Tomtom per Android



tomtom per android

Sono sempre di più le persone che rinunciano all’acquisto di un navigatore satellitare per auto in favore degli smartphone, che con le giuste applicazioni possono svolgere lo stesso compito in maniera egregia.

TomTom questo lo sa bene e per affrontare la questione ha lanciato TomTom per Android, un’applicazione capace di trasformare tutti gli smartphone dotati di GPS in navigatori da auto completi di mappe offline, indicazioni vocali, informazioni sul traffico e molto altro ancora.

La app si può scaricare gratuitamente ma prevede un limite di 250 Km, ai quali vengono aggiunti 75 Km bonus ogni mese.

Dopo aver superato questa soglia, bisogna sottoscrivere l’abbonamento al servizio con prezzi a partire da 3,99 euro/mese.



Ma andiamo con ordine.

Come scaricare ed installare Tomtom per Android

Per provare con mano le potenzialità di TomTom per Android

  • apri subito il Play Store
  • scarica l’applicazione sul tuo smartphone.

Come usare Tomtom per Android

Ad operazione completata

  • avvia la app
  • attendi qualche istante affinché quest’ultima si metta in comunicazione con i server remoti
  • premi sul pulsante Inizia subito

A questo punto, vengono illustrate alcune delle funzioni principali di TomTom per dispositivi Android, come ad esempio le mappe offline e le informazioni sul traffico.



Dopodiché viene chiesto di azionare il GPS sul telefono e si accede al menu con le mappe.

Come scaricare una mappa su Tomtom per Android

Per scaricare una mappa sullo smartphone (quindi consultabile anche offline)

  • seleziona quella che t’interessa di più
  • premi sul pulsante Scarica.

Ti segnalo che è possibile scaricare le mappe di singole nazioni, come ad esempio l’Italia o la Grecia, oppure di aree più vaste (es.

Europa, USA e Canada).



Le mappe sono piuttosto corpose (quella dell’Italia occupa oltre 700MB), quindi devi avere un po’ di pazienza prima che il download giunga a termine.

Come ricercare luoghi nella mappa scaricata su Tomtom per Android

Dopo aver completato il download delle mappe in TomTom per Android

  • premi sul pulsante OK per passare alla schermata principale della app
  • autorizza quindi la rilevazione della tua posizione geografica premendo sul pulsante
  • e comincia a usare il tuo navigatore GPS portatile


Come cercare una destinazione su Tomtom per Android

Per cercare una destinazione:



  • premi sull’icona (…) collocata in basso a sinistra
  • seleziona la voce Cerca dal menu che compare

Puoi trovare i percorsi per raggiungere:

  • specifici indirizzi (es.Piazza Italia 1)
  • le località in cui risiedono i tuoi Contatti (vengono importati automaticamente dalla rubrica)
  • e i punti d’interesse
  • infine i locali pubblici e le attività commerciali presenti nei paraggi.

Una volta selezionata la tua destinazione, premi sul pulsante blu e verrà avviata la navigazione guidata che ti porterà verso quest’ultima.
Come già anticipato in precedenza, sulla mappa vengono evidenziati tutti i punti in cui sono presenti gli Autovelox e vengono visualizzate le informazioni relative al traffico (disponibili solo se la connessione a Internet è attiva).

Per attivare la segnalazione anche per Parcheggi e Stazioni di servizio, torna nel menu della app e seleziona le voci che riguardano questo tipo di destinazioni.

Per aggiungere un punto della mappa alla lista dei luoghi da memorizzare (le mie posizioni),



  • tieni premuto per un paio di secondi il dito sullo schermo,
  • poi premi sul pulsante che compare sullo schermo
  • seleziona la voce Aggiungi a Le mie posizioni dal menu che si apre.

Come attivare mappa in 3D su Tomtom per Android

È possibile anche attivare la visualizzazione della mappa in 3D premendo l’icona della freccia che si trova sulla parte sinistra dello schermo.

Come scaricare mappe aggiuntive su Tomtom per Android

Vuoi scaricare altre mappe sul tuo telefonino?
Nessun problema.



  • Richiama il menu di TomTom per Android premendo sul pulsante
  • scorri fino e in fondo la schermata che si apre
  • seleziona prima l’icona dell’ingranaggio
  • poi la voce Mappe


Per quanto riguarda gli update delle mappe, si possono scaricare almeno 4 aggiornamenti completi all’anno per tutta la durata della app.

Per rimuovere tutte le limitazioni e usufruire della versione completa del servizio, vai ancora una volta nel menu dell’applicazione e seleziona la voce Upgrade da quest’ultimo.

Sono disponibili tre tipi di sottoscrizione:

quello mensile che costa 3,99 euro; quello annuale che costa 19,99 euro e quello triennale da 44,99 euro.



antivirus android




antivirus android

Gli smartphone e i tablet Android, grazie alle loro infinite potenzialità, sono riusciti ad attirare l’attenzione di tutti.
Ma proprio tutti.
Compresi i malintenzionati, che, sempre più spesso, prendono di mira il sistema operativo del robottino verde con dei malware progettati ad hoc.
Malware che spiano le attività degli utenti, mostrano pubblicità indesiderate e compiono altre operazioni “poco carine” ai danni delle vittime.

Ma come proteggersi da queste minacce?
Niente panico.
Per fortuna, sul Play Store di Google, sono arrivati molti antivirus Android che permettono di proteggere smartphone e tablet da tutti i malware più pericolosi.
La maggior parte di essi, almeno nella loro versione di base, sono gratuiti e includono diverse funzioni aggiuntive, come ad esempio quelle per rintracciare i dispositivi in caso di furto/smarrimento e bloccare le chiamate indesiderate.

Adesso te ne segnalo alcuni fra i più affidabili:
quelli che hanno ottenuto i migliori risultati nei test comparativi e che, risultati alla mano, garantiscono una protezione completa del sistema senza influire in maniera negativa sulle sue performance.
Scegli quello che ti sembra più adatto alle tue esigenze e provalo.
Qui sotto trovi tutte le istruzioni di cui hai bisogno.

Avast

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Un antivirus Android di primissimo livello che può garantire una protezione completa di smartphone e tablet è Avast che, come nella sua famosissima versione per computer, monitora in tempo reale tutte le applicazioni installate sul device e blocca quelle sospette.
Consente inoltre di impostare un PIN di sblocco per le app, di filtrare le chiamate indesiderate e di scoprire quali applicazioni sono un po’ troppo “ficcanaso” sotto il punto di vista della privacy.

Per utilizzare Avast per Android, scaricalo dal Play Store, avvialo e segui la procedura di configurazione iniziale premendo sul pulsante Continua.
Quando ti viene chiesto se vuoi avviare subito un controllo anti-malware facendo una scansione di tutte le app installate sul dispositivo, accetta facendo “tap” sul bottone Analizza questo dispositivo e attendi che la scansione venga portata a termine. Oltre alle applicazioni sospette, Avast rileva anche le impostazioni del sistema che possono essere potenzialmente pericolose, come l’autorizzazione di installare app da origini sconosciute.

Al termine della scansione verrai “catapultato” nella schermata principale di Avast; schermata che presenta una serie di icone corrispondenti a varie funzioni della app: selezionando la lente d’ingrandimento e premendo sul pulsante Analizza questo dispositivo puoi avviare una nuova scansione antimalware di Android; selezionando il logo di Avast puoi visualizzare una serie di applicazioni esterne all’antivirus che permettono di cancellare i file inutili dal device (Cleanup), rintracciare smartphone e tablet in caso di smarrimento (Anti-Theft), risparmiare batteria (Battery Saver) e altro ancora; spostandoti sull’icona del Wi-Fi puoi analizzare il grado di sicurezza della rete wireless a cui sei connesso, mentre selezionando l’icona con le tre linee orizzontali puoi accedere a una serie di funzioni aggiuntive come quella per bloccare l’accesso alle appbloccare le chiamate indesiderate e scoprire le applicazioni che non rispettano la privacy (Consulente privacy).

La scansione di Avast avverrà automaticamente ogni volta che tenterai di installare una nuova app sul tuo telefono (o tablet).
In questo modo tutti i malware e gli elementi indesiderati verranno bloccati “sul nascere” prima che possano arrecare danni al sistema.




AVG

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AVG è un nome storico nel settore della sicurezza informatica, non poteva certo esimersi dal lanciare un antivirus per Android.
Eccoci dunque qui a parlare di AVG Free, un ottimo antivirus gratuito che permette di debellare tutte le minacce più note per Android, bloccare le chiamate indesiderate e migliorare le prestazioni del dispositivo su cui viene installato.

Per utilizzare AVG sul tuo smartphone o tablet, non devi far altro che scaricare la app dal Google Play Store , avviarla e premere sul pulsante Inizia.
Dopodiché devi scegliere se rimanere con la versione free dell’antivirus o se passare a quella Pro, che non include banner pubblicitari e offre funzioni aggiuntive come il blocco e il backup delle applicazioni.

Una volta confermata la volontà di usare AVG Free (premendo sul bottone Continua con la pubblicità), premi sul pulsante giallo Scansione presente nella schermata principale della app per avviare la prima scansione antimalware del sistema.
L’operazione dovrebbe durare appena pochi minuti.




In seguito alla scansione del telefono (o del tablet), puoi divertirti a scoprire le altre funzioni di AVG selezionando le varie icone disponibili nel suo menu iniziale:
recandoti nel menu Protezione puoi aggiornare le definizioni antimalware, controllare un file e regolare vari parametri relativi alla scansione antivirus; premendo sull’icona dedicata alla Privacy puoi bloccare le chiamate indesiderate e cancellare i dati della navigazione online, mentre recandoti nella sezione Prestazioni puoi monitorare (e ottimizzare) i consumi di memoria e batteria. I nuovi utenti possono provare per 30 giorni tutte le funzionalità di AVG Pro, che costa 8,39 euro.

Avira Antivirus Security

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Avira è un altro antivirus nato, è cresciuto, in ambiente PC che è riuscito ad affermarsi anche su Android.
Nella sua versione di base, gratuita, include un sistema di protezione in tempo reale che scansiona tutte le app installate sul telefono (o sul tablet), una funzione antifurto e un filtro per bloccare i numeri indesiderati.

Dopo averlo installato sul tuo device, segui il tour iniziale dell’applicazione (oppure saltalo, premendo sulla voce Ignora il tour) e crea un account gratuito sul network di Avira online premendo sul pulsante Registrati.

Ad iscrizione ultimata, partirà automaticamente la scansione antimalware del sistema.
Per visualizzare i progressi dell’operazione premi sulla voce Antivirus presente nella schermata principale di Avira, mentre per accedere alle altre funzioni del software seleziona una delle voci disponibili nel menu iniziale:
Antifurto per impostare la localizzazione remota del device in caso di furto/smarrimento; Protezione identità per monitorare email e contatti; Blacklist per bloccare chiamate ed SMS provenienti da numeri indesiderati, è così via.




Per sbloccare le funzioni avanzate di Avira, puoi sottoscrivere un abbonamento alla versione Pro dell’antivirus pagando 8,15 euro all’anno.
Tra le funzioni riservate agli utenti Pro ci sono il supporto tecnico da parte del produttore, la navigazione protetta per effettuare acquisti online e operazioni bancarie online in tutta sicurezza e l’aggiornamento orario delle definizioni antimalware.

Eset Antivirus

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Eset è un’altra soluzione per la sicurezza dei sistemi Android nata da una “costola” di un noto antivirus per PC.
È disponibile in una versione di base gratuita che include tutte le funzioni per il rilevamento dei malware (sia automatico che on-demand) e un sistema anti-furto per rintracciare i dispositivi in caso di smarrimento.
La versione completa, a pagamento, che costa 9,99 euro/anno, offre in più la possibilità di filtrare le chiamate, controllare le impostazioni di sicurezza di Android e avere una protezione contro il phishing.

Dopo aver scaricato Eset Antivirus dal Play Store, avvia la app e assicurati che ci sia selezionata la lingua italiana.
Dopodiché togli il segno di spunta dalla voce relativa alla ricezione di offerte speciali da parte di Eset e premi su Accetto per accettare le condizioni d’uso del software.

Ad operazione completata, premi su Avanti per accettare l’attivazione del sistema Live Grid (un sistema di protezione cloud per rilevare i malware tramite un database online), seleziona la voce Abilita rilevamento dal menu a tendina collocato al centro dello schermo per attivare il controllo delle app installate sul device in tempo reale e vai ancora avanti premendo sul pulsante Fine.




A questo punto, se ti viene proposto di attivare la versione di prova gratuita delle funzioni Premium di Eset (quelle disponibili nella versione a pagamento della app), rifiuta premendo sul pulsante No, grazie e attendi che venga attivata la versione free dell’antivirus.

Alla fine della configurazione guidata partirà una scansione anti-malware del dispositivo. Per controllare l’andamento della procedura, seleziona la voce Controllo in corso dal menu iniziale della app.
Se invece vuoi attivare la funzione Anti-furto di Eset, premi sull’apposito pulsante e segui la procedura guidata che ti viene proposta:
si tratta di impostare un codice di sicurezza per proteggere il telefono (o tablet) ed evitare la disinstallazione di Eset senza permesso.

Bitdefender Free

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Bitdefender Free è la soluzione ideale per chi cerca un antivirus Android essenziale, rapido e gratuito che tenga sotto controllo le app installate sul dispositivo senza offrire funzioni extra, tipo la localizzazione da remoto o il blocco delle chiamate indesiderate.

Per installarlo sul tuo smartphone (o tablet), cercalo sul Play Store e premi sul pulsante di download.
Successivamente, avvia l’applicazione, accettane le condizioni d’utilizzo e avvia una scansione completa delle app installate sul device premendo sul pulsante Scan.
Bitdefender provvederà a controllare tutte le app presenti su Android e, grazie alla funzione Autopilot, riuscirà a impedire l’installazione di nuove app che contengono malware o elementi indesiderati.




Per una protezione più completa è disponibile la suite Bitdefender Mobile Security che costa 0,99 euro/mese o 9,95 euro/anno dopo 14 giorni di prova gratuita e include anche funzioni per proteggere la navigazione online, bloccare le chiamate indesiderate e localizzare il dispositivo da remoto.

AhnLab V3 Mobile Security

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Anche se il suo nome è meno noto di quello degli antivirus Android analizzati in precedenza, ti consiglio di prendere in considerazione anche AhnLab V3 Mobile Security che negli ultimi test comparativi, come quello di AV-Test, sta ottenendo dei risultati davvero impressionanti.
Al momento non è stato ancora tradotto in italiano, ma la sua efficacia e le sue tante funzioni (antimalware, anti-furto e protezione della privacy) lo rendono una soluzione veramente interessante.

Per installare AhnLab V3 Mobile Security sul tuo smartphone (o sul tuo tablet), scaricalo dal Play Store:
è gratis. Dopodiché avvialo, accetta le sue condizioni d’uso mettendo il segno di spunta accanto alla voce Agree e premi sul bottone Next.




Nella schermata che si apre, scegli se includere anche file e cartelle (Files and Folders) e applicazioni potenzialmente indesiderate (Potentially Unwanted Application) nella scansione antimalware e vai avanti premendo su Next. Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Wi-Fi per scaricare le definizioni antimalware solo sotto rete Wi-Fi (altrimenti potresti consumare molto traffico dati) e fai “tap” su NextScan per avviare la prima scansione del dispositivo.

Una volta terminata la scansione e raggiunta la schermata principale di AhnLab V3 Mobile Security, puoi premere sul pulsante Menu collocato in alto a sinistra (l’icona con le tre linee orizzontali) e accedere a tutte le funzioni dell’applicazione:
URL scan per verificare la sicurezza delle pagine Web (funzione Pro), Privacy advisor per verificare il grado di privacy delle applicazioni, Privacy cleaner per cancellare i dati della navigazione Web e altre informazioni sensibili dal device; Hidden Gallery per creare una gallery di foto privata (funzione Pro); Anti-Theft per rintracciare il dispositivo a distanza in caso di furto/smarrimento; Call Block per bloccare le chiamate indesiderate e così via.

È disponibile anche una versione di AhnLab V3 Mobile Security a pagamento con funzioni extra, come ad esempio il blocco delle app, il controllo antimalware degli indirizzi Web e la gallery fotografica privata.
Tutte le funzioni, comunque, sono disponibili in prova gratuita per 10 giorni.

come aggiornare facebook per android




come aggiornare facebook per android

Tutti i tuoi amici ti hanno parlato di come Facebook abbia introdotto sempre nuove funzionalità, tra cui uno strumento integrato che permette di realizzare aggiornamenti di stato con sfondi e scritte colorate. Altre persone ti hanno invece raccontato di come sono riuscite a pubblicare delle GIF (brevi immagini animate) tramite i commenti di Facebook.
Queste novità di Facebook ti interessano parecchio ma purtroppo tu non riesci ad usufruirne in quanto non sono presenti nella tua applicazione di Facebook per Android.

Non riesci a capire come mai?
Tranquillo, posso aiutarti.
Una tra le motivazioni più frequenti che riguardano l’assenza di nuove funzionalità in un’applicazione per smartphone, è data dalla mancata esecuzione di un aggiornamento.
Le applicazioni per Android si aggiornano di continuo per far fronte a bug (errori di tipo informatico nel funzionamento del sistema) o per l’introduzione di nuove funzionalità.
Di conseguenza, se non ancora non trovi le nuove funzionalità di Facebook, può essere dovuto al fatto che non hai aggiornato l’applicazione sul tuo smartphone Android.

Come dici?
Non sei molto esperto in merito e non sai come aggiornare Facebook per Android?
Niente paura, posso aiutarti.
Se vuoi sapere come effettuare l’aggiornamento di Facebook sul tuo dispositivo, altro non devi fare se non metterti seduto comodo.
Prenditi qualche minuto di tempo libero per leggere con calma questa mia guida.
Ti spiegherò in maniera molto semplice e intuiva come potrai farlo:
segui i passaggi da me indicati e non potrai sbagliare.
Pronto per iniziare?
Come al solito,  ti auguro una buona lettura.

Come aggiornare Facebook per Android

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Sei in possesso di uno smartphone o di un tablet con sistema operativo Android e vorresti scoprire come fare per aggiornare Facebook per Android all’ultima versione disponibile, in modo tale da ricevere gli aggiornamenti e le funzionalità di cui tutti parlano.
Molto bene; per farlo, apri il Google Play Store (l’icona ha la forma di un sacchetto della spesa con il simbolo ▶︎ al centro) e adesso premi sul pulsante  che si trova in alto a sinistra.
A questo punto seleziona la voce Le mie app e i miei giochi dal menu che sarà comparso di lato.

Adesso cerca di individuare l’applicazione di Facebook, dovrebbe trovarsi nella lista di quelle che richiedono l’esecuzione di un aggiornamento.
Se l’applicazione di Facebook è presente in questa sezione e compare il pulsante Aggiorna, significa che è pronta per essere aggiornata e potrai eseguire manualmente il suo aggiornamento.

Per farlo premi quindi sulla sua icona e poi sul pulsante Aggiorna che trovi su sfondo verde.
A questo punto partirà il download dell’applicazione e dovrai soltanto attendere che l’aggiornamento venga scaricato ed eseguito.
L’applicazione si starà quindi aggiornando e una volta che questo si sarà concluso e che comparirà il pulsante Apri, potrai avere a disposizione le ultime funzioni che vi sono state introdotte.

Questa procedura di aggiornamento può essere semplificata, se lo desideri.
Se stai leggendo questa guida dal tuo smartphone Android, ti consiglio di fare tap sul link che troverai qui di seguito.
Ti suggerisco questa possibilità perché così potrai così aggiornare Facebook per Android in maniera più immediata, effettuando l’aggiornamento dell’applicazione tramite il link che ti condividerò e che rimanda al Play Store.
Una volta che vi avrai fatto tap e che visualizzerai la schermata di Play Store relativo all’applicazione di Facebook, potrai premere sul pulsante Aggiorna ed eseguire l’aggiornamento dell’app.




  • Facebook – aggiorna l’app facendo tap su questo link che rimanda al PlayStore di Android

Anche in questo caso, una volta aggiornata l’applicazione, dovresti poter disporre delle nuove funzionalità, qualora queste siano presenti nelle note di rilascio dell’aggiornamento.

In realtà, queste procedure che abbiamo visto assieme, possono essere eseguite automaticamente sui dispositivi Android.
Devi infatti sapere che il tuo smartphone può scaricare e installare in automatico le applicazioni Android, non appena sono disponibili versioni più recenti.
Per usufruire di questa funzionalità, e lasciare che sia il tuo smartphone Android ad aggiornare Facebook automaticamente, dovrai agire a livello delle impostazioni.

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Non sei sicuro di come procedere?
Non preoccuparti, segui le mie istruzioni, sto per spiegarti come attivare la funzione di aggiornamento automatico delle applicazioni Android.
Per prima cosa apri il Google Play Store, e poi premi sul pulsante  che si trova in alto a sinistra.
Adesso dovrai selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare di lato.
Successivamente, individua e tocca la voce Aggiornamento automatico app.




Dovresti a questo punto individuare la voce Aggiornamento automatico app solo tramite Wi-Fi.
Nel caso in cui questa voce non sia attiva, spuntala per attivarla.
In questo modo avrai attivato l’aggiornamento automatico che avverrà soltanto non appena ti connetterai con il tuo smartphone o tablet a una rete Wi-Fi.  Eviterai inoltre che gli aggiornamenti vengano quando stai utilizzando i dati a pacchetto; così non consumerai il traffico Internet per gli aggiornamenti delle applicazioni sul tuo dispositivo Android.

Metodo alternativo per aggiornare Facebook

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Se possiedi uno smartphone Android ma non è presente il Google Play Store, puoi comunque eseguire la procedura di aggiornamento per l’applicazione di Facebook.
Ti basterà soltanto seguire una procedura alternativa che richiederà l’aggiornamento del pacchetto apk per Facebook e di conseguenza, l’installazione della versione più recente dell’app.

Il metodo alternativo che ti permette di aggiornare Facebook ti richiederà di utilizzare il tuo smartphone e di scaricare il pacchetto Apk nella memoria del tuo dispositivo.
Per farlo, apri il browser che utilizzi per navigare su Internet sul tuo smartphone o tablet (per esempio Chrome o Firefox) e visita il seguente sito Internet:
http://www.apkmirror.com/apk/facebook-2/facebook/.




Nella schermata che si apre, in corrispondenza della voce All Versions, individua la versione più recente di Facebook in base alla data dell’aggiornamento (fai attenzione a non scaricare la versione alpha o beta dell’app) e premi sull’icona della freccia in giù che si trova accanto alla versione più recente dell’app di Facebook.

A questo punto, dovrai procedere a scaricare il pacchetto apk di Facebook.
Per farlo, scorri la pagina che si apre fino a che non individui il riquadro con la voce Download.
Adesso non devi fare altro che premere sul collegamento in base alla versione del sistema operativo presente sul tuo dispositivo Android.
Una volta individuata, fai tap su di essa e procedi al download dell’applicazione premendo sul pulsante Download Apk che troverai nella schermata successiva.

Tieni presente che, quando ti verrà chiesto con quale app vuoi scaricare il pacchetto apk di Facebook, dovrai indicare il browser che stai utilizzando per navigare (per esempio Chrome) e rispondi poi OK all’avviso che comparirà sul tuo smartphone per confermare il download del pacchetto apk.

Se hai eseguito tutti i passaggi che ti ho indicato in maniera corretta, dovrai ora aprire il pacchetto apk che hai scaricato tramite l’applicazione Download di Android.
In alternativa puoi utilizzare un file manager che puoi scaricare gratuitamente tramite PlayStore (uno dei più famosi e scaricati è ES Gestore File).
Seleziona quindi il pacchetto apk di Facebook che hai scaricato sul tuo dispositivo e conferma l’installazione dello stesso premendo sul pulsante Installa.




Nel caso in cui ti compaia un messaggio di errore, significa probabilmente che dovrai autorizzare l’installazione per le app di terze parti, ovvero quelle scaricate da dispositivi diversi da Google Play Store.
Per farlo, segui i seguenti passaggi:
vai subito nel menu Impostazioni > Sicurezza di Android e autorizza l’installazione di app provenienti da origini sconosciute mettendo il segno di spunta accanto all’omonima voce.

Altre app di Facebook per Android da scaricare e aggiornare:

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Oltre a Facebook, all’applicazione principale del social network che hai appena aggiornato, esistono anche delle applicazioni ufficiali collegate direttamente e indirettamente a Facebook che puoi scaricare e aggiornare sul tuo smartphone Android.
Qui di seguito ti indico quelle maggiormente degne di nota che puoi scaricare gratuitamente sul tuo dispositivo Android.

  • Facebook Messenger – È l’applicazione ufficiale di Facebook che ti permette di rimanere in contatto con tutti i amici di Facebook.
    Può essere usata per scambiarsi messaggi, file e chattare in tempo reale con i propri amici presenti sul social network.
    È disponibile gratuitamente per Android, iOS e Windows Phone.
  • Gestore delle pagine Facebook – È l’app ufficiale per dispositivi mobili che ti permette di creare e gestire le pagine ufficiali su Facebook.
    È disponibile per Android ma anche per iPhone/iPad.
  • Facebook Groups – Si tratta di un’applicazione di Facebook dedicata ai gruppi presenti all’interno del social network che permette di gestire, ma anche di comunicare, con i membri dei gruppi di Facebook, in maniera facile e veloce.
    È disponibile per Android e iOS.
  • Facebook Lite – Il social network è disponibile anche in una versione più leggera che consuma meno traffico Internet e usa anche meno spazio in memoria.
    L’applicazione è disponibile soltanto su Android ed è pensata per funzionare anche con reti mobili 2G o altre connessioni a Internet lente e poco stabili.
  • WhatsApp – Acquisita da Facebook, WhatsApp è l’applicazione per mandarsi messaggi gratuitamente tramite Internet.
    Per approfondire ti consiglio di leggere il mio tutorial su come scaricare WhatsApp.
  • Instagram – Social network fotografico diventato di proprietà di Facebook, in seguito a un’acquisizione.
    Per approfondimenti, ti suggerisco di leggere la mia guida su come usare Instagram.

come calibrare il touch screen android




come calibrare il touch screen android

Hai come l’impressione che lo schermo del tuo tablet Android non risponda correttamente ai comandi?
Quando digiti un testo sul tastierino del telefono la pressione dei tasti non è reattiva e precisa come dovrebbe essere?
Non temere, forse è un problema che si può correggere senza portare il terminale in assistenza, andando a calibrare il touch screen Android a livello software.

Partendo dal presupposto che la perdita di precisione è comune nei dispositivi più datati e/o economici, soprattutto quelli equipaggiati con i display resistivi che soffrono gli effetti del tempo e dei danni accidentali in maniera maggiore rispetto a quelli capacitivi, attualmente più diffusi, calibrare il touch screen Android può dunque rivelarsi utile, se non è stato intaccato l’hardware (vale a dire se le difficoltà riscontrate non sono legate alla rottura del display o a quella di altri componenti interni il dispositivo), per far fronte alle sopracitate problematiche.

Detto ciò e visto che tentar non nuoce, ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di provare a seguire le indicazioni su come calibrare il touch screen Android che sto per fornirti con questa guida. Se sei fortunato, riuscirai a risolvere i problemi di reattività del tuo telefono senza sostituirlo o portarlo a riparare.
Allora, sei pronto?
Si?
Benissimo! Mettiamo al bando le ciance e procediamo.

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Prima che tu possa spaventati e pensare a chissà cosa, ci tengo a farti presente sin da subito che al contrario delle apparenze calibrare il touch screen Android non è per niente complicato.
Tutti, compreso chi – un po’ come te – non si reputa esattamente pratico in nuove tecnologie, possono infatti riuscirci senza particolari problemi.

Prima di spiegarti in che modo procedere calibrare il touch screen Android ci tengo inoltre a farti presente una cosa.
Attualmente l’unica opzione disponibile sui terminali Android che permette di calibrare il touch screen è quella inerente la tastiera virtuale.
Quindi, se riscontri problemi durante la digitazione del testo molto probabilmente le indicazioni che sto per fornirti potranno rivelarsi utili.
In caso contrario, puoi testare in maniera avanzata il grado di precisione e reattività del display e, a seconda dell’esito della cosa, decidere se portare oppure no il tuo smartphone o tablet in assistenza.
Trovi spiegato tutto di seguito.

Calibrare la tastiera virtuale

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Se vuoi scoprire come calibrare il touch screen Android perché incontri delle difficoltà quando devi digitare del testo sul tastierino virtuale del telefono o del tablet, prova per prima cosa ad eseguire una calibrazione della tastiera virtuale usata dal tuo Android.




Per eseguire una calibrazione del tastierino, accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di Impostazioni (la ruota di ingranaggio) e seleziona la voce Lingua e testo Lingua e inserimento (dipende dal modello di smartphone o tablet Android e dalla versione della piattaforma utilizzata) dal menu che compare.
Se non riesci a vedere le voci Lingua e testo o Lingua e inserimento, molto probabilmente devi prima fare tap sulla scheda Controlli che risulta collocata nella parte alta della schermata che ti viene mostrata.

Nella schermata che si apre, seleziona il nome della tastiera usata sul telefono (è quella contrassegnata con il segno di spunta oppure quella che viene indicata in corrispondenza della voce Predefinito) dopodiché recati nel menu con le impostazioni generali e seleziona la voce relativa alla calibrazione.

A questo punto, ti verrà chiesto di digitare un testo sulla tastiera di Android e, successivamente, di premere su Salva per salvare le impostazioni di calibrazione.
Se dopo aver eseguito la procedura la situazione non migliora, prova a ripetere la calibrazione del tastierino mettendo lo schermo dello smartphone in modalità landscape (orizzontale).

Tieni ben presente che l’opzione di calibrazione non è presente in tutte le tastiere di Android, quindi potresti anche non trovarla.
In tal caso, per cercare di rimediare ai problemi di digitazione potrebbe essere utile installare una nuova tastiera sul dispositivo.
Se non sai come si fa e se non sai quali tastiere scaricare, consulta la mia guida su come cambiare la tastiera Android per scoprire in che modo procedere.




Testare il grado di precisione e reattività del display

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Purtroppo, come ti ho già accennato, non esistono altri metodi efficaci per calibrare il touch screen Android a livello software, ma prima di portare il dispositivo in assistenza forse faresti bene a testare in maniera avanzata il grado di precisione e reattività del display.
In che modo?
Te lo indico subito.

Ci sono vari modi per testare il touch-screen di un telefono o un tablet Android.
Il primo sistema, quello più semplice, consiste nello scaricare delle app adatte allo scopo ed utilizzarle per verificare se lo smartphone recepisce in maniera corretta gli input ricevuti su schermo.
Una delle migliori in ambito free è Multi-touch Benchmark Test, la quale permette di visualizzare su uno sfondo nero i punti dello schermo in cui il telefono riconosce il tocco dell’utente e, di conseguenza, di testare il funzionamento del touch screen in maniera estremamente semplice.

Per scaricare Multi-touch Benchmark Test sul tuo dispositivo, accedi alla home screen del tuo smartphone o tablet, premi sull’icona di Play Store, digita multi-touch benchmark test nel campo di ricerca visualizzato in alto e poi fai tap sul pulsante a forma di lente di ingrandimento annesso alla tastiera visualizzata a fondo schermo.
Se vuoi velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi fare tap qui direttamente dal tuo dispositivo.




Successivamente premi sul primo risultato presente nell’elenco di ricerca che ora ti viene mostrato dopodiché fai tap prima sul bottone Installa e poi su Accetto. Attendi quindi alche istante affinché la procedura di download e quella di installazione della app vengano aviate e completate dopoché recati nuovamente nella home screen del dispositivo ed avvia Multi-touch Benchmark Test facendo tap sulla sua icona.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, premi in un punto qualsiasi dello schermo in modo tale da potertene cominciare a servire dopodiché attendi che ti venga mostrato uno sfondo nero ed inizia a premere sullo schermo con le dita per testare i punti del display in cui il dispositivo riconosce il tocco dell’utente.
Eventualmente puoi anche testare il numero di tocchi contemporanei che supporta il display premendo sullo schermo con più dita in simultanea.
Ogni volta che effettui una pressione sul display vengono visualizzati dei cerchi colorati indicanti il fatto che il tocco è stato effettivamente riconosciuto.

Per visualizzare le informazioni il numero di punti simultanei, quello totale dei tocchi oltre che i dati relativi a epa e fps, da’ uno sguardo alle statistiche riportate nella parte in alto a sinistra della schermata della app.

In alternativa, puoi eseguire alcuni test per verificare se sia necessario o meno calibrare il touch screen Android sfruttando degli appositi tool integrati nativamente in alcune versioni della piattaforma mobile del “robottino verde”.




Tali strumenti possono essere richiamati avviando la schermata di composizione della chiamata e “telefonando” il numero *#0*# oppure il numero *#*#2664#*#*.
Per uscire dalle schermata di test e tornare alla home screen di Android, basta premere il tasto Home sul telefono.

Tieni presente che gli strumenti per verificare il corretto funzionamento del touch screen Android non possono essere richiamati con entrambi i codici su tutti i dispositivi.
Inoltre, su alcuni smartphone e tablet tali tool non sono integrati.
In tal caso, per poter verificare se risulti necessario o meno calibrare il touch screen Android dovrai necessariamente ricorrere all’utilizzo di apposite app come quella che ti ho indicato nelle righe precedenti.

come configurare email su android




come configurare email su android

Dopo aver letto la mia guida all’acquisto dedicata agli smartphone, hai deciso di fare il grande passo e hai acquistato un telefono Android.
Dopo aver acceso per la prima volta il dispositivo e aver seguito la procedura di configurazione iniziale, hai pensato di regolarne subito le varie funzionalità disponibili, adattandole a quelle che sono le tue esigenze.
In particolare, vorresti avere la possibilità di leggere la tua posta elettronica direttamente sul telefono, senza più passare per il PC, tuttavia non hai mai compiuto quest’operazione prima d’ora e sei alla ricerca di una guida che ti insegni a far fronte alla tua necessità.

Ebbene, sono felice di comunicarti che hai proprio trovato ciò che fa al caso tuo:
di seguito, infatti, ti illustrerò per filo e per segno tutti i passi da compiere per configurare email su Android nel modo più semplice e rapido possibile.
In particolare, avrò cura di indicarti le app ufficiali da impiegare per accedere ai vari servizi di posta elettronica, se disponibili, dopodiché ti illustrerò le modalità di configurazione delle varie caselle email nell’app predefinita di Android.

Dunque, senza esitare un attimo in più, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono sicuro che, una volta completata la lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato e di scoprire, finalmente, quanto è comodo avere la propria posta elettronica sempre a portata di mano.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e, perché no, buon lavoro!

Indice

  • Come configurare email Gmail su Android
  • Come configurare email Outlook su Android
  • Come configurare email Libero su Android
  • Come configurare email iCloud su Android
  • Come configurare email Aruba su Android
  • Come configurare email Tiscali su Android
  • Come configurare email Register su Android
  • Come configurare email Virgilio su Android
  • Come configurare app email su Android

Come configurare email Gmail su Android

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Configurare email Gmail su Android è davvero un gioco da ragazzi:
per impostazione predefinita, l’app di Gmail è quasi sempre già presente nel sistema e abbinata all’account Google configurato nel dispositivo.
Dunque, se intendi accedere all’indirizzo di posta associato a quest’ultimo, devi semplicemente aprire l’app, effettuare la breve e semplicissima configurazione iniziale (il tutto si riduce a premere un paio di volte sul pulsante Avanti) e il gioco è fatto!

Se, invece, hai intenzione di configurare un secondo indirizzo di posta elettronica Gmail all’interno dell’omonima app, puoi seguire le istruzioni che ti ho fornito nella sezione specifica della mia guida su come entrare in un’altra email.

Vuoi leggere l’email di Google da un’app di terze parti e non da quella ufficiale?
Puoi farlo senza nessun problema:
la quasi totalità delle app di posta elettronica per Android è in grado di riconoscere e applicare in automatico le impostazioni dei server di Gmail.
Per questo motivo, non dovrebbero esserti chieste informazioni supplementari (a parte, ovviamente, l’indirizzo di posta e la password da usare per l’accesso).

Se, per qualsiasi motivo, dovessi averne comunque necessità, qui di seguito puoi trovare i parametri relativi ai server di posta dell’email di Google.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.gmail.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.gmail.com
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se hai bisogno di aiuto aggiuntivo per impostare Gmail, ti esorto a leggere con attenzione la mia guida dedicata all’argomento.

Come configurare email Outlook su Android

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Al fine di semplificare la configurazione dell’email Outlook su Android, Microsoft rende disponibile sul Play Store l’app ufficiale del servizio di posta, in grado di gestire correttamente gli account Outlook, Hotmail, Live e provenienti da diversi altri servizi.

Utilizzarla è estremamente semplice:
dopo averla avviata, è sufficiente immettere l’indirizzo email nell’apposito campo, premere sul pulsante Continua e digitare la password d’accesso nel campo visualizzato subito dopo, per poi completare il login toccando il pulsante Accedi e attendere che l’app completi la configurazione automatica del servizio.




Al termine della procedura, dovresti visualizzare subito le cartelle della tua casella email.
Per quanto riguarda client terzi, in genere, per configurare un account Outlook in altre app di posta elettronica, non è necessario specificare manualmente i parametri relativi ai server da utilizzare, in quanto questi vengono riconosciuti e impostati in automatico; a ogni modo, in caso di necessità, eccoli specificati qui sotto.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imap-mail.outlook.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp-mail.outlook.com
    • Porta: 587
    • SSL: Sì (STARTTLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Per quanto riguarda, invece, la configurazione degli indirizzi di posta abbinati a Office365, bisogna utilizzare i parametri indicati di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP):
    outlook.office365.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp-office365.com
    • Porta: 587
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se hai bisogno di una mano per la configurazione dell’app di Outlook, o desideri ulteriori informazioni riguardo alla gestione delle caselle di posta Microsoft su Android, consulta tranquillamente l’apposita sezione della mia guida su come configurare Outlook.

Come configurare email Libero su Android

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Per ciò che riguarda l’utilizzo di Libero Mail su Android, puoi agire in due modi differenti:
se vuoi evitare di intervenire manualmente sulla configurazione, puoi servirti dell’app ufficiale per Android, disponibile gratuitamente sul Play Store.

Una volta ottenuta l’app, avviala, seleziona Libero nella lista dei provider di posta elettronica compatibili e, quando richiesto, immetti il nome utente e la password della tua casella di posta elettronica.
Dopodiché tocca il pulsante Accedi, indica un nome da abbinare all’account e il nome da usare per la posta in uscita (quello con cui comparirai al mittente).
Tutto qui!

Se, invece, hai intenzione di servirti dell’app di posta predefinita di Android (o di qualsiasi altro client), dovrai usare i parametri specificati di seguito, laddove questi non fossero impostati automaticamente.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Qualora disponessi di una casella PEC Libero, dovrai, invece, indicare le impostazioni seguenti.




  • Server posta in arrivo (IMAP): mail.postacert.it.net
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP):mail.postacert.it.net
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Per informazioni aggiuntive sulla configurazione di Libero Mail in Android, puoi far riferimento al tutorial che ho dedicato all’argomento, realizzato apposta per soddisfare la tua esigenza.

Come configurare email iCloud su Android

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Se vuoi configurare l’email di iCloud su Android, devi necessariamente utilizzare un client di posta elettronica di terze parti, poiché Apple non fornisce, al momento, un’app dedicata a smartphone equipaggiati con il sistema del robottino verde.

Prima di andare avanti e fornirti i parametri di configurazione, da inserire qualora il riconoscimento delle impostazioni del server non fosse automatico, devo farti una doverosa precisazione:
a causa di alcune impostazioni di sicurezza, non è possibile usare la password generale di iCloud per configurare l’email su client non pubblicati da Apple; ciò che bisogna fare, invece, è generare una password specifica da associare all’app in questione, da utilizzare al posto della password generale.




Per effettuare questo passaggio, è però indispensabile che sull’ID Apple abbinato all’email che si desidera configurare sia attiva l’autenticazione a due fattori:
se non l’hai ancora fatto, puoi porre rimedio mettendo in pratica i passaggi che ti ho illustrato in questa guida.

In ogni caso, puoi generare una password specifica collegandoti a questo sito Web (anche tramite lo stesso dispositivo Android) e inserendo, ove richiesto, i dati per accedere a iCloud; in seguito, fai tap sui link Sicurezza Genera password, immetti un’etichetta per identificare la chiave d’accesso che stai per generare (ad es. iCloud su Android) e tocca il bottone Genera.

Una volta visualizzata la chiave d’accesso, prendine nota rispettando maiuscole e minuscole e includi gli eventuali caratteri speciali:
dovrai specificare questa password in fase di configurazione dell’email nel client di posta di Android, al posto di quella che sei solito usare per accedere a iCloud (che, invece, verrà segnalata come errata).

Fatta questa doverosa precisazione, di seguito trovi specificate le impostazioni dei server di posta elettronica iCloud.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.mail.me.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
    • Nome utente: l’indirizzo email, completo di @icloud.com
    • Password: la password specifica generata in precedenza
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.mail.me.com
    • Porta: 587
    • SSL: Sì (anche STARTTLS)
    • Autenticazione necessaria: 
    • Nome utente: l’indirizzo email, completo di @icloud.com
    • Password: la password specifica generata in precedenza

Come configurare email Aruba su Android

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Disponi di una casella di posta elettronica associata a un dominio acquistato su Aruba, oppure un indirizzo di posta @aruba.it @technet.it?
Allora ti farà piacere sapere che, in tal caso, puoi gestire la casella di posta servendoti dell’app ufficiale Webmail Aruba.it, disponibile gratuitamente sul Play Store, senza utilizzare il browser.

Dopo averla ottenuta e avviata, devi semplicemente inserire, dove richiesto, le credenziali d’accesso (indirizzo di posta e password) che sei solito usare per accedere all’email e la casella sarà subito pronta.

Se, invece, preferisci accedere alla posta elettronica usando l’app predefinita di Android, così come ti spiegherò nell’ultimo capitolo di questa guida, dovrai inserire, al momento opportuno e se necessario, i parametri seguenti.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imaps.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtps.aruba.it
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se, invece, disponi di una casella PEC registrata presso il provider in questione, puoi fare affidamento all’app Aruba PEC Mobile, disponibile gratuitamente sul Play Store:
in questo caso, dovrai semplicemente immettere il nome utente e  la password associata al tuo indirizzo PEC e la casella sarà subito pronta.

Qualora volessi gestire la PEC tramite un’app differente, dovrai, all’occorrenza, usare le impostazioni che ti elenco di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imaps.pec.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtps.pec.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Ad ogni modo, ti ho spiegato in modo dettagliato come configurare l’email di Aruba su numerosi dispositivi, inclusi quelli Android, nel mio tutorial interamente dedicato all’argomento.

Come configurare email Tiscali su Android

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Il modo più semplice per configurare l’email di Tiscali su Android è utilizzare l’app ufficiale messa a disposizione dal provider, disponibile gratuitamente sul Play Store:
essa permette, infatti, di accedere immediatamente alla propria casella di posta elettronica semplicemente immettendo i dati d’accesso.

Dopo averla scaricata e avviata, effettua alcuni swipe per saltare il tutorial iniziale, premi sul pulsante Inizia collocato in basso e immetti il nome utente e la password abbinati alla tua casella di posta, dopodiché premi sul pulsante Successivo e segui le istruzioni successive per configurare la casella di posta elettronica (dovrebbe esserti chiesto di assegnare un nome alla casella di posta e di specificare il nome da usare per i messaggi in uscita).

Se, invece, preferisci configurare l’email di Tiscali in un’altra app di posta elettronica, per esempio Gmail per Android, puoi servirti dei parametri che ti specifico qui sotto, qualora le impostazioni del server non fossero riconosciute automaticamente.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.tiscali.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.tiscali.it
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Qualora avessi bisogno di configurare la casella PEC attivata su Libero, devi, invece, utilizzare le impostazioni specificate di seguito.




  • Server posta in arrivo (IMAP): mail.tiscalipec.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.tiscalipec.it
    • Porta: 465 (con SSL/TLS) o 25 (con STARTTLS)
    • SSL: Sì (SSL/TLS o STARTTLS, a seconda della porta scelta poc’anzi)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare email Register su Android

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Disponi di una casella di posta elettronica abbinata a un dominio ospitato da Register.it?
Nessun problema, puoi procedere alla configurazione manuale della casella di posta elettronica immettendo i seguenti parametri nell’app predefinita di Android.

  • Server posta in arrivo (IMAP): pop.securemail.pro
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): authsmtp.securemail.pro
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Se, invece, disponi di una casella di posta elettronica certificata acquistata su Register.it, devi usare i parametri specificati qui sotto.

  • Server posta in arrivo (IMAP): server.pec-email.com
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): server.pec-email.com
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare email Virgilio su Android

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Per quanto concerne Virgilio Mail, puoi evitare la procedura di configurazione manuale utilizzando l’app ufficiale messa a disposizione dal portale di posta elettronica, scaricabile gratuitamente dal Play Store.

Una volta ottenuta l’app, è sufficiente indicare il nome utente e la password della casella di posta elettronica negli appositi campi e il gioco è fatto:
diventa così possibile utilizzare l’app di Virgilio per visualizzare le varie cartelle dell’email appena inserita, senza fare nient’altro.

Se, invece, sei interessato a configurare la posta elettronica di Virgilio in un’altra app per la posta elettronica, così come ti ho spiegato nel capitolo conclusivo di questa guida, devi inserire, in caso di mancato riconoscimento automatico, i parametri IMAP che ti illustro di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): in.virgilio.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): out.virgilio.it
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare app email su Android

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Se non è tua intenzione sfruttare le app messe a disposizione da alcuni dei provider di posta elettronica, oppure se l’app dedicata non è disponibile, puoi utilizzare i parametri IMAP visti in precedenza per aggiungere la casella di posta di tuo interesse all’app predefinita per la gestione delle email installata sul tuo dispositivo; tipicamente, questa applicazione prende il nome di Email.

Farlo è davvero molto semplice:
per prima cosa, recati nelle Impostazioni di Android, tocca la voce Account e fai tap sull’opzione Aggiungi account residente nella nuova schermata che va ad aprirsi.

Successivamente, scegli l’opzione E-mail, indica l’indirizzo di posta elettronica e la password negli appositi campi di testo (ricordando che, per quanto riguarda iCloud, devi immettere la password generata in precedenza) e tocca il pulsante Avanti:
con un pizzico di fortuna, l’app dovrebbe riuscire a configurare automaticamente i parametri del server di posta, chiedendoti di concludere la configurazione indicando la frequenza di controllo della posta in arrivo, se utilizzare o meno l’account per inviare email come impostazione predefinita, se ricevere avvisi in merito alle nuove email, se effettuare la sincronizzazione dei messaggi e se scaricare automaticamente gli allegati sotto rete Wi-Fi.

Una volta definite le suddette impostazioni, premi sul pulsante Avanti per concludere la configurazione dell’account:
a partire da questo momento, potrai accedere alla casella di posta configurata direttamente dall’app E-mail.




Qualora l’app non fosse in grado di rilevare un servizio di posta conosciuto, tocca invece sul pulsante Configur.
manuale 
che viene mostrato a schermo, premi sul pulsante IMAP, compila il modulo proposto con le informazioni relative al server della posta in arrivo (IMAP, appunto) e, dopo aver premuto il pulsante Avanti, immetti anche le informazioni relative al server della posta in uscita (SMTP):
puoi trovare queste informazioni nei passaggi precedenti di questa guida o, laddove non fossero presenti, puoi risalirvi effettuando una rapida ricerca su Google, del tipo parametri IMAP [nome gestore posta elettronica].
Quando hai finito, fai tap sul pulsante Avanti e concludi la configurazione dell’account come ti ho spiegato in precedenza.

Come dici?
L’app E-mail non è presente sul tuo dispositivo, ma hai a disposizione la sola app Gmail?
Nessun problema, puoi utilizzarla senza problemi anche per configurare caselle di posta elettronica non-Google.
Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, Gmail per Android è in grado di gestire egregiamente anche account email non appartenenti a Google, con la possibilità di applicare eventualmente la configurazione manuale previo inserimento dei parametri IMAP.

Come?
Te lo spiego subito.
Dopo aver avviato l’app in questione, tocca l’immagine del profilo dell’account attualmente configurato, situata a destra della barra di ricerca superiore, e fai tap sulla voce Aggiungi un altro account dal menu proposto.

In seguito, seleziona il tuo fornitore email dalla lista proposta e immetti immetti le credenziali d’accesso della tua casella di posta; a login effettuato, assegna un nome alla casella di posta appena configurata e intervieni sulle levette che ti vengono proposte per definire gli elementi da sincronizzare (email, contatti, calendario e così via).




Se, invece, il fornitore non compare tra quelli preimpostati, tocca la voce Altro, indica l’indirizzo email nell’apposito campo, tocca la voce Avanti, fai tap sulla voce IMAP annessa alla schermata successiva e, in seguito, indica la password che utilizzi in genere per accedere alla casella di posta elettronica:
con un pizzico di fortuna, Gmail potrebbe essere in grado di recuperare autonomamente le informazioni sui server da utilizzare.

In caso contrario, dovrebbe esserti chiesto di inserire i parametri relativi ai server da usare per la ricezione e l’invio delle email, che puoi recuperare dai capitoli precedenti:
inserisci l’indirizzo del server della posta in arrivo nel campo Server, premi sul pulsante Avanti e ripeti l’operazione anche nella schermata successiva, indicando, questa volta, il server della posta in uscita (SMTP).

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Quando hai finito, premi sul pulsante Avanti e attendi la convalida delle impostazioni:
se tutto è andato per il verso giusto, dovrebbe esserti chiesto di assegnare un nome alla casella di posta elettronica e di definire le impostazioni di sincronizzazione.




Laddove Gmail non riuscisse a recuperare automaticamente le informazioni relative alle porte da usare e ai protocolli di sicurezza, ti verrà proposto un modulo in cui indicarle manualmente.

Ricorda, inoltre, che se hai configurato una casella PEC, la gestione degli allegati annessi a questo tipo di messaggi richiede un minimo di configurazione aggiuntiva; per ulteriori informazioni al riguardo, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come aprire gli allegati di una PEC, in cui ho trattato l’argomento in modo approfondito.

come eliminare app android




come eliminare app android

Hai comperato da poco il tuo primo dispositivo Android e ben felice della cosa hai subito cominciato a scaricare una marea di applicazioni che pensavi potessero tornarti utili.
Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere queste guida, è evidente che passata l’euforia iniziale ci hai ripensato, ti sei reso conto che più della metà delle applicazioni che hai installato sul tuo smartphone o sul tuo tablet in realtà non erano poi così importanti ed adesso ti piacerebbe dunque capire come fare per eliminare app Android.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di un piccolo aiuto sappi che puoi contare ancora una volta su di me.

Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto quel che risulta necessario fare per poter eliminare app Android, che tu abbia uno smartphone o un tablet poco importa, la procedura da effettuare è identica in entrambi i casi ed il risultato è assicurato.
Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio ci tengo però a specificarti sin da subito che contrariamente alle apparenze eliminare app Android non è affatto complicato e che tutti, anche chi come te non è esattamente un esperto in nuove tecnologie, possono riuscire “nell’impresa” senza particolari problemi, davvero.

Chiarito ciò se sei quindi interessato a scoprire come procedere per poter eliminare app Android ti suggerisco di prenderti qualche minuti di tempo libero, di metterti ben comodo, di afferrare il tuo dispositivo e di concentrarti attentamente sulla lettura delle mie indicazioni.
Sei pronto?
Si?
Perfetto, allora cominciamo.

A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze sappi che è possibile eliminare app Android effettuato due differenti procedure.
Una, quella standard, prevede l’utilizzo delle opzioni e delle funzionalità “di serie” della piattaforma mobile del robottino verde, l’altra, quella alternativa, prevede invece l’utilizzo di apposite applicazioni rese disponibili proprio per rimuovere le altre app installate sul dispositivo. La scelta di quale delle due soluzioni adottare per eliminare app Android spetta ovviamente solo e soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
Ad ogni modo non preoccuparti, a prescindere dalla tua scelta non dovrai fare nulla ti troppo complicato, hai la mia parola.




Eliminare app Android – Procedura standard

Se ti interessa capire come fare per eliminare app Android sul tuo smartphone o tablet mettendo in pratica la procedura standard le prime cose che devi fare sono accedere alla home screen del dispositivo, aprire il menu delle impostazioni premendo sull’icona a forma di ruota di ingranaggio, selezionare la voce App o Gestione applicazioni dalla schermata che ti viene mostrata e premere poi sulla voce Tutte collocata in alto a destra (se non riesci a visualizzarla scorri la schermata verso destra). Procedi ora andando a selezionare il nome dell’app che è tua intenzione eliminare, premi poi sul bottone Disinstalla e per concludere conferma la rimozione di quanto precedentemente selezionato premendo OK.

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Oltre che così come ti ho appena indicato tieni presente che molti smartphone e tablet Android permettono di eliminare app anche in un altro modo ovvero accedendo alla schermata con l’elenco di tutte le app presenti sul dispositivo, tenendo il dito premuto per un paio di secondi sull’icona dell’applicazione da rimuovere, trascinando quest’ultima sulla scritta Disinstalla che compare nella parte alta della schermata visualizzata e facendo poi tap sulla voce Disinstalla che appare a schermo per dare conferma della scelta fatta.

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Un altro sistema per eliminare app Android consiste invece nell’andare ad agire dal Google Play Store. Per fare ciò accedi alla schermata del tuo smartphone o tablet in cui sono raggruppate tutte le app installate, cerca l’icona di Google Play Store e pigiaci sopra. Attendi quindi che la schermata di Google Play Store risulti visibile dopodiché fai tap sul campo di ricerca che risulta collocato in alto, digita il nome dell’app che è tua intenzione andare a rimuovere e poi premi sul pulsante a forma di lente di ingrandimento annesso alla tastiera visibile a schermo.
Adesso premi sul nome dell’app di tuo interesse tra quelle presenti in elenco, attendi che la schermata di Google Play Store facente riferimento a quest’ultima risulti visibile dopodiché premi sul pulsante verde Disinstallata e poi fai tap su OK.

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In alternativa al metodo che ti ho appena indicato puoi eliminare app Android agendo da Google Play Store anche effettuando l’accesso a quest’ultimo sul tuo dispositivo, effettuando uno swipe da sinistra verso destra una volta visualizzata la schermata principale dello store e premendo poi sulla voce Le mie app e i miei giochi annessa al menu che ti viene mostrato.
Successivamente scorri l’elenco delle applicazioni che ti viene mostrato, individua l’app relativamente alla quale è tua intenzione andare ad agire, pigiaci sopra, fai tap sul bottone Disinstalla e poi dai conferma della tua volontà di eliminare app Android premendo nuovamente su Disinstalla.

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Eliminare app Android – Procedura alternativa

Se invece sei alla ricerca di un sistema mediante cui poter eliminare Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet andando ad utilizzare uno strumento alternativo a quanto disponibile di default e se è tua intenzione agire su più elementi in contemporanea ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Disinstallatore (Unistaller).
Si tratta di un’applicazione gratuita che così come suggerisce lo stesso nome automatizza il processo di rimozione delle app su device Android avviandone la cancellazione in sequenza.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Disinstallatore (Unistaller) devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita disinstallatore (unistaller) e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.

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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.




Dopo aver provveduto a scaricare Disinstallatore (Unistaller) sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, seleziona poi i nomi delle app che vuoi rimuovere, premi sul pulsante di colore verde Disinstalla le App selezionate che si trova in alto e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Qualora dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire a trovare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Disinstalla le App selezionate puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte alta della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.

Successivamente attendi qualche istante affinché la procedura per eliminare app Android venga avviata e portata a termine.
Chiaramente le tempistiche necessarie affinché il procedimento di rimozione delle app venga completato possono variare in base al numero di elementi selezionati ed al peso degli stessi, tienine conto.




In alternativa a Disinstallatore (Unistaller) puoi andare ad eliminare app Android sfruttando Facile disinstallazione.
Trattasi di un’altra applicazione avente funzionalità simili a quelle della risorsa che ti ho già proposto e che consente di rimuovere le app installate sullo smartphone o sul tablet Android agendo anche su più elementi in simultanea.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Facile disinstallazione devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita facile disinstallazione e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.

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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.




Dopo aver provveduto a scaricare Facile disinstallazione sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, apponi poi un segno di spunta sulla casella presente accanto ai nomi delle app che intendi rimuovere, premi sul pulsante Rimuovi che si trova in basso e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Nel caso in cui dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire ad individuare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Rimuovi puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.

come gestire dispositivi android




come gestire dispositivi android

Hai appena acquistato uno smartphone o un tablet Android e vorresti dei consigli su come gestire il tuo nuovo dispositivo?
Non c’è problema.
Ormai Android è estremamente semplice da usare, rispetto a qualche anno fa ha fatto davvero tantissimi passi in avanti, ma se vuoi posso darti una mano a prendere confidenza con le sue funzioni più importanti e spiegarti come sfruttarle al meglio.

Se mi concederai qualche minuto del tuo tempo, ti spiegherò come collegare un device Android al computer, come gestire i file presenti sulla sua memoria, come ottimizzare i consumi energetici del sistema e molto altro ancora.
Insomma:
ti spiegherò come gestire dispositivi Android nella maniera più breve e semplice possibile.

Quando sei pronto a metterti all’opera, prendi il tuo smartphone o il tuo tablet Android, tieni un computer a portata di mano (Mac o PC non fa differenza, ci occuperemo di entrambi) e cerca di seguire le indicazioni che sto per darti.
Ti assicuro che al termine della lettura, anche se non sei molto ferrato in ambito tecnologico, riuscirai a gestire il tuo dispositivo Android in maniera ottimale.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Collegare dispositivi Android al computer
    • Collegamento standard (via cavo USB)
    • Collegamento wireless
  • Gestire file su Android
  • Backup dei dati
  • Localizzare dispositivi Android da remoto
  • Gestire lo spazio su Android
  • Gestire la batteria su Android

Collegare dispositivi Android al computer

Se sei d’accordo, direi di cominciare questo tutorial su come gestire dispositivi Android dalla procedura necessaria a collegare uno smartphone o un tablet equipaggiato con il sistema del robottino verde al computer.




Collegando il tuo device Android al computer, avrai la possibilità di copiare dei file su di esso, potrai importare le foto e i video realizzati con lo smartphone (o con il tablet) sul PC e potrai eseguire un backup completo dei tuoi dati; tutto in maniera estremamente facile e veloce.

Collegamento standard (via cavo)

Solitamente, per collegare un device Android al computer basta mettere in comunicazione i due dispositivi tramite cavo USB e attendere che Windows scarichi da Internet tutti i driver necessari al suo funzionamento.

Se dopo aver connesso uno smartphone o un tablet al computer questo non viene riconosciuto, prova a compiere una delle seguenti operazioni.

  • Espandi il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
    “USB per la ricarica” o “USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file.

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  • Cerca dei driver da installare sul PC.
    Per compiere quest’operazione, vai su Google e cerca qualcosa come driver USB [nome del tuo smartphone/tablet].
    Collegati quindi al risultato della ricerca che ti sembra più convincente (possibilmente il sito ufficiale dell’azienda produttrice del tuo device o comunque un sito di comprovata affidabilità) e procedi con il download dei driver.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto .exe o.msi che hai scaricato sul PC e clicca sempre su Next o Avanti per completare l’installazione dei driver.
    Potrebbe essere necessario un riavvio del computer.
    Per alcuni device, ad esempio i terminali Samsung, potrebbe essere necessario il download di software completi per la gestione del telefono anziché di soli driver (es.
    Smart Switch per i terminali Samsung).

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Una volta stabilito il collegamento tra dispositivo Android e computer, apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona relativa al tuo smartphone o tablet.

A questo punto, dovresti essere in grado di gestire i file presenti sulla memoria del tuo device Android (o sulla microSD inserita in esso, se hai un terminale dotato di memoria espandibile) come faresti con una comune chiavetta USB.
Tra le cartelle più “interessanti” ti segnalo quella denominata Download, dove ci sono i file scaricati da Internet sul device Android, e quella denominata DCIM, dove invece ci sono le foto e i video realizzati con il dispositivo.

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Se vuoi importare sul PC le foto e i video presenti sul tuo dispositivo Android, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

A questo punto, apri nuovamente l’Esplora File di Windows, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona del tuo smartphone o tablet e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

Adesso, attendi qualche istante affinché vengano scansionate le cartelle del device con foto e video e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, organizza i gruppi di foto e video da importare sul PC utilizzando le apposite opzioni e clicca sul pulsante Importa per avviare il trasferimento dei file sul computer.

Le foto e i video importati dal dispositivo Android vengono salvati automaticamente nella cartella Immagini del PC.
Se vuoi cambiare questo percorso, clicca sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC in cui mi sono occupato della questione in maniera più approfondita.




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Utilizzi un Mac?
Nessun problema, però sappi che non puoi accedere ai file del tuo device Android direttamente dal Finder.
Per gestire i dispositivi Android su Mac bisogna installare una piccola applicazione gratuita denominata Android File Transfer (Trasferimento File Android):
si tratta di un file manager che riconosce automaticamente tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde e permette di modificare i file presenti su questi ultimi.

Per installare Android File Transfer sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Download Now che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, copia l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

A questo punto, collega il tuo smartphone o tablet Android al Mac (tramite cavo USB) e Android File Transfer dovrebbe avviarsi automaticamente consentendoti di gestire i file presenti sul device.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come trasferire file da Android a Mac.




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Se vuoi importare foto e video dal tuo device Android al Mac, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

Ad operazione completata, apri l’applicazione Foto oppure l’applicazione Acquisizione Immagine di macOS e importa le foto (e i video) dal tuo device Android sfruttando l’apposito pulsante.

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Collegamento wireless

Se vuoi, puoi gestire il tuo dispositivo Android e copiare file su quest’ultimo anche in modalità wireless.
A tal scopo, mi sento di consigliarti AirDroid:
un’applicazione gratuita che permette di gestire i dispositivi Android da remoto e di scambiare file con questi ultimi.

AirDroid è compatibile sia con Windows che con macOS, è accessibile dal browser e permette di trasferire fino a 200MB di dati con un limite di upload pari a 30MB per file.
Per innalzare tali limiti si può sottoscrivere un abbonamento a pagamento da 1,99$/mese.
Se hai uno smartphone o un tablet sbloccato tramite root, puoi addirittura usare AirDroid per comandare il tuo dispositivo da remoto (senza root puoi farlo ugualmente, ma collegando il terminale al PC tramite cavo USB).

Ciò detto, se sei interessato ad AirDroid, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Scarica AirDroid.
A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il file AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il processo d’installazione di AirDroid cliccando in sequenza sui pulsanti , OK, Avanti, Accetto, Avanti e Fine.

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Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene AirDroid e installa il programma sul tuo computer copiando la sua icona nella cartella Applicazioni.

Bene:
adesso avvia AirDroid, clicca sulla voce Registrati collocata in fondo alla barra laterale di destra e crea un account all’interno dell’applicazione inserendo email, password e un nickname.
Ad operazione completata, accedi alla tua casella di posta elettronica e clicca sul link di conferma presente nell’email che hai ricevuto da AirDroid.

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Una volta creato il tuo account in AirDroid, installa l’applicazione sul tuo smartphone o tablet Android ed effettua l’accesso con l’account che hai creato poc’anzi sul PC.




Missione compiuta! Adesso non ti resta che scegliere una delle tante funzioni presenti in AirDroid sul PC e gestire il tuo dispositivo Android da remoto.
Per trasferire un file dal computer ad Android, ad esempio, non devi far altro che selezionare il nome del device dalla barra laterale del programma, cliccare sulla scheda Dispositivo e trascinare i file da trasferire su Android nella schermata che si apre.
Nella medesima schermata, selezionando le schede Backup e AirMirror avrai la possibilità di eseguire il backup del tuo device in Wi-Fi e di comandarlo da remoto tramite PC.

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Per usufruire di alcune funzionalità, ad esempio il backup in modalità wireless e la ricezione delle notifiche sul computer, dovrai attivare alcune opzioni sul tuo device Android come spiegato dallo stesso AirDroid.

Gestire file su Android

Se vuoi gestire i file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi installare un file manager per Android, ossia una sorta di Esplora File o di Finder che permette di navigare liberamente fra le cartelle del dispositivo.




Ci sono tanti file manager sul Play Store, ma io personalmente ti consiglio ES Gestore File che è completamente gratuito, è molto facile da usare e offre un mucchio di funzioni interessanti.

Spiegare come funziona ES Gestore File è quasi superfluo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo device, non devi far altro che avviarla, premere sul pulsante che si trova in alto a sinistra e scegliere il percorso in cui navigare:
Home per la directory principale del dispositivo, Download per la cartella dei download, Memoria interna per la memoria interna del dispositivo (utile sui terminali che supportano l’estensione della memoria tramite microSD) e così via.

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Per aprire i file, basta fare un singolo “tap” su di essi, mentre per modificarli (copiarli, spostarli, eliminarli, rinominarli ecc.) bisogna tenere il dito premuto su di essi per qualche secondo e scegliere una delle opzioni che compaiono in basso.




Se vuoi, recandoti nel menu Rete > Gestore Controllo remoto di Es Gestore File puoi anche attivare la funzione di condivisione dei dati in Wi-Fi e copiare file sul tuo device tramite rete wireless.

Backup dei dati

Quando acquisti un dispositivo Android devi prenderti cura dei dati che conservi in esso.
In altre parole devi essere previdente e devi effettuare un backup completo di foto, video, contatti, messaggi e quant’altro.

Ai fini del backup io ti consiglio di seguire due strade diverse:
una locale con il backup dei dati sul computer e una online con il backup dei dati sul cloud.

Per quanto concerne il backup dei dati in locale, ti consiglio di seguire la procedura che ti ho illustrato in precedenza per l’importazione di foto e video sul PC; dopodiché ti consiglio di installare l’applicazione ufficiale del produttore del tuo device (es.
Smart Switch se hai un dispositivo Samsung) sul computer e di usare quella per salvare contatti, musica e quant’altro.




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Qui sotto trovi la lista dei link da cui scaricare i software di tutti i principali produttori di device Android, mentre nelle mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac trovi un esempio pratico di come funziona Smart Switch.

  • Samsung Smart Switch
  • Huawei HiSuite
  • Motorola Device Manager
  • Sony PC Companion
  • HTC Sync Manager
  • LG PC Suite

Per quanto concerne il backup dei dati sul cloud, ti consiglio innanzitutto di recarti nel menu Impostazioni > Account > Google > [tuo indirizzo Gmail] del tuo device Android e di verificare che sia attiva la funzione di sincronizzazione online di Foto, Calendario, Contatti ecc.

Se non trovi la voce relativa al backup delle foto, installa la app gratuita Google Foto (che permette di archiviare foto e video a costo zero su Google Drive senza limiti di spazio) sul tuo device.
Se invece non hai ancora configurato un account Google sul tuo smartphone o tablet, recati nel menu Impostazioni > Account del device e premi sulla voce Aggiungi account.




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Ti segnalo, infine, che esistono tante valide app per il backup dei dati su Android che permettono di salvare app, dati e impostazioni in maniera semplicissima.
Te ne ho parlato dettagliatamente nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.

Localizzare dispositivi Android da remoto

Hai paura di smarrire il tuo smartphone o il tuo tablet e non poterlo più recuperare?
Non disperare.
I terminali Android, così come gli iPhone e i Windows Phone, offrono una funzione antifurto gratuita che consente di localizzare il dispositivo da remoto e di impartirgli dei comandi tramite Internet.

La funzione antifurto di Android si chiama Gestione Dispositivi Android ed è inclusa “di serie” in quasi tutti i device equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Per attivarla, recati nel menu  Impostazioni > Geolocalizzazione del tuo smartphone o tablet e assicurati che la levetta relativa alle funzioni di localizzazione (in alto a destra) sia attiva.




Successivamente, vai nel menu Impostazioni > Google > Sicurezza e, se necessario, attiva le funzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto.

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È tutto! Da questo momento in poi, potrai localizzare il tuo device Android da remoto semplicemente collegandoti al sito Gestione Dispositivi Android ed effettuando l’accesso con lo stesso account Google collegato al dispositivo.
Una volta visualizzato il device da comandare, potrai scegliere se farlo squillare, bloccarlo contro utilizzi non consentiti o cancellare tutti i dati contenuti nella sua memoria.

Le medesime funzioni sono disponibili anche nella app Gestione Dispositivi Android per Android, grazie alla quale è possibile localizzare e comandare un device Android da remoto tramite un altro device Android.




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Purtroppo servizi come Gestione Dispositivi Android non funzionano se il terminale da localizzare non è acceso e connesso a Internet.
Per bypassare queste limitazioni ci si può rivolgere a delle soluzioni antifurto di terze parti, come quelle che ti ho segnalato nel mio precedente tutorial su come ritrovare il cellulare Android.

Gestire lo spazio su Android

Prima o poi capita a tutti di dover fare i conti con lo spazio disponibile, o meglio, non disponibile sulla memoria dei terminali Android.
Ecco perché voglio darti qualche “dritta” su come gestire al meglio la memoria del tuo smartphone o del tuo tablet.

  • Disinstalla le applicazioni superflue – è un’operazione banale, ma estremizzante efficace.
    Se vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sul tuo device, recati nel menu Impostazioni > App > Tutte, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal menu che compare.
    Se usi una versione di Android pari o successiva alla 6.0, puoi trovare le medesime informazioni nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Memoria interna (o scheda SD se hai un device con memoria espandibile e hai impostato la SD come memoria principale) selezionando la voce App dalla schermata che si apre.
    Mi raccomando, non cancellare app di sistema come quelle legate ai servizi di Google!

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  • Cancella i file di cache – si tratta dei file temporanei accumulati dalle varie applicazioni.
    Per cancellarli in maniera facile e veloce rivolgiti ad un’applicazione per la pulizia del sistema.
    Io personalmente ti consiglio SD Maid che è tra le più efficaci e le meno dannose in assoluto (è gratis, ma per cancellare i dati delle app di terze parti oltre ai dati delle app di sistema richiede l’acquisto di una licenza per 2,97 euro).
    In alternativa puoi provare CCleaner che è gratis al 100% ed è ugualmente affidabile.

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  • Cancella foto, video e altri file multimediali superflui – dopo averli importati sul computer come ti ho spiegato nei capitoli precedenti del tutorial.
  • Imposta una microSD come memoria principale del tuo device – se hai uno smartphone o un tablet dotato di slot per le microSD e di funzione per impostare la memory card come memoria principale, puoi approfittarne per espandere la memoria del tuo device.
    Per impostare la microSD come memoria principale dello smartphone o del tablet, non devi far altro che inserire la memory card nel dispositivo (a device spento), selezionare la voce relativa alla microSD nel menu delle notifiche e seguire la procedura guidata che ti viene proposta (scegliendo l’opzione Utilizza come memoria principale).
    Mi raccomando, usa una microSD ad elevate prestazioni o finirai col rallentare il funzionamento dell’intero dispositivo!

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Se vuoi maggiori informazioni su come liberare spazio su Android, impostare la microSD come memoria principale e usare app come SD Maid, consulta il mio tutorial su Come espandere memoria Android.

Gestire la batteria su Android

Altro aspetto che bisogna imparare a gestire è quello relativo ai consumi energetici.
Se vuoi aumentare l’autonomia del tuo device Android e vuoi arrivare a sera senza eccessivi patemi d’animo, metti in pratica i seguenti consigli.




  • Recati nel menu Impostazioni > Batteria e regola le impostazioni relative al risparmio energetico in base a quelle che sono le tue esigenze (dovresti trovare le varie impostazioni nel menu (…) collocato in alto a destra).
  • Cancella le app superflue.
    Alcune di esse potrebbero restare in esecuzione e “prosciugare” inutilmente la batteria del tuo device.
  • Utilizza un launcher leggero senza sfondi animati e senza troppi widget.
    Personalmente ti consiglio Nova Launcher.
  • Installa un’applicazione come Greenify e iberna le applicazioni che consumano più batteria (a parte quelle social per cui ti servono notifiche tempestive).

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  • Installa un’applicazione come Wakelock Detector e cerca di capire quali sono le app che tengono “sveglio” il tuo device causando un consumo inutile di batteria.

Per approfondire tutti i punti di cui sopra e scoprire altre “dritte” su come risparmiare batteria Android, leggi il tutorial che ho dedicato all’argomento:
lì troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.

come nascondere app android




come nascondere app android

Hai degli amici impiccioni che non perdono occasione per sbirciare le ultime app che hai installato sul tuo telefonino?
Il tuo smartphone finisce spesso nelle mani di piccole pesti, cioè bambini, che potrebbero seminare il caos nelle tue app di lavoro?
Secondo me dovresti cominciare a nascondere le icone delle app che ritieni più importanti, o che comunque vuoi mantenere private.

Se hai un telefono Android puoi riuscirci in maniera abbastanza semplice.
Ma no, ovviamente non ti sto suggerendo di cancellare tutte le icone dalla home screen… quello effettivamente saprebbe farlo anche un bambino.
Quello che ti consiglio di fare è rendere momentaneamente invisibili alcune app nel drawer di Android, ossia la schermata in cui ci sono le icone di tutte le applicazioni installate sullo smartphone (o sul tablet).

Si tratta di un’operazione molto più semplice di quello che si potrebbe credere, l’importante è installare le app giuste e azionarle prima di dare il dispositivo “in pasto” ad amici impiccioni o bambini.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere.
Qui sotto trovi spiegato come nascondere app Android passo dopo passo nella maniera più semplice e immediata possibile.
Spero possa aiutarti a risolvere i tuoi problemi di privacy, o quantomeno alleviarli.

Metodo 1:
installare un launcher alternativo

Il metodo più semplice per nascondere app Android è installare un launcher alternativo.
Se non sai di cosa sto parlando, i launcher sono quelli che gestiscono la schermata principale di Android e il menu con le icone di tutte le app installate sul telefono (il cosiddetto drawer).




Sul Play Store ce ne sono tantissimi di launcher alternativi, sia gratuiti che a pagamento, ma solo alcuni di essi offrono funzionalità avanzate come quella che permette di nascondere le app dal drawer.
Uno di questi è Nova Launcher, che viene considerato da molti (compreso il sottoscritto) come il miglior launcher disponibile attualmente su Android.
Il motivo?
È estremamente flessibile:
permette di personalizzare il più piccolo dettaglio della home screen di Android, e assicura prestazioni di altissimo livello.
Funziona egregiamente anche sui dispositivi più economici o datati.

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L’unico neo di Nova launcher – se vogliamo considerarlo così – è che per sbloccare le funzioni più avanzate, come quella che per l’appunto permette di nascondere le app dal drawer, bisogna acquistare una licenza che costa 4,50 euro.
Lo so, non è poco, ma ti assicuro che vale tutti i soldi che costa.

Per installare Nova Launcher sul tuo smartphone, non devi far altro che cercarlo sul Play Store e premere sul pulsante Installa/Accetto.
A download completato, apri nuovamente il Play Store e acquista Nova Launcher Prime premendo sul pulsante verde con il prezzo (in questo modo sbloccherai tutte le funzionalità avanzate del launcher).




Al termine dell’installazione di entrambe le app, recati nel menu Impostazioni > Home page di Android e imposta Nova Launcher come launcher predefinito del tuo telefono (o del tuo tablet) mettendo il segno di spunta accanto al suo nome.

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A questo punto, vai nella home screen di Android e accedi alle impostazioni di Nova Launcher tenendo premuto per qualche secondo il dito sullo schermo e selezionando l’icona Impostazioni che compare in basso a destra.

Nella schermata che si apre, premi sulla voce Menu delle app, vai su Nascondi app e metti il segno di spunta accanto alle icone delle app che vuoi nascondere dal drawer.
Ad operazione completata, premi sulla freccia che si trova in alto a sinistra, torna in home screen e apri il drawer per verificare che le applicazioni da te selezionate siano effettivamente “scomparse”.




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In caso di ripensamenti, per ripristinare l’icona di una app nel menu di Android, torna nelle impostazioni di Nova Launcher, recati nella schermata Menu delle applicazioni > Nascondi app e rimuovi la spunta dalle icone che avevi segnato in precedenza.
Più facile di così?

Nota:
Nova permette di camuffare le app solo all’interno del launcher.
Se attivi un altro launcher o consulti il menu Impostazioni > App di Android, le applicazioni nascoste risulteranno comunque visibili.

Metodo 2:
AppHider

Se hai effettuato il root sul tuo smartphone e quindi hai sbloccato la possibilità di utilizzare le app che necessitano dei privilegi da amministratore, puoi nascondere app Android a costo zero tramite AppHider.




Come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, AppHider è una piccola app gratuita che permette di nascondere le icone delle app dal drawer di Android indipendentemente dal launcher utilizzato:
funziona con il launcher di sistema e con quelli alternativi, tipo Nova.

Per utilizzarla, scaricala dal Play Store e avviala.
Dopodiché premi sul pulsante Later, fai “tap” sul simbolo + collocato al centro dello schermo, metti il segno di spunta accanto alle icone delle app che vuoi nascondere e premi sul bottone Save collocato in alto a destra per salvare i cambiamenti.
Quando richiesto, premi sul pulsante Concedi per consentire ad AppHider di ottenere i permessi di root.

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Adesso devi impostare un PIN per proteggere la app contro accessi non autorizzati.
Pigia quindi sul pulsante Set It, digita il PIN che vuoi impostare (per due volte consecutive) e scegli se impostare un indirizzo email o una domanda di sicurezza per recuperare il PIN in caso di smarrimento.




Una volta impostato il tuo PIN (e confermato il tuo indirizzo email ai fini di recupero del codice), torna sulla home screen di Android, apri la lista delle app installate sul dispositivo e dovresti notare che quelle che hai segnato in AppHider sono “scomparse”.

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In caso di ripensamenti, per ripristinarle, non devi far altro che aprire l’applicazione, digitare il PIN che hai impostato in precedenza e selezionarle una ad una.
Comparirà un riquadro con due opzioni al suo interno:
Unhide per rendere nuovamente visibile la app nel drawer e Unhide and Start per ripristinare la app nel drawer e avviarla subito.

Nota:
AppHider nasconde le applicazioni dal drawer di tutti i launcher ma non dal menu Impostazioni > App di Android.




Metodo 3:
bloccare l’accesso alle app con una password

Se non vuoi nascondere l’icona di una app ma vuoi semplicemente evitare accessi non autorizzati a quest’ultima, puoi proteggerla con una password.
A tal scopo, ti consiglio di installare Norton App Lock, una app gratuita sviluppata dalla software house del famosissimo Norton Antivirus che permette di bloccare le app con un PIN numerico o una sequenza da “disegnare” sullo schermo.

Per utilizzare Norton App Lock, scarica l’applicazione dal Google Play Store, avviala e accettane le condizioni d’uso (togli la spunta dalla voce relativa a Norton Community Watch se non vuoi inviare delle statistiche anonime a Symantec).
Dopodiché pigia sul pulsante Configurazione, fai “tap” sulla voce Servizio Norton App Lock e attiva la levetta collocata in alto a destra per autorizzare Norton App Lock a “controllare” il tuo smartphone.

Superato anche questo step, imposta la sequenza o il passcode da utilizzare per bloccare l’accesso alle app e seleziona un indirizzo di posta elettronica attraverso il quale recuperare il PIN in caso di smarrimento.

Ora puoi usare Norton App Lock per bloccare l’accesso alle app che vuoi proteggere da accessi non autorizzati.
Digita quindi la sequenza o il passcode che hai impostato in precedenza, individua le app che vuoi proteggere e premi sull’icona del lucchetto collocata accanto a queste ultime.




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A questo punto, recati nella home screen di Android, prova ad aprire una delle applicazioni che hai protetto con Norton App Lock e, per continuare, ti verrà chiesto di digitare il passcode o di “disegnare” la sequenza.

In caso di ripensamenti, per disattivare il blocco con passcode o sequenza di una app, avvia nuovamente Norton App Lock e premi sul lucchetto collocato accanto all’icona dell’applicazione da sbloccare (in modo da disattivarlo).