come configurare mail libero su android



come configurare mail libero su android

Hai aperto un indirizzo di posta elettronica Libero Mail, lo vorresti utilizzare anche sul tuo smartphone Android ma non riesci a configurarlo correttamente?
Niente panico.
Probabilmente non hai ancora scaricato le applicazioni giuste per utilizzare il servizio oppure, molto più banalmente, non hai configurato in maniera corretta il tuo client email.
Capita spesso di sbagliare con questo tipo di parametri.

Libero Mail, così come tutti i servizi di posta elettronica più moderni, funziona perfettamente da Web (tramite browser) ma anche su smartphone e tablet.
L’importante è utilizzare un’applicazione in grado di comunicare correttamente con le caselle del noto provider italiano, e io oggi sono qui per dirti quali sono.



Coraggio, dedicami un paio di minuti del tuo tempo – non uno di più – e scopri come configurare mail Libero su Android grazie alle indicazioni che trovi di seguito.
Al termine della procedura potrai portare le tue email sempre con te e non ti perderai più nemmeno una notifica, te l’assicuro.
Allora, si può sapere che altro aspetti per metterti all’opera?

App Libero Mail

Il metodo più semplice per sfruttare Libero Mail sui terminali Android è scaricare l’applicazione ufficiale del servizio.
L’applicazione Libero Mail per Android è completamente gratuita e permette non solo di inviare e ricevere posta dagli account Libero.it, ma anche di gestire la corrispondenza degli indirizzi Virgilio Mail, Gmail, Yahoo!, Outlook.com e di altri servizi di posta elettronica via IMAP/POP3.



Per scaricare l’applicazione ufficiale di Libero Mail sul tuo smartphone o tablet, avvia il Google Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo “play” al centro) e utilizza la barra di ricerca collocata in alto per trovare libero mail.
Pigia dunque sull’icona della app presente nei risultati della ricerca e premi in sequenza sui pulsanti INSTALLA e ACCETTO per scaricarla sul tuo dispositivo.

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Ad installazione completata, avvia Libero Mail, premi sul logo di Libero e compila il modulo che ti viene proposto digitando il tuo indirizzo di posta libero.it e la password necessaria ad accedere a quest’ultimo.

Una volta eseguito l’accesso, ti verrà chiesto se vuoi aggiungere altri indirizzi email da gestire nella app di Libero Mail.
Scegli dunque se configurare degli altri account o se rifiutare premendo sul pulsante Fatto.



Se, successivamente, vorrai aggiungere altri account Libero Mail o altri account email alla app, potrai farlo premendo sul pulsante ≡ collocato in alto a sinistra, selezionando il pulsante (+) che compare di lato e seguendo la procedura che ti viene proposta.
Al termine del processo potrai gestire le email di tutti i tuoi account (sia in entrata che in uscita) utilizzando la medesima app, cioè Libero Mail.

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Perfetto! Adesso sei pronto a leggere tutti i messaggi presenti nella tua casella email di Libero.it e spedirne di nuovi.
Sotto questo punto di vista non c’è molto da spiegare:
funziona tutto come in un client di posta tradizionale (anche se in effetti è solo un’interfaccia per la Web Mail e non funziona se non c’è una connessione a Internet attiva).

Pigiando sul titolo di una email puoi leggerne il contenuto, mentre effettuando uno swipe da destra verso sinistra puoi far comparire le icone per eliminare il messaggio, segnarlo come da leggere, aggiungerlo ai messaggi importanti, inoltrarlo o contrassegnarlo come spam.



Per avviare la composizione di una nuova email, invece, quasi inutile dirlo, basta premere sull’icona del foglio che si trova in alto a destra e compilare il modulo che compare sullo schermo.

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Se vuoi impostare dei filtri per l’organizzazione automatica dei messaggi, vuoi cambiare la firma da aggiungere alle email o vuoi modificare altre impostazioni della app Libero Mail, premi sul pulsante  che si trova in alto a sinistra e seleziona l’icona dell’ingranaggio dalla barra che compare di lato.

Si aprirà il menu delle impostazioni di Libero Mail attraverso il quale potrai modificare tutte le impostazioni della app.
È tutto molto intuitivo, te l’assicuro.



Configurare Libero Mail in altre app per Android

Vuoi configurare mail Libero su Android per utilizzare il servizio con un client di posta tradizionale, come ad esempio MailDroid, Microsoft Outlook o la app Email inclusa “di serie” nel sistema operativo del robottino verde?
Allora prova a configurare il software in questione utilizzando le “coordinate” elencate di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it
    • Porta 993
    • SSL
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it
    • Porta 465
    • SSL
    • Richiede l’autenticazione.
  • Nome: [il tuo nome]
  • Nome account o Nome utente: indirizzo di posta elettronica Libero Mail (es.
    nome@libero.it).
  • Indirizzo e-mail: indirizzo di posta elettronica Libero Mail (es.
    nome@libero.it).
  • Password: la password del tuo account Libero Mail.

Se, ad esempio, vuoi configurare Libero Mail nella app Email di Android, devi avviare quest’ultima e avviare la configurazione di un nuovo account premendo prima sull’icona che si trova in alto a sinistra e poi sulle voci ImpostazioniAggiungi account.



Nella schermata che si apre, digita quindi il tuo indirizzo di posta libero.it nell’apposito campo di testo e premi sul pulsante Impostazione manuale che si trova in basso a sinistra. Dopodiché fai “tap” sul pulsante Personale (IMAP), compila i moduli che ti vengono proposti utilizzando i parametri che ti ho consigliato in precedenza e il gioco è fatto.

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Come avrai sicuramente notato, con le impostazioni di cui sopra utilizzerai Libero Mail tramite il protocollo IMAP, il quale è stato ideato per essere utilizzato su più dispositivi contemporaneamente e infatti sincronizza automaticamente i messaggi in entrata e in uscita su tutti i device su cui viene utilizzato.

In teoria si potrebbe utilizzare anche il protocollo POP3, ma te lo sconsiglio in quanto è ormai obsoleto.
È disegnato per funzionare su un solo terminale alla volta e cancella tutti i messaggi dal server una volta che questi vengono scaricati in locale (sul telefono, sul tablet o sul computer). Per maggiori informazioni sul funzionamento dei protocolli IMAP e POP3 per Libero Mail, consulta la pagina del supporto ufficiale Libero in cui c’è spiegato tutto.



Se non riesci a configurare correttamente la tua casella di posta Libero Mail su un client di posta per Android, prova a collegarti alla versione Web del servizio (possibilmente dal computer) e verifica se c’è qualche problema con il tuo account.
L’indirizzo potrebbe essere stato sospeso (cioè bloccato temporaneamente per violazioni al regolamento del servizio) o potrebbero esserci dei problemi momentanei ai server.
In alternativa potrebbe essere attiva la verifica in due passaggi.
Se sul tuo account è attiva la verifica in due passaggi, devi effettuare l’accesso a Libero Mail usando una password specifica per l’applicazione e non la password generale del tuo account. Per maggiori info, consulta questa pagina Web.

come eliminare widget su android



come eliminare widget su android

Sei alla tua prima esperienza con uno smartphone Android e, tra le funzionalità del sistema operativo mobile di Google che ti sono piaciute di più, vi è sicuramente quella relativa ai widget:
i riquadri che si possono aggiungere alla home screen del dispositivo per avere sempre sotto controllo notizie, condizioni meteo, contatti preferiti e quant’altro.
Questa caratteristica ti è piaciuta talmente tanto che ora ti ritrovi un’infinità di widget installati e collocati nella schermata principale del tuo device e ora, avendo esagerato, vorresti sapere come fare un po’ di “pulizie” per rimuovere quelli che si sono superflui.

Non ti preoccupare, sono qui proprio per darti una mano:
nella guida che stai leggendo, infatti, troverai tutte le informazioni che ti occorrono per capire come eliminare widget su Android.
Nella fattispecie, ti spiegherò come rimuovere i widget dalla schermata Home, come disinstallare i widget e le app ad essi collegate e, per completezza d’informazione, ti illustrerò anche come spostare widget da una pagina all’altra della home screen, nel caso in cui tu voglia semplicemente riorganizzare la schermata principale del tuo dispositivo.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Se sei d’accordo, prenditi qualche minuto di tempo libero e vediamo insieme come eliminare i widget da Android.
Coraggio:
mettiti bello comodo, concentrati sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Vedrai, se seguirai passo dopo passo i miei consigli, non avrai il benché minimo problema nel portare a termine la tua “impresa” odierna.
A me non resta altro da fare che augurarti buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

Indice

  • Come eliminare widget Android dalla schermata Home
  • Come disinstallare widget Android
  • Come spostare widget Android in un’altra schermata

Come eliminare widget Android dalla schermata Home

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Se non hai intenzione di disinstallare completamente un widget eliminandone la relativa applicazione, ma vuoi semplicemente eliminarlo dalla schermata Home, tutto ciò che devi fare è recarti nella pagina della home screen in cui si trova il widget che hai intenzione di rimuovere.

A questo punto, non devi far altro che mettere il dito sul widget da rimuovere e tenere premuto per qualche secondo, finché non senti il device vibrare o, comunque, finché non vedi che il widget può essere ridimensionato e/o spostato in un’altra schermata.



Senza staccare il dito dallo schermo del device, trascina, quindi, il widget selezionato verso il pulsante Rimuovi (che dovrebbe essere contrassegnato dall’icona della pattumiera) comparso in alto o in fondo alla home screen (dipende dal dispositivo in uso) e molla la presa.

Puff!  Il widget selezionato scomparirà dalla schermata principale di Android ma, all’occorrenza, potrà essere ripristinato (visto che non è stato disinstallato), seguendo la medesima procedura che hai usato per inserirlo nella home screen del dispositivo.



In alternativa a quanto detto nelle righe precedenti, puoi rimuovere un widget dalla schermata Home del tuo device anche in un’altra maniera:
dopo aver effettuato un tap prolungato sul widget che intendi eliminare, dovresti veder comparire il pulsante (x) nell’angolo in alto a sinistra dello stesso.
Pigiando sul simbolo in questione e poi sulla voce Rimuovi (nel menu che compare a schermo), dovresti riuscire a rimuovere il widget dalla schermata Home.
Più semplice di così?!

Come disinstallare widget Android

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Desideri sapere come disinstallare widget Android rimuovendo completamente il loro software dallo smartphone o dal tablet in tuo possesso?
Ti garantisco che si tratta di un’operazione semplicissima da portare a termine:
tutto ciò che devi fare è disinstallare l’app a cui è collegato il widget che vuoi disinstallare completamente dal tuo device e confermarne l’eliminazione premendo sull’apposita voce.
Ci sono vari modi per riuscire a far questo:
vediamoli da vicino.

Un modo per disinstallare widget su Android è agire dal Play Store:
avvia quest’ultimo premendo sull’icona del triangolino colorato che si trova nella schermata Home o nel drawer (la schermata in cui sono raccolte le icone di tutte le app installate sul device), digita nel campo di ricerca situato in alto il nome dell’app collegata al widget che hai intenzione di rimuovere dal dispositivo, fai tap sul pulsante Disinstalla che si trova nella pagina dell’applicazione in questione e poi conferma l’operazione rispondendo OK alla domanda Vuoi disinstallare quest’applicazione?.



In alternativa, dalla schermata principale del Play Store, premi sul pulsante (≡) posto in alto a sinistra, fai tap sulla voce Le mie app e i miei giochi dal menu che si apre, premi sulla scheda Installate, scorri l’elenco delle applicazioni installate sul tuo dispositivo e individua quella relativa al widget che vuoi eliminare definitivamente dal device.
Pigia, quindi, sull’icona o sul nome dell’app in questione e disinstallala premendo prima sul pulsante Disinstalla e poi sulla voce OK dal riquadro che compare al centro dello schermo.

Un altro modo per disinstallare un widget su Android è quello di individuare l’icona dell’app a cui è collegato, tenere premuto su di essa, premere sulla (x) e fare tap sulla voce Disinstalla dal menu che si apre oppure, dopo aver effettuato un tap prolungato sull’icona dell’applicazione in questione, trascinarla nella parte superiore dello schermo (dove dovrebbe essere presente il pulsante Disinstalla o Elimina) e poi confermare l’operazione premendo su Disinstalla.



Con la procedura che ti ho appena illustrato, il widget collegato all’app disinstallata verrà completamente rimosso dallo smartphone o dal tablet e non potrà essere più richiamato nella schermata principale di Android (a meno che non si reinstalli nuovamente l’app rimossa).

Un altro modo ancora per disinstallare widget su Android è quello di effettuare un tap prolungato in un punto “vuoto” della schermata Home, premere sulla voce Widget (che dovrebbe trovarsi in basso), premere sull’icona della pattumiera che dovrebbe essere collocato in alto a destra, fare tap sul simbolo della (x) che compare sui widget da disinstallare (se non compare su alcuni widget è perché sono collegati ad app di sistema che non è possibile disinstallare) e rispondi Disinstalla all’avviso Questo widget e la app associata verranno disinstallato che compare a schermo.



Se vuoi avere maggiori su come disinstallare app su Android, ti consiglio di dare un’occhiata all’approfondimento che ti ho appena linkato:
lì troverai maggiori informazioni sulle procedure che ti ho descritto nelle righe precedenti.

Come spostare widget Android in un’altra schermata

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Come ti avevo promesso nell’introduzione del post, vediamo adesso come spostare i widget di Android in un’altra schermata.
Se non hai intenzione di rimuovere completamente un widget dalla home screen o di disinstallarlo dal tuo device, questa infatti è l’unica alternativa che ti rimane per eliminare, si fa per dire, l’elemento dalla schermata principale di Android.

Per procedere, devi per prima cosa recarti nella pagina della home screen in cui si trova il widget che vuoi spostare in un’altra schermata.
A questo punto, non devi far altro che posizionare il dito sull’elemento in questione e tenere premuto per qualche secondo, finché non senti il dispositivo vibrare o, comunque, finché non vedi che il widget diventa modificabile.



A questo punto, trascina il widget verso il bordo sinistro o destro dello schermo (in base a se intendi spostarlo nella pagina precedente o successiva della home screen) e rilascialo non appena hai individuato un “angolino” che fa al caso suo.
Se necessario, poi, ridimensiona l’elemento utilizzando i pallini che vedi sul suo perimetro (sempre se è possibile farlo) e fai tap in un punto “vuoto” della home screen per salvare le modifiche fatte.
Se nella tua home screen non sono presenti pagine aggiuntive dove riporre il widget, richiama il menu di modifica del launcher (di solito basta fare un tap prolungato su un punto dello schermo senza icone) e premi sull’apposita voce, che potrebbe essere rappresentata dal simbolo [+].

Hai visto che non è stato poi così complicato spostare i widget in un’altra schermata della home screen?
Adesso non devi fare altro che ripetere l’operazione anche per gli altri widget, così da organizzare al meglio le schermate del tuo dispositivo.



come giocare a pokemon su android



come giocare a pokemon su android

Fin da piccolo sei sempre stato un grande appassionato dei videogiochi Nintendo e, in particolar modo, i Pokémon occupano un posto davvero speciale nel tuo cuore da videogiocatore.
Proprio per questo motivo, quando i tuoi amici ti hanno parlato della possibilità di giocare a Pokémon su Android, sei rimasto a bocca spalancata per l’entusiasmo.

Purtroppo però bisogna dire che, quando si tratta dell’utilizzo dello smartphone non sei una persona che si definirebbe un esperto:
ci sono ancora alcune lacune che riguardano le funzionalità del tuo dispositivo mobile e non hai quindi la più pallida idea di come giocare a Pokémon su Android.
Beh, se le cose stanno proprio in questo modo allora eccomi qui, pronto a correre in tuo aiuto.
Per giocare a Pokémon su Android devi ricorrere dell’impiego del PlayStore di Google in modo tale da cercare e installare il gioco che fa al caso tuo.



Sei pronto per iniziare?
Nel corso di questo tutorial ti spiegherò passo dopo passo come dovrai procedere, fornendoti tutte le istruzioni necessarie e dettagliate per compiere le operazioni che ti permetteranno di giocare ai giochi Pokémon sul tuo dispositivo mobile dotato del sistema operativo Google.
Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento.

Indice:

  • Come giocare a Pokémon su Android
    • Come giocare a Pokémon Go su Android
    • Come giocare a GCC Pokémon Online su Android
    • Come giocare a Pokémon Shuffle Mobile
  • Come trovare altri giochi Pokémon su Android

Come giocare a Pokémon su Android



Come giocare a Pokémon Go su Android

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Se sei un appassionato fan dei famosi mostriciattoli Nintendo, allora il primo titolo per dispositivi mobili Android che ti consiglio di iniziare a giocare è Pokémon Go.
Questo gioco è sviluppato dall’azienda Niantic Inc.
ed è sicuramente uno tra i più famosi e apprezzati giochi a tema Pokémon presenti nel Play Store di Android.



Per iniziare a giocare questo gioco su Android dovrai per prima cosa scaricare l’applicazione dal Play Store, ovvero il negozio virtuale predefinito tramite il quale si scaricano giochi e applicazioni su dispositivi mobili Android.

Se hai l’intenzione di iniziare a giocare a Pokémon Go sul tuo dispositivo Android dovrai quindi fare tap sull’icona del Play Store di Android la quale presenta simbolo di un triangolo colorato.



Una volta che avrai avviato lo store virtuale di Android dovrai fare tap sul campo di testo situato in alto per visualizzare il motore di ricerca e digitare così Pokémon Go e premere poi sul pulsante Cerca dalla tastiera del tuo dispositivo.

In questo modo potrai vedere a schermo tutti i risultati della ricerca da te effettuata e dovrai quindi individuare il gioco in questione per installarlo e scaricarlo sul tuo smartphone.



L’ applicazione Pokémon Go è sviluppata da Niantic Inc.
e presenta il simbolo di una Pokéball:
per installare l’applicazione fai tap sulla sua scheda di anteprima e poi premi sul pulsante Installa e poi fai tap sul pulsante Accetto.

Una volta che avrai effettuato queste operazioni dovrai soltanto attendere che il gioco si scarichi e installi automaticamente sul tuo dispositivo, al termine del download potrai avviare il gioco facendo tap sulla dicitura Apri dal Play Store di Android oppure avviandolo tramite l’icona che sarà stata aggiunta alla schermata iniziale del tuo smartphone.



Ho scelto per prima cosa di parlarti di questo titolo per dispositivi mobili dal momento in cui le sue caratteristiche sono diverse da moltissimi altri giochi:
si tratta di un titolo in realtà aumentata e che quindi richiederà ai giocatori di interfacciarsi con elementi e luoghi reali.
Lo scopo di questo gioco è infatti quello di diventare un allenatore di Pokémon e catturare le creature andando in giro per la propria città con in mano lo smartphone.

Per funzionare questo gioco richiederà infatti l’attivazione della localizzazione ed eventualmente viene anche richiesta l’attivazione della fotocamera del tuo dispositivo in modo tale che tu possa usufruire della funzionalità di realtà aumentata:
potrai così vedere sullo schermo del tuo dispositivo il Pokémon da catturare circondato dall’ambiente reale in cui ti trovi.



Inoltre, per giocare a Pokémon Go su Android, ti verrà richiesto di creare un account in maniera del tutto gratuita al servizio Club Allenatori di Pokémon per poter sincronizzare online i progressi che effettuerai in gioco.
Questo gioco richiede inoltre una connessione ad Internet sempre attiva per poter funzionare correttamente.

Come giocare a GCC Pokémon Online su Android

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Su dispositivi mobili Android, uno tra i titoli presenti nel Play Store più popolare è il gioco di carte collezionabili online di Pokémon.

Si tratta infatti di una rivisitazione in digitale del popolare gioco di carte Pokémon che andava di moda diversi anni fa.
Se quando eri più piccolo collezionavi le carte di gioco dei Pokémon, questo titolo per Android potrebbe fare quindi al caso tuo e puoi quindi giocarci con il tuo dispositivo Android effettuando per prima cosa alcuni semplici passaggi.



La prima cosa che dovrai sarà ovviamente quella di scaricare il titolo sul tuo smartphone dotato del sistema operativo Google.
Per effettuare quest’operazione devi avviare il Play Store di Android (in negozio virtuale tramite il quale si scaricano o acquistano le applicazioni e giochi su Android) e, tramite il motore di ricerca in alto digitare il termine GCC Pokémon Online.

Dopodiché fai tap sul pulsante Cerca che è situato nella tastiera del tuo dispositivo per confermare la tua volontà di cercare questo gioco all’interno del Play Store di Android e poi dovrai individuare questo gioco per installarlo.



Il gioco di carte collezionabili GCC Pokémon Online è sviluppato da The Pokémon Company International e presenta un’icona con il simbolo delle carte da gioco; se hai trovato la schermata di anteprima di questo titolo sul Play Store di Android allora potrai installarlo facilmente facendo tap prima sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

A questo punto dovrai soltanto attendere che avvenga il download e l’installazione del gioco in maniera del tutto automatica e, una volta che questa sarà terminata, vedrai apparire il pulsante Apri all’interno del Play Store di Android.



L’icona del gioco sarà anche stata aggiunta alla schermata iniziale del tuo dispositivo e potrai così fare tap su di essa per avviare il gioco e incominciare subito a giocarci.

Nel caso in cui non riuscissi a questo gioco sul tuo dispositivo mobile, tieni presente che è compatibile soltanto con i tablet Android e che per funzionare richiede una connessione ad Internet sempre attiva.



Una volta che avrai scaricato e avviato il gioco di carte collezionabili Pokémon GCC Pokémon Online potrai iniziare a giocarci.
Tieni però presente che anche in questo caso ti verrà richiesta la creazione di un account gratuito per il servizio Club di Pokémon; di conseguenza se ti sei già registrato allo stesso perché per esempio hai giocato Pokémon Go, ti basterà soltanto effettuare l’accesso allo stesso.

Come giocare a Pokémon Shuffle Mobile su Android

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Un titolo disponibile su smartphone e tablet Android meno impegnativo e pensato per tutta la famiglia è il gioco Pokémon Shuffle Mobile.
In questo caso si tratta di un titolo di genere rompicapo che presenta uno stile di gameplay identico a Pokémon Shuffle, titolo disponibile per periferica portatile Nintendo 3DS.

Ti consiglio questo titolo se sei alla ricerca di un videogioco per dispositivi mobili Android a tema Pokémon che non sia particolarmente impegnativo in quanto le sue meccaniche sono molto semplici e intuitive.



Per giocare a Pokémon Shuffle Mobile dovrai per prima cosa effettuare le operazioni di download e installazione di questo titolo sul tuo smartphone Android.
Per effettuare quest’operazione devi avviare il PlayStore e, tramite il motore di ricerca interno, digitare Pokémon Shuffle Mobile premendo poi il pulsante Cerca dalla tastiera del tuo dispositivo.

Se hai individuato l’applicazione in questione ti basterà adesso premere sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto per scaricarla sul tuo dispositivo.



Al termine di quest’operazione dovrai soltanto attendere che avvenga il download dell’installazione automatica del titolo al termine della quale potrai premere sul pulsante Apri per avviare il gioco.
L’icona di Pokémon Shuffle Mobile sarà anche stata aggiunta alla schermata iniziale del tuo dispositivo e facendo tap su di essa avvierai il gioco.

Come potrai sicuramente immaginare, giocare a Pokémon Shuffle Mobile è molto semplice dal momento in cui questo titolo ricalca le meccaniche di gioco altri giochi per smartphone come per esempio Candy Crush.



Lo scopo sarà quindi quello di sconfiggere i Pokémon avversari allineando sul tabellone virtuale di gioco più Pokémon della stessa specie e tipologia in modo tale da farli sparire.
È quindi un titolo pensato per chi ha poco tempo e vuole intrattenersi durante i momenti di noia o di pausa.

Per giocare a Pokémon Shuffle Mobile è richiesta una connessione ad Internet sempre attiva ma non è necessario invece effettuare alcun tipo di registrazione.



Come trovare altri giochi Pokémon su Android

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I giochi a tema Pokémon che ti ho suggerito non fanno al caso tuo?
Hai provato a installare questi titoli sul tuo smartphone ma nessuno di questi riscontra i tuoi gusti?
Non preoccuparti, posso ancora aiutarti suggerendoti come utilizzare in autonomia il Play Store di Android in modo tale che potrai cercare altri giochi a tema Pokémon da scaricare e installare sul tuo smartphone o tablet Android.



La prima cosa che devi fare è ovviamente quella di servirti del Play Store di Android facendo tap sulla sua icona in modo tale da visualizzare la schermata iniziale e tutte le sotto categorie presenti.

Se però vuoi cercare soltanto tutti i giochi a tema Pokémon allora fai tap sul campo di testo situato in alto per visualizzare il motore di ricerca interno.
Digita quindi la parola Pokémon e premi poi sul tasto Cerca dalla tastiera del tuo dispositivo mobile in modo tale che tu possa filtrare la ricerca visualizzando soltanto i risultati corrispondenti.



Agendo in questo modo potrai visualizzare l’elenco di tutti i giochi a tema Pokémon che sono stati pubblicati sul Play Store di Android.
Se individuerai un titolo di tuo interesse potrai scaricarlo sul tuo dispositivo semplicemente facendo tap sulla sua icona per visualizzare la sua schermata di anteprima e poi ti basterà premere sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

Al termine delle operazioni di download puoi avviare il gioco installato facendo tap sul pulsante Apri presente nel Play Store oppure facendo tap sull’icona del gioco che sarà stata aggiunta alla home screen del tuo dispositivo mobile.



come nascondere ip android



come nascondere ip android

Hai bisogno di camuffare l’indirizzo IP del tuo smartphone Android per accedere ad un sito che ha bloccato l’accesso dall’Italia o per motivi di privacy?
Perfetto, sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

Con la guida di oggi, scopriremo infatti come nascondere IP Android grazie ad alcune soluzioni che consentono di navigare da smartphone e tablet usando un indirizzo straniero (statunitense o britannico).
Sono tutte molto facili da usare e gratuite, almeno nella loro versione base.
Mettiamoci subito all’opera!



Se stai cercando una soluzione relativa a come nascondere IP Android, la prima app che ti consiglio di provare è HotSpot Shield.
Si tratta di un servizio VPN (virtual private network) che consente di camuffare l’IP del proprio smartphone/tablet con un indirizzo statunitense e di accedere così ai siti Internet che presentano delle restrizioni geografiche nei confronti dell’Italia.
La versione base è gratuita ma prevede la visualizzazione di alcuni banner pubblicitari ed una velocità di navigazione piuttosto bassa.

Per installare HotSpot Shield sul tuo terminale Android, apri il Google Play Store, cerca la app all’interno di quest’ultimo e premi prima sul pulsante Installa e poi su Accetto.
Ad operazione completata, avvia HotSpot Shield e crea un account gratuito per usufruire del servizio.



Per fare ciò, premi il pulsante Yes, protect my connection!, poi premi su Continue e compila il modulo che ti viene proposto digitando il tuo indirizzo email e la password che vuoi usare per accedere ad HotSpot Shield nei rispettivi campi.
Infine, premi il pulsante Create account e il gioco è fatto.

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A questo punto, per nascondere IP Android usando HotSpot Shield, premi sul pulsante Protect my connection! che si trova nella schermata principale della app ed attendi che venga stabilita la connessione alla VPN.

A connessione effettuata, l’icona di HotSpot Shield nella barra di stato di Android diventerà verde e potrai navigare su Internet usando il tuo IP camuffato.
Per verificare l’avvenuto cambio di indirizzo, apri il browser, collegati ad uno qualsiasi dei siti che permettono di visualizzare il proprio IP (es.
whatismyipaddress.com) e dovresti risultare collegato dagli USA.



Al termine della tua sessione di lavoro (o svago) online, puoi fermare la connessione di HotSpot Shield recandoti nella schermata principale della app e premendo sul pulsante Turn off protection.
Più facile di così?

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Se non vuoi che HotSpot Shield parta automaticamente all’avvio di Android, premi sul pulsante Menu collocato in alto a destra (l’icona con le tre linee orizzontali), seleziona la voce Settings dal riquadro che si apre e togli il segno di spunta dall’opzione Start on boot.
Se vuoi sottoscrivere un piano a pagamento del servizio (senza pubblicità e più veloce nella navigazione Web), premi sulla scritta Get More e scegli quale abbonamento fare.

Altre ottime applicazioni VPN che potresti provare sul tuo smartphone o tablet Android sono TunnelBear, che offre 500MB di traffico gratis al mese dando la possibilità di camuffare il proprio IP con un indirizzo americano o britannico, e Tigervpns VPN che offre 500MB di traffico gratis per tutti i nuovi iscritti.



come resettare android



come resettare android

Il tuo smartphone Android ha cominciato a fare le bizze?
Si blocca in continuazione e non ti consente più di eseguire molte applicazioni di cui hai bisogno?
Anche le operazioni più banali richiedono tantissimi secondi per essere portate a termine?
In casi come questi potrebbe essere d’aiuto un reset completo del sistema.

Resettando Android puoi cancellare in un sol colpo tutti i dati, le app e le impostazioni presenti sul dispositivo e riportare il sistema operativo allo stato di fabbrica.
Questo permette di risolvere eventuali conflitti di software, debella eventuali infezioni da malware e riporta le prestazioni del terminale su livelli accettabili eliminando quindi i fastidiosi “freeze” e i messaggi d’errore che vedi adesso.



Se utilizzi un telefono (o un tablet) con memoria espandibile puoi applicare la procedura di reset anche alla scheda SD e cancellare tutti i dati presenti su quest’ultima (es.
foto, video e dati delle applicazioni), ma non è un’operazione obbligatoria:
sta a te scegliere in base alle tue esigenze.
Adesso però mettiamo al bando le ciance, rimbocchiamoci le maniche e scopriamo insieme come resettare Android per riportare il tuo smartphone/tablet a nuova vita.
Non ci vorrà moltissimo, vedrai.

Operazioni preliminari

Prima di entrare in azione, ti consiglio vivamente di effettuare una scansione antimalware del tuo device e di salvare tutti i dati presenti sulla sua memoria.
La scansione antimalware può servire nel caso in cui i malfunzionamenti del tuo smartphone o del tuo tablet fossero dovuti alla presenza di software malevolo sul dispositivo:
in questo caso, utilizzando un buon antivirus per Android, potresti riuscire a risolvere tutti i problemi legati a crash, errori ecc.
e potresti riportare le prestazioni del terminale su buoni livelli senza ripristinare il sistema.



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Per quanto riguarda le operazioni di backup, ti consiglio di agire sia a livello locale, copiando i tuoi dati sul PC o su una scheda di memoria esterna, sia in remoto, sfruttando i servizi cloud di Google.
Ecco in dettaglio tutte le app che ti consiglio di utilizzare.



  • Titanium Backup – è l’applicazione numero uno per il backup di Android.
    Permette di salvare dati, impostazioni e applicazioni ma per sfruttarne appieno le funzionalità è richiesto il root.
    La versione di base è gratuita, quella Pro che include il supporto ai servizi di cloud storage e la cifratura dei backup costa 5,99 euro.
    Per scoprire come si usa, leggi il mio tutorial su come effettuare backup su Android,
  • Easy Backup & Restore – altra ottima applicazione dedicata al backup.
    È completamente gratuita e permette di salvare e SMS, MMS, registro chiamate, calendario, segnalibri, dizionario e rubrica.
    Non richiede il root per funzionare.
  • Google Foto – è l’applicazione di Google per la gestione delle foto.
    Offre la possibilità di archiviare i propri scatti e i propri video online online avendo a disposizione uno spazio cloud illimitato.
    Per saperne di più leggi il mio post su come caricare immagini online.

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Ricordati, inoltre, di salvare le chat di WhatsApp su Google Drive e assicurati che tutti i tuoi contatti siano sincronizzati con la rubrica di Gmail (in questo modo li ritroverai tutti al loro posto dopo aver effettuato il reset di Android).



Per quanto concerne foto e video, anche se hai attivato il backup online di Google Foto, ti consiglio di collegare il tuo smartphone/tablet al computer e di copiarli tutti sul computer.
Se non sai come collegare Android al PC, segui le indicazioni presenti nel mio tutorial dedicato all’argomento.

Resettare Android

Adesso è arrivato il momento di resettare Android.
Recati dunque nel menu Impostazioni del tuo dispositivo (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con tutte le app installate sullo smartphone/tablet) e seleziona la voce Backup e ripristino da quest’ultimo. A questo punto, fai “tap” sull’opzione Ripristino dati di fabbrica, digita il PIN di sblocco di Android e premi sui pulsanti Ripristina telefono e Cancella tutto affinché il device venga riportato alle impostazioni di fabbrica con la conseguente formattazione della sua memoria interna.



Se utilizzi un device dotato di memoria espandibile e hai impostato una microSD come memoria primaria, puoi formattare il contenuto della microSD (quindi applicazioni, foto e dati delle app) recandoti nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Scheda SD di Android, premendo sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e selezionando l’opzione Formatta come memoria portatile dal menu che compare.
Così facendo la memory card verrà formattata e riportata allo stato di memoria secondaria.

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Dopo qualche secondo di attesa il tuo telefono (o tablet) si riavvierà e partirà la procedura di configurazione iniziale di Android.
Imposta quindi l’utilizzo della lingua italiana, collegati a una rete wireless, esegui l’accesso con il tuo account Google (oppure creane uno nuovo premendo sull’apposita voce) e scegli se ripristinare il dispositivo usando un backup precedente o se configurarlo come un nuovo terminale.
Nel primo caso devi scegliere il backup da ripristinare dal menu a tendina Ripristina da questo backup e le applicazioni da reinstallare dal menu a tendina Includi anche.
Se invece vuoi ripartire da zero, espandi il menu Ripristina da questo backup e seleziona la voce Configura come nuovo dispositivo da quest’ultimo.

Per concludere, scegli se attivare il backup automatico di app, dati e impostazioni (tramite Internet), se abilitare i servizi di localizzazione e se contribuire al miglioramento dei servizi Google inviando statistiche d’uso anonime, premi su Avanti, OK e divertiti a usare il tuo “nuovo” dispositivo Android.



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Per ripristinare i dati salvati precedentemente con Titanium Backup o Easy Backup fai ancora una volta riferimento alla mia guida su come effettuare backup Android.



Hard reset Android

Nel malaugurato caso in cui il tuo smartphone/tablet Android non funzionasse in maniera corretta e si fosse bloccato, puoi resettare Android ricorrendo a una procedura denominata hard reset. Per effettuare l’hard reset di uno smartphone Android bisogna spegnerlo e accedere alla recovery, un software che opera al di fuori del sistema operativo e consente di avviare la cancellazione di dati e impostazioni (oltre che di compiere molte altre operazioni).

La recovery può essere stock o personalizzata:
quella stock si trova preinstallata sul proprio dispositivo al momento dell’acquisto (quindi è quella predefinita di Android) e presenta una serie di funzioni abbastanza limitata, quella personalizzata invece si installa separatamente (te ne ho parlato anche nel mio tutorial su come effettuare il root su Android) e permette di compiere un numero maggiore di operazioni, come ad esempio il backup e il ripristino dei dati e l’installazione di ROM personalizzate.
Per l’hard reset fortunatamente basta la recovery stock.



Per accedere alla recovery devi riavviare il tuo terminale in recovery mode, operazione che generalmente si fa premendo i tasti Volume +, Power e Home contemporaneamente (oppure Volume – e Power) fino a che lo smartphone/tablet non si riavvia.
Se il tuo device è bloccato e non riesci a spegnerlo, prova a rimuoverne temporaneamente la batteria o cerca su Internet la combinazione di tasti per forzarne lo spegnimento.

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A questo punto, devi selezionare la voce Recovery dal menu che si apre e avviare un Wipe Data/Factory Reset selezionando l’apposita opzione.
Per spostarti nei menu della recovery utilizza il tasto Volume –, mentre per selezionare le varie opzioni utilizza Volume +.

Una volta effettuato il wipe del tuo dispositivo Android, riavvialo (selezionando la voce Reboot) e dovrebbe partire la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo, che puoi portare a termine seguendo le indicazioni che ti ho fornito prima.



come spiare un cellulare android gratis



come spiare un cellulare android gratis

A volte mi capita di ricevere delle email in cui mi viene chiesto di scrivere un tutorial su come spiare un cellulare Android gratis.
Per rispondere a questa richiesta – che immagino interessi anche te, dal momento che stai leggendo queste righe – devo prima sottolineare una cosa importante:
spiare il cellulare di un’altra persona è assolutamente scorretto e non è per nulla mia intenzione incentivare questo tipo di attività, in quanto comporta una grave violazione della privacy altrui (e, in alcuni casi, può comportare anche la violazione della legge).

Chiarito ciò, voglio pensare che tu sia mosso da buone intenzioni:
ad esempio, potresti voler mettere sotto controllo uno smartphone per monitorare gli spostamenti di tuo figlio, visto che ti preoccupa il fatto che torni a casa da solo la sera.
Se le cose stanno così, per quanto questa pratica sia da considerare di dubbia moralità, in questo tutorial che ho realizzato voglio fornirti alcune soluzioni utili per riuscire nel tuo intento.



Ci sono varie strade che puoi percorrere.
Puoi, ad esempio, monitorare il cellulare di un’altra persona sfruttando i servizi anti-furto messi a disposizione da Google e altri produttori (mediante i quali è possibile localizzare e comandare uno smartphone da remoto), oppure puoi ricorrere a delle app per il parental control e monitorare tutte le attività svolte da una persona sul proprio telefono, avendo spesso la possibilità di limitarle a distanza.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

  • Prerequisiti
  • App per spiare un cellulare Android gratis
    • Trova il mio dispositivo (Find My Device)
    • Android Lost
    • Qustodio
  • Altre app per spiare un cellulare Android gratis

Prerequisiti

Per monitorare con fini leciti un cellulare Android da remoto, attraverso l’utilizzo di servizi Web o app gratuite, è necessario aver abilitato in precedenza alcune impostazioni sul dispositivo che si desidera controllare.



La prima operazione preliminare da compiere riguarda la verifica della corretta associazione dello smartphone con un account Google.
Per riuscire in questo intento, fai tap sull’icona con il simbolo dell’ingranaggio che trovi nella home screen, in modo da visualizzare il menu delle Impostazioni.
Raggiungi quindi la schermata dell’account, premendo sulle voci Account > Google, e verifica che, in questa sezione, vi sia la dicitura che fa riferimento a un account Google (Gmail.com).

Nel caso in cui non vi sia alcun account Google configurato, premi sul pulsante Aggiungi account e poi fai tap sul bottone Google, in modo da effettuare il login o creare un nuovo account Google sul momento, selezionando la voce Crea un account.
In caso di problemi relativi all’associazione, fai riferimento al mio tutorial su come creare un account Gmail.



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La procedura successiva è relativa all’attivazione della geolocalizzazione:
fai tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio nella home screen, premi sulla voce Geolocalizzazione nella successiva schermata e sposta su ON l’interruttore che trovi in alto a destra.
Premi poi sulla dicitura Modalità (situata in basso) e premi sull’opzione Alta precisione.



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Adesso, devi fare in modo che il servizio di localizzazione nativo Gestione Dispositivi Android (utile per lo scopo oggetto di questo tutorial e di cui ti parlerò nel prossimo paragrafo) possa accedere alla posizione.



Per farlo, apri le Impostazioni tramite l’icona con il simbolo di un ingranaggio nella home screen, fai tap sulle voci Google > Sicurezza, poi su Trova il mio dispositivo e sposta su ON la levetta che trovi nella barra in alto.

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App per spiare un cellulare Android gratis

Nei prossimi paragrafi ti parlerò dello strumento nativo di geolocalizzazione remota Gestione Dispositivi Android e anche di applicazioni di terze parti, come per esempio Lost Android, che possono essere impiegate per spiare un cellulare Android:
si tratta di strumenti che, dal momento in cui sono pensati per essere sfruttati come servizi antifurto, permettono di monitorare in tempo reale la posizione di un cellulare. Poi ci sono alcune app dedicate al parental control, che sono utili se si desidera tracciare (oltre che controllare da remoto) le attività eseguite sul dispositivo.

Gestione Dispositivi Android

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Un’applicazione utilizzabile per monitorare da remoto la posizione di un cellulare Android è Gestione dispositivi Android, servizio incluso di serie nei device dotati del sistema operativo Google, accessibile anche tramite pannello Web dedicato.

Tra le caratteristiche di questo strumento gratuito, vi è la possibilità di localizzare da remoto un dispositivo Android precedentemente associato a un account Google, ma anche eseguire alcune operazioni aggiuntive, come il blocco del dispositivo in caso di smarrimento o il reset alle impostazioni di fabbrica.
Si tratta, infatti, di un tool che viene impiegato principalmente per rintracciare il proprio dispositivo in caso di furto.



Bisogna inoltre sottolineare che, nelle versioni più recenti di Android (dalla versione Nougat 7.0), Gestione dispositivi Android mostra una notifica sul dispositivo, quando questo viene rintracciato da remoto.
In tal caso, questo strumento potrebbe vanificare la tua volontà di spiare il cellulare, in quanto verresti immediatamente scoperto.
Verifica quindi, nel menu Impostazioni > Sistema > Informazioni sul telefono (o Info sul dispositivo) la versione di Android installata, facendo riferimento alla voce Versione di Android.

Il funzionamento di Trova il mio dispositivo è identico da Web e dall’applicazione quindi, una volta eseguite le procedure preliminari che ti ho indicato nel paragrafo precedente, scegli se utilizzare l’applicazione, scaricandola dal Play Store (clicca sul link fornito, premi sul pulsante Scarica e poi su Apri) o se collegarti alla sua piattaforma da Web da PC, attraverso l’utilizzo di un browser per la navigazione in Internet, come per esempio Google Chrome.



Una volta visualizzata la schermata iniziale di Trova il mio dispositivo, effettua l’accesso con l’account Google associato al cellulare da monitorare, in modo da essere reindirizzato alla pagina di Gestione dei Dispositivi Android.
Premi quindi sull’icona situata in alto a sinistra, che fa riferimento al cellulare da rintracciare, e attendi che ti venga mostrata la sua posizione in tempo reale su una cartina geografica.

Se stai utilizzando questo servizio per monitorare il cellulare che ti è stato rubato o che hai smarrito, puoi utilizzare la funzione Riproduci audio per far emettere un suono e quindi rintracciarlo più velocemente, nel caso in cui ti trovassi nelle sue vicinanze.



Avvalendoti del pulsante Blocca il dispositivo, invece, puoi agire, sempre da remoto, per far apparire sullo schermo un messaggio personalizzato.
In alternativa, utilizza la funzione Resetta il dispositivo, per reimpostare il cellulare alle impostazioni di fabbrica.
Quest’ultima operazione però, lo scollega dall’account Google e quindi non ne permette più l’immediata localizzazione.

Android Lost

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Un’altra soluzione da prendere in considerazione per tracciare da remoto la posizione di un cellulare e comandarlo via Internet è Android Lost, app gratuita che possiede anche funzionalità avanzate a pagamento (sbloccabili al prezzo di 0,99€/mese dopo una trial di 7 giorni), come per esempio la possibilità di camuffare la sua icona per farla sembrare un’app di sistema.

Tra le sue caratteristiche, quelle più utili alle attività di monitoraggio di un cellulare sono la possibilità di ottenere la cronologia di chiamate e messaggi e scattare foto.
È anche possibile utilizzare le sue finalità antifurto, facendo squillare il dispositivo e cancellandone il contenuto, con un reset alle impostazioni di fabbrica.



Una volta scaricata quest’applicazione dal Play Store (fai tap sul link fornito, poi premi sui pulsanti Installa Accetto), avviala e premi sul bottone Try Premium Features, in modo da provare gratuitamente le funzionalità aggiuntive menzionate della versione a pagamento, poi concedi all’app i permessi di amministratore, facendo tap prima sul pulsante Request Administrator Rights e poi su Attiva.

Una volta configurata l’applicazione come indicato, collegati al suo sito ufficiale, per utilizzare le funzionalità che ti interessano.
Nella home page, fai clic sul pulsante Sign In, nell’angolo in alto a destra, in modo da autenticarti tramite l’account Google configurato sul cellulare da monitorare.



Dopodiché, premi sul pulsante Permetti, in modo da completare l’autenticazione.
Una volta visualizzata la sezione principale di Android Lost, premi sulla scheda Controls e fai clic sul pulsante Send location per visualizzare su una mappa la posizione del telefono in tempo reale.

Nel caso in cui, utilizzando il browser Google Chrome, non riuscissi a visualizzare la posizione del cellulare, premi sull’icona a forma di scudo con una X rossa situata nella barra degli indirizzi del browser.
Dopodiché, fai clic sul collegamento Carica script non sicuri, nel relativo menu e poi fai clic nuovamente sul pulsante Send Location, nella scheda Controls di Android Lost.



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Le altre funzionalità più importanti sono presenti nella scheda Status, tramite la quale puoi attivare o disattivare da remoto le connessioni, come per esempio il Bluetooth o il GPS.
La sezione Logs, invece, permette di ottenere informazioni sulle attività eseguite dal dispositivo.
Se, ad esempio, vuoi far apparire sullo schermo un messaggio personalizzabile, fai riferimento alla sezione Messages e al comando Message popup.



Altri strumenti utili sono quelli presenti nella sezione Security, in quanto permettono di eseguire il reset del dispositivo da remoto (Wipe Phone), di bloccarlo per renderlo inutilizzabile (Lock Phone) oppure di nascondere l’icona dell’app (Hide package).

Qustodio

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Se intendi spiare un cellulare Android gratuitamente con finalità di controllo parentale, puoi rivolgerti all’app gratuita Qustodio, tramite la quale è possibile monitorare in svariati modi un dispositivo ottenendo, per esempio, informazioni sui siti Internet visitati, sulla sua posizione geografica e dei log sulle attività eseguite con lo stesso.



Può essere scaricata gratuitamente dal Play Store di Android ma include anche dei piani in abbonamento, che partono da 42,95 €/anno.
La sottoscrizione serve per il monitoraggio di più dispositivi – nella versione gratuita è possibile controllarne soltanto uno – e include anche funzioni aggiuntive, come per esempio il monitoraggio delle chiamate e degli SMS.

Per iniziare a utilizzare Qustodio su un dispositivo Android, scarica la sua applicazione facendo tap sul link indicato, dopodiché premi prima sui pulsanti Installa/Accetto e poi su Apri.



L’app deve essere configurata sul dispositivo da spiare e, facoltativamente, anche su quello che si intende utilizzare per il monitoraggio (facoltativamente, in quanto è possibile accedere anche alla sua versione Web da browser). Ti consiglio, però, di scaricare l’app su entrambi i dispositivi.

Una volta completato il download dell’applicazione, avviala sul dispositivo da utilizzare per il monitoraggio, premi sui pulsanti Crea un account Qustodio Accetta tutto e compila il modulo presente a schermo, indicando il tuo nome, un indirizzo email e una password, dopodiché premi sui pulsanti Avanti e Successivo per accettare le condizioni d’uso del servizio e completare la procedura di creazione del tuo account.



Ad account creato, fai tap sulla voce Dispositivo genitore che vedi situata in basso, poi premi sul pulsante di colore verde Capisco che trovi in basso a destra.
A questo punto, ti verrà mostrato un breve tutorial che illustra le caratteristiche di quest’applicazione; dopo averne preso visione premi sul bottone Chiudi tour, per passare alla schermata iniziale di Qustodio.

Fa ora tap sul pulsante Inizia a usare Premium, in modo da attivare la versione di prova gratuita della versione Premium dell’app, che permette di monitorare fino a 5 dispositivi e include anche le caratteristiche avanzate di cui ti ho parlato nelle precedenti righe.
Pigia quindi sul simbolo (+) situato in basso e compila il successivo modulo, per indicare le informazioni riguardanti la persona da controllare (per esempio un figlio), poi premi sul bottone Successivo.



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Una volta eseguita la configurazione di Qustodio sul cellulare da utilizzare per il monitoraggio, avvia l’app precedentemente scaricata sul telefono da controllare, esegui l’accesso con le credenziali che hai registrato poco fa (Ho un account genitore) dopodiché fai tap sul bottone Dispositivo bambino.



Pigia sul nome del bambino che utilizza il cellulare, dai un nome al device in uso (per esempio Telefono di…), premi sui pulsanti Avanti/Successivo e concedi tutti i permessi richiesti:
sono necessari per la configurazione dell’app e il monitoraggio.
Per farlo, premi su Attiva ora, poi sull’icona di Qustodio e sposta la levetta su ON, in corrispondenza della voce Consenti accesso a dati di utilizzo.

Inoltre, attiva le opzioni di Accessibilità, premendo su Attiva ora, sulla voce Qustodio, spostando la levetta su ON e confermando l’operazione tramite il pulsante OK. Successivamente, concedi gli altri permessi richiesti, facendo tap su Attiva ora e Attiva, in modo da terminare la configurazione.



Al termine della procedura, se hai eseguito correttamente tutte le operazioni indicate, vedrai apparire un messaggio che conferma l’avvenuta configurazione. Eseguita la configurazione dell’app su entrambi i dispositivi, puoi avviare Qustodio sul tuo smartphone o tablet Android.
Per monitorare le attività eseguite sul dispositivo precedentemente configurato, premi quindi sulla voce Vai al portale Famiglia.

Il portale Famiglia di Qustodio è suddiviso in schede:
quella principale è chiamata Panoramica attività (mostra l’elenco di tutte le attività eseguite), mentre le attività eseguite sui social network o su Internet sono visibili nelle schede Attività social e Navigazione.



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È anche possibile utilizzare la piattaforma di monitoraggio collegandosi al sito Web ufficiale di Qustodio.
In questo caso, per accedere, clicca sul pulsante Accesso, seleziona la dicitura Qustodio per le famiglie ed effettua il login con le tue credenziali.



Altre app per spiare un cellulare Android gratis

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Vorresti che ti consigliassi altre applicazioni per spiare un cellulare Android gratis, in modo da avere maggiori possibilità di individuare lo strumento più adatto alle tue esigenze?
Certamente, non c’è problema:
dai uno sguardo a quelle che trovi elencate qui di seguito.



  • Wheres My Droid – è un’app gratuita che serve per localizzare un cellulare da remoto, il cui funzionamento è simile alle app già menzionate nei paragrafi precedenti.
    Presenta anche caratteristiche a pagamento (prezzi a partire da 3,99$) che servono, ad esempio, per ottenere il log di chiamate e messaggi.
    Te ne ho parlato in questa mia guida.
  • iKeyMonitor – è uno strumento molto avanzato per il monitoraggio di un cellulare Android, richiede facoltativamente i permessi di root perché presenta caratteristiche avanzate, come la possibilità di visualizzare la cronologia di chiamate e messaggi.
    Permette anche di monitorare tutto ciò che viene digitato sul dispositivo.
    È utilizzabile con una prova gratuita di 3 giorni ma successivamente è a pagamento (prezzi a partire da 49,99$/anno).
  • Cerberus – è una tra le migliori soluzioni in quanto si tratta di uno strumento di genere antifurto molto completo.
    È utilizzabile per lo scopo oggetto di questa guida in quanto, oltre a localizzare un dispositivo da remoto, permette di ottenere l’elenco delle chiamate o dei messaggi ricevuti e inviati.
    Quest’applicazione non è però gratuita:
    dopo un periodo di prova di 7 giorni, costa 5€/anno.
    Te ne ho parlato in questa mia guida.

come trasformare android in iphone



come trasformare android in iphone

Alcuni tuoi amici possiedono un iPhone e, da quando te lo hanno fatto provare, ne sei rimasto entusiasta, al punto da pensare di acquistarne uno.
Peccato, però, che proprio di recente tu sia entrato in possesso di uno smartphone Android e, quindi, non vorresti separartene.
Ho indovinato?
Beh, allora non devi preoccuparti, perché ho qualche consiglio che può aiutarti, in qualche modo, a raggiungere il tuo scopo, almeno sotto il punto di vista “estetico”.

In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come trasformare Android in iPhone attraverso delle applicazioni che modificano il look predefinito del sistema operativo di casa Google.
Sì, hai letto bene! Grazie a dei launcher personalizzabili, si possono raggiungere dei risultati che simulano quasi il comportamento dell’interfaccia di iOS su Android.
Tra Centro di controllo, Centro notifiche e icone in stile iPhone, ti sembrerà davvero di usare un telefono firmato Apple!



Come dici?
Sei impaziente di scoprire le soluzioni di cui sto parlando?
Allora non perdiamoci in altre chiacchiere:
siediti comodo, così da dedicarmi alcuni minuti del tuo tempo per leggere questo mio tutorial e, quindi, metti in pratica le soluzioni che ti propongo.
Sei pronto?
Iniziamo!

Indice

  • X Launcher
  • OS 11 Launcher
  • Centro di controllo iOS 11
  • Altre soluzione per trasformare Android in iPhone
  • Ripristinare il look predefinito di Android

X Launcher

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La prima applicazione di cui voglio parlarti per trasformare il tuo smartphone Android in un iPhone è X Launcher, disponibile gratuitamente sul Play Store di Android.
Quest’app è un launcher che permette di cambiare l’estetica delle icone delle applicazioni e degli strumenti predefiniti in quella tipica di iOS; inoltre possiede un Centro di controllo identico a quello presente sull’iPhone.

Se vuoi effettuare il download di X Launcher, raggiungi il link che ti ho fornito, così da accedere alla sua pagina dedicata sul Play Store, e fai tap sul pulsante Installa e poi su Accetto.
Al termine dell’installazione, non avviare l’applicazione, ma raggiungi le impostazioni del tuo smartphone Android, facendo tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio che trovi nella home screen.



Scorri la schermata e cerca la voce Home page, per accedere alla configurazione del launcher dello smartphone.
Seleziona quindi X Launcher e torna alla home screen.
Questa procedura però potrebbe essere differente su altri dispositivi, in base al modello Android da te in possesso.
Se non dovessi riscontrare alcuna modifica all’interfaccia del tuo smartphone, riavvialo tenendo premuto il tasto di Accensione/Spegnimento e premendo su Riavvia dalla finestra che si apre.

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L’home screen del cellulare Android, adesso, dovrebbe essere completamente cambiata, con uno stile di icone simile a quello di iOS.
Le funzionalità di questo launcher, però, non si limitano soltanto alla modifica delle icone, ma vi sono integrati anche un Centro notifiche e un Centro di controllo che ricordano quelli presenti su iPhone.

Per accedere al Centro notifiche, effettua uno swipe da sinistra a destra per visualizzarlo, mentre se vuoi accedere al Centro di controllo, dal centro del display dello smartphone effettua uno swipe dal basso verso l’altro.
Attraverso quest’ultimo pannello, puoi gestire l’attivazione di alcune funzionalità, come il Wi-Fi, il Bluetooth, la modalità aereo o la torcia, giusto per fare qualche esempio, oppure regolare i livelli di volume e luminosità.



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Se mantieni la pressione sull’icona di un’applicazione di terze parti, questa comincerà a oscillare mostrando una piccola X su di essa:
questa funzionalità permette solo di rimuovere l’icona di un’applicazione dalla home screen senza disinstallarla, al contrario di quanto avviene, invece, su iPhone.



Purtroppo X Launcher presenta dei banner pubblicitari.
Per rimuoverli, occorre acquistare la versione Prime dell’app al costo di € 1,59, la quale garantisce anche funzionalità aggiuntive, come ad esempio la possibilità di aprire il Centro di controllo quando ci si trova all’interno di un’applicazione o la possibilità di nascondere le app per proteggere la propria privacy.

OS 11 Launcher

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Un’altra applicazione per trasformare uno smartphone Android in iPhone, è OS 11 Launcher, scaricabile gratuitamente dal Play Store di Android.
Come per l’app di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente, anche questa permette di cambiare il look del proprio smartphone Android in uno simile a quello di iOS.
Inoltre, offre alcune funzionalità tipiche di un iPhone, come il Centro notifiche e il Centro di controllo.

Per utilizzare OS 11 Launcher, accedi al Play Store, tramite il link che ti ho fornito, e fai tap sul pulsante Installa e poi, al termine del download e dell’installazione, premi su Apri. Avviata l’applicazione, scegli uno tra i wallpaper proposti e poi fai tap sul pulsante Get Started.
Segui il tutorial che ti viene mostrato per garantire l’accesso ad alcuni permessi all’app:
fai quindi tap su OK e, nel pannello appena aperto, sposta la levetta da OFF a ON in prossimità della dicitura OS 11 Launcher, premendo poi su Consenti.



Adesso, fai poi di nuovo tap su OK, nella schermata che ti viene mostrata, per essere rimandato a un’altra scheda delle Impostazioni di Android; premi sula voce OS 11 Launcher e sposta la levetta da OFF a ON per permettere l’accesso ai dati di utilizzo.
Tornando alla home screen, fai poi tap sull’icona Impostazioni (l’icona con il simbolo di un ingranaggio) e raggiungi la sezione Home page; scegli quindi la voce OS 11 Launcher, selezionando la casella a fianco.

La configurazione è ormai terminata:
non ti serve altro che ritornare alla home screen del tuo smartphone Android, per vedere immediatamente i cambiamenti appena apportati, con un’interfaccia grafica simile a quella di iOS.



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Quest’applicazione si integra perfettamente con il sistema Android, emulando egregiamente le funzionalità dell’interfaccia di iPhone.
Infatti, effettuando uno swipe dal basso verso l’altro in prossimità del margine inferiore dello schermo, ti viene mostrato il Centro di controllo, per la gestione di alcune funzionalità rapide, come ad esempio l’attivazione e disattivazione della modalità aereo, del GPS, del Wi-Fi o del Bluetooth; inoltre, puoi regolare i livelli del volume e della luminosità.
Effettuando poi uno swipe da sinistra a destra, puoi accedere al Centro notifiche, che include pure una barra di ricerca, in un modo simile a quella presente su iPhone.



Centro di controllo iOS 11

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Se non vuoi modificare il tema del tuo smartphone Android tramite il download di un launcher, puoi installare delle app che simulano alcune funzionalità dell’iPhone.
Un esempio è Centro di Controllo iOS 11 che, come dice il suo stesso nome, emula il Centro di controllo che puoi trovare su iOS.



Se sei interessato ad avere Centro di Controllo iOS 11 sul tuo smarphone Android, ti consiglio di raggiungere il link che ti ho fornito, che rimanda al suo download gratuito dal Play Store.
Fai quindi tap sul pulsante Installa, su Accetto e, infine, su Apri.

Avvia dunque l’applicazione, effettua degli swipe da destra a sinistra per scorrere la sua presentazione e fai tap sul pulsante con il simbolo di una freccia che trovi nell’angolo in basso a destra.
Nella schermata principale dell’app, ti verrà mostrata una schermata con la richiesta di accesso ai permessi di Android; fai quindi tap su OK e, nella sezione delle Impostazioni, sposta la levetta da OFF a ON per consentire i permessi di cui ha bisogno l’app per funzionare correttamente.



Avviando Centro di controllo iOS 11 tramite la sua icona presente nella home screen, puoi anche regolare alcuni parametri di configurazione, come ad esempio la dimensione, il colore o un’immagine di sfondo da mostrare come background all’apertura del Centro di controllo.

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Adesso devi semplicemente effettuare uno swipe dal basso verso l’alto, in prossimità del margine inferiore dello schermo, per visualizzare un Centro di controllo simile a quello presente sull’iPhone.
Tramite questo pannello, puoi attivare e disattivare la modalità aereo, il Wi-Fi o il Bluetooth, inoltre puoi regolare il volume e la luminosità dello schermo.
Sono presenti anche delle icone di avvio rapido per l’attivazione della torcia, della fotocamera o della calcolatrice.

Il lato negativo di quest’applicazione è la presenza di pubblicità abbastanza invasiva che, purtroppo, non è possibile rimuovere nemmeno attraverso degli acquisti in-app.



Altre soluzioni per trasformare Android in iPhone

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Oltre alle applicazioni che ti ho proposto nei paragrafi precedenti, ne esistono di altre che possono aiutarti a trasformare uno smartphone Android in iPhone.
Qui di seguito ti indicherò alcune app che puoi scaricare sul tuo dispositivo per raggiungere il tuo scopo.



  • CRiOS X – è un set di icone che permette di dare un look simile a quello di iOS al proprio smartphone.
    È possibile scaricarlo a pagamento dal Play Store di Android al costo di € 1,99.
    Questo set può essere accessibile solo se si possiede un launcher personalizzato, come ad esempio Nova Launcher, oppure alcuni proprietari (ASUS ZenUI o Xperia Home).
    Prima di effettuare l’acquisto di questo set di icone, ti consiglio di leggere bene la descrizione dell’app dal Play Store, così da verificare se il tuo dispositivo ha i requisiti per visualizzare queste icone.
  • Schermata di blocco di iPhone X – È un’applicazione che permette di emulare la Lock Screen di iOS, con la possibilità di visualizzare il Centro di controllo dell’iPhone dalla schermata di blocco dello schermo.
    In questo modo, sarà possibile accedere rapidamente ad alcune funzioni di Android, come l’attivazione del Wi-Fi o la regolazione del volume o della luminosità dello schermo.
    L’applicazione è gratuita, scaricabile direttamente dal Play Store di Android, ed è possibile effettuare l’upgrade alla versione Premium al costo di € 2,59 per ottenere dei vantaggi, come ad esempio la rimozione della pubblicità o l’accesso a un vasto assortimento di wallpaper.
  • iLauncher – quest’applicazione permette di cambiare completamente il look di uno smartphone Android in uno simile a iPhone.
    Non soltanto cambia le icone delle applicazioni, ma aggiunge anche funzionalità extra, come ad esempio il Centro di controllo e il Centro notifiche tipici di iOS.
    È possibile scaricare iLauncher dal Play Store di Android in modo gratuito, ma acquistando la versione Pro al costo di € 1,99 si può rimuovere la pubblicità al suo interno.

Ripristinare il look predefinito di Android

Se vuoi ripristinare il look predefinito di Android, puoi eseguire due operazioni:
la disinstallazione del launcher di terze parti oppure la sua disattivazione.



Nel primo caso, accedi alle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio presente in home screen, vai in App, seleziona il launcher e premi sul pulsante Disinstalla.
In alternativa, avvia il Play Store di Android, fai tap sull’icona del menu e scegli la voce Le mie app e i miei giochi.

Dall’elenco di applicazioni presenti nella scheda Installate, cerca il launcher che hai scaricato in precedenza, fai tap su di esso e poi premi su Disinstalla, così da rimuovere direttamente l’applicazione dal tuo smartphone Android.



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Per disattivarlo invece, dato che alcuni launcher interpongono il loro pannello di configurazione prima dell’accesso alle Impostazioni di Android, effettua uno swipe dall’alto verso il basso in prossimità del margine superiore dello schermo del tuo smartphone e fai tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio, che trovi nell’angolo in alto a destra.
In questo modo avrai l’accesso immediato e diretto alle Impostazioni del tuo dispositivo.



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Da questo momento in poi, la procedura potrebbe essere differente in base al modello del cellulare Android in tuo possesso.
Scorri le voci fino a identificare quella denominata Home page e fai tap su di essa.



Puoi quindi visualizzare, in questa sezione, tutti i launcher presenti sul tuo smartphone; fai poi tap sulla casella in prossimità del tema predefinito di Android e torna all’home screen, tramite il pulsante con il simbolo di un cerchio che si trova nel margine inferiore dello schermo del cellulare.
Facile vero?

flash player per android



flash player per android

Nel settembre del 2013, Adobe ha deciso di abbandonare lo sviluppo di Flash Player per Android.
Questo significa che con l’andar del tempo gli utenti del robottino verde dovranno rinunciare ai video e ai giochi disponibili in questo formato e adeguarsi al trend mondiale che sta portando tutti i contenuti verso lo standard HTML5, che è molto più leggero e compatibile visto che non richiede l’utilizzo di plugin esterni ai browser.

Fatta questa doverosa premessa, bisogna dire che in realtà è ancora possibile utilizzare Flash Player su Android, basta scaricare l’ultima versione del plugin sviluppata da Adobe e installarla sul proprio smartphone o sul proprio tablet. I risultati sono altalenanti, nel senso che molti contenuti non vengono riprodotti in maniera fluida e/o portano al crash del browser, ma in alcuni casi si riesce a fruire del plugin ancora in maniera abbastanza accettabile.



Accetti il rischio?
Bene, allora prenditi cinque minuti di tempo libero e metti in pratica le indicazioni che sto per darti.
Qui sotto trovi tutti i passaggi che devi seguire per riprodurre i contenuti in Flash sul tuo device.
Nel tutorial io utilizzerò un device equipaggiato con Android 5.1 ma in realtà la procedura si può attuare anche su altre versioni del sistema operativo di Google, meglio se più datate (in quanto il supporto a Flash Player è migliore). Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Operazioni preliminari

Prima di scaricare Flash Player per Android devi autorizzare l’installazione di applicazioni da fonti non verificate (ossia al di fuori del Google Play Store) sul tuo dispositivo.



Recati dunque nelle Impostazioni del tuo smartphone o del tuo tablet (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce Sicurezza dal menu che si apre.
Successivamente, sposta su ON la levetta collocata accanto alla voce Origini sconosciute e premi sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
Ricordati di disattivare nuovamente l’opzione dopo aver portato a termine l’installazione di Flash!

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Scaricare Flash Player per Android

A questo punto, collegati al sito Internet che ospita l’archivio di tutte le versioni di Flash Player, usando il tuo terminale Android, e premi sul primo link collocato sotto la voce Flash Player for Android 4.0 archives oppure sotto la voce Flash Player for Android 2.x and 3.x archives, a seconda della versione del sistema operativo con cui è equipaggiato il tuo telefono o tablet. Se non riesci a trovare i collegamenti giusti, eccoti i link diretti per scaricare la versione di Flash Player più adatta al tuo device.

  • Flash Player per Android 4.0 e successivi: scarica da qui.
  • Flash Player per Android 2.x e 3.x: scarica da qui.

Per scoprire con quale versione di Android è equipaggiato il tuo device, recati nel menu delle impostazioni, scorri la schermata fino e in fondo e premi sulla voce Info sul telefono.
Troverai la versione esatta del sistema operativo sotto la dicitura Versione Android.



Una volta completato il download di Flash Player, espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso e apri pacchetto d’installazione di Flash Player (es.
install_flash_player_ics.apk).
Se nel menu delle notifiche non trovi l’icona del pacchetto d’installazione di Flash Player, avvia l’applicazione Download di Android o scaricare un file manager come ES File Manager e usalo per raggiungere la cartella download dello smartphone/tablet.

Nella schermata che si apre, se ti viene chiesto con che app aprire il file premi sulla voce Installazione pacchetti e completa il setup premendo prima su Installa e poi su Fine.



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Abilitare Flash Player per Android

Dopo aver installato Flash Player per Android devi procurarti un browser in grado di riprodurre giochi, video e altri contenuti in Flash.
Fra i migliori browser adatti allo scopo c’è Firefox, che non credo abbia bisogno di troppe presentazioni. Puoi trovare la versione Android di Firefox direttamente sul Play Store e installarla gratuitamente sul tuo device premendo prima sul pulsante Installa e poi su Accetto.



Ad installazione completata, apri il drawer del tuo smartphone/tablet (cioè la schermata in cui ci sono elencate tutte le app installate sul dispositivo), avvia Flash Player e scegli di aprire il collegamento con Firefox. Successivamente, premi sulla voce Toccare qui per attivare il plugin che compare al centro dello schermo e configura Flash Player scegliendo la memorizzazione locale dei contenuti solo dai siti che visiti. Superato anche questo step, prova a collegarti a un sito Internet che contiene elementi in Flash, premi sull’icona del mattoncino di lego per abilitare il plugin e Flash Player dovrebbe caricarsi automaticamente.

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Tieni presente che alcuni siti disattivano i contenuti in Flash nelle loro versioni mobile, per attivarli devi selezionare l’opzione Modalità desktop dal menu (…) di Firefox.

Qualora Firefox non dovesse soddisfarti, puoi provare anche con Dolphin Browser, un altro browser per Android ricco di funzionalità avanzate che riesce ancora a “digerire” Flash Player. Per ottimizzare il suo funzionamento con i giochi, premi sull’icona del delfino che si trova in fondo alla sua schermata principale e seleziona l’icona Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, seleziona la scheda Avanzate e attiva l’opzione Modalità gioco Flash.



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La soluzione alternativa – Puffin Browser

Se non sei riuscito a installare Flash Player seguendo le indicazioni di cui sopra o riscontri dei gravi problemi di riproduzione dei giochi? Sappi che non sei il solo.
Purtroppo più passa il tempo e più Flash Player è destinato a “perdere colpi” su Android, ma forse non è ancora detta l’ultima parola!



Hai mai sentito parlare di Puffin Browser.
Si tratta di un browser che ha come principale peculiarità quella di elaborare in maniera autonoma i contenuti in Flash senza ricorrere a plugin esterni.
Questo significa che, installandolo sul tuo dispositivo, potrai riprodurre la maggior parte dei giochi e dei video online senza problemi attraverso un sistema cloud-based.

Un’altra “chicca” che Puffin Browser riserva ai suoi utenti è la possibilità di simulare un trackpad o un joypad su schermo per migliorare il grado di interazione con i giochi in Flash: in fondo alla schermata del browser ci sono le icone di un joypad, un mouse e una tastiera che, se selezionate, simulano la presenza di uno di questi dispositivi di input su schermo.
Comodo, vero?
L’unico problema è che la riproduzione dei contenuti non risulta sempre fluida e veloce come quella garantita dal Flash Player “originale”.



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Per testare le capacità di Puffin Browser nella riproduzione dei contenuti in Flash, avvia l’applicazione, salta la sua presentazione iniziale e collegati a un sito che contiene giochi o video in Flash.
Scommetto che resterai piacevolmente sorpreso dai risultati ottenuti!



Nota: esiste una versione non ufficiale di Flash Player che è parzialmente compatibile con Android 4.4 e superiori, la puoi trovare sul noto forum XDA ma ti sconsiglio di installarla in quanto non ufficialmente approvata da Adobe e comunque non perfettamente funzionante.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

le migliori applicazioni android gratis sul market



le migliori applicazioni android gratis sul market

Tutti gli smartphone e i tablet Android vengono venduti con preinstallate delle app di base che permettono di adoperare fin da subito il proprio device.
Esistono, comunque, tantissime altre applicazioni, sviluppate da terze parti, che meritano di essere prese in considerazione e che non aspettano altro che essere scaricate e installate. Proprio per questo, oggi voglio proporti una lista con le migliori applicazioni Android gratis sul Play Store:
una selezione di app “top” suddivise per categoria, che sono sicuro ti saranno utili in molteplici contesti.

Alcune delle app elencate nei prossimi paragrafi forse le conosci già, ma sicuramente ce ne sono tantissime altre di cui non hai nemmeno sentito parlare e che potrebbero dare una svolta significativa all’utilizzo che fai del tuo device.
Per questo, ti invito a prendere in considerazione ogni singola applicazione che sto per proporti e di installare e utilizzare quelle che ti sembrano più utili per le tue circostanze.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Sono sicuro che non avrai problemi a trovare le applicazioni che possono fare al caso tuo.
Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Social network e Comunicazione
  • Internet
  • Produttività
  • Multimedia
  • Sicurezza e Personalizzazione
  • Viaggi e Attività

Social network e Comunicazione

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Dato che smartphone e tablet sono dispositivi utilizzati prevalentemente per comunicare, direi di iniziare questa disamina sulle migliori applicazioni gratis sul Play Store parlando di quelle che fanno parte della categoria social network e comunicazione.

  • Facebook / Facebook Messenger — chi è iscritto a questo famosissimo social network può accedere al proprio account utilizzando queste due app per creare post, seguire i propri amici, chattare, etc.
  • Instagram — il social network fotografico è sempre più popolare e non potevo non includerlo nella lista delle migliori app per comunicare con gli altri tramite foto e video.
  • Twitter — se sei un fedelissimo del social network caratterizzato da post non più lunghi di 280 caratteri, sicuramente non potrai fare a meno di installare la sua app ufficiale.
  • WhatsApp Messenger — se usi questo noto servizio di messaggistica istantanea, che permette anche di effettuare chiamate e videochiamate, non puoi non scaricare la sua app ufficiale.
  • Telegram — si tratta di un servizio di messaggistica simile a WhatsApp, che in più offre la possibilità creare e seguire canali, gruppi e supergruppi.
  • Skype — si tratta dell’app ufficiale dello “storico” servizio VoIP di Microsoft che permette di chiamare e videochiamare gratuitamente in tutto il mondo agli altri utenti che vi sono iscritti ed effettuare chiamate internazionali a prezzi decisamente convenienti.



Internet

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Se hai uno smartphone o un tablet, evidentemente lo usi anche (forse sarebbe meglio dire soprattutto) per navigare su Internet.
Ecco, dunque, alcune delle migliori app per la navigazione online:
si tratta principalmente di browser e altri applicativi per la gestione delle email e lo scaricamento di contenuti dal Web.



  • Chrome — è la versione mobile del celebre browser di Google, che offre una discreta velocità di caricamento delle pagine e un’utilissima funzione di sincronizzazione dei dati della navigazione con altri Device collegati al proprio account Google.
  • Firefox — si tratta dell’app ufficiale del noto browser desktop.
    Anch’esso, come Chrome, supporta la sincronizzazione dei dati di navigazione, offrendo un occhio di riguardo per quel che concerne la privacy durante le sessioni online.
  • Puffin Browser – si tratta di uno dei migliori browser disponibili sul Play Store, in quanto supporta pienamente la tecnologia Flash Player.
    L’unico suo difetto, riguarda il fatto che la riproduzione dei giochi e dei filmati non è sempre fluidissima, in quanto il browser è basato su un sistema cloud.
  • Gmail — si tratta di uno dei migliori client email disponibili sulla piazza:
    permette di gestire egregiamente i messaggi provenienti su uno o più account Gmail.
  • Microsoft Outlook – se ti ho citato il client ufficiale di Gmail, per par condicio devo parlarti anche del  client di posta di casa Microsoft che supporta i principali servizi di posta e sincronizza i dati con vari servizi di cloud storage.
  • MailDroid — è un altro ottimo client email da provare sul proprio dispositivo Android, in quanto è compatibile con tutti i principali servizi di posta ed è semplicissimo da utilizzare, merito della sua interfaccia “pulita”.
  • Feedly — se stai cercando un buon lettore di feed RSS, non puoi non provare quest’app, che è una delle migliori del suo genere.
  • Pocket – è un’app molto utile che permette di archiviare articoli e pagine Web per consultarli (anche offline) in un altro momento.
  • Flud — è una comoda app per scaricare film e altri file BitTorrent sul proprio smartphone/tablet Android.

Produttività

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Nella categoria produttività ho deciso di includere alcune app che possono tornarti utili per creare e gestire documenti di vario genere in assoluta semplicità, nonché alcune app per la gestione e il salvataggio dei file in cloud, la traduzione di testi, la scansione di codici QR e molto altro ancora.



  • Total Commander — se cerchi un buon file manager per Android, questa potrebbe essere la soluzione che fa al caso tuo, visto che Total Commander permette di gestire e organizzare i file sul proprio dispositivo in maniera facile, veloce e, soprattutto, gratuito.
  • Word /Excel / PowerPoint — se al pari di molti altri professionisti non puoi fare a meno della suite per la produttività di Microsoft, ti consiglio di scaricare queste tre app utilizzabili gratuitamente su tutti i dispositivi dalle dimensioni pari o inferiori ai 10.1″ (altrimenti bisogna sottoscrivere uno dei piani a Office 365, a partire da 7 euro/mese).
  • WPS Office — se vuoi una suite alternativa al “classico” Microsoft Office, scarica pure quest’app che permette di creare e modificare file di ogni genere:
    Word, Excel, PowerPoint e anche PDF.
  • Adobe Acrobat Reader / Xodo PDF — sono due ottime app per aprire e gestire PDF, che permettono di leggerli, gestirli e modificarli in tutta semplicità e, soprattutto, gratuitamente.
  • Google Calendar — se desideri annotare i tuoi impegni utilizzando il calendario smart di Google, quest’app fa al caso tuo.
  • Google Keep — la creazione di note, liste e appunti mediante quest’app offerta da Google è davvero semplice e intuitiva.
    Senza contare il fatto che, le note create mediante essa, vengono sincronizzate automaticamente su tutti i dispositivi associati al proprio account Google.
  • Evernote — si tratta dell’app per appunti più famosa al mondo.
    Permette di creare note, salvare porzioni di pagine Web, immagini e molto altro ancora.
    Ne è disponibile anche una versione desktop.
  • Any.do e Wunderlist — che si tratti di annotare la lista della spesa o le attività da svolgere durante la giornata, queste due app sono due valide soluzioni da prendere in considerazione.
  • Google Translate — è l’app del celebre servizio di traduzione offerto da Google che permette di tradurre testi digitati a mano e persino quelli scansioni con la fotocamera.
    Supporta anche le traduzioni offline, purché si effettua il download dei dizionari disponibili.
  • Google Drive / Dropbox / OneDrive – se utilizzi questi servizi di cloud storage, non puoi non scaricare e utilizzare queste app, con le quali è possibile accedere ai propri documenti da tutti i propri device.
  • Scanbot — è una sorta di scanner mobile che permette di scansionare codici QR e catturare documenti cartacei per salvarli in formato digitale sul proprio device.
    Pur essendo gratuita, offre alcune feature aggiuntive, come quella che permette di estrarre il testo dalle immagini (funzione OCR), disponibili a pagamento.
  • Nimbus Clipper — è un’app con la quale è possibile aggiungere annotazioni ed elementi grafici vari ai propri screenshot.
    Permette, inoltre, di catturare intere pagine Web, scrivere sui file PDF e fare molto altro ancora.
  • TeamViewer — si tratta di un’app che permette di controllare da remoto il proprio computer.
    Per vedere come utilizzarla, ti consiglio di dare un’occhiata a questo approfondimento.
  • AirDroid — è una soluzione che permette di interagire con il proprio smartphone/tablet dal computer (grazie a un client da scaricare o tramite la versione Web del servizio).
    Sui dispositivi sottoposti al root consente anche di controllare il proprio dispositivo da remoto.

Multimedia

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Passiamo ora alle app che rientrano nella categoria multimedia, nella quale ho deciso di includere tutte quelle che permettono di gestire, visualizzare, riprodurre e, talvolta, modificare foto, video e musica.

  • Google Foto — è l’app ufficiale dell’omonimo servizio di cloud e backup di Google, che permette di effettuare l’upload di foto e video senza limiti (a patto che si accetti di limitare la loro risoluzione a 16MP e 1080p) oppure fino a un massimo di 15GB (se vengono caricati in qualità originale).
  • Snapseed — è una delle migliori app per ritoccare foto che si possa scaricare dal Play Store.
    Integra tantissime funzioni per correggere i principali parametri dei propri scatti e applicare dei filtri pronti all’uso.
  • VSCO — quest’app per editare foto permette di applicare ai propri scatti dei filtri completamente personalizzabili:
    un buon compromesso fra semplicità d’uso e libertà di personalizzazione.
  • Adobe Photoshop Mix — se cerchi un’applicazione che permetta di modificare foto lavorando su più livelli, magari per realizzare dei veri e propri fotomontaggi, questa app per Photoshop fa proprio al caso tuo.
  • InShot — se hai bisogno di ruotare, ritagliare e montare video, quest’applicazione potrebbe tornarti utile.
    Ci tengo a dirti, comunque, che non è gratuita al 100%:
    alcuni effetti, infatti, sono disponibili come acquisti in-app a partire da 0,99 euro per elemento.
  • VLC — è la trasposizione mobile del famosissimo media player desktop.
    Dal momento che permette di riprodurre facilmente contenuti di qualsiasi formato, è un’app da prendere in considerazione.
  • Pocket Casts — una delle migliori app per ascoltare e gestire podcast su Android.
    Costa 3,99 euro.
  • Shazam — permette di scoprire il titolo di una canzone semplicemente avvicinando lo smartphone alla fonte del suono mentre questa viene riprodotta.
    Gratis.
  • Spotify Music — si tratta del celebre servizio di musica streaming, che permette di ascoltare e riprodurre gratuitamente milioni di brani.
    Le funzioni avanzate (con le quali è possibile ascoltare musica senza interruzioni pubblicitarie, organizzare le proprie playlist e avere una qualità audio più elevata), però, sono disponibili soltanto sottoscrivendo l’abbonamento Premium, che parte da 9,99 euro/mese (dopo una trial di 1 mese).
  • Apple Music — è l’app ufficiale del servizio di musica streaming di Apple, che comprende milioni di brani da riprodurre anche senza connessione a Internet.
    L’app è gratuita; il servizio, invece, è gratis per i primi 3 mesi e poi ha costi a partire da 9,99 euro/mese.
  • YouTube Music — si tratta del servizio musicale di YouTube utilizzabile gratuitamente con interruzioni pubblicitarie.
    Volendo, è possibile sottoscrivere anche l’abbonamento Premium (gratis per 3 mesi), che parte da 9,99 euro/mese e consente di rimuovere la pubblicità, riprodurre i brani offline e in background.
  • Amazon Music — l’app ufficiale del servizio di musica streaming di Amazon, il quale offre l’accesso gratuito a tantissimi brani da parte degli abbonati Amazon Prime.
    Te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial dedicato.
  • YouTube — l’app ufficiale dell’omonimo servizio di video sharing che permette di guardare e caricare video gratuitamente.
    La versione free del servizio è caratterizzata da interruzioni pubblicitarie, quella Premium, che parte da 11,99 euro/mese, permette di rimuovere tali interruzioni e persino riprodurre i contenuti in background e offline.
  • Netflix — l’app della celebre piattaforma di video streaming che dà la possibilità di accedere a un catalogo molto ampio di film, serie esclusive, documentari e altri contenuti dal proprio dispositivo mobile.
    Supporta anche il download offline dei contenuti.
  • Infinity — se sei abbonato a Infinity, non puoi non scaricare del servizio di video streaming targato Mediaset per vedere (e scaricare) i suoi contenuti dallo smartphone o dal tablet.
  • Amazon Prime Video — si tratta dell’app ufficiale del servizio streaming di Amazon, con la quale è possibile guardare i contenuti realizzati dal colosso dell’e-commerce dal proprio device.
  • Premium Play — questa app è dedicata a coloro che hanno un abbonamento Premium attivo e desiderano vedere i contenuti inclusi nel proprio pacchetto direttamente dallo smartphone/tablet.
  • NOW TV (Android/iOS) — è l’app ufficiale di NOW TV che permette di guardare i contenuti presenti nel proprio abbonamento in maniera semplicissima.

Sicurezza e Personalizzazione

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E adesso ecco qualche applicazione con la quale occuparsi della sicurezza del sistema e della sua personalizzazione.

  • Avast Mobile Security — è la versione per Android del famoso antivirus desktop, che permette di proteggere il telefono da attacchi informatici ed eventualmente di rintracciarlo in caso di furto o smarrimento.
  • SD Maid / CCleaner — di tanto in tanto potresti aver bisogno di fare un po’ di pulizia sul tuo dispositivo Android.
    Anziché affidarti ad applicazioni dalla dubbia affidabilità, usa queste due valide soluzioni di cui ti ho parlato nel dettaglio nella mia guida su come pulire Android.
  • Titanium Backup — è una delle migliori app per fare backup su Android, punto.
    Per funzionare correttamente, però, richiede i permessi di root.
  • 1Password — è considerato da molti il miglior password manager presente sulla piazza.
    Si può testare gratuitamente per 30 giorni, poi costa 2,99 dollari/mese fatturati annualmente.
    Se vuoi rivolgerti a delle soluzioni completamente gratuite, opta per LastPass o Keepass2Android, di cui ti ho parlato nella guida dedicata alle app per password.
  • Nova Launcher — se sei alla prima esperienza con Android e sei intenzionato a personalizzare il tuo dispositivo, ti consiglio di provare Nova Launcher, che è considerato uno dei migliori launcher disponibili sul sistema del robottino verde.
    Pur essendo gratuito nella sua versione base, ti segnalo che alcune funzioni extra, come quelle che permettono di personalizzare i menu, nascondere le app, etc., sono fruibili soltanto nella versione Prime, che costa 4,50 euro.
  • Tastiera Google — se vuoi provare una tastiera Android funzionale e precisa, ti consiglio di testare quella messa a disposizione da Google.



Viaggi e Attività

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In conclusione, permettimi di elencarti qualche app dedicata ai viaggi e alle attività, tra cui soluzioni utili per ricevere indicazioni stradali, prenotare hotel, voli, ristoranti e quant’altro.



  • Google Maps — l’app dell’omonimo servizio di Google che permette di pianificare percorsi, trovare attività e luoghi d’interesse presenti nelle vicinanze e molto altro ancora.
  • Waze — da molti considerato il miglior navigatore mobile, quest’app permette di pianificare percorsi, ricevere informazioni in tempo reale su incidenti, sul traffico, sui costi del carburante e molto altro ancora (grazie alle segnalazioni di altri utenti).
  • Moovit — se vuoi rimanere aggiornato sugli orari di arrivo e partenza di bus e treni, questa è l’app che non può assolutamente mancare sul tuo dispositivo.
    Permette di calcolare percorsi da effettuare con i mezzi pubblici e ottenere indicazioni in tal senso.
  • Trainline — permette di acquistare i biglietti di Trenitalia, Italo, Frecciarossa, Flixbus e molte altre compagnie sia in Italia che in Europa.
  • Uber — è l’app dell’omonimo servizio di car sharing, con il quale è possibile prenotare una corsa e raggiungere le proprie destinazioni a prezzi alquanto convenienti.
  • FREE NOW — se hai bisogno di prenotare un taxi, quest’app potrebbe fare al caso tuo, dato che permette di prenotare una corsa in pochi tap, dando la possibilità di conoscere in anticipo le generalità dell’autista, visualizzare il suo arrivo sulla mappa e pagare la corsa direttamente dall’app.
  • TripAdvisor — se vuoi trovare voli e hotel a prezzi vantaggiosi e leggere le recensioni degli utenti che riguardano le strutture ricettive e i ristoranti, non puoi non provare l’app ufficiale di TripAdvisor.
  • TheFork — quest’app, disponibile anche come servizio online, permette di prenotare ristoranti e usufruire di sconti alla cassa fino al 50%.
    Niente male, vero?
  • Just Eat — quando non hai voglia e/o tempo di preparare il pranzo o la cena, puoi ordinare il cibo e riceverlo direttamente a casa (nelle città aderenti al servizio).
    Maggiori info qui.

recuperare foto cancellate android



recuperare foto cancellate android

Stavi facendo un po’ di pulizia tra le foto scattate con il tuo cellulare Android e, per sbaglio, hai eliminato anche alcuni scatti che dovevi conservare?
Non disperarti, potrebbe esserci ancora la possibilità di recuperarli. Se la porzione di memoria su cui erano salvate le tue immagini non è stata ancora sovrascritta con altri dati, puoi riuscire a ripristinare le tue foto anche se le hai cancellate.
Basta usare le applicazioni giuste.

Se vuoi provarci, qui sotto trovi spiegato come recuperare foto cancellate Android grazie ad alcune applicazioni che puoi eseguire direttamente dal tuo smartphone/tablet oppure dal PC.
In linea di massima sarebbero preferibili quelle che si eseguono dal computer, perché così non si copiano nuovi dati sul telefono (o sul tablet) e quindi si riduce il rischio che le foto da recuperare vengano sovrascritte da altri dati, ma anche le app che si eseguono direttamente da Android sono molto affidabili (oltre che molto comode da usare).



Altra cosa importante da sapere è che le applicazioni che funzionano direttamente da Android hanno bisogno del root.
Non sai di cosa sto parlando?
Cercherò di spiegartelo brevemente. Il root è una procedura mediante la quale si bypassano le misure di protezione standard di Android che normalmente non permettono agli utenti di agire su certi aspetti avanzati del sistema (es.
regolare la frequenza della CPU, bloccare l’esecuzione delle app mentre il dispositivo è in stand-by e, per l’appunto, scansionare in maniera approfondita la memoria del telefono/tablet per cercare i file da recuperare dopo la cancellazione).
Non è sempre semplicissimo da portare a termine, ma grazie alle indicazioni presenti nel mio tutorial su come effettuare il root su Android dovresti riuscire a capirne di più.
Ora però basta chiacchiere, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci subito al lavoro!

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo di questa guida vorrei farti una piccola domanda: sul tuo smartphone c’è installata la app Google Foto (quella con l’icona della girandola colorata)?
Se la risposta è sì, potresti riuscire a recuperare alcune foto e alcune video senza ricorrere a soluzioni più complesse.

Forse non lo sai, ma Google Foto dispone di un pratico cestino, simile a quello dei PC, in cui vanno a finire automaticamente tutte le foto e i filmati che si cancellano dalla app.
Per accedervi, apri Google Foto, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Cestino dalla barra che compare di lato.



A questo punto, individua le foto che vuoi recuperare e tieni premuto il dito su una di esse per attivare la modalità di selezione.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle miniature di tutte le immagini che intendi ripristinare e premi sull’icona della freccia collocata in alto a destra per completare l’operazione.

PhotoRec

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Se il tuo smartphone/tablet Android ha una scheda microSD sulla quale archivia le foto e i video, la soluzione più efficace a cui puoi ricorrere è PhotoRec.
Si tratta di un software gratuito per Windows, Mac OS X e Linux che ripristina tutti i file recuperabili dalle unità di memorizzazione esterne.
Viene fornito in coppia con TestDisk, un altro programma gratuito per il recupero delle partizioni perdute e la riparazione dei dischi danneggiati a livello software, a te però interessa solo PhotoRec.

Collegati dunque al sito Internet che ospita PhotoRec e TestDisk, clicca sulla voce Windows che si trova sotto la dicitura TestDisk & PhotoRec 7.0 e i due programmi verranno scaricati automaticamente sul tuo PC.
Al termine del download, inserisci la microSD da cui vuoi recuperare le foto nel PC (puoi utilizzare anche degli adattatori SD o USB, non c’è nessun problema), dopodiché apri l’archivio zip che hai appena scaricato da Internet, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia l’eseguibile qphotorec_win.exe.



Nella finestra che si apre, seleziona l’unità relativa alla microSD dal menu a tendina che si trova in alto, fai click sulla voce relativa alla partizione primaria della scheda (dovrebbe essere quella denominata FAT32FAT16 o exFAT) e metti il segno di spunta accanto alle voci FAT/NTFS/HFS+/ReiferFS e Free.

A questo punto, clicca sul pulsante File formats e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta solo accanto alle voci JPG PNG in modo che PhotoRec tenti di recuperare solo le immagini in questi due formati. Per azzerare la selezione predefinita di tutte le estensioni, clicca sul pulsante Reset.



Per concludere, fai click su OK, seleziona la cartella in cui salvare le foto recuperate da PhotoRec cliccando sul pulsante Browse e avvia la scansione della microSD premendo sul bottone Search.

Al termine della scansione (che potrebbe andare avanti per diversi minuti) troverai tutte le foto recuperate da PhotoRec nella cartella che hai selezionato cliccando sul pulsante “Browse”.
Semplice, vero?



Se hai uno smartphone o un tablet che non supportano le microSD, potresti creare un’immagine VHD della loro memoria e usare il file immagine in PhotoRec per tentare il recupero delle foto.
Si tratta di un’operazione abbastanza complessa e lunga da portare a termine.
Se vuoi saperne di più puoi consultare, o magari puoi “girare” a un amico che se ne intende di più, questo tutorial in lingua inglese pubblicato sul forum XDA.

DiskDigger

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Se non hai Google Foto o le immagini che vuoi recuperare non sono presenti nel cestino della app, puoi usare l’applicazione DiskDigger che consente di recuperare foto cancellate Android in maniera molto intuitiva.

La app è disponibile in due versioni:
una free per recuperare le foto in formato JPG e PNG (che dovrebbe essere sufficiente per i tuoi scopi) e una a pagamento che consente di recuperare anche le immagini in formato RAW e altri tipi di file.
Per funzionare correttamente richiede che il dispositivo sia stato sottoposto alla procedura di root.



Per recuperare le tue foto con DiskDigger, avvia la app e concedi a quest’ultima i permessi di root rispondendo in maniera affermativa all’avviso di SuperSU o Superuser che compare sullo schermo.
Successivamente, premi sul bottone No, thanks per continuare a usare la versione gratuita dell’applicazione e scegli l’unità da scansionare per il recupero dei file:
dovrebbe essere quella con la capienza maggiore e il nome in grassetto.

Successivamente, apponi il segno di spunta accanto alla voce JPG se vuoi recuperare solo le foto scattate con la fotocamera oppure accanto alle voci JPG e PNG se vuoi ripristinare anche gli screenshot e premi sul bottone OK per avviare la ricerca dei file cancellati.



Al termine della scansione (che dovrebbe andare avanti per diversi minuti), premi sul bottone OK, metti il segno di spunta accanto alle miniature delle foto da ripristinare, premi sul pulsante Recover che c’è in alto a destra e seleziona una delle icone presenti nel menu che si apre:
la nuvola se vuoi auto-inviarti le foto via email o vuoi salvarle su un servizi di cloud storage (operazione consigliata), la cartella se vuoi salvarle sulla memoria del tuo device oppure la freccia se vuoi caricarle su un server FTP.

Undeleter

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Undeleter è un’applicazione molto simile a DiskDigger, effettua una scansione approfondita della memoria dello smartphone o del tablet in modo da recuperare tutti i dati che non sono ancora fisicamente scomparsi da quest’ultima.
È disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di recuperare solo le immagini e una a pagamento (4,39 euro) che consente di recuperare anche video, brani musicali, documenti, archivi, app e libri.

Il funzionamento di Undeleter è piuttosto intuitivo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi avviarla e selezionare la voce Restore files dalla sua schermata iniziale.
Successivamente, devi concederle i permessi di root premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo e devi selezionare l’unità da scansionare (es. Storage interno per recuperare le foto dalla memoria interna del dispositivo).



A questo punto, scegli di effettuare una scansione profonda, metti il segno di spunta accanto alle opzioni JPG PNG (oppure solo JPG se vuoi recuperare esclusivamente le foto che hai scattato con la fotocamera del tuo telefono/tablet) e premi sul pulsante Scansione che si trova in basso a destra per avviare la ricerca delle immagini.

Al termine della scansione (potrebbero volerci diversi minuti), seleziona le miniature delle foto che vuoi ripristinare e premi sull’icona del floppy disk collocata in alto a destra.
Scegli quindi se salvare il file sulla memoria del dispositivo o se esportarlo su Dropbox Google Drive, premi sul bottone Ripristina e il gioco è fatto.



Nota: per impostazione predefinita, la scansione profonda di Undeleter mostra anche le foto che non sono state cancellate dalla memoria del dispositivo.
Per visualizzare solo quelle cancellate (cioè ospitate da aree libere del disco), pigia sulla seconda icona collocata in alto a destra (quella con le tre barre verticali e la freccia sotto) e metti il segno di spunta accanto alla voce Nascondi i file esistenti nel riquadro che si apre.