salvare le foto facebook android



salvare le foto facebook android

Facebook è il tuo social network preferito e navigare al suo interno è per te un vero spasso:
le immagini che ogni giorno vengono pubblicate sono davvero tante e, tra quelle caricate dai tuoi amici, quelle condivise dalle pagine che segui e quelle situate nei gruppi che frequenti, ve ne sono alcune divertenti che vorresti avere sempre a portata di mano.
Proprio per questo motivo, hai fatto una ricerca su Internet e sei capitato su questo mio tutorial:
entrando più in dettaglio, vorresti sapere se è possibile salvare le foto da Facebook usando il tuo smartphone o il tuo Android e quali strumenti utilizzare a tal scopo.

Beh, se le cose stanno effettivamente così, sappi che puoi stare tranquillo:
eseguire quest’operazione non è affatto difficile e posso aiutarti a compierla.
Nel corso di questa mia guida ti illustrerò, infatti, con indicazioni passo passo, come salvare le foto da Facebook su Android tramite l’applicazione ufficiale del celebre social network, ma anche utilizzando un browser per la navigazione in Internet o alcune soluzioni di terze parti.



Come dici?
Sei impaziente di saperne di più?
Posso immaginarlo! Allora ti consiglio di metterti seduto comodo e di prenderti qualche minuto di tempo libero, in modo da dedicare la massima attenzione alla lettura di questa guida e mettere così in pratica le indicazioni che sto per fornirti.
Ovviamente tieni sotto mano il tuo dispositivo; devi seguire per filo e per segno le procedure indicate, per essere sicuro di non sbagliare.
Sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Indice

  • Salvare le foto da Facebook su Android
  • Salvare le foto da Facebook su Android tramite browser
  • Metodi alternativi per salvare le foto da Facebook su Android

Salvare le foto da Facebook su Android

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Il primo metodo che voglio consigliarti di utilizzare per salvare le foto da Facebook su Android è quello ufficiale, dal momento in cui l’applicazione di Facebook permette di scaricare le foto che sono state condivise all’interno della sua piattaforma.
Per eseguire quest’operazione, devi quindi utilizzare l’applicazione Facebook, avendola scaricata in precedenza tramite il Play Store.

Se non hai ancora eseguito quest’operazione, ti consiglio quindi di leggere la mia guida in cui ti spiego quali sono i passaggi da effettuare.
Una volta scaricata l’applicazione di Facebook, un’altra procedura preliminare è relativa alla registrazione o al login, passaggi per i quali puoi trovare spiegazioni dettagliate nel mio tutorial su come accedere a Facebook.



A login effettuato, individua il contenuto che ti interessa salvare sul tuo dispositivo e fai tap sull’immagine in questione, per visualizzarla a maggiori dimensioni.
Adesso, tieni premuto il dito in corrispondenza del contenuto multimediale e poi, dal menu a tendina che vedi a schermo, premi sulla voce Salva nel telefono.
La dicitura Foto salvata su questo dispositivo che comparirà sullo schermo ti confermerà la corretta esecuzione dell’operazione. In alternativa, una volta fatto tap sulla miniatura dell’immagine, premi sul pulsante con il simbolo dei tre puntini situato in alto a destra e poi sulla voce Salva nel telefono.

Per vedere l’immagine scaricata, recati nella schermata principale del tuo dispositivo e poi avvia l’app relativa alla galleria multimediale (solitamente è chiamata Galleria o Foto).
Una volta avviata l’applicazione in questione, potrai vedere tutte le foto presenti al suo interno:
qualora la foto scaricata da Facebook non fosse presente nella cartella principale, fai tap sulla sezione relativa agli album, per individuare quello denominato Facebook.
Dovresti quindi vedere la foto salvata all’interno di questa cartella.



Se non trovi l’album Facebook all’interno della galleria multimediale, cercala esplorando le cartelle interne del tuo dispositivo:
puoi farlo utilizzando l’applicazione predefinita di gestione dei file oppure quella denominata Download (presenta il simbolo di una freccia verso il basso).

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Se hai difficoltà nell’eseguire quest’operazione, prova a utilizzare un’applicazione di terze parti, come per esempio X-Plore File Manager, che permette di visualizzare la cartella Download e individuare così le immagini scaricate da Facebook.

Salvare le foto da Facebook su Android tramite browser

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Se vuoi salvare le foto da Facebook sul tuo dispositivo senza scaricare l’applicazione ufficiale di quest’ultimo, puoi collegarti al social network tramite il browser che solitamente utilizzi per navigare su Internet, come per esempio Google Chrome.

Per effettuare quest’operazione, fai tap sull’icona del browser nella schermata principale del tuo dispositivo per avviarlo, digita www.facebook.com nella barra degli indirizzi e premi il tasto invio dalla tastiera per confermare la tua volontà di recarti sul sito Internet ufficiale del social network.
Effettua poi il login con i dati del tuo account e individua la foto che ti interessa.



Adesso, fai tap sulla foto di tuo interesse (in modo da visualizzarla a maggiori dimensioni), premi sul pulsante visualizza a schermo intero e, per scaricarla, tieni premuto il dito su di essa.
Infine premi sul pulsante Scarica Immagine e il gioco è fatto: il download avverrà tramite il browser e potrai seguirne l’andamento in una notifica nella barra in alto.
Al termine vedrai apparire la dicitura Download completato.

La foto scaricata da Facebook, attraverso la procedura che ti ho appena indicato, verrà salvata automaticamente all’interno della galleria multimediale del tuo dispositivo e, più precisamente, nella cartella Download.
Per visualizzarla, recati nella schermata principale del tuo device e premi sull’icona dell’applicazione Galleria o Foto, cioè l’app tramite la quale visualizzi le foto che scatti.



Nella sezione principale di quest’app, devi fare tap sulla voce relativa agli Album per individuare l’album Download, nel quale potrai trovare la foto scaricata.

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Se non riesci a individuare la foto in questione o l’album Download puoi anche utilizzare l’applicazione Download:
solitamente questa si trova nella schermata principale e presenta il simbolo di una freccia verso il basso.

Ti ricordo che, se hai difficoltà nell’individuare l’applicazione Download, oppure il tuo dispositivo non presenta un’app predefinita per l’esplorazione delle cartelle, puoi utilizzare un’applicazione di terze parti per compiere quest’operazione.
Tra le applicazioni utili a questo scopo vi è X-plore File Manager, la quale grazie alla sua interfaccia semplice e intuitiva può essere utilizzata per l’individuazione degli elementi multimediali scaricati.



Metodi alternativi per salvare le foto da Facebook su Android

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Per salvare su Android le foto presenti all’interno di Facebook, puoi anche rivolgerti all’utilizzo di un’applicazione di terze parti, come per esempio Photo Facebook.
Quest’app, scaricabile gratuitamente dal Play Store, permette di effettuare il download in massa delle foto presenti all’interno del social network.



In questo caso, però, devi considerare che l’applicazione in questione richiede di effettuare il collegamento con un account Facebook preesistente; per utilizzarla, devi quindi digitare i dati di login.
Si tratta quindi di una soluzione alternativa a quelle già proposte e ti consiglio quindi di valutare come tale; per una questione di maggiore sicurezza:
infatti sarebbe meglio non digitare i dati di accesso al proprio account Facebook in applicazioni di terze parti.

Chiarito ciò, se proprio vuoi utilizzare Photo Facebook per salvare le foto di Facebook, avvia il Play Store facendo tap sulla sua icona presente nella schermata principale del tuo dispositivo (è quella con il simbolo play colorato).
Tramite il motore di ricerca interno, individua l’applicazione Photo Facebook e premi sul pulsante Installa e poi su Accetto per installarla.



Attendi quindi il termine del download e dell’installazione automatica dell’app e poi avvia quest’ultima facendo tap sulla sua icona, che sarà stata aggiunta nella schermata principale del dispositivo.
Puoi anche avviare l’app premendo sul pulsante Apri, direttamente dal Play Store.

Ad applicazione avviata, devi eseguire l’accesso con i dati del tuo account Facebook:
utilizza, quindi, i campi Indirizzo email o telefono e Password per digitare quanto richiesto e poi premi sul pulsante Accedi.
Se ti viene chiesto se vuoi successivamente eseguire l’accesso veloce al social network, premi sul pulsante OK, oppure salta quest’operazione premendo sulla voce Non ora.



Le funzionalità di Photo Facebook sono visibili direttamente nella schermata iniziale:
puoi infatti vedere una serie di voci che fanno riferimento alla possibilità di scaricare le foto presenti all’interno dei tuoi album (My Albums), le foto caricate dagli amici (Friends Album), le immagini presenti nei gruppi (Groups Photos) oppure nelle pagine (Page Photos).
In alternativa, puoi utilizzare il motore di ricerca interno (Search) per cercare direttamente il profilo, la pagina o il gruppo dal quale desideri salvare le foto.

In tutti i casi citati, una volta individuate le immagini da scaricare, premi sul pulsante Select All (per selezionarle tutte contemporaneamente, altrimenti apponi singolarmente il segno di spunta sulle immagini da scaricare) e poi premi sul pulsante con il simbolo del download.
La dicitura Download complete ti avviserà che l’operazione è terminata.



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Le foto scaricate saranno visibili direttamente tramite l’applicazione, in corrispondenza della sezione Downloaded, oppure nella galleria multimediale del tuo dispositivo, utilizzando l’applicazione predefinita della stessa (Galleria o Foto), l’applicazione Download o quella per la gestione dei file.
Inoltre, come ti ho spiegato nelle righe precedenti, puoi esplorare le cartelle del tuo device con un file manager di terze parti, come ad esempio il già menzionato X-Plore File Manager.



L’applicazione Photo Facebook è utilizzabile gratuitamente ma presenta banner pubblicitari al suo interno.
Questi sono rimovibili attraverso l’acquisto della versione Pro che, al costo di 2,19€, permette anche di supportare il lavoro degli sviluppatori.

applicazioni android gratis



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Per poter sfruttare appieno le potenzialità di uno smartphone o di un tablet occorre utilizzare le applicazioni giuste.
Ce ne sono alcune a pagamento ma anche mote gratuite che riescono quasi sempre a non far rimpiangere le altre.
Vuoi qualche esempio?
Ottimo, sono qui proprio per questo.

Qui sotto, trovi una raccolta di applicazioni Android gratis adatte a tutti i gusti e tutte le esigenze che possono essere utilizzate a costo zero senza alcun limite.
Che tu voglia lavorare con il tuo tablet, chiacchierare con gli amici o ascoltare la musica, troverai sicuramente quello di cui hai bisogno senza spendere un soldo.



Applicazioni Android gratis – Internet e News

  • Firefox – il popolarissimo browser open source di casa Mozilla è disponibile anche su Android con il suo carico di addon e tante funzioni interessanti, come la modalità lettura e la schermata iniziale per avere sempre a portata di mano tutti i siti preferiti.
  • MailDroid – uno dei migliori client email per Android che permette di gestire con facilità tutti gli account di posta elettronica.
    Supporta l’utilizzo di filtri personalizzabili e si integra con vari servizi cloud, come Dropbox e Google Drive.
  • Feedly – uno dei migliori servizi per la lettura dei feed RSS.
    È disponibile anche sul Web e permette di consultare le notizie in maniera davvero comoda.
  • Pocket – un eccellente servizio di tipo “read later” che permette di conservare tutti i post e le pagine Web che si desidera leggere in un secondo momento e di consultarle offline in maniera agevole, senza banner o altri elementi che possono disturbare la lettura.
  • Yahoo! Meteo – una delle migliori applicazioni dedicate alle previsioni meteo.
    Accompagna le informazioni relative alle condizioni atmosferiche con spettacolari foto delle località di tutto il mondo.

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Applicazioni Android gratis – Social Network/Comunicazione

  • Facebook/Facebook Messenger – le due applicazioni indispensabili per gli utenti Facebook.
    La prima è la app ufficiale del social network, la seconda permette di chattare con i propri amici e di effettuare telefonate gratuite via Internet.
  • Twitter – la app ufficiale di Twitter, include quasi tutto quello che si potrebbe desiderare.
  • Line – una delle soluzioni per la messaggistica istantanea più popolari del momento.
    Iscrivendosi al servizio, è possibile scambiare messaggi, chiamare e videochiamare i propri amici gratis attraverso Internet.
  • Instagram – ha ancora bisogno di presentazioni?
    Il social network fotografico per eccellenza, grazie al quale ognuno può scattare una foto, applicarle simpatici effetti vintage e condividerle online.
  • Vine – un’altra app molto popolare che consente di registrare brevi filmati di max.
    6 secondi, editarli e condividerli online su Twitter e Facebook.
  • Skype – l’applicazione VoIP più famosa del mondo.
    Permette di telefonare, videochiamare e chattare gratis con tutti gli utenti iscritti al servizio.

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Applicazioni Android gratis – Multimedia

  • VLC – il celebre media player universale ed open source è disponibile anche per Android e permette di riprodurre tutti i principali formati di file video senza problemi.
    Funziona anche sui device meno recenti.
  • Spotify – uno dei servizi di musica online più popolari al mondo.
    Nella sua versione gratis consente di ascoltare illimitatamente la musica in modalità shuffle e le proprie playlist.
    Per usufruire della versione completa occorre sottoscrivere un piano a pagamento.
  • Beyond Podcast – una delle migliori applicazioni per gestire, scaricare e ascoltare podcast disponibili sul Google Play Store.
  • Evernote Skitch – permette di catturare screenshot e modificare foto applicando ad essi frecce, annotazioni e altro ancora.
  • MusicXmatch – uno dei migliori player musicali del momento che, oltre a garantire un’ottima qualità audio, permette anche di visualizzare i testi delle canzoni.
    Include numerose features avanzate che si possono sbloccare a pagamento.
  • Camera MX – una validissima alternativa alla app Fotocamera di Android che consente di scattare foto al massimo della qualità e di applicare una vasta gamma di filtri a queste ultime.

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Applicazioni Android gratis – Produttività e Sicurezza

  • QuickOffice – probabilmente la suite per la produttività gratuita più completa del Play Store.
    Consente di visualizzare, modificare e creare documenti di Word, Excel e PowerPoint.
    Supporta inoltre la visualizzazione dei file PDF e consente di ottenere 15GB di storage su Google Drive.
  • Google Translate – il famosissimo traduttore di Google.
    Può essere utilizzato anche offline (scaricando appositi file-dizionario).
  • SwiftKey Beta – la migliore tastiera alternativa per Android.
    Prevede in maniera efficace le parole da digitare e include un sistema di dettatura vocale (online) più efficiente di quello predefinito di Android.
  • Evernote – uno dei servizi più popolari per la creazione di note e appunti.
    Serve a conservare e trovare in maniera agevole qualsiasi tipo di informazione su smartphone, tablet e PC.
  • Avast – la versione mobile del celebre antivirus gratuito.
    Permette di eliminare i malware per Android e ritrovare il telefono in caso di smarrimento.
  • Google Keep – il servizio di Google per le annotazioni.
    Permette di tenere traccia dei propri pensieri, creare liste di cose da fare e impostare promemoria.
    Tutto sincronizzato online e accessibile da qualsiasi dispositivo.

come avere internet gratis su android



come avere internet gratis su android

Tra social network, applicazioni per vedere serie TV in streaming, applicazioni di messaggistica instantanea, i gigabyte del piano tariffario Internet sul cellulare si consumano in fretta, non è così?
Ormai non puoi più stare senza il tuo fidato smartphone con il quale svolgi moltissime attività quotidiane.
Restare a secco di traffico dati sarebbe un bel guaio, specialmente se ti trovi fuori casa e non hai la possibilità di connetterti al Wi-Fi della tua rete domestica.
Come fare per avere internet gratis su Android?
È possibile avere sempre una connessione a Internet, senza pagare cifre esorbitanti?
Se sono queste alcune delle domande che ti stai ponendo, sei fortunato:
ho le risposte che cerchi.

Nel corso di questo tutorial ti fornirò nel dettaglio alcuni suggerimenti che sono sicuro riterrai di vitale importanza:
ti spiegherò come potrai avere Internet gratis sul tuo dispositivo Android, usufruendo degli hotspot pubblici, svelandoti anche altre piccole chicche tecnologiche che ti aiuteranno a non restare più senza connessione a Internet.
Ovviamente si tratta di soluzioni completamente legali, mettiamolo subito in chiaro.



Come dici?
Non vedi l’ora di saperne che cosa ho in serbo per te in questo mio tutorial?
Lo immaginavo.
Ti consiglio allora di prenderti qualche minuto di tempo libero; prestami attenzione e, smartphone alla mano, leggi in maniera attenta le indicazioni che sto per fornirti.
Vedrai, sono sicuro che faranno al caso tuo e che sarai molto contento di aver letto questa guida.
Scommettiamo?
Ti auguro una buona lettura.

Indice

  • Come avere Internet gratis su Android tramite hotspot
    • Siti Web con la mappa degli hotspot pubblici
    • App con la mappa degli hotspot pubblici
    • Come creare un hotspot privato
    • Come accedere agli hotspot da Android
  • Altri metodi per avere Internet gratis su Android tramite gestore telefonico

Come avere Internet gratis su Android tramite hotspot

Il primo metodo di cui voglio parlarti per poter avere Internet gratis su Android è quello di sfruttare gli hotspot pubblici distribuiti nelle grandi e piccole città.
Questi hotspot pubblici non sono altro che dei punti di accesso a Internet offerti da istituzioni pubbliche (come ad esempio parchi, biblioteche, piazze, edifici pubblici) oppure da enti privati (come ad esempio bar, ristoranti o parrucchieri) per offrire un maggior servizio al cliente.
Accedere a questi hotspot è completamente legale e gratuito.



Solitamente gli hotspot pubblici non hanno una password di accesso, ma può capitare che quelli messi a disposizione da enti privati ne richiedano una.
In ogni caso, guardati attorno e cerca il cartello indicante che l’area ha un accesso Wi-Fi gratuito; su di esso potrai trovarvi la password o le istruzioni per ottenerla.
Puoi anche richiederlo al personale, se si tratta di un ente privato o se ti trovi dentro un edificio pubblico.

Siti Web con la mappa degli hotspot pubblici

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Se hai intenzione di raggiungere una specifica zona di una città e vuoi sapere in anticipo dove trovare gli hotspot pubblici gratuiti per accedere con il tuo dispositivo Android, puoi consultare l’elenco dei siti Web che mostrano le mappe con la loro ubicazione.

  • Wifimaps nasce principalmente come app per dispositivi mobili, ma è possibile consultare la sua mappa interattiva tramite il suo sito Web.
    Non c’è una barra di ricerca delle località, ma è possibile muoversi liberamente sulla mappa per visualizzare il luogo in cui vedere la disponibilità di hotspot.
    Facendo clic sulle icone blu che identificano un hotspot disponibile, potrai visualizzare il nome della rete Wi-Fi ed eventualmente anche i commenti aggiunti dagli utenti.
    Questi commenti possono descrivere la propria esperienza d’uso oppure possono contenere la password di accesso all’hotspot.
  • FON è un’azienda che offre la possibilità di visualizzare, attraverso una mappa interattiva, l’intero network delle sue reti hotspot.
    Per potervi accedere, è necessario far parte del progetto oppure avere un pass da una determinata azienda di telecomunicazione.
    In Italia, ad esempio, Vodafone offre Vodafone Wi-Fi Community, il pass per accedere gratuitamente alle reti FON di tutto il mondo senza alcun costo aggiuntivo.
  • Wiman è un sito Web che conta una comunità molto grande.
    Tramite questo servizio gratuito potrai visualizzare una mappa dettagliata di tutti gli hotspot pubblici messi a disposizione anche dagli stessi membri della comunità.
    Quello che dovrai fare è semplicemente inserire il nome della città nella barra di ricerca e premere Invio sulla tastiera.
    Una mappa dettagliata ti mostrerà tutti gli hotspot condivisi con la comunità di Wiman.
  • Hotspots Wi-Fi Italiaè un altro servizio che permette l’individuazione di hotspot pubblici disponibili però soltanto nel territorio italiano.
    Questo servizio aggrega gli hotspot per località, mostrando poi un elenco dei singoli punti di accesso.
    Facendo clic su uno di essi è possibile visionare anche altre informazioni aggiuntive, come la copertura e la tipologia di protocollo utilizzata.

Oltre ai siti che ti ho appena consigliato, puoi anche recarti sul sito istituzionale della tua città e verificare se sono attivi degli hotspot pubblici, messi a disposizione gratuitamente.
Solitamente il servizio è gestito e curato, tale quindi da poter avere sempre aggiornato l’elenco delle ubicazioni degli hotspot pubblici del Comune.
Puoi trovare le pagine dedicate a questo servizio pubblico, accedendo al tuo motore di ricerca preferito e digitando una dicitura del tipo [nome comune] hostspot Wi-Fi oppure [nome comune] Wi-Fi gratis.
Ti propongo qui di seguito a titolo di esempio una lista di siti Web di alcune grandi città d’Italia che mostrano l’ubicazione degli hotspot pubblici:



  • Roma
  • Torino
  • Milano
  • Bologna
  • Venezia
  • Cagliari

App con la mappa degli hotspot pubblici

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Oltre ai siti Web consultabili per visualizzare l’ubicazione degli hotspot pubblici, vi sono anche delle app adibite allo stesso scopo.
Ti elencherò qui di seguito alcune app per dispositivi Android che possono esserti utili a trovare punti di accesso gratuiti a Internet.
Ti faccio notare che queste app potrebbero richiedere una connessione a internet attiva per visualizzare il database degli hotspot.
Altre invece scaricano il database sul tuo smartphone, così da poterlo consultare anche in modalità offline.

  • WiFi Map (Android) – Grazie alla vasta comunità online che contribuisce ad arricchire il database di quest’app gratuita, è possibile trovare i punti di accesso pubblici e gratuiti, oltre a quelli messi a disposizione dagli utenti stessi.
    Tramite una sezione dedicata, è possibile effettuare il download di tutto il database per ogni singola città, così da poterlo consultare in tutta tranquillità anche senza connessione a internet.
  • Wifimaps (Android) – ti ho già parlato prima di questo servizio, per via della possibilità di utilizzare il suo sito Web per consultare gli hotspot pubblici.
    Tramite l’app gratuita, appunto, potrai consultare direttamente sul tuo dispositivo la posizione di ogni hotspot ed eventualmente, facendo tap su un segnalino vicino a te, calcolare il percorso fra te e il punto d’accesso selezionato.
    È disponibile anche una versione a pagamento dell’app con alcune funzioni aggiuntive, come i commenti e le password per alcuni reti.
    Puoi trovare questa versione a pagamento sul PlayStore.
  • Instabridge (Android) – Come per le altre app di cui ti ho parlato, anche Instabridge permette di poter visualizzare in modo gratuito l’enorme database di hotspot disponibili in tutto il mondo.
    È possibile anche scaricare il database delle singole regioni del mondo.
    Ti basterà semplicemente entrare nelle impostazioni dell’app, selezionare la voce Offline Regions e poi scaricare i database delle zone del mondo che ti interessano.
    Tramite poi la diversa colorazione degli hotspot indicati in mappa, puoi capire se l’hotspot funziona spesso oppure no.
  • Facebook (Android) è la celebre app gratuita del Social Network.
    Per chi non lo sapesse, all’interno dell’app di Facebook è possibile visualizzare le vicine reti Wi-Fi pubbliche.
    Non lo sapevi?
    Ti spiego immediatamente come trovare la funzionalità integrata.
    Fai tap sul simbolo del menu , posto in alto a destra e scorri l’elenco fino a trovare la sezione App.
    Fai tap sulla dicitura poco più in basso Mostra tutto e, dall’elenco, seleziona la voce Trova Wi-Fi.
    Vi troverai un elenco di luoghi vicino a te (ti consiglio di attivare la geolocalizzazione).
    Da questa schermata, fai tap sul pulsante in alto Mappa, per visualizzare la mappa della posizione degli hotspot più vicini a te.
    La pecca di questa funzionalità di Facebook è che richiede una connessione ad internet attiva per poter accedere al database degli hotspot.
  • Avast Wi-Fi Finder (Android) è un’applicazione sviluppata da Avast, celebre software di protezione antivirus.
    Quest’applicazione, completamente gratuita, ti permetterà di poter accedere ad un database, anche offline, di hotspot disponibili in tutto il mondo.

Come creare un hotspot privato

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Un altro metodo che ti permette di avere Internet gratis sul tuo dispositivo Android è quello di chiedere ad un tuo amico di condividere con te la sua connessione ad internet tramite hotspot privato.

Per effettuare questa procedura tramite un altro dispositivo Android, accedi alle Impostazioni (icona con un ingranaggio) nel dispositivo del tuo amico.
Fai tap su Rete e Internet e poi fai tap su Hotpost e tethering.
Sposta quindi la levetta da OFF a ON (da sinistra a destra) in prossimità della voce Hotspot Wi-Fi.



Se il tuo amico invece possiede un dispositivo con iOS, raggiungi la Home Screen del suo iPhone/iPad e fai tap sull’app Impostazioni (icona con un ingranaggio).
Fai tap su Hotspot personale per accedere alla condivisione di rete.
In corrispondenza della voce Hotspot personale, sposta la levetta da sinistra a destra, in modo così da attivare l’hotspot.

Se vuoi avere maggiori dettagli o dovessi avere dei problemi nella configurazione di un hotspot sul dispositivo del tuo amico, puoi seguire la procedura dettagliata che ho scritto nella mia guida intitolata “come condividere la connessione dati”.



Come accedere agli hotspot da Android

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Dopo che hai trovato il modo di connetterti a internet in modo gratuito, che sia tramite un hotspot pubblico oppure privato, dovrai adesso connetterti ad esso.
Non sai come fare, vero?
Non c’è alcun problema.
Continua a leggere qui di seguito per effettuare la procedura di connessione ad una rete Wi-Fi in modo semplice e veloce.
Ti indicherò qui di seguito la procedura tramite un dispositivo Android con versione 8 (Oreo).



Accedi alle Impostazioni (icona con l’ingranaggio) del tuo dispositivo e seleziona la voce Rete e Internet.
Adesso fai tap sulla voce Wi-Fi e sposta la levetta da OFF a ON.
Visualizzerai quindi, dopo qualche secondo, tutte le reti disponibili attorno a te.
Seleziona quindi la rete che ha come denominazione la stessa dell’hotspot da te preferito.
Se la rete Wi-Fi non richiede una password, allora vi accederai automaticamente; altrimenti digita la chiave di accesso alla stessa per connetterti.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti rimando alla mia guida in cui ti spiego come connettersi al WiFi.



Altri metodi per avere Internet gratis su Android tramite gestore telefonico

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Una soluzione alternativa agli hotspot pubblici è quella offerta da alcune aziende di telecomunicazioni.
Alcuni di esse infatti offrono in modo gratuito, congiuntamente alla sottoscrizione di un abbonamento, un pass per accedere ai tantissimi hotspot gestiti dalle stesse.



Un esempio ne è Fastweb, che tramite il servizio WOW FI, offre a tutti i propri clienti di telefonia fissa e mobile un pass gratuito per poter accedere a tutti gli hotspot Fastweb.
Se sei interessato all’argomento, ti invito alla lettura di questa mia guida in cui ti spiego più nel dettaglio come funziona WOW FI.
Puoi inoltre consultare la mia guida dedicata alle offerte Fastweb.

Un altro operatore impegnato nella diffusione di hotspot gratuiti per i propri clienti è Vodafone.
Come ti avevo accennato anche prima, Vodafone offre ai propri clienti, che possiedono un contratto Vodafone Casa con Station 2 e Revolution, un pass chiamato Vodafone Wi-Fi Community.
Tramite questo pass, potrai accedere agli hotspot Vodafone e a quelli FON, disponibili in tutto il mondo.
Se vuoi avere maggiori informazioni sull’argomento, puoi raggiungere la sezione dedicata sul sito Web Vodafone.
Se sei invece interessato alle offerte Vodafone, puoi consultare questa mia guida dedicata alle offerte Vodafone Casa.



Se invece stai cercando un modo per avere internet illimitato sul tuo dispositivo mobile, puoi sottoscrivere un abbonamento che, consumati tutti i megabyte del tuo piano tariffario, ti permetterà di continuare a navigare in maniera illimitata e senza costi aggiuntivi, anche se con velocità ridotta.

Un esempio è Wind che permette di navigare anche se hai consumato tutto il traffico del piano tariffario.
La velocità massima sarà però impostata ad un massimo di 128 kbps.
Se sei interessato ad una SIM Wind puoi visionare la mia guida dedicata alle offerte Wind.



Quelli che ti ho menzionato sono solo alcuni esempi di come poter ottenere Internet gratis su Android.
In generale ti consiglio di navigare anche su Sos Tariffe, per tenere d’occhio le offerte di tutti i gestori di telefonia, sia fissa che mobile, in modo da poter confrontare tutte le loro offerte.
Puoi visionare la sezione dedicata all’ADSL, oppure la sezione dedicata alle tariffe per cellulari o la sezione per le tariffe solo Internet per smartphone e tablet.

come cambiare sistema operativo android



come cambiare sistema operativo android

Con il passare del tempo, hai acquisito molta dimestichezza con il sistema operativo Android e con le sue modalità di personalizzazione, tant’è che, dopo aver parlato con il tuo amico esperto d’informatica, sei giunto a una decisione a dir poco “radicale”:
vuoi modificare completamente il sistema operativo a bordo del tuo smartphone o del tuo tablet, così da poter provare funzionalità non previste dalla versione che usi attualmente o solo per dare un tocco di nuovo al tuo ormai fedele device.

Seriamente intenzionato a procedere in tal senso, hai aperto Google e cercato una guida che ti insegnasse come cambiare sistema operativo Android, finendo proprio sul mio blog:
ebbene, sono ben felice di comunicarti che sei capitato nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore! Di seguito, infatti, ti illustrerò le tecniche da utilizzare per sostituire completamente il sistema operativo da te in uso, agendo in modo “avanzato” su di esso oppure aggiornandolo all’ultima versione disponibile.



Dunque, senza esitare oltre, mettiti bello comodo e procedi con la lettura di questa mia guida:
sono sicuro che, una volta giunto al termine, avrai le idee perfettamente chiare sul da farsi.
Mi raccomando, agisci sempre con estrema prudenza e soltanto nella piena consapevolezza di ciò che ti appresti a fare:
come scoprirai in corso d’opera, alcuni passaggi potrebbero mettere a serio rischio l’integrità del tuo dispositivo (e io non mi assumo alcuna responsabilità in merito).
Chiarito ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e, perché no, buon divertimento.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come cambiare sistema operativo Android sostituendo la ROM
  • Come cambiare sistema operativo Android effettuando l’aggiornamento

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel concreto di questa guida e spiegarti le tecniche più valide per cambiare il sistema operativo installato sul tuo device Android, lascia che ti dia qualche informazione in più sull’argomento.

Se è tua intenzione passare alla versione successiva di Android utilizzando la procedura prevista dal sistema stesso, dunque, installando gli update offerti dal produttore del tuo dispositivo, puoi agire in completa sicurezza:
contrariamente a quanto succedeva in passato, gli aggiornamenti OTA (over-the-air, cioè distribuiti tramite Internet) possono essere installati comodamente nel giro di un paio di tap e non comportano rischi per l’integrità dei dati.



Per quanto riguarda, invece, l’installazione manuale di una ROM personalizzata (o custom ROM), tramite una procedura in gergo chiamata flashing, il ragionamento è completamente differente:
per effettuare quest’operazione, avrai bisogno di sbloccare e sovrascrivere parti delicatissime del sistema operativo, come per esempio il settore d’avvio o la cartella dei file di sistema.

È proprio per questo motivo che l’operazione di flashing comporta dei rischi estremamente alti! Basta, infatti, un solo errore in corso d’opera (uno su tutti è il cedimento della batteria in fase di reflash) per andare incontro a conseguenze sgradite, come il danneggiamento delle partizioni della memoria, che potrebbe mandare il device in stato di full brick: quando ciò accade, il dispositivo non riesce più ad avviarsi in nessun modo a causa della corruzione delle aree di memoria dedicate, pertanto esso diventa completamente inutilizzabile e, nella maggior parte dei casi, irrecuperabile (a meno di non inviarlo in un centro di assistenza per l’eventuale sostituzione o riprogrammazione del chip di memoria).



Inoltre, flashare una nuova ROM significa irrimediabilmente eliminare l’intero contenuto della memoria, oltre che invalidare la garanzia del telefono.
Dunque, se deciderai di effettuare questo passo, valuta attentamente i rischi connessi e accertati di essere assolutamente sicuro di ciò che stai per fare:
poi non dire che non ti avevo avvisato!

Come cambiare sistema operativo Android sostituendo la ROM

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Hai compreso perfettamente i rischi annessi alla procedura di flash, ma vuoi procedere comunque e cambiare la versione del sistema operativo Android sostituendo completamente la ROM a bordo del tuo dispositivo e installandone una personalizzata?
Allora questa è la sezione che fa al caso tuo.

In genere, questa procedura si divide in quattro passi fondamentali:
la creazione di un backup dei dati (che verranno eliminati successivamente dalla memoria del dispositivo), lo sblocco del bootloader (cioè del sistema che si occupa di inizializzare l’esecuzione di Android), l’installazione di una Recovery personalizzata (un sistema operativo “esterno” che possa avviare l’installazione della nuova ROM) e, infine, l’installazione vera e propria della ROM stessa.



Ancora una volta, ti raccomando di prestare estrema attenzione a tutti i passaggi che ti appresti a compiere e di attenerti scrupolosamente alle istruzioni che ti fornirò di seguito:
basta un piccolo errore per rendere inutilizzabile (e, nel peggiore dei casi, addirittura irrecuperabile) il dispositivo.
Agisci sempre con massima cautela!

Nota:
purtroppo, non posso segnalarti una procedura “standard” per portare a termine quest’operazione, poiché esistono davvero molti dispositivi, tante Recovery e numerose custom ROM:
il numero di combinazioni possibili è davvero enorme e non basterebbero le pagine del mio sito per raccoglierle tutte! Il consiglio che mi sento di darti, dunque, è di cercare comunque le guide specifiche per il modello di smartphone o tablet in tuo possesso e di attenerti alle procedure in esse specificate.



Di seguito, comunque, intendo illustrarti quelli che sono grossomodo i passaggi da compiere per installare una custom ROM su Android, agendo da un computer dotato di sistema operativo Windows.

Operazioni preliminari

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Poiché, come ti ho già accennato in precedenza, flashare una custom ROM comporta la perdita totale dei dati memorizzati sul dispositivo, ti consiglio di creare un backup che contenga foto, video e qualsiasi altro tipo di file personale salvato nella memoria del device.
Se non sai come procedere, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come effettuare un backup su Android.

In secondo luogo, affinché il collegamento tra il dispositivo Android e il computer avvenga in modo corretto, avrai bisogno di installare i driver – o il software di gestione – dello smartphone o del tablet, prelevandoli dal sito Web del produttore:
ti ho spiegato tutto nella mia guida su come collegare Android al PC.
In alternativa, puoi utilizzare i driver ADB universali disponibili sul sito Internet di ClockWorkMod.



Inoltre, affinché tu possa impartire i comandi necessari, avrai bisogno di installare l’utility ADB, cioè il sistema di comunicazione progettato da Google finalizzato alla gestione completa di Android tramite la linea di comando del computer (nel nostro caso, il Prompt dei comandi di Windows):
puoi scaricare la versione minimale da questo sito Internet o l’intera suite di sviluppo Android Studio da quest’altro.

Per concludere, devi essere assolutamente certo del modello (e del relativo codice identificativo) del tuo smartphone o tablet Android, così da poter scaricare sia la Recovery che la ROM più adatte allo stesso ed evitare eventuali danni accidentali:
dunque, accedi alle Impostazioni del dispositivo, fai tap sulla voce Info sul dispositivo/telefono o Informazioni sul dispositivo/telefono e annota il nome e il modello dello stesso (e, se disponibile, il nome in codice).



Infine, prima ancora di effettuare qualsivoglia operazione, assicurati che la batteria del dispositivo funzioni correttamente e di avere un livello di carica residua vicino al 100% per evitare spegnimenti imprevisti.

Sblocco del bootloader

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Ora che disponi di tutti gli strumenti necessari per riuscire nell’impresa, puoi finalmente metterti all’opera ed effettuare lo sblocco del bootloader dello smartphone:
all’atto pratico, questa procedura serve a ottenere i privilegi necessari per poter caricare un sistema operativo differente da quello installato dal produttore (come scoprirai di seguito, si tratta della Recovery personalizzata).
Prima di andare avanti, tieni presente che lo sblocco del bootloader invalida la garanzia del device e cancella tutte le app e i dati salvati in memoria.

Ribadito ciò, passiamo alla pratica:
alcuni produttori, come Sony e Motorola, forniscono strumenti e istruzioni ufficiali per lo sblocco del bootloader (sebbene la procedura ne invalidi comunque la garanzia).
Per esempio, sugli smartphone Motorola, devi innanzitutto avviare il telefono in modalità fastboot (spegnendo dapprima del tutto il dispositivo, per poi premere e tenere premuto il tasto Volume giù per 3 secondi e, successivamente, premere il tasto di accensione finché il device non entra in tale modalità) e collegarlo al computer tramite cavo USB.



Fatto ciò, avvia il Prompt dei comandi di Windows richiamandolo dalla cartella Sistema Windows/Accessori di Windows del menu Start e impartisci al suo interno il comando fastboot oem get_unlock_data, seguito dalla pressione del tasto Invio, per ottenere il codice identificativo del dispositivo, di cui devi prendere nota; completata quest’operazione, devi recarti sul sito Internet dedicato, effettuare l’accesso tramite l’account Motorola Care (che, volendo, puoi creare sul momento utilizzando l’apposito link) e indicare il codice annotato in precedenza per ottenere il codice di sblocco del bootloader.

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Una volta ottenuto questo codice, puoi sbloccare finalmente il bootloader ritornando al Prompt dei comandi di Windows e, sempre con il telefono collegato in modalità Fastboot, impartendo il comando fastboot oem unlock codiceRicevuto e schiacciando il tasto Invio della tastiera.
Fidati, sembra complesso ma, in realtà, non lo è affatto!

Come già detto, la procedura per lo sblocco del bootloader varia da dispositivo a dispositivo:
per trovare quella più adatta al terminale in tuo possesso, ti consiglio di cercare su Google la frase “sblocco bootloader [marca e modello smartphne/tablet]” e di attenerti scrupolosamente alle istruzioni ivi indicate.



Installazione della Recovery personalizzata

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Lo sblocco del bootloader, come ti ho già accennato poc’anzi, autorizza il dispositivo ad avviare un sistema operativo differente dalla versione di Android installata dal produttore:
pertanto, è ora possibile procedere all’installazione della Recovery personalizzata, cioè di un sistema operativo “esterno” ad Android che permette di effettuare operazioni delicate sulla memoria del telefono, come l’installazione di una custom ROM oppure l’attivazione dei permessi di root.



Al momento, una delle Recovery più semplici da utilizzare è la TWRP:
disponibile per un gran numero di dispositivi, essa permette di effettuare le operazioni di flash di ROM e altre tipologie di file installabili (ad es.
le app SuperSU e SuperUser, indispensabili per ottenere i permessi di root), di backup, di pulizia totale e alcune operazioni di diagnostica e ripristino del sistema grazie a un’interfaccia pienamente compatibile con il touch del telefono.

Per ottenerla, collegati al relativo sito Internet, indica il produttore e il modello del device cliccando sulle voci proposte e provvedi a scaricare la versione più adatta al tuo dispositivo, sotto forma di file img:
presta bene attenzione a questa fase, in quanto l’installazione di una Recovery errata potrebbe irrimediabilmente compromettere il device! A download completato, segui le istruzioni più adatte al tuo dispositivo per flashare la Recovery appena scaricata (se non l’hai già fatto, puoi cercare su Google la frase “installare TWRP [marca e modello dispositivo]”).



In linea generale, ciò che devi fare è portare Android in modalità fastboot, collegarlo al computer e, dopo aver aperto il Prompt dei comandi di Windows, impartire in esso l’istruzione fastboot flash Recovery percorsoRecovery seguita dalla pressione del tasto Invio (sostituendo a percorsoRecovery la posizione in cui hai salvato il file precedente, a es.
C:\twrp-x.y.z.k-modello.img).
Soltanto quando il processo sarà terminato, spegni completamente il telefono premendo e tenendo premuto il tasto Power.

Installazione della ROM

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Ora viene la fase più bella:
l’installazione della custom ROM! Se non hai ancora scelto la nuova versione di Android da caricare sul tuo dispositivo, ora è giunto il momento di farlo:
tra le più note ROM personalizzate esistenti, meritano sicuramente menzione LineageOS, Dirty Unicorns e Paranoid Android, ma ne esistono davvero molte altre.

Come sempre, assicurati che la ROM da te scelta sia pienamente compatibile con il dispositivo che possiedi e, soprattutto, accertati di scaricare quella specifica per il tuo modello (e, se necessario, anche per la CPU a bordo), onde evitare di incappare nel temuto soft brick:
se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di uno stato di blocco del telefono che comporta la completa inavviabilità del sistema operativo.
Al contrario del full brick, però, il soft brick è completamente reversibile:
basta ripetere la procedura d’installazione usando una ROM corretta.



Ad ogni modo, dopo aver scaricato sul computer il file più adatto al tuo caso (distribuito in formato .zip), copialo sulla memory card del dispositivo e inserisci quest’ultima al suo interno; se hai bisogno di aiuto in tal senso, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come spostare file su scheda SD.
Se non la possiedi, puoi avviare la “vecchia” versione di Android (che è ancora installata sul sistema) e, dopo aver saltato la configurazione iniziale, copiare il file della ROM sulla memoria interna del dispositivo (qui ti ho spiegato come fare).

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A questo punto, puoi finalmente scollegare il telefono dal computer e procedere con la fase di flash:
avvia il device in modalità Recovery premendo contemporaneamente i tasti Power VolumeSu e seleziona l’opzione per installare un file .zip da microSD.
Per esempio, se hai usato la TWRP, devi fare tap sui bottoni Installa Scegli archivio, selezionare la tipologia di memoria su cui hai copiato il file .zip e fare tap sullo stesso per selezionarlo.
Quando sei sicuro, apponi il segno di spunta accanto alla voce Verifica della firma del file Zip, fai scorrere la barra inferiore verso destra per avviare il processo e attendi pazientemente che il tutto venga completato.

Quando hai finito, torna indietro e scegli le opzioni per cancellare la cache “semplice” e la Dalvik/ART:
su TWRP, devi premere sui pulsanti Pulisci Pulizia avanzata, apporre il segno di spunta accanto alle voci Dalvik / ART Cache Cache e trascinare la barra inferiore verso destra.
A pulizia completata, riavvia il dispositivo e goditi la ROM appena installata!



Nota:
se hai scelto una ROM non comprende le app Google (Play Store, Gmail, Music e così via), potresti dover installare le Gapps effettuando il flash del relativo file zip; per procurarti il pacchetto più adatto al tuo caso, ti consiglio di cercare su Google la frase gapps Android x.x (ad es. Android 7.1), in base alla versione base di Android usata nella ROM da te scelta.

Come cambiare sistema operativo Android effettuando l’aggiornamento

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Se non hai voglia di stravolgere lo smartphone o il tablet installando da zero una nuova ROM, puoi invece provare a cambiare sistema operativo Android scaricando e installando gli eventuali aggiornamenti rilasciati dal produttore del dispositivo:
in questo modo, hai la possibilità di ottenere correzioni importanti per i bug e le falle di sicurezza del sistema e, se previsto dal produttore, di installare la versione successiva di Android in tutta sicurezza.



Attualmente, la distribuzione degli aggiornamenti avviene principalmente in modalità OTA, cioè attraverso Internet: il file viene reso disponibile per i possessori di un dato dispositivo, che hanno la possibilità di scaricarlo attraverso una specifica funzione del sistema operativo.

Quale?
Te lo spiego subito:
per iniziare, avvia le Impostazioni di Android, tocca le voci Sistema Avanzate, accedi alla sezione Aggiornamento di sistema e sfiora la voce Verifica la presenza di aggiornamenti per cercare, ed eventualmente scaricare, l’update disponibile.
Su versioni di Android precedenti alla 8.0, devi, invece, recarti in Impostazioni > Info sul dispositivo > Aggiornamento software. A download terminato, devi semplicemente premere sulla voce Installa che compare nella medesima schermata (o, a volte, anche nell’area di notifica). Per informazioni aggiuntive sull’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come aggiornare Android facilmente, in cui ti ho fornito tutte le spiegazioni del caso.



Ma aspetta un attimo, mi stai dicendo che non hai trovato utili le spiegazioni fornite finora, poiché vuoi liberarti definitivamente di Android e installare iOS (il sistema operativo di smartphone e tablet Apple) sul device in tuo possesso?
Purtroppo sono costretto a darti una cattiva notizia:
questo passaggio non è fattibile in alcun modo, poiché iOS è un sistema operativo progettato nello specifico per funzionare con iPhone, iPad e iPod Touch, pertanto non può essere installato altrove.

Ciò che puoi fare, però, è modificare la tua attuale versione di Android per renderla, almeno esteticamente, molto simile al sistema di Apple:
se sei interessato a procedere in tal senso, puoi consultare la mia guida su come trasformare Android in iPhone, in cui ti ho spiegato per filo i passaggi da compiere per ottenere questo risultato.



come creare una playlist su android



come creare una playlist su android

Stai per affrontare un lungo viaggio e hai deciso di rendere più piacevole il tragitto ascoltando un po’ di buona musica con il tuo fedele smartphone Android.
Una volta preparato il tutto, però, ti sei reso conto che negli ultimi tempi hai ascoltato esclusivamente i brani presenti in un album oppure i brani passati in maniera casuale dalle app di streaming (magari sfruttando la funzionalità radio), senza creare nessun tipo di “raccolta” che possa riprodurre in automatico i tuoi brani preferiti.

Non preoccuparti, a tutto c’è un rimedio, anche a questo:
in questa guida, ti mostrerò come creare una playlist su Android utilizzando le principali app per ascoltare la musica sul sistema del “robottino verde”, così da poter riprodurre musica di continuo e senza dover cambiare manualmente brano.
Oltre alle modalità di azione previste dalle app di streaming, avrò cura di mostrarti come creare delle playlist utilizzando i file audio e i brani custoditi nella memoria del tuo dispositivo, così da poterli organizzare e ascoltare in maniera ordinata utilizzando l’app di riproduzione “di serie” inclusa in tutti i moderni smartphone Android.



Dunque, senza attendere oltre, ritaglia qualche minuto del tuo tempo libero e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di creare delle code di riproduzione sul tuo dispositivo e di usarle al meglio.
Detto ciò, ti auguro buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come creare una playlist su Android tramite servizi di streaming
    • YouTube
    • Google Play Musica
    • Spotify
    • Amazon Music
    • Apple Music
  • Come creare una playlist su Android gratis

Come creare una playlist su Android tramite servizi di streaming

Gran parte della musica, al giorno d’oggi, si ascolta grazie alle app di streaming:
pertanto, vien da sé che, nella prima parte di questa guida, andrò a mostrarti come creare una playlist su Android con i servizi di streaming audio più famosi.
Ricordati che la maggior parte di questi ultimi impone delle limitazioni sull’ascolto dei brani in forma gratuita, e spesso tali limiti si ripercuotono anche sulle playlist.
Detto ciò, andiamo al sodo.



YouTube

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YouTube è molto probabilmente l’app più utilizzata per guardare video, ma viene usata molto anche per ascoltare musica.
Permette, inoltre, di creare delle playlist dei videoclip con grande facilità. In che modo?
Te lo spiego subito.



Prima di tutto, apri l’app di YouTube sul tuo smartphone e cerca il video del primo brano che vuoi mettere in lista, facendo tap sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra e digitando il nome dell’artista o del brano, quindi avvia la riproduzione del videoclip.

Mentre il video musicale scorre, puoi iniziare a creare la tua playlist musicale effettuando un tap prolungato sul pulsante Salva; nella schermata successiva, hai la possibilità di scegliere se aggiungere il video a una delle playlist già presenti sul tuo account Google (rimuovendo o aggiungendo il segno di spunta alla casella corrispondente) oppure crearne una nuova facendo tap sulla voce Nuova Playlist.



In quest’ultimo caso, devi scegliere il nome da dare alla playlist e indicare la sua visibilità (Pubblico, se desideri che essa venga vista anche dai contatti che seguono il tuo canale; Non in elenco, se vuoi che la tua playlist sia raggiungibile solo da chi conosce l’indirizzo URL della stessa; Privato, se desideri conservare la playlist per te e renderla invisibile agli altri utenti di YouTube e a quelli che seguono il canale); per confermare l’aggiunta del brano, è sufficiente fare tap sulla voce OK.
A partire da questo momento, potrai aggiungere nuovi video alla playlist appena creata facendo un tap “breve” sul pulsante Salva, poiché l’app aggiungerà subito il brano all’ultima playlist utilizzata o creata.

Per accedere velocemente alle playlist salvate, portati nella schermata Home dell’app YouTube, fai tap sul menu Raccolta collocato in basso a destra, quindi tocca una delle playlist presenti in elenco per avviarne la riproduzione (puoi anche ordinarle in ordine alfabetico o mettere in cima le playlist più recenti, utilizzando il menu a tendina Playlist (A-Z) o Playlist (aggiornate di recente).



Con l’account gratuito di YouTube, puoi ascoltare musica con l’inserimento di messaggi pubblicitari e senza la possibilità di spegnere lo schermo o di cambiare app (in questi due casi la musica andrà in pausa); se vuoi rimuovere questi limiti, puoi sottoscrivere un abbonamento a YouTube Music Premium e usare la relativa app specifica per la musica, come ti ho spiegato nella mia guida dedicata a guida dedicata a YouTube Music.

Google Play Musica

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Sei solito ascoltare la musica in streaming tramite Google Play Musica e vorresti raccogliere (e riprodurre in sequenza) la tua musica preferita in una comoda playlist?
Perfetto, tra un attimo ti spiegherò come fare.



Se disponi di un abbonamento Unlimited al servizio, o se hai già provveduto ad acquistare preventivamente dei brani, puoi aggiungerli a una playlist nel seguente modo:
per prima cosa, avvia l’app dedicata, cerca un brano o un album da riprodurre usando il pulsante a forma di lente d’ingrandimento (o selezionandolo tra i brani preferiti), fai tap sul pulsante () presente accanto al brano o all’album di tuo interesse e, infine, fai tap sulla voce Aggiungi a playlist collocata nel menu che si apre a schermo.

Nella nuova schermata che compare, premi sulla voce Nuova playlist per creare una nuova coda di riproduzione, indica un nome e una descrizione da associare alla raccolta, quindi fai tap sulla voce OK per confermare le modifiche.
D’ora in avanti, puoi aggiungere nuovi brani alla playlist appena creata ripetendo i passaggi che ti ho illustrato poc’anzi e selezionando la playlist creata in precedenza.
Per visualizzare le playlist create, sfiora il pulsante ☰ collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Raccolta musicale dal menu che compare.



Per tua informazione, Google Play Musica offre la sua grande raccolta musicale a pagamento, con la possibilità di scegliere se acquistare il brano o l’album (che diventeranno di tua proprietà e potrai ascoltarli senza limiti e senza abbonamento) oppure accedere al servizio Unlimited, che permette l’ascolto di tutti i brani presenti sulla piattaforma.
A tal proposito, ti invito ad approfondire l’argomento leggendo la mia guida su come funziona Google Play Musica.

Spotify

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Come dici?
Usi Spotify ormai da tempo ma non sei in grado di creare una playlist sull’app di Spotify per Android?
Non temere, non è affatto difficile! Per farlo, avvia l’app sul tuo dispositivo, effettua l’accesso, se necessario, con le credenziali del tuo account premendo sul tasto Accedi o tramite l’account Facebook e, a login avvenuto, cerca il primo brano (o il primo album) di tuo interesse facendo tap sul pulsante Cerca, presente nella barra inferiore.

Una volta identificato il brano o l’album, fai tap sul pulsante () ad esso corrispondente, quindi seleziona la voce Aggiungi alla playlist.
A questo punto, dovrebbe aprirsi una nuova schermata in cui selezionare una delle playlist già esistenti; se, invece, vuoi crearne una nuova, premi sul pulsante Nuova playlist presente in alto, fornisci un nome alla playlist quindi fai tap su Crea:
il brano o l’album verranno subito aggiunti a essa.



Per ascoltare le playlist salvate su Spotify, ti sarà sufficiente fare tap sul bottone La mia libreria, portarti nella sezione Playlist, quindi scegliere la playlist da riprodurre.
Ricorda che la versione gratuita di Spotify non permette di ascoltare i brani nell’ordine desiderato (solo riproduzione casuale) e presenta delle pubblicità d’intermezzo a intervalli regolari:
per bypassare questi limiti e rimuovere la pubblicità, puoi sottoscrivere un abbonamento a Spotify Premium, seguendo le istruzioni che ti ho fornito mia guida su come abbonarsi a Spotify.

Amazon Music

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Per quanto riguarda Amazon Prime Music, il servizio di streaming musicale esclusivo per gli utenti Amazon Prime, la creazione di una playlist sulla relativa app per Android è affare davvero molto semplice:
dopo aver avviato l’app, effettua l’accesso (se necessario) usando il tuo account Amazon e, a login effettuato, tocca il simbolo a forma di lente d’ingrandimento collocato in alto a destra e cerca il brano, l’artista o l’album che intendi ascoltare.
Una volta trovato l’elemento di tuo interesse, fai tap sul pulsante () presente accanto a ogni voce e, in seguito, sulla voce Aggiungi alla playlist.



Ti verrà mostrata una schermata in sovrimpressione nella quale dovrai scegliere se creare una nuova playlist oppure aggiungere il brano a una playlist già esistente; selezionando la prima opzione, dovrai poi indicare un nome da assegnare alla playlist che ti accingi a creare e confermare facendo tap sulla voce Salva.
Per accedere alle playlist salvate ti sarà sufficiente fare tap sulla voce Musica presente in basso e selezionare la scheda Playlist.

Tieni ben presente che il servizio Prime Music offre l’accesso a circa 2 milioni di brani, a fronte di un catalogo multimediale completo di oltre 50 milioni di brani; per accedere a quest’ultimo, puoi sottoscrivere un abbonamento separato al servizio Amazon Music Unlimited, facendo riferimento ai passaggi spiegati nella mia guida su come funziona Amazon Music Unlimited.



Apple Music

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Sei fiero abbonato al servizio Apple Music, tanto da scaricare l’app per Android dedicata, ma non hai la più pallida idea di come creare una playlist personalizzata sulla stessa?
Nessun problema, ti aiuto io.



Tanto per cominciare, avvia l’app e, se necessario, effettua l’accesso con il tuo ID Apple; una volta dentro, cerca un brano o un artista facendo tap sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra.
Identificato l’elemento di tuo interesse, effettua un tap prolungato sullo stesso, premi sulla voce Aggiungi a una playlist annessa al menu che va ad aprirsi e, successivamente, tocca la voce Nuova playlist.

A questo punto, indica un nome, una descrizione e un’immagine da assegnare alla playlist e, se lo desideri, completala subito con altri brani:
fai, dunque, tap sulla voce Aggiungi musica per cerca un brano dal catalogo di Apple Music oppure tra quelli presenti nella Libreria.
Puoi aggiungere i brani di tuo interesse sfiorando la casella bianca con bordo rosa collocata accanto agli stessi:
ll termine della selezione, tocca il segno di spunta rosa presente nella parte superiore dello schermo e il gioco è fatto.

Come creare una playlist su Android gratis

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Se non hai trovato utili le istruzioni precedenti, poiché non intendi creare una playlist su Android tramite i servizi di streaming più conosciuti, ma è tua precisa intenzione raccogliere in una comoda “coda di riproduzione” tutti i brani musicali custoditi nella memoria del tuo dispositivo, allora questa è la sezione del tutorial più adatta a te.

Per comodità, ti consiglio di utilizzare l’app Play Musica (la stessa di cui ti ho parlato qualche sezione fa), installata già “di serie” sui dispositivi Android:
essa, oltre a poter riprodurre brani tramite Internet, è perfettamente in grado di riprodurre e organizzare i brani disponibili nella memoria del dispositivo.



Tanto per iniziare, dunque, avvia la summenzionata app richiamandola dal drawer di Android, premi sul pulsante collocato in alto a sinistra e, nel menu che compare, apponi il segno di spunta accanto alla voce Solo musica scaricata.
A partire da questo momento, l’app andrà in modalità offline e visualizzerà i soli brani presenti sul dispositivo.

Per creare la tua playlist, fai nuovamente tap sul pulsante , quindi seleziona la voce Raccolta multimediale dal menu proposto:
navigando tra le schede presenti in alto (Artisti, Album, Brani e così via), individua l’elemento musicale da aggiungere, fai tap sul pulsante () ad esso corrispondente e, infine, sulle voci Aggiungi a playlist e Nuova playlist.
Per concludere, indica un nome e una descrizione della stessa e conferma la creazione premendo sul pulsante OK.



Aspetta, mi stai dicendo che vorresti trasferire tutta la tua musica su Android ma proprio non sai come fare?
A tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida su come caricare musica su Android, in cui ti ho mostrato tutti i passaggi da effettuare per trasferire gli MP3 (o altri formati audio) del computer nella memoria interna o sulla scheda microSD del dispositivo Android.

come esportare rubrica android



come esportare rubrica android

Vorresti copiare i contatti che hai salvato sul tuo smartphone Android nella rubrica del computer?
Hai acquistato un cellulare secondario, da utilizzare per il lavoro, e ti piacerebbe sincronizzare la rubrica di quest’ultimo con quella del tuo smartphone principale?
Nessun problema, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto,

Prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come esportare rubrica Android su qualsiasi dispositivo e sistema operativo grazie alle indicazioni che sto per darti.
Ci sono almeno due strade che puoi seguire:
puoi esportare tutti i contatti della tua rubrica localmente, sotto forma di file VCF, e importarli sul dispositivo che più preferisci.
Oppure puoi sincronizzare la rubrica di Android con Gmail e collegare il tuo account Google a tutti i device sui quali desideri importare i contatti.



Si tratta, in ogni caso, di un gioco da ragazzi.
Sta a te scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica.
Pensa, puoi anche copiare i tuoi contatti preferiti su una SIM e trasferirli su un altro telefono semplicemente inserendo la scheda in quest’ultimo, ma di questa procedura ci occuperemo nella parte finale della guida.
Ora concentriamoci sulle modalità di esportazione della rubrica più comuni, quelle via file VCF e via cloud, e mettiamoci subito all’opera!

Esportare rubrica Android in file VCF

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Se vuoi esportare la rubrica di Android su un altro smartphone, un tablet o un computer, ti consiglio di creare un file VCF con tutti i tuoi contatti.

I file VCF sono dei file “universali” che possono essere importati in qualsiasi applicazione o dispositivo per copiare in quest’ultimo nominativi, email, numeri di telefono, indirizzi e altre informazioni contenute nella rubrica.
In poche parole puoi utilizzarli per trasferire tutti i tuoi contatti da Android a qualsiasi smartphone, tablet o computer indipendentemente dal sistema operativo o dal client di posta elettronica utilizzato su di esso.



Per copiare la rubrica di Android in un file VCF puoi utilizzare l’applicazione Contatti inclusa “di serie” in tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde.
Ecco in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Avvia l’applicazione Contatti;
  • Pigia sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
    Se utilizzi uno smartphone Samsung potresti dover seguire una procedura leggermente diversa:
    dopo aver aperto l’applicazione Contatti potresti dover premere sul pulsante […] e selezionare la voce Impostazioni dal menu che si apre.
    Successivamente dovresti dunque spostarti su Contatti e scegliere l’opzione Importa/Esporta dal menu che si apre;
  • A questo punto scegli se salvare il file VCF con i contatti sulla memoria interna del telefono (selezionando la voce Esporta in archivio) o su una scheda SD (se il tuo smartphone è dotato di memoria espandibile);
  • Attendi qualche secondo affinché l’esportazione del file VCF venga portata a termine (puoi seguire l’avanzamento dell’operazione dal menu delle notifiche di Android).

Ora devi esportare il file VCF generato dalla app Contatti di Android sul dispositivo di destinazione, ossia sul dispositivo sul quale intendi importare la rubrica.
Hai fondamentalmente due strade per compiere quest’operazione.



  • Collegare lo smartphone al computer – e copiare il file 00001.vcf dalla directory principale del telefono (o dalla microSD) al computer.
  • Auto-inviarti il file VCF via email o tramite un servizio di cloud storage – per compiere quest’operazione puoi utilizzare un file manager come ES Gestore File, che permette di gestire facilmente tutti i file presenti sulla memoria interna dei dispositivi Android e sulle schede di memoria inserite in essi.
    Dopo aver avviato ES Gestore File, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la cartella in cui si trova il file della rubrica (home se l’hai salvato sulla memoria interna dello smartphone o sd se l’hai salvato su una scheda esterna).
    A questo punto, tieni il dito premuto sul file 00001.vcf , premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
    Scegli quindi se condividere il file via email, selezionando il nome di un client di posta (es.
    Gmail) dal menu che si apre, o tramite un servizio di cloud storage, selezionando l’icona di Dropbox, Google Drive o simili dal medesimo menu.

Ad operazione completata, puoi scaricare il file VCF sul dispositivo sul quale desideri importare la rubrica di Android e copiare tutti i tuoi contatti senza il benché minimo sforzo.
Nella mia guida su come aprire file VCF trovi spiegato come importare i file VCF in Windows, OS X, Android, iOS e alcuni famosi servizi di Web-Mail.

Nota: nei miei esempi ho usato il nome 00001.vcf per il file della rubrica, ma in realtà il suo nome potrebbe anche essere diverso.
L’importante è l’estensione, VCF, che è la stessa su tutti i dispositivi e tutte le versioni di Android.



Esportare rubrica Android tramite Gmail

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Se oltre ad esportare rubrica Android vuoi mantenerla sincronizzata con altri dispositivi, in modo che tutte le modifiche apportate su un device vengono riportate automaticamente sugli altri, sfrutta Gmail.



Collegando il tuo smartphone a un account Gmail puoi sincronizzare automaticamente tutti i contatti di Android con il cloud (quindi su Internet) e copiarli su qualsiasi dispositivo semplicemente associando quest’ultimo al medesimo account Google.

Per associare il tuo smartphone Android a un account Google (operazione che però molto probabilmente hai già compiuto) devi recarti nel menu Impostazioni > Account del dispositivo.
Dopodiché devi premere sul pulsante Aggiungi account e selezionare il logo di Google dalla schermata che si apre.



Ad operazione completata, devi andare nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, selezionare il tuo indirizzo Gmail e devi verificare che la levetta situata accanto alla voce Contatti sia attiva.
Se non è attiva, spostala con il dito verso destra e il gioco è fatto.

La rubrica del tuo telefono verrà salvata automaticamente sui server di Google, quindi collegando altri smartphone, altri tablet o altri computer al tuo account questi sincronizzeranno automaticamente i contatti con Gmail.
Per saperne di più, consulta i miei tutorial su come leggere posta Gmail, come sincronizzare contatti Gmail, come configurare Outlook con Gmail e come configurare Gmail su iPhone in cui ti ho spiegato come sincronizzare la posta e la rubrica di Gmail con vari device e applicazioni.



Sincronizzando i contatti con Google avrai anche la possibilità di esportare un file VCF con la rubrica direttamente da Gmail, senza passare per lo smartphone.
In che modo?
Te lo spiego subito.
Collegati al servizio Contatti Google e seleziona le voci Di più > Esporta dalla barra laterale di sinistra.

Ti verrà mostrato un riquadro con all’interno tutte le opzioni per l’esportazione della rubrica.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Contatti e vCard (per contatti iOS), clicca sul pulsante Esporta e il gioco è fatto.
Se vuoi, puoi anche esportare i contatti nel formato CSV per importarli in Outlook o altre applicazioni, basta mettere il segno di spunta accanto all’apposita opzione.



Esportare rubrica Android su SIM

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Vuoi esportare alcuni contatti su una scheda SIM?
Nessun problema.
Su alcuni modelli di smartphone quest’operazione si può compiere direttamente dall’applicazione Contatti, basta seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme.
In altri casi bisogna rivolgersi ad applicazioni di terze parti, come l’ottima Copy to SIM Card che si può scaricare gratis dal Google Play Store.



Per copiare i contatti da uno smartphone Android a una SIM con Copy to SIM Card, apri l’applicazione e seleziona la scheda Contatti telefono.
Apponi quindi il segno di spunta accanto ai numeri che desideri copiare sulla SIM (ricorda che le SIM a 128k hanno un limite di 500 numeri) e premi prima sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi sulla voce Copia selezionati nella SIM.

Se la scheda Contatti telefono risulta vuota (e quindi non ci sono contatti da selezionare), premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto a tutte le opzioni che vedi sotto la dicitura Choose contacts to display e premi su OK.
In questo modo dovresti risolvere facilmente il problema e dovresti riuscire a visualizzare tutti i tuoi contatti all’interno della app.



come impostare mail libero su android



come impostare mail libero su android

Hai deciso di aprire un indirizzo di posta elettronica su Libero Mail ma non riesci ad utilizzarlo sul tuo nuovo smartphone Android?
Strano.
Libero Mail è un servizio pensato per l’utilizzo da Web, client di posta tradizionali ma anche da smartphone e tablet, proprio come tutti i servizi di posta elettronica più moderni.

Se non riesci a farlo funzionare, probabilmente non hai scaricato la app giusta oppure non hai configurato in maniera corretta il tuo client email.
Proviamo a svelare l’arcano e vediamo insieme come impostare mail Libero su Android in maniera corretta.
Sono convinto che riuscirai a risolvere il tuo problema in quattro e quattr’otto senza rivolgerti per l’ennesima volta al tuo amico “smanettone” esperto di tecnologia.



Seguendo le indicazioni che trovi di seguito riuscirai a inviare e ricevere posta con il tuo account Libero da qualsiasi smartphone e tablet Android, avendo persino la possibilità di usare varie app per la gestione delle email.
Io a dire il vero ti consiglio quella ufficiale di Libero.it, ma se vuoi puoi usarne anche altre.
Mettiamoci subito all’opera!

Se non vuoi perdere tempo ad impostare mail Libero su Android, ascolta il mio consiglio e scarica l’applicazione ufficiale del servizio disponibile sul Play Store.
Si tratta di un’eccellente app gratuita che permette di gestire le Web-Mail di Libero.it, Virgilio, Gmail, Yahoo! ed Outlook attraverso un’unica comoda interfaccia.
Normalmente funziona solo se c’è una connessione a Internet attiva (quindi non scarica le email sulla memoria dello smartphone o del tablet) ma supporta anche l’utilizzo di altri servizi di posta elettronica tramite protocollo IMAP e POP3.



Allora, sei pronto a provarla?
Per scaricare la app di Libero Mail sul tuo terminale Android, avvia il Google Play Store (è l’icona del sacchetto bianco con il simbolo “play” al centro che trovi nella schermata dove ci sono tutte le applicazioni installate sul dispositivo), premi sulla barra collocata in alto e cerca libero mail.

Quando compaiono i risultati della ricerca, seleziona l’icona della app Libero Mail (è un pallino verde con una busta da lettere bianca sopra) e premi prima su INSTALLA e poi su ACCETTO per avviare la sua installazione su Android.

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A procedura ultimata, avvia Libero Mail selezionando la sua icona dalla schermata principale del tuo smartphone/tablet e premi sul logo di Libero.
Compila quindi il modulo che ti viene proposto digitando il tuo indirizzo email libero.it e la password che hai scelto per accedere a Libero Mail.

Premi quindi sul pulsante Accedi e si aprirà automaticamente la casella della posta in arrivo con tutti i messaggi da leggere.
Il resto è quasi inutile spiegarlo, funziona come qualsiasi altro client o servizio di posta elettronica online:
in alto c’è il pulsante per avviare la composizione di un nuovo messaggio (il foglietto con la penna), di lato c’è il pulsante Menu per accedere alle varie cartelle della casella email e così via.



Se vuoi, puoi aggiungere altri account di posta elettronica e gestirli direttamente dalla app di Libero Mail.
Basta premere sul pulsante Menu collocato in alto a sinistra (le tre linee orizzontali), poi sul simbolo + (più) e configurare il nuovo account scegliendo uno dei servizi supportati dall’applicazione.
Se vuoi configurare un account diverso da Libero, Virgilio, Gmail, Yahoo o Outlook, seleziona la voce Altro e digita le “coordinate” IMAP o POP3 dell’indirizzo che intendi utilizzare.

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Nel caso in cui tu voglia utilizzare il tuo account Libero Mail in un client di posta di terze parti, come ad esempio MailDroid o CloudMagic, devi scegliere l’opzione per aggiungere un nuovo indirizzo con impostazioni manuali e digitare le “coordinate” del server IMAP di Libero.it.



  • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it, porta 993, cifratura SSL
  • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it, porta 465, cifratura SSL con richiesta di autenticazione attiva.
  • Nome: [il tuo nome completo]
  • Nome account o Nome utente: il tuo indirizzo di posta elettronica Libero.it.
  • Indirizzo e-mail: il tuo indirizzo di posta elettronica Libero.it.
  • Password: la password del tuo account Libero Mail.

Nel caso in cui incontrassi delle difficoltà nell’impostare mail Libero su Android, prova a seguire le indicazioni contenute sul sito ufficiale del servizio e prova ad eseguire l’accesso direttamente da browser.
Il tuo account potrebbe essere stato momentaneamente sospeso o potrebbero esserci dei problemi tecnici che impediscono il corretto funzionamento del servizio di posta.

come personalizzare android



come personalizzare android

Android è un sistema operativo molto flessibile e personalizzabile.
Questo significa che utilizzando gli strumenti giusti è possibile rivoltare come un calzino il proprio smartphone e renderlo perfettamente compatibile con le proprie esigenze, cambiando grafica dell’OS e aggiungendo ad esso funzioni che di default non erano previste o magari erano accessibili in maniera più scomoda e/o complicata.

Anche tu, se sei stanco del look o delle funzioni predefinite del tuo smartphone, puoi provare a personalizzarlo rendendolo come vuoi tu.
Ti assicuro che è molto più facile di quanto immagini, non c’è bisogno di essere super-esperti o informatici di professione! Se non ci credi, prova a mettere in pratica le indicazioni su come personalizzare Android che sto per darti e poi mi fai sapere.



Cominciamo questa guida su come personalizzare Android dalla cosa più semplice, gli sfondi.
Come sul computer, anche sullo smartphone i wallpaper usati come sfondo della home screen hanno la loro importanza (importanza estetica, s’intende).
Trovare un’immagine bella, elegante e che soprattutto si sposa alla perfezione con il tema grafico utilizzato su Android non è facile ma ci si può riuscire.

A tal scopo, ti voglio consigliare Wallbase HD Wallpapers, una formidabile app gratuita che permette di sfogliare, scaricare e applicare al volo migliaia di bellissimi sfondi in alta definizione dedicati ai temi più disparati:
astratti, paesaggi, videogame, informatica e chi più ne ha più ne metta.



Per utilizzarla, non devi far altro che scaricarla sul tuo telefonino ed avviarla.
Ti verrà data la possibilità di cercare un wallpaper ben definito (tramite l’apposita barra di ricerca) o di sfogliare gli sfondi più scaricati (Popular).
Una volta scelta l’immagine da usare come wallpaper, non dovrai far altro che sfiorare la sua anteprima e premere sul pulsante Wallpaper per applicarla subito alla home screen di Android oppure sul pulsante Save per salvarla sulla memoria del telefono.

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Altri strumenti che permettono di dare un tocco personale ad Android e, al contempo, di adattare le funzionalità del telefono alle proprie esigenze sono i widget.
Dal meteo alle ultime notizie aggiornate in tempo reale, passando per i contatti degli amici più stretti e gli “interruttori” per attivare o disattivare le reti supportate dal telefono, grazie ad essi puoi avere tutto quello che vuoi direttamente nella home screen del tuo Android, sempre a portata di tap.

Per sfogliare tutti i widget disponibili per il tuo smartphone, apri il Google Play Store e premi prima sul pulsante Applicazioni e poi su Categorie (in alto a sinistra) e Widget (in fondo all’elenco delle categorie).
Se invece vuoi qualche consiglio su quali sono i migliori widget per Android, qui sul blog trovi una gallery che fa proprio al caso tuo.



Naturalmente, cerca di non esagerare.
I widget sono belli, utili, ma se se ne utilizzano troppi contemporaneamente si rischia di rallentare il telefono e consumare eccessivamente la sua batteria.
Scarica solo quelli che realmente ti occorrono.

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Ora passiamo a qualcosa di più radicale, ossia a come personalizzare Android con i launcher.
I launcher, per dirla in parole povere, sono delle home screen sostitutive alla home screen predefinita di Android che alterano l’aspetto e le funzioni incluse nella schermata iniziale del telefono rendendola spesso più bella e facile da utilizzare.
Ce ne sono tantissimi sul Google Play Store, ecco quelli che ti consiglio io:

  • GO Launcher EX – se hai un telefonino piuttosto datato o comunque di fascia bassa, questo è uno dei pochi launcher che funzionerà perfettamente sul tuo Android.
    Aggiunge alla home screen del sistema dei bellissimi effetti di transizione (cubo, scomposizione, trascinamento, ecc.), velocizza l’accesso alle app ed include tantissimi widget molto utili e belli da vedere.
    GO Launcher EX è completamente gratuito, anche se per scaricare determinate funzioni bisogna effettuare dei piccoli acquisti.
  • Launcher 8 – un launcher gratuito che dimostra tutta la flessibilità di Android trasformando la home screen del sistema del robottino verde nella schermata principale di Windows Phone 8.
    Funziona anche sui terminali più datati e/o di fascia bassa.
  • TSF Shell – probabilmente uno dei migliori launcher attualmente in circolazione per Andoid.
    È semplicemente spettacolare, ricco di effetti speciali, widget e animazioni.
    Rende molto semplice e piacevole l’utilizzo del telefono ma ha due grossi “difetti”:
    costa molto (12,84 euro) ed è compatibile solo con gli smartphone di fascia alta.

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Per concludere, ti segnalo la mia guida su come sfruttare al meglio Android, nella quale troverai molte indicazioni su come rendere più utile e piacevole l’utilizzi degli smartphone equipaggiati con il sistema operativo di Google.

Se poi ti senti in vena di “roba da smanettoni”, ricorda che puoi sempre effettuare il root su Android e sbloccare un mucchio di funzioni e/o app che normalmente non si possono utilizzare sui telefoni del robottino verde.
Insomma, con Android hai piena libertà di scelta ed è proprio questo il bello!



come ritornare alla versione precedente di android



come ritornare alla versione precedente di android

Dopo aver aggiornato il tuo smartphone Android con l’ultimo firmware ufficiale, hai riscontrato dei vistosi rallentamenti del sistema o dei problemi che prima non si verificavano?
Ogni tanto succede, ma per fortuna ci sono varie operazioni che si possono compiere per rimediare a questo genere di situazioni.
Quella più drastica è il downgrade, ossia la reinstallazione del vecchio firmware in luogo di quello più recente.

È un’operazione potenzialmente rischiosa, ma in alcuni casi è l’unica soluzione che funziona davvero.
Se tu credi di rientrare in uno di questi, prima di passare all’azione lascia che ti spieghi come ritornare alla versione precedente di Android per schiarirti le idee su questo argomento.
Non ci vorrà molto, promesso.



Prima di vedere in dettaglio come ritornare alla versione precedente di Android, vista la potenziale pericolosità di un’operazione come la sostituzione del firmware del telefono, ti consiglio di fare tutte le prove possibili per “recuperare” il firmware attuale e risolvere tutti i problemi che quest’ultimo presenta.

A tal proposito, ti consiglio di provare con un bel reset di Android.
In questo modo, potrai riportare il telefono allo stato di fabbrica (mantenendo la versione attuale del firmware) ed eliminare tutti gli eventuali problemi che potrebbero minare la stabilità di Android.
È un tentativo “estremo”, lo so, ma sempre meno estremo del sostituire interamente il firmware dello smartphone.



Per resettare il tuo terminale Android, recati quindi nelle Impostazioni del sistema operativo e seleziona le voci Privacy > Ripristina dati di fabbrica dal menu che si apre.
Successivamente, premi sul pulsante Ripristina dispositivo, conferma l’operazione premendo Cancella tutto ed attendi che la procedura giunga al termine.
Ci vorranno pochi minuti.

A reset effettuato non avrai più le tue applicazioni e le tue impostazioni, ma molto probabilmente avrai risolto i problemi che ti stavano spingendo verso il downgrade del firmware.
I dati, le foto e i video salvati sulle schede di memoria esterne rimarranno intatti (a meno che tu non abbia selezionato l’opzione Formatta scheda SD dal menu di reset di Android).



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Se la procedura di reset non ha portato ai risultati sperati e sei convinto di voler ritornare alla versione precedente di Android, devi fare qualche giretto su Google per trovare i software più adatti al tuo telefono.



Ora, premesso che sul PC devono essere installati i driver del telefono (che solitamente vengono inclusi in prodotti come Samsung Kies, attraverso i quali si possono gestire gli smartphone Android dal PC), devi procurarti quanto segue:

  • Un’applicazione per sostituire il firmware del telefono (flashare, in gergo tecnico)
  • I file del firmware originale per il tuo smartphone

Per quanto concerne i file del firmware, purtroppo non posso darti molte indicazioni.
Devi semplicemente cercare su Google il nome del tuo smartphone associato al termine firmware ed essere bravo a trovare il link per il download.
Fai estremamente attenzione a quello che scarichi, però.
Utilizzare un firmware non adatto al telefono sul quale lo si installa rende il dispositivo inutilizzabile!



Anche le applicazioni per flashare il firmware cambiano a seconda del telefono su cui si deve operare.
Per gli smartphone Samsung, ad esempio, c’è ODIN, per quelli Sony c’è un Flash Tool ufficiale, per quelli HTC c’è l‘HTC Flash Help Tool, mentre per altri device si può utilizzare l’MTK Android SP Flash Tool.

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Le procedure per effettuare il downgrade del firmware Android cambiano a seconda dell’applicazione utilizzata.
Ad esempio, con ODIN bisogna cliccare sul pulsante OPS e selezionare il file con estensione OPS del firmware che si desidera copiare sul telefono.
Dopodiché bisogna mettere il segno di spunta accanto alla voce One package e cliccare sul pulsante One package per selezionare il file .tar.md5 contenente il software da installare sullo smartphone.

Successivamente, bisogna attivare la modalità Download sul telefono (spegnendolo e riaccendendolo tenendo premuti i tasti Power, Menu e Volume – contemporaneamente) e cliccare sul pulsante START per avviare il downgrade del firmware.



Come vedi nulla di impossibile ma, ripeto, bisogna fare molta attenzione ai firmware che si scaricano e bisogna mettere in conto il fatto che questo genere di operazioni può anche andare storto compromettendo irrimediabilmente l’usabilità dello smartphone.
Inoltre, per completezza di informazione ti ricordo che con il downgrade del firmware si cancellano tutte le applicazioni e le impostazioni presenti sul telefono.

come tagliare le canzoni su android



come tagliare le canzoni su android

Vorresti tagliare una canzone per creare una suoneria da usare sul tuo smartphone Android ma non ti va di scaricare programmi sul PC?
E chi ti ha detto che devi farlo?
Utilizzando le app giuste, puoi scaricare una canzone direttamente sul tuo smartphone e ritagliarla “al volo” senza utilizzare il computer.

Non ci credi?
Allora prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi la mia guida su come tagliare le canzoni su Android.
Scommetto che resterai sorpreso da quanto è semplice scaricare musica su Android e creare suonerie da zero ritagliando solo la porzione di brano di proprio interesse.
E non finisce qui!



Se lo vorrai, potrai anche ritagliare delle parti di canzoni e impostarle come sveglia, come suono di notifica o come suoneria per un contatto specifico della tua rubrica.
In che modo?
Continua a leggere e lo scoprirai.
Non ti preoccupare per la compatibilità delle app:
le indicazioni che trovi di seguito valgono per la stragrande maggioranza dei device Android e per tutte le versioni più diffuse del sistema operativo del robottino verde.
Devi solo leggere e mettere in pratica quanto sto per illustrarti.
Buon divertimento!

Scaricare musica su Android

Prima di vedere in dettaglio come tagliare le canzoni su Android, devi copiare sul telefono i brani da trasformare in suoneria.
Se non hai già provveduto a farlo, sappi che ci sono almeno un paio di strade che puoi percorrere.
La prima consiste nello scaricare direttamente sullo smartphone la canzone da tagliare, la seconda prevede un ben più classico trasferimento dei brani dal PC al telefono tramite cavo USB (o tramite Wi-Fi).



Se non hai voglia di utilizzare il PC, ti consiglio di usare un’applicazione come TinyTunes che consente di cercare musica online e scaricarla direttamente sulla memoria del telefono.
La app in questione è completamente gratuita, ma non è disponibile sul Play Store.
Questo significa che per installarla sul tuo device devi disattivare, almeno momentaneamente, la protezione che impedisce di installare le app che provengono da fonti sconosciute su Android.

Per disattivare la protezione che impedisce di installare le app che non provengono dal Play Store, recati nel menu Impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio), seleziona la voce Sicurezza in quest’ultimo e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Origini sconosciute.
Rispondi in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo e il gioco è fatto.



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A questo punto, apri il tuo browser preferito (es.
Chrome), collegati al sito Internet exigocs.com e premi sul pulsante Install che si trova sotto l’icona di TinyTunes per scaricare quest’ultima sul tuo smartphone.
Se ti viene chiesto con quale app intendi scaricare il pacchetto d’installazione della app, scegli il tuo browser (es. Chrome) e rispondi OK all’avviso che compare in basso.



A scaricamento completato, apri la app Download di Android, seleziona il file TinyTunes_xx.apk da quest’ultima e premi prima sul pulsante Installa e poi su quello Apri per installare l’applicazione sul tuo smartphone.
Se non trovi la app Download, scarica il file manager gratuito ES Gestore File e apri il pacchetto d’installazione di TinyTunes con quest’ultimo.
Al termine dell’installazione puoi tornare nelle impostazioni di Android e riattivare il blocco delle app provenienti da origini sconosciute.

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Adesso non credo ci sia molto da spiegare.
Per scaricare una canzone sul tuo smartphone usando TinyTunes, non devi far altro che avviare la app e cercare il brano di tuo interesse utilizzando la barra di ricerca collocata in alto.
Ad operazione completata, metti quindi il segno di spunta accanto al titolo della canzone da scaricare e premi sull’icona della freccia situata in alto a destra per avviarne il download.
I file scaricati da TinyTunes vengono archiviati nella cartella Home/TinyTunes/Songs del telefono e possono essere ascoltati direttamente dalla app recandosi nella scheda Libreria.

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Se vuoi copiare sullo smartphone qualche canzone che hai scaricato precedentemente sul PC, non devi far altro che collegare il telefono al computer tramite cavo USB e utilizzare l’Esplora File di Windows (o l’applicazione Android File Transfer per Mac) per trasferire i brani di tuo interesse.
In alternativa puoi installare applicazioni come il file manager gratuito ES Gestore File e sfruttare la sua funzione di condivisione Wi-Fi per copiare canzoni sullo smartphone in modalità wireless.
Maggiori informazioni sull’intera procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come collegare Android al PC.

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Se invece TinyTunes non ti ha soddisfatto e stai cercando delle soluzioni alternative per scaricare musica gratis Android, da’ un’occhiata alla mia guida dedicata all’argomento:
lì troverai sicuramente quello di cui hai bisogno.

ATTENZIONE! Scaricare abusivamente da Internet della musica protetta da copyright è un reato.
Le indicazioni presenti in questo tutorial sono da considerarsi a puro scopo illustrativo, pertanto io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che potrebbe essere fatto di esse.



Tagliare una canzone su Android

Ora sei pronto per tagliare le canzoni su Android, operazione che ti consiglio di effettuare tramite l’applicazione gratuita Ringtone Maker disponibile su Google Play Store.
Appena avviato, Ringtone Maker ti mostrerà un elenco di tutti i brani musicali presenti sulla memoria del telefono (o la memory card inserita nel dispositivo):
per tagliarne uno, premi sull’icona (…) collocata accanto al suo titolo e seleziona la voce Modifica dal menu che compare.

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Nella schermata che si apre, utilizza i due indicatori grigi che si trovano sul grafico per delimitare l’inizio e la fine della porzione di canzone da tagliare e premi sul pulsante con l’icona del Floppy disk per salvare la tua suoneria.

Seleziona dunque il tipo di brano da salvare dall’apposito menu a tendina (oltre alla suoneria puoi scegliere genericamente musica oppure allarme per la sveglia o notifica per creare un suono di notifica), digita il nome che vuoi assegnare al brano e premi il pulsante Salva per completare l’operazione.



Dopo aver salvato la suoneria, potrai scegliere se impostarla come predefinitaper usarla subito, assegnarla ad un contatto specifico o se condividerla in altre app premendo sul pulsante Quota.

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Nota: se nella schermata principale di Ringtone Maker non trovi il titolo del brano che desideri tagliare, premi sul pulsante  che si trova in alto a sinistra, seleziona la voce Sfoglia dal menu che compare e naviga “manualmente” nella cartella che contiene il file di tuo interesse (es.
Home/TinyTunes/Songs per le canzoni scaricate con TinyTunes).

Cambiare suoneria su Android

In caso di ripensamenti, per modificare nuovamente la suoneria del tuo smartphone, puoi recarti nel menu impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio), selezionare la voce Audio e notifiche da quest’ultimo e premere sull’icona dell’ingranaggio che si trova accanto alla voce Generali.



Dopodiché devi fare “tap” su Suoneria telefono e scegliere se sfogliare le suonerie predefinite del sistema (selezionando l’opzione Media Storage dal menu che compare) o se richiamare le suonerie salvate in altre app.
Ad esempio, se hai installato il file manager gratuito ES Gestore File puoi selezionare quest’ultimo e navigare liberamente fra le cartelle dello smartphone per selezionare la suoneria di tuo interesse.

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Seguendo lo stesso procedimento, ma selezionando la voce Suono di notifica predefinito dal menu delle impostazioni, puoi modificare il suono di notifica predefinito di Android, mentre se vuoi assegnare una suoneria personalizzata per un contatto devi seguire una procedura completamente diversa.
Entrando più nel dettaglio, devi aprire la app Contatti di Android, dopodiché devi selezionare il nominativo di tuo interesse, devi premere sull’icona della matita collocata in alto a destra e devi selezionare la voce Imposta suoneria dal menu (…), situato anch’esso in alto a destra.

Nel caso ti interessasse, ti segnalo che nel mio post dedicato alle suonerie per Android trovi tantissime app e risorse gratuite per scaricare suonerie pronte all’uso, da impostare sul tuo smartphone seguendo le indicazioni che ti ho appena dato.
Credo che ti tornerà utile.