come spiare cellulare android



come spiare cellulare android

Ultimamente molte persone mi hanno contattato per chiedermi se potevo scrivere un tutorial come spiare un cellulare Android.
Non è la prima volta che ricevo richieste simili e posso immaginare che la richiesta provenga da persone che nutrono qualche sospetto sulle attività svolte dai propri partner.
Posso capire quindi che mi venga fatta una richiesta sulla base di queste spiacevoli situazioni, ma va premesso che questo genere di attività sono inadeguate dal punto di vista morale e possono sfociare facilmente in violazioni della legge.
Va detto però anche detto che esistono delle situazioni in cui tenere sotto controllo lo smartphone di una persona può essere considerato lecito.

Mi riferisco infatti a quei casi in cui si ha il bisogno di monitorare – e dunque limitare – le attività svolte da un minore sul proprio cellulare (Android, in questo caso) o quando, per paura di subire un furto, si desidera monitorare il proprio smartphone per avere la possibilità di controllarlo da remoto, in caso di necessità.



Se tu ti trovi in una situazione del genere e stai cercando una soluzione per tenere sotto controllo un cellulare Android, qui sotto trovi indicati i nomi di alcune app che potrebbero fare al caso tuo.
Si tratta di applicazioni dedicate esclusivamente al parental control oltre che al monitoraggio da remoto degli smartphone, in caso di furto o smarrimento.
Mi raccomando, fanne un uso corretto e coscienzioso! Io non mi assumo alcuna responsabilità circa le modalità in cui utilizzerai questi strumenti.

Mobile Fence

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Se vuoi spiare cellulare Android con finalità di parental control puoi provare Mobile Fence, un’applicazione che consente di visualizzare numerose informazioni sul telefono da controllare e di comandare Android da remoto, per bloccare l’esecuzione di determinate app o la modifica di alcune impostazioni.

Installando Mobile Fence su uno smartphone, avrai a disposizione diverse funzioni pensate per il monitoraggio del dispositivo.
Potrai per esempio visualizzare la lista delle app utilizzate sul dispositivo dell’utente spiato, la cronologia delle chiamate e degli SMS effettuati di recente, l’elenco dei siti Internet visitati con maggior frequenza, e molto altro ancora.
Inoltre potrai monitorare la posizione geografica del telefono, bloccare l’accesso a determinate applicazioni, bloccare i numeri indesiderati e specificare gli orari in cui è possibile utilizzare determinate funzioni del cellulare.
Il tutto standotene comodamente seduto davanti al PC o utilizzando il tuo smartphone/tablet Android.



Al momento in cui scrivo, Mobile Fence è un’applicazione molto completa che viene distribuita gratuitamente per un periodo di 30 giorni.
Scaduta la versione di prova, tramite la quale è possibile provare tutte le funzionalità dell’applicazione pensata per il monitoraggio, bisognerà effettuare il pagamento dell’applicazione con prezzi che variano a seconda del numero di dispositivi che si desidera monitorare.
Si parte dal piano Famiglia 3 per monitorare fino a 3 dispositivi, al prezzo di 28,80$ all’anno, fino ad arrivare al piano Famiglia 10 che ti permetterà di monitorare fino a 10 dispositivi, al costo di 96$ all’anno.

Utilizzando l’app gratuitamente, volendo sfruttare i 30 giorni di prova, tieni conto che la configurazione iniziale del servizio richiede l’esecuzione attenta do alcuni passaggi, in quanto composta da due step.
Il primo prevede l’utilizzo dello smartphone/tablet dell’utente controllore (quindi del genitore) e il secondo del telefono dell’utente controllato (il figlio).
Affinché tutto funzioni a dovere, i dispositivi in uso devono essere stati sbloccati tramite la procedura di root.



  • Sul telefono dell’utente controllore (il genitore) bisogna installare Mobile Fence scaricandolo dal Google Play Store.
    Dopodiché bisogna aprire l’applicazione, seguire il breve tutorial che viene proposto al primo avvio e premere sul pulsante Registra per creare un account genitore.
    A procedura ultimata, occorre effettuare l’accesso con i dati scelti in fase di iscrizione a Mobile Fence, selezionare il proprio nome fra gli utenti disponibili e autorizzare la app ad acquisire diritti da amministratore sul dispositivo premendo su Attiva.
  • Sul telefono dell’utente da controllare(il quale deve essere sbloccato mediante procedura di root) bisogna installare Mobile Fence scaricandolo normalmente dal Play Store.
    Dopodiché bisogna aprire l’applicazione, seguire il breve tutorial iniziale ed eseguire l’accesso con i dati dell’account genitore creato sull’altro device.
    A login effettuato, bisogna premere sul pulsante Aggiungi un figlio, specificare nome, data di nascita e sesso dell’utente da monitorare e premere sul bottone Aggiungi.
    Infine, bisogna scegliere l’account del figlio dalla lista degli utenti disponibili e autorizzare la app ad acquisire diritti da amministratore sul dispositivo premendo su Attiva.
    Al termine della procedura di configurazione iniziale, dai la conferma che il dispositivo in utilizzo è quello del minore da controllare, premendo su OK quando richiesto.
    Fatto questo potrai spiare e comandare da remoto lo smartphone dell’utente controllato collegandoti al sito Internet di Mobile Fence oppure utilizzando la app ufficiale del servizio sul tuo smartphone/tablet Android.

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La disposizione delle varie funzioni è molto intuitiva.
Nella pagina iniziale del pannello di gestione, chiamata Sommario Attività, trovi un riepilogo di tutte le attività svolte sul cellulare spiato (applicazioni usate, tempo di utilizzo, chiamate/SMS effettuati e ricevuti, siti Web visitati, testi digitati..ecc.).



Per avere una panoramica più dettagliata su tutte le attività, recati nella sezione Cronologia e seleziona una delle schede disponibili in quest’ultima: App per visualizzare la lista delle applicazioni usate di recente; Web per controllare l’elenco dei siti Web visitati sul telefono spiato; Posizione per visualizzare la posizione geografica del terminale e così via.

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Per comandare il cellulare da remoto, clicca invece sul pulsante Imposta regole che si trova in alto a destra e scegli nel minimo dettaglio quali funzioni di controllo attivare: Blocco app per bloccare l’utilizzo delle app selezionate; Blocco Funzioni del Dispositivo per impedire l’accesso a fotocamera, Blocco Giochi, Blocco di funzioni Wi-Fi o Bluetooth e tanto altro.

Spostandoti nelle schede Siti Web e Chiamate e Testi puoi scegliere quali siti Internet e quali numeri bloccare, mentre andando su Tempo di utilizzo puoi limitare gli orari in cui l’utente monitorato può utilizzare il suo smartphone.
È tutto molto semplice:
il monitoraggio e il blocco o la limitazione delle attività è a portata di clic.



Nel caso in cui avessi la necessità di disinstallare Mobile Fence dal telefono spiato, apri l’applicazione, premi sul pulsante Modalità genitori ed effettua l’accesso con i dati dell’account genitore.
Dopodiché fai “tap” sulla voce Impostazioni del dispositivo, premi sul pulsante Disinstalla e conferma l’operazione premendo OK.

Cerberus

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Vorresti “spiare” il tuo stesso cellulare per poterlo comandare da remoto in caso di furto o smarrimento?
Allora ti consiglio di provare Cerberus, un’applicazione antifurto molto famosa, robusta e affidabile che permette di monitorare qualsiasi smartphone Android da remoto e comandarlo via Web o via SMS (nel caso in cui la connessione Internet non fosse disponibile).
Costa 5 euro all’anno per il controllo di 1 dispositivo, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che consente di provarla per 7 giorni.

Per scaricare Cerberus sul tuo telefono, cercalo direttamente sul Play Store e installalo.
Dopodiché avvia l’applicazione, premi sul pulsante per crea un account Cerberus e compila il modulo che ti viene proposto con tutti i tuoi dati personali.



Ad operazione effettuata, premi su Abilita amministratore dispositivo e Concedi permesso Superuser (solo se hai un terminale sbloccato tramite root) per consentire a Cerberus di prendere il controllo del telefono.
Scegli quali funzioni di monitoraggio attivare dal menu configurazione principale e il gioco è fatto.

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Da questo momento in poi potrai monitorare il tuo stesso smartphone collegandoti al sito Internet di Cerberus o scaricando il client del servizio su un altro terminale Android.

Anche il pannello di amministrazione di Cerberus è estremamente intuitivo.
Attraverso quest’ultimo potrai visualizzare la posizione geografica del tuo smartphone (in tempo reale o all’ultima localizzazione effettuata, grazie alla cronologia degli spostamenti memorizzata automaticamente dalla app); potrai impostare la riattivazione automatica del GPS in caso di disattivazione (richiede il root) e potrai comandare la fotocamera per realizzare foto e video che ritraggono l’ambiente circostante (per capire esattamente dove si trova il device o scoprire l’identità dei ladri).



Inoltre con Cerberus potrai registrare l’audio dal microfono dello smartphone, visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo di quest’ultimo e molto altro ancora.
Provalo e non te ne pentirai!

Lost Android

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Un’altra ottima applicazione con la quale puoi spiare cellulare Android per finalità di antifurto è Lost Android, che è completamente gratis.
Una volta installata, questa app permette di comandare lo smartphone da remoto tramite Web o tramite SMS per accedere a una vasta gamma di funzioni.

Tra le funzionalità più interessanti di Android Lost viene offerta la possibilità di localizzare il terminale da remoto, attiva e disattiva Wi-Fi e GPS, far suonare l’allarme, cancellare il contenuto della memoria del telefono e molto altro ancora.



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Inoltre, non dimenticare che puoi localizzare e comandare da remoto il tuo smartphone anche con Find My Device, il servizio antifurto di Google fornito gratuitamente con tutti i dispositivi Android.
Ti ho spiegato dettagliatamente come utilizzarlo nel mio tutorial su come ritrovare il cellulare Android.



Nota:
spiare le attività di altre persone è un reato punibile dalla legge.
Questo tutorial è stato scritto a puro scopo illustrativo, io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso, potenzialmente improprio, che potresti fare delle indicazioni presenti in esso.

come trasferire whatsapp da iphone a android



come trasferire whatsapp da iphone a android

Finalmente è arrivato il momento da te tanto atteso:
hai acquistato un telefono Android nuovo di zecca e, pronto ad abbandonare per sempre il tuo vecchio iPhone, ti stai preparando a spostare tutti i tuoi dati da un telefono all’altro. Dopo aver riflettuto per qualche minuto, però, ti sei chiesto se fosse possibile trasferire WhatsApp da iPhone a Android, così da non perdere le tue chat, né i file ricevuti tramite l’app di messaggistica più usata al mondo.

Temi già una risposta negativa e hai paura che il passaggio da un sistema all’altro possa essere più doloroso di quanto immaginavi?
Non temere, credo proprio di poter venire in tuo aiuto:
in questa guida, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno i passaggi da compiere per spostare chat, file multimediali e tutto ciò che riguarda WhatsApp da un iPhone a un telefono Android, evitando il più possibile la perdita di dati per te importanti. In particolare, avrò cura di illustrarti nel dettaglio tutti gli step fondamentali da compiere per riuscire nell’intento:
creare un backup dell’iPhone, estrarre i dati di WhatsApp dallo stesso e ripristinarli sul nuovo telefono Android.



Come dici?
Ti senti rincuorato e adesso non vedi l’ora di metterti al lavoro?
Ben detto, cominciamo subito:
ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento.
Sono sicuro che, al termine di questa lettura, avrai le idee perfettamente chiare sul da farsi e che, dopo qualche minuto, riuscirai a raggiungere brillantemente l’obiettivo che ti sei prefissato.
Beh, a questo punto, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e… buona fortuna!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Trasferire WhatsApp da iPhone ad Android
    • Creare un backup con iTunes
    • Estrarre le conversazioni di WhatsApp
    • Ripristinare le conversazioni su Android

Informazioni preliminari

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Come ti ho già accennato nelle battute introduttive di questa guida, non esistono procedure ufficiali per trasferire WhatsApp da un dispositivo all’altro, quando i sistemi operativi sono diversi:
ciò succede, in pratica, perché i dati e i backup vengono creati in maniera profondamente diversa.

Ad ogni modo, esistono delle app e dei programmi di terze parti che possono essere impiegati per lo scopo, rendendo dunque possibile tale passaggio:
trattandosi però di soluzioni non progettate in via ufficiale, il loro impiego comporta comunque dei rischi.
Ad esempio, i programmi potrebbero improvvisamente smettere di funzionare, a causa delle modifiche ai sistemi di archiviazione di WhatsApp, oppure potrebbero non trasferire completamente tutti i dati richiesti.
Sebbene si tratti di eventualità non molto frequenti, è sempre bene che tu ne sia consapevole, prima ancora di fare qualsiasi cosa!



Nel caso specifico del trasferimento di WhatsApp da iPhone ad Android, per applicare i passaggi che intendo illustrarti di seguito, devi disporre di un computer (sia esso un PC equipaggiato con Windows che un Mac, è indifferente) su cui sia installato il software iTunes, dei cavi USB necessari per collegare sia l’iPhone che il device Android al PC e, infine, dell’app WazzapMigrator, disponibile su Google Play Store al prezzo di 5,99€. Purtroppo, nel momento in cui ti scrivo questa guida, non esistono soluzioni gratuite efficaci per portare a termine questa operazione.

Trasferire WhatsApp da iPhone ad Android

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Chiariti, a grandi linee, i passaggi che bisogna eseguire per trasferire WhatsApp da iPhone ad Android, è arrivato il momento di entrare nel concreto e di mettere il tutto in pratica.
Come ti ho già accennato poco fa, la procedura di spostamento si divide in tre passi fondamentali:
il primo prevede la creazione di un backup dei dati del “iPhone” tramite iTunes, il secondo comporta la “estrazione” delle conversazioni dal summenzionato backup, mentre il terzo, e ultimo, prevede la conversione e il ripristino delle chat sul nuovo dispositivo Android, tramite l’app WazzappMigrator.

Ancora una volta, ricorda che questa non è una procedura ufficiale e che, su alcuni dispositivi, l’app di conversione potrebbe non funzionare affatto o trasferire soltanto in parte sia le chat che i file multimediali:
tienilo bene a mente prima di andare avanti!

Creare un backup con iTunes

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Per avviare il processo di copia, crea innanzitutto sul computer un backup aggiornato e non cifrato dell’iPhone da cui spostare WhatsApp:
collega dunque il device al computer, avvia iTunes richiamandolo dal menu Start di Windows (accessibile tramite il pulsante a forma di bandierina collocata nell’angolo inferiore sinistro dello schermo) o dalla barra Dock di macOS (l’icona a forma di nota musicale) e clicca sul bottone a forma di iPhone collocato in alto a sinistra.

Nota:
se hai Windows e non disponi ancora del programma, scaricalo dalla sua pagina ufficiale, avvia il file di setup (ad es. iTunes6464.exe) e premi sui pulsanti Avanti, Installa, Sì, Sì Fine.
Su macOS, questa procedura non è necessaria, in quanto il programma è già installato di serie nel sistema operativo.
Per ulteriori indicazioni sul processo di installazione del software, puoi far riferimento al tutorial specifico che ho realizzato per lo scopo.



Fatto ciò, nella finestra che compare, apponi il segno di spunta accanto alla voce Questo computer, rimuovilo invece dalla casella Codifica backup iPhone (inserendo, se necessario, la password di cifratura impostata in precedenza) e, per creare il backup, clicca sul pulsante Effettua backup adesso.
Se necessario, prima di effettuare il backup, potresti dover sfiorare il pulsante Autorizza sul display dell’iPhone per consentire la comunicazione tra il “iPhone” e il computer.

Estrarre le conversazioni di WhatsApp

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Una volta completata la creazione del backup, devi estrarre i dati relativi a WhatsApp utilizzando il programma iBackup Viewer, disponibile gratuitamente sia per Windows che per macOS.

Per ottenerlo, collegati alla pagina segnalata poc’anzi e premi sul pulsante download for Windows, se disponi del sistema operativo Microsoft, oppure download for mac, se stai agendo da un Mac.
A questo punto, avvia il file scaricato (ad es.
iBackupViewerSetup.exe) e procedi con l’installazione del software seguendo le istruzioni fornite a schermo:
se ti trovi su Windows, premi sui pulsanti Next per quattro volte consecutive, InstallFinish.



Qualora stessi invece usando un Mac, lancia il pacchetto dmg scaricato in precedenza e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni del Mac:
per avviarlo, accedi a quest’ultima, fai clic destro sull’icona di iBackup Viewer, scegli la voce Apri dal menu visualizzato a schermo e premi successivamente sul pulsante Apri (devi farlo solo la prima volta che esegui il software).

Il programma, una volta aperto, dovrebbe riconoscere e importare in automatico i backup di iTunes presenti sul computer:
seleziona quello più recente (facendo attenzione alla data specificata subito sotto), premi il pulsante Raw Files (l’icona a forma di grafico) e attendi che il programma “estragga” i contenuti del backup.



A procedura ultimata, clicca sul pulsante Tree View (si trova a sinistra della voce Export), identifica la cartella AppDomainGroup-group.net.whatsapp.WhatsApp.shared dalla sezione sinistra del programma, fai clic sulla sua icona e premi sul file ChatStorage.sqlite, che si trova a destra.

In seguito, clicca sul pulsante Export…, seleziona la voce Selected… dal menu proposto, scegli dove salvare il file estratto (ad es.
sul desktop) servendoti del pannello di Esplora File/Finder e finalizza il tutto premendo sul pulsante Salva/Save.



Per estrarre la cartella dedicata ai file multimediali allegati alle conversazioni, fai doppio clic sulla cartella Message, premi sulla cartella Media contenuta al suo interno, per selezionarla, e accedi nuovamente all’opzione Export… > Selected…, avendo cura di salvare la cartella nella stessa posizione in cui hai provveduto a memorizzare il file precedente.
Quando hai finito, scollega l’iPhone dal computer, estrai la scheda SIM (che dovrai trasferire quanto prima nel telefono Android) e disinstalla WhatsApp.

Ripristinare le conversazioni su Android

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Il grosso è praticamente fatto:
completata l’estrazione dei dati, prendi il telefono Android, installa la scheda SIM al suo interno (per ottenere la medesima numerazione del backup), accendilo e installa WhatsApp direttamente dal Google Play Store.
Fatto ciò, avvia l’app di messaggistica e provvedi alla sua configurazione inserendo, quando richiesto, il numero di telefono della SIM inserita e il codice identificativo ricevuto tramite SMS (se necessario), avendo cura di rifiutare il ripristino di eventuali backup presenti in cloud (che, in questo modo, saranno persi).



A questo punto, acquista e installa WazzapMigrator sul telefono e collega quest’ultimo al computer, tramite il cavo USB in dotazione.
Fatto ciò, avvia Esplora File/Finder, seleziona l’icona del cellulare e incolla il file e la cartella salvati in precedenza direttamente nella cartella WazzapMigrator, residente nella memoria interna del dispositivo Android.
Se hai bisogno di indicazioni più specifiche sul trasferimento dei file tra Android e il computer, o se dovessi avere problemi con i driver, consulta liberamente la mia guida dedicata all’argomento.

Il grosso è praticamente fatto, ed è giunto finalmente il momento di scompattare le conversazioni copiate in precedenza.
Dunque, scollega il telefono Android dal computer, disinstalla WhatsApp e avvia l’app Wazzapmigrator:
dopo aver saltato il tutorial iniziale con qualche swipe verso destra, fai tap sulla voce Seleziona l’archivio iPhone e poi sul pulsante  per procedere alla ricerca automatica.



Una volta ricevuta la  conferma relativa alla presenza di un backup, sfiora il bottone play e aspetta che le conversazioni vengano convertite dal formato iPhone al formato Android (potrebbero volerci diversi minuti); infine, premi sul pulsante OK per finalizzare la copia dell’archivio nell’area di memoria preposta.

Finalmente ci siamo:
provvedi a installare nuovamente WhatsApp e configura ancora una volta l’app inserendo il numero di telefono e attendendo l’SMS di conferma:
se tutto è andato per il verso giusto, WhatsApp dovrebbe proporti di ripristinare il backup presente in memoria.
Per procedere, tocca il pulsante Ripristina collocato nella sezione Backup Locale, attendi qualche minuto affinché il backup venga ripristinato et voilà, WhatsApp è bello che trasferito! Per liberare un po’ di memoria, a questo punto, puoi cancellare tranquillamente i file contenuti nella cartella WazzapMigrator e, se lo desideri, eliminare anche l’app.



Se sei arrivato fin qui, devo dedurre che tu sia riuscito a trasferire WhatsApp da iPhone a Android senza alcun intoppo.
Ma aspetta, mi stai dicendo che vorresti altre dritte per spostare in modo semplice anche tutti gli altri dati?
Non hai che da chiedere:
ho infatti realizzato apposta per te un tutorial dedicato all’argomento, in cui ti ho spiegato per filo e per segno i metodi più semplici per spostare da iPhone ad Android dati come foto, video, musica, documenti e altri tipi di file.
Dagli un’occhiata, ti tornerà sicuramente utile!

emulatore android



emulatore android

Muori dalla voglia di provare alcune applicazioni per Android ma il tuo smartphone non le supporta?
Ti stai dilettando nello sviluppo della tua primissima applicazione per Android e stai cercando un software per eseguirla direttamente sul PC?
Allora non ci sono dubbi, per risolvere i tuoi problemi devi utilizzare un emulatore Android per computer.
E per fortuna soluzioni di questo tipo non mancano.

Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che esistono diversi software che permettono di scaricare applicazioni/giochi per Android e di eseguirli direttamente su Windows e MacOS o, addirittura, da browser Web oppure su sistemi operativi dedicati, semplicemente utilizzando mouse e tastiera.
Certo, le loro prestazioni non sono ancora paragonabili a quelle di uno smartphone top di gamma, ma ti posso assicurare che riescono a far “girare” anche videogame particolarmente complessi.



Non ci credi?
Allora prova tu stesso.
Scarica uno dei software che sto per consigliarti e utilizzalo come emulatore Android sul tuo computer. Ti ci vorranno pochissimi minuti e non dovrai spendere nemmeno un centesimo. Devi solo scegliere la soluzione che ti sembra più adatta alle tue esigenze (attenzione perché non supportano tutti il Google Play Store e non consentono tutti di utilizzare più applicazioni contemporaneamente!) e utilizzarla seguendo le indicazioni che trovi di seguito.
Buon divertimento!

Indice

  • BlueStacks (Windows/MacOS)
  • ARC Welder (Google Chrome)
  • Android x86 (sistema operativo)

BlueStacks (Windows/MacOS)

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Il primo emulatore Android a cui ti suggerisco di rivolgerti, per poter utilizzare il sistema operativo con il logo del robottino verde da computer è BlueStacks.
Non ne hai mai sentito parlare?
Si tratta di un famoso software per Windows e MacOS  che permette di emulare Android su computer e quindi di installare applicazioni e giochi direttamente dal Play Store.
La sua interfaccia utente è disponibile anche in lingua italiana, e per essere utilizzato non sono richieste operazioni di configurazioni complicate, come per esempio il dual boot.

La sua versione di base è gratuita ma presenta svariati banner pubblicitari sotto forma di consigli per l’installazione di alcune applicazioni promozionali; quella a pagamento, invece, costa 40 $ all’anno o 4 $ al mese e permette di rimuoverli.



Per scaricare BlueStacks sul tuo PC, clicca qui per collegarti al suo sito Internet ufficiale dell’emulatore e clicca sul pulsante Download Bluestacks 3 e poi su Download BlueStacks.
A download completato, apri il file appena scaricato e attendi che compaia la schermata iniziale del processo d’installazione di BlueStacks.

Se stai usando un computer Windows, per eseguire l’installazione premi su nella finestra di controllo dell’account utente e poi sul pulsante Installa Ora, in quanto la procedura di installazione di BlueStacks è stata semplificata notevolmente con le ultime versioni dell’emulatore. Qualora l’installazione di BlueStacks si interrompesse per la mancata rilevazione della scheda grafica da parte dell’applicazione, prova a ripetere l’operazione dopo aver aggiornato/installato i driver della tua scheda video.



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Se, invece, utilizzi un Mac, al termine del download, avvia il pacchetto in formato .dmg che hai scaricato dal sito di BlueStacks, fai doppio clic sull’icona presente al suo interno e completa il setup, cliccando in sequenza su ApriContinuare Installare.
Per confermare l’installazione, digita la password del tuo account utente su MacOS (quella che usi solitamente per accedere al sistema) e poi fai clic sul pulsante Installa assistente.



Fatto ciò, se richiesto, premi sul pulsante Apri le preferenze di sistema e, agendo tramite il pannello delle impostazioni del Mac, fai prima clic su Consenti e poi premi sul simbolo del lucchetto che è situato in basso a sinistra.
Infine, termina l’installazione di BlueStacks su macOS, digitando nuovamente la password del Mac e poi premi su Sblocca.

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Ad installazione completata, qualunque sia il sistema operativo da te in uso, BlueStacks si avvierà automaticamente e provvederà a scaricare da Internet tutti i componenti necessari al suo funzionamento (potrebbe volerci un po’).

Adesso devi associare BlueStacks ad un tuo account Google preesistente, in modo da attivare la possibilità di scaricare applicazioni e giochi dal Play Store. Per fare ciò, se già possiedi un account Google, digita i dati d’accesso facenti riferimento a quest’ultimo (email e password), effettua il login e conferma l’accettazione dei termini del servizio, premendo sui pulsanti Avanti, Accetto e Comincia a usare BlueStacks.



Se, invece, non possiedi già un account Google, prima di eseguire i passaggi che ti appena indicati provvedi subito a crearne uno; se non sai come fare, segui le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come creare account Google.

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Una volta effettuati tutti questi passaggi puoi finalmente procedere con l’installazione di una qualsiasi app o gioco Android.
Per fare ciò, individua l’icona del PlayStore di Android annessa alla schermata Home, fai clic sulla stessa e compila il campo di testo in alto, digitando nel motore di ricerca interno, il nome dell’applicazione Android o del gioco di tuo interesse.

Premi quindi il pulsante verde Installa che ti viene mostrato in corrispondenza della scheda di anteprima dell’app o del gioco e poi su fai clic su Accetto.
Attendi dunque qualche istante, affinché la procedura di installazione dell’app venga avviata e portata a termine, dopodiché fai clic sul pulsante Apri, per cominciare ad utilizzare l’app appena scaricata.



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Tutte le app scaricare mediante BlueStacks risulteranno accessibili cliccando sulla scheda Home annessa alla finestra del programma.
In qualsiasi momento, quindi, per utilizzare un’app o un gioco ti basta fare clic sulla sua icona, in modo da avviarla.



Se dopo averlo utilizzato, vuoi chiudere BlueStacks e tornare al desktop di Windows o alla scrivania di MacOS, premi  sulla X collocata in alto a destra e poi clicca su Si, per uscire completamente dal programma.

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ARC Welder (Google Chrome)

Sei alla ricerca di un emulatore Android ma vuoi evitare di installare nuovi programmi sul tuo computer?
Se la risposa è affermativa allora ti suggerisco di rivolgerti a ARC Welder.
Si tratta di un’applicazione per Chrome che permette di eseguire giochi e app per Android direttamente dal browser di casa Google.
Funziona abbastanza bene, ma ha due grosse limitazioni:
consente di eseguire una sola applicazione alla volta (per provarne un’altra bisogna cancellare quella usata in precedenza) e non supporta i Google Play Services.
Questo significa che non integra il Google Play Store (funziona con i pacchetti apk da scaricare separatamente) e non consente di eseguire tutte le app che richiedono questo componente.

Per installare ARC Welder sul tuo PC, apri Chrome, collegati alla pagina del Chrome Web Store che ospita l’emulatore Android facendo clic qui dopodiché clicca prima sul pulsante Aggiungi e poi su Aggiungi app.
Il download è piuttosto corposo (), quindi l’operazione potrebbe andare avanti per qualche minuto, cerca di portare pazienza.



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Al termine dell’installazione, avvia ARC Welder dal menu delle applicazioni di Chrome e clicca sul pulsante Choose presente nella finestra che si apre.
Successivamente, premi sul bottone +, seleziona il file apk dell’applicazione (o del gioco) che intendi emulare e imposta le tue preferenze di visualizzazione:
nel menu a tendina Orientation devi indicare se eseguire la app in verticale (portrait) o in orizzontale (landscape) mentre in quello Form factor devi scegliere se emulare lo schermo di un tablet o quello di un telefono (phone). Per finire, premi su Test e l’applicazione dovrebbe partire.



Se non sai dove procurarti le applicazioni e i giochi da utilizzare in ARC Welder, prova a visitare siti come ApkMirror e TorrApk che permettono di scaricare tutti i migliori software per Android in formato APK.

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Android x86 (sistema operativo)

Non ti accontenti di emulare Android su PC o Mac? Allora potresti valutare l’uso di Android x86, una speciale versione del sistema operativo ottimizzata per i computer e installarla in dual-boot con Windows, come se si trattasse di una distribuzione di Linux. Android x86 è completamente gratis, supporta quasi tutte le app e i giochi per Android e fornisce un accesso completo al Google Play Store.

Per poter utilizzare Android x86, devi scaricarne l’immagine ISO sul tuo computer e copiarne i file d’installazione su una chiavetta USB.
Per scaricare Android x86, collegati alla pagina di SourceForge che ospita il progetto facendo clic qui e scarica l’immagine ISO dell’ultima versione stabile del sistema operativo premendo sul pulsante verde Download.



A scaricamento completato, copia i file di installazione di Android x86 su una chiavetta USB dopodiché riavvia il computer tenendo collegata la chiavetta USB su cui hai copiato il sistema operativo, attendi che parta il setup, seleziona la partizione all’hard disk su cui utilizzare il sistema operativo e completa la procedura di installazione seguendo la procedura mostrata a schermo.

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Ad installazione ultimata, partirà automaticamente la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.
Imposta quindi l’utilizzo dell’Italiano come lingua per i menu e premi sul pulsante play che si trova sulla destra, collegati a una delle reti wireless disponibili ed esegui l’accesso al tuo account Google (se non lo hai già, puoi crearne subito attenendoti alle indicazioni presenti nella mia guida che ti ho segnalato nelle righe precedenti). Per finire, imposta il tuo nome utente.

A questo punto tutto dovrebbe funzionare a dovere e dovresti essere finalmente in condizione di emulare Android sul tuo computer.



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Per ulteriori dettagli riguardo il funzionamento e l’utilizzo di Android su computer, consulta la mia guida su come installare Android su PC mediante cui ho provveduto a spiegarti tutto in maniera dettagliata.
Mi raccomando, se hai anche soltanto un dubbio dagli uno sguardo.



le migliori applicazioni android gratis



le migliori applicazioni android gratis

Le applicazioni free must-have per Android.

Androd Assistant

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Android Assistant è una delle migliori applicazioni Android gratis per la manutenzione del sistema.
Si tratta di una raccolta di 18 strumenti grazie alla quale è possibile ottimizzare il proprio smartphone monitorando i processi in esecuzione, cancellando la cache, i file inutili dalla memoria del telefono, disattivando gli elementi superflui impostati per l’avviuo automatico, ottimizzando i consumi della batteria e spostando le applicazioni dalla memoria del telefono alle memory card SD.
È molto semplice da usare e non comporta grossi rischi per la stabilità del sistema.
Scarica da qui.

Instagram

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Recentemente acquisita da Facebook per la cifra record di 1 miliardo di dollari, Instagram è l’applicazione fotografica per smartphone (iPhone e Android) più famosa al mondo.
Permette di scattare foto con il proprio telefonino ed applicare ad esse degli spettacolari effetti vintage.
Le immagini ottenute, possono essere condivise online sulla rete di Instagram e su social network come Facebook e Twitter, in modo da essere giudicate dagli altri utenti.
Scarica da qui.

TVItaliane

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TVItaliane è una delle poche applicazioni funzionanti che permettono di guardare la TV italiana in streaming su Android.
Caratterizzata da un’interfaccia essenziale ma molto semplice da usare, consente di visualizzare tutti i canali di Rai, Mediaset ed altre emittenti del digitale terrestre in chiaro.
Alcuni canali hanno anche diversi mirror per la visualizzazione.
Per usarla, è necessario installare un paio di plug-in aggiuntivi per Android e funzione anche sugli smartphone meno potenti.
Viene prontamente aggiornata quando alcuni canali smettono di funzionare e può essere sfruttata anche su tablet.
Scarica da qui.

Freesmee

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Freesmee è un’applicazione gratuita per Android e gli altri principali sistemi operativi mobile che permette di inviare SMS gratis sfruttando diversi servizi internazionali.
Una volta installata sul proprio smartphone, la app consente di inviare messaggi gratuiti a tutti gli utenti di Freesmee tramite Internet (Wi-Fi o rete dati) ed SMS gratuiti sfruttando i servizi offerti da vari operatori internazionali.
Per usufruire dei messaggini gratuiti sulla rete SMS, occorre essere iscritti ai servizi che si decide di usare o essere clienti degli operatori a cui fanno riferimento.
Scarica da qui.

Evernote

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Evernote è una delle soluzioni più famose al mondo per creare, organizzare e sincronizzare annotazioni e todo.
È disponibile per tutti i principali sistemi operativi per computer ma anche su smartphone e tablet, compresi quelli equipaggiati con Android.
Tutte le note create con questa app, vengono sincronizzate automaticamente su tutti i dispositivi.
La versione base del servizio è gratuita, mentre chi ha bisogno di maggior spazio per allegati e note audio può sottoscrivere un abbonamento a pagamento.
Scarica da qui.

Dropbox

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Le presentazioni sono quasi superflue.
Dropbox è un popolarissimo servizio di cloud storage che permette di conservare i propri file su uno spazio online (in una cartella speciale denominata, appunto, “Dropbox”) e di averli sincronizzati su tutti i dispositivi su cui è installato il client di Dropbox.
Dropbox può essere installato su qualsiasi PC/Mac e qualsiasi smartphone/tablet.
La versione base del servizio offre 2GB di spazio gratuito per conservare i propri dati online.
Scarica da qui.

recuperare file cancellati android



recuperare file cancellati android

Hai cancellato per sbaglio delle foto dal tuo smartphone Android e ora non sai come fare a recuperarle? Niente panico.
Esistono delle applicazioni che consentono di recuperare file cancellati da Android usando direttamente il telefono o collegando il dispositivo al PC.
 Attenzione però, non aspettarti che facciano miracoli: come tutte le soluzioni di questo tipo, anche i software di cui sto per parlarti sono efficaci solo se la porzione di memoria che prima ospitava i dati non è stata ancora sovrascritta, cioè se non è stata ancora utilizzata per archiviare nuovi file.

Altra precisazione importante da fare è che la maggior parte delle app per il recupero dati richiede la presenza di un sistema Android sbloccato, quindi sottoposto alla procedura di root.
Se non sai di cosa sto parlando, prova a dare un’occhiata alla mia guida su come effettuare il root su Android.



Allora, sei pronto a cominciare?
Trovi tutte le applicazioni, e soprattutto le indicazioni, di cui hai bisogno qui sotto.
Prenditi cinque minuti di tempo libero, prova a mettere in pratica i suggerimenti che sto per darti e qualche risultato dovresti riuscire a portarlo a casa.
In bocca al lupo per il recupero dei tuoi dati!

DiskDigger (Android)

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Fatte tutte le doverose premesse del caso, direi che sei pronto a scoprire come recuperare file cancellati da Android. Lascia quindi che ti presenti DiskDigger.
Si tratta di un’applicazione che permette di recuperare foto, video, file audio e altri tipi di file cancellati dalla memoria e/o dalle memory card inserite nei telefoni Android.
È disponibile in una versione di base gratuita che consente di ripristinare solo foto in JPG e PNG e video nei formati MP4, M4V, M4A, 3GP e MOV e una a pagamento che costa 3,37 euro e consente di recuperare anche file musicali, immagini RAW, documenti di Office, PDF, pacchetti ZIP e applicazioni in formato APK.

Per recuperare i file cancellati dal tuo smartphone/tablet con DiskDigger, avvia l’applicazione e consenti la sua esecuzione con permessi di root rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare su schermo (es. Richiesta Superuser), dopodiché premi su No, thanks per continuare a utilizzare la versione free dell’applicazione e seleziona l’unità di memoria da cui vuoi recuperare i file (dovrebbe essere quella di dimensioni maggiori).



A questo punto, seleziona la partizione da scansione (dovrebbe essere quella in grassetto), apponi il segno di spunta accanto alle tipologie di file da trovare (nella versione gratuita di DiskDigger puoi selezionare solo foto in formato JPG e PNG) e avvia la ricerca di tutti i dati disponibili per il ripristino premendo sul pulsante OK.

Al termine della scansione (la cui durata dipende dalla grandezza dell’unità selezionata), individua i file da recuperare e premi sui loro nomi per visualizzarne un’anteprima.
Dopodiché apponi il segno di spunta accanto alle loro miniature, premi sul pulsante Recover che si trova in alto a sinistra e seleziona la destinazione in cui desideri esportare i dati:
premendo sull’icona della nuvola puoi salvare i file su un servizio di cloud storage o puoi auto-inviarteli via email (scelta consigliata), selezionando l’icona della cartella puoi esportare i dati in una cartella del telefono, mentre selezionando la freccia puoi caricare i dati su un server FTP.



Nota: l’anteprima viene visualizzata solo per alcuni tipi di file (es.
le foto), inoltre elementi come gli archivi ZIP e i pacchetti APK vengono mostrati senza i loro nomi originali (si chiamano tutti sector xx).
Purtroppo quando la funzione di anteprima non funziona devi fare vari tentativi per trovare quelli giusti.

PhotoRec (Windows/Mac/Linux)

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Se il tuo smartphone Android consente l’espansione della memoria tramite schede microSD e i file che hai cancellato per sbaglio si trovavano sulla memory card, puoi rivolgerti anche a PhotoRec. Si tratta di un’applicazione gratuita per Windows, Mac OS X e Linux (quindi per computer) che permette di recuperare i file dalle schede SD e da altre memorie rimovibili. Viene fornita in coppia con TestDisk, un altro software gratuito che consente di recuperare le partizioni perdute e di rendere nuovamente avviabili i dischi danneggiati, ma per il momento a noi interessa solo PhotoRec.

Per scaricare PhotoRec sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sulla voce Windows che si trova sotto la dicitura TestDisk & PhotoRec 7.0.
A download completato, inserisci la microSD del tuo smartphone/tablet nel PC, apri l’archivio zip che contiene PhotoRec, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile qphotorec_win.exe.



Nella finestra che si apre, espandi il menu a tendina collocato in alto, seleziona l’unità relativa alla microSD del tuo smartphone/tablet e clicca sulla sua partizione primaria (dovrebbe essere quella denominata FAT32FAT16 o exFAT). Apponi quindi il segno di spunta accanto alle voci FAT/NTFS/HFS+/ReiferFS e Free, clicca sul pulsante Browse e seleziona la cartella in cui esportare i file che andrai a recuperare dalla scheda.

Ora devi scegliere le tipologie di file da recuperare dalla microSD.
Clicca quindi sul pulsante File formats, azzera la selezione predefinita premendo sul bottone Reset e metti il segno di spunta solo accanto alle voci relative alle tipologie di file che vuoi recuperare dalla microSD, ad esempio mov (mov/mp4/3gp/3g2/jp2) per i video e JPG o PNG per le foto.



Per concludere, fai click sui pulsanti OK Search, attendi che venga portato a termine il recupero dei file cancellati e apri la cartella che hai selezionato in precedenza (tramite il tasto “Browse”) per scoprire tutti i documenti recuperati da PhotoRec.

Nota: teoricamente, si potrebbero recuperare i file anche dalla memoria di un dispositivo privo di supporto alle schede SD.
Per compiere quest’operazione bisogna creare un’immagine della memoria interna dello smartphone/tablet, convertirla in formato VHD e darla “in pasto” a PhotoRec.
Non è un’operazione alla portata di tutti, ma se hai un amico “smanettone” e gli consigli di leggere questo tutorial in lingua inglese potresti riuscire anche in questo tentativo.



WonderShare Dr.
Fone (Windows/Mac)

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Se il tuo smartphone non consente l’utilizzo di schede microSD, puoi provare a recuperare file cancellati da Android con Wondershare Dr.Fone:
è un software commerciale per Windows e OS X che consente di recuperare file, contatti ed SMS da tutti i principali smartphone Android in maniera estremamente semplice e rapida.
Costa circa 60 euro ma è disponibile in una versione di prova gratuita che consente di testare la sua efficacia (senza però recuperare i file trovati).



Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download Trial.
A scaricamento completato, apri il file DrFoneForAndroid.exe e clicca sul pulsante , seleziona quindi l’Italiano dal menu per la scelta della lingua e concludi il setup premendo prima su OK e poi su Installa e Termina.

Ora devi collegare il tuo telefono Android al PC, ma prima di fare ciò assicurati che la funzione debug USB sia attiva (in Impostazioni > Opzioni Sviluppo) e che ci sia almeno il 20% di carica della batteria.
Se non trovi la voce Opzioni sviluppo nel menu delle impostazioni di Android, falla comparire selezionando la dicitura Info sul telefono e premendo sul pulsante Numero build per sette volte consecutive.



Una volta collegato il telefono al computer, autorizza Dr.
Fone su Android premendo sui pulsanti OK e Concedi. Dopodiché seleziona i tipi di file che vuoi recuperare (es.
Video, Messaggi, GalleriaDocumenti ecc.), vai Avanti, accetta l’esecuzione di Dr.
Fone con i permessi di root (premendo sul pulsante Concedi che compare sullo schermo del telefono) e attendi che la scansione del device venga portata a termine.

A scansione ultimata, sfoglia i contenuti disponibili per il recupero dalla barra laterale di sinistra (es.
ContattiMessaggiVideo ecc.), metti il segno di spunta accanto agli elementi da ripristinare e clicca sul pulsante Recupera per avviare il loro recupero (operazione disponibile solo nella versione a pagamento del software).



Al termine delle operazioni di ripristino, ti consiglio di cancellare la app di Dr.
Fone dal tuo smartphone (almeno fino a quando non ti servirà di nuovo e potrai installarla tramite l’applicazione per PC).
Per compiere quest’operazione, recati nel menu Impostazioni > App di Android, seleziona Dr Fone for Android e premi sul pulsante Disinstalla presente nella finestra che si apre.

Altri consigli utili

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Per concludere, vorrei darti alcuni piccoli consigli di buonsenso.
A qualcuno appariranno sicuramente banali, ma ti garantisco che nell’utilizzo quotidiano di un terminale Android possono fare la differenza e prevenire situazioni come quella in cui ti trovi tu adesso (con dei file cancellati e difficili da recuperare).

  • Effettua regolarmente un backup di tutti i dati presenti sul tuo device, sia offline che online.
    Ti ho spiegato come fare nel mio tutorial su come effettuare backup Android.
  • Utilizza un file manager come ES Gestore File per gestire i tuoi file.
    In questo modo, anche cancellando dei file, avrai la possibilità di recuperarli dal cestino incluso nell’applicazione (più precisamente dal menu laterale che compare premendo sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra).
  • Utilizza Google Foto per gestire e archiviare foto e video.
    Grazie a Google Foto potrai avere un backup gratuito e illimitato di tutte le tue foto (fino a una risoluzione di 16MP) e i tuoi video (fino a una risoluzione di 1080p) su Google Drive e, in caso di cancellazioni erronee, potrai recuperare i tuoi file recandoti nel cestino dell’applicazione (accessibile dal menu laterale che compare premendo sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra).

whatsapp android



whatsapp android

Sei un tipo poco tecnologico ma, alla fine, hai “capitolato” anche tu:
hai acquistato uno smartphone, uno smartphone Android per la precisione, e ora sei pronto a sfruttarne tutte le potenzialità.
Entrando più nel dettaglio, dopo averne sentito parlare tanto da parte di amici, colleghi e parenti, vorresti sapere come installare WhatsApp su Android per poter inviare messaggi, vocali, foto e video ad altre persone a costo zero sfruttando la connessione Internet.

Beh, ottima idea! WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica più usate al mondo e non potresti fare scelta migliore per restare in contatto con amici, colleghi e parenti.
Se, dunque, mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso spiegarti per filo e per segno come riuscire nell’intento che ti sei proposto.
Ti spiegherò come installare WhatsApp su Android in maniera facile e veloce illustrandoti, qualora ne avessi bisogno, anche come riuscirci senza il Play Store (lo store predefinito di Android) e su tablet.



Detto ciò, se adesso sei impaziente di approfondire l’argomento, mettiti seduto bello comodo e leggi con la massima attenzione le prossime righe di questo tutorial.
Metti in pratica le istruzioni che sto per fornirti e vedrai che riuscirai a installare l’applicazione di WhatsApp in un batter d’occhio.
Sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Installare WhatsApp su Android
  • Installare WhatsApp su Android senza Play Store
  • Installare WhatsApp su tablet Android

Installare WhatsApp su Android

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Se possiedi un dispositivo equipaggiato con una versione di Android pari o superiore alla 2.3.3, sarai felice di sapere che installare WhatsApp è molto semplice, in quanto basta agire dal Play Store, il negozio virtuale predefinito e preinstallato sulla stragrande maggioranza dei device Android.

Per potertene servire, avvialo premendo sulla sua icona (il simbolo di un triangolo colorato) situata nella home screen e/o nel drawer del tuo smartphone e, nel motore di ricerca in alto, digita “WhatsApp”, in modo da individuare l’app in questione.
Fai quindi tap sulla sua icona (il simbolo di una cornetta bianca e un fumetto verde), dopodiché premi prima sul pulsante Installa e poi su Accetto.



A questo punto, non ti resta altro che attendere il download e l’installazione automatica dell’applicazione (solitamente ci vogliono pochi secondi):
al termine, l’icona di WhatsApp comparirà nella home screen e/o nel drawer del tuo dispositivo.
Pigiando sulla stessa potrai avviare l’app appena scaricata.
Facile, vero?

All’avvio di WhatsApp, iniziare a utilizzare il servizio è semplicissimo:
dopo aver accettato le condizioni d’uso, digita il tuo numero di telefono nel campo di testo che ti viene indicato, in modo da ricevere via SMS il codice di verifica necessario all’attivazione del tuo account.



A tal proposito, in caso di dubbi o problemi relativi a questa procedura, fai riferimento alla mia guida in cui ti spiego come accedere a WhatsApp.
Se poi vuoi anche approfondire il funzionamento di quest’applicazione, leggi il mio tutorial su come funziona WhatsApp.

Installare Whatsapp su Android senza Play Store

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Non trovi l’icona del Play Store sullo smartphone da te in uso?
Il motivo può essere dovuto al fatto che possiedi un dispositivo d’importazione oppure un telefono particolarmente economico.
In tal caso, non devi preoccuparti, puoi comunque riuscire nell’intento di installare WhatsApp.

Vi è, infatti, una procedura alternativa che permette di installare la famosa app di messaggistica istantanea su Android senza passare dal Play Store:
mi riferisco alla possibilità di scaricare e installare il suo file APK prelevato dal sito Web ufficiale, a patto che il dispositivo in uso sia aggiornato a una versione Android pari o superiore alla 2.3.3.



Per poter effettuare le operazioni che sto per indicarti, occorre inoltre aver in precedenza abilitato sul dispositivo la possibilità di installare applicazioni provenienti da origini sconosciute, e cioè da fonti diverse dal Play Store.

Per fare ciò, se possiedi un device Android aggiornato alla versione 8.0 o successiva del sistema operativo, accedi alle Impostazioni premendo sull’icona dell’ingranaggio situata nella home screen.
Dopodiché premi sulle voci Sicurezza e privacy > Altro > Installa app sconosciute e seleziona l’app che intendi utilizzare per aprire il file APK (per esempio il browser che utilizzi oppure un’app di File Manager come Files di Google).
Poi sposta la levetta su ON, in corrispondenza della dicitura Consenti l’installazione di app.



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Sulle versioni precedenti di Android, invece, recati nel menu Impostazioni > Sicurezza e sposta la levetta su ON, in corrispondenza della dicitura Origini sconosciute.



Fatto ciò, per installare WhatsApp su Android senza passare dal Play Store, collegati, tramite browser, alla pagina dedicata al download su Android della famosa app di messaggistica istantanea.
Nella schermata che ti viene mostrata, premi sul pulsante Scarica ora e conferma, se richiesto, il download del file, premendo sul pulsante OK.

Avvia quindi il file precedentemente scaricato (lo trovi nella sezione in alto delle notifiche di Android, oppure nell’app Download o nell’app di file manager da te in uso), dopodiché installa l’app di WhatsApp, premendo sui pulsanti Avanti, Installa e Fine.
Al termine dell’installazione, l’icona di WhatsApp verrà aggiunta alla home screen e/o alla sezione drawer del tuo dispositivo.
Pigiando sulla sua icona potrai avviarla.



In alternativa alla procedura appena indicata, puoi installare WhatsApp prelevando il suo file APK anche da siti Internet di terze parti, come per esempio APK Mirror:
per farlo, segui le indicazioni che ti fornirò nel capitolo successivo in quanto sono le stesse che è possibile effettuare per installare WhatsApp su tablet Android.

Installare Whatsapp su tablet Android

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Vorresti installare WhatsApp su un tablet Android?
In tal caso, mediante le procedure indicate nei capitoli precedenti, potresti riscontrare dei problemi nel farlo.
Se non riesci a installare WhatsApp tramite il Play Store o a scaricare il suo file APK dal sito Web ufficiale, ti consiglio di procedere con la lettura delle prossime righe:
voglio infatti spiegarti come installare WhatsApp, prelevando il suo file APK dal sito APK Mirror.

Prima di procedere, però, assicurati innanzitutto di aver abilitato la possibilità di installare app provenienti da origini sconosciute, agendo tramite il menu delle Impostazioni come ti ho indicato in questo capitolo.



Inoltre, ti ricordo che, per poter utilizzare l’app di WhatsApp su tablet, è necessario che il dispositivo in uso supporti la rete cellulare e che, al suo interno, vi sia inserita una scheda SIM.
Per l’attivazione dell’account è, infatti, richiesta la verifica tramite un numero di rete mobile e non è possibile avere più utenze attive per una singola numerazione.

Detto ciò, per installare l’app di WhatsApp, collegati a questo link del sito APK Mirror e preleva il file APK, facendo riferimento alla voce All Versions, per individuare l’ultima versione disponibile dell’app e alla sezione Variants, per quanto riguarda quella compatibile con il dispositivo da te in uso.



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Scarica, adesso, il file APK di WhatsApp, premendo sul pulsante Download APK e poi, al termine dello scaricamento, installa l’app, facendo tap sui pulsanti Avanti, Installa e Fine.
Al termine dell’operazione automatica, l’icona di WhatsApp sarà aggiunta alla home screen e/o al drawer del tuo dispositivo e premendo su di essa potrai avviare l’app.



In alternativa, per utilizzare WhatsApp su un tablet che non supporta la rete cellulare o nel caso in cui tu voglia usare lo stesso account di WhatsApp contemporaneamente sia su smartphone che su tablet, puoi scaricare alcune app di terze parti come per esempio Whats Web Scan.

Queste app, sfruttando il servizio WhatsApp Web, permettono di accedere al proprio account su più dispositivi contemporaneamente.
Ti avverto però che, nei più dei casi, sono piene di banner pubblicitari invasivi e, inoltre, presentano diversi bug che non sempre vengono fixati.



Se vuoi comunque riuscire in quest’intento, ti consiglio di utilizzare la versione Web di WhatsApp tramite un browser per la navigazione a Internet, attivando la visualizzazione desktop nel menu delle impostazioni, in quanto si tratta di una soluzione ufficialmente supportata tramite la quale è possibile usare WhatsApp su tablet.
In caso di dubbi o problemi al riguardo, consulta la mia guida dedicata all’argomento.

antivirus gratis per android



antivirus gratis per android

Vista la sua enorme diffusione su scala globale, Android è diventato facile bersaglio dei malintenzionati, ossia di coloro che si divertono a realizzare applicazioni “farcite” di malware per infettare gli smartphone ed i tablet degli utenti e rubare i loro dati (password, numeri in rubrica e quant’altro). Per contrastare questo problema, è possibile scaricare sul proprio device un software antivirus, come quelli che si installano sui PC, grazie al quale monitorare il sistema e bloccare le app malevoli prima che queste possano fare dei danni.

Quanto costano?
Zero.
Esistono infatti diversi antivirus gratis per Android in grado di proteggere smartphone e tablet in maniera estremamente efficace senza rallentare il sistema e senza avere effetti troppo negativi sulla durata della batteria. Svolgono tutti in maniera egregia il compito a cui sono preposti e molti offrono anche funzioni aggiuntive come ad esempio quelle per rintracciare i dispositivi in caso di furto/smarrimento e bloccare le chiamate indesiderate.
Alcuni di essi sono anche disponibili in versione Pro (a pagamento) che solitamente è però possibile provare a costo zero per un determinato arco di tempo.



Ti interessa scoprire quali sono i migliori?
Allora prenditi qualche minuto di tempo libero, mettiti bello comodo ed inizia immediatamente a leggere questa mia guida tutta dedicata, appunto, agli antivirus gratis per Android.
Trovi quelli che a parer mio rappresentano i più interessanti ed efficaci della categoria proprio qui sotto.
Scegli quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e provalo subito.
Buona lettura!

Avira Antivirus Security

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Fra i migliori antivirus gratis per Android c’è sicuramente Avira Antivirus Security che si distingue per la sua abilità nello scovare i malware per il sistema operativo del robottino verde e riesce a svolgere il suo lavoro senza mettere sotto stress la batteria dei dispositivi sui quali lo si installa.
Include anche un sistema di protezione in tempo reale che scansiona tutte le app installate sul telefono o sul tablet, una funzione antifurto e un filtro per bloccare i numeri indesiderati.

Dopo averlo scaricato dal Play Store ed installato sul tuo device, segui il tour iniziale dell’applicazione (oppure saltalo, premendo sulla voce Ignora il tour) e crea un account gratuito sul network di Avira online premendo sul pulsante Registrati.



Ad iscrizione ultimata, partirà automaticamente la scansione antimalware del sistema.
Per visualizzare i progressi dell’operazione premi sulla voce Antivirus presente nella schermata principale di Avira, mentre per accedere alle altre funzioni del software seleziona una delle voci disponibili nel menu iniziale: premendo su Antifurto puoi abilitare la localizzazione remota dello smartphone in caso di smarrimento che consente anche di bloccare il terminale e cancellare i dati presenti in esso, recandoti in Protezione identità hai la possibilità di scoprire eventuali email-truffa presenti nella tua casella di posta elettronica (ad esempio quelle tese a rubarti password o altri dati sensibili), mentre premendo su Blacklist puoi bloccare chiamate e messaggi da mittenti indesiderati.

Eset Mobile Security & Antivirus

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Eset Mobile Security & Antivirus è un’altra soluzione per la sicurezza dei sistemi Android nata da una “costola” di un noto antivirus per PC.
È disponibile in una versione di base gratuita che include tutte le funzioni per il rilevamento dei malware (sia automatico che on-demand) e un sistema anti-furto per rintracciare i dispositivi in caso di smarrimento.

Dopo aver scaricato Eset Antivirus dal Play Store e dopo aver completato la procedura di installazione, avvia la app e assicurati che ci sia selezionata la lingua italiana dopodiché togli il segno di spunta dalla voce relativa alla ricezione di offerte speciali da parte di Eset e premi su Accetto per accettare le condizioni d’uso del software.



Ad operazione ultimata, premi su Avanti per accettare l’attivazione del sistema Live Grid (un sistema di protezione cloud per rilevare i malware tramite un database online), seleziona la voce Abilita rilevamento dal menu a tendina collocato al centro dello schermo per attivare il controllo delle app installate sul device in tempo reale e vai ancora avanti premendo sul pulsante Fine.

A questo punto, se ti viene proposto di attivare la versione di prova gratuita delle funzioni Premium di Eset (quelle disponibili nella versione a pagamento della app), rifiuta premendo sul pulsante No, grazie e attendi che venga attivata la versione free dell’antivirus.



Alla fine della configurazione guidata partirà una scansione anti-malware del dispositivo. Per controllare l’andamento della procedura, seleziona la voce Controllo in corso dal menu iniziale della app.
Se invece vuoi attivare la funzione Anti-furto di Eset, premi sull’apposito pulsante e segui la procedura guidata che ti viene proposta:
si tratta di impostare un codice di sicurezza per proteggere il telefono o tablet ed evitare la disinstallazione di Eset senza permesso.

Bitdefender Antivirus Free

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Bitdefender Antivirus Free è la soluzione ideale per chi cerca un antivirus gratis per Android essenziale, rapido e gratuito che tenga sotto controllo le app installate sul dispositivo senza offrire funzioni extra, tipo la localizzazione da remoto o il blocco delle chiamate indesiderate.

Per installarlo sul tuo smartphone o tablet, cercalo sul Play Store e premi sul pulsante di download.
Successivamente, avvia l’applicazione, accettane le condizioni d’utilizzo e avvia una scansione completa delle app installate sul device premendo sul pulsante Scan.
Bitdefender provvederà a controllare tutte le app presenti su Android e, grazie alla funzione Autopilot, riuscirà a impedire l’installazione di nuove app che contengono malware o elementi indesiderati.



Anti-virus Dr.Web Light

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Particolarmente leggero e facile da usare è anche Anti-virus Dr.
Web Light
, un altro antivirus gratis per Android che si occupa di liberare lo smartphone dai malware effettuando una scansione di applicazioni, file e cartelle (anche su richiesta).
Include inoltre una tecnologia euristica, denominata Origins Tracing, che consente al software di segnalare le applicazioni sospette non ancora identificate ufficialmente come malware.



Dopo aver scaricato ed installato Dr.
Web Light mediante il Google Play e dopo averlo avviato, accetta le sue condizioni di utilizzo premendo il pulsante Accettare.
Successivamente avvia l’aggiornamento del database con le definizioni anti-malware (quelle che consentono al programma di riconoscere i software pericolosi) premendo sull’icona gialla con le due frecce.

A questo punto, avvia un controllo completo dello smartphone selezionando la voce Scanner dal menu di Dr.
Web e scegliendo il tipo di scansione completa.
L’operazione potrebbe durare anche diversi minuti.
In seguito al controllo anti-malware, Dr.
Web provvederà a monitorare in maniera costante il sistema bloccando eventuali app malevole scaricate da Internet.



AVG Antivirus Gratis

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AVG  Antivirus Gratis è invece la controparte per Android di un nome storico nel settore della sicurezza informatica. Trattasi di un ottimo antivirus gratuito che permette di debellare tutte le minacce più note per la piattaforma mobile del robottino verde, bloccare le chiamate indesiderate e migliorare le prestazioni del dispositivo su cui viene installato.



Per utilizzare AVG sul tuo smartphone o tablet, non devi far altro che scaricare la app dal Google Play Store, attendere che la procedura di installazione venga completata ed avviarla.
Pigia poi sul pulsante Inizia e scegli di rimanere con la versione free dell’antivirus premendo sul bottone Continua con la pubblicità dopodiché tappa sul pulsante giallo Scansione presente nella schermata principale della app per avviare la prima scansione antimalware del sistema.
L’operazione dovrebbe durare appena pochi minuti.

In seguito alla scansione del telefono o del tablet, potrai sfruttare le altre funzioniate rese disponibili dall’antivirus selezionando le varie icone nel menu iniziale:
tappando sul menu Protezione puoi aggiornare le definizioni antimalware, controllare un file e regolare vari parametri relativi alla scansione antivirus, facendo tap sull’icona dedicata alla Privacy puoi bloccare le chiamate indesiderate e cancellare i dati della navigazione online, mentre recandoti nella sezione Prestazioni puoi monitorare (e ottimizzare) i consumi di memoria e batteria.



Kaspersky Antivirus & Security

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In un articolo dedicato a quelli che sono i migliori antivirus gratis per Android mi sembra doveroso parlarti anche della soluzione resa disponibile da Kaspersky.
Nello specifico, si tratta di Kaskerpsky Antivirus & Security, un altro antivirus molto “blasonato” che nella sua versione a costo zero offre numerose funzioni interessanti:
scansione antimalware, filtraggio delle chiamate e antifurto.



Per installare Kaspersky sul tuo smartphone o sul tuo tablet, cerca l’applicazione all’interno del Play Store e premi sui pulsanti per effettuare il download e l’installazione sul dispositivo.
Successivamente avviala, seleziona Italia dal menu a tendina per la selezione del paese, vai avanti e accetta le condizioni d’uso dell’antivirus premendo sul bottone Accetta e continua.

A questo punto, scegli se creare account per usufruire dell’avvio remoto dei comandi, della gestione remota della protezione e dell’accesso ad altri servizi Kaspersky o se proseguire ignorando questo passaggio, indica la tua intenzione di utilizzare la versione free dell’applicazione e poi premi sul pulsante Eseguire la scansione ed attendi l’esito del controllo del sistema.



Tutte le funzioni della app sono accessibili dal menu principale di quest’ultima, che compare premendo sulla freccia che si trova in basso a destra.

Lookout

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Un altro antivirus gratis per Android che potresti provare con soddisfazione è Lookout che include anche funzioni antifurto per la localizzazione da remoto del telefono e un sistema di backup per i contatti che consente di salvare la rubrica e trasferirla, all’occorrenza, su altri terminali.

Dopo aver fatturato il download e l’installazione dal Play Store di Google e dopo aver avviato l’app, ti verrà mostrata una rapida presentazione guidata tesa a illustrare tutte le sue funzionalità principali.
Pigia dunque su Next due volte consecutive e poi su Done per portarla a termine e compila il modulo che ti viene proposto, inserendo in esso il tuo indirizzo email e una password di tua scelta, per creare un account gratuito sulla piattaforma online di Lookout.



Una volta completato il form, premi il pulsante Start protecting e conferma di voler utilizzare la versione free dell’antivirus premendo prima su No thanks e poi su Continue to Lookout Free e Done.
Verrai così reindirizzato verso la schermata principale della app, dove verrà eseguita una scansione completa del sistema per rilevare la presenza di eventuali malware.

Al termine del controllo (potrebbe volerci qualche minuto), Lookout rimarrà attivo in background per controllare in maniera costante il tuo device e bloccare i software malevoli.
Per avviare la creazione di una copia di sicurezza dei contatti, recati nella sezione Backup dell’antivirus e premi sul pulsante Back Up Now.
Se invece vuoi localizzare il device da remoto, collegati al sito Internet di Lookout, effettua il login usando i dati dell’account che hai creato in seguito all’installazione della app e clicca sulla voce Find my device che si trova nella barra laterale di sinistra.



come aggiornare whatsapp android



come aggiornare whatsapp android

Non c’è niente da fare, per quanto tu ti possa sforzare, la tecnologia non è un campo per cui sei particolarmente ferrato e quando si parla di sapere come sfruttare al meglio tutte le funzionalità del proprio dispositivo mobile ci sono diverse questioni sulla quale sei carente di informazioni.
È questo il motivo per cui, quando un tuo amico ti ha chiesto se hai aggiornato l’applicazione di WhatsApp all’ultima versione sei rimasto basito:
non sapevi nemmeno che l’applicazione di messaggistica istantanea si dovesse aggiornare.

Ok, ho capito, hai proprio bisogno del mio aiuto non c’è che dire.
Certo che devi aggiornare l’applicazione di WhatsApp, altrimenti potresti incorrere in diversi problemi, oltre a non ricevere le funzionalità di recente sviluppo.
Si tratta di una procedura molto importante da effettuare ma non di difficile esecuzione.



Ad ogni modo, se hai bisogno di un aiuto a riguardo e vuoi sapere come aggiornare WhatsApp su Android, posso aiutarti a svolgere questa operazione ad occhi chiusi.
Tutto quello di cui hai bisogno è qualche minuto di tempo libero in quanto ti consiglio vivamente di prenderti del tempo per leggere con attenzione le istruzioni contenute in questo mio tutorial.
Seguile attentamente e non potrai sbagliare.
Ti auguro una buona lettura.

Indice:

  • Come installare WhatsApp su Android
  • Come aggiornare WhatsApp su Android (PlayStore)
  • Come aggiornare WhatsApp su Android (apk)

Come installare WhatsApp su Android

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Prima di spiegarti nel dettaglio come aggiornare WhatsApp sul tuo dispositivo mobile Android devi essere sicuro di aver effettuato correttamente l’installazione di quest’applicazione di messaggistica istantanea sul tuo smartphone.

Nel caso in cui tu non sia sicuro di aver completato nel modo corretto il download dell’installazione di WhatsApp sul tuo smartphone allora continua a leggere perché nei paragrafi che seguiranno ti spiegherò come procedere attraverso delle istruzioni passo dopo passo.



Per installare (e in seguito anche aggiornare) l’applicazione di WhatsApp su dispositivi mobili dotati del sistema operativo Google è necessario usufruire del Play Store ovvero del negozio virtuale predefinito e sicuro tramite il quale si scaricano giochi e applicazioni sui dispositivi mobili quali smartphone e tablet Android.

Detto questo, la prima cosa che devi fare è avviare il Play Store il quale presenta un’icona con il simbolo di un triangolo colorato ed è situato nella schermata principale del tuo dispositivo mobile.



Fai quindi tap sulla sua icona per avviarlo e successivamente dovrai fare tap sulla barra di ricerca che è situata in alto in modo tale che potrai cercare l’applicazione di WhatsApp per installarla.

Tramite il motore di ricerca interno del Play Store di Android digita quindi il termine WhatsApp e poi premi sul pulsante Cerca dalla tastiera del tuo dispositivo (è quello che presenta il simbolo di una lente di ingradimento) in modo tale da confermare la tua volontà di effettuare una ricerca nel Play Store di Android per quanto riguarda l’esatto termine della ricerca da te digitato.



A questo punto, dovrai individuare l’applicazione di WhatsApp tra i risultati di ricerca:
il nome completo di questa famosa applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger e presenta un’icona con il simbolo di un fumetto di colore verde ed è sviluppata da WhatsApp Inc.

Se sei riuscito ad individuare quest’applicazione tramite il Play Store di Android allora sei a buon punto:
fai tap o sull’icona dell’app in modo da visualizzare la sua schermata di anteprima.



A questo punto potrai installarla in modo veramente semplice e veloce in quanto ti basterà fare tap pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

Fatto?
Benissimo! Adesso dovrai soltanto attendere il download e l’installazione automatica dell’app; al termine della stessa vedrai comparire il pulsante Apri il quale ti permetterà di avviare velocemente l’applicazione di messaggistica istantanea.



Per avviare l’applicazione di WhatsApp ed incominciare così a utilizzarla potrai fare tap sulla sua icona la quale sarà stata aggiunta alla schermata iniziale del tuo dispositivo mobile Android.

In alternativa, se vuoi velocizzare enormemente la procedura di download e installazione di WhatsApp sul tuo dispositivo mobile Android allora prendi in mano il tuo smartphone e fai tap su questo link che ti rimanderà direttamente al Play Store di Android.



In questo modo potrai visualizzare direttamente la schermata di anteprima di WhatsApp all’interno del negozio virtuale di Android e potrai installarla premendo sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.

Anche in questo caso, al termine di questo procedimento di download e installazione (avviene tutto in automatico), potrai avviare l’applicazione di WhatsApp facendo tap sul pulsante Apri che comparirà nel Play Store oppure puoi anche fare direttamente tap sull’icona dell’app che sarà stata aggiunta nella schermata principale del tuo dispositivo.



Come aggiornare WhatsApp su Android (PlayStore)

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Una volta che avrai effettuato in modo corretto il download di WhatsApp sul tuo dispositivo mobile Android, seguendo i passaggi che ti ho indicato in questo mio tutorial, potrai verificare in qualsiasi momento alla presenza di aggiornamenti per l’applicazione ed abilitare eventualmente la funzionalità di aggiornamento automatico.



Si tratta di una procedura consigliata in quanto, se attiverai la funzionalità di aggiornamento automatico per le applicazioni che installi, non dovrai procedere manualmente ad effettuare l’aggiornamento dell’app attraverso le procedure che ti indicherò nelle righe che seguono.

Nel caso in cui questa funzionalità del Play Store ti interessi allora segui passo dopo passo le mie istruzioni in modo tale da effettuare l’aggiornamento dell’app in maniera manuale e anche per attivare la funzionalità di aggiornamento automatico per le app del Play Store di Android.



Partiamo dal principio:
per aggiornare WhatsApp sul tuo dispositivo Android la prima cosa che devi fare è quella di fare tap sull’icona del Play Store di Google (simbolo di un triangolo colorato) in modo tale da avviare il negozio virtuale di Google sul tuo dispositivo Android.

Tramite la schermata principale del Play Store fai poi tap sul pulsante con il simbolo del menu che presenta la classica icona ad hamburger ed è situato in alto a sinistra.
Adesso, dal menu a tendina che si aprirà a schermo, fai tap sulla dicitura Le mie app e i miei giochi.



A questo punto nella schermata Aggiornamenti che vedrai dovrai verificare se è presente la dicitura Aggiorna in corrispondenza dell’icona di WhatsApp.
Se tale dicitura è presente significa che per l’applicazione è disponibile un aggiornamento che puoi scaricare e installare.
Per eseguire quest’operazione premi sul pulsante Aggiorna e poi attendi il download dell’aggiornamento.

Se invece della dicitura Aggiornamento vi è la dicitura Apri allora significa che l’applicazione in questione è già stata aggiornata all’ultima versione e non vi sono aggiornamenti da effettuare.



Arrivati a questo punto possiamo vedere insieme come attivare la funzionalità di aggiornamento automatico in modo tale che le applicazioni che hai installato si aggiornino automaticamente non appena ce ne sia il bisogno.

Per effettuare questa specifica operazione devi servirti ancora una volta del Play Store di Android, di conseguenza dopo che avrai fatto tap sulla sua icona, fai tap sull’icona con il simbolo del menu (è quella che presenta l’icona ad hamburger ed è collocata in alto a sinistra).



Dal menu a tendina che vedrai a schermo fai poi tap sulla voce Impostazioni e tramite la schermata che vedrai a schermo fai tap sulla dicitura Aggiornamento automatico app, dopodiché metti il segno di spunta in corrispondenza dell’opzione Aggiornamento automatico app solo tramite Wi-Fi.

Effettuando questa specifica operazione farà in modo che le applicazioni si aggiornino automaticamente soltanto quando sul tuo dispositivo vi è attiva una connessione ad Internet tramite Wi-Fi.



Come aggiornare WhatsApp su Android (apk)

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Nel caso il tuo smartphone non sia dotato del supporto al Play Store di Google non è un problema in quanto puoi effettuare una procedura alternativa attraverso il quale potrai aggiornare l’applicazione di WhatsApp tuo smartphone Android.



In quest’ultimo caso dovrai infatti effettuare il download del pacchetto apk della nota applicazione di messaggistica istantanea in modo tale da installare l’ultima versione dell’app.

Non preoccuparti, si tratta di un’operazione molto semplice da effettuare, nelle righe che seguono potrai trovare la spiegazione su come procedere attraverso indicazioni che ti guideranno passo dopo passo.



Per aggiornare WhatsApp su Android tramite pacchetto apk dovrai per prima cosa prendere in mano il tuo dispositivo mobile dotato del sistema operativo Google ed avviare il tuo browser preferito in modo tale da effettuare una navigazione in Internet.

Tramite il browser che solitamente utilizzi per la navigazione sul Web devi recarti sul sito Internet ufficiale di WhatsApp all’indirizzo www.whatsapp.com/android/ in questo modo potrai visualizzare il sito Internet ufficiale dell’applicazione di messaggistica istantanea ed effettuare il download della stessa direttamente tramite il sito Internet.



Per effettuare quest’operazione ti basterà premere sul pulsante Scarica ora che potrai vedere al centro dello schermo.
In questo modo avvierai il download sul tuo dispositivo del pacchetto apk di WhatsApp e potrai installarla sul tuo smartphone anche senza procedere tramite il Play Store di Android.

Effettuando questa specifica procedura sarai sempre sicuro di possedere l’ultima versione aggiornata dell’applicazione in quanto sul sito Internet ufficiale di WhatsApp verrà caricato sempre il pacchetto apk più recente completo delle ultime novità.



Una volta che avrai completato il download del file apk di WhatsApp dovrai aprire la cartella Download del tuo dispositivo l’applicazione Download se presente o tramite un’applicazione di File Manager come per esempio ES File Manager.

Una volta effettuata quest’operazione dovrai aprire il file apk appena scaricato chiamato WhatsApp.apk ed avviarlo premendo prima sul pulsante Apri e poi sul pulsante Installa.



Nel caso in cui tu non riesca ad effettuare l’installazione e l’aggiornamento di WhatsApp è possibile che sul tuo smartphone siano bloccati il download e installazione di applicazioni provenienti da origini sconosciute.

In questo caso si tratta di una misura di sicurezza presente nel tuo dispositivo Android che puoi disattivare temporaneamente per effettuare come ti ho indicato le procedure di installazione aggiornamento dell’applicazione di WhatsApp tramite apk.



Detto questo se hai bisogno di disattivare il blocco relativo all’installazione di app di origini sconosciute dovrai recarti nel menu delle impostazioni del tuo smartphone e poi in corrispondenza della sezione Sicurezza e attivare l’opzione relativa alla possibilità di installare applicazioni di Origini sconosciute.

come cambiare account gmail su android



come cambiare account gmail su android

Hai deciso di cambiare il tuo account Gmail aprendone uno nuovo ma, al momento di associarlo al telefono Android in tuo possesso, ti sei trovato in difficoltà:
non hai la più pallida idea di come rimuovere l’associazione del vecchio account che avevi utilizzato in principio, pertanto sei alla ricerca di un metodo che ti permetta di compiere quest’operazione in modo semplice e, soprattutto, senza fare nessun tipo di “danno”.

Qualsiasi possa essere la causa che ti ha spinto a voler cambiare account Gmail su Android, sei capitato nel posto giusto al momento giusto:
di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come aggiungere un nuovo account Google al tuo dispositivo e, successivamente, come eliminare da esso il vecchio account.
Infine, ti fornirò le istruzioni necessarie per cancellare definitivamente ogni traccia dell’account che ormai non desideri più utilizzare.



Se stai pensando a qualche eventuale email importante che hai ricevuto mentre utilizzavi l’account vecchio e potresti perdere, non devi assolutamente preoccuparti:
prima di effettuare un’operazione così drastica come l’eliminazione dell’account, ti mostrerò come effettuare un backup delle email ricevute e inviate, così da conservarle in un archivio locale sempre accessibile.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Aggiungere un nuovo account Gmail su Android
  • Cancellare il vecchio account Gmail da Android
  • Eliminare definitivamente il vecchio account Gmail

Aggiungere un nuovo account Gmail su Android

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Per aggiungere un nuovo account Gmail sul tuo dispositivo Android, devi seguire pochi e semplici passaggi. Se disponi di un terminale equipaggiato con Android 7.x o versioni precedenti, avvia l’app Impostazioni e portati nel menu Account (su alcuni smartphone, questo menu può essere presente sotto il nome di Sincronizzazione), fai quindi tap sulla voce Aggiungi Account e successivamente sulla voce Google.

Ti verrà ora chiesto di inserire le credenziali d’accesso dell’account Gmail che intendi aggiungere (se non ne disponi già, puoi provvedere alla sua creazione seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida dedicata):
inserisci le informazioni richieste nelle varie schermate (in genere devi indicare nome utente e password del nuovo account Gmail da aggiungere, procedendo, se necessario, all’autenticazione a due fattori) e fai tap sulla voce Avanti per avanzare nelle sezioni necessarie. Se tutto è filato liscio, l’account verrà sincronizzato sul dispositivo e risulterà accessibile da tutte le altre app Google già installate (ad es.
Gmail, YouTube e Maps).



Sui dispositivi dotati di Android 8.x o superiori, la procedura è praticamente identica, cambia solo il menu da cui accedere alla sezione di aggiunta dell’account:
per raggiungerla, bisogna aprire l’app Impostazioni e fare tap sulla voce Utenti e account, quindi bisogna toccare l’opzione Aggiungi account (se non è subito visibile, bisogna scorrere la schermata verso il basso). Da questo punto in poi, i passaggi sono identici a quelli visti poco fa:
devi inserire username e password dell’account Gmail da aggiungere e confermare le varie schermate utilizzando il tasto Avanti.

Un altro metodo per aggiungere un nuovo profilo Google ad Android consiste nell’utilizzare il gestore account integrato nell’app di posta elettronica Gmail, presente per impostazione predefinita su praticamente qualsiasi dispositivo animato dal sistema operativo del robottino verde (se per qualche motivo non dovessi averla installata, puoi procurartela gratuitamente dal Google Play Store).



Dopo aver avviato la summenzionata app, effettua uno swipe dal bordo sinistro dello schemro per aprire il menu principale.
Espandi, quindi, la sezione relativa alla gestione dei profili facendo tap sul tuo indirizzo email corrente e, infine, fai tap su Aggiungi account. Nella schermata che si apre, tocca la voce Google e inserisci le credenziali d’accesso dell’account Gmail che intendi aggiungere, quindi sfiora il pulsante Avanti per confermare le varie opzioni e rendere operativo l’account.

Ripeti l’intera procedura per tutti gli altri dispositivi Android in tuo possesso, così da avere due account Gmail sincronizzati contemporaneamente (almeno fino quando non deciderai di rimuovere quello vecchio).



Cancellare il vecchio account Gmail da Android

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Una volta aggiunto il “nuovo” account Gmail al device in tuo possesso, è il momento di cancellare quello vecchio, così da evitare di ricevere troppe email o di confondere le sincronizzazioni (potresti ritrovarti i dati sincronizzati nel profilo che, invece, non desideri mantenere).



Per rimuovere il vecchio account Gmail dal terminale Android, apri la schermata Impostazioni premendo sulla relativa icona, portati nuovamente nella sezione Account, Sincronizzazione o Utenti e account, e fai tap sulla voce Google presente tra gli elementi della schermata.

Dovresti vedere a schermo sia l’account configurato poc’anzi che quello “vecchio” già presente sul dispositivo:
a questo punto, fai tap su quello da rimuovere e, non appena si apre la schermata relativa agli elementi sincronizzati, tocca il pulsante Altro collocato in basso e poi la voce Rimuovi account.
Per concludere, conferma la cancellazione dell’account premendo sul pulsante Rimuovi account.



Se, invece, vuoi rimuovere il vecchio account direttamente dall’app Gmail, apri quest’ultima, fai uno swipe dal bordo sinistro dello schermo (come già visto in precedenza), effettua un tap sul nome dell’account in evidenza e, infine, seleziona la voce Gestisci account.

Verrai portato nello stesso menu visto in precedenza, in cui dovrai far tap su Google, poi sull’account da eliminare e, una volta selezionato il menu Altro in basso, sulla voce su Rimuovi account.
Apparirà nuovamente la finestra di conferma:
assicurati di aver selezionato il giusto profilo, dunque tocca nuovamente sulla voce Rimuovi account.



Come già consigliato in precedenza, ripeti tutti i passaggi che ti ho descritto sugli altri dispositivi Android in tuo possesso (smartphone e tablet), così da essere pronto a eliminare completamente l’account Gmail di cui vuoi liberarti.

Eliminare definitivamente il vecchio account Gmail

Come dici?
Sei riuscito a cambiare account Gmail su Android seguendo le istruzioni mostrate in precedenza e, ora, ti piacerebbe sapere come fare a cancellare completamente il vecchio profilo utilizzato?
Allora questa è la sezione più adatta a te:
di seguito, infatti, mi appresto a esporti tutti i passi da compiere per portare a termine quest’operazione.

Creare un backup dell’account

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Prima di procedere con l’eliminazione definitiva del vecchio profilo Google, ti consiglio di salvare tutte le informazioni che hai accumulato negli anni in cui lo hai usato:
in questo modo, potrai recuperare qualsiasi informazione possa esserti utile (messaggi di posta elettronica, conversazioni di Google Talk/Hangouts e così via) anche dopo esserti liberato definitivamente dell’account in questione.

Come procedere?
Te lo spiego subito.
Per prima cosa, collegati alla pagina principale di Google utilizzando il browser che più gradisci, tocca sulla tua foto in alto a destra e premi sul pulsante Account Google.
Se sei già collegato con l’account che intendi eliminare, prosegui con la lettura della guida, altrimenti fai nuovamente tap sulla tua foto in alto a destra e, stavolta, premi sul pulsante Aggiungi account, così da poter aggiungere le credenziali dell’account Gmail da cancellare.
Per comodità, puoi raggiungere la pagina dedicata alla gestione degli account direttamente da questo link.



Nella sezione principale appartenente all’account Google che intendi eliminare, tocca la voce voce Controlla i tuoi contenuti, ripeti l’operazione con la voce Crea un archivio e, per avviare la creazione del backup dei dati, premi sulle sezioni Gestisci archivio e Crea nuovo archivio.

Se intendi effettuare unicamente il backup dei soli messaggi di posta elettronica, premi sul pulsante Deseleziona tutto, scorri ora la pagina verso il basso e modifica il pulsante accanto alla voce Posta, finché non si illumina di blu.
Per impostazione predefinita, questo tipo di backup include tutti i messaggi:
puoi personalizzare quali email includere nel backup semplicemente toccando l’opzione Tutti i messaggi e apponendo il segno di spunta sulla voce Seleziona etichette:
in questa fase, devi semplicemente scegliere i tag che intendi salvare nel backup.



Se, invece, intendi effettuare il salvataggio di altri dati relativi all’account in questione, devi semplicemente apporre il segno di spunta accanto alle voci più appropriate.
Quando hai terminato con la configurazione del backup, tocca il pulsante Avanti e segui le istruzioni mostrate a schermo per ricevere tramite email il link di download del backup creato.

Tieni ben presente che, a seconda della portata dei dati da salvare, quest’operazione potrebbe impiegare anche diverse ore (se non addirittura qualche giorno):
abbi cura di attendere la ricezione del messaggio di posta elettronica e di concludere il download del backup, prima di procedere con i passaggi successivi.



Cancellare definitivamente l’account Gmail

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Una volta creato il backup, sei finalmente pronto per eliminare definitivamente il vecchio account Gmail, cancellando dunque per sempre i dati a esso associati.
Tieni presente che quest’operazione è irreversibile e che, una volta completata la procedura di cancellazione, non sarai più in grado di accedere a nessun altro servizio Google a esso associato.



Vuoi procedere comunque?
Ti spiego subito come fare:
per prima cosa, collegati alla pagina personale di Google che ti avevo già indicato in precedenza (raggiungibile anche dal link Account Google personale), premi sulla voce Elimina il tuo account o i tuoi servizi, quindi inserisci nuovamente la password d’accesso per l’account da cui vuoi eliminare Gmail.

A questo punto, seleziona l’opzione Elimina account Google e dati, digita la tua password personale nel campo Inserisci la password e tocca il pulsante avanti.
Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alle voci Sì, riconosco di essere ancora responsabile di tutti gli addebiti derivanti da eventuali transazioni finanziarie in attesa e comprendo che in determinate circostanze le mie entrate non verranno pagate e Sì, desidero eliminare definitivamente questo account Google e tutti i relativi dati. Per concludere, tocca sul pulsante Elimina account e il gioco è fatto:
le tue informazioni personali spariranno ben presto dai server di Google.



Nonostante, come ti ho già spiegato, si tratti di un’operazione irreversibile, hai a disposizione un breve periodo di tempo per recuperare l’account in caso di ripensamenti.
Per farlo, collegati a Google, tocca il pulsante Accedi e digita l’indirizzo di posta elettronica associato all’account che hai tentato di eliminare:
se visualizzi la voce Questo account è stato recentemente eliminato e potresti riuscire a ripristinarlo, tocca il pulsante Avanti, digita l’ultima password che hai usato per accedervi e tocca ancora sul pulsante Avanti.

Se tutto è filato per il verso giusto, dovresti visualizzare il messaggio Operazione riuscita.
Hai annullato l’eliminazione del tuo account conferma che il tentativo di recupero è andato a buon fine e puoi nuovamente utilizzare il tuo account Google e i prodotti a esso associati
, segno che il profilo è salvo e puoi utilizzarlo nuovamente.
In caso contrario, l’account è da ritenersi definitivamente perso.



Se hai trovato difficoltà durante l’eliminazione del vecchio account Google e hai bisogno di un aiuto aggiuntivo, consulta senza esitare il mio approfondimento su come cancellare un account Gmail.

come configurare mail libero su android



come configurare mail libero su android

Hai aperto un indirizzo di posta elettronica Libero Mail, lo vorresti utilizzare anche sul tuo smartphone Android ma non riesci a configurarlo correttamente?
Niente panico.
Probabilmente non hai ancora scaricato le applicazioni giuste per utilizzare il servizio oppure, molto più banalmente, non hai configurato in maniera corretta il tuo client email.
Capita spesso di sbagliare con questo tipo di parametri.

Libero Mail, così come tutti i servizi di posta elettronica più moderni, funziona perfettamente da Web (tramite browser) ma anche su smartphone e tablet.
L’importante è utilizzare un’applicazione in grado di comunicare correttamente con le caselle del noto provider italiano, e io oggi sono qui per dirti quali sono.



Coraggio, dedicami un paio di minuti del tuo tempo – non uno di più – e scopri come configurare mail Libero su Android grazie alle indicazioni che trovi di seguito.
Al termine della procedura potrai portare le tue email sempre con te e non ti perderai più nemmeno una notifica, te l’assicuro.
Allora, si può sapere che altro aspetti per metterti all’opera?

App Libero Mail

Il metodo più semplice per sfruttare Libero Mail sui terminali Android è scaricare l’applicazione ufficiale del servizio.
L’applicazione Libero Mail per Android è completamente gratuita e permette non solo di inviare e ricevere posta dagli account Libero.it, ma anche di gestire la corrispondenza degli indirizzi Virgilio Mail, Gmail, Yahoo!, Outlook.com e di altri servizi di posta elettronica via IMAP/POP3.



Per scaricare l’applicazione ufficiale di Libero Mail sul tuo smartphone o tablet, avvia il Google Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo “play” al centro) e utilizza la barra di ricerca collocata in alto per trovare libero mail.
Pigia dunque sull’icona della app presente nei risultati della ricerca e premi in sequenza sui pulsanti INSTALLA e ACCETTO per scaricarla sul tuo dispositivo.

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Ad installazione completata, avvia Libero Mail, premi sul logo di Libero e compila il modulo che ti viene proposto digitando il tuo indirizzo di posta libero.it e la password necessaria ad accedere a quest’ultimo.

Una volta eseguito l’accesso, ti verrà chiesto se vuoi aggiungere altri indirizzi email da gestire nella app di Libero Mail.
Scegli dunque se configurare degli altri account o se rifiutare premendo sul pulsante Fatto.



Se, successivamente, vorrai aggiungere altri account Libero Mail o altri account email alla app, potrai farlo premendo sul pulsante ≡ collocato in alto a sinistra, selezionando il pulsante (+) che compare di lato e seguendo la procedura che ti viene proposta.
Al termine del processo potrai gestire le email di tutti i tuoi account (sia in entrata che in uscita) utilizzando la medesima app, cioè Libero Mail.

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Perfetto! Adesso sei pronto a leggere tutti i messaggi presenti nella tua casella email di Libero.it e spedirne di nuovi.
Sotto questo punto di vista non c’è molto da spiegare:
funziona tutto come in un client di posta tradizionale (anche se in effetti è solo un’interfaccia per la Web Mail e non funziona se non c’è una connessione a Internet attiva).

Pigiando sul titolo di una email puoi leggerne il contenuto, mentre effettuando uno swipe da destra verso sinistra puoi far comparire le icone per eliminare il messaggio, segnarlo come da leggere, aggiungerlo ai messaggi importanti, inoltrarlo o contrassegnarlo come spam.



Per avviare la composizione di una nuova email, invece, quasi inutile dirlo, basta premere sull’icona del foglio che si trova in alto a destra e compilare il modulo che compare sullo schermo.

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Se vuoi impostare dei filtri per l’organizzazione automatica dei messaggi, vuoi cambiare la firma da aggiungere alle email o vuoi modificare altre impostazioni della app Libero Mail, premi sul pulsante  che si trova in alto a sinistra e seleziona l’icona dell’ingranaggio dalla barra che compare di lato.

Si aprirà il menu delle impostazioni di Libero Mail attraverso il quale potrai modificare tutte le impostazioni della app.
È tutto molto intuitivo, te l’assicuro.



Configurare Libero Mail in altre app per Android

Vuoi configurare mail Libero su Android per utilizzare il servizio con un client di posta tradizionale, come ad esempio MailDroid, Microsoft Outlook o la app Email inclusa “di serie” nel sistema operativo del robottino verde?
Allora prova a configurare il software in questione utilizzando le “coordinate” elencate di seguito.

  • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it
    • Porta 993
    • SSL
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it
    • Porta 465
    • SSL
    • Richiede l’autenticazione.
  • Nome: [il tuo nome]
  • Nome account o Nome utente: indirizzo di posta elettronica Libero Mail (es.
    nome@libero.it).
  • Indirizzo e-mail: indirizzo di posta elettronica Libero Mail (es.
    nome@libero.it).
  • Password: la password del tuo account Libero Mail.

Se, ad esempio, vuoi configurare Libero Mail nella app Email di Android, devi avviare quest’ultima e avviare la configurazione di un nuovo account premendo prima sull’icona che si trova in alto a sinistra e poi sulle voci ImpostazioniAggiungi account.



Nella schermata che si apre, digita quindi il tuo indirizzo di posta libero.it nell’apposito campo di testo e premi sul pulsante Impostazione manuale che si trova in basso a sinistra. Dopodiché fai “tap” sul pulsante Personale (IMAP), compila i moduli che ti vengono proposti utilizzando i parametri che ti ho consigliato in precedenza e il gioco è fatto.

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Come avrai sicuramente notato, con le impostazioni di cui sopra utilizzerai Libero Mail tramite il protocollo IMAP, il quale è stato ideato per essere utilizzato su più dispositivi contemporaneamente e infatti sincronizza automaticamente i messaggi in entrata e in uscita su tutti i device su cui viene utilizzato.

In teoria si potrebbe utilizzare anche il protocollo POP3, ma te lo sconsiglio in quanto è ormai obsoleto.
È disegnato per funzionare su un solo terminale alla volta e cancella tutti i messaggi dal server una volta che questi vengono scaricati in locale (sul telefono, sul tablet o sul computer). Per maggiori informazioni sul funzionamento dei protocolli IMAP e POP3 per Libero Mail, consulta la pagina del supporto ufficiale Libero in cui c’è spiegato tutto.



Se non riesci a configurare correttamente la tua casella di posta Libero Mail su un client di posta per Android, prova a collegarti alla versione Web del servizio (possibilmente dal computer) e verifica se c’è qualche problema con il tuo account.
L’indirizzo potrebbe essere stato sospeso (cioè bloccato temporaneamente per violazioni al regolamento del servizio) o potrebbero esserci dei problemi momentanei ai server.
In alternativa potrebbe essere attiva la verifica in due passaggi.
Se sul tuo account è attiva la verifica in due passaggi, devi effettuare l’accesso a Libero Mail usando una password specifica per l’applicazione e non la password generale del tuo account. Per maggiori info, consulta questa pagina Web.