aggiornamento android



aggiornamento android

Armeggiando con lo smartphone di un amico hai notato che lui ha una versione più nuova di Android rispetto a quella che hai tu sul tuo telefonino?
Purtroppo non tutti i terminali equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde vengono aggiornati con la stessa tempistica, ma puoi controllare la disponibilità di update facilmente.

Se non sai ancora come si fa, prenditi qualche minuto di tempo libero e scopri come eseguire l’aggiornamento Android grazie alle indicazioni che sto per darti: in questo modo potrai verificare la presenza di aggiornamento per il tuo smartphone (o anche il tuo tablet) e installarli senza rischiare di perdere dati o applicazioni.
Ti assicuro che è una procedura molto più semplice di quello che sembra.



Partiamo dal metodo di aggiornamento standard, quello più semplice, che si può eseguire direttamente dallo smartphone o dal tablet senza passare per il computer (e quindi senza rischiare di perdere dati o applicazioni).
Ne esistono anche altri, di metodi, decisamente più complicati e rischiosi, ma cerchiamo di procedere un passo alla volta e cominciamo da questa prima possibilità a nostra disposizione.

Aggiornamenti OTA

Per effettuare l’aggiornamento Android direttamente dal tuo smartphone o dal tuo tablet è necessario che il produttore abbia rilasciato il nuovo software nel suo sistema OTA (aggiornamenti over the air).
E purtroppo, come accennato in precedenza, non tutti i device vengono aggiornati allo stesso momento. Solo quelli rilasciati sotto il marchio Nexus direttamente da Google, ovvero l’azienda che sviluppa Android, ricevono gli update in maniera tempestiva.



Passando al lato pratico della faccenda, per verificare la disponibilità di una nuova versione di Android, recati nel menu con la lista di tutte le applicazioni installate sullo smartphone (o sul tablet) e seleziona l’icona Impostazioni da quest’ultimo.
Scorri la pagina che si apre fino in fondo, vai su Info sul telefono > Aggiornamenti di sistema e verifica la presenza di aggiornamenti premendo sull’apposita voce.

Attendi dunque che venga verificata la presenza di aggiornamenti su Internet e, in caso di esito positivo, avvia il download della versione più recente di Android premendo sul pulsante Scarica o Scarica in Wi-Fi.
Affinché la procedura vada a buon fine, assicurati che il tuo dispositivo abbia una percentuale di carica della batteria di almeno il 50%.
Inoltre assicurati di essere connesso in Wi-Fi e non in 3G/LTE, altrimenti rischi di consumare tantissimo traffico dati.



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Una volta avviato il download dell’aggiornamento potrai seguire il suo avanzamento nel centro notifiche di Android (tirando giù la barra nera che si trova in cima allo schermo).
Il sistema ti avvertirà non appena l’update sarà pronto per l’installazione e così potrai applicarlo semplicemente premendo sul pulsante Installa adesso Installa e riavvia.



Per i device di alcune marche è possibile cercare gli aggiornamenti di Android anche tramite computer, basta installare il software per il controllo del dispositivo rilasciato dalla casa produttrice (es. Samsung Smart Switch) e collegare il telefono/tablet al PC via cavo USB.

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Per assicurarti che l’azienda produttrice del dispositivo abbia rilasciato la versione più recente di Android per il tuo smartphone/tablet, prova a fare una ricerca su Google o sul sito del produttore stesso.
Mi raccomando però:
controlla l’esatto modello del device (es.
XT1032) e non solo il suo nome commerciale (es.
Moto G), in quanto ogni smartphone/tablet Android viene rilasciato in varie versioni destinate a vari mercati e non tutte ricevono gli aggiornamenti allo stesso momento.

Per scoprire qual è il modello esatto del tuo terminale, recati nella schermata con le icone di tutte le applicazioni, vai su Impostazioni > Info sul telefono e troverai l’informazione di cui hai bisogno sotto la dicitura Numero modello.



Su questa pagina di Wikipedia trovi la tabella con la panoramica delle versioni pubblicate per scoprire se quella installata sul tuo device è già la versione più recente del sistema operativo o se è necessario un update.

Per controllare qual è la versione di Android installata sul tuo smartphone/tablet, recati nel drawer (la schermata con la lista di tutte le applicazioni installate sul dispositivo), premi sull’icona delle Impostazioni e vai su Info sul telefono.
Troverai il numero esatto della versione di Android installata sul device sotto la dicitura Versione di Android.



Nel caso in cui, una volta verificata l’effettiva la disponibilità di un aggiornamento per Android, questo non dovesse essere rilevato, prova a riavviare il dispositivo o a riportarlo alle impostazioni di fabbrica.
Per riportare un device Android alle impostazioni di fabbrica basta andare in Impostazioni > Backup e ripristino e premere su Ripristino dati di fabbrica.
Attenzione però, questa procedura cancella tutti i dati e le app presenti sulla memoria del terminale.
Se decidi di eseguirla, provvedi prima ad effettuare un backup Android seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial sull’argomento.

Aggiornamenti OTA con il root

Se hai effettuato il root sul tuo smartphone o sul tuo tablet, mi spiace, ma non puoi aggiornare Android tramite OTA. Gli aggiornamenti potrebbero esserti notificati ma la loro installazione quasi sicuramente fallirà a causa di un errore.
Per risolvere il problema dovresti rimuovere il root (c’è un’apposita funzione nelle impostazioni di SuperSU), effettuare l’aggiornamento e sbloccare nuovamente il device.
Altrimenti devi affidarti a delle soluzioni alternative, come FlashFire.



FlashFire è un’applicazione gratuita realizzata dallo stesso sviluppatore di SuperSU (l’applicazione che gestisce i permessi di root sui dispositivi sbloccati), la quale permette di “catturare” gli aggiornamenti di Android rilasciati via OTA e di installarli flashandoli in maniera “forzata”.
Per funzionare richiede almeno 1GB di RAM, Android 4.2 o successivi e naturalmente il root.
È consigliato anche lo sblocco del bootloader, ma non è obbligatorio.

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Per utilizzare FlashFire, scarica l’applicazione dal Google Play Store (è completamente gratuita), avviala, concedile i permessi di root e accettane le condizioni d’uso premendo sul pulsante Agree. A questo punto dovrebbe esserti notificata la presenza di un aggiornamento OTA.

A system update (OTA) has been detected.
Generate actions to flash it?



Pigia quindi sul pulsante OK, scorri la schermata che si apre fino in fondo e fai “tap” prima su Flash e poi su OK per avviare l’installazione dell’aggiornamento.
Comparirà una schermata in stile terminale in cui si susseguiranno numerosi comandi e, dopo qualche minuto, il dispositivo si riavvierà.
Al nuovo accesso ad Android l’aggiornamento OTA dovrebbe risultare installato.

Per verificare che tutto sia filato per il verso giusto, recati nel menu delle impostazioni del tuo smartphone/tablet e controlla la versione di Android installata, che dovrebbe risultare diversa da quella presente prima dell’utilizzo di FlashFire.



ATTENZIONE: non trattandosi di un tool ufficiale, FlashFire può portare a problemi come il boot loop (cioè il blocco del dispositivo alla schermata iniziale).
Utilizzalo con estrema attenzione e solo dopo aver verificato, facendo una ricerca su Google, che il tuo device sia compatibile con la app.
Io non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali problemi causati al tuo smartphone o tablet da FlashFire.

Flashare ROM personalizzate (e aggiornamenti)

Per le politiche di aggiornamento (e marketing) a cui facevamo prima riferimento, può capitare che un dispositivo ancora perfettamente funzionante non riceva più aggiornamenti.
In casi come questi può essere utile installare delle ROM personalizzate, ossia delle versioni di Android modificate ad hoc per il proprio device, da installare tramite recovery.



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Come ti ho spiegato con dovizia di particolari nel mio post su come effettuare il root su Android, affinché gli smartphone e i tablet Android consentano l’installazione di ROM personalizzate bisogna compiere quattro operazioni di fondamentale importanza.



  • Procurarsi la ROM personalizzata adatta al proprio dispositivo cercando il nome esatto del modello su Google.
  • Eseguire un backup di tutti i dati presenti sul device.
  • Sbloccare il bootloader, ovvero il software che impartisce al telefono le primissime istruzioni prima che si avvii il sistema operativo all’avvio.
    Si tratta di un’operazione che causa sia l’invalidamento della garanzia che la cancellazione di tutti i dati presenti sul dispositivo.
  • Installare una recovery personalizzata, ossia un software che si può eseguire prima del sistema operativo e permette di compiere operazioni avanzate come il backup, il ripristino e l’installazione delle ROM personalizzate.

La stessa procedura può essere seguita anche sui device che ricevono ancora gli aggiornamenti via OTA ma non possono installarli perché sono stati sbloccati tramite root.
Se hai una certa dimestichezza con il mondo Android e vuoi evitare l’utilizzo di strumenti come FlashFire, questa è una validissima alternativa che puoi prendere in considerazione per l’aggiornamento del tuo device.

Aggiornamento applicazioni Android

Se non vuoi eseguire l’aggiornamento Android ma solo delle app installate sul tuo smartphone/tablet, avvia il Google Play Store, effettua uno swipe dal bordo sinistro dello schermo verso destra e seleziona la voce Le mie app e i miei giochi dal menu che compare lateralmente.



Nella schermata che si apre, controlla l’elenco delle applicazioni situato sotto la dicitura Aggiornamenti e scegli quale aggiornare premendo sull’apposito pulsante.
Se vuoi aggiornarle tutte contemporaneamente, premi sul bottone Aggiorna tutto.

Per impostazione predefinita, tutte le applicazioni vengono aggiornate in automatico dal sistema non appena sono disponibili delle nuove versioni.
Se dubiti del fatto che ciò accada sul tuo terminale, apri il Play Store, effettua uno swipe dal bordo sinistro dello schermo verso destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.



Nella schermata che si apre, premi sulla voce Aggiornamento automatico app e metti il segno di spunta accanto alla voce Aggiornamento automatico app solo tramite Wi-Fi.
L’altra opzione te la sconsiglio, in quanto consente di aggiornare le applicazioni anche sotto rete 3G/LTE finendo col consumare molto traffico dati.

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Nel caso in cui si verificassero dei malfunzionamenti nel processo di aggiornamento delle app, potresti dover aggiornare il Play Store stesso.
Per compiere quest’operazione, apri il Play Store, effettua uno swipe dal bordo sinistro dello schermo verso destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.

Scorri dunque la schermata che si apre fino in fondo e premi sulla voce Versione build.
Se è disponibile una versione più recente dell’applicazione Google Play Store, ti verrà chiesto di scaricarla e installarla.
Per approfondimenti sulla questione, leggi anche il mio tutorial su come aggiornare Play Store.



come aggiornare android



come aggiornare android

Hai saputo che è uscita una nuova versione di Android, vorresti tanto installarla sul tuo smartphone ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, se vuoi ci sono qui io a darti una mano.
Dai, prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come aggiornare Android facilmente con le indicazioni che sto per darti.
Se sei fortunato riuscirai a fare tutto in un paio di “tap”… ma solo se sei fortunato!

Il mercato dei dispositivi Android – devi sapere – è molto frammentato e questo porta ad una fastidiosa asincronia dei tempi in cui vengono rilasciati gli aggiornamenti da parte dei vari produttori.
A cosa mi riferisco?
Te lo spiego subito.
Spesso capita che i produttori hardware (ad es.
Samsung, Huawei, HTC ecc.) non rilasciano gli aggiornamenti per Android in maniera tempestiva.
Da quando Google, che sviluppa il sistema operativo, rilascia una nuova versione di Android, al momento in cui i produttori la rendono disponibile per i propri utenti passano diverse settimane, se non addirittura mesi.



Pensa, ci sono addirittura dei casi in cui il rilascio degli aggiornamenti viene interrotto di punto in bianco dal produttore (questo capita soprattutto con i devices di fascia economica) lasciando all’utente l’onere di procurarsi una versione più aggiornata di Android “manualmente” (seguendo una procedura non propriamente alla portata di tutti).
Vuoi saperne di più?
Bene, allora continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Aggiornare Android via OTA

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Se vuoi aggiornare Android facilmente, non puoi che affidarti al sistema OTA.
Il sistema OTA (acronimo di “over the air”) è quello che permette di aggiornare uno smartphone o un tablet tramite Internet senza collegarlo al PC:
ci si reca nelle impostazioni del sistema (in questo caso Android), si accetta l’installazione degli aggiornamenti disponibili e il gioco è fatto.
Nel giro di pochi minuti il dispositivo provvede a scaricare gli update, verificarli e installarli senza che l’utente debba muovere un dito.
Al termine dell’operazione si ottiene un sistema aggiornato e il resto rimane tutto al suo posto: app, dati e impostazioni non vengono cancellati.

L’unico problema – come già accento in apertura del post – è che gli aggiornamenti via OTA vengono gestiti dai produttori hardware e questo porta a una grossa frammentazione nella loro distribuzione. Gli aggiornamenti non arrivano in contemporanea su tutti i dispositivi (eccetto quelli della famiglia Nexus, che sono prodotti direttamente da Google) e purtroppo non capita di rado che il produttore decida di interrompere il supporto per i telefoni più datati impedendo loro di ricevere le ultime versioni di Android.



Per verificare se il produttore del tuo smartphone (o del tuo tablet) ha reso disponibile un aggiornamento, recati nelle Impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio presente nella lista delle app installate sul dispositivo e seleziona prima la voce Info sul telefono e poi quella Aggiornamenti di sistema dalla schermata che si apre.

A questo punto, se il tuo device è già equipaggiato con la versione più recente di Android (o se il produttore ha interrotto la distribuzione degli aggiornamenti), visualizzerai una schermata con la dicitura il software del dispositivo è aggiornato.
Altrimenti ti verrà segnalata la disponibilità di un update, che potrai scaricare premendo sul pulsante Scarica/Scarica in Wi-Fi.



Una volta avviato il download di un aggiornamento, puoi seguire il suo avanzamento dal centro delle notifiche di Android (quello che si apre facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso) e puoi installarlo selezionando la voce Aggiornamento di sistema scaricato dal menu delle notifiche e premendo sul pulsante Riavvia e installa che si trova nella schermata che si apre.

Lo smartphone si riavvierà e in pochi minuti verrà applicato l’aggiornamento ad Android.
Al primo avvio dopo l’update, il sistema ci metterà qualche secondo in più per aprire la home screen, è normale.



In caso di problemi o errori, verifica che il tuo dispositivo non sia stato sottoposto alla procedura di root. In molti casi il root interferisce con il sistema di aggiornamenti di Android e non permette di installare gli update in maniera corretta.
Per rimuoverlo, apri l’applicazione SuperSU, seleziona la scheda Impostazioni e premi sul pulsante Unroot completo. Dopodiché ripeti la procedura di aggiornamento di Android e tutto dovrebbe andare per il verso giusto.
Se non riesci a trovare SuperSU o la procedura di unroot non va a buon fine, vai su Google e cerca un tutorial per rimuovere il root dal tuo modello esatto di smartphone o tablet.

Nota: la procedura di aggiornamento via OTA non comporta la cancellazione di alcun dato, tuttavia è consigliabile effettuare un backup di sicurezza prima di procedere.
Se non sai come effettuare un backup Android, segui le indicazioni presenti nella mia guida sull’argomento.



Aggiornare Android via PC

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Alcuni produttori hardware, come ad esempio Samsung, permettono di aggiornare Android anche tramite PC. Tutto quello che bisogna fare è installare il software ufficiale per la gestione del proprio dispositivo sul computer (es. Smart Switch per i dispositivi Samsung), collegare lo smartphone o il tablet al PC tramite cavo USB e accettare il download della nuova versione di Android.



Così come l’aggiornamento via OTA, anche l’aggiornamento via PC, se effettuato con i software ufficiali, non comporta la cancellazione dei dati presenti sullo smartphone/tablet.
In ogni caso, prima di procedere è sempre meglio fare un backup di foto, app, messaggi ecc.
usando gli stessi programmi adoperati per l’aggiornamento del sistema o delle applicazioni esterne.

Per maggiori informazioni su come collegare Android al PC e come collegare un cellulare Samsung al PC, leggi i miei tutorial dedicati all’argomento.



Aggiornare Android con una ROM personalizzata

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Adesso veniamo al procedimento per aggiornare Android più “tosto”, quello che permette di bypassare le restrizioni dei produttori hardware e di aggiornare il proprio terminale anche quando non vengono più distribuiti update in via ufficiale.



Come probabilmente avrai già intuito, mi riferisco alla procedura di root che permette di sbloccare Android e personalizzare il sistema in maniera profonda. E con “personalizzare in maniera profonda” non intendo solo installare applicazioni che possono ottimizzare il funzionamento dello smartphone o regolare i parametri di sistema che normalmente risultano inaccessibili:
parlo di installare delle versioni personalizzate di Android che si possono scaricare gratuitamente (e legalmente) da Internet per aggiornare il proprio terminale anche quando il produttore termina di supportarlo ufficialmente.

La procedura, come già accennato, non è fra le più semplici.
Devi innanzitutto sbloccare il bootloader del tuo dispositivo, cioè il software che impartisce al telefono o al tablet le istruzioni per l’esecuzione del sistema operativo all’avvio.
Poi devi installare una recovery personalizzata, ossia un software che lavora al livello del sistema per compiere tutte quelle operazioni che non si potrebbero effettuare dopo l’avvio di Android (backup avanzati, installazione di componenti di sistema ecc.), e infine devi installare una ROM personalizzata per avere una versione nuova di Android sul tuo device.



Ti sei già perso?
Non ti preoccupare.
Nella mia guida su come effettuare il root su Android trovi tutte le istruzioni di cui hai bisogno più i link ad alcuni siti che offrono tutorial passo-passo per lo sblocco e l’installazione di ROM personalizzate:
leggila e ti si schiariranno sicuramente le idee.

ATTENZIONE: questa procedura comporta la cancellazione di tutti i dati presenti sulla memoria dello smartphone o del tablet, prima di metterla in pratica provvedi ad effettuare un backup di Android.
Inoltre bisogna fare attenzione ad utilizzare ROM studiate in maniera specifica per il proprio modello di smartphone o tablet.
Se non si utilizza una ROM adeguata e/o non si segue attentamente la procedura per installare quest’ultima, si rischia di rompere il dispositivo.
Io non mi assumo alcuna responsabilità in merito!



Aggiornare le app su Android

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Sei riuscito ad aggiornare il tuo telefono all’ultima versione di Android e ora ti piacerebbe scoprire come verificare la disponibilità di aggiornamenti per le app installate sul dispositivo?
Nulla di più facile.



Per impostazione predefinita, Android scarica e installa automaticamente gli aggiornamenti delle applicazioni non appena questi vengono resi disponibili (e lo smartphone è connesso a una rete Wi-Fi, per non consumare dati sulla rete 3G/LTE) ma in alcuni casi occorre confermare manualmente il download delle nuove versioni delle app.

In che modo?
Semplicemente recandosi nel Play Store, premendo sul pulsante Menu collocato in alto a sinistra (l’icona con le tre linee orizzontali), selezionando la dicitura Le mie app e i miei giochi dalla barra laterale di sinistra e premendo il pulsante Aggiorna tutto nella schermata che si apre.



Per verificare che Android sia impostato in modo da scaricare in maniera automatica gli aggiornamenti delle app, premi sul pulsante Menu del Play Store, seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale di sinistra e vai in Aggiornamento automatico app. Assicurati dunque che ci sia la spunta sull’opzione Aggiornamento automatico app solo tramite Wi-Fi (altrimenti mettilo) e il gioco è fatto.

Anche lo stesso Play Store può necessitare di aggiornamenti. Per verificare che sul tuo smartphone o sul tuo tablet ci sia installata la versione più recente di quest’ultimo, pigia sul pulsante Menu, seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale di sinistra e sfiora la dicitura Versione build che si trova in fondo alla schermata che si apre.



Se ti viene segnalata la presenza di nuove versioni del Play Store, accettane l’installazione e aspetta che la procedura di aggiornamento venga portata termine, non ci dovrebbe volere molto. Maggiori info a riguardo sono disponibili nella mia guida su come aggiornare Play Store.

come bloccare un sito su android



come bloccare un sito su android

Hai acquistato un dispositivo Android per tuo figlio, ma hai paura che possa navigare sui siti Internet per adulti?
Hai provato a “smanettare” nelle impostazioni del device per bloccare un sito su Android, ma non sei riuscito a venirne a capo?
Posso immaginare le tue preoccupazioni, ma bloccare l’accesso ai siti Internet è più semplice di quanto possa sembrare, basta utilizzare i giusti strumenti e, in pochi tap, si possono lasciare i dispositivi nelle mani dei più piccoli senza alcun timore.

Se la situazione che ho immaginato rispecchia le tue esigenze e vuoi sapere cosa fare per impedire la navigazione su alcuni siti specifici che consideri non adatti, sarai felice di sapere che sei capitato sulla guida giusta e al momento giusto.
Nel corso di questo tutorial, infatti, ti parlerò di alcune soluzioni native e di applicazioni per Android utili allo scopo in oggetto, spiegandoti come applicare delle restrizioni alla navigazione Web.



Come dici?
Sei impaziente di saperne di più?
In questo caso non perdiamoci ulteriormente in chiacchiere e mettiamoci subito al lavoro.
Mettiti seduto comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi con la massima attenzione le istruzioni che sto per fornirti.
Le operazioni da compiere sono adatte anche ai meno esperti quindi sono sicuro che, leggendo questo mio tutorial, non avrai problemi a eseguirle.
Sei pronto per iniziare?
Ti auguro una buona lettura e un buon “lavoro”.

Indice

  • Bloccare un sito su Android con Google
  • App per bloccare un sito su Android
    • Hosts Editor
    • Hosts Go
    • Norton Family Parental Control
  • Altre soluzioni per bloccare un sito su Android

Bloccare un sito su Android con Google

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Per bloccare un sito su Android è possibile eseguire una veloce operazione che non richiede l’impiego di strumenti aggiuntivi, in quanto l’applicazione Google e il browser Google Chrome integrano, in maniera predefinita, alcuni strumenti per il blocco di alcuni siti Internet considerati non adatti ai bambini.
Te ne parlo nel dettaglio nelle righe che seguono, spiegandoti come attivarli.

Le soluzioni native alla quale puoi rivolgerti sono relative all’attivazione del filtro Safe Search, presente all’interno dell’app Google oppure al servizio Navigazione sicura, incluso in Google Chrome, il browser predefinito per i device Android.



Nel primo caso, apri l’applicazione di Google facendo tap su quest’ultima nella home screen del tuo device, premi sul pulsante  collocato in basso a destra, raggiungi le sezioni Impostazioni > Account e privacy e sposta la levetta da OFF a ON, in corrispondenza della voce Filtro Safe Search.

Se invece vuoi attivare lo strumento di navigazione sicura nel browser Google Chrome, avvia l’app di navigazione facendo tap sulla sua icona nella home screen, premi sull’icona (…) situato in alto a destra, seleziona la voce Impostazioni dal menu a tendina che vedi a schermo, recati nella sezione Privacy e apponi il segno di spunta su Navigazione sicura.



App per bloccare un sito su Android

Le soluzioni native di cui ti ho parlato nelle righe precedenti riguardano opzioni basilari per il blocco dei siti che risultato facili da disattivare per chi ha un minimo di familiarità con i device Android.
Se quindi sei alla ricerca di strumenti più completi, continua a leggere le righe che seguono, nelle quali ti parlo di alcune applicazioni utili per bloccare un sito su Android.

Hosts Editor

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La prima soluzione che voglio proporti per bloccare un sito Internet su Android riguarda l’utilizzo di un’app chiamata Hosts Editor, la quale è dedicata ai dispositivi con i permessi di root.
Si tratta di uno strumento di facile utilizzo che permette la modifica del file host, al fine di limitare l’accesso a specifici URL.

Per utilizzarla, scaricala gratuitamente dal Play Store facendo tap su questo link e premendo sui pulsanti Installa e Accetto.
Dopodiché, avvia l’applicazione, premendo sul bottone Apri, oppure sfiora la sua icona nella home screen del tuo device.



Nella schermata principale di Hosts Editor, fai tap sul pulsante (+) e nel campo di testo IP Adress digita 127.0.0.1, mentre in quello denominato Hostname inserisci l’URL del sito da bloccare.
Premi su Add Hostname e concedi i permessi di root, premendo su Concedi.
Le modifiche saranno applicate in automatico e impediranno la visualizzazione dei siti Internet aggiunti all’elenco.
Per rimuovere una limitazione, apponi il segno di spunta sul nominativo aggiunto, fai tap sul simbolo del cestino e premi su Delete.

Hosts Go

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Una soluzione alternativa è quella offerta dall’applicazione gratuita Hosts Go, la quale non richiede i permessi di root e permette di modificare il file host in maniera altrettanto immediata.
Quest’applicazione è disponibile anche in una versione a pagamento (il costo è di 6,49 €), la quale elimina la pubblicità e supporta gli sviluppatori.

Scaricala quindi dal Play Store premendo sui pulsanti Installa, Accetto e premendo su Apri per avviarla (oppure fai tap sulla sua icona nella home screen).
Nella schermata principale, sposta la levetta da OFF a ON, in corrispondenza della dicitura Hosts change switch, premi sul pulsante (+) e, nel campo di testo IP Adress, digita 127.0.0.1, mentre in quello chiamato Hostname inserisci l’URL del sito da bloccare.
Poi premi su Add Hostname, torna indietro nella schermata principale dell’app, fai tap sul bottone Start e su OK.



Per eliminare una restrizione, sfiora il bottone Hosts Setting, apponi il segno di spunta sull’URL aggiunto, premi sull’icona del cestino in alto a destra e su Delete.

Norton Family Parental Control

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Tra le app che puoi utilizzare per bloccare un sito su Android, puoi avvalerti di quelle di parental control, tra le quali ti suggerisco Norton Family Parental Control.
Questa è scaricabile dal Play Store ed è utilizzabile dietro la creazione di un account Premium gratuito per 30 giorni, il quale garantisce anche alcune funzionalità extra (come quella di antivirus) per tutta la durata della prova.
Al termine di questo periodo è necessario sottoscrivere un abbonamento (prezzi a partire da 59,99 euro/anno), se si vuole continuare a usufruire del servizio di Parental Control.

Se intendi utilizzare quest’applicazione, scaricala dal Play Store premendo sui pulsanti Installa e Accetto, dopodiché avviala facendo tap sulla voce Apri oppure sfiorando la sua icona nella home screen.



All’avvio, premi sulle voci Accetto e continua, Ignora e Inizia in modo da provarla gratuitamente per 30 giorni.
Fai tap sul pulsante Accedi e poi sulla scheda Crea account in modo da compilare tutti i dati richiesti (indirizzo email e password, nome, cognome e numero di cellulare – questi ultimi sono facoltativi).
Per finire, premi su Crea account.

Effettua ora la creazione e configurazione di un “profilo bambino”, in modo da poter applicare le restrizioni sul device in uso:
premi su Figlio, OK e Aggiungi bambino, dopodiché compila il modulo che vedi a schermo con le informazioni richieste (nome, sesso, anno di nascita) e fai tap sui pulsanti Continua e Salva.
Sfiora l’icona relativa al profilo appena creato e poi premi su Fine.



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A questo punto, devi attivare alcune impostazioni obbligatorie riguardanti le restrizioni sui siti da bloccare.
Fai tap sulla voce Apri impostazioni, in corrispondenza della dicitura Accessibilità, sposta la levetta da OFF a ON, facendo tap sulla voce Servizio Accessibilità per Norton Family e conferma l’operazione tramite il pulsante OK.



Torna indietro alla schermata precedente e premi su Apri impostazioni in prossimità della dicitura Accesso.
Nella schermata successiva, premi su Norton Family e sposta la levetta da OFF a ON per la scritta Consenti accesso dati di utilizzo.
Se richiesto, conferma quest’ultima opzione, premendo su OK.

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Torna di nuovo nella schermata di Norton Family e premi su Attiva per terminare la configurazione.
Una volta effettuate queste operazioni, collegati al sito Internet di Norton Family, premendo sul pulsante Accedi in alto a destra per effettuare il login con i dati dell’account recentemente registrato.

A questo punto, fai clic sull’icona del profilo utente configurato, recati nella sezione Regole domestiche di [Nome profilo] e, in corrispondenza della sezione Supervisione Web seleziona il collegamento Impostazioni regole domestiche.



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Le restrizioni per disattivare l’accesso ai siti Internet per adulti sono già state configurate in automatico ma, se lo desideri, puoi bloccare alcune categorie di siti, oppure uno specifico URL tramite questa sezione.
Per farlo, nel primo caso, ti basta fare clic sulla categoria da te desiderata (per esempio Gioco), mentre per limitare l’accesso a un singolo URL ti basta digitare il suo indirizzo Internet nel campo di testo Immettere URL sito Web e premere poi su Aggiungi.
Per confermare le modifiche apportate, premi sul pulsante Salva situato in basso.



Oltre alla soluzione che ti ho indicato nelle righe precedenti, tra le applicazioni che ti consiglio di utilizzare per bloccare un sito su Android vi sono Mobile Fence e Qustodio.
Si tratta di applicazioni dedicate al controllo parentale, di cui ti ho parlato in maniera approfondita in quest’altra mia guida.

Altre soluzioni per bloccare un sito su Android

Se stai cercando una soluzione alternativa per bloccare un sito Internet su Android, forse potresti trovare utile la possibilità di apporre delle restrizioni a tutti i dispositivi che si collegano al WI-Fi di casa.
In questo caso specifico, per compiere quest’operazione, è necessario attivare delle restrizioni tramite il router domestico.



Per farlo, la prima operazione che devi compiere è quella di collegarti al pannello del router, accedendo tramite il suo indirizzo Internet.
Solitamente basta digitare nella barra degli indirizzi del browser 192.168.1.1 192.168.0.1 premendo Invio.
Per accedere, digita, se necessario, i dati di login (che potrebbero essere semplicemente admin/admin o admin/password) e premi sui pulsanti EntraAccedi o Login.
In caso di problemi, leggi la mia guida su come accedere al router.

Una volta effettuato l’accesso, individua se presente, l’opzione relativa al controllo parentale (può chiamarsi Controllo genitori o Parental Control e solitamente si trova nel pannello Sicurezza) e attivala tramite la sua levetta o la sua casella di spunta.



Se vi è presente una voce che permette di aggiungere uno specifico indirizzo Web, come per esempio la dicitura Aggiungi URL/Aggiungi Indirizzo, digita l’indirizzo del sito Internet da bloccare nell’apposita casella di testo e fai clic su OK o sul tasto Invio della tastiera per confermare.
Una volta aggiunti tutti i siti Internet, salva le modifiche, premendo sul pulsante SalvaConferma.

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Quelle che ti ho fornito sono delle istruzioni generiche che potrebbero variare in caso di specifici modelli di router; a questo proposito, se hai bisogno di indicazioni più specifiche, leggi i miei tutorial su come configurare router D-Link, come configurare router Netgear, come configurare router TP-Link, come configurare router TIM, come configurare router Fastweb e su come configurare router Infostrada.

Se non ti va di intervenire manualmente per bloccare i siti Internet tramite il router, puoi utilizzare le liste di DNS FamilyShield, servizio offerto da OpenDNS.
Questo strumento, di cui ti ho parlato nel dettaglio nella mia guida dedicata, richiede di impostare un indirizzo DNS alternativo, il quale include una lista di siti Internet per adulti che sono già stati bloccati.



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Per usufruire di questo servizio è quindi necessario cambiare i DNS sul proprio dispositivo Android, impostando i DNS 208.67.220.123 .208.67.222.123.
A questo proposito, se non sai come effettuare quest’operazione, leggi la mia guida specifica in cui ti spiego come effettuare quest’operazione.



come chiudere facebook su android



come chiudere facebook su android

Da quando hai installato la app di Facebook sul tuo smartphone, ti sei accorto che perdi un sacco di tempo per rispondere ai messaggi che arrivano sul telefono e visualizzare tutte le notifiche che vengono visualizzate in Android?
È un problema piuttosto comune, sai.
Ma forse posso darti una mano.

Se vuoi evitare troppe distrazioni per colpa di Facebook, scopri come limitare le notifiche e le interazioni della app sul tuo smartphone seguendo le indicazioni che trovi qui sotto.
In men che non si dica, scoprirai come chiudere Facebook su Android nei momenti in cui non vuoi essere disturbato o distratto dall’applicazione.
Basta davvero poco, credimi.



Se vuoi sapere come chiudere Facebook su Android per non essere disturbato dalle notifiche del social network, tutto quello che devi fare è avviare la app sul tuo smartphone, premere il tasto Menu del telefono e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare.

Nella schermata che si apre, togli il segno di spunta dalla voce Notifiche e il gioco è fatto.
Se non vuoi disattivare tutte le notifiche ma solo gli avvisi relativi a post in bacheca, messaggi, commenti, richieste di amicizia, tag o eventi, rimuovi il segno di spunta solo da queste specifiche opzioni lasciando attiva la voce principale relativa alle notifiche.



Vuoi disconnetterti completamente da Facebook?
Allora devi premere il tasto Menu dello smartphone e premere prima sulla voce Esci che compare in fondo allo schermo e poi sul pulsante Conferma.

Lo stesso risultato lo puoi ottenere anche premendo il pulsante Menu che si trova in alto a sinistra (l’icona con le tre linee orizzontali), selezionando la voce Account dalla barra laterale che compare sulla sinistra e premendo prima su Esci e poi su Conferma.



Puoi anche aumentare il lasso di tempo entro il quale l’applicazione deve sincronizzare i dati con il telefono, in modo da limitare – seppur di poco – il consumo di batteria causato da essa.
Per cambiare questo parametro, non devi far altro che recarti nelle impostazioni dell’applicazione, selezionare la voce Intervallo di aggiornamento dal menu che si apre e cambiare l’intervallo di tempo predefinito (1 ora) con uno più lungo (2 ore, 4 ore o mai).

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Se hai Facebook Messenger installato sul tuo telefonino e stai cercando un modo per chiudere Facebook su Android disattivando le notifiche di quest’ultimo, ti invito a leggere la mia guida su come chiudere Facebook Messenger in cui ti ho spiegato tutto in dettaglio.

Puoi disattivare completamente le notifiche dell’applicazione, rimuovere gli avvisi relative a singole conversazioni e disconnetterti completamente dal tuo account.
Sta a te scegliere quali opzioni sfruttare per rendere meno invasivo Facebook.



Stai pensando di abbandonare completamente Facebook?
Allora ti ricordo che è possibile cancellarsi da Facebook Mobile e chiudere completamente il proprio account senza passare per il PC.
Bastano pochissimi secondi e il profilo viene prima disattivato per 14 giorni (periodo nel quale è possibile tornare indietro e riattivare l’account) e poi cancellato in maniera definitiva.
Trovi tutte le info a riguardo nel mio articolo dedicato al tema.

come effettuare un backup android



come effettuare un backup android

Hai paura che il tuo amato – e costosissimo – smartphone Android possa rompersi da un momento all’altro?
Temi di perdere tutte le applicazioni e i dati che hai salvato sul dispositivo?
Beh, fai bene a pensarci, anzi fai benissimo.
Però non essere così paranoico!

Ormai esistono tantissime app che permettono di salvare i dati presenti sui dispositivi Android e, all’occorrenza, ripristinarli con estrema facilità.
Installale una qualsiasi sul tuo smartphone e finalmente ti libererai dalla preoccupazione di perdere SMS, contatti, foto, video, appuntamenti del calendario o altri dati importanti salvati sulla memoria del device.



Occhio però:
le applicazioni più efficaci e complete per il backup di Android richiedono il root.
Questo significa che – se non l’hai ancora fatto – devi andarti a leggere la mia guida su come effettuare il root Android e devi sbloccare il tuo cellulare seguendo le indicazioni presenti in essa.
Dopodiché rimboccati le maniche e scopri in dettaglio come effettuare un backup Android seguendo le istruzioni che sto per fornirti.
Ti assicuro che sarà tutto molto più facile di quello che immagini.

Titanium Backup

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Titanium Backup è il top per quello che riguarda il backup Android, permette infatti di copiare tutte le applicazioni installate sul telefono, le loro impostazioni e i dati che contengono offrendo al contempo una pratica funzione di ripristino che permette di reintegrarle sul dispositivo in pochissimi “tap”.



È disponibile in due versioni:
una di base gratuita e una a pagamento (5,99 euro) che in più offre la possibilità di ripristinare tutte le app contemporaneamente senza interventi da parte dell’utente, cifrare i backup, conservare più versioni di una stessa app e dispone del supporto ai servizi di cloud storage (es.
Dropbox, Google Drive e Box). Richiede il root per funzionare correttamente.

Come si usa?
Nulla di più facile.
Dopo aver scaricato l’applicazione dal Play Store, devi avviarla, concederle i permessi di root (premendo sul pulsante Concedi quando sullo schermo compare l’avviso di SuperUser o SuperSU) e premere il pulsante OK per accedere al suo menu iniziale.



Se vengono visualizzati degli altri avvisi, come ad esempio quello relativo alla necessità di attivare il debug USB, segui le indicazioni della app e abilita tutte le funzioni richieste dal pannello delle impostazioni di Android.

A questo punto, seleziona l’icona delle Azioni in massa (il foglio con il segno di spunta accanto) che si trova in alto a destra.
Pigia sul pulsante Avvia collocato accanto alla dicitura Backup di tutte le app utente + dati sistema e premi sulla spunta verde situata in alto a destra per eseguire un backup completo di applicazioni e dati.



In alternativa, se preferisci, puoi scegliere l’opzione Backup di tutte le applicazioni utente per salvare solo le app (senza i dati) oppure l’opzione Backup di tutti i dati di sistema per fare l’inverso, cioè salvare i dati ma non le app.

Per ripristinare i backup effettuati in precedenza, dirigiti nel menu Azioni in massa di Titanium Backup, premi il pulsante Avvia collocato accanto alla voce Ripristina tutte le app con dati o accanto alla voce Ripristina app mancanti + tutti i dati di sistema (per ripristinare solo le app mancanti sul dispositivo e i dati) e seleziona la spunta verde in alto a destra.



Helium

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Helium è un’applicazione per il backup di Android molto simile a Titanium, ma a differenza di quest’ultimo riesce a funzionare anche senza root. Gli utenti che non hanno ancora sbloccato il proprio device, infatti, possono sfruttarne tutte le potenzialità collegando il telefono al PC e installando una semplice estensione di Chrome sul computer. Chi ha il root, invece, può usare la app direttamente senza collegare lo smartphone al PC.



Helium è disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di salvare e ripristinare le applicazioni sul proprio device e una a pagamento (3,71 euro) che permette di passare le app da un dispositivo all’altro e di ripristinare i backup fatti sui servizi cloud.

Il funzionamento dell’applicazione è estremamente intuitivo, ma, come già accennato, se non si ha il root bisogna compiere qualche passaggio in più. Qui sotto trovi spiegato tutto in dettaglio.



  • Il primo passo che bisogna compiere è scaricare Helium dal Play Store e installarlo sul proprio smartphone;
  • Successivamente bisogna scaricare i driver per il proprio smartphone e installarli sul PC;
  • Ad installazione dei driver completata, occorre aprire Chrome sul PC e installare l’applicazione di Helium per il browser di Google;
  • Completata anche l’installazione della app in Chrome, bisogna avviare Helium sul telefono e seguire le indicazioni su schermo. In primis bisogna premere su OK ed effettuare l’accesso con il proprio account Google, dopodiché bisogna premere di nuovo OK, abilitare il Debug USB sul telefono e impostare la modalità di connessione PTP;
  • Per concludere, bisogna aprire la app di Helium in Chrome, collegare lo smartphone al PC e accettare l’attivazione del Debug USB sul telefono.

Una volta completato il setup iniziale, puoi scollegare lo smartphone dal computer e avviare il backup delle tue applicazioni con Helium.

Apponi dunque il segno di spunta accanto alle icone delle app di tuo interesse, premi sul pulsante Backup collocato in basso a destra e scegli se salvare le app sulla memoria interna o la SD del telefono oppure su un servizio di cloud storage.



Successivamente, potrai ripristinare i tuoi backup recandoti nella scheda Ripristino e sincronizzazione di Helium e selezionando il backup da utilizzare.
Più facile a farsi che a dirsi!

Easy Backup & Restore

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Easy Backup & Restore è un’altra applicazione gratuita che ti consiglio di tenere altamente in considerazione. Permette di salvare messaggi, eventi del calendario, segnalibri del browser, storico delle chiamate e contatti in pochi e semplici “tap”.
I dati possono essere salvati non solo in locale, su memory card SD o sulla memoria del device, ma anche su servizi di cloud storage come Dropbox e Google Drive.
Ottimo, vero?
E pensa, non richiede nemmeno il root per funzionare.

È estremamente intuitiva.
Per avviare un backup basta infatti premere sul pulsante Effettua backup, mettere il segno di spunta accanto alle voci relative agli elementi da salvare (SMSMMSRegistro chiamateCalendarioSegnalibriDizionario e Rubrica) e premere sul pulsante OK.



Bisogna poi scegliere se eseguire la copia dei dati sulla scheda SD inserita nel telefono (opzione che permette di scegliere come destinazione anche la stessa memoria del dispositivo) o su uno dei servizi di cloud storage supportati da Easy Backup (DropboxGoogle DriveBox o Gmail, sotto forma di allegato).
Infine occorre assegnare un nome al backup e avviare la procedura.

Il processo di ripristino dei dati salvati in precedenza da Easy Backup è ugualmente semplice:
basta premere sul bottone Ripristina Backup, selezionare la fonte dei dati (es. Scheda SD o Dropbox), indicare il backup da utilizzare per il ripristino e il gioco è fatto.



Da sottolineare anche la presenza della funzione Strumenti app, la quale consente di creare dei backup delle app e dei dati ad esse correlati (previa l’installazione della app gratuita BusyBox, che richiede il root per funzionare).
Si tratta di una funzione sicuramente utile ma, se puoi e se hai un dispositivo sbloccato, prediligi Titanium per il backup delle applicazioni.

Backup di Foto, Video e Musica sul PC

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Fino ad ora abbiamo visto come effettuare un backup Android occupandoci di applicazioni, messaggi e contatti.
Ma come fare a salvaguardare foto, video e musica?

La cosa più veloce che puoi fare è collegare il tuo telefono al computer e copiare i dati sul PC “manualmente” usando l’Esplora Risorse di Windows o l’utility Android File Transfer del Mac. Tuttavia, se vuoi semplificarti la vita e vuoi copiare sul PC anche i contatti, i messaggi e altri dati importanti che hai sul telefono, puoi affidarti alle applicazioni ufficiali distribuite dalle case produttrici dei dispositivi Android, le quali permettono di automatizzare il processo di backup di tutti i dati. Qui sotto trovi elencate quelle più importanti.



  • Samsung SmartSwitch – il programma che permette di effettuare il backup dei dispositivi Samsung sul PC.
    È compatibile con Windows e Mac OS X ed è semplicissimo da usare, basta un click per salvare o ripristinare tutti i file presenti su smartphone e tablet.
    Per maggiori dettagli relativi al suo funzionamento leggi le mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac. Scarica da qui.
  • HiSuite – l’applicazione ufficiale per il backup dei dispositivi Huawei, solo per Windows. Scarica da qui.
  • Motorola Device Manager – il programma di Motorola che permette di eseguire il backup degli smartphone su Windows e Mac OS X. Scarica da qui.
  • Sony PC Companion – si tratta del software ufficiale di Sony.
    Permette di eseguire il backup di smartphone e tablet Android sui PC Windows. Scarica da qui.
  • LG PC Suite – come facilmente intuibile, si tratta del programma che permette di copiare sul PC i dati contenuti nei dispositivi LG.
    Funziona solo su Windows. Scarica da qui.
  • HTC Sync Manager – il software di sincronizzazione ufficiale per i terminali HTC.
    È compatibile con Windows e Mac OS X. Scarica da qui.

Trovi maggiori informazioni su come collegare lo smartphone al PC e come utilizzare i software ufficiali dei produttori Android nella mia guida sull’argomento.

Backup sul cloud

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Al backup dei dati in locale (sul PC o su scheda SD) consiglio sempre di associare un backup sul cloud, cioè su Internet.
Per salvare contatti, foto, messaggi e altri dati importanti sul cloud puoi contare sui servizi di Google che sono completamente gratuiti e sono già integrati in Android.
Scopriamo subito come usarli.

Per quanto riguarda i contatti, le email, gli appuntamenti del calendario e i dati delle app, tutte le informazioni dovrebbero essere sincronizzate automaticamente online con il tuo account Google.
Per assicurarti che tutte le funzioni di sincronizzazione siano attive, recati nel menu Impostazioni > Account > Google di Android e seleziona il tuo indirizzo Gmail dalla schermata che si apre. Se nella schermata che si apre trovi delle opzioni di tuo interesse disattivate, attivale spostando su ON la levetta collocata accanto al loro nome.



Adesso passiamo a foto e video.
L’applicazione Google Foto, che dovrebbe essere installata “di serie” sul tuo smartphone ma comunque si può scaricare liberamente dal Play Store, permette di archiviare gratuitamente su Google Drive tutte le immagini presenti nella galleria di Android senza compromettere lo spazio a disposizione sul servizio. Proprio così! Tutte le foto con una risoluzione massima di 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p (Full HD) vengono salvati automaticamente su Google Drive senza “pesare” sullo spazio a disposizione di noi utenti.

Per attivare questa utilissima funzione di backup, apri Google Foto, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, seleziona quindi la voce Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta che si trova in alto (accanto alla voce Backup e sincronizzazione), premi sul pulsante Dimensioni caricamento e seleziona la voce Alta qualità dal riquadro che si apre.



Una funzione per il backup automatico delle foto è disponibile anche nella app ufficiale di Dropbox, che permette di avere 3GB di storage extra sul proprio account, ma personalmente ti consiglio di usare Google Foto che offre anche funzioni di ricerca e organizzazione delle immagini più interessanti.

Per la musica, se non sei ancora passato totalmente a Spotify o altri servizi di streaming musicale, puoi affidarti a Google Play Music che sincronizza con il cloud la tua libreria musicale e ti consente di ascoltarla in qualsiasi momento da qualsiasi dispositivo Android (e non solo).



Nandroid

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Se hai effettuato il root sul tuo telefono Android e hai installato una recovery personalizzata (come illustrato nella guida che ti ho segnalato all’inizio del post) puoi creare una copia di backup di tutto quello che c’è sul dispositivo:
una vera e propria immagine di sistema, denominata Nandroid, da archiviare su una scheda SD o sulla memoria dello stesso device.



Basta richiamare la funzione di Backup dal menu della recovery (accessibile avviando lo smartphone con la combinazione di tasti Power+Volume –), selezionare tutte le opzioni disponibili dalla schermata che si apre (es. DataCacheSystemBoot e PDS) e fare uno swipe sul pulsante presente in basso.

Per il ripristino del backup bisogna invece recarsi nel menu Restore della recovery, selezionare l’archivio da ripristinare e fare uno swipe sul pulsante in basso.



come funziona trova amici android



come funziona trova amici android

Parlando con il tuo migliore amico hai scoperto che, usando un’applicazione da installare sul tuo smartphone Android, puoi monitorare gli spostamenti di conoscenti e familiari rimanendo, dunque, sempre aggiornato sulla posizione delle persone a te care.
Inoltre, con Trova Amici (questo il nome dell’app in questione) è possibile ricevere notifiche quando un proprio conoscente raggiunge un determinato luogo o quando si mette alla guida.
Essendo interessato dall’argomento, hai effettuato delle ricerche sul Web per saperne di più e sei finito dritto in questa mia guida. Beh, lasciati dire sei arrivato nel posto giusto al momento giusto!

Con il tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come funziona Trova Amici Android, indicandoti anche la procedura dettagliata per scaricare l’applicazione dal Play Store e per creare il tuo account.
Dopo averti mostrato come creare un gruppo di contatti, invitare nuovi membri e come prendere parte a una cerchia già esistente, ti illustrerò le principali funzionalità del servizio, come attivarle e come usarle nel migliore dei modi.
Come dici?
È proprio quello che volevi sapere?
Allora non indugiare oltre e approfondisci subito l’argomento.



Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Segui attentamente le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che, provando a metterle in pratica, riuscirai a capire il funzionamento dell’app Trova Amici e sapere la posizione dei tuoi conoscenti in qualsiasi momento e ovunque tu sia.
Buona lettura!

Indice

  • Cos’è Trova Amici
  • Scaricare Trova Amici su Android
  • Creare un account su Trova Amici
  • Creare una nuova cerchia e invitare membri
  • Come usare Trova Amici

Cos’è Trova Amici

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e scoprire come funziona Trova Amici su Android, potrebbe esserti utile sapere a cosa serve quest’applicazione e quali sono i servizi offerti.

Trova Amici, nota anche come Friend Locator, è un’applicazione gratuita disponibile per dispositivi Android che consente di conoscere la posizione esatta di amici e parenti che, a loro volta, hanno installato l’app sul proprio dispositivo e fanno parte dello stesso gruppo di condivisione (chiamato Cerchia).



Inoltre, con Trova Amici è possibile ricevere notifiche quando una persona raggiunge un determinato luogo o quando quest’ultima necessita d’aiuto.
È possibile seguire i suoi spostamenti, visualizzare la cronologia dei suoi movimenti e inviare messaggi privati e di gruppo.

Scaricare Trova Amici su Android

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Per scaricare Trova Amici su Android, avvia il Play Store premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato) presente nella home screen del tuo dispositivo, digita Trova Amici nel campo di ricerca collocato in alto e premi sull’icona della lente d’ingrandimento per avviare la ricerca.

Adesso, individua Trova Amici (dovrebbe essere il primo risultato), fai tap sull’icona dei tre puntini e seleziona la voce Installa dal menu che compare.
In alternativa, fai tap sull’icona dell’app in questione e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Installa.



Attendi, quindi, che la barra d’avanzamento raggiunga il 100% e che l’installazione sia conclusa e fai tap sul pulsante Apri per avviare l’applicazione.

Creare un account su Trova Amici

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Dopo aver scaricato l’app Trova Amici sul tuo dispositivo, avvia quest’ultima facendo tap sulla sua icona (i segnaposto su una mappa) e crea il tuo account, utile per usare il servizio.



Per procedere, premi sul pulsante Avanti, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito, seleziona l’opzione Italy tramite il menu a tendina nel quale compare la voce Stati Uniti e fai tap sul pulsante Avanti.
Nella nuova schermata visualizzata, indica la password (almeno 6 caratteri) che intendi  usare per accedere al tuo account nel campo Crea una password e premi sul pulsante Avanti, dopodiché inserisci il tuo indirizzo email nel campo Inserisci l’indirizzo email e premi nuovamente sul pulsante Avanti.

Infine, inserisci il tuo nome (quello che sarà visualizzato dai tuoi contatti) nel campo Inserisci nome e, se lo desideri, fai tap sul pulsante + per aggiungere una tua foto.
Pigia, quindi, sul pulsante Consenti per consentire a Trova Amici di accedere alle tue foto, scegli l’opzione Galleria per selezionarne una presente sul tuo dispositivo o fai tap sulla voce Fotocamera per scattare una foto sul momento.
Pigia, quindi, sul pulsante Avanti per completare la creazione del tuo account e fai tap sulle voci Consenti accesso e Consenti per consentire all’applicazione di accedere alla tua posizione.



Per accedere al tuo account da un altro dispositivo, fai tap sulla voce Login, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti, dopodiché digita la password nel campo Password e premi sul pulsante Avanti per completare l’operazione.

In alternativa, se preferisci accedere con il tuo indirizzo email, fai tap sulla voce Login, scegli l’opzione Accedi con l’email, inserisci quest’ultima nel campo Inserisci l’indirizzo email, specifica la tua password nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti.



Creare una nuova cerchia e invitare membri

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Creare una nuova cerchia o entrare in una cerchia esistente, ti permette non solo di visualizzare la posizione dei tuoi amici o dei tuoi familiari, ma anche di condividere con loro la tua posizione, inviare messaggi e molto altro.



Per creare una nuova cerchia, fai tap sul pulsante ≡ in alto a sinistra, scegli l’opzione Crea e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Aggiungi una cerchia.
Inserisci, quindi, il nome della cerchia nel campo apposito (o scegli uno dei nomi suggeriti mostrati a schermo) e fai tap sulla voce Fatto.

Adesso, seleziona l’opzione Invita nuovi membri, annota il codice della tua cerchia e comunicalo alle persone di tuo interesse.
In alternativa, premi sul pulsante Invia codice e scegli una delle opzioni disponibili tra WhatsApp, Email, Messaggi ecc.
per inviare il codice della tua cerchia tramite messaggio.
Ti sarà utile sapere che il codice in questione ha una validità di 7 giorni.



Se, invece, sei stato invitato a entrare in una cerchia esistente e sei in possesso di un codice invito, fai tap sul pulsante ≡, premi sul pulsante Entra, digita il codice in tuo possesso nel campo Inserisci il tuo codice di invito e premi sui pulsanti Invia ed Entra.

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Per visualizzare le cerchie delle quali fai parte, fai tap sul pulsante  in alto a sinistra e premi sulla voce Le mie cerchie.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla cerchia di tuo interesse per visualizzare la posizione dei membri.

Per abbandonare una cerchia, fai tap sul pulsante ≡, seleziona l’opzione Impostazioni, scegli la voce Opzioni cerchia, seleziona la cerchia di tuo interesse e premi sul pulsante Esci da questa cerchia.
Se sei l’amministratore di una cerchia, premendo sulla voce Modifica puoi sia cambiarne il nome che forzare l’uscita degli altri membri, premendo sull’icona del cestino presente accanto al nome di ciascun membro.

Come usare Trova Amici

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Dopo aver creato il tuo account e aver preso parte a una cerchia di persone, sei pronto per imparare a usare Trova Amici e approfondire il funzionamento delle sue principali funzionalità.

Nella schermata principale dell’app è presente l’elenco delle persone che fanno parte della cerchia selezionata e, per ciascuna di esse, puoi visualizzarne la posizione attuale indicata sotto il loro nome.
Se sei interessato a interagire con una persona specifica, fai tap sulla sua foto e, nella nuova schermata visualizzata, puoi tenere traccia degli spostamenti dell’utente in questione visualizzando la cronologia dei suoi movimenti negli ultimi 7 giorni.
Premendo, invece, sull’opzione Ricevi indicazioni, puoi ottenere le indicazioni stradali per raggiungere l’utente selezionato (sul tuo smartphone dev’essere installata un’apposita app, come Google Maps).



Se desideri inviare un messaggio all’utente selezionato, fai tap sull’icona della nuvoletta in alto a destra, digita il tuo messaggio nel campo Scrivi messaggio e premi sull’icona dell’aeroplano di carta per inviarlo.
Inoltre, facendo tap sull’icona della macchina fotografica puoi inviare una foto o un video, sia selezionandolo dalla galleria del tuo dispositivo che realizzandolo in tempo reale.
Ti sarà utile sapere che premendo sull’icona della cornetta in alto a destra, puoi effettuare una chiamata telefonica alla persona con la quale hai avviato la chat.

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Oltre alla procedura che ti ho appena indicato, puoi avviare una chat (anche di gruppo) facendo tap sul pulsante e selezionando l’opzione Messaggi.

Se ti stai chiedendo se è possibile aggiungere dei luoghi personalizzati su Trova Amici e ricevere delle notifiche quando una persona raggiunge il luogo in questione, la risposta è affermativa.
Per creare un nuovo luogo, fai tap sul pulsante , seleziona l’opzione Luoghi e scegli la voce Aggiungi.



Nella nuova schermata visualizzata, inserisci il nome del luogo nel campo apposito, specificane l’indirizzo nel campo Indirizzo, imposta il raggio entro il quale considerare una persona in quel determinato luogo tramite il cursore in basso e premi sul pulsante Salva. Adesso, nella sezione Luoghi, fai tap sul nome del luogo appena creato e scegli quali avvisi attivare spostando le levette accanto alle opzioni Arriva e Parte da OFF a ON.

Per capire meglio, facciamo un esempio pratico:
se desideri ricevere una notifica ogni volta che tuo figlio arriva o esce di casa, accedi alla sezione Luoghi, fai tap sul pulsante Aggiungi, inserisci Casa nel campo Nome del luogo, specificane l’indirizzo nel campo apposito e premi sul pulsante Salva, dopodiché fai tap sulla voce Casa, individua il profilo di tuo figlio e sposta le relative levette presenti accanto alle voci Arriva e Parte da OFF a ON.



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Ti sarà utile sapere che, oltre agli avvisi per sapere quando una persona arriva o parte da un determinato luogo, puoi ricevere degli alert anche quando un tuo contatto ha la batteria del telefono scarica o si è messo alla guida.
In tal caso, fai tap sul pulsante , seleziona le opzioni Guida e Batteria e sposta la levetta relativa alla persona di tuo interesse da OFF a ON per attivare tali funzionalità.



Per gestire le notifiche e i suoni d’avviso, premi sul pulsante ≡, scegli l’opzione Impostazioni, seleziona la voce Opzioni di avviso e fai tap sull’opzione Suoni di avviso per personalizzare le notifiche di tuo interesse.

Infine, devi sapere che tra le funzionalità di Trova Amici c’è anche la possibilità di inviare segnalazioni d’emergenza ai contatti impostati come Contatti d’emergenza.
Se sei interessato a tale funzionalità, devi sapere che tutte le persone della cerchia sono già automaticamente contatti d’emergenza.
Puoi aggiungere altri contatti (anche persone che non usano Trova Amici) premendo sul pulsante , selezionando l’opzione Avviso d’emergenza, premendo sul pulsante + e selezionando i contatti di tuo interesse.



Per inviare un avviso d’emergenza, fai tap sul pulsante , premi sulla voce Avviso d’emergenza e fai tap sul pulsante !.
In automatico, tutti le persone della cerchia e i contatti impostati come contatti d’emergenza riceveranno un’email e una notifica sul proprio smartphone.

come mettere un contatto sulla home android



come mettere un contatto sulla home android

Sulla rubrica del tuo cellulare hai memorizzato talmente tanti contatti che, quando ti accingi a cercarne uno, fai una fatica immane?
Vorresti porre rimedio a questa situazione?
No, non devi fare per forza una “pulizia” completa della rubrica, lo so che ti richiederebbe troppo tempo:
puoi risolvere il problema semplicemente aggiungendo un collegamento rapido alla home screen del tuo smartphone (o tablet) ai contatti che utilizzi di più.
Ti garantisco che farlo non è affatto complicato come potrebbe sembrare, a patto che tu sappia dove mettere le mani.

Nella guida che stai leggendo, puoi trovare una spiegazione passo-passo su come mettere un contatto sulla Home di Android.
Per riuscirci, puoi sfruttare alcune apposite funzioni integrate nel celebre sistema operativo mobile di Google o, se preferisci, delle app di terze parti.
Solo una piccola precisazione prima di iniziare: a causa della “frammentazione” che caratterizza Android (ovvero dell’esistenza di numerose versioni dello stesso), le diciture a cui farò riferimento nei prossimi paragrafi potrebbero essere leggermente diverse rispetto a quelle del tuo dispositivo.
La sostanza, comunque, non cambia.



Dato che ti sento già “scalpitare”, direi di non perdere altro tempo in chiacchiere e di passare subito all’azione.
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le indicazioni che sto per darti, così da non avere problemi ad aggiungere collegamenti rapidi dei tuoi contatti preferiti sulla schermata principale del tuo device.
Ti auguro buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Mettere un contatto sulla Home Android
    • Dalla schermata Home
    • Dalla rubrica
    • Da WhatsApp
    • App di terze parti
  • Come rimuovere un contatto dalla Home Android

Mettere un contatto sulla Home Android

Come ti anticipavo nell’introduzione del tutorial, esistono vari modi per mettere un contatto sulla home screen di Android:
puoi agire direttamente dalla schermata Home, utilizzare l’apposita funzione integrata nella rubrica del cellulare oppure rivolgerti ad applicazioni di terze parti.
Analizziamo più da vicino tutte queste soluzioni.



Dalla schermata Home

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Se vuoi agire direttamente dalla schermata Home di Android, sappi che devi semplicemente accedere al menu contenente l’elenco dei widget installati sul dispositivo e richiamare da quest’ultima quello riguardante i contatti rapidi.



Dopo aver sbloccato il tuo dispositivo, premi dunque in un punto “vuoto” della schermata Home, continua a tenere premuto il dito e fai tap sul pulsante Widgets o Aggiungi widget (come ti dicevo prima, la dicitura può variare in base alla marca e al modello del dispositivo in uso e in base alla versione di Android installata su quest’ultimo).

Nella schermata che si apre, dovresti visualizzare tutti i widget che sono installati sul tuo device:
individua quello correlato all’app Contatti o Rubrica e fai tap su una delle icone che raffigurano l’omino.
Pigia poi sull’icona dell’omino senza altri simboli per aggiungere alla schermata Home un collegamento rapido alla sua scheda presente in rubrica.
In alternativa, fai tap sull’icona dell’omino con la cornetta, per aggiungere alla home screen un collegamento per chiamare il contatto o, ancora, seleziona l’icona dell’omino con il fumetto o con la busta delle lettere per aggiungere alla schermata Home un collegamento tramite cui inviare un messaggio al contatto.



Nella schermata che si apre, fai poi tap sul nome del contatto che desideri aggiungere alla schermata Home, posizionalo dove più preferisci, rilascia il dito dallo schermo e il gioco è fatto.

Dalla rubrica

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Un altro modo per aggiungere un contatto alla home screen di Android è quello di procedere direttamente dalla rubrica.
Per riuscirci, basta avviare quest’ultima, aprire la scheda del contatto di proprio interesse e poi selezionare l’impostazione mediante la quale aggiungerlo alla schermata principale del device.

Tanto per cominciare, avvia dunque l’app Contatti o Rubrica, fai tap sul nome del contatto che vuoi aggiungere alla schermata Home del dispositivo, premi sul simbolo dei tre puntini posto in alto a destra e, nel menu che si apre, seleziona la voce Aggiungi a schermata Home.



A questo punto, seleziona l’azione rapida che vuoi associare al contatto:
Rubrica, se vuoi semplicemente accedere rapidamente alla sua scheda presente in rubrica; Composizione diretta, se vuoi avviare una chiamata diretta; Messaggio diretto, se vuoi comporre un messaggio diretto e così via.
Fatto ciò, il collegamento al contatto dovrebbe essere stato aggiunto alla schermata Home.

Nota: la procedura indicata sopra potrebbe variare in base alla marca e al modello di dispositivo in tuo possesso e alla versione di Android installata su quest’ultimo.
Su molti smartphone e tablet Android, ad esempio, è possibile raggiungere lo stesso risultato effettuato un tap prolungato sul nome del contatto di proprio interesse e selezionando poi la voce Aggiungi collegamento alla Home dal menu che si apre.



Da WhatsApp

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Vuoi inserire un contatto WhatsApp nella home screen di Android?
Niente di più semplice! Per riuscirci, avvia l’app ufficiale di WhatsApp, fai tap sulla scheda Chat, premi sull’icona della nuvoletta bianca su sfondo verde posta nell’angolo in basso a destra dello schermo e seleziona il nome del contatto di tuo interesse.



Dopodiché premi sul simbolo dei tre puntini posto in alto a destra, fai tap sulla voce Altro e, nel menu che si apre, seleziona la voce Aggiungi collegamento.
Come per “magia”, nella schermata Home verrà aggiunto automaticamente il collegamento al contatto che hai scelto.
Pigiandoci sopra verrà aperta in automatico la chat di WhatsApp che riguarda la persona di tuo interesse.

App di terze parti

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Se per un motivo o per l’altro vuoi aggiungere dei collegamenti rapidi ai tuoi contatti utilizzando delle app di terze parti, sappi che ce ne sono tantissime adatte allo scopo.
Tuttavia, prima di ricorrere a soluzioni di questo genere, tieni conto del fatto che accedendo alla tua rubrica telefonica, queste potrebbero costituire una potenziale (seppur remota) minaccia per la tua privacy.

Una delle migliori applicazioni adatte allo scopo è Chiamata rapida:
si tratta di una soluzione gratuita che, come suggerisce il nome, permette di aggiungere alla schermata Home un widget per chiamare rapidamente i propri contatti preferiti senza dover “passare” dalla rubrica del telefono.



Per servirtene, installa Chiamata rapida sul tuo dispositivo, avviala e, dopo avergli concesso i permessi necessari per accedere alla rubrica e al registro chiamate, fai tap sul pulsante (+) posto in alto a destra.
Dopodiché, nella schermata che si apre, fai tap sul nome del contatto che ti interessa aggiungere alla schermata principale del tuo device e il gioco è fatto:
verrà immediatamente creato un collegamento che potrai utilizzare per chiamare la persona in questione.

Come rimuovere un contatto dalla Home di Android

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Qualora dovessi avere dei ripensamenti, sappi che rimuovere un contatto dalla schermata Home di Android è talmente semplice che non ci sarebbe nemmeno bisogno di darti tante spiegazioni sulle operazioni che bisogna compiere per riuscirci.

Tutto ciò che devi fare, infatti, e premere e tenere premuto il dito sul collegamento rapido che hai aggiunto alla schermata Home e trascinarlo sulla voce Rimuovi, che dovrebbe trovarsi nella parte superiore della schermata.



In base alla marca e al modello di dispositivo in tuo possesso e alla versione di Android installata su quest’ultimo, potresti trovare una dicitura analoga, come Elimina, Cancella, etc.
Al termine dell’operazione, l’icona del contatto rapido non dovrebbe più essere presente in home screen.

come recuperare rubrica android



come recuperare rubrica android

Hai sostituito il tuo smartphone Android con un modello più recente e non riesci a recuperare la rubrica dal vecchio telefono?
Hai cancellato per sbaglio alcuni contatti dalla rubrica di Android e vorresti una mano per recuperarli?
Forse posso aiutarti.
Dedicami cinque minuti del tuo tempo e ti spiegherò come recuperare rubrica Android in vari modi.

Innanzitutto vedremo come portare i contatti da uno smartphone Android all’altro sfruttando i servizi di sincronizzazione online offerti da Gmail.
Dopodiché vedremo come compiere la medesima operazione “manualmente”, esportando e importando un file VCF con la rubrica di Android, e infine proveremo a recuperare i contatti cancellati da Android tramite alcune soluzioni adatte allo scopo e Gmail che – forse non tutti lo sanno – include una funzione di ripristino per riportare lo stato della rubrica a una data precedente (fino a 1 mese precedente rispetto alla data odierna).



Se hai cancellato per sbaglio dei nominativi dalla rubrica del tuo smartphone e non avevi attiva la sincronizzazione con Gmail (o con un altro servizio cloud), mi spiace ma non credo si possa fare molto.
Se l’incidente è avvenuto da poco potresti avere qualche speranza utilizzando software per il recupero dati che operano direttamente sulla memoria dello smartphone, ma si tratta di un tentativo davvero disperato.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

Recuperare rubrica Android tramite Gmail

Il modo più veloce per copiare la rubrica da uno smartphone Android all’altro è attivare la sincronizzazione di Gmail su entrambi i dispositivi.



Se hai ancora il tuo vecchio smartphone a portata di mano, accendilo, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con l’elenco di tutte le app installate sul dispositivo) e seleziona la voce Account dal menu che si apre.

Dopodiché premi sul logo di Google, seleziona il tuo indirizzo Gmail e verifica che la levetta collocata accanto all’opzione Contatti sia attiva.
In caso contrario, attivala tu facendo “tap” su di essa e attendi che venga avviata la sincronizzazione della rubrica con Gmail.



Se sul tuo vecchio cellulare non è mai stato impostato un account Google, puoi risolvere facilmente il problema recandoti nel menu Impostazioni > Account di Android, selezionando la voce Aggiungi account e premendo sul logo di Google nella schermata che si apre.
Effettua dunque l’accesso con i dati del tuo account Gmail e verifica che la sincronizzazione dei contatti sia attiva come spiegato prima.

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A questo punto, per trasferire i contatti sul tuo nuovo smartphone, non devi far altro che impostare su quest’ultimo lo stesso account Gmail che hai configurato sul vecchio cellulare e attivare la sincronizzazione della rubrica.

Recati dunque nel menu Impostazioni > Account di Android e controlla che nelle impostazioni dell’account Google sia attiva l’opzione relativa ai Contatti.
Se sul tuo nuovo smartphone non hai ancora configurato un account Google (o ne hai impostato uno diverso rispetto a quello utilizzato sull’altro telefono), vai nel menu Impostazioni > Account di Android, seleziona la voce Aggiungi account, premi sul logo di Google ed effettua l’accesso con l’account Gmail con cui hai sincronizzato la tua rubrica.



Se tutto fila per il verso giusto, entro qualche secondo dovresti trovare sul tuo nuovo cellulare tutti i contatti che avevi sullo smartphone precedente.

Il tuo smartphone precedente non era un telefonino Android, bensì un iPhone?
Nessun problema, puoi sfruttare la sincronizzazione di Gmail anche con iOS.
Ti ho spiegato dettagliatamente come procedere nella mia guida su come trasferire contatti da iPhone a Android.



Recuperare rubrica Android da file VCF

Se per un motivo o l’altro non desideri utilizzare i servizi di sincronizzazione offerti da Google, puoi recuperare rubrica Android esportando “manualmente” i contatti dal tuo vecchio cellulare e importandoli su quello nuovo.
Per compiere quest’operazione, non devi far altro che aprire la app Contatti sul vecchio smartphone, esportare il file VCF con l’intera rubrica e importarlo sul tuo nuovo telefono.
Se hai bisogno di indicazioni più precise, segui i passaggi illustrati di seguito.

  • Apri l’applicazione Contatti sul tuo vecchio smartphone, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre e fai “tap” sull’opzione per esportare in file .vcf tutta la rubrica.
    Scegli quindi il nome e la cartella in cui esportare il file e il gioco è fatto;
  • Se utilizzi uno smartphone Samsung la procedura che devi seguire è leggermente diversa:
    dopo aver aperto l’applicazione Contatti, devi selezionare la scheda Contatti e premere sul pulsante (…) che si trova in alto a destra.
    Dopodiché devi selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare, andare su Contatti, selezionare l’opzione Importa/Esporta e scegliere se esportare la rubrica sulla memoria interna del dispositivo o su una scheda microSD;
  • Adesso devi esportare il file VCF con i contatti sul tuo nuovo smartphone.
    Per compiere quest’operazione puoi auto-inviarti il file via email o salvarlo su un servizio di cloud storage (es.
    Dropbox).
    Installa quindi un file manager come ES Gestore File e utilizzalo per entrare nella cartella Home dello smartphone o nella directory principale della microSD (a seconda di dove hai salvato il file VCF).
    Successivamente, tieni il dito premuto sul file della rubrica (es.
    00001.vcf), premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
    A questo punto, scegli se auto-inviarti il file tramite posta elettronica selezionando il nome di un client di posta (es.
    Gmail) o se salvarlo su un servizio di cloud storage (es.
    Dropbox) selezionando la sua icona;
  • Ad invio effettuato, prendi il tuo nuovo smartphone e scarica il file VCF della rubrica su quest’ultimo aprendo l’email che ti sei auto-inviato o accedendo al servizio di cloud storage sul quale l’hai salvato (es.
    Dropbox).
    Dopodiché apri l’applicazione Contatti di Android, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
    A questo punto, fai “tap” sulla voce Importa da file .vcf, scegli l’account cloud con cui sincronizzare i contatti (es.
    Gmail) e seleziona il file vcf con la rubrica del tuo vecchio smartphone;
  • Se hai un telefono Samsung devi seguire una procedura leggermente diversa:
    devi selezionare prima la scheda Contatti, poi il pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi devi andare su Impostazioni > Contatti > Importa/Esporta.

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Se vuoi, puoi anche esportare un file VCF dai contatti che hai salvato sulla rubrica di Gmail.
Per riuscirci, collegati al servizio Contatti Google.
Dopodiché clicc sulla voce Di più situata nella barra laterale di sinistra e seleziona la voce Esporta che compare in basso.

A questo punto, metti il segno di spunta accanto alle voci Contatti e vCard (per contatti iOS) e clicca su Esporta per completare l’operazione.



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Recuperare rubrica Android da backup precedenti

Se hai la buonissima abitudine di eseguire un backup del tuo smartphone sul PC o su una microSD esterna, puoi recuperare i contatti della rubrica semplicemente ripristinando uno dei backup che hai creato in precedenza.



Se ad esempio hai un terminale Samsung, puoi ripristinare la rubrica affidandoti all’applicazione Smart Switch o alla sua controparte desktop (che è compatibile con Windows e macOS).
Se hai smartphone di altre marche puoi utilizzare le apposite utility di sincronizzazione con il PC, mentre se hai utilizzato applicazioni di backup come Easy Backup & Restore puoi affidarti a queste ultime per il ripristino della rubrica.

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Per saperne di più consulta i miei tutorial su come collegare smartphone a PC e come effettuare un backup su Android in cui ti ho parlato di tutte le app e tutti i software per PC che potrebbero aiutarti a ripristinare i backup della rubrica.

Recuperare contatti cancellati da Android

Se vuoi recuperare i contatti su un telefono che non era connesso a Gmail e non dispone di backup della rubrica, l’unica soluzione alla quale puoi provare a rivolgerti sono quei software che operano direttamente sulla memoria dello smartphone.
Le probabilità che tu riesca a recuperare i contatti cancellati in questo modo sono piuttosto ridotti, ma arrivati a questo punto tentar non nuoce!



EaseUS MobiSaver for Android

Fra i migliori software che permettono di recuperare i file cancellati dagli smartphone Android c’è EaseUS MobiSaver for Android che è compatibile con tutte le versioni più diffuse del sistema operativo del robottino verde.
Per funzionare richiede i permessi di root, quindi se non l’hai fatto ancora scopri come effettuare il root su Android seguendo il mio tutorial sull’argomento.

Per scaricare EaseUS MobiSaver for Android sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Free Download.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato sul PC (emsa_free.exe) e clicca prima su  e poi su OK.



Accetta quindi le condizioni d’uso del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, e porta a termine il setup cliccando prima su Next per quattro volte consecutive e poi su InstallFinish.
Se ti viene chiesto di installare dei driver, accetta cliccando su Installa.

Ora collega il tuo smartphone al computer usando il cavo USB in dotazione, avvia EaseUS MobiSaver for Android (se non si è già avviato da solo), attendi che il dispositivo venga rilevato e clicca sul pulsante Start che si trova al centro della finestra del programma.



Ora, se richiesto, attiva il debug USB su Android.
Se non sai come si fa, recati nel menu Impostazioni > Opzioni sviluppatore del tuo smartphone e metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al Debug USB. Se non vedi “Opzioni sviluppatore” nelle impostazione di Android, abilitala recandoti in Info sul telefono e premendo sulla dicitura Numero buid per sette volte consecutive.

Una volta attivato il debug USB sul computer, metti il segno di spunta accanto alla voce Consenti sempre da questo computer e rispondi OK all’avviso che compare sullo smartphone in modo da consentire l’accesso da parte di EaseUS MobiSaver for Android. Dopodiché concedi i permessi di root all’applicazione (premendo sul pulsante Concedi) e attendi che EaseUS MobiSaver trovi tutti i file recuperabili dal tuo device.



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Al termine della scansione, seleziona la voce Contacts dalla barra laterale di EaseUS MobiSaver for Android, metti il segno di spunta accanto ai contatti da recuperare e clicca sul pulsante Recover per salvarli sul tuo PC.
Per visualizzare solo i contatti cancellati, sposta su ON la levetta Only display deleted items che si trova in alto a sinistra.



A recupero avvenuto potrai ricopiare i contatti sul tuo smartphone auto-inviandoteli via email, copiandoli su una scheda microSD o salvandoli su un servizio di cloud storage (es. Dropbox o Google Drive).
Il processo di importazione dei contatti in Android è quello che abbiamo visto prima insieme.

ATTENZIONE: la versione free di EaseUS MobiSaver for Android permette di recuperare un solo file, e quindi un solo contatto, alla volta.
Per recuperare più file contemporaneamente devi acquistare una licenza per il programma per 36,95 euro.
Maggiori info qui.



Gmail

Come accennato in apertura del post, Gmail include una funzione che permette di riportare la rubrica a uno stato precedente e quindi di recuperare i contatti cancellati.
Se hai eliminato dei contatti importanti da uno smartphone associato a Gmail, puoi dunque sfruttare questa funzione per recuperare i nominativi cancellati e sincronizzarli nuovamente con il telefono.

La procedura da seguire è estremamente semplice.
Se vuoi recuperare rubrica Android recuperando i contatti cancellati da Gmail.
Per compiere quest’operazione, collegati al servizio Contatti Google.
Dopodiché clicc sulla voce Di più situata nella barra laterale di sinistra e seleziona la voce Annulla le modifiche che compare in basso.



Scegli, quindi.
se riportare lo stato della rubrica 10 min fa, 1 ora fa, ieri, 1 settimana fa o una data personalizzata (sapendo che puoi tornare indietro al massimo di 30 giorni) e clicca su Conferma per applicare i cambiamenti.

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Una volta effettuato il ripristino della rubrica di Gmail, attiva la sincronizzazione dei contatti su Android come abbiamo visto in precedenza (se non l’hai già fatto) e i nominativi cancellati per sbaglio dovrebbero tornare al loro posto.

In alternativa puoi anche esportare “manualmente” il file VCF della rubrica di Gmail e importarlo sullo smartphone.
Anche questa procedura l’abbiamo già vista prima insieme.



come sbloccare un telefono android protetto da password



come sbloccare un telefono android protetto da password

Rimettendo in ordine la tua camera, ti sei imbattuto in un vecchio smartphone che non usavi ormai da tempo.
Curioso di dare una sbirciatina a ciò che esso contiene, l’hai acceso e hai atteso pazientemente che questo si avviasse, ricevendo però una brutta sorpresa:
all’avvio di Android, ti viene chiesta una password che, purtroppo, non ricordi più.
Come dici?
Le cose stanno proprio così e stai pensando di abbandonare l’impresa?
Allora fermati un attimo e concedimi qualche minuto del tuo tempo, perché credo di poterti aiutare a venirne a capo!

Nelle righe successive di questo tutorial, ti spiegherò, infatti, come sbloccare un telefono Android protetto da password utilizzando alcune semplici procedure, perfettamente lecite e che non richiedono l’installazione di app o software di terze parti.
In particolare, ti spiegherò come effettuare un ripristino da remoto attraverso il sistema “Trova il mio dispositivo” e, qualora a bloccare il telefono fosse la password di Google, ti insegnerò a recuperare quest’ultima nel giro di qualche minuto.



Dunque, senza attendere un secondo in più, ritagliati qualche minuto di tempo libero, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti su quest’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissato.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Sbloccare un telefono Android protetto da password tramite Trova il mio dispositivo
  • Sbloccare un telefono Android protetto da password di Google

Sbloccare un telefono Android protetto da password tramite Trova il mio dispositivo

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Se hai dimenticato la password per accedere al tuo dispositivo Android, la strada più semplice che puoi percorrere è quella di effettuare un ripristino completo dello stesso avvalendoti di Trova il mio dispositivo, la soluzione “antifurto” sviluppata da Google.

Chiaramente, questa soluzione prevede la perdita dei dati e delle impostazioni già presenti sullo smartphone, pertanto, se non hai mai provveduto a effettuare un backup degli stessi, è bene che tu sia preparato a quest’eventualità.



Oltretutto, affinché la procedura vada a buon fine, è indispensabile che sul dispositivo sia configurato un account Gmail e che l’opzione Trova il mio dispositivo sia stata preventivamente abilitata su Android.
Se stai leggendo questa guida a scopo preventivo, sappi che puoi attivare l’apposita funzionalità recandoti nel menu Impostazioni > Sicurezza e posizione > Trova il mio dispositivo.

Fatte tutte le doverose premesse di cui sopra, è il momento di passare all’azione.
Per procedere con lo sblocco del telefono, collegati alla pagina di Trova il mio dispositivo utilizzando qualsiasi browser per computer ed effettua il login utilizzando l’account Google configurato sul telefono.
Se non ricordi più la password d’accesso, puoi reimpostarla rapidamente seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa guida.



A questo punto, attendi che il cellulare venga individuato sulla mappa che compare a schermo (se hai più dispositivi abbinati allo stesso account Google, assicurati di selezionare quello esatto utilizzando le anteprime situate in alto a sinistra) e, quando ciò avviene, clicca sull’opzione Resetta dispositivo, nel menu laterale di sinistra.

Ora, per avviare la procedura di ripristino da remoto del dispositivo, non ti resta che premere il pulsante Resetta dispositivo, accedere nuovamente all’account Google in uso e, per confermare la volontà di procedere, cliccare sul pulsante Resetta annesso al messaggio d’avviso che compare a schermo.
Ti ricordo, ancora una volta, che l’operazione di reset da remoto cancellerà tutti i dati e le impostazioni presenti sullo smartphone.



La procedura di ripristino da remoto verrà avviata automaticamente non appena il telefono sarà acceso e collegato a Internet.
Una volta concluso il reset dello smartphone, dovrai eseguire nuovamente la prima configurazione di Android, definendo le impostazioni come lingua, zona d’appartenenza, tastiera, rete Wi-Fi, ecc.

Con molta probabilità, per ragioni di sicurezza, ti verrà chiesto di effettuare l’accesso con l’account Google precedentemente configurato sul telefono (quello che hai usato per resettarlo da remoto, per intenderci).
Una volta inserite le credenziali corrette, potrai scegliere se abbinare nuovamente lo stesso account, associarne uno ex-novo oppure non associare alcun account Google.



In questa fase, avrai inoltre la possibilità di definire una nuova passwordcodicesequenza di sblocco, oltre che impostare l’attivazione del telefono tramite impronta digitalericonoscimento facciale, a riprova del fatto che, una volta concluso il ripristino del telefono, Android avrà completamente eliminato la password usata in precedenza.

Nota:
se non hai a disposizione un computer tramite il quale effettuare l’operazione di ripristino, puoi avvalerti di un secondo smartphone/tablet Android e dell’app Trova il mio dispositivo di Google, che funziona in modo analogo alla versione Web del servizio.



Sbloccare un telefono Android protetto da password di Google

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Fammi indovinare:
nonostante tu abbia letto con molta attenzione tutto quanto ti ho spiegato poc’anzi, non sei ancora riuscito a sbloccare il telefono Android protetto da password, poiché, dopo la fase di configurazione iniziale del sistema operativo (scelta della lingua, della zona d’appartenenza e collegamento alla rete Wi-Fi), visualizzi il messaggio “Questo dispositivo è stato reimpostato.
Per proseguire, accedi a un account Google già sincronizzato con il dispositivo”
.



Le cose stanno in questo modo, dico bene?
Allora devi sapere che tale eventualità può presentarsi in almeno due casi differenti:
se si ripristina il telefono ai dati di fabbrica subito dopo aver modificato la password di Google o se si effettua il ripristino del dispositivo senza prima disattivare l’opzione Trova il mio dispositivo.

Non temere, si tratta di un comportamento assolutamente normale:
introdotta a partire da Android 5.1, la protezione dal ripristino di fabbrica (o FRPfactory reset protection) richiede l’immissione della password relativa all’account Google configurato prima del ripristino, così da impedire l’uso non autorizzato del telefono in caso di furto o smarrimento.



Se è questo il tuo caso, puoi affrontare la situazione in due modi differenti, a seconda dello scenario in cui ti sei ritrovato.
Qualora avessi cambiato recentemente la password di Google (ma ricordassi soltanto quella precedente), puoi attendere 72 ore e procedere con lo sblocco dello smartphone tramite l’ultima chiave d’accesso nota.

Qualora avessi, invece, completamente dimenticato la password di Google, puoi utilizzare la procedura di ripristino prevista dal sistema:
prima di procedere, assicurati però di aver collegato lo smartphone a una rete Wi-Fi disponibile nelle vicinanze (passaggio indispensabile per portare il tutto a termine con successo).
Se non hai provveduto a farlo in precedenza, premi il pulsante Indietro di Android, fino a tornare alla schermata di scelta della rete Wi-Fi, ed effettua il collegamento a una delle connessioni senza fili rilevate.



Giunto nuovamente alla schermata d’accesso all’account Google, inserisci l’indirizzo Gmail nell’apposito campo, fai tap sul pulsante Avanti e premi sul link Password dimenticata situato nella pagina successiva.

Ora, non ti resta che seguire le istruzioni a schermo, in modo da procedere alla reimpostazione della chiave d’accesso:
inserisci l’ultima password che ricordi, nell’apposito campo di testo, tocca il pulsante Avanti e, dopo aver confermato la tua identità rispondendo alle domande che ti vengono proposte, provvedi a resettare la password, inserendola, quando richiesto, nelle caselle di testo preposte.



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Qualora non ricordassi le password precedenti, fai invece tap sul link Prova un altro metodo, in modo da accedere alle opzioni di reimpostazione previste dal tuo account:
per esempio, potrebbe esserti proposta la ricezione di una notifica di conferma dell’identità su uno dei device configurati per l’autenticazione a due fattori.



Laddove non avessi con te il tuo dispositivo (o se questo non fosse utilizzabile), tocca nuovamente la voce Prova un altro metodo, in modo da accedere a ulteriori opzioni di reimpostazione:
ricezione di un codice di ripristino tramite SMS; utilizzo di un codice di backup associato all’account; risposta alla domanda di sicurezza specificata in fase di creazione dell’account o, infine, ripristino della password tramite intervento “umano” dello staff di Google.

In quest’ultimo caso, dovrai indicare un indirizzo email o un numero di telefono presso cui essere contattato dallo staff di Google che, dopo aver verificato la tua identità, provvederà a fornirti le indicazioni per reimpostare nuovamente la password.
Questa procedura non è immediata e potrebbe impiegare fino a 4-5 giorni lavorativi.



Ad ogni modo, una volta completato il ripristino della password di Google, dovresti tornare alla schermata di richiesta della password, che dovrai specificare nell’apposito campo.
Una volta superato questo step, non ti resterà che scegliere se utilizzare lo stesso account Google per usare il telefono, impostare uno nuovo account Google, oppure non usare alcun account.

Se hai intenzione di vendere il tuo dispositivo e, onde evitare di dover comunicare la tua password di Google al nuovo acquirente, vuoi disattivare la funzione FRP, ricorda di recarti nel menu Impostazioni > Sicurezza e Privacy > Trova il mio dispositivo e di spostare su OFF la levetta situata in cima allo schermo, prima ancora di procedere con il reset alle impostazioni di fabbrica del device.



In caso di problemi durante la fase di ripristino della password di Google o per ricevere ulteriori indicazioni sulle modalità di reimpostazione disponibili, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida su come recuperare la password di Google, nella quale ho avuto modo di trattare l’argomento nel dettaglio.