applicazioni per android utili



applicazioni per android utili

Finalmente, dopo un’accurata ricerca e una lettura attenta della mia guida su come scegliere lo smartphone, hai acquistato il tuo primo moderno cellulare, un vero gioiello della tecnologia che monta uno tra i sistemi operativi attualmente più diffusi per dispositivi mobili:
Android, ovvero il sistema operativo creato da Google.

Beh, se le cose stanno così non posso altro che congratularmi con te per l’ottima scelta fatta.
Il sistema operativo Android è un valido OS per smartphone e tablet.
Sono davvero contento che tu sia finalmente in possesso di un cellulare di ultima generazione, ma se ora stai leggendo queste righe probabilmente è perché hai bisogno di un mio consiglio.
Dimmi un po’, in cosa posso aiutarti?
Come dici?
Vorresti scaricare delle applicazioni per Android ma non hai la più pallida idea di quali possano effettivamente essere utili?
Dal momento in cui questa è probabilmente la prima volta che fai la conoscenza con il PlayStore di Android, ovvero lo store virtuale tramite il quale scaricare le app Android, voglio darti subito una mano.



Nel corso di questa guida ti parlerò di alcune applicazioni per Android di frequente download per via della loro utilità, ti spiegherò il funzionamento del PlayStore e come potrai utilizzarlo per scaricare applicazioni su Android.
Sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Ti auguro come al solito una buona lettura.

Come associare un account Google per accedere al PlayStore:

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Prima di vedere nel dettaglio quali applicazioni per Android scaricare tra quelle maggiormente degne di nota per la loro utilità, una piccola premessa.
Per scaricare le app su Android, devi aver associato un account Google al tuo dispositivo, per poter così accedere al PlayStore.

Se questa è la prima volta che utilizzi uno smartphone Android potresti aver bisogno di una mano per eseguire questa procedura preliminare.
Non preoccuparti, posso spiegartelo subito.
Se però ancora non sei in possesso di account Google allora devi per prima cosa leggere la mia guida su come creare un account per i servizi di Google.
Troverai tutti i passaggi per eseguire l’operazione in questione in pochissimo tempo.



Sei già in possesso di account Google e devi associarlo al dispositivo?
D’accordo, allora ti spiego subito come fare.
Tieni conto però che la procedura da me indicata potrebbe variare in base alla versione del sistema operativo Android installato sul tuo smartphone.

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Generalmente però, per associare un account Google al dispositivo devi aprire l’app Impostazioni (simbolo di un ingranaggio), individuare la voce Account e premere poi sulla voce + Aggiungi Account.

Ti verrà quindi chiesto di accedere al tuo account Google:
dovrai quindi digitare username e password relativi al tuo account.
Dovrai poi accettare i termini di servizio di Google e attendere qualche secondo che venga effettuato il collegamento.



Come utilizzare il Play Store per scaricare app Android:

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Una volta eseguita questa procedura, puoi incominciare a utilizzare il PlayStore per scaricare le applicazioni sul tuo dispositivo Android.
Il PlayStore ha un’icona a forma di triangolo colorato e per scaricare le applicazioni ti consiglio di collegare il tuo dispositivo alla rete Wi-Fi.



Il PlayStore di Google di compone di varie sezioni, puoi esplorarle per individuare in autonomia le applicazioni per Android che ritieni siano utili da scaricare.
Per cercare un’applicazione puoi anche usufruire del motore di ricerca situato in alto:
una volta individuata, per scaricarla fai tap sulla sua icona.

Nella schermata di anteprima puoi poi scaricarla facendo tap prima sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto per accettare le condizioni d’uso.
Al termine dell’installazione, comparirà il pulsante Apri e l’app sarà aggiunta alla schermata principale del tuo dispositivo.



Applicazioni per Android utili per messaggiare e comunicare:

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Tra le applicazioni per Android più utili da scaricare vi sono quelle che ti permetteranno di mandare messaggi via Internet e di comunicare con altri utenti, attraverso i social network più famosi.
Ti parlo qui di seguito delle applicazioni per Android più utili per la comunicazione:



  • WhatsApp: Acquistata da Facebook Inc., la società di Mark Zuckerberg, Amministratore Delegato di Facebook, WhatsApp è sicuramente l’applicazione più diffusa per la messaggistica.
    Utilizzando quest’applicazione gratuita è possibile inviare messaggi gratuiti tramite Internet ad altre persone che utilizzano la stessa applicazione anche su dispositivi mobili con sistemi operativi differenti.
    WhatsApp consente anche di inviare foto, video, messaggi vocali e persino file come allegati o in aggiunta ai messaggi di testo.
    WhatsApp è un’applicazione che non può mancare nel tuo dispositivo Android.

Per scaricare WhatsApp collegati al PlayStore tramite questo link e premi poi sul pulsante Installa/Accetto.

  • Facebook: Sei iscritto al social network Facebook?
    Se la risposta è affermativa allora devi assolutamente scaricare gratuitamente l’applicazione per dispositivi mobili dedicata al social network più famoso di tutti, se vuoi accedervi in qualsiasi momento, anche quando sei fuori casa.
    Tramite l’applicazione per dispositivi mobili potrai infatti facilmente effettuare l’accesso tramite l’account registrato in precedenza e usufruire di tutte le funzionalità della versione Web di Facebook.
    Inoltre non voglio dimenticare di dirti che, scaricando Facebook Messenger, l’applicazione per la messaggistica di Facebook, potrai restare in contatto con tutti i tuoi amici presenti nel social network.
    Una bella comodità, non trovi?

Per scaricare Facebook collegati al PlayStore tramite questo link e fai tap sul pulsante Installa/Accetto.



  • Instagram:
    Anch’esso acquisto da Facebook, Instagram è un social network pensato per gli amanti delle foto e dei video che sta diventando sempre più popolare negli ultimi tempi.
    Instagram è disponibile anche via Web ma alcune delle sue funzionalità principali sono pensate per essere accessibili soltanto da dispositivi mobili.
    Per poter usufruire a pieno del social network è infatti consigliato scaricare l’applicazione gratuita dal PlayStore su Android.

Per scaricare Instagram collegati a questo link che rimanda al PlayStore e premi sul pulsante Installa/Accetto.

  • Twitter:
    Non tutti amano Facebook o Instagram, c’è infatti chi sostiene di preferire Twitter.
    Si tratta infatti di un social network dove è possibile scrivere brevi messaggi da 140 caratteri (come un SMS quindi).
    Questi, chiami Tweet, permettono di commentare e discutere in tempo reale con altri utenti all’interno del social, potendo parlare di ciò che accade nel mondo.
    Molto apprezzato è infatti il suo sistema di classifica delle Tendenze che, tramite # (hashtag), mostra gli avvenimenti per cui moltissime persone, in un determinato momento della giornata, stanno parlando.
    Oltre ad essere accessibile da browser, Twitter è disponibile come applicazione gratuita per Android.

Vuoi scaricare Twitter?
Collegati al PlayStore tramite questo link e premi sul pulsante Installa/Accetto.



Applicazioni per Android utili per la scuola:

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Nel PlayStore di Android vi sono anche numerose applicazioni utili per chi va a scuola.
Voglio infatti consigliarti alcune tra le applicazioni maggiormente degne di nota che, a mio avviso, potranno in qualche modo tornarti utili per studiare.



  • Sveglia estrema gratis + Timer:
    La sveglia della mattina è un incubo per tutti, sia per chi va a scuola, sia per chi lavora.
    Per questo motivo ti consiglio di scaricare dal PlayStore di Android l’applicazione Sveglia estrema gratis + Timer, utile applicazione sveglia dotata di numerose funzionalità aggiuntive.
    Tra quelle maggiormente degne di nota vi è una funzionalità per il monitoraggio del sonno con funzionalità smart che impediscono di rimandare la sveglia per troppe volte consecutive.
    È inoltre possibile utilizzare questa sveglia con una musica preferita per svegliarsi già con il buonumore.

Scarica Sveglia estrema gratis + Timer collegandoti al PlayStore tramite questo link e premendo poi sul pulsante Installa/Accetto.

  • Impara lingue gratis – Mondly:
    Un’applicazione molto utile per dispositivi mobili Android che ti permetterà di imparare diverse lingue in maniera del tutto gratuita, potendo usufruire di numerose lezioni.
    L’applicazione è molto utile anche per chi vorrebbe imparare lingue ma non ha molto tempo libero, potendo imparare dedicandosi soltanto pochi minuti di tempo al giorno nell’esecuzione di diversi tipi di esercizi.

Scarica l’applicazione Impara lingue gratis – Mondly tramite questo link che rimanda al PlayStore.



  • Skuola.net – Appunti: Applicazione gratuita e famosissima tra gli studenti, Skuola.net permette di accedere allo storico sito Web dedicato alle risorse di studio.
    Applicazione di estrema utilità per studenti sia di scuole medie e superiori sia per studenti universitari.
    Il suo database gigantesco di appunti, dispense, riassunti, esercitazioni e guide fa sì che sia una delle applicazioni più scaricate e utilizzate.

Puoi scaricare l’applicazione Skuola.net – Appunti tramite questo link che rimanda al PlayStore di Android.

  • Dizionario Italiano – Offline:
    per la scuola può servire il dizionario, ma per evitare di portare pesi nello zaino, è meglio utilizzare un’applicazione.
    Dizionario Italiano – Offline è perfetto per questo scopo e, basato sul Wikizionario italiano, è molto utile per via della possibilità di essere utilizzato completamente offline.

Scarica Dizionario Italiano – Offline da questo link che rimanda al PlayStore.



Applicazioni per Android utili per il lavoro:

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  • Lista degli impegni:
    Applicazione gratuita che ti consente di creare delle liste di cose da fare e dei promemoria per tenere traccia dei tuoi impegni.
    Molto utile per organizzare il tuo lavoro tramite il tuo smartphone.
    Scaricala da questo link che rimanda al PlayStore.
  • Suite Microsoft Office (Word, Excel, PowerPoint):
    se hai bisogno di lavorare tramite smartphone o tablet Android, ti consiglio di scaricare la versione per dispositivi mobili della famosa suite di software di Microsoft.
    Si tratta di versioni gratuite che ti saranno sicuramente utili per lavorare in mobilità.
    Puoi trovare tutte le applicazioni della suite Microsoft Office a questo link.
  • Posta Elettronica (Outlook e Gmail):
    per ricevere le email di lavoro anche quando sei fuori casa puoi scaricare la versione per dispositivi mobili delle famose Webmail Outlook e Gmail.
    Vedrai che non potrai più farne a meno.
    Scarica Outlook gratuitamente da qui e Gmail da questo link, in maniera altrettanto gratuita.

come avere le emoji delliphone su android



come avere le emoji delliphone su android

Ti sei riunito con gli amici per una serata divertente e, mentre osservavi il nuovo iPhone di uno di loro, hai notato che le emoji che inviava nelle chat erano diverse da quelle che normalmente spedisci dal tuo smartphone Android.
Incuriosito, hai provato a farti mandare le stesse “faccine” nella tua finestra di chat e, con tua grande sorpresa, hai notato che queste non venivano visualizzate correttamente.

Come dici?
Per questo motivo stai già pensando che il tuo smartphone Android sia ormai obsoleto e da sostituire il prima possibile, nonostante tu lo abbia acquistato soltanto pochi mesi fa?
Non farlo:
prima di fare qualche mossa un po’ azzardata, ti invito a fermarti e a leggere il resto della guida che ho preparato qui in basso, nella quale intendo mostrarti come avere le emoji dell’iPhone su Android in maniera piuttosto semplice, seguendo pochi passaggi alla portata di tutti:
anche di chi, come te, non mastica molto bene la tecnologia.



Dopo aver completato la lettura di questa mia guida, sarai perfettamente in grado di inviare le emoji “mancanti” (quelle disponibili solo sugli iPhone) anche dal tuo device Android, oltre che visualizzarle correttamente nelle chat e negli SMS ogni volta che un contatto in possesso di un iPhone di ultima generazione ti invierà un messaggio.
Ti assicuro che, completato il tutto, il tuo dispositivo non ti sembrerà più così obsoleto.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come avere le emoji dell’iPhone su Android
    • iOS Emoji + iFont
    • Emoji Switcher
    • Kira Keyboard + emoji

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo di questa guida e spiegarti nel dettaglio come avere le emoji dell’iPhone su Android, è necessario che tu esegua alcune operazioni preliminari:
solo così i metodi descritti nelle parti successive di questa mia guida potranno funzionare correttamente sul dispositivo Android in tuo possesso.

Per prima cosa, ti consiglio di attivare le Origini sconosciute sullo smartphone o sul tablet Android che utilizzi, così da poter installare sul dispositivo anche le app non presenti nel Play Store ed aggiungere nuove funzionalità altrimenti irreperibili.



La procedura per farlo è abbastanza simile su tutti i dispositivi Android, a meno del nome di qualche menu che potrebbe comunque cambiare:
per prima cosa, fai tap sull’icona Impostazioni del tuo telefono, accedi quindi alla sezione Sicurezza (che può presentarsi con altri nomi come Privacy, Impostazioni sicurezza e così via.) e scorri la finestra finché non vedi comparire la voce Origini sconosciute.
A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla summenzionata voce, oppure sposta su ON la relativa levetta, per poi premere su Conferma/Consenti in corrispondenza degli eventuali messaggi di avviso che potrebbero comparire a schermo.

Se possiedi Android 8.0 o superiori, devi invece recarti in Impostazioni > App e notifiche, toccare la voce relativa al browser da cui intendi scaricare i pacchetti APK (ad es. Google Chrome), premere sulla sezione Installa app sconosciute e attivare la levetta corrispondente alla voce Consenti da questa fonte.



Qualora avessi bisogno di una mano per portare a termine i passaggi precedentemente illustrati, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come installare APK, in cui ho trattato nel dettaglio quest’argomento.

Nota:
ti consiglio di attenerti al download e all’installazione dei soli pacchetti menzionati in questa guida e, al termine della stessa, di riattivare la protezione integrata in Android, disabilitando di nuovo le origini sconosciute.
In questo modo eviterai, in futuro, l’installazione di pacchetti provenienti da fonti non ufficiali e quindi potenzialmente pericolosi.



Altro requisito fondamentale per ottenere il supporto alle nuove emoji è avere a disposizione una tastiera di sistema compatibile con esse, così da poterle sfruttare subito in tutte le chat e, in generale, su tutte le app che inviano messaggi.

Per usare correttamente le emoji di iPhone su Android ti consiglio di installare sul telefono la tastiera GBoard:
per ottenerla, accedi al Google Play Store richiamandolo dal drawer del dispositivo (oppure fai tap sul link che ti ho segnalato poc’anzi) e premi sul tasto Installa per scaricarla immediatamente.



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Fatto ciò, devi abilitarla come tastiera predefinita del dispositivo:
per farlo, tocca il pulsante Impostazioni, accedi alla sezione Lingua e immissione e, nella nuova schermata, scegli la voce Tastiera corrente; fatto ciò, dovrebbero esserti mostrate tutte le tastiere installate sul dispositivo:
non devi fare altro che premere sulla voce Gboard per attivare la tastiera in questione e renderla predefinita.



Su Android 8.0 o superiori, devi invece recarti in Impostazioni > Sistema > Lingue e immissione > Tastiera virtuale > Gestisci tastiere e spostare su ON l’interruttore corrispondente alla tastiera Gboard.

Un altro passaggio da compiere prima di andare avanti è quello di installare un buon file manager, con eventuale supporto ai permessi di root (su questi ultimi ritorneremo tra breve):
a mio avviso, una delle migliori app per lo scopo è File Manager +, che puoi installare direttamente da Google Play Store (o toccando il link proposto poc’anzi).



Infine, devi sapere che alcuni dei metodi che ti segnalerò potrebbero richiedere che sul dispositivo Android in questione siano stati attivati i permessi di root:
ciò non sempre è necessario, tuttavia si tratta di una condizione che varia da dispositivo a dispositivo.
Prima di prendere una decisione in merito, ti consiglio comunque di leggere con attenzione il mio approfondimento su cosa sono i permessi di root, così da comprendere alla perfezione i vantaggi e gli svantaggi a cui questa procedura può condurre.

Come avere le emoji dell’iPhone su Android

Dopo averti mostrato le operazioni preliminari da compiere per poter usufruire delle emoji degli iPhone anche sul tuo dispositivo Android, è arrivato il momento di mostrarti nel concreto tutti i metodi che puoi utilizzare per portare a termine il compito che ti sei prefisso, utilizzando senza limiti quelle emoji di cui ti sei tanto innamorato.

iFont + emoji iOS

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Il primo metodo che intendo suggerirti prevede l’utilizzo dell’app iFont, tramite il quale importare un file .ttf contenente tutte le emoji di iOS 11.
Per prima cosa, dunque, scarica la summenzionata app direttamente dal Google Play Store (oppure toccando questo link) e segui la normale procedura di installazione prevista dal tuo dispositivo Android.

Fatto ciò, per scaricare il pacchetto contenente le emoji in formato .ttf, recati su questa pagina Internet, premi sul pulsante verde Download (XX.XX MB) e attendi che il file venga automaticamente copiato nell’apposita cartella di Android (solitamente si tratta di una cartella denominata proprio Download).



Ora che hai tutto l’occorrente, apri l’app File Manager+ scaricata in precedenza, fai tap sulla voce Memoria principale e poi tocca la cartella Download.
Identifica il file delle emoji scaricato in precedenza (che dovrebbe chiamarsi iOS 11 emoji.ttf), effettua un tap prolungato su di esso per attivare la barra dei comandi e fai tap sul pulsante Copia.
Fatto ciò, aiutandoti con la pulsantiera superiore, torna alla cartella Memoria Principale, apri la cartella iFont e premi sul pulsante Incolla collocato nella barra inferiore dei comandi per incollare all’interno il file contenente le faccine.

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Completato questo passaggio, avvia l’app iFont dal drawer di Android, portati nella scheda My e fai tap sulla voce My Font.
Si aprirà una finestra apparentemente vuota:
in realtà, è sufficiente fare tap sulla voce click this (evidenziata in rosso nella parte alta dell’app) per aprire il file manager interno e selezionare il file ttf copiato in precedenza.
Se tutto è andato per il verso giusto, dopo pochi secondi dovrebbe comparire l’anteprima del font:
tutto ciò che devi fare è cliccare sul pulsante SET per aggiungere il font con le nuove emoji al tuo dispositivo.

Per usare le emoji, non devi fare altro che aprire la tastiera Gboard in qualsiasi app di messaggistica (se ben ti ricordi, ti ho insegnato a impostarla come predefinita nella precedente sezione), effettuare un tap prolungato sul tasto virgola e fare tap sul simbolo delle emoji: il gioco è fatto!



Nota:
come ti ho già spiegato in precedenza, su alcuni modelli di smartphone questa procedura potrebbe richiedere l’attivazione dei permessi di root.

Emoji Switcher

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Se il metodo precedente non è riuscito a soddisfarti, puoi dare un’opportunità all’app Emoji Switcher (root). Come è semplice intuire già dal suo nome, quest’app richiede espressamente i permessi di root per funzionare correttamente:
dunque, se non hai effettuato questo tipo di modifica sul tuo dispositivo, ti consiglio di lasciar perdere e di rivolgerti ad altri metodi segnalati in questa guida.

Dopo aver scaricato l’app sul tuo dispositivo Android, avviala dal drawer e premi sul menu a tendina accanto alla voce Set emoji to e seleziona l’opzione iOS dal riquadro che va ad aprirsi. Fatto ciò, premi sul pulsante Set per rendere effettive le modifiche.



A questo punto, il sistema dovrebbe chiederti se fornire i permessi di root all’app, consentendo così il cambio delle emoji:
tutto ciò che devi fare è premere, quando richiesto, il pulsante Consenti/Allow, premere sul pulsante a forma di freccia circolare collocato all’interno dell’app e verificare che sotto la voce Current emoji detected sia specificata la dicitura iOS.

Completata la procedura, puoi tranquillamente uscire dall’app e sfruttare le emoji direttamente dalla tastiera Gboard installata sul dispositivo.

Kira Keyboard + emoji

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Un’altra valida soluzione per avere le emoji dell’iPhone su Android prevede l’utilizzo della Tastiera Kika, in combinazione con un APK di terze parti contenente le emoji di iOS:
questo metodo, a differenza del precedente, dovrebbe funzionare egregiamente anche senza permessi di root per quanto riguarda l’invio delle emoji.
Per visualizzarle all’interno dei messaggi ricevuti, invece, si renderà necessario installare le faccine come font di sistema previo accesso al root.

Fatta questa doverosa premessa, è il momento di entrare in azione:
per prima cosa, scarica la Tastiera Kika direttamente dal Google Play Store, installala come di consueto e impostala come tastiera predefinita recandoti in Impostazioni > Lingua e immissione > Tastiera corrente (oppure Impostazioni > Sistema > Lingue e immissione > Tastiera virtuale > Gestisci tastiere se stai utilizzando Android 8.0 o superiori).



Ora che la tastiera Kika è attiva, scarica il pacchetto APK per le emoji iOS recandoti su questa pagina e premendo sul pulsante verde Download APK (5.0 MB) e, non appena il download viene concluso, richiama l’area di notifica di Android e tocca sul nome del file appena scaricato, per poi confermare l’installazione dell’APK facendo tap sul tasto Installa.

Completata la procedura di installazione, apri l’app IOS EMOJI, fai tap sulla voce Activate emoji che vedrai comparire in alto e il gioco è fatto:
non ti resta che aprire un’app di messaggistica per sfruttare la nuova tastiera Kika con le emoji iPhone installate (il tasto per richiamarle si trova in basso a sinistra, accanto alla virgola).



Le emoji dell’iPhone non compaiono?
Assicurati che esse siano correttamente attivate nel menu delle impostazioni di Kika; apri la tastiera in qualsiasi app che supporti i messaggi di testo, quindi fai tap sul simbolo a forma di fiore in alto a sinistra, premi sulla voce Stile e seleziona il pacchetto IOS EMOJI tra quelli presenti.
Facile, no?

come cancellare cronologia android



come cancellare cronologia android

Il tuo smartphone Android finisce spesso tra le “grinfie” di parenti e amici e non ti va che loro possano ficcare il naso fra i siti Internet che hai visitato?
La soluzione è semplice:
cancella con una certa frequenza la cronologia del tuo browser e non avrai più problemi di questo tipo.

Come dici?
Ci hai già pensato ma non essendo particolarmente ferrato in campo tecnologico non sai ancora come cancellare cronologia Android?
Non ti preoccupare, rimediamo subito.
Ti assicuro che è una delle cose più facili del mondo.
D’altronde la procedura da seguire è la medesima per tutti i device e per tutte le versioni più diffuse del sistema operativo del robottino verde.



Coraggio, non perdere altro tempo! Prenditi cinque minuti liberi e da’ un’occhiata alle indicazioni che sto per darti:
qui sotto trovi spiegato come eliminare i dati di navigazione da tutti i principali programmi di navigazione per Android e come cancellare la cronologia di Google, cioè i dai dati che il celebre motore di ricerca registra quando cerchiamo qualcosa online.
Ti auguro una buona lettura e, soprattuto, una buona “pulizia” dei tuoi dati!

Chrome

Cominciamo da Chrome, il browser predefinito di Android.
Per cancellare la cronologia dal programma di navigazione targato Google devi avviare quest’ultimo, premere sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e selezionare la voce Cronologia dal riquadro che compare.



Nella schermata che si apre, pigia sul bottone Cancella dati di navigazione che si trova in basso.
Dopodiché espandi il menu a tendina Cancella dati a partire da, scegli se cancellare la cronologia relativa all’ultima ora, l’ultimo giorno, l’ultima settimana, le ultime 4 settimane o se eliminare tutto e avvia la rimozione dei dati premendo sul pulsante Cancella dati.

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Se non vuoi che vengano cancellate le password o i dati per la compilazione dei moduli che hai salvato nel browser, premurati di rimuovere la spunta dalle opzioni Password salvate e Dati della compilazione automatica dei moduli dal riquadro che compare dopo aver premuto il pulsante per la cancellazione della cronologia.

Se invece vuoi cancellare un singolo sito dalla cronologia senza eliminare gli altri, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra, seleziona la voce Cronologia dal menu che si apre e fai “tap” sulla x collocata accanto all’indirizzo del sito che vuoi rimuovere dalla cronologia.



ATTENZIONE: se il tuo device è associato a un account Google, cancellando la cronologia da Chrome cancellerai la cronologia anche dagli altri dispositivi connessi al medesimo account (computer, tablet e via discorrendo).

Firefox

Firefox è il tuo programma di navigazione preferito?
In questo caso, per cancellare cronologia Android devi avviare il browser e aprire una nuova scheda.
Se non sai come si fa, basta premere sul pulsante (…) in alto a destra e selezionare la voce Nuova scheda dal riquadro che compare.



Adesso scorri lateralmente la pagina iniziale di Firefox in modo da arrivare alla schermata con la Cronologia e premi prima sul bottone Elimina cronologia e poi su OK per cancellare tutti i dati di navigazione.
Se vuoi rimuovere solo singole pagine dall’archivio e non tutta la cronologia, individua il loro indirizzo, tieni premuto il dito su questi ultimi e seleziona la voce Rimuovi dal menu che si apre.

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Se vuoi un controllo più granulare sui dati da eliminare, recati nel menu (…) > Impostazioni di Firefox e seleziona l’opzione Elimina dati personali dalla schermata che si apre.

Dopodiché metti il segno di spunta accanto alle voci relative ai dati che vuoi cancellare e premi sul pulsante Elimina dati per completare l’operazione. Se vuoi preservare password e dati dei moduli, ad esempio, rimuovi la spunta dalle voci Accessi salvati e Cronologia moduli.



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ATTENZIONE: se hai connesso Firefox per Android al tuo account Firefox, cancellando la cronologia dal tuo smartphone o tablet la cancellerai anche dagli altri device connessi allo stesso account.



Altri browser “stock”

Alcuni smartphone vengono forniti con un browser predefinito diverso da Chrome.
In questo caso la procedura per cancellare la cronologia della navigazione varia da device a device. In linea di massima bisogna quasi sempre recarsi nelle impostazioni del browser, selezionare la voce relativa ai dati personali o alla privacy e premere sul pulsante per la cancellazione della cronologia.

Sui terminali Samsung più recenti – per fare un esempio pratico – bisogna aprire l’applicazione Internet, dopodiché bisogna premere sul pulsante Altro che si trova in alto a destra e bisogna seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, occorre dunque andare su Privacy, selezionare la voce per cancellare i dati personali e scegliere i dati di navigazione da cancellare.



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Cronologia Google

Nella fase conclusiva di questo tutorial voglio parlarti di un tipo particolare di cronologia:
quella che Google memorizza nei suoi server ogni volta che effettuiamo una ricerca online (sul motore di ricerca o in uno qualsiasi dei servizi online di “big G”).
Se vuoi, puoi cancellarla in maniera parziale o totale agendo direttamente dal tuo dispositivo Android.



Per scoprire come si fa, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce relativa a Google.
Se non vedi alcuna voce relativa a Google nel menu di Android, apri il drawer (cioè la schermata in cui vengono elencate tutte le applicazioni installate sul device) e premi su GoogleImpostazioni Google.

A questo punto, vai su Ricerca e Now > Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app e premi sul pulsante Gestisci cronologia. Fai quindi “tap” sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Elimina attività per dal menu che si apre, scegli l’intervallo di tempo per il quale cancellare la cronologia di Google tramite gli appositi menu a tendina e premi sul pulsante Elimina per due volte consecutive per avviare l’eliminazione dei dati.



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Se vuoi disattivare la memorizzazione futura della cronologia di Google, torna nel menu Impostazioni > Google > Ricerca e Now.
Dopodiché spostati su Account e privacy > Gestione attività Google > Attività Web e app, imposta su OFF la levetta relativa alla cronologia Web e conferma la sospensione del servizio rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.



ATTENZIONE: la modifica sarà valida anche per le ricerche effettuate dal computer e da tutti gli altri device connessi al tuo account Google, non solo dallo smartphone (o dal tablet) che stai usando al momento.
Per maggiori info, leggi la mia guida su come cancellare la cronologia di Google su Android.

come deframmentare android



come deframmentare android

Girovagando sul Google Play Store, ti sei imbattuto in diverse app per deframmentare la memoria degli smartphone Android e vorresti qualche delucidazione sul loro funzionamento?
Effettivamente sono molti gli amici che mi stanno scrivendo in merito a questo argomento e credo che sia arrivato proprio il momento di occuparsene.

Andiamo dunque dritti al sodo e vediamo come deframmentare Android.
O meglio, cerchiamo di capire se questa procedura è davvero necessaria e se bisogna fidarsi delle app pensate per questo scopo.
Nulla di eccessivamente complicato, promesso! Cercherò di essere il più chiaro possibile.



Cominciamo questa guida su come deframmentare Android partendo dal concetto di deframmentazione.
Come ti ho spiegato anche nella mia guida su come deframmentare il computer, la deframmentazione è una procedura mediante la quale si possono “riordinare” i file sul disco fisso dopo che, con il susseguirsi delle modifiche, le cancellazioni e la creazione di nuovi file, questi si frammentano occupando punti dell’hard disk distanti fra loro (diventando lenti da aprire).
Si tratta di una routine di manutenzione altamente consigliata sui PC equipaggiati con hard disk standard, ma per i dispositivi Android vale lo stesso discorso?

La risposta è no, nella maniera più assoluta.
Deframmentare un dispositivo Android non solo è inutile ma può risultare addirittura dannoso.
Questo perché gli smartphone e i tablet non sono dotati di hard disk normali ma di memorie Flash, che hanno un tempo di accesso uguale per tutti i file ed ordinano questi ultimi in maniera automatica.
Inoltre, questi drive sono caratterizzati da cicli di scrittura limitati, pertanto stressarli con la deframmentazione non fa altro che accorciare inutilmente la loro vita.
Il discorso vale sia per le memorie interne dei telefoni/tablet sia per le schede di memoria SD che si possono inserire in essi.



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Alla luce di ciò, deframmentare Android è assolutamente sconsigliato.
C’è inoltre da considerare il fatto che spesso le applicazioni pensate per questo scopo rappresentano un rischio per la privacy.
Installandole sul proprio smartphone, infatti, si accetta di farle accedere alla cronologia delle navigazioni Web e ad altre comunicazioni di Rete che potrebbero finire nelle mani di qualche malintenzionato.
Meglio starne alla larga, insomma.



E tutti quei feedback a cinque stelle sul Play Store?
Su questo bisognerebbe fare un discorso generale riferito a tutte le app, ad ogni modo ti dico che non di rado gli sviluppatori di applicazioni poco raccomandabili fanno salire artificialmente il rating dei propri software usando commenti fasulli (fake) e votazioni “gonfiate”.

Per smascherare tali “giochetti”, solitamente basta cliccare sul link per leggere tutti i commenti presenti sul Google Play Store e prestare attenzione ai feedback con poche stelle:
se l’applicazione rappresenta un rischio per la privacy, probabilmente ce ne saranno molti tesi ad avvertire gli utenti di ciò.
Basta solo fare un po’ di attenzione, informarsi, e così si evitano un mucchio di rischi inutili.



come fare le animoji su android



come fare le animoji su android

I tuoi amici hanno un iPhone X o un iPad Pro e, di recente, ti hanno mostrato alcuni video divertenti in cui danno voce a buffi animaletti, raccontandoti che, su iOS, è possibile creare questi avatar 3D personalizzabili, chiamati Animoji.
Questi video ti piacciono tantissimo e vorresti realizzarli anche sul tuo dispositivo.

Il problema, però, è che tu sei un possesso di uno smartphone Android e non di un iPhone o un iPad.
Ti domandi, quindi, come fare le Animoji su Android e vorresti sapere se posso darti una mano in tal senso.
Beh, la risposta è affermativa… ma fino a un certo punto! Devi sapere, infatti, che la possibilità di creare delle Animoji è una funzionalità nativa di iOS e non è disponibile su Android.
Puoi però riuscire lo stesso in quest’intento, utilizzando alcune app gratuite che ne ricalcano similmente l’esperienza d’uso, come per esempio quelle di cui ti parlerò in questa mia guida.



Come dici?
Sei curioso di saperne di più e non vedi l’ora di iniziare?
In tal caso, mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone o tablet.
Dedica giusto qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura dei prossimi capitoli di questo mio tutorial e vedrai che riuscirai anche tu a realizzare questa tipologia di video.
Detto ciò, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come avere le Animoji su Android
    • App predefinite
    • VideoMoji
    • Emoji Face Recorder
    • Altre app per avere le Animoji su Android

Informazioni preliminari

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Le Animoji sono degli emoji animati presenti “di serie” sui dispositivi Apple più recenti:
iPhone X e modelli successivi e iPad Pro da 11/12.9 pollici e modelli successivi.

Su Android, come facilmente intuibile, non è possibile ottenere le stesse identiche “faccine”.
Tuttavia, utilizzando delle app adatte allo scopo, è possibile creare qualcosa di molto simile.



Così come le Animoji di Apple, anche quelle presenti sui dispositivi Android sfruttano il riconoscimento facciale, ad opera della fotocamera frontale del dispositivo, per creare delle faccine animate che ricalcano le espressioni dell’utente.
Esse possono rappresentare ragazzi e ragazze comuni, personaggi di fantasia o animali:
c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta!

Come avere le Animoji su Android

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Come detto nel precedente capitolo, la possibilità di realizzare delle Animoji è riservata ai possessori di un iPhone o di un iPad; tuttavia, per via della loro popolarità, sono nate delle app per Android che ne ricalcano l’esperienza d’uso.

Detto ciò, nei prossimi paragrafi di questa mia guida, ti parlerò come avere le Animoji su Android, utilizzando alcune di queste soluzioni adatte allo scopo.



App predefinite

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Alcuni smartphone Android, come ad esempio i top di gamma della famiglia S di Samsung, da Samsung Galaxy S9 in poi, includono delle applicazioni predefinite per la creazione di Animoji.



Nel caso specifico di Samsung si chiamano Emoji AR e possono essere creati aprendo l’app Camera, premendo sulla voce Emoji AR posta nella parte superiore dello schermo, quindi su Crea Emoji personalizzato e seguendo le indicazioni su schermo per realizzare un modello del proprio volto.

Successivamente, bisogna scegliere se creare un’emoji donna, uomo, bambino o bambina e personalizzare il proprio avatar tramite le opzioni a schermo.
Più facile di così?



VideoMoji

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VideoMoji è l’app gratuita per Android che più ricalca l’esperienza d’uso delle Animoji di iOS:
permette, infatti, di registrare video animati, sostituendo la propria faccia con quella di un avatar 3D a forma di animale, per esempio.



Per utilizzarla, individuala tramite il Play Store di Android e poi scaricala e installala, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app, facendo tap sul pulsante Apri oppure premi sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o nel drawer del tuo dispositivo.

Acconsenti, dunque, alle richieste che riguardano i permessi necessari per il corretto funzionamento dell’applicazione.
Fatto ciò, scegli l’Animoji da utilizzare, scorrendo tra quelle che ti vengono mostrate, oppure premi sul pulsante Download per scaricare un’Animoji individuata nel catalogo.



Adesso, per registrare il video, porta lo smartphone all’altezza del viso e premi sul pulsante tondo rosso situato in basso.
Per interrompere la registrazione, invece, fai tap sull’icona dello stop.

Il filmato registrato verrà automaticamente salvato nella Galleria del tuo dispositivo (l’app Galleria o Foto di Android).
Inoltre, se lo desideri, puoi condividere il video sui principali social network, facendo tap sui relativi pulsanti che ti vengono mostrati nell’app, al termine della registrazione.

Emoji Face Recorder

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Emoji Face Recorder è un’altra app gratuita da utilizzare per fare le Animoji su Android, in quanto anch’essa ricalca l’esperienza d’uso degli emoji animati di iOS.

Per un suo utilizzo illimitato, è però necessario l’acquisto della versione a pagamento che, per 2,99 € a settimana, permette di usufruire di tutti gli emoji animati presenti, rimuove le pubblicità e il watermark che normalmente viene applicato ai video registrati.



Detto ciò, per utilizzare l’app, collegati al Play Store di Android e scarica quest’ultima, premendo sul pulsante Installa.
Al termine del download, avvia l’app premendo sul pulsante Apri o fai tap sulla sua icona che troverai aggiunta alla home screen e/o al drawer del tuo dispositivo.

A questo punto, acconsenti alle richieste relative ai permessi necessari al corretto funzionamento dell’app, scorri tra gli emoji animati predefiniti, per individuare quello che più ti piace e, per avviare la registrazione di un video, premi sul pulsante rosso tondo al centro; dopodiché fai nuovamente tap sullo stesso, quando vuoi interromperla.



Infine, per salvare il filmato sulla memoria del tuo dispositivo, fai tap sul pulsante Save, mentre per condividerlo sui social network, premi sul bottone Share.

Altre app per avere le Animoji su Android

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Vorresti altri consigli sulle app da utilizzare per avere le Animoji su Android?
In tal caso, fai riferimento alle righe che seguono, nelle quali ti parlo di altre app che potrebbero fare al caso tuo.

  • Zepeto:
    è un’altra nota app gratuita che permette di dare vita ad avatar animati e personalizzati.
    Può essere considerata un vero e proprio social network, in quanto permette di aggiungere altre persone agli amici e interagire virtualmente con gli stessi, tramite il proprio avatar virtuale.
  • Face Cam:
    è un’app che, in maniera simile a Zepeto, permette di creare gratuitamente un emoji animato e personalizzabile.
    È inoltre disponibile in una versione Premium che, al costo di 9,99€ a settimana dopo 3 giorni di prova gratuita, permette di rimuovere la pubblicità e di personalizzare il proprio avatar virtuale in maniera illimitata.
  • Boo:
    è un’app gratuita dal funzionamento simile a Face Cam che permette di creare avatar virtuali animati, partendo dalla scansione del proprio volto.
    Per un utilizzo illimitato è necessario l’acquisto della versione Premium, al costo di 9,99€ a settimana.

come impostare mp come suoneria android



come impostare mp come suoneria android

Hai scaricato alcune canzoni in formato MP3 da Internet, vorresti estrapolarne alcune parti per trasformarle in suoneria sul tuo smartphone Android ma non sai come riuscirci?
Lasciatelo dire, ti stai perdendo in un bicchiere d’acqua!

Al contrario di iPhone, il quale presenta molte restrizioni sul fronte della personalizzazione del sistema operativo, Android è ampiamente configurabile e, credimi, cambiare la sua suoneria con una canzone scaricata da Internet è una delle cose più semplici che si possano fare. Non ci credi?
Allora te lo dimostro subito:
prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come impostare MP3 come suoneria Android grazie alle indicazioni che sto per darti.



In men che non si dica potrai prendere qualsiasi brano musicale scaricato da Internet (o importato dal tuo PC), ritagliarlo come meglio credi e impostarlo come suoneria sul tuo smartphone Android.
E non finisce qui! Se vorrai, potrai impostare i brani ottenuti anche come suonerie per singoli contatti o  come sveglie.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Operazioni preliminari:
scaricare MP3 su Android

Per impostare MP3 come suoneria Android devi avere dei brani in formato MP3 salvati sulla memoria dello smartphone (o sulla microSD che utilizzi in quest’ultimo se hai un telefono che supporta l’espansione della memoria).
Ecco dunque sorgere spontanea la domanda:
come si fanno a scaricare gli MP3 su Android?
Di risposte ce ne sono fondamentalmente due.



  • Installare un’applicazione per scaricare gli MP3 su Android. La prima che mi viene in mente è TinyTunes (un vero e proprio motore di ricerca che consente di scaricare canzoni da vari siti e servizi di hosting) ma ce ne sono anche molte altre.
    Se vuoi approfondire l’argomento e vuoi trovare la app più adatta ai tuoi gusti, leggi il mio tutorial su come scaricare musica gratis su Android.

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  • Importare gli MP3 dal computer. Se hai delle canzoni sul PC e vuoi copiarle sul tuo smartphone, non devi far altro che collegare i due dispositivi tramite cavo USB, aprire l’Esplora File di Windows (o l’applicazione Android File Transfer su Mac) e copiare i file MP3 di tuo interesse in una delle cartelle del dispositivo Android (io ti consiglio quella dei Download).
    Se incontri dei problemi durante la procedura di collegamento dello smartphone al computer, metti in pratica i suggerimenti che trovi nel mio tutorial su come collegare Android al PC.

Nota: scaricare abusivamente da Internet della musica protetta da copyright è un reato.
Questo tutorial è stato scritto a scopo puramente illustrativo e quindi non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che verrà fatto delle informazioni presenti in esso.



Come creare suonerie su Android

Una volta ottenuto il file MP3 da usare come base per la tua suoneria, sei pronto a passare all’azione.
Sei pronto cioè a prendere il brano e “tagliuzzarlo” in modo da trasformarlo in una suoneria perfetta per il tuo smartphone.

Ci sono molte applicazioni per modificare gli MP3 su Android e trasformarli in delle suonerie.
Io te ne consiglio una che è completamente gratuita, in lingua italiana e tremendamente facile da usare:
si chiama Ringtone Maker di Big Bang Inc. e la puoi scaricare direttamente dal Google Play Store.
Se non sai come fare, apri il Google Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo ▶︎ al centro), cerca Ringtone Maker nella barra di ricerca situata in alto e procedi all’installazione della app premendo prima sul suo nome e poi sui pulsanti Installa Accetto.



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Dopo aver scaricato Ringtone Maker sul tuo smartphone, avvia l’applicazione, attendi qualche secondo affinché venga effettuata la ricerca di tutti i brani salvati sul telefono e seleziona il file MP3 che desideri trasformare in suoneria premendo sul pulsante (…) collocato accanto al suo titolo e selezionando la voce Modifica dal menu che compare.



Se non trovi il brano di tuo interesse nella schermata iniziale della app, premi sul pulsante  collocato in alto a sinistra e premi per due volte sull’opzione Scan per forzare una nuova scansione della memoria dello smartphone. In alternativa, premi sul pulsante , seleziona la voce Sfoglia dal menu che compare, seleziona la cartella nella quale hai salvato il brano e tocca l’icona di quest’ultimo per importarlo in Ringtone Maker.

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A questo punto dovresti essere al cospetto dell’editor con cui tagliare la canzone e trasformarla in suoneria:
utilizza i due indicatori grigi posti ai lati del grafico per marcare i punti di inizio e fine della porzione di brano da conservare e premi Play per ascoltare un’anteprima della selezione.

Per rendere più precisa la scelta del pezzo di canzone da tenere puoi aumentare il livello di zoom del grafico usando l’icona della lente d’ingrandimento collocata in basso a destra oppure puoi digitare manualmente i tempi di inizio e fine della selezione negli appositi campi di testo.
Per ottenere risultati ottimali non creare suonerie più lunghe di 30–40 secondi.



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Quando sei soddisfatto del lavoro effettuato, premi sull’icona del floppy disk che si trova in alto a destra, assicurati che nel menu a tendina Tipo ci sia selezionata l’opzione Suoneria, digita il nome che vuoi assegnare alla tua suoneria nel riquadro che compare e premi il bottone Salva per salvare la tua suoneria personalizzata.



Successivamente, Ringtone Maker ti chiederà se vuoi impostare la suoneria come predefinita per tutte le chiamate o se vuoi assegnarla a un contatto in particolare:
scegli l’opzione che più preferisci e il gioco è fatto!

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Non vuoi creare una suoneria per le chiamate ma un suono per le notifiche o per la sveglia?
Nessun problema.
Crea suoni di breve durata in Ringtone Maker, dopodiché premi l’icona del floppy disk e dal riquadro che si apre seleziona Notifica o Allarme usando il menu a tendina che si trova in alto a sinistra.

Nota: al momento di impostare una suoneria come suoneria predefinita, Ringtone Maker potrebbe chiederti delle autorizzazioni speciali per portare a termine l’operazione.
Sposta quindi su ON la levetta relativa all’opzione Consenti modifica impostazioni di sistema nella schermata che si apre e il gioco è fatto.



Cambiare suoneria su Android

Se dopo aver impostato una suoneria con Ringtone Maker cambi idea e/o per questioni di privacy non vuoi concedere ad applicazioni di terze parti il permesso di modificare le impostazioni di sistema,  puoi cambiare la suoneria predefinita di Android recandoti nel menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio) e selezionando la voce Audio e notifiche dalla schermata che si apre.

Dopodiché devi premere sull’icona dell’ingranaggio collocata accanto alla voce Generali, devi selezionare l’opzione Suoneria telefono e devi scegliere di completare l’operazione con Media Storage (solo una volta):
in questo modo ti verrà mostrata la lista completa delle suonerie disponibili sullo smartphone e potrai scegliere quella che più ti aggrada.
Se installi il file manager gratuito ES Gestore File e selezioni quest’ultimo dal menu Suoneria telefono, puoi navigare liberamente nelle cartelle del device e selezionare così il brano da usare come suoneria.



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Se vuoi impostare una suoneria per un contatto in particolare, seleziona quest’ultimo nella app Contatti di Android e premi prima sull’icona della matita collocata in alto a destra e poi sul pulsante (…) collocato anch’esso in alto a destra. Dopodiché seleziona l’opzione Imposta suoneria dal menu che si apre e scegli la suoneria che vuoi usare per il contatto.



Per cambiare il suono di notifica predefinito, invece, torna nel menu Impostazioni > Audio e notifiche > Generali di Android e fai “tap” sulla voce Suono di notifica predefinito.

App per scaricare suonerie su Android

In conclusione, ti segnalo che esistono delle ottime applicazioni gratuite per Android, come ad esempio Zedge, che permettono di scaricare suonerie da Internet e di impostarle come suoneria predefinita su Android in pochi e semplici “tap”.
Te ne ho parlato in maniera più approfondita nel mio tutorial dedicato alle suonerie per Android:
leggilo e non te ne pentirai!



come programmare app android



come programmare app android

Sei molto soddisfatto del tuo smartphone Android e pensi che il Play Store di Google sia pieno zeppo di app interessanti ed utili.
Ciononostante non riesci proprio a trovare la risorsa che fa al caso tuo?
Se la risposta è “si” sappi che puoi rimediare cimentandoti nel programmare app Android.

Probabilmente non ci hai mai pensato ma programmare app Android può essere sicuramente un’ottima soluzione per creare un’applicazione che sia in grado di rispondere in tutto e per tutto alle tue esigenze e, perché no, anche a quelle di tanti altri utenti.
Chiaramente per poter programmare app Android occorre una certa dose di impegno ma studiando un po’ la materia è possibile ottenere dei risultati di buon livello sin dalla prima esperienza.



Se la cosa ti interessa e desideri quindi scoprire come fare per programmare app Android ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di dedicarti alla lettura di questa apposita guida.
Vedrai che alla fine mi darai ragione sul fatto che programmare app Android era davvero una buona idea.

Come ti ho già anticipato nelle righe precedenti per poter programmare app Android è indispensabile apprendere qualche nozione di programmazione.
Le applicazioni Android sono infatti basate su un linguaggio di programmazione che può essere definito come una sorta di dialetto del Java.



Per programmare app Android è quindi necessario utilizzare il programma gratuito Java SE Developmenti Kit.
Per scaricare Java SE Developmenti Kit sul tuo computer premi qui e poi fai clic sulla versione più adatta al tuo sistema operativo presente sotto la voce Download della sezione Java Se Developmenti Kit 8u45.

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È inoltre indispensabile effettuare il download di Android Studio, un’applicazione gratuita per sistemi operativi Windows, OS X e Linux che mette a tua disposizione tutto il necessario per programmare app Android.
Per scaricare Android Studio clicca qui e poi premi sul pulsante verde Download Android studio collocato nella parte alta della pagina Web visualizzata.

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Ora che disponi dei due strumenti base per poter programmare app Android ti suggerisco di cliccare qui per collegarti al sito Web di Html.it e consultare l’apposita guida, estremamente dettagliata e in lingua italiana, che spiega passaggio dopo passaggio come realizzare applicazioni per la piattaforma Android.

Dopo che avrai provveduto a creare la tua app per dispositivi Android dovrai distribuirla su Play Store.
Per fare ciò ti basta aprire un account come sviluppatore e inviare a Google l’applicazione da te programmata corredata da qualche screenshot illustrativo, un’icona e una descrizione.



Per attivare un account da sviluppatore ti basta cliccare qui e compilare il modulo che visualizzi nella pagina web che andrà ad aprirsi avendo cura di fornire tutte le informazioni che ti vengono richieste.
Tieni presente che dovrai anche versare 25$ una tantum tramite la carta di credito collegata al tuo profilo Google.
Inoltre nel caso in cui dovessi decidere di distribuire applicazioni a pagamento dovrai aprire un account venditore su Google Wallet cliccando qui e compilando l’ulteriore modulo presente nella pagina Web visualizzata.

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Se nonostante le indicazioni che ti ho fornito e l’impegno messo pensi che programmare app Android non faccia al caso tuo prima di gettare la spugna ti suggerisco di fare un ultimo tentativo provando MIT App Inventor.
Si tratta infatti di un servizio online gratuito grazie al quale puoi programmare app Android senza dover studiare il linguaggio di programmazione ma che a differenza degli strumenti che ti ho indicato in precedenza risulta un po’ più limitato.

Per programmare app Android con MIT App Inventor clicca qui per collegarti al sito Internet del servizio.
Nella pagina Web che andrà ad aprirsi premi sul pulsante arancione Create! collocato in alto a destra e poi fai clic sul pulsante Permetti per collegare il servizio al tuo account Google.
Successivamente premi su I accept the terms of services! per accettare i termini e le condizioni del servizio ed attendi che l’editor online di MIT App Inventor venga caricato.



A questo punto per cominciare a programmare app Android premi sul pulsante Start news project collocato in alto a destra, compila il campo Project name: assegnando un nome al progetto dell’applicazione che stai per creare e poi premi su OK.

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Utilizza ora le sezioni e gli strumenti disponibili a schermo accessibili dalla barra laterale di sinistra per cominciare a programmare app Android.
Puoi ad esempio utilizzare la sezione Basic per aggiungere alla tua app elementi quali pulsanti, immagini, caselle di selezione e molto altro ancora, puoi invece sfruttare la sezione Media per selezionanare componenti multimediali quali foto e video, puoi servirti della sezione Screen arrangement per riordinare gli elementi inclusi nell’app e via di seguito. Per inserire qualsiasi oggetto all’interno della tua app puoi selezionarlo con il mouse dalla barra laterale di sinistra e trascinarlo all’interno della schermata della app.

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Per creare una nuova schermata devi invece cliccare sul pulsante Add screen in alto e digitare il nome da assegnarle nella finestra che si apre.

Puoi inoltre regolare le proprietà degli elementi inseriti nella app, come ad esempio dimensioni e caratteri di scrittura, utilizzando le opzioni visualizzate nella barra laterale di destra quando selezioni un oggetto con il mouse.



Se invece vuoi associare azioni ed eventi agli oggetti inseriti nella tua applicazione ti basta sfruttare la sezione Components cliccando sull’apposito pulsante collocato in alto a destra ed incastrare tra loro le variabili disponibili nel menu di sinistra agli elementi presenti nell’editor.

Ad operazione completata puoi salvare l’app programmata direttamente sul tuo computer sotto forma di file .aia da trasferire in un secondo momento sullo smartphone.
Per fare ciò clicca sulla voce Projects collocata in alto a destra e poi clicca sulla voce Export selected project (.aia) to my computer.
Per salvare l’app informato .apk devi invece cliccare sulla voce Build annessa al menu collocato nella parte alta della schermata del servizio online e poi premere su App (save.apk to my computer).
Puoi anche trasferire l’app direttamente sul tuo dispositivo Android mediante QR code facendo clic sulla voce App (provide QR code for .apk).



come ritrovare il cellulare android



come ritrovare il cellulare android

Ogni tanto ti capita di avere la testa fra le nuvole e di lasciare il telefonino in locali pubblici o a casa di amici? Allora potrebbe tornarti utile il servizio gratuito che Google offre a tutti gli utenti Android e che permette di localizzare il proprio telefono da remoto in caso di smarrimento. Il suo funzionamento è molto simile a quello di “Trova il mio iPhone” sui dispositivi Apple, permette di localizzare lo smartphone su una mappa da remoto, di farlo squillare e di cancellare tutti i dati presenti sulla sua memoria.

Così come tutti i sistemi di localizzazione da remoto, anche il sistema di localizzazione targato Google richiede che il telefono sia acceso e connesso a Internet per funzionare, cosa che ne limita l’utilità in caso di furto (basta che il ladro sia abbastanza scaltro da spegnere il device dopo il “colpaccio” per renderne impossibile il rintracciamento), ma per fortuna ci sono anche delle soluzioni alternative più complete.



Nella guida di oggi, vedremo dunque come ritrovare il cellulare Android utilizzando sia il sistema di localizzazione offerto da Google sia alcune soluzioni di terze parti disponibili sul Play Store.
Che aspetti ad approfondire l’argomento?
Tutto quello di cui hai bisogno sono cinque minuti di tempo libero. Buona lettura!

Gestione Dispositivi Android

Per ritrovare il cellulare Android con Gestione Dispositivi Android, il servizio di localizzazione offerto gratuitamente da Google, devi innanzitutto attivare il GPS sul tuo smartphone e autorizzare il servizio a svolgere il suo lavoro.



Recati quindi nel menu con la lista delle app installate sul tuo smartphone e premi sull’icona delle Impostazioni (l’ingranaggio grigio).
Nella schermata che si apre, seleziona la voce relativa alla Geolocalizzazione e, se necessario, sposta su ON la levetta relativa alle funzioni di localizzazione (in alto a destra).

Ad operazione completata, torna nel menu con la lista delle app installate sul tuo smartphone e avvia Impostazioni Google (l’icona dell’ingranaggio con la lettera “G” stampata al centro).
Seleziona quindi la voce Sicurezza dalla schermata che si apre e attiva le funzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto spostando su ON le relative levette.



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Missione compiuta! Ora puoi ritrovare il cellulare Android su cui è stata attivata la localizzazione da remoto collegandoti al sito Internet Gestione Dispositivi Android e accedendo con il tuo account Google.
Naturalmente deve trattarsi dello stesso account Google configurato sul telefono (quello che trovi nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, o che comunque puoi aggiungere dalla medesima schermata).  



Ad accesso effettuato, attendi qualche secondo affinché il telefono venga visualizzato sulla mappa e decidi il da farsi.

Al termine del rilevamento, infatti, oltre a conoscere la posizione attuale del tuo telefono puoi far squillare il dispositivo, bloccarlo o cancellare tutti i dati presenti sulla sua memoria.



Per lanciare l’allarme, clicca sul pulsante Fai squillare due volte consecutive e il dispositivo squillerà ininterrottamente per cinque minuti (o fino a che qualcuno non premerà il tasto di accensione). Per cancellare il contenuto del cellulare, invece, fai click sul pulsante Cancella per due volte consecutive e Android eliminerà automaticamente app, foto, musica e impostazioni del telefono.
Alcuni dati presenti sulla scheda microSD potrebbero non essere eliminati.
Al termine dell’operazione la localizzazione remota del device non funzionerà più.

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Infine c’è la funzione Blocca che sostituisce la lock screen predefinita di Android con una schermata di sblocco protetta da password.
Per sfruttarla, clicca sul pulsante Blocca e compila il modulo che ti viene proposto digitando la password da usare per bloccare il telefono nei campi Nuova passwordConferma password, un messaggio per il ripristino da visualizzare nella lock screen (opzionale) e un numero di telefono che vuoi rendere contattabile da parte di chi dovesse trovare lo smartphone (opzionale).

Nota: se vuoi, puoi usare Gestione Dispositivi Android anche da altri smartphone o tablet Android, basta installare l’apposita applicazione disponibile sul Google Play Store.



Cerberus

Come accennato in apertura del post, Gestione Dispositivi Android è un ottimo servizio ma risulta un po’ limitato quando si tratta di rintracciare un cellulare rubato.

Chi cerca una soluzione più efficace in caso di furto, farebbe bene ad optare per soluzioni di terze parti, come Cerberus che al costo di 5 euro/anno (dopo 7 giorni di prova gratuita) permette di avere una soluzione anti-furto completa sul proprio smartphone.



Grazie a Cerberus, è possibile localizzare il proprio smartphone da remoto, bloccarlo, formattarlo, farlo squillare e compiere tante altre operazioni che Gestione Dispositivi Android non offre.
Ad esempio è possibile scattare foto e registrare video di nascosto, ottenere l’elenco delle chiamate o dei messaggi recenti, ricevere informazioni sulla rete dati o WiFi a cui è connesso il telefono rubato e molto altro ancora.

A rendere Cerberus particolarmente utile in caso di furto sono i suoi sistemi di protezione, grazie ai quali l’applicazione può riattivare il GPS in automatico (richiede il root), può ricevere comandi via SMS (quindi funziona anche in assenza di connessione Internet) e può nascondersi dai menu di sistema in modo da rendere invisibile la sua presenza.



Interessante, vero?
Allora apri subito il Play Store e scarica la versione di prova di Cerberus premendo sui pulsanti InstallaAccetto. Dopodiché avvia l’applicazione, premi sul pulsante Crea un account Cerberus e crea il tuo account gratuito sulla rete di Cerberus.
Questo account ti permetterà poi di rintracciare il telefono e comandarlo da remoto.

A registrazione completata, segui la procedura di configurazione dell’applicazione per farla entrare in azione. Pigia quindi sui pulsanti Abilita amministratore dispositivo e Attiva per autorizzare Cerberus a comandare il tuo smartphone (senza questa autorizzazione la app non può funzionare) e se hai un telefono sbloccato tramite root, premi anche su Concedi permesso Superuser per sbloccare le funzioni di Cerberus che richiedono il root (riattivazione del GPS e permanenza dell’anti-furto dopo il reset di Android).



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A questo punto sei già protetto da Cerberus e puoi localizzare/comandare il tuo smartphone da remoto, ma, se vuoi, puoi regolare le impostazioni della app agendo nel suo menu principale.
Ad esempio mettendo il segno di spunta accanto alla voce Nascondi dalla lista applicazioni puoi rendere invisibile l’applicazione, attivando le funzioni Blocca menu PowerBlocca status bar impedirai ai ladri di spegnere il telefono o visualizzare la barra di stato dalla lock screen e così via.



Pigiando sull’icona ad hamburger che si trova in alto a sinistra potrai inoltre configurare la cattura foto automatica di Cerberus, il sistema SIM checker che invia un avviso in caso di cambiamento della SIM nel telefono e potrai impostare delle azioni automatiche (Configurazione AutoTask) che l’applicazione deve compiere in determinate circostanze.

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Per ritrovare il cellulare Android utilizzando Cerberus, collegati al sito Internet cerberusapp.com, clicca sul pulsante Login collocato in alto a destra ed esegui l’accesso usando il tuo account di Cerberus (quello che hai creato durante il setup iniziale dell’applicazione).

Ad accesso effettuato, attendi qualche secondo e dovresti vedere la posizione del tuo smartphone su una mappa di Google Maps.
Per comandare il dispositivo da remoto, usa il menu a tendina collocato in alto a sinistra.
All’interno del menu ci sono le opzioni per bloccare il device, mostrare un messaggio, far partire un allarme, ottenere la cronologia delle posizioni, scattare foto, realizzare video e molto altro ancora.



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Se non riesci a localizzare il telefono da remoto con Cerberus, ricordati che puoi comunque comandare il dispositivo da remoto con gli SMS.
Per maggiori informazioni su questa funzionalità consulta la guida inclusa nell’applicazione.



Android Lost

Android Lost è una soluzione gratuita che si pone come alternativa a Gestione Dispositivi Android e Cerberus: non offre tutte le funzioni di quest’ultimo, non è altrettanto semplice da usare, ma risulta più completo del servizio di localizzazione offerto “di serie” da Android.

Con Android Lost, puoi localizzare lo smartphone da remoto, bloccarlo, formattarlo, scattare foto, registrare l’audio e perfino riattivare GPS e connessione Internet in caso di disattivazione (anche se queste funzioni non sono sempre disponibili).
L’applicazione permette inoltre di comandare Android tramite SMS, di visualizzare messaggi personalizzati sullo schermo del telefono e di far squillare il dispositivo.



Per usare Android Lost sul tuo smartphone, scarica la app dal Google Play Store, avviala e concedile i permessi da amministratore premendo prima sul pulsante Request Administrator Rights e poi su Attiva.
Nel menu di Android, l’applicazione sarà rappresentata con il nome Personal Notes e l’icona di un Blocco Note, per non dare nell’occhio.

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A questo punto non ti resta che collegarti al sito Internet AndroidLost.com e autenticarti con il tuo account Google (lo stesso configurato sul telefono da localizzare).
Clicca quindi sulla voce Sign In che si trova in alto a destra, se necessario effettua il login con il tuo account Google e clicca sul pulsante Permetti per completare il processo di autenticazione.

Ora puoi localizzare il tuo telefono semplicemente selezionando la scheda Controls dal sito Internet di AndroidLost e cliccando sul pulsante Send location.
Entro qualche secondo visualizzerai una mappa di Google Maps con la posizione attuale del tuo smartphone.



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Per “sfogliare” e utilizzare gli altri comandi disponibili in Android Lost, clicca sulle icone che vedi sotto la scheda Controls:
in  Status trovi i comandi per attivare/disattivare le varie connessioni, in Messages quelli per inviare o ricevere messaggi dal cellulare, mentre in Security ci sono le funzioni per bloccare o formattare il telefono.



Se il telefono non può essere localizzato o comandato da remoto (magari perché non connesso a Internet), comandalo via SMS utilizzando i codici che trovi qui (sotto la voce Available SMS commands).

come tagliare un video su android



come tagliare un video su android

Hai appena registrato un video con il tuo smartphone Android e ti sei accorto di alcuni errori di registrazione che non ti permettono di condividerlo sui social network.
Essendo fuori casa, non hai la possibilità di utilizzare il software che utilizzi spesso per modificare i video sul tuo computer e, cercando una soluzione da utilizzare sul tuo dispositivo portatile, non hai trovato nulla di utile.

Avresti bisogno di un’app non troppo complessa da usare che, in pochi passaggi, ti consenta di modificare il video per condividerlo su Facebook, Instagram e altre piattaforme online.
Non preoccuparti, perché sei capitato nel posto giusto al momento giusto! In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come tagliare un video su Android con alcune app che permettono una modifica quasi istantanea dei filmati.



Scommetto che non vedi l’ora di scoprire i consigli che ho preparato per te, non è vero?
Allora mettiti comodo e dedicami alcuni minuti del tuo tempo, cerca di individuare l’applicazione più adatta alle tue esigenze e usala seguendo le indicazioni che trovi di seguito:
sono sicuro che non faticherai a trovare la soluzione giusta che fa al caso tuo.
Buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

Indice

  • Google Foto
  • InShot
  • YouCut
  • VidTrim
  • VideoShow
  • Altre app per tagliare un video

Google Foto

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Prima di mostrarti le applicazioni per la modifica dei video che puoi scaricare sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android, voglio parlarti di una soluzione che dovrebbe essere già preinstallata sul tuo dispositivo: Google Foto.

Google Foto funge da galleria ed editor multimediale per le foto e video su Android e, inoltre, grazie alla sua funzionalità di backup gratuito e automatico, può conservare copia dei file multimediali nel cloud di Google, senza il rischio di perderli.
Ti ho parlato dettagliatamente di quest’app in questa mia guida.
Adesso però passiamo all’azione e vediamo come usarla per tagliare i video.



Avvia l’applicazione tramite la sua icona (il simbolo di una girandola colorata) che trovi nella home screen; nel caso in cui non dovessi trovarla, forse lo smartphone o il tablet non è stato corredato con quest’app.
Se così fosse, puoi scaricarla dal Play Store in modo completamente gratuito.

Dopo averla avviata, individua il video che desideri tagliare e fai tap su di esso.
Eseguendo quest’operazione, il video entrerà in riproduzione:
interrompilo, facendo tap al centro dello schermo e premendo poi sull’icona con il simbolo ❚❚.



A questo punto, fai tap sull’icona con il simbolo di tre linee orizzontali che trovi in basso, per entrare nella modalità di modifica del video.
Nell’area sottostante all’anteprima del filmato, puoi visualizzare una barra con i fotogrammi del file multimediale.
Sposta le levette, che trovi rispettivamente alla destra e alla sinistra di questa barra, verso il centro dello schermo, in modo da impostare il punto di inizio e di fine del video.

Adesso, premi il pulsante Salva, situato in alto a destra, e attendi il completamento del salvataggio del progetto, che posizionerà il filmato nella memoria interna del dispositivo, accessibile tramite la Galleria oppure un qualsiasi file manager (ad esempio Files Go by Google).



InShot

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Nel caso in cui tu voglia utilizzare un’applicazione di terze parti per tagliare i video, ti consiglio di scaricare InShot, disponibile gratuitamente sul Play Store.
Effettuando una microtransazione al costo di 1,99 euro, è possibile rimuovere i banner pubblicitari e la filigrana che viene applicata sui video.
Quest’ultima, però, può essere rimossa di volta in volta in modo gratuito, visualizzando un banner pubblicitario.



Se sei interessato a utilizzare quest’applicazione, utilizza il link che ti ho fornito per aprire il Play Store e fai tap sul pulsante Installa e, infine, su Apri.
Dopo averla avviata, nella schermata principale, fai tap sul pulsante Video di e premi su Consenti, nell’avviso che visualizzi a schermo.
Scegli quindi il video da modificare dalla Galleria e, nella nuova schermata, sposta le levette laterali che visualizzi nella barra dei fotogrammi in basso.

Dopo che hai indicato il punto d’inizio e di fine del video, fai tap sull’icona con il simbolo √ e premi poi sulla dicitura Salva, situata in alto a destra.
Premi quindi sul pulsante Salva e seleziona la qualità video tra quelle indicate a schermo.
Chiudi l’eventuale banner pubblicitario e attendi che il processo di conversione sia completato.



Puoi riprodurre il video direttamente dalla miniatura che ti viene mostrata alla fine del processo di salvataggio oppure visualizzarlo all’interno della cartella inshot, nella galleria multimediale del tuo smartphone o tablet Android.

YouCut

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Un’altra applicazione che puoi usare per tagliare un video su Android è YouCut, che è disponibile gratuitamente sul Play Store.
Al suo interno, sono presenti banner pubblicitari che possono essere rimossi effettuando una microtransazione al costo di 3,09 euro.

Se vuoi installare YouCut, scarica l’app dal Play Store, facendo tap sul pulsante Installa e poi su Apri.
Successivamente, nella schermata principale dell’app, puoi aggiungere i tuoi video facendo tap sull’icona con il simbolo [+], situata in basso.
Premi quindi sulla dicitura Consenti, nell’avviso che visualizzi a schermo, e seleziona il video da tagliare tra tutti gli elementi multimediali della galleria che ti vengono mostrati.



Il video verrà, in questo modo, aperto all’interno dell’applicazione nella modalità di editor, dove potrai effettuare il suo taglio.
Per effettuare quest’operazione, premi sull’icona Taglia (il simbolo di una forbice) presente tra gli strumenti in basso.
Sposta quindi le levette laterali verso il centro, impostando l’inizio e la fine del ritaglio e il gioco è fatto.
Se, invece, vuoi separare un video in due parti, dalla medesima schermata, premi sulla scheda Separa e imposta il fotogramma per la separazione delle scene.

Quando hai finito di modificare il video, premi l’icona con il simbolo √ e completa l’operazione, facendo tap sul pulsante Salva, collocato in alto a destra.
Dalla schermata che visualizzi, imposta la qualità del video e premi sulla dicitura Comprimi.
Chiudi l’eventuale banner pubblicitario e attendi il completamento del processo di salvataggio, che creerà una copia del video modificato all’interno della cartella youcut nella Galleria di Android.



VidTrim

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Un’altra app che ti consiglio di utilizzare per tagliare video su Android è VidTrim.
Quest’applicazione è disponibile gratuitamente sul Play Store, ma è possibile acquistare la versione Pro al costo di 2,39 euro, che rimuove la pubblicità e la filigrana sui video esportati.



Tramite il link che ti ho fornito, accedi al Play Store e premi sul pulsante Installa, per avviare la procedura di download e installazione dell’app.
Premi quindi il pulsante Apri per avviare VidTrim.
Prima di giungere alla schermata principale dell’applicazione, devi garantire i permessi per il corretto funzionamento della medesima:
premi, quindi, sul pulsante Get access e premi sulla dicitura Consenti, nell’avviso che visualizzi sul display.

Seleziona, ora.
il video da modificare, scorrendo l’interfaccia e facendo tap su di esso e, nella nuova schermata visualizzata, fai tap sull’icona con il simbolo di una forbice (Taglia) e sposta le levette laterali della barra in basso, per impostare il punto di inizio e di fine del video.
Premi poi l’icona con il simbolo di una forbice, in alto a destra, e seleziona la voce Salva come nuovo clip, se vuoi mantenere una copia del file originale, oppure Taglio originale, se vuoi sovrascrivere il video originale.



Quando l’operazione di esportazione sarà completata, premi sul pulsante Riproduci per visualizzare il risultato della tua modifica.
Il file verrà salvato nella memoria del tuo dispositivo, all’interno della cartella VidTrim.

VideoShow

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Un’altra famosa app per la modifica dei video su Android è VideoShow, che è disponibile al download gratuito tramite il Play Store.
Quest’app ha delle limitazioni che possono essere rimosse spendendo 6,99 euro per il pacchetto VIP, oppure acquistando le singole funzionalità.
Tra le limitazioni, ti segnalo l’applicazione di una filigrana sul video esportato e il salvataggio del filmato a una qualità massima di 720p.

Se sei interessato a quest’applicazione, scaricala e installala dal Play Store, tramite il link che ti ho fornito, usando il tasto Installa e, infine, avviala facendo tap sul pulsante Apri.
Dopo aver avviato l’applicazione, premi sul pulsante Consenti per garantirle l’accesso alla memoria del dispositivo.



Per eseguire la procedura di taglio del video, hai due possibilità:
utilizzare l’editor avanzato, che porta con sé tutte le limitazioni di quest’applicazione, oppure lo strumento di ritaglio, che ti permette di effettuare solo il taglio di un video, senza che venga applicata alcuna filigrana.

In questo caso, ti consiglio di utilizzare quest’ultima opzione, facendo tap sul pulsante Rifilare (l’icona con il simbolo di una forbice), che trovi nella sezione Utensili.
Scegli adesso se eseguire un taglio singolo (Trim) o più tagli fondendo i clip in un solo video (Trim e fondersi).



In questa mia guida, ti indicherò come utilizzare la funzionalità Trim.
Dopo averla selezionata, scegli quindi il video da importare e, nella nuova schermata, sposta le levette laterali della barra dei fotogrammi che trovi in basso, per impostare la lunghezza del taglio del filmato.
Fai tap sulla dicitura Taglia in basso e scegli il metodo di ritaglio e quello di esportazione, dalla schermata che ti viene mostrata.

Infine, premi sull’icona con il simbolo √, situata in alto a destra e attendi il completamento dell’esportazione del filmato, presente all’interno della cartella locale DCIM > VideoShow.



Altre app per tagliare un video

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Se sei interessato a scaricare altre applicazioni per tagliare video su Android, te ne posso consigliare alcune che possono fare al caso tuo. Ad esempio, puoi scaricare l’applicazione Quick – Editor Video GoPro che risulta molto semplice e intuitiva, con molti strumenti a disposizione per il taglio e la modifica di un video.
È un’app completamente gratuita, scaricabile dal Play Store, senza pubblicità e senza acquisti in-app.
Meglio di così?



Oltre a quest’app, potrebbe interessarti anche Adobe Premiere Clip, sviluppata dalla nota azienda Adobe.
Quest’app gratuita ricalca, anche se soltanto concettualmente, la filosofia del software Adobe Premiere Pro, proponendo degli strumenti rapidi e professionali per l’editing di video.

Le app che voglio consigliarti non finiscono qui:
ci sono anche PowerDirector e KineMaster, che risultano essere degli strumenti professionali, ma gratuiti, simili a quelli che puoi scaricare sul computer.
Se vuoi approfondire la conoscenza di tutte le app di cui ti ho parlato in questo paragrafo, ti consiglio di leggere le mie guide sulle app per ritagliare video e sulle applicazioni per tagliare video:
lì troverai spiegato in maniera dettagliata come funzionano.



come unire due foto android



come unire due foto android

Uno dei tuoi passatempi preferiti è quello di scattare foto con il tuo smartphone, uno smartphone Android per la precisione, e con il passare del tempo sei diventato un fotografo sempre più bravo.
Per valorizzare alcuni dei tuoi scatti, hai pensato bene di creare dei collage unendo alcune delle foto che hai realizzato, ma dal momento che non sei molto bravo nell’usare i telefonini non sai ancora come unire due foto su Android con precisione.
Beh, non ti preoccupare:
ti annuncio che sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto!

Nel tutorial di oggi, infatti, ti illustrerò il funzionamento di alcune applicazioni gratuite che permettono di unire foto in pochi tap direttamente da smartphone o tablet Android:
tutto in pochissimi tap e a costo zero.
Sì, hai letto proprio bene! Le app di cui sto per parlarti si possono scaricare e usare gratis e il loro funzionamento risulta intuitivo anche per chi, come te, non è un esperto di collage fotografici o di smartphone.



Dimmi, sei pronto per approfondire la lettura di questo tutorial?
Bene, allora non perdiamo ulteriore tempo in chiacchiere e passiamo subito all’azione! Mettiti bello comodo, prenditi il tempo che ti serve per leggere i prossimi paragrafi e prova le varie applicazioni che “incontrerai” nel corso dei prossimi minuti cercando di individuare quella che fa maggiormente al caso tuo.
Ti auguro una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento!

Image Combiner

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Image Combiner è una delle migliori app che tu possa utilizzare per unire due foto su Android.
Questa soluzione, completamente gratuita, è semplicissima da utilizzare:
basta avviarla, selezionare le foto da unire (è possibile unire anche più di due foto) e scegliere se “incollarle” in modalità landscape (orizzontale) o in modalità portrait (vericale).

Dopo aver provveduto a scaricare Image Combiner sul tuo device, avvia l’app, fai tap sul bottone Add Image e, nel menu che compare a schermo, seleziona la prima foto che vuoi unire; dopodiché ripeti l’operazione per selezionare la seconda immagine (ed altre eventuali immagini) da unire a quella scelta precedentemente e il gioco è fatto.



Volendo, puoi anche spostare l’ordine delle foto facendo tap sul simbolo (≡) collocato accanto alla miniatura di ciascuna immagine oppure puoi ruotarla o modificarne le dimensioni premendo, rispettivamente, sul simbolo della freccia  o sull’icona dell’immagine con il panorama. Pigiando sui pulsanti Vertical e Horizontal, invece, puoi selezionare l’orientamento dell’immagine nella quale sono state “fuse” le foto selezionate.

Dopo aver impostato tutti i dettagli, fai tap sul pulsante Combine per visualizzare l’anteprima di quello che sarà il collage e, se ti ritieni soddisfatto del risultato ottenuto, premi sul bottone Save e poi su OK nel menu che compare per salvare il collage sul tuo device.
L’immagine comprendente le foto unite verrà salvata in una cartella che sarà creata ad hoc nella galleria del tuo dispositivo.



Screenshot Join

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Un’altra applicazione che ti consiglio di provare se vuoi unire foto su Android è Screenshot Join, una soluzione gratuita che fa della semplicità il suo vero punto di forza.
Oltre a unire foto in pochi tap, questa app integra anche un utile funzione che consente persino di fare screenshot di intere pagine Web.
Interessante, vero?



Utilizzare Screenshot Join è davvero semplice:
basta selezionare le foto da unire e scegliere l’orientamento dell’immagine, tutto qui! Prima di illustrarti nel dettaglio il funzionamento di questa applicazione, però, ci tengo a dirti che in essa sono presenti alcuni banner pubblicitari rimovibili effettuando un acquisto in-app di 1,59 euro.
Naturalmente, non sei obbligato a eliminare la pubblicità, dal momento che non è per nulla invasiva!

Non appena avrai portato a termine il download di Screenshot Join sul tuo device, avvia l’app per giungere sulla sua schermata principale, premi sul riquadro Select Image 1 e, nel menu che compare, seleziona l’opzione Screenshot o Gallery, in base alla “sorgente” dalla quale vuoi prelevare la foto.
Dopodiché, premi sul riquadro Select Image 2 e ripeti le operazioni che ti ho appena descritto per selezionare la seconda foto da unire a quella scelta in precedenza.



A questo punto, premi sul simbolo della freccia bianca su sfondo rosso (in basso a destra) e, nel menu che compare, scegli l’orientamento dell’immagine selezionando una delle due opzioni disponibili:
Vertical, per “incollare” le due foto in modalità portrait o Orizzontal, per scegliere la modalità landscape.
Infine, salva il tuo lavoro premendo sul simbolo del floppy disk (in basso a destra) e premi nuovamente sul simbolo della freccia rossa per tornare alla schermata iniziale di Screenshot Join o, se preferisci, condividi l’immagine con altri utenti servendoti del pulsante Condividi.

Layout di Instagram

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Un’altra applicazione che può tornarti molto utile per unire foto su Android è Layout di Instagram.
Questa soluzione, sviluppata dallo stesso team del famosissimo social network fotografico, può essere scaricata gratuitamente sia su Android, che su iOS.
Permette di unire fino a 9 foto simultaneamente e, rispetto alle app di cui ti ho parlato in precedenza, offre la possibilità di applicare dei filtri come quelli che hanno reso tanto celebre Instagram.

Dopo aver scaricato Layout sul tuo smartphone o tablet, avvia l’app e, dopo aver visualizzato il breve video-tutorial che ne illustra le caratteristiche principali, premi sul pulsante Inizia.
Seleziona quindi la fonte dalla quale desideri prelevare le foto che vuoi unire facendo tap su Galleria, Volti o Recenti e scegli le foto che vuoi unire.



Come per magia, l’algoritmo di Layout comporrà in modo automatico dei fantastici collage realizzati con gli scatti che hai selezionato poc’anzi. Tu non devi fare altro che scegliere il template che ti piace di più (dal menu collocato in alto) ed eventualmente utilizzare gli strumenti situati in basso per applicare l’effetto specchio, per capovolgere una delle due foto, modificarne il bordo e quant’altro.

Non appena sarai soddisfatto del tuo lavoro, premi sulla voce Salva collocata in alto a destra e condividi l’immagine su Instagram, Facebook o su altri social network usando le apposite funzioni disponibili nell’app.



Unire Due Foto In Una

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Le app di cui ti ho parlato nelle righe precedenti ti sembrano un po’ monotone e vorresti provare qualcosa di più divertente e originale?
Credo di avere la soluzione adatta a te:
l’app Unire Due Foto In Una.
Anche in questo caso ci troviamo al cospetto di una soluzione gratuita al 100%, facile da utilizzare e grazie alla quale è possibile creare dei collage fotografici davvero originali e suggestivi.



Dopo aver scaricato l’app Unire Due Foto In Una sul tuo device, avviala e, nella sua schermata iniziale, seleziona le due foto che desideri unire; dopodiché premi sul pulsante giallo Continue che compare in basso.
Successivamente, utilizza uno dei pulsanti situati in basso per utilizzare uno degli strumenti inclusi nell’app:
fai tap sul simbolo dei fogli sovrapposti, per modificare il layout della composizione; premi sul simbolo della cornice, per decorare la composizione con una cornice oppure premi sul simbolo (T) per aggiungervi del testo.

Quando sarai contento del risultato ottenuto, fai tap sul simbolo (v) collocato in alto a destra e scegli una delle opzioni di salvataggio e condivisione fra quelle disponibili.
Hai visto com’è stato semplice e divertente utilizzare quest’app?



Altre app per unire foto su Android

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Le applicazioni di cui ti ho parlato nei paragrafi precedenti non ti hanno particolarmente soddisfatto?
In tal caso, dai un’occhiata alle soluzioni che trovi elencate proprio qui sotto; sicuramente ne troverai qualcuna che possa fare al caso tuo!



  • Pic Collage (Android/iOS/Windows) — questa è una delle applicazioni più utilizzate dagli utenti che amano creare collage fotografici.
    Il motivo?
    Beh, Pic Collage integra numerosi modelli e griglie che permettono di realizzare collage fotografici, anche molto articolati, in pochi tap.
    Per avere maggiori dettagli su come utilizzare al meglio Pic Collage, leggi il mio post dedicato alle applicazioni per fare collage.
  • Pics Collage (Android) — si tratta di un’applicazione che non solo permette di unire e affiancare le foto creando dei fantastici collage fotografici, ma consente anche di utilizzare alcuni utili strumenti di editing e migliorare i propri scatti, aggiungervi del testo e quant’altro.
    Ti piacerebbe sapere nel dettaglio come utilizzare Pics Collage?
    Bene, allora leggi pure il tutorial in cui parlo delle app per fare collage:
    lì troverai tutte le informazioni che ti occorrono per apprendere il funzionamento dell’applicazione.
  • Adobe Photoshop Mix (Android/iOS) — questa soluzione gratuita, sviluppata da Adobe, permette di unire due o più foto e offre alcuni strumenti di editing che permettono di fare ritocchi piuttosto avanzati ai propri scatti.
    Se vuoi avere maggiori dettagli sulle caratteristiche e le funzionalità di Adobe Photoshop Mix, leggi il tutorial in cui ti parlo delle app per Photoshop.
  • Photo Grid (Android/iOS) — oltre a unire foto, hai la necessità di unire anche dei video?
    Photo Grid potrebbe essere la soluzione più adatta a te.
    Quest’app gratuita, infatti, presenta numerose caratteristiche interessanti:
    integra più di 300 modelli adattabili alle proprie necessità, include 60 filtri che possono essere adoperati per abbellire i propri scatti, permette di creare dei fantastici videocollage utilizzando fino a 4 filmati alla volta e molto altro ancora.