creare app android



creare app android

Ti piacerebbe creare un’applicazione Android per promuovere il tuo sito Internet ma non hai abbastanza conoscenze tecniche per riuscirci?
Non ti preoccupare, esistono delle soluzioni alternative che – seppur in maniera limitata – consentono di creare app per smartphone senza digitare nemmeno una riga di codice.
Basta selezionare gli elementi da inserire nel progetto e trascinarli con il mouse nel punto desiderato.

Uno di questi è AppMakr che consente di creare app Android (o iOS) rendendole accessibili gratuitamente in formato Web e nell’AppMakr Store.
Per la pubblicazione su Google Play occorre invece sottoscrivere un abbonamento pay o versare una somma una tantum.
Ecco tutto spiegato in dettaglio.



Se vuoi iniziare a creare app Android in maniera facile e veloce, collegati alla pagina iniziale di AppMakr, digita il titolo che vuoi assegnare alla tua applicazione nel box rosso che si trova al centro dello schermo e fai click sul pulsante Create.

Nella pagina che si apre, clicca su una delle icone che vedi sulla destra per autenticarti al servizio utilizzando i tuoi profili di Facebook, Twitter, Google o Yahoo! e conferisci ad AppMakr l’autorizzazione necessaria a collegarsi con i tuoi account social (per Facebook, ad esempio, basta cliccare sul pulsante OK nella finestra che compare).



Ad operazione completata, compila il modulo che ti viene proposto digitando in esso il titolo dell’applicazione che vuoi creare, il tuo nome e il tuo indirizzo email.
Clicca sul pulsante Start my app e attendi qualche istante affinché venga avviato l’editor per la progettazione della app.

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Ora puoi cominciare a creare app Android selezionando un elemento dal menu collocato nella parte sinistra dello schermo e trascinandolo con il mouse nell’anteprima dell’applicazione.
Gli elementi disponibili su AppMakr sono davvero tanti e sono categorizzati in base al genere di appartenenza.

Nella sezione Common functions ci sono alcune delle funzioni più usate:
collegamenti a siti Internet, foto, calendario, news, ecc.
Ci sono poi le categorie Social Feeds con gli stream di notizie provenienti da Facebook, Twitter e Tumblr, News & Blogs per inserire nell’applicazione notizie da un blog o previsioni meteo, Photos & Videos per gli elementi multimediali e via discorrendo.



Ciascun elemento può essere posizionato in qualsiasi punto della app e personalizzato utilizzando il riquadro Specs/Info collocato in basso a destra.
Attraverso quest’ultimo, puoi specificare il titolo e l’icona di un oggetto inserito all’interno dell’applicazione e regolarne le proprietà, come l’indirizzo di un feed RSS per le notizie.

Se vuoi cambiare l’aspetto grafico dell’applicazione, rivolgiti al riquadro Appearance (in basso a sinistra) attraverso il quale è possibile impostare un’immagine di sfondo (Backgrounds), regolare stile del titolo (Header) e dimensione delle icone (Icons) nella app.



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Per visualizzare un’anteprima del risultato finale, clicca sul pulsante Live preview e prova la tua app direttamente dal browser.
Dopodiché, se non ci sono altre modifiche da fare, clicca sul pulsante Next (che si trova in alto a destra).
Nella pagina che si apre, seleziona tutte le voci presenti nella barra laterale di sinistra per inserire gli ultimi dettagli della tua app:
indirizzo per raggiungerla con il browser, descrizione, icone, categorie di appartenenza e quant’altro.



A lavoro ultimato, clicca sul pulsante Next e decidi quale soluzione adottare per la pubblicazione della app.
Il piano Free (gratis) permette di inserire l’applicazione solo nello store di AppMakr (oltre che renderla accessibile via browser), mentre per pubblicarla su Google Play devi sottoscrivere il piano da 9$/mese o versare un contributo di 99$ una tantum.
Clicca quindi sul pulsante Publish your app now! e la missione è compiuta.

L’indirizzo per raggiungere la tua app dal browser sarà http://h.fanapp.mobi/nomeapplicazione.
Per scaricarla in formato standard, dovrai invece attendere qualche ora affinché venga caricata su AppMakr Market o attendere l’approvazione su Google Play Store qualora avessi scelto uno dei piani a pagamento.



Ti ricordo che puoi realizzare applicazioni per Android in maniera semplice e gratuita anche attraverso il MIT App Inventor, un altro strumento online.
Ti ho spiegato dettagliatamente come utilizzarlo nella mia guida su come sviluppare applicazioni Android.

launcher android



launcher android

Quando si parla della possibilità di personalizzare l’interfaccia utente di un dispositivo mobile, il vantaggio principale dato dall’utilizzo di Android, piuttosto che di iOS, sta nella possibilità di modificare ogni minimo dettaglio.
A questo proposito, quando mi vengono chieste maggiori informazioni al riguardo, la prima cosa che consiglio di fare è l’installazione di un launcher personalizzato.

Se sei interessato ad approfondire l’argomento relativo ai launcher Android, posso indicarti quelli più interessanti e popolari, illustrandotene le principali caratteristiche e spiegandoti come installarli.
Prima però devi comprendere bene di cosa stiamo parlando:
i launcher sono delle applicazioni che si sostituiscono alla schermata iniziale del device, in modo da fornire un accesso più comodo e, talvolta, più rapido ad applicazioni e file.
Utilizzandoli, si possono applicare diverse personalizzazioni estetiche, come l’installazione di wallpaper, widget, icone e tanto altro, in maniera estremamente facile e veloce.
Insomma, utilizzare un launcher significa poter modellare la schermata iniziale del proprio dispositivo in base ai propri gusti agendo su ogni dettaglio della stessa.



Come dici?
L’argomento ti incuriosisce, ma sei un po’ timoroso, perché hai paura di combinare qualche pasticcio modificando l’interfaccia estetica del tuo device?
Non preoccuparti:
i launcher possono essere rimossi in qualsiasi momento, attraverso una normale procedura disinstallazione.
Ad ogni modo non bruciamo le tappe e procediamo con ordine:
nel corso di questo tutorial ti parlerò dettagliatamente di alcuni launcher popolari, spiegandoti nel dettaglio come personalizzarli, in modo che possano adattarsi alle tue esigenze.
Sei pronto per iniziare?
Allora prendi in mano il dispositivo Android che intendi utilizzare e leggi con attenzione le spiegazioni che ti fornirò in questa mia guida.
Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Indice

  • Nova Launcher
  • Smart Launcher 5
  • Avvio applicazioni Now
  • Altri launcher popolari

Nova Launcher

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Nova Launcher è uno tra i migliori launcher Android, in quanto si tratta di un famoso e apprezzato strumento rivolto a chi desidera personalizzare in maniera completa l’interfaccia del proprio device.

Nova Launcher è scaricabile gratuitamente e dispone di numerose possibilità per la modifica della schermata Home e della barra Dock; tra le sue impostazioni vi sono, però, alcune opzioni disponibili soltanto nella versione a pagamento (chiamata Nova launcher Prime), come per esempio quelle che permettono di modificare il badge delle notifiche, il menu delle app e di utilizzare le gesture per l’avvio rapido di applicazioni.
Il costo della versione a pagamento è di 4,50€.



Per incominciare a utilizzare questo launcher, avvia il Play Store facendo tap sulla sua icona situata nella schermata principale del tuo device (è il simbolo del play colorato), in modo da scaricare e installare quest’applicazione (se non sai come procedere, fai riferimento al mio tutorial dedicato).
Al termine di quest’operazione, avvia l’app, premendo sul pulsante Apri.

Al primo avvio, se ti viene chiesto di scegliere un’app Home da utilizzare, fai tap sulla voce Nova Launcher e poi su Solo una volta.
L’interfaccia utente di questo launcher è semplice e minimale e, nella schermata home, vi sono soltanto pochissimi elementi:
le applicazioni Google sono racchiuse in una cartella, in alto è presente la barra di Google, mentre le altre applicazioni installate sono visibili premendo sull’icona del cassetto delle app ( è il simbolo dei puntini al centro).



Al primo utilizzo di Nova Launcher, potrebbe esserti chiesto di applicare alcune modifiche estetiche; è comunque possibile eseguirle in seguito.
Per farlo, premi sul pulsante Impostazioni Nova che vedi in una delle schede della sezione home (oppure fai un tap prolungato sulla home, per poi premere sul pulsante Impostazioni presente a schermo).

Per quanto riguarda le modifiche estetiche che è possibile applicare, vi sono le voci di menu Schermata home, Menu delle app, Dock, Cartelle, Aspetto, Modalità notturna, Gesti & azioni.
È quindi possibile fare tap su ognuna di queste esse per modificare la corrispondente sezione.
Ad esempio, puoi modificare la schermata principale premendo su Schermata Home, personalizzare il cassetto delle app, facendo tap su Menu delle app, oppure la barra dock, premendo sul pulsante Dock.



In aggiunta, puoi anche applicare modifiche alle cartelle (Cartelle) e alle icone dell’app (Aspetto), in modo tale da ottenere un’esperienza personalizzata.
Un’altra opzione molto interessante è quella relativa alla modalità notturna, attivabile tramite l’omonima sezione (sposta la levetta da OFF a ON per farlo).

Vorresti impostare Nova Launcher come app home predefinita?
Pigia sull’app Impostazioni situata nel cassetto delle app (è l’icona con il simbolo dei puntini in basso), fai poi tap sulla voce Home e infine apponi segno di spunta in corrispondenza della voce Nova Launcher.
Se invece il launcher non fa al caso tuo e vuoi disinstallarlo, premi sul pulsante con il simbolo del cestino che vedi a schermo e poi sul pulsante OK per confermare l’operazione.



Smart Launcher 5

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Un altro launcher gratuito che ti consiglio di utilizzare, per personalizzare in maniera approfondita l’interfaccia utente del tuo dispositivo Android, è Smart Launcher 5: questo si caratterizza per la sua estetica davvero accattivante.



Come per tutti i launcher indicati in questo tutorial, una volta scaricato e avviato dal Play Store, è necessario che venga selezionato per il suo utilizzo come applicazione home.
Per farlo, premi sulla voce Smart Launcher dal menu a tendina Seleziona un’app home che vedi a schermo.
Premi  inoltre sul pulsante Solo una volta, in modo tale da decidere in seguito se impostarlo come launcher predefinito, seguendo le indicazioni che ti fornirò.

Le icone principali delle app installate sono situate nella schermata principale, in modo da permettere un avvio rapido.
Una funzionalità molto interessante di Smart Launcher 5 è la barra situata in basso, chiamata Smart search, che permette di eseguire in maniera rapida e immediata una ricerca all’interno del device, per individuare facilmente contatti, app e file.



Con uno swipe verso sinistra, puoi invece vedere una barra del menu che racchiude l’elenco delle applicazioni da te installate, suddivise in aree tematiche:
Comunicazione (il simbolo di un fumetto), Internet (il simbolo dei tre pallini collegati tra loro), Giochi (il simbolo di un gamepad), Multimedia (il simbolo di un quadro e di una nota musicale), Accessori (il simbolo di un omino), e Impostazioni (il simbolo di un ingranaggio).

Se vuoi applicare altre personalizzazioni estetiche al launcher, fai un tap prolungato sulla home, in modo da vedere a schermo le voci Pagina principale, Pagina delle app, Sfondo e Temi, le quali ti permettono di modificare rispettivamente tutte le opzioni nella schermata home, l’icona del cassetto delle app (ma anche le icone stesse), lo sfondo della schermata iniziale e anche di impostare un tema personalizzato, con un set di icone alternativo.



Altre opzioni per la personalizzazione sono visibili con uno swipe verso il basso e sono presenti in corrispondenza delle diciture Globali, Barra di ricerca, Pagine Widget, Blocca schermo, Gesti e Sicurezza e privacy.

Ti consiglio, quindi, di fare tap sulle singole voci di menu, per visualizzare tutte le opzioni relative alla personalizzazione, come per esempio la possibilità di modificare il widget di Android (Pagine Widget) e la schermata di blocco dello schermo (Blocco schermo).
Alcune opzioni avanzate relative alla personalizzazione (come per esempio i temi e i pacchetti delle icone aggiuntivi) sono disponibili dietro l’acquisto della versione Pro, il cui costo è di 5,99 €.



Per impostare Smart Launcher 5 come launcher predefinito, fai un tap prolungato sulla home, premi sulla dicitura Imposta Smart launcher come schermata principale predefinita e poi premi sulla voce Sempre.
Per disinstallarlo, invece, procedi tramite il Play Store la cui icona è situata nella schermata principale del tuo device.
Se non sai come si disinstallano le applicazioni su Android, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento.

Avvio applicazioni Now

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Se hai un device Android poco performante dal punto di vista hardware, puoi valutare l’installazione di Avvio applicazioni Now, un launcher alternativo ancora più semplice di quelli presentati finora.

Le caratteristiche principali di questo launcher sviluppato da Google sono la possibilità di visualizzare la sua barra di ricerca nella schermata iniziale, in modo da effettuare le ricerche velocemente.
Inoltre, integrato nella home page, vi è anche il feed di Google Now:
questo permette di avere accesso a una serie di notizie personalizzate ma anche alle informazioni sul traffico e sul meteo, senza dover installare applicazioni aggiuntive.



Scarica quindi Avvio applicazioni Now dal Play Store e poi premi sui pulsanti Installa e Accetto.
Al termine del download, premi sul pulsante Apri e poi fai tap su Avvio applicazioni Now, in corrispondenza della dicitura Utilizza un’app diversa.
Non dimenticare di premere sul pulsante Solo una volta, in modo da scegliere in seguito se impostarlo come launcher predefinito o meno.

Come puoi vedere a schermo, dopo aver accettato i termini e le condizioni del servizio proposte dal launcher, l’interfaccia utente è ridotta al minimo essenziale, in quanto vi sono soltanto le applicazioni sviluppate da Google nella schermata principale.
Tutte le altre app installate sono visibili all’interno del cassetto delle app (è l’icona con il simbolo dei puntini situata in basso al centro).



Per quanto riguarda la personalizzazione del launcher, è possibile intervenire sulle notizie mostrate da Google Now:
fai uno swipe verso sinistra dalla schermata iniziale, dopodiché premi sul pulsante con il simbolo () e poi sulla voce Personalizza in modo da indicare a Google gli argomenti da te preferiti.

Se vuoi impostare Avvio applicazioni Now come launcher predefinito, premi sull’icona Impostazioni (il simbolo di un ingranaggio) che trovi nel cassetto delle app; poi fai tap sulla voce Home e infine apponi il segno di spunta in corrispondenza della voce Avvio applicazioni Now.



Se invece vuoi rimuovere il launcher, premi sul pulsante con il simbolo del cestino presente in questa schermata e poi conferma l’operazione premendo su OK.
Puoi anche disinstallarlo tramite il Play Store (in questo caso ti rimando alla lettura del mio tutorial in cui ti spiego come eseguire quest’operazione).

Altri launcher popolari

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Quelli di cui ti ho parlato nelle righe precedenti sono soltanto alcuni dei più famosi launcher gratuiti per Android:
se hai provato a scaricarli e installarli, ma nessuno di questi rispecchia le tue esigenze, non preoccuparti:
posso ancora aiutarti.
Nelle righe che seguono voglio parlarti delle caratteristiche più importanti di altri launcher molto utilizzati; sono sicuro che riuscirai a trovare quello più adatto alle tue necessità.

  • Buzz Launcher –  è un altro launcher per Android molto utilizzato di cui ti consiglio l’installazione, anche se, a mio gusto estetico personale, presenta un’interfaccia utente un po’ più confusionaria, rispetto agli altri launcher di cui ti ho parlato.
    È gratuito ma propone l’installazione di widget e applicazioni suggerite e sponsorizzate.
    Si tratta, quindi, di app la cui icona compare automaticamente nella home, ma che viene scaricata soltanto se ne esegui il download dal Play Store.
    La sua interfaccia utente è in parte in lingua inglese e in parte in lingua italiana e, per quanto riguarda le sue opzioni di personalizzazione, è da lodare la presenta un’apposita sezione chiamata Themes, tramite la quale è possibile scaricare numerosi pacchetti estetici, per applicare più modifiche contemporaneamente in pochi tap.
  • Microsoft Launcher – è un launcher dalle ottime valuzioni che eccelle in ogni suo aspetto.
    Com’è facile intuire, Microsoft Launcher è sviluppato dal colosso di Redmond e, grazie all’utilizzo di quest’app, puoi dare un nuovo tocco estetico alla schermata home del tuo device, con un look minimale oltre che elegante.
    La sua caratteristica di maggior risalto è l’integrazione con i servizi Microsoft, come Outlook e Skype.
  • EverythingMe Launcher –  è un altro launcher Android gratuito che ti consiglio di utilizzare se vuoi velocizzare al massimo l’accesso alle app e alle informazioni del tuo dispositivo, attraverso diversi strumenti di personalizzazione.
    Vi è infatti una barra aggiuntiva per le icone che, collocata sopra la barra dock, integra le applicazioni da te più utilizzate.
    Le app sono poi divise in cartelle con una categorizzazione automatica, mentre con uno swipe verso il basso puoi visualizzare una barra di ricerca grazie alla quale trovare velocemente app, numeri di telefono e altri file, in maniera rapida.
    L’applicazione è gratuita ma presenta consigli per l’installazione di app sponsorizzate e annunci pubblicitari, che è possibile rimuovere acquistando la versione Premium, il cui costo è di 4,59€.
  • Apus Launcher – è un altro launcher molto famoso e te ne consiglio il download per le sue svariate possibilità di personalizzazione della schermata home.
    Anche utilizzando questo launcher le applicazioni vengono ordinate automaticamente in cartelle, in quanto sono organizzate a seconda della frequenza di utilizzo.
    Apus Launcher è gratuito ma di contro presenta diversi banner pubblicitari e consigli per l’installazione di applicazioni sponsorizzate (non rimovibili) che potresti trovare un po’ invadenti.

office per android



office per android

Utilizzare smartphone o tablet equipaggiati con Android significa avere la possibilità di lavorare in mobilità facendo cose che fino a qualche anno fa sembravano impensabili. Mi riferisco alla stesura di documenti complessi con immagini, collegamenti ipertestuali e grafici, all’elaborazione di fogli di calcolo e alla creazione di presentazioni che hanno ben poco da invidiare a quelle realizzate su PC.

L’importante, come in tutte le cose, è utilizzare le applicazioni giuste… come quelle che sto per segnalarti oggi. Qui sotto trovi una breve, ma spero utile, rassegna con le migliori suite in stile Office per Android grazie alle quali potrai redigere documenti, sviluppare fogli di calcolo e realizzare presentazioni senza accendere il computer.



La maggior parte delle soluzioni che prenderemo in esame sono gratuite (almeno nella loro versione di base), funzionano in modalità offline e sono tradotte completamente in lingua italiana:
devi solo scegliere quella che ti sembra più adatta alle tue esigenze e imparare a sfruttarla al meglio seguendo le indicazioni che sto per darti.
Buona lettura e buon divertimento… o buon lavoro, a seconda dei punti di vista!

Microsoft Office per Android

Se lavori spesso con i documenti di Office e hai bisogno di una compatibilità assoluta con la suite di casa Microsoft, la tua scelta non può che ricadere sulle applicazioni di Office per Android.
Si tratta delle versioni mobile di Word, Excel, PowerPoint e Outlook rilasciate ufficialmente dal colosso di Redmond, attraverso le quali è possibile aprire, creare e modificare qualsiasi tipo di documento.
Le app sono gratuite per tutti i device che non superano i 10.1″ di grandezza, altrimenti richiedono una sottoscrizione al servizio Office 365 per 10 euro/mese.
La sottoscrizione a Office 365 serve anche per sbloccare alcune funzionalità avanzate sui dispositivi con dimensioni inferiori ai 10.1″.



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Le applicazioni di Office funzionano tranquillamente in modalità offline ma offrono la possibilità di sfruttare i servizi di cloud storage, come ad esempio Dropbox e OneDrive per il salvataggio e il download dei documenti. La loro interfaccia utente è estremamente intuitiva:
su tablet ricalca quasi perfettamente quella delle controparti desktop di Word, Excel ecc.
mentre su smartphone offre un comodo menu a tendina collocato nella parte bassa dello schermo (e richiamabile premendo sull’icona della matita collocata in alto a destra) che permette di scorrere facilmente tra tutte le funzioni delle app.



Da sottolineare, inoltre, la vasta gamma di template che permettono di creare vari tipi di documenti, fogli di calcolo e presentazioni direttamente da smartphone e tablet.

WPS Office

Tra le migliori alternative a Microsoft Office per Android c’è sicuramente WPS Office.
Si tratta di una suite gratuita che offre la possibilità di visualizzare documenti di Word, presentazioni di PowerPoint, fogli di Excel e file PDF rispettando quasi sempre la loro formattazione originale.



Inoltre, consente di creare documenti di testo, memo, fogli di calcolo e presentazioni salvandoli in vari formati di file.
Il salvataggio e il caricamento dei file può avvenire anche dai servizi di cloud storage, come Dropbox, Google Drive, OneDrive e BOX, e dai server WebDAV/FTP impostati dall’utente.

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WPS Office racchiude tutte le sue funzionalità all’interno di un’unica app ed è completamente in italiano.
La sua interfaccia utente è molto facile da usare:
per creare un nuovo file basta premere sul pulsante (+) collocato in basso a destra, mentre per formattare i documenti e accedere alle funzioni principali dei fogli di calcolo basta premere sul pulsante Strumenti collocato in fondo allo schermo.
Non è richiesta una connessione a Internet attiva per utilizzare l’applicazione.

Da segnalare anche la disponibilità di una versione Pro di WPS Office che per 99 cent/mese o 6,99$/anno permette di firmare i documenti PDF e annulla la visualizzazione degli annunci pubblicitari all’interno della app.



Polaris Office

Tra le suite per la produttività più usate su Android c’è anche Polaris Office, la quale consente di visualizzare, modificare e creare documenti di testo semplici, documenti di Word, presentazioni e fogli di calcolo.
Include anche dei comodi modelli preimpostati per la creazione di documenti dall’aspetto professionale in pochissimi “tap”.

Ci sono due versioni di Polaris Office:
una gratuita di base e una a pagamento (4,19€/mese o 29,99€/anno) che offre la possibilità di modificare i PDF, esportare i documenti di Office come PDF, proteggere i file con una password, sfruttare la funzione di scrittura a mano, sincronizzare l’applicazione con un numero massimo di 15 dispositivi e molto altro ancora.



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L’interfaccia di Polaris Office è molto simile a quella di Microsoft Office:
in basso a sinistra c’è un pratico menu a tendina che permette di accedere a tutte le funzioni principali per la modifica di documenti, fogli di calcolo e presentazioni.
Per creare un nuovo documento, poi, basta fare “tap” sul pulsante (+) che si trova nella schermata principale della app e scegliere il tipo di file da creare.



Non può mancare il supporto a vari servizi di cloud storage, come ad esempio Dropbox, Google Drive, OneDrive, Box, Amazon Drive e uCloud, ma l’applicazione può essere usata anche in modalità offline. Inoltre, anche se inizialmente richiesto, non è necessario creare un account per utilizzarla.

AndrOpen Office

Come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, AndrOpen Office è un porting quasi perfetto di OpenOffice/LibreOffice per Android.
Purtroppo non risulta stabile allo stesso modo su tutti i device e la sua interfaccia non è particolarmente comoda da usare (in quanto ricalca al 100% quella della versione desktop), ma per quello che offre vale sicuramente la pena provarla.



Con AndrOpen è possibile visualizzare, modificare e creare documenti, fogli di calcolo, presentazioni, disegni, formule e database.
Inoltre sono disponibili degli add-on (da scaricare dal Play Store) che permettono di aggiungere il controllore ortografico in varie lingue, installare font aggiuntivi e importare i documenti in formato PDF.

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Tra i numerosi add-on disponibili ce n’è anche uno a pagamento, l’AndrOpen Office Professional Pack, grazie al quale è possibile rimuovere i banner pubblicitari dalla app e aggiungere il supporto ai formati di file OpenOffice.org 1.0 e StarOffice 6.0.

Per il resto, non c’è molto da dire:
 nella schermata iniziale dell’applicazione si può scegliere se creare un nuovo documento, se aprirne uno già esistente (caricandolo anche da app esterne) o se installare un add-on dal Play Store.
L’interfaccia di Writer, Calc ecc.
per la visualizzazione e la modifica dei documenti è identica a quella di OpenOffice per PC (con degli strumenti che permettono di simulare il funzionamento di mouse e tastiera sul touch-screen).



OfficeSuite

Merita sicuramente una prova anche OfficeSuite che è disponibile in due versioni:
una gratis di base e una a pagamento (3,21€/mese o 21,45€/anno) che permette di installare font aggiuntivi, ricercare i termini nel dizionario, firmare i documenti, modificare i PDF, proteggere i documenti con password e include un editor di immagini.

L’applicazione in entrambe le versioni consente di visualizzare, modificare e creare nuovi documenti di Word, presentazioni di PowerPoint e fogli di Excel con una facilità impressionante. Il merito va alla sua interfaccia utente che è tradotta completamente in italiano e dispone di una comoda toolbar (collocata in alto) attraverso la quale si può accedere velocemente alle funzioni di formattazione e modifica dei file.



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Va inoltre sottolineato che OfficeSuite supporta tutti i principali servizi di cloud storage (Dropbox, Google Drive, OneDrive, SugarSync e Box) e che include alcuni modelli preimpostati per la realizzazione di documenti, presentazioni e fogli Excel.
Nonostante ciò funziona anche offline e senza registrazione (che viene richiesta, ma si può saltare premendo sull’apposito pulsante).



Google Drive

Per finire voglio segnalarti Google Drive e tutte le applicazioni per la produttività sviluppate da Google.
Si tratta di Documenti, Fogli e Presentazioni che come largamente intuibile dai loro nomi consentono di creare documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni dai dispositivi Android.

Si basano sul cloud.
Per utilizzarle, infatti, occorre autenticarsi con il proprio account Gmail ma funzionano anche in modalità offline.
Inoltre offrono uno straordinario supporto al lavoro contemporaneo con altri utenti, il che le rende molto adatte ai lavori di gruppo. Supportano i documenti di Microsoft Office e sono completamente in italiano.
Qui sotto ci sono i link del Play Store per scaricarle, ovviamente gratis.



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  • Google Drive – Scarica da qui.
  • Google Documenti – Scarica da qui.
  • Google Fogli – Scarica da qui.
  • Google Presentazioni – Scarica da qui.

A questo punto, non ti resta che scegliere la tua suite per la produttività preferita e installarla sul tuo smartphone e/o sul tuo tablet per cominciare a realizzare (e visualizzare) documenti di ogni genere.



Tomtom per Android



tomtom per android

Sono sempre di più le persone che rinunciano all’acquisto di un navigatore satellitare per auto in favore degli smartphone, che con le giuste applicazioni possono svolgere lo stesso compito in maniera egregia.

TomTom questo lo sa bene e per affrontare la questione ha lanciato TomTom per Android, un’applicazione capace di trasformare tutti gli smartphone dotati di GPS in navigatori da auto completi di mappe offline, indicazioni vocali, informazioni sul traffico e molto altro ancora.

La app si può scaricare gratuitamente ma prevede un limite di 250 Km, ai quali vengono aggiunti 75 Km bonus ogni mese.

Dopo aver superato questa soglia, bisogna sottoscrivere l’abbonamento al servizio con prezzi a partire da 3,99 euro/mese.



Ma andiamo con ordine.

Come scaricare ed installare Tomtom per Android

Per provare con mano le potenzialità di TomTom per Android

  • apri subito il Play Store
  • scarica l’applicazione sul tuo smartphone.

Come usare Tomtom per Android

Ad operazione completata

  • avvia la app
  • attendi qualche istante affinché quest’ultima si metta in comunicazione con i server remoti
  • premi sul pulsante Inizia subito

A questo punto, vengono illustrate alcune delle funzioni principali di TomTom per dispositivi Android, come ad esempio le mappe offline e le informazioni sul traffico.



Dopodiché viene chiesto di azionare il GPS sul telefono e si accede al menu con le mappe.

Come scaricare una mappa su Tomtom per Android

Per scaricare una mappa sullo smartphone (quindi consultabile anche offline)

  • seleziona quella che t’interessa di più
  • premi sul pulsante Scarica.

Ti segnalo che è possibile scaricare le mappe di singole nazioni, come ad esempio l’Italia o la Grecia, oppure di aree più vaste (es.

Europa, USA e Canada).



Le mappe sono piuttosto corpose (quella dell’Italia occupa oltre 700MB), quindi devi avere un po’ di pazienza prima che il download giunga a termine.

Come ricercare luoghi nella mappa scaricata su Tomtom per Android

Dopo aver completato il download delle mappe in TomTom per Android

  • premi sul pulsante OK per passare alla schermata principale della app
  • autorizza quindi la rilevazione della tua posizione geografica premendo sul pulsante
  • e comincia a usare il tuo navigatore GPS portatile


Come cercare una destinazione su Tomtom per Android

Per cercare una destinazione:



  • premi sull’icona (…) collocata in basso a sinistra
  • seleziona la voce Cerca dal menu che compare

Puoi trovare i percorsi per raggiungere:

  • specifici indirizzi (es.Piazza Italia 1)
  • le località in cui risiedono i tuoi Contatti (vengono importati automaticamente dalla rubrica)
  • e i punti d’interesse
  • infine i locali pubblici e le attività commerciali presenti nei paraggi.

Una volta selezionata la tua destinazione, premi sul pulsante blu e verrà avviata la navigazione guidata che ti porterà verso quest’ultima.
Come già anticipato in precedenza, sulla mappa vengono evidenziati tutti i punti in cui sono presenti gli Autovelox e vengono visualizzate le informazioni relative al traffico (disponibili solo se la connessione a Internet è attiva).

Per attivare la segnalazione anche per Parcheggi e Stazioni di servizio, torna nel menu della app e seleziona le voci che riguardano questo tipo di destinazioni.

Per aggiungere un punto della mappa alla lista dei luoghi da memorizzare (le mie posizioni),



  • tieni premuto per un paio di secondi il dito sullo schermo,
  • poi premi sul pulsante che compare sullo schermo
  • seleziona la voce Aggiungi a Le mie posizioni dal menu che si apre.

Come attivare mappa in 3D su Tomtom per Android

È possibile anche attivare la visualizzazione della mappa in 3D premendo l’icona della freccia che si trova sulla parte sinistra dello schermo.

Come scaricare mappe aggiuntive su Tomtom per Android

Vuoi scaricare altre mappe sul tuo telefonino?
Nessun problema.



  • Richiama il menu di TomTom per Android premendo sul pulsante
  • scorri fino e in fondo la schermata che si apre
  • seleziona prima l’icona dell’ingranaggio
  • poi la voce Mappe


Per quanto riguarda gli update delle mappe, si possono scaricare almeno 4 aggiornamenti completi all’anno per tutta la durata della app.

Per rimuovere tutte le limitazioni e usufruire della versione completa del servizio, vai ancora una volta nel menu dell’applicazione e seleziona la voce Upgrade da quest’ultimo.

Sono disponibili tre tipi di sottoscrizione:

quello mensile che costa 3,99 euro; quello annuale che costa 19,99 euro e quello triennale da 44,99 euro.



android per pc




android per pc

Possiedi uno smartphone Android ma, quando cerchi di scaricare un’app tramite il Play Store, ti viene mostrato un avviso che ti impedisce di farlo?
Purtroppo è possibile che il tuo dispositivo non soddisfi alcuni requisiti necessari per una sua corretta esecuzione.
A volte capita ma per fortuna c’è un modo per bypassare il problema senza dover acquistare un nuovo telefono.
Mi riferisco alla possibilità di installare un emulatore Android per PC, cioè un programma che, in maniera gratuita, consente di scaricare ed eseguire su Windows e macOS moltissime applicazioni e giochi sviluppati per il sistema operativo Google.
Potrai così utilizzare tutte le app e i giochi del tuo smartphone Android, su computer, utilizzando mouse e tastiera.

Come dici?
La cosa ti interessa e vorresti sapere come fare?
Nessun problema, posso aiutarti.
Tutto quello che ti serve sapere si trova nei prossimi paragrafi di questa mia guida:
ti spiegherò nel dettaglio come utilizzare Android per PC,attraverso l’utilizzo di Memu e BlueStacks, alcuni dei software di emulazione più famosi.
Prima di spiegarti come farlo, però, ti rassicuro subito su una questione molto importante:
grazie all’impiego di questi programmi, utilizzare Android su PC non richiede il dual boot.
Il sistema operativo, infatti, viene virtualizzato e quindi è utilizzabile soltanto all’interno del software di emulazione.

Le premesse fatte finora ti hanno incuriosito e adesso sei impaziente di saperne di più?
D’accordo, allora mettiti seduto bello comodo e prenditi qualche minuto di tempo libero, per scoprire come installare, configurare e utilizzare, su Windows e macOS, questi software di cui sto per parlarti.
Sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Ti auguro una buona lettura e, sopratutto, un buon divertimento!

Indice

  • Scaricare Memu
    • Installazione e configurazione
  • Scaricare BlueStacks
    • Installazione e configurazione
  • Altre soluzioni per emulare Android su PC

Scaricare Memu

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Come ti ho anticipato nell’introduzione di questa mia guida, se desideri installare Android su PC, tutto ciò che dovrai fare è scaricare, installare e utilizzare un software di emulazione Android su PC.
Tra i numerosi emulatori Android, desidero parlarti di quelli che ritengo più validi.
In particolar modo, scelgo di iniziare con Memu, in quanto ritengo che si tratti di un software degno di nota per le sue caratteristiche.
Oltre a essere completamente gratuito, offre un’esperienza d’uso immediata e di facile apprendimento.

A livello tecnico è inoltre un software che garantisce prestazioni elevate, permettendoti così di utilizzare il sistema operativo Android senza scatti o rallentamenti.
Fatta questa premessa, ti spiego passo per passo come scaricare Memu per l’emulazione di Android su PC Windows.

Per utilizzare Android su PC utilizzando il software di emulazione Memu, scarica per prima cosa il programma sul tuo computer, collegandoti al sito Internet ufficiale e premendo il pulsante Download situato al centro della pagina Web.

Una volta premuto tale pulsante inizierà il download del software:
attendi qualche minuto e verifica che il download venga terminato correttamente.
Una volta che il download sarà terminato, apri il file per incominciare ad effettuare l’installazione del programma.




Quando ti verrà richiesto fa quindi clic sul pulsante per eseguire il software; eventualmente seleziona la lingua che preferisci tramite il pulsante Personalizzata (Custom) e il menu Seleziona Lingua.
Per eseguire l’installazione premi sul pulsante Installa.
A installazione conclusa dovrai fare clic sul pulsante Avvia per eseguire Memu.
A questo punto, se hai eseguito correttamente tutti i passaggi indicati finora, Memu si starà avviando sul tuo PC.

Come potrai notare, al primo avvio del software di emulazione, comparirà una breve guida introduttiva:
ti verranno infatti spiegate alcune delle funzionalità principali di questo software di emulazione.
Si tratta comunque di consigli di base e puoi scegliere in autonomia se leggerli o se premere il pulsante X, situato in alto a destra, per chiudere il pannello dedicato a questi suggerimenti basilari.

Installazione e configurazione

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Una volta che avrai installato e avviato Memu sul tuo PC, posso spiegarti come dovrai eseguire alcune semplici procedure di configurazione.
Non preoccuparti, si tratta di procedure davvero semplici.
Per prima cosa, dovrai associare l’emulatore Android Memu ad un account Google per poter scaricare giochi e applicazioni dal Google Play Store:
tale procedura è obbligatoria, altrimenti l’accesso al Google Play Store non ti sarà possibile.




Per iniziare a dare il via a questa procedura di configurazione dell’account Google, fai clic sull’icona del Google Play Store.
La procedura di configurazione si avvierà automaticamente.
Per prima cosa, scegli se effettuare il login con un account Google esistente o se registrare un account Google sul momento, premendo rispettivamente sui pulsanti Esistente o Nuovo.

La procedura che vedremo in questa guida richiede l’utilizzo di account Google esistente ma, nel caso in cui tu abbia dei dubbi su come procedere per registrare un nuovo Account Google, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito in una mia precedente guida intitolata “come creare account Google.”

Tornando ai passaggi da eseguire per la configurazione, fai clic sul pulsante Esistente.
Digita quindi l’indirizzo di posta elettronica e la password che fanno riferimento al tuo account.
Premi poi la freccia in avanti e il pulsante OK per permettere a Memu di accedere ai tuoi dati.
Successivamente ti verrà chiesto se desideri utilizzare il tuo account Google per effettuare il backup di applicazioni e impostazioni.

In questo caso si tratta di un’operazione facoltativa:
se desideri confermarla, attiva il segno di spunta alla voce Mantieni attivo backup tablet con il mio account Google.
Prosegui premendo il pulsante della freccia in avanti. 




Successivamente premi il pulsante No grazie:
non inserire i tuoi dati di fatturazione, dal momento che questo non serve per installare le app Android su PC.
Inoltre  Per proseguire, premi la freccia in avanti.
Premi ora il pulsante Accetto, per accettare i termini e le condizioni di Google.

Arrivati a questo punto, se hai seguito correttamente tutti i passaggi che ti ho indicato, avrai sicuramente ottenuto l’accesso al Google Play Store.
Potrai così utilizzare l’emulatore di Android sul tuo PC e scaricare giochi e applicazioni.
Come puoi vedere, l’interfaccia utente di Memu è la stessa di un qualsiasi altro smartphone Android.

Nota bene.
Qualora riscontrassi problemi nell’apertura del Google Play Store, verifica il modello di dispositivo virtuale generato, attraverso i seguenti passaggi.
Dal menu laterale di Memu, fai clic sul simbolo dell’ingranaggio per recarti alle impostazioni dell’emulatore.

Individua il menu Avanzate che trovi in alto e fai clic su di esso.
Alla voce Dispositivo, controlla il modello di dispositivo virtuale che è stato generato (per esempio Samsung Galaxy Note 7 Edge.) Fai quindi clic sul menu a tendina, e controlla se per caso come modello di dispositivo virtuale generato non vi sia un dispositivo cinese (Xiaomi Mi Mix ad esempio).




Se per caso uno tra i dispositivi di una marca cinese è stato selezionato, questo potrebbe causare il blocco al Play Store di Google.
Di conseguenza dovrai cambiare dal menu a tendina il modello di dispositivo virtuale generato:
imposta quindi un dispositivo più comune in Italia (Samsung Galaxy Note 10.1.
ad esempio) e conferma tale voce, premendo il pulsante Salva e poi su Riavvia subito per riavviare Memu e confermare tale impostazione.

Se invece dovessi riscontrare dei problemi relativi alla presenza di un’interfaccia utente localizzata in una lingua diversa da quella da te selezionata, recati nuovamente nelle impostazioni di Memu (simbolo di un ingranaggio nella barra laterale).
Dal menu Generali, seleziona la lingua italiana dal menu a tendina e premi sul pulsante Salva.
Ti verrà chiesto di riavviare Memu per confermare tale impostazione:
per farlo, premi sul pulsante Riavvia Subito.

Scaricare BlueStacks

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In alternativa a Memu, uno tra i migliori software di emulazione di Android per PC è BlueStacks.
Si tratta di un programma gratuito per Windows e macOS che, in maniera molto simile a quanto spiegato finora, permette di emulare su computer l’utilizzo di Android. All’interno di questo programma, però, vi sono alcuni banner pubblicitari che si presentano sotto forma di consigli relativi per l’installazione di app e giochi sponsorizzati.
Se vuoi rimuoverli devi sottoscrivere un abbonamento al prezzo di 4$/mese o 40$/anno.




Per utilizzare BlueStacks, la prima cosa che devi fare è quella di effettuare il download e l’installazione del software sul tuo computer.
Collegati al sito Internet ufficiale del programma e premi prima sul pulsante Download BlueStacks e poi su Scarica, per scaricare l’emulatore sul tuo computer.

Attendi adesso che il download venga avviato e portato a termine; una volta completato, fai doppio clic sul file appena scaricato, e inizia ad effettuare l’installazione del programma, seguendo le indicazioni che sto per forniti.

Su Windows, nella finestra di controllo dell’account utente che ti viene mostrata, fai clic su Si e poi, una volta che il client di installazione si sarà avviato, premi sul pulsante Installa Ora, per iniziare la procedura di scaricamento dei file necessari e della loro installazione automatica.

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A procedura ultimata, premi su Completo.
BlueStacks si avvierà quindi automaticamente e, mentre verranno scaricati tutti i file necessari, ti verrà mostrata a schermo una breve guida con l’introduzione al suo funzionamento.

Su macOS, invece, avvia il file .dmg tramite un doppio clic sullo stesso e, per avviare il programma di installazione, fai doppio clic anche sull’icona di BlueStacks.
Nel caso ti venga richiesto di confermare l’avvio del programma, premi su Apri.

Nella schermata successiva, premi prima su Continuare e poi su Installare, digita la password che usi per accedere al Mac e fai clic sul pulsante Installa Assistente.

Attendi quindi che venga automaticamente eseguita la sua installazione, dopodiché, se ti viene richiesto, premi sul pulsante Apri le preferenze di sistema. In quest’ultimo caso devi agire tramite il pannello delle impostazioni del Mac.




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Per terminare l’installazione di BlueStacks su macOS, fai quindi prima clic su Consenti e poi premi sul simbolo del lucchetto (è situato in basso a sinistra).
Infine, digita di nuovo la password del Mac e poi fai clic su Sblocca.

Installazione e configurazione

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Una volta che il programma sarà avviato, ti verrà chiesto di effettuare una semplice procedura di login, attraverso il collegamento con un account Google preesistente.




Premi quindi su Inizia e digita, nei rispettivi campi di testo, l’indirizzo email e la password che fanno riferimento allo stesso.
Poi premi su Avanti e Accetto, per effettuare l’accesso e, infine, fai clic sul pulsante Comincia a usare BlueStacks, per terminare la configurazione dell’emulatore.

Se hai seguito tutti i passaggi preliminari che ti ho indicato, hai quindi terminato l’installazione e anche la configurazione di BlueStacks.
In tal caso, puoi vedere la schermata principale dell’emulatore (Home) e, di conseguenza, accedere al Google Play Store. 

Pigia quindi sulla sua icona, situata nella schermata iniziale dell’emulatore (è il simbolo di un sacchetto della spesa di colore bianco, con al centro una bandierina colorata), in modo da scaricare, tramite lo stesso negozio virtuale Google presente su smartphone e tablet Android, le app e i giochi su computer.

Utilizza quindi il motore di ricerca in alto, per individuare l’app o il gioco che ti interessa, comportandoti proprio come se BlueStacks fosse uno smartphone o un tablet Android.
Per installare un’app o un gioco, infatti, premi sulla sua scheda e poi fai tap sul pulsante Installa/Accetto.




Al termine del suo download automatico, premi sul pulsante Apri, per avviare l’app o il gioco scaricato e iniziare così a usufruirne direttamente da computer.
In caso di dubbi relativamente all’installazione di app, fai riferimento alle indicazioni fornite nel mio tutorial su come installare app su Android.

Altre soluzioni per emulare Android su PC

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Vorresti che ti consigliassi altro emulatori Android degno di nota?
Certamente, te ne elenco qualcuno nelle prossime righe.
Ti consiglio, inoltre, ti leggere il mio tutorial dedicato ai migliori emulatori Android, in modo da approfondire l’argomento relativo alle caratteristiche e al funzionamento di questi software.

  • Nox Player (Windows/macOS):
    è un’altro valido emulatore Android, al pari di quelli precedentemente elencati in questo tutorial.
    È gratuito e presenta un’ampia compatibilità con i giochi e le app del Play Store ed è inoltre ottimizzato per il gaming.
  • ARC Welder (Google Chrome):
    è un emulatore Android che è installabile sul browser Google Chrome, in quanto è scaricabile sotto forma di estensione.
    È un programma di emulazione gratuito, ma presenta alcune limitazioni in quanto permette di avviare soltanto un’app alla volta.
    Questo strumento è inoltre un po’ più complicato da usare, visto che non supporta il PlayStore e richiede il caricamento manualmente dei file APK.

come aggiornare android tv box




come aggiornare android tv box

Convinto da un amico fidato, hai acquistato un TV Box Android da abbinare al televisore che hai in salotto.
Hai iniziato subito a utilizzarlo ma, dopo qualche minuto, ti sei reso conto che le applicazioni e il sistema operativo presenti sul dispositivo non erano aggiornati, presentando funzionalità ormai obsolete o versioni di app non più supportate dagli sviluppatori.
Per recuperare il tuo recente investimento, hai deciso dunque di aggiornare il TV Box Android ma, non avendolo mai fatto prima una cosa del genere, proprio non sai da che parte cominciare e hai il terrore di combinare qualche pasticcio.

Non farti prendere dalla paura e dallo sconforto! Oggi ci sono io qui ad aiutarti! In questa guida, infatti, ti mostrerò come aggiornare Android TV Box per renderlo perfettamente compatibile con le tecnologie moderne e mostrandoti sia le procedure per aggiornare il sistema operativo che le procedure per aggiornare (o sostituire) le app presenti nel dispositivo.

Prima di proseguire, voglio però farti una premessa più che doverosa:
le procedure di aggiornamento del sistema operativo di un TV Box Android – specie quelle manuali, che prevedono la “sovrascrittura manuale” del sistema, in gergo flashing del dispositivo – possono rivelarsi rischiose:
basta la scelta di un file sbagliato, dovuta a un attimo di distrazione, per rendere il dispositivo inutilizzabile:
agisci soltanto se sei pienamente consapevole di ciò che stai per fare e… non dire che non ti avevo avvisato! Io non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali danni che dovessero verificarsi sul TV Box da te in possesso in seguito all’applicazione non corretta dei consigli che sto per darti.
Chiaro?
Bene, allora procediamo.

Indice

  • Come aggiornare Android TV Box tramite OTA
  • Come aggiornare Android TV Box manualmente
  • Come aggiornare solo le app

Come aggiornare Android TV Box tramite OTA

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Il metodo più veloce ed efficace per aggiornare un TV Box Android prevede l’utilizzo degli aggiornamenti Over The Air (OTA), ossia quelli messi a disposizione direttamente dal produttore del dispositivo e installabili in modo semi-automatico, sfruttando la connessione a Internet del dispositivo.

Devo dirti fin da subito che non tutti i produttori di TV Box di fascia medio-bassa (specie quelli cinesi) si prendono la briga di aggiornare “ufficialmente” il sistema operativo installato sui propri dispositivi dopo averli lanciato in commercio, ma quelli che prevedono questa possibilità di solito forniscono un’app dedicata per gli aggiornamenti del firmware (ossia l’insieme di istruzioni che dà vita al sistema operativo e alle app predefinite).

Per prima cosa, quindi, ti consiglio di aprire il menu App del tuo TV Box e controllare se è presente un’app che abbia come nome Update, Update&Backup, System Update o Update Firmware; qualora questa fosse disponibile, lanciala senza esitazione, avvia il sistema d’aggiornamento premendo il pulsante Check Update o Online update e segui le istruzioni fornite a schermo per finalizzare l’avanzamento di sistema; in alcuni casi, invece, gli aggiornamenti vengono cercati automaticamente subito dopo l’apertura dell’app.

Su alcuni TV Box di fascia alta e/o su quelli certificati Google (ad esempio il box NVIDIA Shield), la verifica e il download dell’aggiornamento avviene in modo del tutto automatico, esattamente come succede su smartphone e tablet Android:
la disponibilità viene notificata da un messaggio di notifica, selezionando la quale verrai guidato passo-passo nella finalizzazione dell’update.




Per verificare manualmente la presenza di aggiornamenti, puoi sempre accedere alla sezione Impostazioni > Dispositivo > Informazioni > Aggiornamento sistema del TV Box e attendere qualche secondo affinché il sistema effettui il controllo.

Ad ogni modo, una volta confermata la volontà di effettuare l’aggiornamento OTA, il TV Box verrà riavviato automaticamente in modalità Fastboot, cioè quella dedicata alle operazioni che avvengono direttamente sui file del sistema operativo. Solitamente, l’avanzamento dell’update viene mostrato sotto forma di una barra di scorrimento:
per completare il tutto, potrebbero essere necessari anche 15-30 minuti, durante i quali il dispositivo potrebbe sembrarti bloccato.
Dunque, mettiti comodo e attendi pazientemente il termine della procedura, avendo cura di non interromperla per nessun motivo, per non rischiare danni materiali al dispositivo in questione.

Se tutto è filato liscio, al termine dell’aggiornamento il TV Box si riavvierà nuovamente utilizzando la versione aggiornata del sistema operativo:
anche in questo caso, il primo avvio potrebbe prolungarsi più del previsto, poiché il sistema controlla che tutte le app siano compatibili con l’aggiornamento.
Non preoccuparti, i successivi avvii saranno notevolmente più rapidi!

Come aggiornare Android TV Box manualmente

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Se il TV Box in tuo possesso non è dotato di sistema d’aggiornamento via OTA oppure non hai mai ricevuto nessun aggiornamento per il sistema, forse è il caso di agire manualmente effettuando il flashing (cioè la riscrittura manuale del sistema operativo, o firmware, del TV Box).
Purtroppo non è disponibile una procedura standard per tutti i dispositivi, ma ti illustrerò comunque i passaggi più comuni che puoi adottare per effettuare l’update e ottenere il sistema operativo più recente.

Prima di tutto, recupera l’ultimo firmware disponibile per il tuo TV Box Android, facendo una ricerca dettagliata su Google con il nome del tuo dispositivo accompagnato dalle scritte firmware o update firwmare.
Leggi attentamente le didascalie annesse ai file che ti verranno proposti:
come ti ho già spiegato all’inizio di questa guida, un firmware errato può condurre alla rottura irreparabile del dispositivo.

Se i risultati di Google non sono riusciti a soddisfarti, puoi tentare di recuperare l’ultimo firmware per il tuo TV Box dal sito entertainmentbox.com, che vanta una raccolta completa dei firmware di tutti i TV Box disponibili in commercio.
Apri il sito menzionato da qualsiasi browser computer, quindi scorri la pagina fino a trovare l’indice (Table of Contents) e inizia a cercare il modello in tuo possesso.

Se non riesci a identificare il nome del tuo TV Box in modo immediato, puoi usare la combinazione di tasti CTRL+F (o cmd+f, se usi un Mac) per aprire il campo di ricerca interno del browser:
digita al suo interno il nome del tuo TV Box seguito dalla pressione del tasto Invio e verifica la presenza di risultati pertinenti.




Una volta trovato ciò che cerchi, fai clic sul nome del dispositivo per aprire la pagina d’anteprima con la scheda tecnica e una foto del dispositivo (così da capire subito se è identico a quello in tuo possesso); infine, portati alla fine della pagina e fai clic sul pulsante Download now per scaricare il firmware aggiornato.

A questo punto, puoi utilizzare almeno due procedure differenti per aggiornare il TV Box:
puoi installare l’update tramite la microSD oppure attraverso uno strumento eseguibile dal computer.
Anche in questo caso, la procedura esatta può variare a seconda del dispositivo in tuo possesso:
se non dovessi riuscire a portare a termine l’aggiornamento utilizzando le istruzioni che ti ho segnalato poc’anzi, ti consiglio di cercare in Internet il procedimento esatto, scrivendo su Google la chiave di ricerca [nome TV box] flash firmware update.

Nota:
se non ti senti sicuro di ciò che stai per fare, ti consiglio di attendere il rilascio ufficiale di un aggiornamento OTA da parte del produttore del TV box in tuo possesso, oppure di aggiornare solo le app, utilizzando le istruzioni che ti fornirò nella sezione successiva:
è sicuramente meglio un dispositivo dalle funzionalità un po’ datate che uno danneggiato irrimediabilmente a causa di un errore di distrazione!

MicroSD

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Il metodo via microSD è il più semplice da applicare:
procurati una scheda di memoria vuota da almeno 4 GB e salva al suo interno il file ZIP scaricato da Internet, quindi posiziona la scheda all’interno dell’apposito alloggiamento collocato sul TV Box.
Se non hai una microSD a portata di mano e desideri acquistarne una di buona qualità, ti consiglio di leggere la mia guida su quale micro SD comprare.

Una volta inserita la microSD nel TV Box, spegnilo e rimuovi la presa di corrente, quindi procurati un oggetto appuntito (come uno stuzzicadenti o un ago) per premere il piccolo pulsante di reset (presente di solito nella parte inferiore o posteriore del dispositivo, all’interno di un piccolo foro); premi delicatamente e tieni premuto il summenzionato tasto, inserisci la presa di corrente e attendi almeno 5 secondi prima di rilasciare il tasto reset per far partire il TV Box in modalità Fastboot.

Dopo aver rilasciato il pulsante, dovresti veder comparire il robottino di Android che effettua l’aggiornamento (puoi verificarne l’avanzamento attraverso la barra di scorrimento inferiore):
anche in questo caso, non interrompere la procedura per nessun motivo e attendi pazientemente il successivo avvio di Android.

Aggiornamento da PC

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Se non hai sotto mano una microSD ma disponi di un computer con Windows, puoi aggiornare il sistema operativo attraverso alcuni tool specifici:
i più famosi sono Amlogic Series Flash Tool, Allwinner Series Flash Tool e Rockchip Series Flash Tool & Driver.
Scarica la versione più adatta al tuo caso, in base al chip utilizzato sul tuo TV Box (che puoi recuperare dalla sua scheda tecnica, va bene anche quella mostrata dal sito che ti ho illustrato in precedenza), e installalo seguendo le istruzioni a schermo.

A questo punto, scompatta il file ZIP dell’aggiornamento che hai scaricato in precedenza, che dovrebbe contenere un file IMG:
se non sai come scompattare un archivio ZIP, ti consiglio di leggere la mia guida su come aprire file ZIP gratis.

Fatto ciò, devi collegare il TV Box al computer:
per farlo, puoi servirti di un cavo USB maschio-maschio, che puoi trovare per pochi euro sia online che nei negozi di elettronica.

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Una volta preparato tutto il necessario, apri il programma che hai installato in precedenza e, a seconda di quello utilizzato, carica il file IMG scompattato poc’anzi cliccando sul pulsante Loader, sul pulsante Loading button oppure sul menu File > Import Image:
per avviare l’aggiornamento, fai clic sul pulsante Start o Update.




A questo punto, premi e tieni premuto il pulsante reset collocato solitamente sul retro del TV Box utilizzando un oggetto appuntito, collega il TV Box al computer tramite il cavo USB e collega rapidamente (quasi in contemporanea) il TV Box alla corrente elettrica; nel mentre, non rilasciare il tasto reset, altrimenti dovrai iniziare tutto daccapo.

In questa fase, guarda lo schermo del computer e assicurati che il TV Box sia stato correttamente riconosciuto:
in caso affermativo, puoi rilasciare il tasto reset per avviare la procedura di aggiornamento.
Anche in questo caso, devi attendere la fine del processo senza scollegare il TV Box dal computer e assicurarti che il tutto non venga interrotto per nessun motivo.

Ad aggiornamento completato, il computer dovrebbe avvisarti della buona riuscita della procedura tramite un’icona di colore verde (solitamente un segno di spunta) o un messaggio di avviso:
soltanto in questa fase puoi disconnettere il TV Box dal computer, collegarlo nuovamente al televisore e accenderlo normalmente.
Se tutto è filato liscio, dovrebbe avviarsi la nuova versione di Android ed effettuare tutti i controlli sulle app.

Aggiornare solo le app

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Se non sei in grado di effettuare il flashing oppure non ci sono aggiornamenti recenti per il tuo dispositivo, non ti resta altro da fare che procedere quantomeno all’aggiornamento delle app disponibili all’interno del TV Box.

Il primo consiglio che posso darti è di disinstallare tutte le app già presenti all’interno del dispositivo, quando possibile:
spesso queste non riescono ad aggiornarsi automaticamente, dunque tanto vale sostituirle con le versioni presenti nel Google Play Store.

Per disinstallare le app, portati nel menu Impostazioni (oppure nel menu Settings > More Settings) e seleziona la voce App.
Successivamente, scegli le app da sostituire (in particolare Kodi, VLC e le altre app multimediali) e premi sul pulsante Disinstalla per rimuoverle dal sistema.

Rimosse tutte le app disinstallabili, effettua l’accesso all’app Google Play Store con un account Google in tuo possesso (oppure creane uno seguendo i passaggi che ti ho illustrato nel mio tutorial dedicato), cerca le app di tuo interesse avvalendoti dell’area di ricerca collocata in alto e, dopo aver scelto i risultati più pertinenti, scaricale semplicemente facendo clic sul tasto Installa.
Non sai come utilizzare il Google Play Store e hai bisogno di ulteriore aiuto?
Ti consiglio di leggere la mia guida come scaricare applicazioni Android, in cui troverai tutte le istruzioni necessarie per procedere.




come calibrare il touch screen android




come calibrare il touch screen android

Hai come l’impressione che lo schermo del tuo tablet Android non risponda correttamente ai comandi?
Quando digiti un testo sul tastierino del telefono la pressione dei tasti non è reattiva e precisa come dovrebbe essere?
Non temere, forse è un problema che si può correggere senza portare il terminale in assistenza, andando a calibrare il touch screen Android a livello software.

Partendo dal presupposto che la perdita di precisione è comune nei dispositivi più datati e/o economici, soprattutto quelli equipaggiati con i display resistivi che soffrono gli effetti del tempo e dei danni accidentali in maniera maggiore rispetto a quelli capacitivi, attualmente più diffusi, calibrare il touch screen Android può dunque rivelarsi utile, se non è stato intaccato l’hardware (vale a dire se le difficoltà riscontrate non sono legate alla rottura del display o a quella di altri componenti interni il dispositivo), per far fronte alle sopracitate problematiche.

Detto ciò e visto che tentar non nuoce, ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di provare a seguire le indicazioni su come calibrare il touch screen Android che sto per fornirti con questa guida. Se sei fortunato, riuscirai a risolvere i problemi di reattività del tuo telefono senza sostituirlo o portarlo a riparare.
Allora, sei pronto?
Si?
Benissimo! Mettiamo al bando le ciance e procediamo.

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Prima che tu possa spaventati e pensare a chissà cosa, ci tengo a farti presente sin da subito che al contrario delle apparenze calibrare il touch screen Android non è per niente complicato.
Tutti, compreso chi – un po’ come te – non si reputa esattamente pratico in nuove tecnologie, possono infatti riuscirci senza particolari problemi.

Prima di spiegarti in che modo procedere calibrare il touch screen Android ci tengo inoltre a farti presente una cosa.
Attualmente l’unica opzione disponibile sui terminali Android che permette di calibrare il touch screen è quella inerente la tastiera virtuale.
Quindi, se riscontri problemi durante la digitazione del testo molto probabilmente le indicazioni che sto per fornirti potranno rivelarsi utili.
In caso contrario, puoi testare in maniera avanzata il grado di precisione e reattività del display e, a seconda dell’esito della cosa, decidere se portare oppure no il tuo smartphone o tablet in assistenza.
Trovi spiegato tutto di seguito.

Calibrare la tastiera virtuale

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Se vuoi scoprire come calibrare il touch screen Android perché incontri delle difficoltà quando devi digitare del testo sul tastierino virtuale del telefono o del tablet, prova per prima cosa ad eseguire una calibrazione della tastiera virtuale usata dal tuo Android.




Per eseguire una calibrazione del tastierino, accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di Impostazioni (la ruota di ingranaggio) e seleziona la voce Lingua e testo Lingua e inserimento (dipende dal modello di smartphone o tablet Android e dalla versione della piattaforma utilizzata) dal menu che compare.
Se non riesci a vedere le voci Lingua e testo o Lingua e inserimento, molto probabilmente devi prima fare tap sulla scheda Controlli che risulta collocata nella parte alta della schermata che ti viene mostrata.

Nella schermata che si apre, seleziona il nome della tastiera usata sul telefono (è quella contrassegnata con il segno di spunta oppure quella che viene indicata in corrispondenza della voce Predefinito) dopodiché recati nel menu con le impostazioni generali e seleziona la voce relativa alla calibrazione.

A questo punto, ti verrà chiesto di digitare un testo sulla tastiera di Android e, successivamente, di premere su Salva per salvare le impostazioni di calibrazione.
Se dopo aver eseguito la procedura la situazione non migliora, prova a ripetere la calibrazione del tastierino mettendo lo schermo dello smartphone in modalità landscape (orizzontale).

Tieni ben presente che l’opzione di calibrazione non è presente in tutte le tastiere di Android, quindi potresti anche non trovarla.
In tal caso, per cercare di rimediare ai problemi di digitazione potrebbe essere utile installare una nuova tastiera sul dispositivo.
Se non sai come si fa e se non sai quali tastiere scaricare, consulta la mia guida su come cambiare la tastiera Android per scoprire in che modo procedere.




Testare il grado di precisione e reattività del display

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Purtroppo, come ti ho già accennato, non esistono altri metodi efficaci per calibrare il touch screen Android a livello software, ma prima di portare il dispositivo in assistenza forse faresti bene a testare in maniera avanzata il grado di precisione e reattività del display.
In che modo?
Te lo indico subito.

Ci sono vari modi per testare il touch-screen di un telefono o un tablet Android.
Il primo sistema, quello più semplice, consiste nello scaricare delle app adatte allo scopo ed utilizzarle per verificare se lo smartphone recepisce in maniera corretta gli input ricevuti su schermo.
Una delle migliori in ambito free è Multi-touch Benchmark Test, la quale permette di visualizzare su uno sfondo nero i punti dello schermo in cui il telefono riconosce il tocco dell’utente e, di conseguenza, di testare il funzionamento del touch screen in maniera estremamente semplice.

Per scaricare Multi-touch Benchmark Test sul tuo dispositivo, accedi alla home screen del tuo smartphone o tablet, premi sull’icona di Play Store, digita multi-touch benchmark test nel campo di ricerca visualizzato in alto e poi fai tap sul pulsante a forma di lente di ingrandimento annesso alla tastiera visualizzata a fondo schermo.
Se vuoi velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi fare tap qui direttamente dal tuo dispositivo.




Successivamente premi sul primo risultato presente nell’elenco di ricerca che ora ti viene mostrato dopodiché fai tap prima sul bottone Installa e poi su Accetto. Attendi quindi alche istante affinché la procedura di download e quella di installazione della app vengano aviate e completate dopoché recati nuovamente nella home screen del dispositivo ed avvia Multi-touch Benchmark Test facendo tap sulla sua icona.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, premi in un punto qualsiasi dello schermo in modo tale da potertene cominciare a servire dopodiché attendi che ti venga mostrato uno sfondo nero ed inizia a premere sullo schermo con le dita per testare i punti del display in cui il dispositivo riconosce il tocco dell’utente.
Eventualmente puoi anche testare il numero di tocchi contemporanei che supporta il display premendo sullo schermo con più dita in simultanea.
Ogni volta che effettui una pressione sul display vengono visualizzati dei cerchi colorati indicanti il fatto che il tocco è stato effettivamente riconosciuto.

Per visualizzare le informazioni il numero di punti simultanei, quello totale dei tocchi oltre che i dati relativi a epa e fps, da’ uno sguardo alle statistiche riportate nella parte in alto a sinistra della schermata della app.

In alternativa, puoi eseguire alcuni test per verificare se sia necessario o meno calibrare il touch screen Android sfruttando degli appositi tool integrati nativamente in alcune versioni della piattaforma mobile del “robottino verde”.




Tali strumenti possono essere richiamati avviando la schermata di composizione della chiamata e “telefonando” il numero *#0*# oppure il numero *#*#2664#*#*.
Per uscire dalle schermata di test e tornare alla home screen di Android, basta premere il tasto Home sul telefono.

Tieni presente che gli strumenti per verificare il corretto funzionamento del touch screen Android non possono essere richiamati con entrambi i codici su tutti i dispositivi.
Inoltre, su alcuni smartphone e tablet tali tool non sono integrati.
In tal caso, per poter verificare se risulti necessario o meno calibrare il touch screen Android dovrai necessariamente ricorrere all’utilizzo di apposite app come quella che ti ho indicato nelle righe precedenti.

come configurare email su android




come configurare email su android

Dopo aver letto la mia guida all’acquisto dedicata agli smartphone, hai deciso di fare il grande passo e hai acquistato un telefono Android.
Dopo aver acceso per la prima volta il dispositivo e aver seguito la procedura di configurazione iniziale, hai pensato di regolarne subito le varie funzionalità disponibili, adattandole a quelle che sono le tue esigenze.
In particolare, vorresti avere la possibilità di leggere la tua posta elettronica direttamente sul telefono, senza più passare per il PC, tuttavia non hai mai compiuto quest’operazione prima d’ora e sei alla ricerca di una guida che ti insegni a far fronte alla tua necessità.

Ebbene, sono felice di comunicarti che hai proprio trovato ciò che fa al caso tuo:
di seguito, infatti, ti illustrerò per filo e per segno tutti i passi da compiere per configurare email su Android nel modo più semplice e rapido possibile.
In particolare, avrò cura di indicarti le app ufficiali da impiegare per accedere ai vari servizi di posta elettronica, se disponibili, dopodiché ti illustrerò le modalità di configurazione delle varie caselle email nell’app predefinita di Android.

Dunque, senza esitare un attimo in più, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono sicuro che, una volta completata la lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato e di scoprire, finalmente, quanto è comodo avere la propria posta elettronica sempre a portata di mano.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e, perché no, buon lavoro!

Indice

  • Come configurare email Gmail su Android
  • Come configurare email Outlook su Android
  • Come configurare email Libero su Android
  • Come configurare email iCloud su Android
  • Come configurare email Aruba su Android
  • Come configurare email Tiscali su Android
  • Come configurare email Register su Android
  • Come configurare email Virgilio su Android
  • Come configurare app email su Android

Come configurare email Gmail su Android

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Configurare email Gmail su Android è davvero un gioco da ragazzi:
per impostazione predefinita, l’app di Gmail è quasi sempre già presente nel sistema e abbinata all’account Google configurato nel dispositivo.
Dunque, se intendi accedere all’indirizzo di posta associato a quest’ultimo, devi semplicemente aprire l’app, effettuare la breve e semplicissima configurazione iniziale (il tutto si riduce a premere un paio di volte sul pulsante Avanti) e il gioco è fatto!

Se, invece, hai intenzione di configurare un secondo indirizzo di posta elettronica Gmail all’interno dell’omonima app, puoi seguire le istruzioni che ti ho fornito nella sezione specifica della mia guida su come entrare in un’altra email.

Vuoi leggere l’email di Google da un’app di terze parti e non da quella ufficiale?
Puoi farlo senza nessun problema:
la quasi totalità delle app di posta elettronica per Android è in grado di riconoscere e applicare in automatico le impostazioni dei server di Gmail.
Per questo motivo, non dovrebbero esserti chieste informazioni supplementari (a parte, ovviamente, l’indirizzo di posta e la password da usare per l’accesso).

Se, per qualsiasi motivo, dovessi averne comunque necessità, qui di seguito puoi trovare i parametri relativi ai server di posta dell’email di Google.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.gmail.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.gmail.com
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se hai bisogno di aiuto aggiuntivo per impostare Gmail, ti esorto a leggere con attenzione la mia guida dedicata all’argomento.

Come configurare email Outlook su Android

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Al fine di semplificare la configurazione dell’email Outlook su Android, Microsoft rende disponibile sul Play Store l’app ufficiale del servizio di posta, in grado di gestire correttamente gli account Outlook, Hotmail, Live e provenienti da diversi altri servizi.

Utilizzarla è estremamente semplice:
dopo averla avviata, è sufficiente immettere l’indirizzo email nell’apposito campo, premere sul pulsante Continua e digitare la password d’accesso nel campo visualizzato subito dopo, per poi completare il login toccando il pulsante Accedi e attendere che l’app completi la configurazione automatica del servizio.




Al termine della procedura, dovresti visualizzare subito le cartelle della tua casella email.
Per quanto riguarda client terzi, in genere, per configurare un account Outlook in altre app di posta elettronica, non è necessario specificare manualmente i parametri relativi ai server da utilizzare, in quanto questi vengono riconosciuti e impostati in automatico; a ogni modo, in caso di necessità, eccoli specificati qui sotto.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imap-mail.outlook.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp-mail.outlook.com
    • Porta: 587
    • SSL: Sì (STARTTLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Per quanto riguarda, invece, la configurazione degli indirizzi di posta abbinati a Office365, bisogna utilizzare i parametri indicati di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP):
    outlook.office365.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp-office365.com
    • Porta: 587
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se hai bisogno di una mano per la configurazione dell’app di Outlook, o desideri ulteriori informazioni riguardo alla gestione delle caselle di posta Microsoft su Android, consulta tranquillamente l’apposita sezione della mia guida su come configurare Outlook.

Come configurare email Libero su Android

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Per ciò che riguarda l’utilizzo di Libero Mail su Android, puoi agire in due modi differenti:
se vuoi evitare di intervenire manualmente sulla configurazione, puoi servirti dell’app ufficiale per Android, disponibile gratuitamente sul Play Store.

Una volta ottenuta l’app, avviala, seleziona Libero nella lista dei provider di posta elettronica compatibili e, quando richiesto, immetti il nome utente e la password della tua casella di posta elettronica.
Dopodiché tocca il pulsante Accedi, indica un nome da abbinare all’account e il nome da usare per la posta in uscita (quello con cui comparirai al mittente).
Tutto qui!

Se, invece, hai intenzione di servirti dell’app di posta predefinita di Android (o di qualsiasi altro client), dovrai usare i parametri specificati di seguito, laddove questi non fossero impostati automaticamente.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Qualora disponessi di una casella PEC Libero, dovrai, invece, indicare le impostazioni seguenti.




  • Server posta in arrivo (IMAP): mail.postacert.it.net
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP):mail.postacert.it.net
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Per informazioni aggiuntive sulla configurazione di Libero Mail in Android, puoi far riferimento al tutorial che ho dedicato all’argomento, realizzato apposta per soddisfare la tua esigenza.

Come configurare email iCloud su Android

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Se vuoi configurare l’email di iCloud su Android, devi necessariamente utilizzare un client di posta elettronica di terze parti, poiché Apple non fornisce, al momento, un’app dedicata a smartphone equipaggiati con il sistema del robottino verde.

Prima di andare avanti e fornirti i parametri di configurazione, da inserire qualora il riconoscimento delle impostazioni del server non fosse automatico, devo farti una doverosa precisazione:
a causa di alcune impostazioni di sicurezza, non è possibile usare la password generale di iCloud per configurare l’email su client non pubblicati da Apple; ciò che bisogna fare, invece, è generare una password specifica da associare all’app in questione, da utilizzare al posto della password generale.




Per effettuare questo passaggio, è però indispensabile che sull’ID Apple abbinato all’email che si desidera configurare sia attiva l’autenticazione a due fattori:
se non l’hai ancora fatto, puoi porre rimedio mettendo in pratica i passaggi che ti ho illustrato in questa guida.

In ogni caso, puoi generare una password specifica collegandoti a questo sito Web (anche tramite lo stesso dispositivo Android) e inserendo, ove richiesto, i dati per accedere a iCloud; in seguito, fai tap sui link Sicurezza Genera password, immetti un’etichetta per identificare la chiave d’accesso che stai per generare (ad es. iCloud su Android) e tocca il bottone Genera.

Una volta visualizzata la chiave d’accesso, prendine nota rispettando maiuscole e minuscole e includi gli eventuali caratteri speciali:
dovrai specificare questa password in fase di configurazione dell’email nel client di posta di Android, al posto di quella che sei solito usare per accedere a iCloud (che, invece, verrà segnalata come errata).

Fatta questa doverosa precisazione, di seguito trovi specificate le impostazioni dei server di posta elettronica iCloud.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.mail.me.com
    • Porta: 993
    • SSL: 
    • Nome utente: l’indirizzo email, completo di @icloud.com
    • Password: la password specifica generata in precedenza
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.mail.me.com
    • Porta: 587
    • SSL: Sì (anche STARTTLS)
    • Autenticazione necessaria: 
    • Nome utente: l’indirizzo email, completo di @icloud.com
    • Password: la password specifica generata in precedenza

Come configurare email Aruba su Android

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Disponi di una casella di posta elettronica associata a un dominio acquistato su Aruba, oppure un indirizzo di posta @aruba.it @technet.it?
Allora ti farà piacere sapere che, in tal caso, puoi gestire la casella di posta servendoti dell’app ufficiale Webmail Aruba.it, disponibile gratuitamente sul Play Store, senza utilizzare il browser.

Dopo averla ottenuta e avviata, devi semplicemente inserire, dove richiesto, le credenziali d’accesso (indirizzo di posta e password) che sei solito usare per accedere all’email e la casella sarà subito pronta.

Se, invece, preferisci accedere alla posta elettronica usando l’app predefinita di Android, così come ti spiegherò nell’ultimo capitolo di questa guida, dovrai inserire, al momento opportuno e se necessario, i parametri seguenti.




  • Server posta in arrivo (IMAP): imaps.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtps.aruba.it
    • Porta: 465
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Se, invece, disponi di una casella PEC registrata presso il provider in questione, puoi fare affidamento all’app Aruba PEC Mobile, disponibile gratuitamente sul Play Store:
in questo caso, dovrai semplicemente immettere il nome utente e  la password associata al tuo indirizzo PEC e la casella sarà subito pronta.

Qualora volessi gestire la PEC tramite un’app differente, dovrai, all’occorrenza, usare le impostazioni che ti elenco di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imaps.pec.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
  • Server posta in uscita (SMTP): smtps.pec.aruba.it
    • Porta: 993
    • SSL: 
    • Autenticazione necessaria: 

Ad ogni modo, ti ho spiegato in modo dettagliato come configurare l’email di Aruba su numerosi dispositivi, inclusi quelli Android, nel mio tutorial interamente dedicato all’argomento.

Come configurare email Tiscali su Android

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Il modo più semplice per configurare l’email di Tiscali su Android è utilizzare l’app ufficiale messa a disposizione dal provider, disponibile gratuitamente sul Play Store:
essa permette, infatti, di accedere immediatamente alla propria casella di posta elettronica semplicemente immettendo i dati d’accesso.

Dopo averla scaricata e avviata, effettua alcuni swipe per saltare il tutorial iniziale, premi sul pulsante Inizia collocato in basso e immetti il nome utente e la password abbinati alla tua casella di posta, dopodiché premi sul pulsante Successivo e segui le istruzioni successive per configurare la casella di posta elettronica (dovrebbe esserti chiesto di assegnare un nome alla casella di posta e di specificare il nome da usare per i messaggi in uscita).

Se, invece, preferisci configurare l’email di Tiscali in un’altra app di posta elettronica, per esempio Gmail per Android, puoi servirti dei parametri che ti specifico qui sotto, qualora le impostazioni del server non fossero riconosciute automaticamente.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imap.tiscali.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.tiscali.it
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Qualora avessi bisogno di configurare la casella PEC attivata su Libero, devi, invece, utilizzare le impostazioni specificate di seguito.




  • Server posta in arrivo (IMAP): mail.tiscalipec.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.tiscalipec.it
    • Porta: 465 (con SSL/TLS) o 25 (con STARTTLS)
    • SSL: Sì (SSL/TLS o STARTTLS, a seconda della porta scelta poc’anzi)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare email Register su Android

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Disponi di una casella di posta elettronica abbinata a un dominio ospitato da Register.it?
Nessun problema, puoi procedere alla configurazione manuale della casella di posta elettronica immettendo i seguenti parametri nell’app predefinita di Android.

  • Server posta in arrivo (IMAP): pop.securemail.pro
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): authsmtp.securemail.pro
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Se, invece, disponi di una casella di posta elettronica certificata acquistata su Register.it, devi usare i parametri specificati qui sotto.

  • Server posta in arrivo (IMAP): server.pec-email.com
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): server.pec-email.com
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare email Virgilio su Android

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Per quanto concerne Virgilio Mail, puoi evitare la procedura di configurazione manuale utilizzando l’app ufficiale messa a disposizione dal portale di posta elettronica, scaricabile gratuitamente dal Play Store.

Una volta ottenuta l’app, è sufficiente indicare il nome utente e la password della casella di posta elettronica negli appositi campi e il gioco è fatto:
diventa così possibile utilizzare l’app di Virgilio per visualizzare le varie cartelle dell’email appena inserita, senza fare nient’altro.

Se, invece, sei interessato a configurare la posta elettronica di Virgilio in un’altra app per la posta elettronica, così come ti ho spiegato nel capitolo conclusivo di questa guida, devi inserire, in caso di mancato riconoscimento automatico, i parametri IMAP che ti illustro di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): in.virgilio.it
    • Porta: 993
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
  • Server posta in uscita (SMTP): out.virgilio.it
    • Porta: 465
    • SSL: Sì (SSL/TLS)
    • Autenticazione necessaria: 

Come configurare app email su Android

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Se non è tua intenzione sfruttare le app messe a disposizione da alcuni dei provider di posta elettronica, oppure se l’app dedicata non è disponibile, puoi utilizzare i parametri IMAP visti in precedenza per aggiungere la casella di posta di tuo interesse all’app predefinita per la gestione delle email installata sul tuo dispositivo; tipicamente, questa applicazione prende il nome di Email.

Farlo è davvero molto semplice:
per prima cosa, recati nelle Impostazioni di Android, tocca la voce Account e fai tap sull’opzione Aggiungi account residente nella nuova schermata che va ad aprirsi.

Successivamente, scegli l’opzione E-mail, indica l’indirizzo di posta elettronica e la password negli appositi campi di testo (ricordando che, per quanto riguarda iCloud, devi immettere la password generata in precedenza) e tocca il pulsante Avanti:
con un pizzico di fortuna, l’app dovrebbe riuscire a configurare automaticamente i parametri del server di posta, chiedendoti di concludere la configurazione indicando la frequenza di controllo della posta in arrivo, se utilizzare o meno l’account per inviare email come impostazione predefinita, se ricevere avvisi in merito alle nuove email, se effettuare la sincronizzazione dei messaggi e se scaricare automaticamente gli allegati sotto rete Wi-Fi.

Una volta definite le suddette impostazioni, premi sul pulsante Avanti per concludere la configurazione dell’account:
a partire da questo momento, potrai accedere alla casella di posta configurata direttamente dall’app E-mail.




Qualora l’app non fosse in grado di rilevare un servizio di posta conosciuto, tocca invece sul pulsante Configur.
manuale 
che viene mostrato a schermo, premi sul pulsante IMAP, compila il modulo proposto con le informazioni relative al server della posta in arrivo (IMAP, appunto) e, dopo aver premuto il pulsante Avanti, immetti anche le informazioni relative al server della posta in uscita (SMTP):
puoi trovare queste informazioni nei passaggi precedenti di questa guida o, laddove non fossero presenti, puoi risalirvi effettuando una rapida ricerca su Google, del tipo parametri IMAP [nome gestore posta elettronica].
Quando hai finito, fai tap sul pulsante Avanti e concludi la configurazione dell’account come ti ho spiegato in precedenza.

Come dici?
L’app E-mail non è presente sul tuo dispositivo, ma hai a disposizione la sola app Gmail?
Nessun problema, puoi utilizzarla senza problemi anche per configurare caselle di posta elettronica non-Google.
Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, Gmail per Android è in grado di gestire egregiamente anche account email non appartenenti a Google, con la possibilità di applicare eventualmente la configurazione manuale previo inserimento dei parametri IMAP.

Come?
Te lo spiego subito.
Dopo aver avviato l’app in questione, tocca l’immagine del profilo dell’account attualmente configurato, situata a destra della barra di ricerca superiore, e fai tap sulla voce Aggiungi un altro account dal menu proposto.

In seguito, seleziona il tuo fornitore email dalla lista proposta e immetti immetti le credenziali d’accesso della tua casella di posta; a login effettuato, assegna un nome alla casella di posta appena configurata e intervieni sulle levette che ti vengono proposte per definire gli elementi da sincronizzare (email, contatti, calendario e così via).




Se, invece, il fornitore non compare tra quelli preimpostati, tocca la voce Altro, indica l’indirizzo email nell’apposito campo, tocca la voce Avanti, fai tap sulla voce IMAP annessa alla schermata successiva e, in seguito, indica la password che utilizzi in genere per accedere alla casella di posta elettronica:
con un pizzico di fortuna, Gmail potrebbe essere in grado di recuperare autonomamente le informazioni sui server da utilizzare.

In caso contrario, dovrebbe esserti chiesto di inserire i parametri relativi ai server da usare per la ricezione e l’invio delle email, che puoi recuperare dai capitoli precedenti:
inserisci l’indirizzo del server della posta in arrivo nel campo Server, premi sul pulsante Avanti e ripeti l’operazione anche nella schermata successiva, indicando, questa volta, il server della posta in uscita (SMTP).

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Quando hai finito, premi sul pulsante Avanti e attendi la convalida delle impostazioni:
se tutto è andato per il verso giusto, dovrebbe esserti chiesto di assegnare un nome alla casella di posta elettronica e di definire le impostazioni di sincronizzazione.




Laddove Gmail non riuscisse a recuperare automaticamente le informazioni relative alle porte da usare e ai protocolli di sicurezza, ti verrà proposto un modulo in cui indicarle manualmente.

Ricorda, inoltre, che se hai configurato una casella PEC, la gestione degli allegati annessi a questo tipo di messaggi richiede un minimo di configurazione aggiuntiva; per ulteriori informazioni al riguardo, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come aprire gli allegati di una PEC, in cui ho trattato l’argomento in modo approfondito.

come eliminare app android




come eliminare app android

Hai comperato da poco il tuo primo dispositivo Android e ben felice della cosa hai subito cominciato a scaricare una marea di applicazioni che pensavi potessero tornarti utili.
Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere queste guida, è evidente che passata l’euforia iniziale ci hai ripensato, ti sei reso conto che più della metà delle applicazioni che hai installato sul tuo smartphone o sul tuo tablet in realtà non erano poi così importanti ed adesso ti piacerebbe dunque capire come fare per eliminare app Android.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di un piccolo aiuto sappi che puoi contare ancora una volta su di me.

Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto quel che risulta necessario fare per poter eliminare app Android, che tu abbia uno smartphone o un tablet poco importa, la procedura da effettuare è identica in entrambi i casi ed il risultato è assicurato.
Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio ci tengo però a specificarti sin da subito che contrariamente alle apparenze eliminare app Android non è affatto complicato e che tutti, anche chi come te non è esattamente un esperto in nuove tecnologie, possono riuscire “nell’impresa” senza particolari problemi, davvero.

Chiarito ciò se sei quindi interessato a scoprire come procedere per poter eliminare app Android ti suggerisco di prenderti qualche minuti di tempo libero, di metterti ben comodo, di afferrare il tuo dispositivo e di concentrarti attentamente sulla lettura delle mie indicazioni.
Sei pronto?
Si?
Perfetto, allora cominciamo.

A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze sappi che è possibile eliminare app Android effettuato due differenti procedure.
Una, quella standard, prevede l’utilizzo delle opzioni e delle funzionalità “di serie” della piattaforma mobile del robottino verde, l’altra, quella alternativa, prevede invece l’utilizzo di apposite applicazioni rese disponibili proprio per rimuovere le altre app installate sul dispositivo. La scelta di quale delle due soluzioni adottare per eliminare app Android spetta ovviamente solo e soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
Ad ogni modo non preoccuparti, a prescindere dalla tua scelta non dovrai fare nulla ti troppo complicato, hai la mia parola.




Eliminare app Android – Procedura standard

Se ti interessa capire come fare per eliminare app Android sul tuo smartphone o tablet mettendo in pratica la procedura standard le prime cose che devi fare sono accedere alla home screen del dispositivo, aprire il menu delle impostazioni premendo sull’icona a forma di ruota di ingranaggio, selezionare la voce App o Gestione applicazioni dalla schermata che ti viene mostrata e premere poi sulla voce Tutte collocata in alto a destra (se non riesci a visualizzarla scorri la schermata verso destra). Procedi ora andando a selezionare il nome dell’app che è tua intenzione eliminare, premi poi sul bottone Disinstalla e per concludere conferma la rimozione di quanto precedentemente selezionato premendo OK.

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Oltre che così come ti ho appena indicato tieni presente che molti smartphone e tablet Android permettono di eliminare app anche in un altro modo ovvero accedendo alla schermata con l’elenco di tutte le app presenti sul dispositivo, tenendo il dito premuto per un paio di secondi sull’icona dell’applicazione da rimuovere, trascinando quest’ultima sulla scritta Disinstalla che compare nella parte alta della schermata visualizzata e facendo poi tap sulla voce Disinstalla che appare a schermo per dare conferma della scelta fatta.

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Un altro sistema per eliminare app Android consiste invece nell’andare ad agire dal Google Play Store. Per fare ciò accedi alla schermata del tuo smartphone o tablet in cui sono raggruppate tutte le app installate, cerca l’icona di Google Play Store e pigiaci sopra. Attendi quindi che la schermata di Google Play Store risulti visibile dopodiché fai tap sul campo di ricerca che risulta collocato in alto, digita il nome dell’app che è tua intenzione andare a rimuovere e poi premi sul pulsante a forma di lente di ingrandimento annesso alla tastiera visibile a schermo.
Adesso premi sul nome dell’app di tuo interesse tra quelle presenti in elenco, attendi che la schermata di Google Play Store facente riferimento a quest’ultima risulti visibile dopodiché premi sul pulsante verde Disinstallata e poi fai tap su OK.

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In alternativa al metodo che ti ho appena indicato puoi eliminare app Android agendo da Google Play Store anche effettuando l’accesso a quest’ultimo sul tuo dispositivo, effettuando uno swipe da sinistra verso destra una volta visualizzata la schermata principale dello store e premendo poi sulla voce Le mie app e i miei giochi annessa al menu che ti viene mostrato.
Successivamente scorri l’elenco delle applicazioni che ti viene mostrato, individua l’app relativamente alla quale è tua intenzione andare ad agire, pigiaci sopra, fai tap sul bottone Disinstalla e poi dai conferma della tua volontà di eliminare app Android premendo nuovamente su Disinstalla.

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Eliminare app Android – Procedura alternativa

Se invece sei alla ricerca di un sistema mediante cui poter eliminare Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet andando ad utilizzare uno strumento alternativo a quanto disponibile di default e se è tua intenzione agire su più elementi in contemporanea ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Disinstallatore (Unistaller).
Si tratta di un’applicazione gratuita che così come suggerisce lo stesso nome automatizza il processo di rimozione delle app su device Android avviandone la cancellazione in sequenza.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Disinstallatore (Unistaller) devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita disinstallatore (unistaller) e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.

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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.




Dopo aver provveduto a scaricare Disinstallatore (Unistaller) sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, seleziona poi i nomi delle app che vuoi rimuovere, premi sul pulsante di colore verde Disinstalla le App selezionate che si trova in alto e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Qualora dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire a trovare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Disinstalla le App selezionate puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte alta della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.

Successivamente attendi qualche istante affinché la procedura per eliminare app Android venga avviata e portata a termine.
Chiaramente le tempistiche necessarie affinché il procedimento di rimozione delle app venga completato possono variare in base al numero di elementi selezionati ed al peso degli stessi, tienine conto.




In alternativa a Disinstallatore (Unistaller) puoi andare ad eliminare app Android sfruttando Facile disinstallazione.
Trattasi di un’altra applicazione avente funzionalità simili a quelle della risorsa che ti ho già proposto e che consente di rimuovere le app installate sullo smartphone o sul tablet Android agendo anche su più elementi in simultanea.

Per eliminare app Android sul tuo smartphone o sul tuo tablet con con Facile disinstallazione devi innanzitutto effettuare il download e l’installazione dell’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen dello smartphone, cerca l’icona di Play Store e poi pigiaci sopra. Una volta fatto ciò premi sulla barra di ricerca collocata in alto, digita facile disinstallazione e poi fai tap sul primo risultato di ricerca visualizzato, quello accanto al quale è presente anche l’icona dell’applicazione.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questa operazione puoi anche cliccare qui dal tuo smartphone Android per collegarti direttamente alla sezione del Play Store di Google dedicata all’app.

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Adesso pigia sul pulsante Installa di colore verde che risulta collocato nella parte in alto a destra.
Procedi facendo tap sulla voce Accetta per completare l’operazione.




Dopo aver provveduto a scaricare Facile disinstallazione sul tuo device e dopo aver atteso qualche istante per l’installazione dell’app potrai finalmente servirti della stessa per eliminare app Android.
Per fare ciò avvia l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen, apponi poi un segno di spunta sulla casella presente accanto ai nomi delle app che intendi rimuovere, premi sul pulsante Rimuovi che si trova in basso e poi fai tap sulla voce Disinstalla in risposta a tutte le richieste che ti appaiono a schermo.

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Nel caso in cui dando uno sguardo alla schermata in cui sono elencate tutte le app installate sul tuo dispositivo non dovessi riuscire ad individuare quelle su cui è tua intenzione andare ad agire prima di fare tap sul pulsante Rimuovi puoi individuarle facilmente premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della schermata e digitandone poi il nome nel campo di ricerca che ti viene mostrato.

come gestire dispositivi android




come gestire dispositivi android

Hai appena acquistato uno smartphone o un tablet Android e vorresti dei consigli su come gestire il tuo nuovo dispositivo?
Non c’è problema.
Ormai Android è estremamente semplice da usare, rispetto a qualche anno fa ha fatto davvero tantissimi passi in avanti, ma se vuoi posso darti una mano a prendere confidenza con le sue funzioni più importanti e spiegarti come sfruttarle al meglio.

Se mi concederai qualche minuto del tuo tempo, ti spiegherò come collegare un device Android al computer, come gestire i file presenti sulla sua memoria, come ottimizzare i consumi energetici del sistema e molto altro ancora.
Insomma:
ti spiegherò come gestire dispositivi Android nella maniera più breve e semplice possibile.

Quando sei pronto a metterti all’opera, prendi il tuo smartphone o il tuo tablet Android, tieni un computer a portata di mano (Mac o PC non fa differenza, ci occuperemo di entrambi) e cerca di seguire le indicazioni che sto per darti.
Ti assicuro che al termine della lettura, anche se non sei molto ferrato in ambito tecnologico, riuscirai a gestire il tuo dispositivo Android in maniera ottimale.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Collegare dispositivi Android al computer
    • Collegamento standard (via cavo USB)
    • Collegamento wireless
  • Gestire file su Android
  • Backup dei dati
  • Localizzare dispositivi Android da remoto
  • Gestire lo spazio su Android
  • Gestire la batteria su Android

Collegare dispositivi Android al computer

Se sei d’accordo, direi di cominciare questo tutorial su come gestire dispositivi Android dalla procedura necessaria a collegare uno smartphone o un tablet equipaggiato con il sistema del robottino verde al computer.




Collegando il tuo device Android al computer, avrai la possibilità di copiare dei file su di esso, potrai importare le foto e i video realizzati con lo smartphone (o con il tablet) sul PC e potrai eseguire un backup completo dei tuoi dati; tutto in maniera estremamente facile e veloce.

Collegamento standard (via cavo)

Solitamente, per collegare un device Android al computer basta mettere in comunicazione i due dispositivi tramite cavo USB e attendere che Windows scarichi da Internet tutti i driver necessari al suo funzionamento.

Se dopo aver connesso uno smartphone o un tablet al computer questo non viene riconosciuto, prova a compiere una delle seguenti operazioni.

  • Espandi il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
    “USB per la ricarica” o “USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file.

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  • Cerca dei driver da installare sul PC.
    Per compiere quest’operazione, vai su Google e cerca qualcosa come driver USB [nome del tuo smartphone/tablet].
    Collegati quindi al risultato della ricerca che ti sembra più convincente (possibilmente il sito ufficiale dell’azienda produttrice del tuo device o comunque un sito di comprovata affidabilità) e procedi con il download dei driver.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto .exe o.msi che hai scaricato sul PC e clicca sempre su Next o Avanti per completare l’installazione dei driver.
    Potrebbe essere necessario un riavvio del computer.
    Per alcuni device, ad esempio i terminali Samsung, potrebbe essere necessario il download di software completi per la gestione del telefono anziché di soli driver (es.
    Smart Switch per i terminali Samsung).

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Una volta stabilito il collegamento tra dispositivo Android e computer, apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona relativa al tuo smartphone o tablet.

A questo punto, dovresti essere in grado di gestire i file presenti sulla memoria del tuo device Android (o sulla microSD inserita in esso, se hai un terminale dotato di memoria espandibile) come faresti con una comune chiavetta USB.
Tra le cartelle più “interessanti” ti segnalo quella denominata Download, dove ci sono i file scaricati da Internet sul device Android, e quella denominata DCIM, dove invece ci sono le foto e i video realizzati con il dispositivo.

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Se vuoi importare sul PC le foto e i video presenti sul tuo dispositivo Android, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

A questo punto, apri nuovamente l’Esplora File di Windows, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona del tuo smartphone o tablet e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

Adesso, attendi qualche istante affinché vengano scansionate le cartelle del device con foto e video e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, organizza i gruppi di foto e video da importare sul PC utilizzando le apposite opzioni e clicca sul pulsante Importa per avviare il trasferimento dei file sul computer.

Le foto e i video importati dal dispositivo Android vengono salvati automaticamente nella cartella Immagini del PC.
Se vuoi cambiare questo percorso, clicca sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC in cui mi sono occupato della questione in maniera più approfondita.




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Utilizzi un Mac?
Nessun problema, però sappi che non puoi accedere ai file del tuo device Android direttamente dal Finder.
Per gestire i dispositivi Android su Mac bisogna installare una piccola applicazione gratuita denominata Android File Transfer (Trasferimento File Android):
si tratta di un file manager che riconosce automaticamente tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde e permette di modificare i file presenti su questi ultimi.

Per installare Android File Transfer sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Download Now che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, copia l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

A questo punto, collega il tuo smartphone o tablet Android al Mac (tramite cavo USB) e Android File Transfer dovrebbe avviarsi automaticamente consentendoti di gestire i file presenti sul device.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come trasferire file da Android a Mac.




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Se vuoi importare foto e video dal tuo device Android al Mac, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

Ad operazione completata, apri l’applicazione Foto oppure l’applicazione Acquisizione Immagine di macOS e importa le foto (e i video) dal tuo device Android sfruttando l’apposito pulsante.

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Collegamento wireless

Se vuoi, puoi gestire il tuo dispositivo Android e copiare file su quest’ultimo anche in modalità wireless.
A tal scopo, mi sento di consigliarti AirDroid:
un’applicazione gratuita che permette di gestire i dispositivi Android da remoto e di scambiare file con questi ultimi.

AirDroid è compatibile sia con Windows che con macOS, è accessibile dal browser e permette di trasferire fino a 200MB di dati con un limite di upload pari a 30MB per file.
Per innalzare tali limiti si può sottoscrivere un abbonamento a pagamento da 1,99$/mese.
Se hai uno smartphone o un tablet sbloccato tramite root, puoi addirittura usare AirDroid per comandare il tuo dispositivo da remoto (senza root puoi farlo ugualmente, ma collegando il terminale al PC tramite cavo USB).

Ciò detto, se sei interessato ad AirDroid, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Scarica AirDroid.
A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il file AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il processo d’installazione di AirDroid cliccando in sequenza sui pulsanti , OK, Avanti, Accetto, Avanti e Fine.

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Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene AirDroid e installa il programma sul tuo computer copiando la sua icona nella cartella Applicazioni.

Bene:
adesso avvia AirDroid, clicca sulla voce Registrati collocata in fondo alla barra laterale di destra e crea un account all’interno dell’applicazione inserendo email, password e un nickname.
Ad operazione completata, accedi alla tua casella di posta elettronica e clicca sul link di conferma presente nell’email che hai ricevuto da AirDroid.

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Una volta creato il tuo account in AirDroid, installa l’applicazione sul tuo smartphone o tablet Android ed effettua l’accesso con l’account che hai creato poc’anzi sul PC.




Missione compiuta! Adesso non ti resta che scegliere una delle tante funzioni presenti in AirDroid sul PC e gestire il tuo dispositivo Android da remoto.
Per trasferire un file dal computer ad Android, ad esempio, non devi far altro che selezionare il nome del device dalla barra laterale del programma, cliccare sulla scheda Dispositivo e trascinare i file da trasferire su Android nella schermata che si apre.
Nella medesima schermata, selezionando le schede Backup e AirMirror avrai la possibilità di eseguire il backup del tuo device in Wi-Fi e di comandarlo da remoto tramite PC.

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Per usufruire di alcune funzionalità, ad esempio il backup in modalità wireless e la ricezione delle notifiche sul computer, dovrai attivare alcune opzioni sul tuo device Android come spiegato dallo stesso AirDroid.

Gestire file su Android

Se vuoi gestire i file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi installare un file manager per Android, ossia una sorta di Esplora File o di Finder che permette di navigare liberamente fra le cartelle del dispositivo.




Ci sono tanti file manager sul Play Store, ma io personalmente ti consiglio ES Gestore File che è completamente gratuito, è molto facile da usare e offre un mucchio di funzioni interessanti.

Spiegare come funziona ES Gestore File è quasi superfluo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo device, non devi far altro che avviarla, premere sul pulsante che si trova in alto a sinistra e scegliere il percorso in cui navigare:
Home per la directory principale del dispositivo, Download per la cartella dei download, Memoria interna per la memoria interna del dispositivo (utile sui terminali che supportano l’estensione della memoria tramite microSD) e così via.

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Per aprire i file, basta fare un singolo “tap” su di essi, mentre per modificarli (copiarli, spostarli, eliminarli, rinominarli ecc.) bisogna tenere il dito premuto su di essi per qualche secondo e scegliere una delle opzioni che compaiono in basso.




Se vuoi, recandoti nel menu Rete > Gestore Controllo remoto di Es Gestore File puoi anche attivare la funzione di condivisione dei dati in Wi-Fi e copiare file sul tuo device tramite rete wireless.

Backup dei dati

Quando acquisti un dispositivo Android devi prenderti cura dei dati che conservi in esso.
In altre parole devi essere previdente e devi effettuare un backup completo di foto, video, contatti, messaggi e quant’altro.

Ai fini del backup io ti consiglio di seguire due strade diverse:
una locale con il backup dei dati sul computer e una online con il backup dei dati sul cloud.

Per quanto concerne il backup dei dati in locale, ti consiglio di seguire la procedura che ti ho illustrato in precedenza per l’importazione di foto e video sul PC; dopodiché ti consiglio di installare l’applicazione ufficiale del produttore del tuo device (es.
Smart Switch se hai un dispositivo Samsung) sul computer e di usare quella per salvare contatti, musica e quant’altro.




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Qui sotto trovi la lista dei link da cui scaricare i software di tutti i principali produttori di device Android, mentre nelle mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac trovi un esempio pratico di come funziona Smart Switch.

  • Samsung Smart Switch
  • Huawei HiSuite
  • Motorola Device Manager
  • Sony PC Companion
  • HTC Sync Manager
  • LG PC Suite

Per quanto concerne il backup dei dati sul cloud, ti consiglio innanzitutto di recarti nel menu Impostazioni > Account > Google > [tuo indirizzo Gmail] del tuo device Android e di verificare che sia attiva la funzione di sincronizzazione online di Foto, Calendario, Contatti ecc.

Se non trovi la voce relativa al backup delle foto, installa la app gratuita Google Foto (che permette di archiviare foto e video a costo zero su Google Drive senza limiti di spazio) sul tuo device.
Se invece non hai ancora configurato un account Google sul tuo smartphone o tablet, recati nel menu Impostazioni > Account del device e premi sulla voce Aggiungi account.




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Ti segnalo, infine, che esistono tante valide app per il backup dei dati su Android che permettono di salvare app, dati e impostazioni in maniera semplicissima.
Te ne ho parlato dettagliatamente nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.

Localizzare dispositivi Android da remoto

Hai paura di smarrire il tuo smartphone o il tuo tablet e non poterlo più recuperare?
Non disperare.
I terminali Android, così come gli iPhone e i Windows Phone, offrono una funzione antifurto gratuita che consente di localizzare il dispositivo da remoto e di impartirgli dei comandi tramite Internet.

La funzione antifurto di Android si chiama Gestione Dispositivi Android ed è inclusa “di serie” in quasi tutti i device equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Per attivarla, recati nel menu  Impostazioni > Geolocalizzazione del tuo smartphone o tablet e assicurati che la levetta relativa alle funzioni di localizzazione (in alto a destra) sia attiva.




Successivamente, vai nel menu Impostazioni > Google > Sicurezza e, se necessario, attiva le funzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto.

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È tutto! Da questo momento in poi, potrai localizzare il tuo device Android da remoto semplicemente collegandoti al sito Gestione Dispositivi Android ed effettuando l’accesso con lo stesso account Google collegato al dispositivo.
Una volta visualizzato il device da comandare, potrai scegliere se farlo squillare, bloccarlo contro utilizzi non consentiti o cancellare tutti i dati contenuti nella sua memoria.

Le medesime funzioni sono disponibili anche nella app Gestione Dispositivi Android per Android, grazie alla quale è possibile localizzare e comandare un device Android da remoto tramite un altro device Android.




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Purtroppo servizi come Gestione Dispositivi Android non funzionano se il terminale da localizzare non è acceso e connesso a Internet.
Per bypassare queste limitazioni ci si può rivolgere a delle soluzioni antifurto di terze parti, come quelle che ti ho segnalato nel mio precedente tutorial su come ritrovare il cellulare Android.

Gestire lo spazio su Android

Prima o poi capita a tutti di dover fare i conti con lo spazio disponibile, o meglio, non disponibile sulla memoria dei terminali Android.
Ecco perché voglio darti qualche “dritta” su come gestire al meglio la memoria del tuo smartphone o del tuo tablet.

  • Disinstalla le applicazioni superflue – è un’operazione banale, ma estremizzante efficace.
    Se vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sul tuo device, recati nel menu Impostazioni > App > Tutte, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal menu che compare.
    Se usi una versione di Android pari o successiva alla 6.0, puoi trovare le medesime informazioni nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Memoria interna (o scheda SD se hai un device con memoria espandibile e hai impostato la SD come memoria principale) selezionando la voce App dalla schermata che si apre.
    Mi raccomando, non cancellare app di sistema come quelle legate ai servizi di Google!

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  • Cancella i file di cache – si tratta dei file temporanei accumulati dalle varie applicazioni.
    Per cancellarli in maniera facile e veloce rivolgiti ad un’applicazione per la pulizia del sistema.
    Io personalmente ti consiglio SD Maid che è tra le più efficaci e le meno dannose in assoluto (è gratis, ma per cancellare i dati delle app di terze parti oltre ai dati delle app di sistema richiede l’acquisto di una licenza per 2,97 euro).
    In alternativa puoi provare CCleaner che è gratis al 100% ed è ugualmente affidabile.

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  • Cancella foto, video e altri file multimediali superflui – dopo averli importati sul computer come ti ho spiegato nei capitoli precedenti del tutorial.
  • Imposta una microSD come memoria principale del tuo device – se hai uno smartphone o un tablet dotato di slot per le microSD e di funzione per impostare la memory card come memoria principale, puoi approfittarne per espandere la memoria del tuo device.
    Per impostare la microSD come memoria principale dello smartphone o del tablet, non devi far altro che inserire la memory card nel dispositivo (a device spento), selezionare la voce relativa alla microSD nel menu delle notifiche e seguire la procedura guidata che ti viene proposta (scegliendo l’opzione Utilizza come memoria principale).
    Mi raccomando, usa una microSD ad elevate prestazioni o finirai col rallentare il funzionamento dell’intero dispositivo!

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Se vuoi maggiori informazioni su come liberare spazio su Android, impostare la microSD come memoria principale e usare app come SD Maid, consulta il mio tutorial su Come espandere memoria Android.

Gestire la batteria su Android

Altro aspetto che bisogna imparare a gestire è quello relativo ai consumi energetici.
Se vuoi aumentare l’autonomia del tuo device Android e vuoi arrivare a sera senza eccessivi patemi d’animo, metti in pratica i seguenti consigli.




  • Recati nel menu Impostazioni > Batteria e regola le impostazioni relative al risparmio energetico in base a quelle che sono le tue esigenze (dovresti trovare le varie impostazioni nel menu (…) collocato in alto a destra).
  • Cancella le app superflue.
    Alcune di esse potrebbero restare in esecuzione e “prosciugare” inutilmente la batteria del tuo device.
  • Utilizza un launcher leggero senza sfondi animati e senza troppi widget.
    Personalmente ti consiglio Nova Launcher.
  • Installa un’applicazione come Greenify e iberna le applicazioni che consumano più batteria (a parte quelle social per cui ti servono notifiche tempestive).

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  • Installa un’applicazione come Wakelock Detector e cerca di capire quali sono le app che tengono “sveglio” il tuo device causando un consumo inutile di batteria.

Per approfondire tutti i punti di cui sopra e scoprire altre “dritte” su come risparmiare batteria Android, leggi il tutorial che ho dedicato all’argomento:
lì troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.