprire come inoltrare un SMS con Android è avviare la app Messaggi, selezionare una conversazione e tenere premuto il dito sul messaggio da inoltrare.
Seleziona quindi la voce Inoltra dal menu che compare e, nella schermata che si apre, indica il destinatario a cui “girare” l’SMS selezionato.

Puoi digitare manualmente il numero del destinatario del messaggio, digitandolo nel campo A, oppure selezionarlo dall’elenco dei contatti recenti o dalla Rubrica premendo sugli appositi pulsanti.
Se hai creato dei gruppi di contatti, puoi anche scegliere un gruppo come destinatario del messaggio inoltrato utilizzando l’omonimo pulsante.



A questo punto, non ti rimane che premere il pulsante Invia e il messaggio selezionato verrà inoltrato al destinatario da te scelto.
Se anziché un numero di telefono digiti un indirizzo email nel campo A, il messaggio viene convertito automaticamente in MMS (al quale potrai aggiungere anche foto premendo sul pulsante con l’icona della graffetta).

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Non vuoi limitarti a inoltrare un SMS con Android ma desidereresti inoltrare in automatico tutti i messaggi ricevuti da un determinato mittente?
Allora puoi fare affidamento su SMS Forwarder, un’applicazione gratuita per Android che consente di impostare delle regole personalizzate per l’inoltro automatico degli SMS.

Per utilizzare SMS Forwarder, non devi far altro che avviare la app, premere il tasto Menu del telefono e premere sul pulsante New Profile che compare nella parte bassa dello schermo.
Nella schermata che si apre, digita il nome della regola che intendi creare nel campo Profile name e premi sul pulsante Add contact collocato sotto la voce Receive from.



Digita dunque il numero del mittente per il quale desideri inoltrare i messaggi, dopodiché premi sul sul pulsante Add contact collocato sotto la voce Forward to e digita il numero verso il quale “girare” gli SMS.
Infine, premi su Done e il gioco è fatto.
Tutti i messaggi ricevuti dal mittente indicato verranno inoltrati automaticamente verso il destinatario da te scelto.
Comodo, vero?

come pulire android



come pulire android

Di punto in bianco, il tuo fedele smartphone Android ha deciso di rallentare, rendendo lentissime anche le operazioni quotidiane più comuni, come l’apertura dei social network o la navigazione online.
Inoltre, i messaggi relativi alla scarsa memoria a disposizione sono all’ordine del giorno e, in realtà, sei molto stanco di questa situazione.

Cosa?
Stai già pensando a come sostituire il tuo dispositivo con uno più nuovo e prestante?
Fermati un attimo:
forse, prima di mettere mano al portafogli, dovresti provare a rimettere in sesto il tuo device attuale.
In che modo?
Ad esempio cancellando tutti i dati superflui presenti su di esso e controllando che il sistema non sia stato colpito da qualche malware, causa dei rallentamenti che noti.



Dai, ritagliati qualche minuto di tempo libero e lascia che ti mostri come pulire Android dai file inutili che occupano indiscriminatamente lo spazio della memoria interna, dai virus e dalle pubblicità.
Inoltre, avrò cura di illustrarti come “tenere in ordine” la memoria RAM del sistema.
Ti assicuro che almeno un minimo di cambiamento dovresti notarlo:
provaci e fammi sapere come vanno le cose!

Indice

  • Come pulire Android da file inutili
    • Come pulire Android senza app 
    • Come pulire cronologia Android
    • SD Maid
    • CCleaner
  • Come pulire Android da virus
  • Come pulire Android da pubblicità
  • Come pulire RAM Android

Come pulire Android da file inutili

In questo capitolo ti mostrerò come ripulire il tuo dispositivo Android da tutti quei file inutili che si accumulano nella memoria interna, così da recuperare prezioso spazio per installare nuove app e per velocizzare la loro esecuzione.



Come pulire Android senza app

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Praticamente tutti gli smartphone Android dispongono di una funzionalità o di un’app dedicata alle “pulizie di sistema”, in grado di rimuovere file inutili senza installare app di terze parti.



Per sfruttare questa caratteristica, apri le Impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio collocata nel drawer) e seleziona la voce Memoria interna, Spazio di archiviazione o nomi simili (che possono variare in base alla versione del sistema operativo in uso).

Numerosi terminali dispongono di un’apposita sezione dedicata alla pulizia, chiamata Pulitore, Libera spazio o simili:
nel caso in cui fosse presente, non esitare nemmeno un momento e fai tap su di essa, così da avviare la scansione della memoria interna ed eliminare agilmente tutti i file residui e inutili presenti sul device.
A scansione terminata, puoi ottenere questo risultato semplicemente premendo il tasto Pulisci o Elimina, presente, di solito, nella parte bassa dello schermo.



Se, ad esempio, possiedi uno smartphone Android privo di personalizzazioni del produttore, devi recarti in Impostazioni > Spazio di archiviazione, premere sul pulsante Libera spazio e, a scansione ultimata, sfiorare il pulsante Conferma e libera XXX MB/GB, presente sotto la sezione File indesiderati.
In questo modo, verrà subito avviata la pulizia del dispositivo.

Come pulire cronologia Android

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Qualora avessi bisogno di pulire la cronologia del browser Web, ti sarà sufficiente entrare nelle impostazioni dell’app che usi per navigare in Internet ed effettuare l’eliminazione dei dati relativi alla navigazione da lì.



Se utilizzi Google Chrome (o uno dei browser “personalizzati” dai produttori, a loro volta basati su Chrome), fai tap sul pulsante situato in alto a destra, scegli la voce Cronologia dal menu che ti viene proposto, quindi fai tap sulla voce Cancella dati di navigazione.
Nella nuova schermata, imposta l’intervallo di tempo su cui agire  dall’apposito menu a tendina (per cancellare ogni cosa, scegli la voce Tutto), apponi il segno di spunta accanto a tutte le voci presenti nella scheda Base, quindi sfiora il pulsante Cancella dati, per pulire la cronologia di Chrome.

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Se, invece, ti affidi a Mozilla Firefox, non devi far altro che aprire l’app, scorrere le schede fino a visualizzare la voce Cronologia e fare tap sul pulsante Elimina cronologia, presente nella parte inferiore della schermata.
Per concludere, sfiora il pulsante OK annesso alla schermata d’avviso che ti viene mostrata.

SD Maid

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Nel caso in cui il sistema di pulizia integrato nel dispositivo non fosse molto efficace o fosse del tutto assente, puoi servirti di un’app specifica per lo scopo, come per esempio SD Maid, disponibile gratuitamente sul Play Store.

Dopo aver installato e avviato l’app in questione, sfiora il pulsante Scansiona, per avviare l’analisi della memoria del dispositivo.
Prima di avviare il processo, l’app potrebbe mostrarti alcune finestre d’avviso relative ai permessi d’accesso al sistema e alla memoria, alle quali devi rispondere affermativamente.



A scansione completata (di solito bastano davvero pochi secondi), controlla la quantità di spazio potenzialmente recuperabile all’interno delle varie categorie mostrate, quindi tocca il pulsante Esegui ora e attendi che la cancellazione dei dati venga portata a termine; per agire manualmente su una singola categoria di file, invece, fai tap sull’icona a forma di cestino presente accanto alla stessa.

SD Maid è una delle migliori app della categoria, ma presenta delle limitazioni:
nella sua versione gratuita, l’app non permette di cancellare i file temporanei delle applicazioni di terze parti (funzione disponibile solo nella versione a pagamento dell’app, disponibile a 3,69 euro) e riesce a eliminare davvero tutti i file inutili solo sugli smartphone in cui è stato sbloccato il root (funziona anche in sua assenza, ma con un’efficacia minore).
Per approfondire il discorso sulla procedura di root, ti consiglio di leggere la guida che ho dedicato all’argomento.

CCleaner

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Altra app che puoi utilizzare per pulire Android è una vecchia conoscenza di chi effettua pulizie anche sul PC, ossia CCleaner:
anche in questo caso, è possibile scaricare l’app gratuitamente dal Play Store.

Dopo l’installazione, avvia l’app, fai tap sul pulsante Per iniziare, attendi alcuni secondi affinché vengano caricati i file necessari, quindi tocca la voce Versione di base annessa schermata successiva:
in tal modo, continuerai a usare la versione gratuita dell’app (che è disponibile anche a pagamento, senza pubblicità e con possibilità di effettuare scansioni automatiche, al prezzo di 7,49€/anno).



Nella schermata successiva, fai tap sulla voce Continua con la versione gratuita, fornisci i permessi necessari per accedere allo spazio di archiviazione del dispositivo, quindi premi sul pulsante Analizza per avviare la scansione della memoria interna.

Dopo qualche secondo, dovresti essere in grado di visualizzare i risultati dell’analisi, con tutti i principali file inutili già selezionati.
Scegli, dunque, cosa cancellare e cosa tenere, apponendo o rimuovendo il segno di spunta dalle varie voci, quindi fai tap sul pulsante Completa la pulizia, per ripulire Android dai file inutili.



Quelle di cui ti ho parlato sono, a mio avviso, due tra le migliori app dedicate alla pulizia di Android, ma non sono le uniche:
puoi trovare numerose valide alternative all’interno della guida specifica che ho realizzato sul tema.

Come pulire Android da virus

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Negli ultimi anni, i malware in grado di infettare Android sono aumentati a dismisura, complice la loro rapida diffusione tramite link malevoli presenti all’interno di chat, siti o app compromesse.

Se temi di aver contratto un virus sul dispositivo, puoi tentare di scovare le app infette utilizzando il sistema di protezione integrato di Google, tale Play Protect.
Per servirtene, avvia il Play Store, effettua uno swipe dal bordo sinistro del telefono verso il centro dello schermo, quindi fai tap sulla voce Play Protect annessa al menu che compare.



Successivamente, fai tap sulla freccia circolare situata in alto a destra e attendi che la scansione delle app venga portata a termine.
Qualora fossero rilevate app sospette, queste verranno automaticamente rimosse dal sistema.

Qualora Play Protect non fosse integrato nel Play Store, ti consiglio di aggiornare quest’ultimo, seguendo i passaggi che ti ho mostrato nella mia guida su come aggiornare Play Store.



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Se, invece, sei alla ricerca di una soluzione più completa per bloccare ogni tipo di minaccia per Android, ti consiglio di affidarti all’app di pulizia fornita da Kaspersky:
Kaspersky Mobile Antivirus, che è disponibile gratuitamente sul Play Store.



Dopo averla installata, fai tap sul pulsante Avanti e concedi all’app i permessi necessari al suo corretto funzionamento, rispondendo affermativamente ai messaggi che ti vengono proposti.
In seguito, tocca nuovamente il pulsante Avanti, apponi il segno di spunta accanto alle prime due voci che trovi in alto, fai tap sul pulsante Conferma e, infine, sfiora il pulsante Ignora situato in alto a destra.

Terminata la configurazione, tocca il pulsante Scansione per avviare subito l’analisi del sistema, così da trovare eventuali virus nascosti; al termine della scansione, se sono stati trovati virus, l’app ti chiederà di rimuoverli premendo un apposito pulsante.



La versione gratuita di Kaspersky Mobile Antivirus prevede la sola scansione manuale del sistema, da avviare ogni qualvolta si sospetti la presenza di un malware sul dispositivo.
Per ottenere la protezione in tempo reale, invece, è necessario acquistare la versione completa dell’app, con prezzi che partono da 1,99€/mese.

Non sei soddisfatto dalle funzionalità di Kaspersky Mobile Antivirus?
Allora ti consiglio di leggere la mia guida ai migliori antivirus Android, nella quale ti ho fornito delle valide alternative gratuite.

Come pulire Android da pubblicità

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Durante l’utilizzo di Android, hai notato la comparsa di schermate pubblicitarie indesiderate?
Allora qualche spyware potrebbe essersi introdotto all’interno del sistema e aver generato pubblicità non desiderata.

Per eliminare questo problema, puoi affidarti a un’app come Malwarebytes, uno dei più efficaci antimalware disponibili per Android (ma anche per PC), scaricabile gratuitamente dal Play Store.



Dopo l’installazione, avvia l’app, fai tap sul pulsante Inizia subito, quindi premi il bottone Dai il permesso per fornire i permessi necessari per accedere alla memoria del dispositivo (devi rispondere affermativamente a un paio di messaggi d’avviso).

In seguito, sfiora la voce Salta situata in alto a destra, avvia l’aggiornamento delle firme premendo sul pulsante Aggiorna database e, ad aggiornamento avvenuto, fai tap sul pulsante Esegui scansione completa per analizzare la memoria di Android.



Dopo qualche minuto, dovresti essere in grado di visualizzare il risultato della scansione:
in caso di risultati positivi, hai la possibilità di eliminare rapidamente le minacce rilevate premendo i pulsanti che ti vengono proposti.

Come pulire RAM Android

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Se, nonostante tu abbia ancora a disposizione dello spazio in memoria interna, il tuo dispositivo Android continua a rallentare, forse il problema è da ricondursi a uno scarso quantitativo di memoria RAM libera.

In caso di rallentamenti all’atto dell’avvio di nuove app, puoi chiudere “manualmente” quelle non utilizzate per lungo tempo:
puoi accedere alla lista delle app aperte premendo e tenendo premuto il tasto Home del telefono oppure premendo il tasto App recenti, disponibile nell’area di notifica di sistema.



Per chiudere un’app, è sufficiente effettuare uno swipe verso l’alto, partendo dall’anteprima dell’app.
Per chiudere tutte le app aperte, è sufficiente premere il tasto Chiudi tutte (dovresti poter effettuare diversi swipe verso destra per poterlo visualizzare).

In alternativa, puoi anche “forzare” la chiusura di un’app attiva in background:
tieni però presente che, siccome la gestione della RAM è ottimizzata a livello di sistema, quest’operazione potrebbe condurre al comportamento inaspettato di alcune app, costringendoti, in qualche caso, a riavviare il sistema.



Tutto chiaro?
OK, procediamo.
Per prima cosa, accedi alle Impostazioni di Android, fai tap sulla voce App e tocca il nome dell’app che intendi chiudere.
Giunto alla schermata successiva, sfiora il pulsante Chiusura forzata per terminare immediatamente l’app.

Ti consiglio di evitare l’uso di software “libera RAM” o di qualsiasi altro metodo per liberare la memoria con un solo tocco:
poiché le app necessarie al funzionamento del sistema vengono riavviate in automatico, soluzioni del genere risultano spesso poco efficaci (inoltre possono contenere malware e pubblicità invasiva).



Se la memoria RAM del tuo smartphone tende comunque a riempirsi spesso, potresti provare a disinstallare le app che non utilizzi più:
ti ho spiegato come fare nel mio tutorial su come disinstallare app Android.

come salvare contatti android



come salvare contatti android

Vorresti copiare la rubrica di uno smartphone Android sul tuo PC ma non sai come riuscirci?
Hai bisogno di trasferire i contatti di un telefono Android su un iPhone e non sai come fare?
Non ti preoccupare, ti assicuro che si tratta di due operazioni estremamente semplici da portare a termine:
se vuoi posso darti io una mano a scoprire esattamente come.

In realtà ci sono moltissimi modi diversi per salvare contatti Android:
puoi generare un file VCF con la app Contatti del tuo telefonino ed esportarlo sul PC, puoi sincronizzare la rubrica di Android con Gmail e condividere i contatti con tutti i tuoi device; puoi perfino selezionare alcuni nominativi dalla rubrica di Android e copiarli sulla memoria di una scheda SIM! Devi solo scegliere qual è la soluzione più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica.
Trovi tutte le indicazioni di cui hai bisogno qui sotto.



Per realizzare il tutorial io ho utilizzato uno smartphone equipaggiato con Android 5.0 Lollipop, ma le istruzioni che trovi di seguito dovrebbero andar bene anche per terminali equipaggiati con altre versioni del sistema operativo del robottino verde.
Allora, si può sapere che altro stai aspettando per metterti all’opera?

Salvare contatti da Android

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Il modo più semplice per salvare la rubrica di uno smartphone Android è utilizzare la funzione di esportazione inclusa nell’applicazione Contatti.
Se non sai come si usa, tranquillo, è semplicissimo.
Tutto quello che devi fare è avviare l’applicazione Contatti, premere sul pulsante che si trova in alto a sinistra e selezionare la voce Impostazioni dal menu che si apre.

A questo punto, fai “tap” sull’opzione Esporta, seleziona la voce Esporta in file .vcf e scegli la cartella in cui salvare il file con i contatti.
Aspetta quindi che la procedura di esportazione venga portata a termine e otterrai un file VCF con all’interno tutti i contatti della rubrica di Android.



Se utilizzi uno smartphone Samsung e non sei riuscito a esportare i contatti di Android seguendo le indicazioni che ti ho appena fornito, prova in quest’altro modo:
avvia l’applicazione Contatti, premi sul pulsante […] e seleziona la voce Impostazioni dal menu che si apre.
Dopodiché spostati su Contatti, seleziona l’opzione Importa/Esporta dal menu che si apre e scegli se esportare la rubrica sulla memoria interna del dispositivo o su una scheda SD.

Una volta ottenuto il file VCF con i contatti di Android, sei libero di copiare quest’ultimo sul PC o su qualsiasi altro device tu voglia importare la rubrica del tuo smartphone.
Per compiere quest’operazione puoi semplicemente collegare il telefono al computer e cercare il file VCF (es.
00001.vcf) nella cartella principale della memoria del dispositivo o della scheda SD.
In alternativa puoi installare un file manager come ES Gestore File e utilizzarlo per auto-inviarti il file VCF della rubrica via email.



Per utilizzare ES Gestore File, scarica quest’ultimo dal Google Play Store, avvialo e premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra.
Dopodiché seleziona la cartella in cui si trova il file VCF (home se hai salvato la rubrica sulla memoria interna dello smartphone o sd se l’hai salvata su una scheda SD), tieni il dito premuto su quest’ultimo e premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra.

A questo punto, decidi se auto-inviarti il file via email selezionando il nome di un client di posta elettronica (es.
Gmail) dal menu che si apre oppure se salvarlo su un servizio di cloud storage (es.
Dropbox o Google Drive) selezionando l’icona di quest’ultimo dal medesimo menu.



Una volta esportata la rubrica di Android sul dispositivo di destinazione (es.
il tuo PC), utilizzalo come ti ho spiegato nella mia guida su come aprire file VCF, è semplicissimo.

Salvare contatti Android tramite Gmail

Se non vuoi perdere troppo tempo, puoi salvare contatti Android su Gmail e sfruttare le funzioni di sincronizzazione offerte da quest’ultimo per portare la tua rubrica su tutti i dispositivi che desideri.



Se hai già associato il tuo smartphone Android a un account Google, la funzione di sincronizzazione dei contatti su Gmail dovrebbe essere già attiva.
Per verificare che sia effettivamente così, recati nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, seleziona il tuo indirizzo Gmail dalla schermata che si apre e accertati che la funzione Contatti sia attiva.
In caso contrario, attivala tu e i tuoi contatti verranno sincronizzati automaticamente con Gmail.

Qualora il tuo smartphone Android non fosse stato ancora associato a un account Google, recati nel menu Impostazioni > Account del dispositivo, premi sul pulsante Aggiungi account e configura il tuo account Gmail (oppure creane uno nuovo, nel remoto caso in cui non l’avessi ancora).



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Una volta attivata la sincronizzazione dei contatti fra Android e Gmail, puoi portare la rubrica del tuo smartphone su qualsiasi dispositivo (PC, smartphone, tablet ecc.) semplicemente collegando quest’ultimo al tuo account Google.



Ad esempio, se vuoi portare la rubrica di Android su iPhone, recati nel menu Impostazioni > Mail > Account di iOS, premi sul pulsante Aggiungi account e configura il tuo account Google nella schermata che si apre.
Se vuoi portare la rubrica di Android su un PC Windows o un Mac, imposta l’account di Gmail nel tuo client di posta preferito e il gioco è fatto.
Insomma, è davvero semplicissimo! Se ti servono maggiori informazioni su queste procedure, dai pure un’occhiata alle mie guide su come configurare Gmail su iPhone, come leggere posta Gmail, come sincronizzare contatti Gmail e come configurare Outlook con Gmail.

Gmail consente anche di salvare sul PC un file CSV o VCF con tutti i contatti della rubrica Android, o meglio con tutti i contatti della sua rubrica.
Per sfruttare questa funzione, collegati al servizio Google Contatti.



Nella pagina che si apre, seleziona le voci Di più > Esporta dalla barra laterale di sinistra, spunta la casella Contatti e scegli il formato di file in cui intendi scaricare la rubrica:
CSV Google, CSV Outlook o vCard (per contatti iOS).

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A questo punto, clicca sul pulsante Esporta e attendi che venga scaricato il file VCF o CSV con la rubrica di Gmail sul tuo PC.

Salvare contatti Android su SIM

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Ti piacerebbe salvare contatti Android su una SIM?
Nessun problema, grazie all’applicazione gratuita Copy to SIM Card puoi prendere qualsiasi nominativo dalla rubrica del tuo smartphone e trasferirlo sulla memoria di una SIM (che ti ricordo di essere di 500 numero per le schede da 128k).

Per usare Copy to SIM Card, scarica l’applicazione dal Google Play Store, avviala e seleziona la scheda Contatti telefono.
Metti quindi il segno di spunta accanto ai numeri che desideri trasferire sulla SIM e seleziona la voce Copia selezionati nella SIM dal menu (…) che si trova in alto a destra.



Qualora non riuscissi a visualizzare alcun numero in Copy to SIM, premi sul pulsante (…) dell’applicazione (in alto a destra) e seleziona la voce Impostazioni dal menu che si apre.
Metti quindi il segno di spunta accanto a tutte le opzioni che si trovano sotto la dicitura Choose contacts to display e premi sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
Ora ripeti i passaggi che ti ho illustrato in precedenza e dovresti riuscire a trasferire i tuoi contatti preferiti sulla SIM.