come collegare android al pc



come collegare android al pc

Finalmente ti sei sbarazzato del tuo vecchio cellulare anni 90 e sei tornato tra noi, abitanti del XXI secolo, acquistando uno smartphone Android.
Sei molto contento del tuo nuovo “amico” ma ora devi imparare a usarlo bene.
Ad esempio devi imparare a collegarlo al PC per effettuare un backup di tutti i tuoi dati o, molto più semplicemente, per scaricare sul computer le foto che hai scattato.

Mi chiedi se ci sono driver o altri programmi da installare?
Nella maggior parte dei casi no, ma dipende tutto da quello che devi fare e dal tipo di smartphone che hai acquistato.
Se hai cinque minuti di tempo libero, sarò ben lieto di aiutarti e spiegarti più in dettaglio come collegare Android al PC.



Al termine della lettura sarai perfettamente in grado di collegare il tuo telefono al PC e compiere tutte quelle operazioni che adesso ti sembrano complicatissime: trasferire foto, video e musica sul computer, ricaricare il dispositivo quando non ci sono prese elettriche a disposizione e così via.
Vedremo perfino come mettere in comunicazione lo smartphone e il PC in modalità wireless (cioè senza fili), ma adesso non perdiamoci troppo in chiacchiere ed entriamo subito nel vivo della guida.

Collegare Android a un PC Windows

Collegare uno smartphone Android a un computer Windows è facilissimo.
In genere basta collegare il telefono al PC usando il cavo USB in dotazione con lo smartphone e il gioco è fatto:
Windows impiega qualche secondo per riconoscere il device, scarica automaticamente i driver da Internet (se necessario) e mostra l’icona del terminale nella sezione Computer o Questo PC dell’Esplora Risorse.



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Quando Windows non riconosce automaticamente lo smartphone, bisogna collegarsi al sito Internet del produttore (es.
Samsung, Huawei, Motorola) e scaricare i software necessari al riconoscimento del telefono da parte del PC, come quelli elencati qui sotto.



  • Samsung SmartSwitch – l’applicazione ufficiale di Samsung per sincronizzare i dispositivi Android con Windows e Mac OS X.
    Trovi maggiori dettagli sul suo funzionamento nel mio tutorial su come collegare cellulare Samsung al PC.
  • HiSuite – anche Huawei ha rilasciato un’applicazione che permette di sincronizzare i suoi dispositivi con i PC.
  • Motorola Device Manager – il software ufficiale di Motorola, è disponibile per Windows e Mac OS X.
  • LG – il sito Internet di LG.
    Selezionando il modello del tuo smartphone o del tuo tablet dall’apposito menu a tendina puoi scaricare i driver per Windows.
  • HTC Sync Manager – il programma di sincronizzazione HTC è compatibile con Windows e Mac OS X.
  • Sony Xperia Companion – all’appello dei produttori che hanno rilasciato un software per la sincronizzazione dei dispositivi Android con il PC non poteva certo mancare Sony.

I software appena elencati non contengono solo i driver necessari al riconoscimento di smartphone e tablet da parte di Windows, in molti casi includono anche delle utili funzioni per sincronizzare il telefono con il PC.
Questo significa che puoi utilizzarli per creare una copia di backup di tutti i tuoi dati, per trasferire file da e verso Android, per aggiornare il firmware dello smartphone e molto altro ancora.

Nota: qualora non riuscissi a collegare lo smartphone al PC usando i software che ti ho appena consigliato, prova ad andare su Google e a cercare [nome del tuo telefono] driver USB.
In questo modo dovresti riuscire a trovare facilmente i driver per far riconoscere il dispositivo al computer.
Mi raccomando però, scarica i driver solo dai siti di provata affidabilità, come quelli dei produttori dei dispositivi Android.



Navigare nelle cartelle di un dispositivo Android

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Come accennato in precedenza, una volta collegato uno smartphone o un tablet Android al PC, questo diventa accessibile dalla sezione “Computer” dell’Esplora Risorse.



Per navigare nelle cartelle del tuo device, apri quindi l’Esplora Risorse di Windows (la cartella gialla che si trova nella barra delle applicazioni, in basso a sinistra), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona relativa al tuo smartphone o tablet.

A questo punto, fai doppio click sulla voce relativa alla memoria interna del dispositivo o alla sua scheda SD (se hai un terminale dotato di memoria espandibile) e ti troverai al cospetto di una serie di cartelle:
quella denominata DCIM contiene le foto, quella Downloads i file scaricati da Internet, mentre quelle con i nomi delle app contengono, per l’appunto, i file delle applicazioni installate su Android.



I file si possono gestire liberamente.
Puoi copiare, spostare e cancellare qualsiasi file come se lo smartphone fosse una comune chiavetta USB collegata al computer; anche il trasferimento dei dati da e verso il computer può essere fatto con un semplice copia-e-incolla (o taglia-e-incolla se vuoi rimuovere i file dalla loro posizione originale).

Nota: se non riesci a visualizzare tutte le cartelle del tuo dispositivo, probabilmente su Android c’è attivata la modalità PTP che fa “vedere” il dispositivo al computer come se fosse una fotocamera (quindi permette di accedere solo alle foto e ai video presenti su quest’ultimo).
Per risolvere il problema, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con tutte le app installate sul dispositivo) e seleziona la voce Memoria dalla schermata che si apre.
Dopodiché premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Connessione computer USB dal menu che compare e metti il segno di spunta accanto alla voce Dispositivo multimediale (MTP).
Il device si disconnetterà per un secondo dal computer e poi verrà riconosciuto correttamente come uno smartphone o un tablet.



Importare foto e video da un dispositivo Android

Se vuoi collegare Android al PC per copiare foto e video sul computer, apri l’Esplora Risorse di Windows, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai click destro sull’icona del tuo smartphone/tablet.

A questo punto, seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare e attendi che vengano cercate tutte le foto e i filmati presenti sul dispositivo.
L’operazione potrebbe andare avanti anche per diversi minuti.



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Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e clicca sul pulsante Avanti.
Scegli dunque i gruppi di immagini e video da importare sul PC, mettendo il segno di spunta accanto alle loro miniature, e clicca sul pulsante Importa per completare l’operazione.



Le immagini e i video importati da Android verranno salvati automaticamente nella cartella Immagini di Windows.
Per cambiare percorso, clicca sulla voce Altre impostazioni che si trova in basso a sinistra (nella prima schermata dello strumento di importazione delle foto) e scegli la cartelle che preferisci dal menu a tendina Importa immagini in.
Per i video vale lo stesso discorso, ma con il menu a tendina Importa video in.

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Se vuoi, puoi anche cambiare l’intervallo di tempo in cui vengono raggruppate automaticamente le foto utilizzando la barra di regolazione collocata accanto alla voce Regola gruppi, in basso a destra.

Se utilizzi Windows 10, puoi importare foto e video dai terminali Android anche utilizzando l’applicazione Foto disponibile nel menu Start.
Basta avviarla, cliccare sull’icona della freccia in alto a destra e selezionare immagini e video da trasferire sul computer.



Nota: se non riesci a utilizzare la funzione “Importa immagini e video” di Windows o la app Foto di Windows 10, recati nel menu Impostazioni > Memoria di Android, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Connessione computer USB dal menu che si apre e metti il segno di spunta accanto alla voce Fotocamera (PTP).
In questo modo il PC “vedrà” il tuo smartphone/tablet come una fotocamera e ti permetterà di importare foto e video senza alcun problema.

Come collegare Android a un Mac

Hai un Mac?
In questo caso, per collegare il tuo smartphone o il tuo tablet al computer devi utilizzare Android File Transfer, una piccola applicazione gratuita che consente di accedere a tutti i file presenti sulla memoria dei terminali Android (un po’ come accade su Windows con l’Esplora Risorse).



Per scaricare Android File Transfer sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e fai sul pulsante Download now.
Dopodiché apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni di OS X e il gioco è fatto.

Ora collega il tuo smartphone o il tuo tablet Android al Mac tramite cavo USB e, quasi come per magia, Android File Transfer si avvierà automaticamente per consentirti di gestire i dati presenti sul dispositivo.



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Per importare le foto e i video puoi affidarti all’applicazione Foto di Apple oppure ad Acquisizione Immagine, un’altra applicazione predefinita di OS X che trovi nella cartella Altro del Launchpad.



Nel primo caso non devi far altro che selezionare la scheda Importa della app Foto (in alto a destra) e premere sul pulsante Importa tutti i nuovi elementi, oppure selezionare “manualmente” le foto da trasferire sul Mac e premere sul pulsante Importa xx selezionati.
Con Acquisizione Foto, invece, puoi trascinare semplicemente le foto fuori dalla finestra del programma e copiarle in una cartella di tua scelta.

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Nota: nel caso in cui il tuo Mac non riuscisse a rilevare lo smartphone (o il tablet), prova ad attivare la modalità Dispositivo multimediale (MTP) nel menu Impostazioni > Memoria di Android.

Come collegare Android al PC in modalità wireless

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Ti piacerebbe collegare Android al PC senza l’ausilio dei cavi?
Si può fare anche questo! Tutto quello che devi fare è installare una delle app che sto per consigliarti (sia sullo smartphone che sul computer) e collegarle al medesimo account.
In questo modo potrai ricevere le notifiche di Android sul PC, potrai scambiare file tra i due dispositivi in modalità wireless, potrai inviare messaggi direttamente dal computer e molto altro ancora.
Sarebbe davvero un peccato non provarci!

  • AirDroid – probabilmente si tratta dell’applicazione più famosa per collegare Android al PC in modalità wireless.
    Permette di scambiare file tra smartphone, tablet e PC, di visualizzare le notifiche di Android sul computer, inviare SMS dal PC, scattare screenshot da remoto e perfino controllare lo smartphone o il tablet dal computer (funzione che richiede il root).
    Il servizio è gratuito e permette di scambiare fino a 200MB di dati al mese (con 30MB di limite per ciascun upload), per aumentare questo limite bisogna sottoscrivere un piano a pagamento a partire da 1,99$/mese.
    È compatibile con Windows e Mac OS X ed è disponibile anche in una versione Web accessibile da browser.
  • Pushbullet – un’altra soluzione per visualizzare le notifiche di Android sul PC, scambiare file in modalità wireless e scrivere SMS direttamente dal computer.
    È disponibile sotto forma di applicazione per Windows, servizio Web ed estensione per Chrome e altri browser molto diffusi.
    Il suo piano gratuito offre 2GB di storage online e ha un limite di upload di 25MB per file.
  • Mobizen – si tratta di un servizio molto simile ad AirDroid, che però aggiunge la possibilità di registrare lo schermo dello smartphone o del tablet.
    Te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio tutorial su come registrare lo schermo del telefono.
  • Send Anywhere – una straordinaria app multi-piattaforma che permette di scambiare file in modalità wireless tra dispositivi Android, PC Windows, Mac, computer Linux e iPhone/iPad.
    Per utilizzarla basta installarla sul proprio device ed usare i codici numerici che identificano ciascun trasferimento.

come eliminare account google android



come eliminare account google android

Hai acquistato uno smartphone Android di “seconda mano” da un amico ma sul dispositivo è ancora impostato il suo account Google?
Vorresti cancellarlo senza dover disinstallare tutte le app o resettare le impostazioni del telefono ma non sai come fare?
Tranquillo, se vuoi ti do una mano io.

Eliminare account Google Android è un’operazione semplicissima e non comporta alcun effetto collaterale (a parte la cancellazione dei file legati all’account dal dispositivo).
Tutto quello che devi fare è accedere alle impostazioni dello smartphone, selezionare l’account da rimuovere e premere su un paio di pulsanti.
Vedrai, ci vorranno al massimo 30 secondi per completare tutto il lavoro.



Come dici?
Dopo aver eliminato l’account del tuo amico vorresti collegare Android al tuo indirizzo Gmail?
Nessun problema.
Anche in questo caso si tratta di un’operazione semplicissima che si può fare in pochissimi secondi.
Tutte le email, i contatti, gli appuntamenti del calendario e gli altri dati collegati al tuo account Google verranno sincronizzati automaticamente sul telefono senza che tu debba muovere un dito!

Cancellare un account Google da Android

Il primo passo che devi compiere per eliminare il tuo account Google da uno smartphone o un tablet Android è accedere alle impostazioni del terminale.
Se non sai come si fa, recati nella schermata in cui ci sono le icone di tutte le applicazioni installate il dispositivo (si chiama drawer) e premi sull’icona Impostazioni (che dovrebbe essere rappresentata da un piccolo ingranaggio).



A questo punto, scorri il menu che si apre fino a raggiungere la voce Account e fai “tap” su quest’ultima.
Seleziona quindi l’icona di Google, scegli l’account Google che vuoi rimuovere da Android (es.
tuonome@gmail.com) e premi sui tre puntini in alto a destra.

Per concludere, seleziona la voce Rimuovi account dal riquadro che compare, conferma la tua volontà di cancellare l’account premendo sul bottone Rimuovi account e il gioco è fatto.



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Attenzione: cancellare un account Google da Android causa l’eliminazione di tutti i dati associati a quest’ultimo.
Questo significa che non avrai più sul telefono (o sul tablet) le tue email, i documenti di Google Drive e gli appuntamenti del calendario.
Per ripristinarli dovrai associare nuovamente il tuo account Google al dispositivo (i dati rimarranno salvati su Internet, sul tuo spazio personale offerto da Google).



Aggiungere un nuovo account Google ad Android

Adesso sei libero di aggiungere un nuovo account ad Android.
Per compiere quest’operazione, recati nel menu Impostazioni > Account del tuo smartphone o del tuo tablet e premi sul bottone Aggiungi account che si trova in fondo allo schermo.

Nella schermata che si apre, seleziona il logo di Google e scegli se autenticarti con un account Gmail già esistente o se crearne uno nuovo.
Nel primo caso non devi far altro che digitare il tuo indirizzo Gmail nel campo Inserisci la tua email, premere su Avanti e inserire il resto delle informazioni richieste.



Se invece desideri creare un nuovo account, scorri il menu fino in fondo, premi sull’opzione Oppure crea un nuovo account e fornisci tutte le informazioni che ti vengono chieste:
nome, cognome, indirizzo email da creare, password e quant’altro.
Trovi maggiori informazioni su questa procedura nella mia guida su come creare account Google.

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Ad operazione completata tutti i dati che sceglierai di sincronizzare con il tuo account Gmail (posta, calendario, foto, cronologia di Chrome, contatti ecc.) verranno scaricati automaticamente su Android e potrai accedervi tramite le applicazioni ufficiali di Gmail, Google Calendar ecc.
installate sul tuo dispositivo.

Nel caso in cui non riuscissi ad eliminare account Google Android seguendo le indicazioni che ti ho fornito in precedenza, prova prima ad aggiungere un nuovo account al dispositivo come appena visto insieme e ripeti la procedura di cancellazione dell’account.



Cancellare i dati di uno smartphone Android da remoto

Il tuo smartphone è stato oggetto di un furto?
Mi spiace, in ogni caso sappi che puoi dissociare il tuo account Google e cancellare tutti i dati dal dispositivo agendo da remoto.
Tutto quello che devi fare è collegarti al sito Internet Gestione Dispositivi Android e cliccare sull’icona Cancella per due volte consecutive.
Tutti i dati presenti sul cellulare verranno cancellati e, ovviamente, il dispositivo non risulterà più rintracciabile da remoto (in quanto disconnesso dal tuo account Google).

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Se Gestione Dispositivi Android non riesce a localizzare lo smartphone, probabilmente il device è stato spento o disconnesso da Internet, oppure i servizi di localizzazione da remoto non sono mai stati attivati su quest’ultimo.
Per saperne di più leggi il mio tutorial su come ritrovare il cellulare Android.

Cancellare un account Google definitivamente

Oltre che disconnetterlo da Android, vuoi cancellare il tuo account Google in maniera definitiva?
Si può fare, ma sappi che si tratta di un’operazione irreversibile.
Mettendola in pratica cancellerai tutte le tue email di Gmail, i tuoi video di YouTube, i tuoi appuntamenti segnati su Google Calendar e tutte le altre informazioni collegate ai servizi di “big G”.
Per evitare di perdere questi dati in maniera definitiva, scaricane una copia di sicurezza sul PC prima di eliminare l’account.



Per scaricare un backup di tutti i dati del tuo account Google, collegati a google.com o google.it da PC, clicca sulla tua foto del profilo collocata in alto a destra e pigia sul pulsante Account personale che si trova nel menu che compare.

Nella pagina che si apre, clicca sulla voce Controlla i tuoi contenuti (nel riquadro sulle Informazioni personali e privacy) e seleziona l’opzione Crea archivio. Dopodiché accertati che ci sia il segno di spunta accanto a tutti i dati e i servizi di tuo interesse (contatti, posta, YouTube ecc.) e clicca prima su Avanti e poi nuovamente su Crea archivio.



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Verrà avviata la creazione di un pacchetto zip con tutti i tuoi dati personali.
Il processo di creazione dell’archivio potrebbe andare avanti anche diversi giorni (dipende dalla mole di informazioni da elaborare), comunque non appena sarà pronto riceverai un’email con il link per il download.



Dopo aver scaricato i dati puoi passare alla cancellazione dell’account.
Per eliminare definitivamente il tuo account Google torna nel menu Account personale di google.com o google.it e clicca prima sulla voce Elimina il tuo account o tuoi servizi che si trova sulla destra (nel riquadro relativo alle Preferenze account) e poi su Elimina account Google e dati.

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Nella pagina che si apre, digita la password del tuo indirizzo Gmail e completa la procedura di cancellazione dell’account mettendo il segno di spunta accanto alle voci Sì, riconosco di essere ancora responsabile di tutti gli addebiti derivanti da eventuali transazioni finanziarie in attesa e comprendo che in determinate circostanze le mie entrate non verranno pagate e Sì, desidero eliminare definitivamente il mio account Google e tutti i relativi dati. che si trovano in fondo alla pagina e cliccando sul pulsante Elimina account.

Ora il tuo account Google è cancellato e, con esso, sono stati eliminati tutti i dati di servizi come Gmail, Google Calendar e YouTube.
La procedura non è reversibile.



come gestire android dal pc



come gestire android dal pc

Non dovrei essere io a dirtelo, ma la memoria del tuo smartphone sta per scoppiare! Hai salvato così tante foto, app e video che non puoi fare più nulla se non provvedi prima a fare un po’ di “pulizia” e a riordinare il contenuto del telefono. Come dici?
Hai già provato a riorganizzare i file sul tuo smartphone ma le difficoltà di interazione con il touch-screen e le dimensioni, troppo contenute, dello schermo ti hanno fatto desistere?
Nessun problema, puoi gestire e organizzare il contenuto del tuo smartphone direttamente dal PC.
Tutto quello che devi fare è prendere il cavetto USB che ti è stato fornito con il telefono e usarlo per collegare lo smartphone al computer.
In questo modo potrai accedere alle cartelle del dispositivo e fare “pulizia” di tutti i file inutili.

Inoltre, potrai installare dei software per la gestione di Android dal PC (molti dei quali sviluppati dalle stesse case produttrici di smartphone e tablet) e creare delle copie di backup dei tuoi dati, importare ed esportare contatti, gestire i messaggi, aggiornare il firmware del telefono e molto altro ancora.
Pensa, alcune soluzioni funzionano addirittura in modalità wireless, cioè senza la necessità di collegare fisicamente lo smartphone al computer: per stabilire la comunicazione fra i due device basta che questi siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.



Insomma, le soluzioni a tua disposizione sono davvero tante, tutte di facilissima attuazione.
Si può sapere cosa stai aspettando per metterti all’opera e scoprire come gestire Android dal PC?
Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto.
Qualsiasi modello di smartphone o tablet tu abbia, ti assicuro che riuscirai a raggiungere il tuo scopo in men che non si dica.

Programmi per gestire Android dal PC

Se hai bisogno di una soluzione completa per gestire Android dal PC, che ti consenta di creare dei backup del tuo smartphone/tablet, aggiornare il firmware e importare/esportare dati con facilità, non posso che consigliarti il software ufficiale rilasciato dall’azienda produttrice del tuo dispositivo.



Ad esempio, se hai uno smartphone Samsung, puoi scaricare Samsung SmartSwitch che permette di gestire i dati presenti sul telefono, di creare backup, importare/esportare contatti, messaggi, contenuti multimediali e molto altro ancora (te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come collegare cellulare Samsung al PC).
Se hai un terminale Huawei, puoi usare HiSuite che permette di gestire foto, video, messaggi, musica ecc., creare backup e aggiornarne il firmware dello smartphone.
Ancora, se hai un telefono Motorola puoi usare Motorola Device Manager, se hai un telefono HTC puoi usare HTC Sync Manager, e così via.

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Insomma, come vedi ogni azienda ha un proprio software di gestione che permette di controllare Android dal PC in maniera semplicissima.
Non devi far altro che individuare quello più adatto al tuo device e installarlo subito sul computer, ti assicuro che non incontrerai alcuna difficoltà nel riuscirci.

La procedura d’installazione varia da software a software, in ogni caso solitamente basta aprire un file .exe.msi  e cliccare sempre su Next Avanti per portare a termine il setup.



Gestire i file di Android dal PC

Se non hai bisogno di una soluzione completa per la gestione di Android ma, per così dire, ti accontenti di accedere ai file presenti sulla memoria del tuo smartphone per poterli organizzare meglio, prendi il cavetto USB che ti è stato fornito con il device e utilizzalo per collegare quest’ultimo al PC.
Windows dovrebbe scaricare automaticamente i driver necessari a comunicare con lo smartphone.

Per verificare che tutto sia andato per il verso giusto, aspetta un paio di minuti, apri l’Esplora File (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni) e recati in Computer/Questo PC selezionando l’apposita icona dalla barra laterale di sinistra.
Dovresti trovare il tuo smartphone Android fra i dispositivi connessi al computer e, facendo doppio click sulla sua icona, dovresti riuscire ad accedere ai file presenti sulla sua memoria.



Se non sai come navigare fra le cartelle del device, sappi che in DCIM ci sono le foto scattate con la fotocamera, in Pictures gli screenshot dello schermo, in Download i file scaricati da Internet e nelle cartelle con i nomi delle varie app, i file relativi a queste ultime.
Mi raccomando, modifica e cancella solo i file che sei sicuro di poter modificare o cancellare!

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In caso di problemi, prova ad espandere il menu delle notifiche sul tuo device Android (basta scorrere il dito dalla cima dello schermo verso il basso), fai “tap” sulla voce relativa al collegamento USB e, nella schermata che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file (MTP).
In questo modo, il computer vedrà lo smartphone come un’unità di memoria USB e ti permetterà di accedere ai file presenti sulla sua memoria (o sulla scheda SD, se impostata come memoria principale).

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Nel malaugurato caso in cui nemmeno questo metodo dovesse funzionare, vai su Google, cerca driver USB [nome del tuo smartphone/tablet] e scarica i driver USB per il tuo device.
Mi raccomando però, scarica i driver solo da siti affidabili (ad esempio il sito ufficiale del produttore del dispositivo).

La procedura d’installazione dei driver è simile a quella dei software per la gestione di Android dal PC.
Al termine del download, se sono compresi in degli archivi zip, bisogna estrarli. Dopodiché bisogna avviare l’eseguibile in formato .exe o.msi e bisogna seguire le indicazioni su schermo.
Di solito basta cliccare sempre su Next o Avanti.
Al termine del setup potrebbe essere richiesto un riavvio del sistema.



Accedere ai file di Android in modalità wireless

Un altro modo per accedere ai file di Android direttamente dal PC è attivare un server FTP sul telefono (o sul tablet) e accedere alla memoria del device in modalità wireless.
Per compiere quest’operazione hai bisogno di ES File Manager, un ottimo file manager gratuito per Android e di una connessione Wi-Fi a cui connettere sia lo smartphone/tablet sia il PC. Per essere più precisi, la procedura che devi seguire è questa.

  • Installa ES File Manager sul tuo smartphone o tablet Android;
  • Avvia ES File Manager, premi sull’icona ≡ che si trova in alto a sinistra e seleziona le voci Rete > Gestore controllo remoto dalla barra che compare di lato;
  • Pigia sull’icona (…) collocata in alto a destra nella schermata che si è aperta e seleziona la voce Impostazioni dal riquadro che si apre;
  • Seleziona il percorso di root, cioè la cartella che deve essere usata come punto di accesso principale allo smartphone una volta stabilita la connessione con il PC, facendo “tap” sull’apposita voce. Di default dovrebbe essere selezionata la memoria principale del device o la microSD, se impostata come memoria primaria;
  • Seleziona la voce Imposta account di gestione e imposta una combinazione di nome utente e password per autorizzare l’accesso al telefono in modalità wireless;
  • Torna nel menu Rete > Gestore controllo remoto di ES File Manager e premi sul pulsante Inizia per attivare il server FTP e quindi consentire la comunicazione fra Android e il computer in modalità wireless.

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Bene, ora non ti resta che aprire l’Esplora File di Windows, digitare l’indirizzo FTP visualizzato in ES File Manager (es.
ftp://10.0.1.9:3721) nella barra degli indirizzi e premere il tasto Invio sulla tastiera del PC.
Dopo aver immesso nome utente e password per accedere al server FTP (quelli che hai impostato precedentemente in ES File Manager), avrai un accesso completo ai file presenti sulla memoria del tuo smartphone/tablet con la possibilità di copiarli sul PC, spostarli, riordinarli e cancellarli.

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Una volta terminate le “pulizie” sulla memoria del tuo smartphone o del tuo tablet Android, apri nuovamente ES File Manager, recati nel menu Rete > Gestore controllo remoto dell’applicazione e chiudi il server FTP premendo sull’apposito pulsante.

Gestire i file di Android dal Mac

Se hai un Mac, per accedere ai file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android hai bisogno di Android File Transfer.
Si tratta di una piccola applicazione gratuita che permette di visualizzare, modificare e cancellare i file presenti sugli smartphone e i tablet equipaggiati con Android (operazione che non possono essere effettuate con il Finder disponibile “di serie” in macOS).



Per scaricare Android File Transfer sul tuo computer, collegati al sito ufficiale dell’applicazione e clicca sul pulsante Download Now.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, prendi l’icona del software e trascinala nella cartella di macOS.

A questo punto, avvia l’applicazione Trasferimento File Android che hai appena installato sul tuo Mac, collega lo smartphone o il tablet al computer e dovresti riuscire a visualizzare i file presenti sulla memoria del device.
Successivamente, Android File Transfer si avvierà automaticamente non appena connetterai il telefono o il tablet al computer.



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Se vuoi accedere ai file di Android in modalità wireless, configura ES File Manager come ti ho spiegato nel capitolo precedente di questo tutorial e utilizza l’applicazione gratuita Cyberduck per connetterti al server FTP di Android da macOS.



Gestire Android dal PC con AirDroid

Un’altra soluzione che ti consiglio vivamente di provare è AirDroid.
Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di integrare molte funzioni dello smartphone nel computer.
Puoi usarlo per ricevere le notifiche di Android sul PC, inviare SMS dal computer, scambiare file tra PC e smartphone in modalità wireless e comandare le applicazioni di Android dal computer.
È gratis nella sua versione base (che limita il trasferimento di file a 200MB al mese e non include funzioni avanzate, come il controllo remoto della fotocamera) ed è disponibile per Windows e Mac.

Per gestire Android dal PC con AirDroid, scarica il programma sul tuo computer collegandoti al suo sito ufficiale e cliccando sul pulsante Scarica collocato in alto a destra.
Successivamente, apri il pacchetto d’installazione denominato AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il setup cliccando in sequenza sui pulsanti OK, Avanti, Accetto, ancora Avanti Fine.
Se ti viene chiesto di installare il .Net Framework di Microsoft, accetta cliccando sul pulsante Scarica e installa questa funzionalità.



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Se utilizzi un Mac, per installare AirDroid non devi far altro che aprire il pacchetto dmg scaricato da Internet e trascinare l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS.



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Ora devi creare un account gratuito per l’utilizzo di AirDroid.
Avvia quindi il programma, clicca sulla voce Iscriviti che si trova in basso a destra compila il modulo che ti viene proposto: basta fornire un indirizzo email valido e digitare la password che si desidera usare per accedere al servizio.



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Ad operazione completata, conferma la tua identità cliccando sul link di verifica che hai ricevuto via email, installa l’applicazione di AirDroid sul tuo smartphone ed esegui l’accesso a quest’ultima premendo sul pulsante Accedi o registrati. Dopo aver eseguito l’accesso nella app, attiva la condivisione delle notifiche da Android al computer premendo il pulsante Attiva, attivando la levetta che si trova accanto all’icona di AirDroid (nella schermata che si apre) e premendo sul bottone Consenti.



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Ora puoi cominciare a gestire il tuo smartphone da Windows usando il client di AirDroid, che è davvero molto intuitivo. Trovi tutto nella barra laterale di sinistra:
l’icona del foglio permette di scambiare file tra PC e telefono; quella del fumetto permette di leggere gli SMS presenti sullo smartphone e inviarne di nuovi (tramite Android); cliccando sulla cornetta puoi visualizzare la cronologia delle chiamate; premendo sull’icona dell’omino puoi consultare la rubrica del cellulare mentre l’icona della campana consente di accedere alle notifiche recenti di Android (che visualizzerai anche sul PC sotto forma di vere e proprie notifiche).



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Se hai effettuato il root sul tuo smartphone o sul tuo tablet, puoi anche comandare Android direttamente dal PC utilizzando la funzione AirMirror di AirDroid.
Per attivare quest’ultima, seleziona l’icona del foglio dalla barra laterale del programma e fai click prima sul nome del tuo device e poi sulla scheda AirMirror (in alto a destra).
Clicca quindi sul pulsante AirMirror e autorizza l’esecuzione del controllo remoto sullo smartphone.



Ah, quasi dimenticavo… se vuoi, puoi utilizzare AirDroid anche direttamente da Internet senza installare programmi sul tuo computer.
Tutto quello che devi fare è collegarti a questa pagina Web usando uno qualsiasi dei browser supportati e accedere al tuo account AirDroid!

come modificare foto android



come modificare foto android

Esistono tantissime app per modificare foto Android:
c’è Instagram, che ormai conoscono tutti e non necessita di presentazioni; l’applicazione Fotocamera del sistema operativo di Google che include diversi filtri per perfezionare i propri scatti, ma poi su quali altre app possiamo fare affidamento?
Quali vale veramente la pena scaricare?
Proviamo a scoprirlo insieme.

Qui sotto trovi una lista di applicazioni per Android, quasi tutte gratuite, che permettono di ritoccare le foto in maniera semplicissima.
Ti assicuro che ce ne sono davvero per tutti i gusti:
da quelle più basilari, à la Instagram, che permettono di conferire un tocco artistico ai propri scatti, a quelle leggermente più avanzate che consentono di regolare in maniera manuale vari parametri delle immagini (luminosità, colori, esposizione e quant’altro).



Esistono anche delle applicazioni professionali, destinate ai fotografi e agli appassionati più esigenti, che permettono di ritoccare le immagini in formato RAW.
Adesso però cerchiamo di andare con ordine, vediamo quali sono le applicazioni che vale la pena provare e scopriamo quali sono i loro principali pregi e difetti.
Sono sicuro che troverai anche quella che fa al caso tuo.
Buona lettura e buon divertimento!

VSCO Cam

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VSCO Cam è una delle applicazioni fotografiche più popolari degli ultimi mesi.
Disponibile anche per iOS, oltre che per Android, offre una vasta gamma di filtri che consentono di dare un tocco artistico ai propri scatti.
Inoltre presenta dei controlli manuali che permettono di regolare i parametri di esposizione, luminosità, colori e altri valori per scattare immagini in maniera maggiormente professionale.
In quest’ottima quindi puoi capire che VSCO Cam si configura anche come un’applicazione che riesce ad essere in grado di accontentare anche i fotografi più esigenti.

L’applicazione VSCO Cam va intesa come applicazione che lavorerà in sostituzione alla fotocamera predefinita del proprio smartphone, permettendo così di modificare le foto su Android partendo dal momento dello scatto.



Scaricando VSCO Cam potrai notare come l’interfaccia dell’applicazione sia volutamente molto minimale e, anche se a un primo utilizzo forse non risulta particolarmente intuitiva, dopo un po’ si fa apprezzare per la sua rapidità.
Nella barra situata in basso ci sono i collegamenti rapidi alla libreria (ossia il rullino fotografico di Android dal quale importare le foto da ritoccare, premendo sul pulsante “+”); nella sezione negozio si possono acquistare pacchetti di filtri aggiuntivi; alle sezioni Persone, Immagini e Journal (accessibile facendo tap sul simbolo del mappamondo) vengono postati degli scatti modificati da altri utenti con VSCO Cam (da usare come ispirazione per le proprie creazioni) mentre tramite la fotocamera si potrà scattare una foto impostando uno o più tra i numeri parametri manuali per poi eventualmente modificarla nell’applicazione.

La barra degli strumenti che sarà visualizzata nella parte bassa dello schermo, quando si aprirà la fotocamera con VSCO Cam, si compone invece di icone non convenzionali per regolare i parametri di scatto e realizzare così foto in maniera professionale.
Non è affatto facile capire a cosa si riferiscano le varie opzioni, a meno che non si è soventi effettuare modifiche di valori dedicati alle impostazioni di scatto con fotocamere professionali che svolgono queste funzioni.



Al contrario, l’editor che permette di modificare le foto già scattate è molto più intuitivo e le icone dei pulsanti che permettono di modicare i valori della foto sono correlati da relativa descrizione delle funzionalità.
Sarà quindi molto più immediato regolare parametri come Esposizione, Contrasto, Ritaglio, Inclinazione e Messa a fuoco, giusto per citarne qualcuno.
È poi possibile condividere la foto modificata tramite i principali social network.

Per chi desidera effettuare modifiche di base alla foto vi sono inoltre diversi filtri applicabili alle immagini e la voce Negozio che rimanda allo stori dell’app dove acquistare ulteriori filtri.



VSCO Cam è disponibile gratuitamente sul Google Play Store.

SnapSeed

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SnapSeed è una delle app per modificare foto Android più complete e “quotate” di sempre.
È distribuita gratuitamente da Google (che ha acquisito la sua casa produttrice nel 2012) e include un po’ tutto quello che si potrebbe volere da un’applicazione per il fotoritocco destinata ai dispositivi mobili:
tanti effetti artistici pronti all’uso, un’interfaccia intuitiva e una serie di controlli manuali per regolare in maniera precisa tutti i parametri delle foto.
Da non dimenticare la presenza di numerose guide che spiegano passo per passo come applicare i filtri professionali per realizzare delle modifiche degne di un fotografo esperto.

Per utilizzare SnapSeed, basta avviarla, premere sul bottone Apri e selezionare l’immagine da modificare.
Dopodiché bisogna selezionare l’icona della matita che compare nel menu in basso e scegliere quale strumento utilizzare per ritoccare l’immagine in modo avanzato.
Si aprirà così un pannello ricco di pulsanti che integra tutti gli strumenti che servono per regolare in maniera approfondita i parametri delle foto:
RuotaRitagliaCalibra, Nitidezza, Prospettiva, Espandi e così via, per modificare luminosità, contrasto e tanto altro ancora.



La voce con il simbolo di un semicerchio, va invece incontro alla tendenza di applicare filtri alle foto in stile Instagram, integrando strumenti che ti permetteranno di modificare la foto attraverso filtri e stili predefiniti.
Per applicare le modifiche, premi ogni volta sul simbolo V di conferma.

Una volta terminate le modifiche, premi sul simbolo della condivisione (una porta con una freccia).
Potrai salvare una copia della foto (pulsante Salva), esportarla selezionandone la qualità (pulsante Esporta) oppure salvarla in una cartella da te selezionata avvalendoti della voce Esporta come.
Il punto di forza di quest’applicazione?
La sua estrema facilità di utilizzo.



SnapSeed è disponibile gratuitamente sul PlayStore di Android.

Pixlr

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Pixlr si pone come validissima alternativa a VSCO Cam, SnapSeed e tutte le altre applicazioni di fotoritocco avanzate per Android.
L’applicazione utilizza anch’essa la formula della distribuzione gratuita e include una vasta gamma di funzioni interessanti.

Oltre ai filtri appena menzionati – grazie ai quali si possono dare i più disparati tocchi artistici alle proprie foto -, prevede la possibilità di aggiungere bordi e adesivi alle immagini, creare divertenti collage e provare gli effetti in tempo reale mentre si inquadrano i soggetti da ritrarre con la fotocamera dello smartphone.



L’interfaccia della app è molto intuitiva:
si avvia, si sceglie se realizzare uno scatto in tempo reale con la fotocamera, un collage o modificare una foto esistente e il gioco è fatto.
I filtri e gli strumenti disponibili per modificare una foto scattata sono dei più classici e si trovano nella parte bassa dello schermo.

Pixrl è disponibile gratuitamente sul PlayStore di Android e i suoi strumenti sono accessibili anche via Web, attraverso l’editor online.



PhotoFunia

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PhotoFunia è un’applicazione gratuita che si discosta da quelle viste in precedenza per i suoi strumenti dal tono più giocoso, oltre che per il semplice fatto che non permette di ritoccare le proprie foto manualmente, bensì di utilizzarle e di modificarle per dar vita a dei divertentissimi fotomontaggi.



La app di PhotoFunia si appoggia al database di effetti disponibili sull’omonimo sito Web, difatti necessita di una connessione a Internet sempre attiva per funzionare.

Spiegare come si utilizza è quasi superfluo, specialmente visto che utilizzare l’app è di una semplicità disarmante:
si seleziona uno degli scenari disponibili (per sfogliarli tutti basta recarsi nella sezione Categories), dopodiché si premi sul pulsante Scegli foto, si seleziona la foto da usare nel fotomontaggio (si può scattare sul momento oppure anche importarla dal social network Facebook o VK) si preme OK per due volte consecutive e il gioco è fatto!



PhotoFunia è disponibile gratuitamente sul PlayStore di Google ma presenta al suo interno banner pubblicitari.

Adobe Photoshop Lightroom

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Adobe Photoshop Lightroom per Android è la trasposizione mobile del celebre software fotografico di casa Adobe.
Si tratta dunque di una soluzione destinata ai fotografi professionisti o agli appassionati di fotografia che desiderano ritoccare i propri scatti in maniera “seria” sin da subito, senza dover aspettare l’importazione delle immagini sul computer.

Adobe Photoshop Lightroom supporta le immagini in formato RAW ed è scaricabile gratuitamente dal Play Store, tuttavia non è realmente gratuita, in quanto per usufruire di tutti i vantaggi di quest’applicazione, tra cui la possibilità di sincronizzare le foto in cloud per usufruirne su qualsiasi dispositivo, oltre ad altri strumenti di modifica avanzata.



Potrai capire quindi che, volendo sfruttare quest’applicazione per modificare foto su Android in maniera professionale, è decisamente necessario sottoscrivere un abbonamento al servizio Creative Cloud di Adobe.

Da tenere presente che, tra le altre cose, aver sottoscritto un abbonamento al servizio Creative Cloud di Adobe con il piano Fotografia (che tra l’altro è quello più economico al costo di 12,19 euro al mese) permette di utilizzare sul PC programmi come Adobe Photoshop Lightroom e Photoshop CC, a fronte del pagamento del canone mensile, anziché dell’acquisto una tantum per la licenza di uno o più software.



Adobe Photoshop Mix

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Pur non essendo professionale quanto Adobe Photoshop Lightroom, Adobe Photoshop Mix riesce ad offrire un ottimo compromesso per chi desidera modificare foto su Android in maniera avanzata.



Rispetto ad Adobe Photoshop Lightroom.
Adobe Photoshop Mix è utilizzabile in maniera del tutto gratuita e quindi riesce ad essere un buon compromesso con interessanti funzionalità offerte agli utenti.
Permette per esempio di applicare vari effetti artistici alle foto; regolare facilmente luminosità, contrasto e altri parametri delle immagini e – cosa che differenzia questa app da quelle menzionate in precedenza – scontornare oggetti e persone dalle foto.

Viste le sue enormi potenzialità, Photoshop Mix richiede l’utilizzo di dispositivi abbastanza potenti, quindi potrebbe non funzionare a dovere su smartphone e tablet datati o economici.
Pur essendo gratuito, richiede l’accesso tramite Adobe ID (che si può ottenere gratuitamente anche effettuando la registrazione tramite la stessa app).



come recuperare video cancellati da whatsapp android



come recuperare video cancellati da whatsapp android

Hai deciso di ripulire la memoria del tuo dispositivo Android e, come da prassi, hai provveduto a eliminare tutti quei video ricevuti dagli innumerevoli gruppi di WhatsApp di cui fai parte.
Trascorsi alcuni minuti, però, ti sei ricordato che avevi tutta l’intenzione di conservare alcuni di quei filmati, poiché ritraevano ricordi per te importanti:
il problema è che, non avendone un’altra copia, proprio non sai come porre rimedio al tuo errore.
Lasciami indovinare, le cose stanno esattamente così?
Allora ho un’ottima notizia per te:
ti trovi nel posto giusto, al momento giusto!

Con la guida di oggi, infatti, andrò a spiegarti come recuperare video cancellati da WhatsApp Android illustrandoti una serie di procedimenti che, nella maggior parte dei casi, permettono di ottenere nuovamente l’accesso ai filmati nel giro di qualche secondo.
Dopodiché sarà mia cura darti qualche informazione in più relativa ai programmi e alle app dedicati all’analisi della memoria di Android, da usare nel caso in cui qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.



Allora, cosa ci fai ancora lì impalato?
Ritaglia un po’ di tempo libero per te e leggi attentamente tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
posso garantirti che, al termine di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per ottenere il risultato che ti sei prefissato.
A questo punto, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un gigantesco in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite la Galleria
  • Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite backup
  • Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite cloud
  • Altri metodi per recuperare video cancellati da WhatsApp Android

Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite la Galleria

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Se hai eliminato il messaggio di chat contenente il video di tuo interesse, senza però apporre il segno di spunta accanto alla voce Elimina media dal telefono, allora ci sono ottime probabilità che il filmato sia ancora lì, nella Galleria di Android, pronto per essere recuperato.

Per impostazione predefinita, infatti, WhatsApp salva tutte le immagini e i video ricevuti all’interno di una cartella dedicata, residente nella Galleria del sistema operativo; dunque, a meno che tu non abbia disattivato la funzione per salvare automaticamente le foto di WhatsApp, i file di tuo interesse sono salvi.



Per potervi accedere, avvia l’app di Google Foto (o qualsiasi app preposta alla gestione dell’archivio fotografico) richiamandola dal drawer di Android, fai tap sulla scheda Album e il gioco è fatto:
a questo punto, non ti resta che entrare nell’album WhatsApp Video e potrai così visualizzare i filmati inviati e ricevuti su WhatsApp, inclusi quelli collegati ai messaggi eliminati.

Su alcune versioni di Android, i video ricevuti su WhatsApp potrebbero non essere visualizzati nell’app dedicata alla gestione di foto e video, per precisa impostazione del sistema operativo.
Ciò, tuttavia, non significa che essi non siano più presenti sul telefono, anzi!



Per potervi accedere, devi servirti di un gestore file, come Files di Google (preinstallato su tutte le versioni di Android più recenti):
dopo aver aperto l’app in questione e averle concordato, se necessario, i permessi per operare sulla memoria del device, fai tap sulla scheda Sfoglia collocata in basso, tocca la cartella Memoria interna (o Scheda SD, se hai scelto di salvare i file su microSD) e, per poter visualizzare i filmati ricevuti tramite WhatsApp, recati nel percorso WhatsApp > Media > WhatsApp Video.

Se, invece, il video che ti interessa recuperare era stato realizzato e inviato da te, potrai trovarlo nella cartella Sent situata all’interno del percorso WhatsApp Video.



Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite backup

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Se i filmati ricevuti o inviati su WhatsApp sono stati cancellati anche dalla memoria dello smartphone, puoi tentare di recuperarli avvalendoti del backup delle conversazioni, a patto che tu abbia preventivamente abilitato la funzione di salvataggio automatico di WhatsApp su Google Drive e/o in locale, così come ti ho spiegato nella mia guida dedicata all’argomento, oppure realizzato manualmente un backup delle conversazioni.



Va da sé che la data di realizzazione del backup, automatico o manuale che sia, dev’essere antecedente a quella in cui hai eliminato il video:
per verificarlo, avvia l’app di WhatsApp, fai tap sul pulsante (⋮) collocato in alto a destra e tocca la voce Impostazioni situata nel menu che va ad aprirsi.

Successivamente, recati nelle sezioni Backup > Backup delle chat e, per concludere, verifica la data e l’ora indicate accanto alla scritta Ultimo backup.
Qualora la data in cui è stato creato il backup fosse effettivamente precedente a quella in cui hai eliminato il video, puoi recuperare quest’ultimo con facilità, sfruttando la funzione di ripristino di WhatsApp.
Tieni presente, però, che così facendo perderai tutti i messaggi (insieme ai relativi file multimediali) ricevuti e inviati successivamente alla data del backup.



È inoltre indispensabile che, all’interno dei backup, sia stato incluso il salvataggio dei video (risultato ottenibile spostando su ON la levetta Includi video, situata nel pannello Impostazioni > Chat > Backup delle chat di WhatsApp).

Tutto chiaro?
OK, allora procediamo.
Per prima cosa, disinstalla l’app di WhatsApp dal telefono utilizzando la procedura “classica” prevista da Android:
in linea di massima, devi effettuare un tap prolungato sulla sua icona (quella situata nel drawer), sfiorare la voce Disinstalla annessa al menu visualizzato a schermo (oppure “trascinare” l’icona verso il cestino che compare in cima allo schermo) e, infine, premere sul pulsante OK.
Per indicazioni più approfondite sulla disinstallazione delle app su Android, puoi consultare la guida che ho dedicato al tema.



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Ora, segui le istruzioni più appropriate al tuo caso, a seconda che i backup siano stati conservati su Google Drive oppure sulla memoria locale del telefono.



  • Backup su Google Drive – scarica nuovamente WhatsApp dal Google Play Store, avvia l’app e segui la solita procedura di configurazione iniziale:
    verifica il tuo numero di telefono, attendi la ricezione dell’SMS di conferma (immettendo, se necessario, il codice di sicurezza nell’apposito campo) e conferma la tua intenzione di voler ripristinare le chat dai dati di backup precedenti.
    Completato il ripristino dei file, devi semplicemente scegliere il nome da visualizzare e la foto profilo per poter usare nuovamente l’applicazione.
  • Backup locale – prima ancora di procedere con il ripristino dell’app, devi “forzare” WhatsApp a leggere i dati dal backup locale.
    Per agire in tal senso, collegati al pannello di gestione di Google Drive ed effettua l’accesso con l’account Google configurato su Android.
    A login avvenuto, fai clic sul riquadro relativo a WhatsApp Messenger e clicca sui pulsanti Rimuovi accessoOK, per far sì che l’app non utilizzi più, temporaneamente, Google Drive per il salvataggio/ripristino dei dati.
    Fatto ciò, provvedi a reinstallare e configurare nuovamente WhatsApp seguendo le stesse indicazioni che ti ho fornito al punto precedente.

Completato il ripristino del backup, puoi ritrovare i video eliminati in precedenza (ma anche le foto e tutti gli altri file) all’interno delle chat in cui li avevi ricevuti:
per riuscirci, apri la chat di tuo interesse, fai tap sul pulsante (⋮) residente in alto a destra e tocca la voce Media nel menu che compare.

Recuperare video cancellati da WhatsApp Android tramite cloud

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Se avevi attivato il salvataggio automatico delle cartelle multimediali di WhatsApp su Google Foto, oppure caricato manualmente (e poi eliminato) i video su altri servizi cloud, quali Dropbox o OneDrive, esistono ottime probabilità che i video eliminati dal telefono siano ancora lì, pronti per essere recuperati.



Qualora avessi preventivamente configurato Google Foto per il caricamento delle immagini e dei video sul cloud (attivando la levetta Backup e sincronizzazione in fase di primo accesso all’app) e, successivamente, attivato il salvataggio automatico della cartella WhatsApp video (rispondendo affermativamente alla notifica visualizzata a schermo), allora i video cancellati sono quasi certamente al sicuro sullo spazio dedicato di Google.

Per accedervi, non devi far altro che aprire l’app Google Foto, recarti nella scheda Album (in basso) e, da lì, selezionare l’album WhatsApp Video:
con un po’ di fortuna, dovresti riuscire a trovare i video di tuo interesse.



Laddove, invece, avessi provveduto a eliminare i filmati di WhatsApp anche all’interno di Google Foto, puoi tentare di recuperarli dal Cestino dell’app (dove gli elementi cancellati restano per 30 giorni, prima dell’eliminazione definitiva):
per accedervi, sfiora il pulsante  situato in alto a sinistra e scegli la voce Cestino dal menu visualizzato.

In seguito, fai tap sul video che intendi recuperare e tocca il bottone Ripristina, per riportarlo nell’album WhatsApp Video.
Tieni presente che i file eliminati restano archiviati nel cestino per un periodo pari a 30 giorni, trascorsi i quali essi vengono definitivamente cancellati dal cloud.



Se stai leggendo questa guida a scopo preventivo, sappi che puoi attivare il backup della cartella WhatsApp Video in Google Foto nel seguente modo:
dopo aver avviato l’app, tocca il pulsante  posto in alto a sinistra, scegli le voci ImpostazioniBackup e sincronizzazione e, se necessario, attiva la levetta che trovi in cima al nuovo pannello visualizzato.

Al fine di avvalerti dello spazio di archiviazione gratuito, imposta l’opzione Dimensioni caricamento su Alta qualità (spazio di archiviazione illimitato).
In seguito, tocca l’opzione Cartelle dispositivo e sposta su ON la levetta posta in corrispondenza della voce WhatsApp Video (e di qualsiasi altra cartella tu voglia effettuare il backup).



Per ulteriori informazioni sui backup automatici e al funzionamento dell’app Google Foto, ti invito a leggere la guida che ho dedicato specificamente a questo servizio.

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Come dici?
Avevi archiviato i video di WhatsApp su Dropbox oppure su OneDrive ma, in un attimo di rabbia, hai provveduto a eliminarli anche da lì? Non temere, anche in questo caso puoi avvalerti del cestino, presente su entrambe le piattaforme cloud, per ripristinare i video cancellati.

Per quanto riguarda Dropbox, il cestino non è integrato all’interno dell’app ma può essere visitato solo tramite il pannello Web del servizio.
I file restano per 30 giorni al suo interno, prima dell’eliminazione definitiva.



Per accedervi, avvia il browser che sei solito usare per navigare su Internet (ad es.
Chrome), collegati al sito dropbox.com, sfiora la voce Accedi collocata in alto a destra e inserisci, negli appositi campi, l’indirizzo email e la password del tuo account.

A login completato, fai tap sul pulsante  collocato in alto a sinistra, scegli la voce File dal nuovo pannello visualizzato e, in seguito, tocca nuovamente il pulsante  per poi selezionare la voce Eliminati di recente.
Una volta individuato il filmato che vuoi recuperare, fai tap sulla sua icona e poi sul pulsante Ripristina, situato in fondo al riquadro visualizzato, per riportarlo tra i file di Dropbox.



Se disponi dell’app di OneDrive, invece, puoi accedere al cestino toccando la scheda Me (in basso a destra) e selezionando la voce Cestino situata nel menu che compare.  Una volta individuato il video da recuperare, fai tap sulla sua icona e, per ripristinarlo, tocca l’icona della freccia circolare con l’orologio che compare in alto.

Altri metodi per recuperare video cancellati da WhatsApp Android

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Aspetta un attimo, mi stai dicendo che non disponi di alcun backup utile e che, sul cloud, non c’è traccia dei filmati che intendi recuperare, pertanto non sei riuscito a recuperare i video cancellati da WhatsApp Android?

A questo punto, il miglior consiglio che mi sento di darti è quello di utilizzare alcuni specifici software finalizzati al recupero dei file cancellati.
Poiché le possibilità di recupero variano in base all’uso che hai fatto del dispositivo (più file sono stati creati/modificati in seguito all’eliminazione del video, meno sono le probabilità che il recupero vada a buon fine), non posso garantirti un margine di successo del 100%, ma vale comunque la pena tentare.



Per ottenere informazioni dettagliate sui programmi disponibili per lo scopo e le loro modalità d’uso, ti invito a leggere la mia guida su come recuperare i dati da cellulare, nella quale ho avuto modo di approfondire la questione.

Infine, se non hai a disposizione un computer, puoi tentare di effettuare il recupero tramite alcune specifiche app per Android, delle quali ti ho parlato nel mio tutorial su come recuperare i video cancellati su Android:
anche in questo caso, non mi è possibile garantirti la riuscita del recupero dei file, ma è sempre meglio di niente.



come sfruttare al meglio android



come sfruttare al meglio android

Dietro consiglio dei tuoi amici, ti sei finalmente deciso a sostituire il tuo vecchio cellulare con uno smartphone Android.
Così adesso in tasca non hai più un semplice telefono ma un dispositivo in grado di fare tantissime cose:
navigare in Internet, visualizzare video, riprodurre musica, ecc..
Forse troppo per te, che non sei abituato a questo genere di terminali.

Che ne dici, allora, se facciamo un breve excursus sulle funzioni principali di questo sistema operativo e scopriamo insieme come sfruttare al meglio Android?
Vedrai, ti basteranno pochissimi giorni per padroneggiare il tutto, riuscirai perfino a sfruttare funzioni di cui fino a pochi minuti prima ignoravi completamente l’esistenza!



Uno dei primi passi che devi compiere se vuoi imparare come sfruttare al meglio Android è collegare il tuo nuovo smartphone con un account Google.
Questo ti permetterà di usufruire di tutti i servizi online di “big G”, come Gmail e YouTube, e di sincronizzare alcune informazioni, come i contatti della rubrica e gli appuntamenti della agenda, fra telefono ed account Google.

Per sapere come associare un telefono Android a Google, consulta la guida che ho realizzato sull’argomento:
è semplicissimo e richiede pochissimi minuti.
Stesso discorso vale per la procedura relativa a come sincronizzare contatti Android con Gmail, Facebook, Twitter e Microsoft Exchange:
segui le indicazioni presenti nel mio articolo sull’argomento e riuscirai facilmente a compiere anche quest’operazione.



Un altro accorgimento fondamentale per ottenere il meglio da Android (e mantenere il proprio smartphone sicuro) è mantenere il sistema operativo del telefono aggiornato.
Per aggiornare un terminale Android si può ricorrere al sistema di aggiornamento OTA (over the air) accessibile direttamente dal menu del telefonino oppure ai software per la gestione dello smartphone tramite computer, come Samsung KIES.
Trovi maggiori dettagli su come sfruttare entrambe le soluzioni nella mia guida su come aggiornare Android.

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A proposito della gestione degli smartphone Android dal PC:
se vuoi davvero sfruttare al meglio Android non puoi assolutamente trascurare la possibilità di gustarti film, album musicali ed altri contenuti multimediali sul tuo telefonino trasferendoli direttamente dal computer.
Per fare ciò, hai tre opzioni a tua disposizione.

La prima consiste nell’installare un programma come Samsung KIES che permette di gestire lo smartphone a 360 gradi tramite PC, la seconda prevede l’utilizzo dello smartphone come una qualsiasi chiavetta USB e il trasferimento dei file su di esso tramite Risorse del computer (in questo caso, devi assicurarti di aver installato i driver del dispositivo sul PC), mentre la terza passa per l’utilizzo di programmi di terze parti utilizzabili universalmente con tutti i modelli di telefoni Android (ad esempio Wondershare MobileGo).
Per maggiori dettagli, leggi i miei articoli su come collegare Android al PC e come gestire Android dal PC.



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Ed ora passiamo al capitolo app.
Come tutti i sistemi operativi per smartphone (e tablet) più avanzati, anche Android può contare su una vastissima gamma di applicazioni, giochi e widget che si possono acquistare o scaricare gratuitamente da Google Play Store.
Google Play Store è la vetrina digitale di Google che qualche mese fa ha preso il posto di Android Market all’interno della quale è possibile scaricare o comprare non solo app e giochi ma anche libri, musica, film ed altri contenuti multimediali per Android.



Per usufruire del Play Store devi innanzitutto autenticarti al servizio utilizzando il tuo account Google (leggi come eseguire l’accesso a Google Play Store se non sai come fare) e poi, se hai intenzione di acquistare contenuti a pagamento, devi provvedere anche ad associare una carta di credito (vanno bene anche quelle prepagate, come la PostePay) al tuo profilo utente.
Per avere maggiori informazioni a riguardo, ti invito a leggere la mia guida dedicata a come acquistare su Android Market:
anche se il nome del portale è cambiato, la procedura da seguire per gli acquisti è la stessa.

Uno dei vantaggi principali di utilizzare il Google Play Store è che non è vincolato al dispositivo sul quale viene visitato.
Questo significa che, autenticandoti con il tuo indirizzo Gmail al servizio, puoi collegarti al Play Store anche dal PC, selezionare le app da scaricare o acquistare e queste vengono automaticamente installate sullo smartphone (non appena questo si connette ad Internet).



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Vuoi qualche consiglio sulle app e sui giochi da installare sul tuo telefonino per sfruttare al meglio Android?
Allora fai immediatamente click sui miei articoli con le migliori applicazioni Android gratis sul Play Store ed i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store e fatti un’idea su cosa offre il panorama attuale delle app per Android.
Inoltre, non dimenticare che puoi personalizzare la home screen del tuo telefonino con widget di ogni genere e categoria che possono mostrare news in tempo reale, informazioni sullo stato del telefonino (es.
percentuale batteria, utilizzo CPU e RAM, ecc.) e molto altro ancora.
Ne trovi a bizzeffe nel mio post in cui ho linkato i migliori widget per Android da installare.



Se poi i confini del Google Play Store ti stanno stretti e vuoi provare a sfruttare in maniera molto avanzata le potenzialità del tuo smartphone superando le limitazioni standard imposte da Android, puoi provare a sbloccare il dispositivo effettuando la procedura del root.
Di che si tratta?
Il root è una procedura che permette di sbloccare gli smartphone Android ed installare su di essi applicazioni di tipo avanzato, come quelle che permettono di regolare le impostazioni della CPU e di spostare applicazioni Android su SD anche quando non si potrebbe.

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La procedura comporta qualche piccolo rischio (spesso fa decadere la garanzia del telefono e se non eseguita correttamente potrebbe portare al blocco totale del terminale) ma esistono soluzioni ultra-semplici, come il software gratuito Unlock Root, che la rendono eseguibile anche da chi non è propriamente un esperto di Android.
Trovi tutte le istruzioni su come usarlo nella mia guida dedicata a come ottenere i permessi di root.

Insomma, come hai visto non ci vuole molto a sfruttare tutte le risorse messe a nostra disposizione da Android.
Basta sapere dove mettere le mani (e come) e si riesce a fare un po’ di tutto.
Buon divertimento!



come trasferire foto da android a pc



come trasferire foto da android a pc

Scorrendo la galleria fotografica del tuo smartphone Android, ti sei reso conto che le immagini salvate sono davvero tante e, soprattutto, che non sono organizzate nell’ordine in cui vorresti.
Ecco perché, preso anche dal timore di restare senza spazio sufficiente per le app, hai pensato di togliere le foto dal dispositivo e salvarle in un posto più “sicuro”, quale potrebbe essere il computer, organizzandole in comode cartelle per ritrovarle rapidamente.

È sicuramente un’ottima idea, eppure nella tua testa si sta facendo spazio una domanda ben precisa:
e se trasferire foto da Android a PC fosse troppo difficile, magari fuori da quelle che sono le tue competenze tecnologiche? Stai tranquillo, si tratta invece di un’operazione molto semplice, che può essere portata a termine anche da chi, come te, è poco avvezzo all’informatica:
di seguito ti spiegherò le tecniche più semplici ed efficaci per spostare le foto dai dispositivi Android al computer, sia per ciò che riguarda Windows che per Mac, anche in modalità senza fili.



Sono riuscito a tranquillizzarti, vero?
Perfetto, è arrivato il momento di metterti all’opera! Tutto ciò che devi fare è sederti davanti al computer, prendere il tuo dispositivo Android e continuare la lettura di questa guida: sono sicuro che, seguendo con molta attenzione i consigli e le dritte che sto per darti, riuscirai senza problemi nel tuo intento, pur senza avere particolari competenze tecnologiche.
Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Trasferire foto da Android a Windows
    • Esplora File
    • App foto di Windows 10
  • Trasferire foto da Android a macOS
    • Acquisizione immagine
    • Android File Transfer
  • Trasferire foto da Android al PC in modalità wireless
    • AirDroid
    • Servizi cloud

Trasferire foto da Android a Windows

Le prime procedure che vado a illustrarti riguardano il sistema operativo Windows.
Ti anticipo da subito che, per mettere in pratica il tutto, avrai bisogno del cavo USB in dotazione con il tuo dispositivo Android; inoltre, non sarà necessario scaricare programmi di terze parti, poiché tutto ciò che ti occorre è già presente nel tuo sistema operativo.



Esplora File

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Sfruttare Esplora File è sicuramente uno dei modi più semplici per trasferire foto da Android a PC Windows:
per la precisione, Esplora File è il programma progettato per gestire i file all’interno del sistema operativo Windows, già presente fin dalla sua installazione.
Oltretutto, le versioni più recenti del sistema operativo Microsoft hanno già a disposizione i driver necessari per il corretto riconoscimento dei dispositivi Android, di conseguenza non sarà necessario intraprendere nessun download aggiuntivo.



Per spostare le foto sul computer usando Esplora File, prendi per prima cosa il cavo USB e usalo per collegare il tuo device Android al computer.
Dopodiché spostati sul tuo dispositivo Android, richiama l’area di notifica scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la notifica Opzioni USB, apponi il segno di spunta su Trasferimenti di File e attendi che il device venga riconosciuto dal PC (l’operazione potrebbe durare qualche minuto).

Affinché il tutto vada a buon fine, assicurati che la voce Debug USB del tuo dispositivo sia disattivata:
per farlo recati nel menu Impostazioni > Opzioni sviluppatore (o Opzioni di Sviluppo) e, eventualmente, rimuovi il segno di spunta dalla casella dedicata.
Come dici?
Tale menu non compare nel tuo dispositivo?
Ciò vuol dire che non è mai stato abilitato, di conseguenza la voce Debug USB non può essere attiva.



Adesso apri l’Esplora File cliccando sull’icona a forma di cartella gialla che trovi nella barra delle applicazioni di Windows (in basso a sinistra), clicca sull’icona del dispositivo Android collocata nella barra di sinistra, fai doppio clic sull’icona Memoria InternaMemoria Esterna (a seconda di dove sono memorizzate le tue foto) e poi sulla cartella DCIM:
fatto ciò, puoi trasferire le foto sul computer e organizzarle in cartelle con un classico taglia e incolla.

Se questa procedura non ti ha soddisfatto, puoi optare per il trasferimento delle immagini tramite l’acquisizione guidata di Windows:
dopo aver aperto Esplora File e collegato il tuo dispositivo come ti ho spiegato in precedenza, richiama l’area di notifica di Android, fai tap sulla voce Opzioni USB e seleziona la casella Trasferimento di foto (PTP).
Ritorna a Esplora File, fai clic destro sull’icona del tuo dispositivo e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.



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Una volta completata la scansione, inserisci il nome che vuoi dare alla raccolta nell’apposita casella di testo, apponi il segno di spunta sulla casella Importa tutti gli elementi nuovi ora e premi sul pulsante Importa:
in questo modo, le tue foto verranno salvate in una sotto-cartella con il nome da te scelto, contenuta nella cartella Immagini di Windows.
Dopo aver seguito questa procedura, puoi eliminare manualmente le foto dal dispositivo Android.



Come dici?
La tua versione di Windows ha problemi a riconoscere il tuo dispositivo Android e necessiti di driver aggiuntivi?
Allora ti invito a consultare la mia guida su come collegare Android al PC per ottenere le istruzioni necessarie per installarli.

App foto di Windows 10

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Se il tuo sistema operativo è Windows 10, puoi spostare le tue foto in maniera ancora più veloce sfruttando l’app Foto, anch’essa già presente dall’installazione.
Per prima cosa, imposta Android in modalità Trasferimento di foto come ti ho illustrato poc’anzi, dopodiché spostati sul computer, apri il menu Start di Windows facendo clic sull’icona a forma di bandierina collocata in basso a sinistra, scorri fino a trovare l’icona Foto e selezionala con un clic (puoi ottenere lo stesso risultato digitando la parola “foto” nella barra di ricerca di Cortana e scegliendo la prima app disponibile).



Una volta aperta l’app, clicca sul pulsante Importa, seleziona la voce Da un dispositivo USB, attendi che il sistema porti a termine l’analisi del dispositivo connesso, fai clic sul pulsante Continua e sul link Modifica la posizione di importazione, scegli la cartella in cui vuoi salvare le tue foto e clicca infine sul pulsante Importa.
Completata la procedura, anche in questo caso, puoi cancellare manualmente le immagini dal tuo dispositivo Android.

Trasferire foto da Android a macOS

Hai un Mac?
Non preoccuparti, il trasferimento delle foto su questo tipo di computer è altrettanto semplice.
Tutto ciò di cui hai bisogno è il cavo USB del tuo dispositivo e, anche questa volta, puoi scegliere tra due procedure diverse:
la prima coinvolge il programma Acquisizione Immagine, già installato su macOS, mentre la seconda richiede il download del software Android File Transfer.
Scegli serenamente la soluzione più adatta al tuo caso.

Acquisizione immagine

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Come ti ho già accennato poc’anzi, Acquisizione Immagine è uno strumento già incluso in macOS, progettato proprio per il trasferimento delle foto da smartphone, tablet, fotocamere e altri dispositivi compatibili. Per trasferire le foto da Android al tuo Mac usando Acquisizione Immagine, collega innanzitutto il dispositivo al computer tramite il cavo USB, dopodiché richiama l’area di notifica di Android, premi sul banner Opzioni USB e apponi la spunta sulla casella Trasferimento di foto (PTP).

Completata questa operazione, ritorna sul tuo Mac e, dal LaunchPad (l’icona a forma di razzo collocata sul Dock), seleziona la cartella Altro e clicca successivamente sull’icona Acquisisci Immagine.
Puoi trasferire le tue foto in due modi diversi:
il primo è semplicemente trascinandole con il mouse, muovendole dunque dalla finestra di Acquisizione Immagine alla cartella del Mac in cui intendi salvarle.



Il secondo, invece, coinvolge l’acquisizione guidata:
clicca sulla foto da scaricare (o effettua una selezione multipla avvalendoti del tasto cmd), scegli la cartella in cui salvare le foto dal menu a tendina Importa in, clicca sul pulsante Importa (o su Importa tutto per scaricare l’intera galleria) e attendi il completamento della procedura.
Verifica che tutte le foto siano state scaricate, dopodiché, se lo desideri, procedi ad eliminarle manualmente dal tuo dispositivo Android.

Android File Transfer

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Acquisizione Immagine non ti ha soddisfatto appieno?
Allora puoi avvalerti del programma Android File Transfer, disponibile gratuitamente, e dedicato al trasferimento di file e foto da Android al Mac.
Per scaricarlo, collegati alla pagina Web del programma, poi fai clic sul pulsante Download now, avvia il file scaricato e trascina la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS.

A questo punto, per avviare il programma, fai doppio clic sulla succitata cartella (o, dal Finder, seleziona il menu Vai > Applicazioni), fai clic destro sull’icona Trasferimento File Android, seleziona la voce Apri dal menu contestuale che compare e clicca poi sul pulsante Apri (questa misura di sicurezza va presa soltanto al primo avvio).
Pigia ora sul pulsante Inizia, poi sulla cartella DCIM (o sdcard0/internalSD > DCIM se le foto sono salvate sulla microSD), seleziona le foto che ti interessano (aiutandoti col tasto cmd) e trascinale nella cartella più appropriata del tuo Mac.
Completata la procedura, sentiti libero di cancellare le foto dal dispositivo.

Trasferire foto da Android al PC in modalità wireless

Vai alla ricerca di un modo per trasferire foto da Android al PC che non richieda l’impiego di cavi?
Allora questa è la parte di guida che fa per te:
ti spiegherò come usare AirDroid, una delle migliori app di gestione della sua categoria, e come avvalerti dei servizi cloud disponibili su Internet.



AirDroid

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AirDroid è un’app dalle potenzialità a dir poco enormi, che permette la gestione e il controllo completo di un dispositivo Android direttamente dal computer:
tra le sue funzionalità, oltre alla trasmissione dello schermo di Android su PC, vanta anche la possibilità di trasferire foto avvalendosi di un collegamento a Internet, senza impiegare cavo alcuno.



Ti avviso fin da subito, però, che la versione gratuita di AirDroid ha delle limitazioni in termini di spazio:
puoi infatti trasferire al più 200 MB di foto al mese e ciascun file non può essere più grande di 30 MB.
Per eliminare queste restrizioni, puoi abbonarti a un piano Premium al costo di 1.99 dollari al mese o 19.99 dollari all’anno.
Affinché il trasferimento sia possibile, sia il computer che il dispositivo Android devono essere collegati alla medesima rete WiFi.

Fatta questa doverosa premessa, è arrivato il momento di installare AirDroid sul tuo computer:
collegati quindi al sito Internet del programma e fai clic prima sul pulsante Scarica Ora e poi sull’icona corrispondente al sistema operativo a tua disposizione.
Per procedere all’installazione su Windows, avvia il file scaricato e clicca sui pulsanti OK, Avanti, Accetto, Installa e Fine.



Per quanto riguarda macOS, avvia il file dmg, trascina l’icona di AirDroid nella cartella Applicazioni del Mac, apri con un doppio clic tale cartella, dopodiché avvia il programma facendo clic destro sulla sua icona, selezionando la voce Apri dal menu contestuale e premendo, infine, sul pulsante Apri (questa procedura è necessaria soltanto al primo avvio).

Completata l’installazione e avviato il programma, fai clic sulla voce Registrati/Iscriviti posta sotto al pulsante Accedi, compila i campi proposti con le informazioni richieste (viene aperta una nuova finestra del browser), premi sul pulsante Registrati e attendi il messaggio di conferma.
Fatto ciò, chiudi il browser e ritorna al programma, digita dove richiesto l’indirizzo email e la password scelti in fase di registrazione e clicca sul pulsante Accedi e, solo se ti trovi su Windows, sul pulsante Consenti accesso.



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A questo punto, scarica l’app AirDroid sul tuo dispositivo Android, avviala, salta il tutorial iniziale facendo quattro swipe verso sinistra, premi sul pulsante Accedi o Registrati e, dove richiesto, inserisci l’email e la password già usate in precedenza.



Fai ora tap sul pulsante Accedi, poi più volte sul pulsante Consenti per accordare i permessi richiesti, premi ora sull’icona Trasferimento e seleziona il nome del tuo computer (ad es. Desktop Android) dalla schermata che si apre.
A questo punto, premi sull’icona Immagini, seleziona le foto che ti interessa trasferire e fai tap sul pulsante Invia per procedere allo spostamento.
Completata l’operazione, puoi eliminare le foto dal tuo dispositivo.

Servizi cloud

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Come dici?
AirDroid non ti soddisfa o i limiti imposti dalla versione gratuita sono troppo restrittivi?
Allora ti consiglio di rivolgerti ad un servizio cloud:
ne esistono veramente tanti, per ogni necessità, ma i più affidabili per questo scopo sono Google Foto, OneDriveDropbox.



Ciascuno di essi è dotato sia di un’app per Android che di un programma “compagno” per computer, che ti aiuterà ad accedere tramite Internet alle foto prelevate dal dispositivo, e a spostarle sul computer con un semplice  installando l’app per Android.
Per tutti i dettagli sull’uso di questi servizi, ti rimando alle mie guide su come funziona Google Foto, come funziona OneDrive e come funziona Dropbox.

creare app android



creare app android

Ti piacerebbe creare un’applicazione Android per promuovere il tuo sito Internet ma non hai abbastanza conoscenze tecniche per riuscirci?
Non ti preoccupare, esistono delle soluzioni alternative che – seppur in maniera limitata – consentono di creare app per smartphone senza digitare nemmeno una riga di codice.
Basta selezionare gli elementi da inserire nel progetto e trascinarli con il mouse nel punto desiderato.

Uno di questi è AppMakr che consente di creare app Android (o iOS) rendendole accessibili gratuitamente in formato Web e nell’AppMakr Store.
Per la pubblicazione su Google Play occorre invece sottoscrivere un abbonamento pay o versare una somma una tantum.
Ecco tutto spiegato in dettaglio.



Se vuoi iniziare a creare app Android in maniera facile e veloce, collegati alla pagina iniziale di AppMakr, digita il titolo che vuoi assegnare alla tua applicazione nel box rosso che si trova al centro dello schermo e fai click sul pulsante Create.

Nella pagina che si apre, clicca su una delle icone che vedi sulla destra per autenticarti al servizio utilizzando i tuoi profili di Facebook, Twitter, Google o Yahoo! e conferisci ad AppMakr l’autorizzazione necessaria a collegarsi con i tuoi account social (per Facebook, ad esempio, basta cliccare sul pulsante OK nella finestra che compare).



Ad operazione completata, compila il modulo che ti viene proposto digitando in esso il titolo dell’applicazione che vuoi creare, il tuo nome e il tuo indirizzo email.
Clicca sul pulsante Start my app e attendi qualche istante affinché venga avviato l’editor per la progettazione della app.

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Ora puoi cominciare a creare app Android selezionando un elemento dal menu collocato nella parte sinistra dello schermo e trascinandolo con il mouse nell’anteprima dell’applicazione.
Gli elementi disponibili su AppMakr sono davvero tanti e sono categorizzati in base al genere di appartenenza.

Nella sezione Common functions ci sono alcune delle funzioni più usate:
collegamenti a siti Internet, foto, calendario, news, ecc.
Ci sono poi le categorie Social Feeds con gli stream di notizie provenienti da Facebook, Twitter e Tumblr, News & Blogs per inserire nell’applicazione notizie da un blog o previsioni meteo, Photos & Videos per gli elementi multimediali e via discorrendo.



Ciascun elemento può essere posizionato in qualsiasi punto della app e personalizzato utilizzando il riquadro Specs/Info collocato in basso a destra.
Attraverso quest’ultimo, puoi specificare il titolo e l’icona di un oggetto inserito all’interno dell’applicazione e regolarne le proprietà, come l’indirizzo di un feed RSS per le notizie.

Se vuoi cambiare l’aspetto grafico dell’applicazione, rivolgiti al riquadro Appearance (in basso a sinistra) attraverso il quale è possibile impostare un’immagine di sfondo (Backgrounds), regolare stile del titolo (Header) e dimensione delle icone (Icons) nella app.



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Per visualizzare un’anteprima del risultato finale, clicca sul pulsante Live preview e prova la tua app direttamente dal browser.
Dopodiché, se non ci sono altre modifiche da fare, clicca sul pulsante Next (che si trova in alto a destra).
Nella pagina che si apre, seleziona tutte le voci presenti nella barra laterale di sinistra per inserire gli ultimi dettagli della tua app:
indirizzo per raggiungerla con il browser, descrizione, icone, categorie di appartenenza e quant’altro.



A lavoro ultimato, clicca sul pulsante Next e decidi quale soluzione adottare per la pubblicazione della app.
Il piano Free (gratis) permette di inserire l’applicazione solo nello store di AppMakr (oltre che renderla accessibile via browser), mentre per pubblicarla su Google Play devi sottoscrivere il piano da 9$/mese o versare un contributo di 99$ una tantum.
Clicca quindi sul pulsante Publish your app now! e la missione è compiuta.

L’indirizzo per raggiungere la tua app dal browser sarà http://h.fanapp.mobi/nomeapplicazione.
Per scaricarla in formato standard, dovrai invece attendere qualche ora affinché venga caricata su AppMakr Market o attendere l’approvazione su Google Play Store qualora avessi scelto uno dei piani a pagamento.



Ti ricordo che puoi realizzare applicazioni per Android in maniera semplice e gratuita anche attraverso il MIT App Inventor, un altro strumento online.
Ti ho spiegato dettagliatamente come utilizzarlo nella mia guida su come sviluppare applicazioni Android.

launcher android



launcher android

Quando si parla della possibilità di personalizzare l’interfaccia utente di un dispositivo mobile, il vantaggio principale dato dall’utilizzo di Android, piuttosto che di iOS, sta nella possibilità di modificare ogni minimo dettaglio.
A questo proposito, quando mi vengono chieste maggiori informazioni al riguardo, la prima cosa che consiglio di fare è l’installazione di un launcher personalizzato.

Se sei interessato ad approfondire l’argomento relativo ai launcher Android, posso indicarti quelli più interessanti e popolari, illustrandotene le principali caratteristiche e spiegandoti come installarli.
Prima però devi comprendere bene di cosa stiamo parlando:
i launcher sono delle applicazioni che si sostituiscono alla schermata iniziale del device, in modo da fornire un accesso più comodo e, talvolta, più rapido ad applicazioni e file.
Utilizzandoli, si possono applicare diverse personalizzazioni estetiche, come l’installazione di wallpaper, widget, icone e tanto altro, in maniera estremamente facile e veloce.
Insomma, utilizzare un launcher significa poter modellare la schermata iniziale del proprio dispositivo in base ai propri gusti agendo su ogni dettaglio della stessa.



Come dici?
L’argomento ti incuriosisce, ma sei un po’ timoroso, perché hai paura di combinare qualche pasticcio modificando l’interfaccia estetica del tuo device?
Non preoccuparti:
i launcher possono essere rimossi in qualsiasi momento, attraverso una normale procedura disinstallazione.
Ad ogni modo non bruciamo le tappe e procediamo con ordine:
nel corso di questo tutorial ti parlerò dettagliatamente di alcuni launcher popolari, spiegandoti nel dettaglio come personalizzarli, in modo che possano adattarsi alle tue esigenze.
Sei pronto per iniziare?
Allora prendi in mano il dispositivo Android che intendi utilizzare e leggi con attenzione le spiegazioni che ti fornirò in questa mia guida.
Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Indice

  • Nova Launcher
  • Smart Launcher 5
  • Avvio applicazioni Now
  • Altri launcher popolari

Nova Launcher

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Nova Launcher è uno tra i migliori launcher Android, in quanto si tratta di un famoso e apprezzato strumento rivolto a chi desidera personalizzare in maniera completa l’interfaccia del proprio device.

Nova Launcher è scaricabile gratuitamente e dispone di numerose possibilità per la modifica della schermata Home e della barra Dock; tra le sue impostazioni vi sono, però, alcune opzioni disponibili soltanto nella versione a pagamento (chiamata Nova launcher Prime), come per esempio quelle che permettono di modificare il badge delle notifiche, il menu delle app e di utilizzare le gesture per l’avvio rapido di applicazioni.
Il costo della versione a pagamento è di 4,50€.



Per incominciare a utilizzare questo launcher, avvia il Play Store facendo tap sulla sua icona situata nella schermata principale del tuo device (è il simbolo del play colorato), in modo da scaricare e installare quest’applicazione (se non sai come procedere, fai riferimento al mio tutorial dedicato).
Al termine di quest’operazione, avvia l’app, premendo sul pulsante Apri.

Al primo avvio, se ti viene chiesto di scegliere un’app Home da utilizzare, fai tap sulla voce Nova Launcher e poi su Solo una volta.
L’interfaccia utente di questo launcher è semplice e minimale e, nella schermata home, vi sono soltanto pochissimi elementi:
le applicazioni Google sono racchiuse in una cartella, in alto è presente la barra di Google, mentre le altre applicazioni installate sono visibili premendo sull’icona del cassetto delle app ( è il simbolo dei puntini al centro).



Al primo utilizzo di Nova Launcher, potrebbe esserti chiesto di applicare alcune modifiche estetiche; è comunque possibile eseguirle in seguito.
Per farlo, premi sul pulsante Impostazioni Nova che vedi in una delle schede della sezione home (oppure fai un tap prolungato sulla home, per poi premere sul pulsante Impostazioni presente a schermo).

Per quanto riguarda le modifiche estetiche che è possibile applicare, vi sono le voci di menu Schermata home, Menu delle app, Dock, Cartelle, Aspetto, Modalità notturna, Gesti & azioni.
È quindi possibile fare tap su ognuna di queste esse per modificare la corrispondente sezione.
Ad esempio, puoi modificare la schermata principale premendo su Schermata Home, personalizzare il cassetto delle app, facendo tap su Menu delle app, oppure la barra dock, premendo sul pulsante Dock.



In aggiunta, puoi anche applicare modifiche alle cartelle (Cartelle) e alle icone dell’app (Aspetto), in modo tale da ottenere un’esperienza personalizzata.
Un’altra opzione molto interessante è quella relativa alla modalità notturna, attivabile tramite l’omonima sezione (sposta la levetta da OFF a ON per farlo).

Vorresti impostare Nova Launcher come app home predefinita?
Pigia sull’app Impostazioni situata nel cassetto delle app (è l’icona con il simbolo dei puntini in basso), fai poi tap sulla voce Home e infine apponi segno di spunta in corrispondenza della voce Nova Launcher.
Se invece il launcher non fa al caso tuo e vuoi disinstallarlo, premi sul pulsante con il simbolo del cestino che vedi a schermo e poi sul pulsante OK per confermare l’operazione.



Smart Launcher 5

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Un altro launcher gratuito che ti consiglio di utilizzare, per personalizzare in maniera approfondita l’interfaccia utente del tuo dispositivo Android, è Smart Launcher 5: questo si caratterizza per la sua estetica davvero accattivante.



Come per tutti i launcher indicati in questo tutorial, una volta scaricato e avviato dal Play Store, è necessario che venga selezionato per il suo utilizzo come applicazione home.
Per farlo, premi sulla voce Smart Launcher dal menu a tendina Seleziona un’app home che vedi a schermo.
Premi  inoltre sul pulsante Solo una volta, in modo tale da decidere in seguito se impostarlo come launcher predefinito, seguendo le indicazioni che ti fornirò.

Le icone principali delle app installate sono situate nella schermata principale, in modo da permettere un avvio rapido.
Una funzionalità molto interessante di Smart Launcher 5 è la barra situata in basso, chiamata Smart search, che permette di eseguire in maniera rapida e immediata una ricerca all’interno del device, per individuare facilmente contatti, app e file.



Con uno swipe verso sinistra, puoi invece vedere una barra del menu che racchiude l’elenco delle applicazioni da te installate, suddivise in aree tematiche:
Comunicazione (il simbolo di un fumetto), Internet (il simbolo dei tre pallini collegati tra loro), Giochi (il simbolo di un gamepad), Multimedia (il simbolo di un quadro e di una nota musicale), Accessori (il simbolo di un omino), e Impostazioni (il simbolo di un ingranaggio).

Se vuoi applicare altre personalizzazioni estetiche al launcher, fai un tap prolungato sulla home, in modo da vedere a schermo le voci Pagina principale, Pagina delle app, Sfondo e Temi, le quali ti permettono di modificare rispettivamente tutte le opzioni nella schermata home, l’icona del cassetto delle app (ma anche le icone stesse), lo sfondo della schermata iniziale e anche di impostare un tema personalizzato, con un set di icone alternativo.



Altre opzioni per la personalizzazione sono visibili con uno swipe verso il basso e sono presenti in corrispondenza delle diciture Globali, Barra di ricerca, Pagine Widget, Blocca schermo, Gesti e Sicurezza e privacy.

Ti consiglio, quindi, di fare tap sulle singole voci di menu, per visualizzare tutte le opzioni relative alla personalizzazione, come per esempio la possibilità di modificare il widget di Android (Pagine Widget) e la schermata di blocco dello schermo (Blocco schermo).
Alcune opzioni avanzate relative alla personalizzazione (come per esempio i temi e i pacchetti delle icone aggiuntivi) sono disponibili dietro l’acquisto della versione Pro, il cui costo è di 5,99 €.



Per impostare Smart Launcher 5 come launcher predefinito, fai un tap prolungato sulla home, premi sulla dicitura Imposta Smart launcher come schermata principale predefinita e poi premi sulla voce Sempre.
Per disinstallarlo, invece, procedi tramite il Play Store la cui icona è situata nella schermata principale del tuo device.
Se non sai come si disinstallano le applicazioni su Android, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento.

Avvio applicazioni Now

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Se hai un device Android poco performante dal punto di vista hardware, puoi valutare l’installazione di Avvio applicazioni Now, un launcher alternativo ancora più semplice di quelli presentati finora.

Le caratteristiche principali di questo launcher sviluppato da Google sono la possibilità di visualizzare la sua barra di ricerca nella schermata iniziale, in modo da effettuare le ricerche velocemente.
Inoltre, integrato nella home page, vi è anche il feed di Google Now:
questo permette di avere accesso a una serie di notizie personalizzate ma anche alle informazioni sul traffico e sul meteo, senza dover installare applicazioni aggiuntive.



Scarica quindi Avvio applicazioni Now dal Play Store e poi premi sui pulsanti Installa e Accetto.
Al termine del download, premi sul pulsante Apri e poi fai tap su Avvio applicazioni Now, in corrispondenza della dicitura Utilizza un’app diversa.
Non dimenticare di premere sul pulsante Solo una volta, in modo da scegliere in seguito se impostarlo come launcher predefinito o meno.

Come puoi vedere a schermo, dopo aver accettato i termini e le condizioni del servizio proposte dal launcher, l’interfaccia utente è ridotta al minimo essenziale, in quanto vi sono soltanto le applicazioni sviluppate da Google nella schermata principale.
Tutte le altre app installate sono visibili all’interno del cassetto delle app (è l’icona con il simbolo dei puntini situata in basso al centro).



Per quanto riguarda la personalizzazione del launcher, è possibile intervenire sulle notizie mostrate da Google Now:
fai uno swipe verso sinistra dalla schermata iniziale, dopodiché premi sul pulsante con il simbolo () e poi sulla voce Personalizza in modo da indicare a Google gli argomenti da te preferiti.

Se vuoi impostare Avvio applicazioni Now come launcher predefinito, premi sull’icona Impostazioni (il simbolo di un ingranaggio) che trovi nel cassetto delle app; poi fai tap sulla voce Home e infine apponi il segno di spunta in corrispondenza della voce Avvio applicazioni Now.



Se invece vuoi rimuovere il launcher, premi sul pulsante con il simbolo del cestino presente in questa schermata e poi conferma l’operazione premendo su OK.
Puoi anche disinstallarlo tramite il Play Store (in questo caso ti rimando alla lettura del mio tutorial in cui ti spiego come eseguire quest’operazione).

Altri launcher popolari

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Quelli di cui ti ho parlato nelle righe precedenti sono soltanto alcuni dei più famosi launcher gratuiti per Android:
se hai provato a scaricarli e installarli, ma nessuno di questi rispecchia le tue esigenze, non preoccuparti:
posso ancora aiutarti.
Nelle righe che seguono voglio parlarti delle caratteristiche più importanti di altri launcher molto utilizzati; sono sicuro che riuscirai a trovare quello più adatto alle tue necessità.

  • Buzz Launcher –  è un altro launcher per Android molto utilizzato di cui ti consiglio l’installazione, anche se, a mio gusto estetico personale, presenta un’interfaccia utente un po’ più confusionaria, rispetto agli altri launcher di cui ti ho parlato.
    È gratuito ma propone l’installazione di widget e applicazioni suggerite e sponsorizzate.
    Si tratta, quindi, di app la cui icona compare automaticamente nella home, ma che viene scaricata soltanto se ne esegui il download dal Play Store.
    La sua interfaccia utente è in parte in lingua inglese e in parte in lingua italiana e, per quanto riguarda le sue opzioni di personalizzazione, è da lodare la presenta un’apposita sezione chiamata Themes, tramite la quale è possibile scaricare numerosi pacchetti estetici, per applicare più modifiche contemporaneamente in pochi tap.
  • Microsoft Launcher – è un launcher dalle ottime valuzioni che eccelle in ogni suo aspetto.
    Com’è facile intuire, Microsoft Launcher è sviluppato dal colosso di Redmond e, grazie all’utilizzo di quest’app, puoi dare un nuovo tocco estetico alla schermata home del tuo device, con un look minimale oltre che elegante.
    La sua caratteristica di maggior risalto è l’integrazione con i servizi Microsoft, come Outlook e Skype.
  • EverythingMe Launcher –  è un altro launcher Android gratuito che ti consiglio di utilizzare se vuoi velocizzare al massimo l’accesso alle app e alle informazioni del tuo dispositivo, attraverso diversi strumenti di personalizzazione.
    Vi è infatti una barra aggiuntiva per le icone che, collocata sopra la barra dock, integra le applicazioni da te più utilizzate.
    Le app sono poi divise in cartelle con una categorizzazione automatica, mentre con uno swipe verso il basso puoi visualizzare una barra di ricerca grazie alla quale trovare velocemente app, numeri di telefono e altri file, in maniera rapida.
    L’applicazione è gratuita ma presenta consigli per l’installazione di app sponsorizzate e annunci pubblicitari, che è possibile rimuovere acquistando la versione Premium, il cui costo è di 4,59€.
  • Apus Launcher – è un altro launcher molto famoso e te ne consiglio il download per le sue svariate possibilità di personalizzazione della schermata home.
    Anche utilizzando questo launcher le applicazioni vengono ordinate automaticamente in cartelle, in quanto sono organizzate a seconda della frequenza di utilizzo.
    Apus Launcher è gratuito ma di contro presenta diversi banner pubblicitari e consigli per l’installazione di applicazioni sponsorizzate (non rimovibili) che potresti trovare un po’ invadenti.

office per android



office per android

Utilizzare smartphone o tablet equipaggiati con Android significa avere la possibilità di lavorare in mobilità facendo cose che fino a qualche anno fa sembravano impensabili. Mi riferisco alla stesura di documenti complessi con immagini, collegamenti ipertestuali e grafici, all’elaborazione di fogli di calcolo e alla creazione di presentazioni che hanno ben poco da invidiare a quelle realizzate su PC.

L’importante, come in tutte le cose, è utilizzare le applicazioni giuste… come quelle che sto per segnalarti oggi. Qui sotto trovi una breve, ma spero utile, rassegna con le migliori suite in stile Office per Android grazie alle quali potrai redigere documenti, sviluppare fogli di calcolo e realizzare presentazioni senza accendere il computer.



La maggior parte delle soluzioni che prenderemo in esame sono gratuite (almeno nella loro versione di base), funzionano in modalità offline e sono tradotte completamente in lingua italiana:
devi solo scegliere quella che ti sembra più adatta alle tue esigenze e imparare a sfruttarla al meglio seguendo le indicazioni che sto per darti.
Buona lettura e buon divertimento… o buon lavoro, a seconda dei punti di vista!

Microsoft Office per Android

Se lavori spesso con i documenti di Office e hai bisogno di una compatibilità assoluta con la suite di casa Microsoft, la tua scelta non può che ricadere sulle applicazioni di Office per Android.
Si tratta delle versioni mobile di Word, Excel, PowerPoint e Outlook rilasciate ufficialmente dal colosso di Redmond, attraverso le quali è possibile aprire, creare e modificare qualsiasi tipo di documento.
Le app sono gratuite per tutti i device che non superano i 10.1″ di grandezza, altrimenti richiedono una sottoscrizione al servizio Office 365 per 10 euro/mese.
La sottoscrizione a Office 365 serve anche per sbloccare alcune funzionalità avanzate sui dispositivi con dimensioni inferiori ai 10.1″.



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Le applicazioni di Office funzionano tranquillamente in modalità offline ma offrono la possibilità di sfruttare i servizi di cloud storage, come ad esempio Dropbox e OneDrive per il salvataggio e il download dei documenti. La loro interfaccia utente è estremamente intuitiva:
su tablet ricalca quasi perfettamente quella delle controparti desktop di Word, Excel ecc.
mentre su smartphone offre un comodo menu a tendina collocato nella parte bassa dello schermo (e richiamabile premendo sull’icona della matita collocata in alto a destra) che permette di scorrere facilmente tra tutte le funzioni delle app.



Da sottolineare, inoltre, la vasta gamma di template che permettono di creare vari tipi di documenti, fogli di calcolo e presentazioni direttamente da smartphone e tablet.

WPS Office

Tra le migliori alternative a Microsoft Office per Android c’è sicuramente WPS Office.
Si tratta di una suite gratuita che offre la possibilità di visualizzare documenti di Word, presentazioni di PowerPoint, fogli di Excel e file PDF rispettando quasi sempre la loro formattazione originale.



Inoltre, consente di creare documenti di testo, memo, fogli di calcolo e presentazioni salvandoli in vari formati di file.
Il salvataggio e il caricamento dei file può avvenire anche dai servizi di cloud storage, come Dropbox, Google Drive, OneDrive e BOX, e dai server WebDAV/FTP impostati dall’utente.

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WPS Office racchiude tutte le sue funzionalità all’interno di un’unica app ed è completamente in italiano.
La sua interfaccia utente è molto facile da usare:
per creare un nuovo file basta premere sul pulsante (+) collocato in basso a destra, mentre per formattare i documenti e accedere alle funzioni principali dei fogli di calcolo basta premere sul pulsante Strumenti collocato in fondo allo schermo.
Non è richiesta una connessione a Internet attiva per utilizzare l’applicazione.

Da segnalare anche la disponibilità di una versione Pro di WPS Office che per 99 cent/mese o 6,99$/anno permette di firmare i documenti PDF e annulla la visualizzazione degli annunci pubblicitari all’interno della app.



Polaris Office

Tra le suite per la produttività più usate su Android c’è anche Polaris Office, la quale consente di visualizzare, modificare e creare documenti di testo semplici, documenti di Word, presentazioni e fogli di calcolo.
Include anche dei comodi modelli preimpostati per la creazione di documenti dall’aspetto professionale in pochissimi “tap”.

Ci sono due versioni di Polaris Office:
una gratuita di base e una a pagamento (4,19€/mese o 29,99€/anno) che offre la possibilità di modificare i PDF, esportare i documenti di Office come PDF, proteggere i file con una password, sfruttare la funzione di scrittura a mano, sincronizzare l’applicazione con un numero massimo di 15 dispositivi e molto altro ancora.



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L’interfaccia di Polaris Office è molto simile a quella di Microsoft Office:
in basso a sinistra c’è un pratico menu a tendina che permette di accedere a tutte le funzioni principali per la modifica di documenti, fogli di calcolo e presentazioni.
Per creare un nuovo documento, poi, basta fare “tap” sul pulsante (+) che si trova nella schermata principale della app e scegliere il tipo di file da creare.



Non può mancare il supporto a vari servizi di cloud storage, come ad esempio Dropbox, Google Drive, OneDrive, Box, Amazon Drive e uCloud, ma l’applicazione può essere usata anche in modalità offline. Inoltre, anche se inizialmente richiesto, non è necessario creare un account per utilizzarla.

AndrOpen Office

Come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, AndrOpen Office è un porting quasi perfetto di OpenOffice/LibreOffice per Android.
Purtroppo non risulta stabile allo stesso modo su tutti i device e la sua interfaccia non è particolarmente comoda da usare (in quanto ricalca al 100% quella della versione desktop), ma per quello che offre vale sicuramente la pena provarla.



Con AndrOpen è possibile visualizzare, modificare e creare documenti, fogli di calcolo, presentazioni, disegni, formule e database.
Inoltre sono disponibili degli add-on (da scaricare dal Play Store) che permettono di aggiungere il controllore ortografico in varie lingue, installare font aggiuntivi e importare i documenti in formato PDF.

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Tra i numerosi add-on disponibili ce n’è anche uno a pagamento, l’AndrOpen Office Professional Pack, grazie al quale è possibile rimuovere i banner pubblicitari dalla app e aggiungere il supporto ai formati di file OpenOffice.org 1.0 e StarOffice 6.0.

Per il resto, non c’è molto da dire:
 nella schermata iniziale dell’applicazione si può scegliere se creare un nuovo documento, se aprirne uno già esistente (caricandolo anche da app esterne) o se installare un add-on dal Play Store.
L’interfaccia di Writer, Calc ecc.
per la visualizzazione e la modifica dei documenti è identica a quella di OpenOffice per PC (con degli strumenti che permettono di simulare il funzionamento di mouse e tastiera sul touch-screen).



OfficeSuite

Merita sicuramente una prova anche OfficeSuite che è disponibile in due versioni:
una gratis di base e una a pagamento (3,21€/mese o 21,45€/anno) che permette di installare font aggiuntivi, ricercare i termini nel dizionario, firmare i documenti, modificare i PDF, proteggere i documenti con password e include un editor di immagini.

L’applicazione in entrambe le versioni consente di visualizzare, modificare e creare nuovi documenti di Word, presentazioni di PowerPoint e fogli di Excel con una facilità impressionante. Il merito va alla sua interfaccia utente che è tradotta completamente in italiano e dispone di una comoda toolbar (collocata in alto) attraverso la quale si può accedere velocemente alle funzioni di formattazione e modifica dei file.



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Va inoltre sottolineato che OfficeSuite supporta tutti i principali servizi di cloud storage (Dropbox, Google Drive, OneDrive, SugarSync e Box) e che include alcuni modelli preimpostati per la realizzazione di documenti, presentazioni e fogli Excel.
Nonostante ciò funziona anche offline e senza registrazione (che viene richiesta, ma si può saltare premendo sull’apposito pulsante).



Google Drive

Per finire voglio segnalarti Google Drive e tutte le applicazioni per la produttività sviluppate da Google.
Si tratta di Documenti, Fogli e Presentazioni che come largamente intuibile dai loro nomi consentono di creare documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni dai dispositivi Android.

Si basano sul cloud.
Per utilizzarle, infatti, occorre autenticarsi con il proprio account Gmail ma funzionano anche in modalità offline.
Inoltre offrono uno straordinario supporto al lavoro contemporaneo con altri utenti, il che le rende molto adatte ai lavori di gruppo. Supportano i documenti di Microsoft Office e sono completamente in italiano.
Qui sotto ci sono i link del Play Store per scaricarle, ovviamente gratis.



IMMAGINE QUI 6

  • Google Drive – Scarica da qui.
  • Google Documenti – Scarica da qui.
  • Google Fogli – Scarica da qui.
  • Google Presentazioni – Scarica da qui.

A questo punto, non ti resta che scegliere la tua suite per la produttività preferita e installarla sul tuo smartphone e/o sul tuo tablet per cominciare a realizzare (e visualizzare) documenti di ogni genere.