come velocizzare telefono android



come velocizzare telefono android

Il tuo fido smartphone Android non è più veloce come al momento dell’acquisto?
Aprire questa o quell’altra app è diventato un vero e proprio calvario?
Capita, purtroppo, ma per fortuna a tutto c’è rimedio.
Andando infatti a mettere in pratica alcuni utili accorgimenti e ricorrendo all’uso di apposite app puoi riuscire a velocizzare telefono Android in un battibaleno.
Se la cosa ti interessa, continua a leggere e vedrai che non te ne pentirai.

Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti come sfruttare a tuo vantaggio l’estrema flessibilità del sistema operativo di casa Google individuando e rimpiazzando le app più “avide” di risorse installate sul dispositivo e rendendo l’interfaccia di Android più reattiva ed efficiente grazie all’uso di launcher di terze parti (ma non solo).
Provvederò inoltre a spiegarti come fare per rimuovere dal tuo cellulare tutte quelle app che hai trovato preinstallate sullo stesso ma di cui in realtà non hai assolutamente bisogno.



Come dici?
Non essendo molto pratico in fatto di cellulari e nuove tecnologie temi che velocizzare telefono Android possa essere troppo complicato per te?
Ma no, ti sbagli… ed anche di grosso! Posso infatti assicurarti che tutte le indicazioni che trovi qui di seguito possono essere messe in pratica senza problemi anche dai meno serrati al riguardo, basta solo avere qualche istante di pazienza oltre che, ovviamente, un minimo di attenzione e di concentrazione.
Suvvia dunque, rimboccati le maniche e comincia subito a darti da fare!

Vai direttamente a ▶︎ Eliminare le app e i file superflui | Usare un launcher più leggero | Ridurre l’uso dei widget e delle animazioni | Rimuovere i malware | Formattare lo smartphone | Installare una ROM personalizzata | Cancellare il bloatware

Eliminare le app e i file superflui

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Iniziamo questa guida su come velocizzare telefono Android da quello che potrà si sembrare un consiglio banale ma, proprio per questo, può magari essere sottovalutato: disinstallare le app superflue.
Per “superflue” intendo tutte quelle app che non sei solito utilizzare e che, quindi, se costantemente in esecuzione, potrebbero occupare inutilmente RAM, CPU e disco su spazio e (indovina un po’?) potrebbero dunque andare a rallentare inesorabilmente il tuo smartphone.

Per scoprire quali sono le applicazioni più avide di risorse, scarica System Monitor Lite.
Si tratta di una app gratuita che va a monitorare il sistema in real time e che consente di scoprire facilmente quali applicazioni consumano più RAM e/o tengono impegnato maggiormente il processore.



Per utilizzarla, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra seleziona la voce Top app dalla barra che compare di lato e poi premi sulla voce RAM o sulla voce CPU per ordinare le applicazioni in base al loro consumo di RAM o processore. Se fra le app più “ingombranti” ce ne sono alcune di cui non hai bisogno, selezionale dall’elenco e rimuovile dal tuo smartphone premendo prima sul bottone Disinstalla e poi su OK.
Mi raccomando però, non provare a rimuovere le applicazioni di sistema (quelle che hanno come icona la faccia del robottino verde) o potresti compromettere seriamente la stabilità di Android.

Un’altra applicazione che potrebbe aiutarti a individuare le applicazioni che consumano più risorse è Watchdog, la quale, a differenza di System Monitor Lite, necessità di monitorare costantemente il sistema per svolgere il proprio lavoro.



Dopo aver controllato lo stato di Android per qualche ora, l’applicazione è perfettamente in grado di rivelare comportamenti anomali da parte delle applicazioni (quindi se c’è un consumo abnorme di RAM o CPU) e consente di visualizzare una lista delle app che consumano più CPU.
Se vuoi un consiglio, installa Watchdog, utilizza l’app per un paio di giorni per vedere se c’è qualcosa che non va e poi eliminala dallo smartphone così da liberare ulteriori risorse di sistema.

Un altro accorgimento che potresti mettere in pratica per cercare di velocizzare telefono Android è quella di cancellare i file superflui presenti sul tuo dispositivo.
Chiariamoci, non si tratta di un’operazione che velocizza automaticamente il funzionamento del sistema ma è comunque consigliata per evitare problemi nell’installazione di nuove app e nell’utilizzo di quelle già presenti sul dispositivo.



Per riuscire nell’impresa in modo semplice e veloce, puoi appellarti ad una delle tante app per liberare spazio disponibili sul Play Store.
Se vuoi un consiglio, prova SD Maid che è a pagamento ma è una delle migliori nel suo genere ed è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne l’efficacia.
Per maggiori informazioni al riguardo, leggi il mio tutorial su come liberare spazio Android.

Usare un launcher più leggero

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Utilizzi uno smartphone equipaggiato con una versione “personalizzata” di Android?
In tal caso potresti sostituire il launcher del tuo dispositivo, vale a dire il programma che gestisce la home screen di Android, con un’alternativa più leggera. Qui di seguito trovi indicate quelle che a parer mio rappresentano le migliori.

  • Nova Launcher – È uno dei launcher alternativi più apprezzati del momento.
    È estremamente fluido anche sui terminali meno potenti e offre svariante funzioni interessanti.
  • Smart Launcher – Si tratta di un ottimo launcher alternativo.
    È molto leggero ed organizza automaticamente le app in base alla loro categoria di appartenenza.
  • Apus Launcher – Un altro launcher abbastanza leggero e ricco di funzioni interessanti.
  • Action Launcher – Probabilmente presenta qualche funzione in meno se confrontato con Nova (almeno nella sua versione base) ma presenta almeno un paio di caratteristiche molto originali che lo rendono interessantissimo.

Per cambiare il tuo launcher con una delle app scaricate dal Play Store, recati nel menu Impostazioni  di Android, premi su Home page e metti il segno di spunta accanto al nome del launcher che intendi utilizzare.

Ridurre l’uso dei widget e delle animazioni

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I widget sono belli, sono comodi e possono rivelarsi anche molto molto utili.
Ciononostante bisogna tener conto dell’altra faccia della medaglia:
se il loro utilizzo non viene dosato in maniera intelligente vanno letteralmente ad “intasare il sistema”. Utilizzare dei widget è infatti un po’ come avere delle “mini-applicazioni” sempre in esecuzione, e questo può andare ad incidere in maniera decisamente negativa sia sulla reattività del dispositivo che sulla sua autonomia.

Quindi, se vuoi velocizzare telefono Android devi eliminare tutti i widget che non sono di vitale importanza nel quotidiano. Se non sai come cancellare un widget, tieni il dito premuto su di esso per qualche secondo e trascinalo sull’icona Rimuovi che compare in alto oppure seleziona l’apposita annessa al menu che compare a schermo.
Tutto qui!



Anche le animazioni posso andare ad incidere (e non poco!) sul tuo device Android rallentandolo.
Per far fronte alla cosa, puoi innanzitutto regolare la loro velocità.
Se stai utilizzando il launcher predefinito di Android puoi fare ciò recandoti nel menu Impostazioni, premendo su Opzioni sviluppatore e impostando su 0,5x le voci Scala animazione finestraScala animazione transizione e Scala durata animazione.
Se non vedi la voce Opzioni sviluppatore nelle impostazioni di Android, attivala recandoti nel menu Impostazioni, facendo tap su Info sul telefono e premendo per sette volte consecutive sulla dicitura Numero buid.

Se invece stai utilizzando un launcher personalizzato devi seguire la procedura più adatta allo stesso.
Ad esempio, per Nova Launcher, devi recarti nelle impostazioni di quest’ultimo tenendo il dito premuto in un punto “vuoto” della home screen e selezionando la voce Impostazioni che compare in basso, spostarti su Aspetto, fare tap su Velocità animazioni e scegliere l’opzione che preferisci di più (es. Più veloce della luce).



Un altro consiglio che mi sento di darti è quello di disattivare gli sfondi animati.
I wallpaper animati sono si molto belli da vedere ma consumano moltissima batteria e possono avere degli effetti negativi sulle prestazioni di Android.
Per cancellarli, recati nel menu Impostazioni, premi su App e sostituiscili con degli sfondi statici attraverso la sezione Sfondo a cui puoi accedere premendo prima su Impostazioni e poi su Display.

Rimuovere i malware

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Pu avendo seguito pedissequamente tutte le indicazioni di cui sopra non sei ancora riuscito a velocizzare telefono Android?
In tal caso la colpa potrebbe essere di qualche malware che si è “insediato” nel sistema.
Per far fronte alla cosa puoi ricorrere all’uso di un antivirus apposito per Android ed eseguire una bella scansione per eliminare eventuali minacce informatiche che possono rallentare il sistema.

Di antivirus per Android ce ne sono diversi, sia a pagamento che gratuiti.
Personalmente ti consiglio Avast che è completamente gratis ed una volta installato va a verificare automaticamente la presenza di malware sullo smartphone.
Per maggiori info relative al funzionamento di questa e di altre app della categoria puoi leggere il mio tutorial dedicato, appunto, agli antivirus per Android.

Formattare lo smartphone

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Quando la situazione sembra davvero disperata, ovvero quando nessuno dei rimedi sopracitati riesce a velocizzare telefono Android, l’unica soluzione alla quale si può ricorrere è quella di formattare il dispositivo e ripristinare Android.

Se non sai in che modo procedere per riportare il il sistema allo stato di fabbrica, consulta la mia guida su come resettare Android dedicata proprio all’argomento ed in cui ho provveduto ad indicarti tutte le informazioni (oltre che le applicazioni) di cui hai bisogno per poter effettuare senza problemi questa operazione.



Installare una ROM personalizzata

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Puoi velocizzare telefono Android anche effettuando l’installazione di una ROM personalizzata.
Non sai di che cosa sto parlando?
No problem, ti “illumino” subito.
Si tratta di versioni modificate di Android che generalmente risultano essere più ottimizzate di quelle ufficiali e che includono numerose funzionalità extra.



Le ROM, tienilo ben a mente, devono essere studiate ad hoc per il modello di smartphone in uso e per installarle bisogna svolgere varie operazioni:
sbloccare il bootloader (il software che all’accensione dello smartphone che fa partire il sistema operativo), installare una Recovery personalizzata (un software esterno al sistema operativo che permette di svolgere varie operazioni) e installare le ROM personalizzata.

La messa in atto della procedura in questione va inesorabilmente a cancellare tutti i dati presenti sul cellulare e porta quasi sempre al decadimento della garanzia.
Per cui, diversamente da tutte le altre indicazioni di cui sopra, l’installazione di una ROM personalizzata è un’operazione che va eseguita con la giusta preparazione e con estrema cautela.
Se desideri approfondire la questione, puoi consultare la mia guida su come effettuare il root Android mediante cui ho provveduto a fornirti tutti i dettagli del caso.

Cancellare il bloatware

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Partendo dal presupposto che con il termine bloatware vengono generalmente indicati tutti quei software che si trovano preinstallati sugli smartphone, sui tablet e sui computer e vengono considerati inutili – e talvolta anche dannosi per le prestazioni dei dispositivi – dalla maggior parte degli utenti, se hai effettuato il root del tuo cellulare (ti ho indicato la mia guida sull’argomento qualche riga più su) puoi mettere in pratica una sana operazione di pulizia su quest’ultimo.
Facendo in questo modo dovresti dunque essere in grado di velocizzare telefono Android ancora di più.

Per eliminare il bloatware da un terminale Android su cui è stato eseguito il root, basta installare l’applicazione gratuita Titanium Backup (che è disponibile anche in una versione più avanzata a pagamento), avviarla e concederle i permessi di root premendo sull’apposito pulsante che appare sullo schermo.
In seguito, bisogna recarsi nella scheda Backup/Ripristino, bisogna selezionare l’applicazione da cancellare e bisogna poi premere su Disinstalla e su .



A fronte di un maggior grado di sicurezza ed al fine di poter sopperire ad eventuali ripensamenti, prima di procedere ti suggerisco di eseguire un backup delle app da cancellare.
Anche questa operazione può essere eseguita con Titanium Backup.

i migliori giochi android da scaricare dal market



i migliori giochi android da scaricare dal market

Hai acquistato da poco un nuovo smartphone con Android, ti sei divertito a “rimpinzarlo” di app indispensabili – come quelle che ti ho segnalato nel mio articolo con le migliori applicazioni Android gratis sul Market – ma ora è arrivato il momento di pensare alle cose serie… i giochi!

Vuoi qualche consiglio su dove trovare i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store e io sono qua per darteli.
Con il tutorial di quest’oggi andrò infatti a proporti una lista con tutti i giochi indispensabili per la piattaforma mobile del robottino verde, quelli che non possono mancare su ogni telefonino equipaggiato con il sistema operativo di Google. I prezzi dei giochi sono i più svariati:
si va dai titoli totalmente gratis (spesso con banner pubblicitari) a quelli che costano oltre 10,00 euro (ma per fortuna sono pochi!).
La maggior parte dei titoli è freemium, ovvero si può scaricare e utilizzare a costo zero ma include dei contenuti extra che possono essere sbloccati effettuando degli acquisti direttamente dall’applicazione.



Allora dimmi, sei pronto per scoprire e scaricare quelli che a mio mosto parare (ed a fine guida spero anche il tuo) sono i migliori giochi per i device mobile basati su Android?
Si?
Benissimo, prenditi dunque qualche minuto di tempo libero da dedicare alla lettura delle seguenti righe, afferra il tuo smartphone e… datti alla pazza gioia! Vedrai, non te ne pentirai affatto.

Puzzle e sport

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Iniziamo questo nostro viaggio fra i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store con i puzzle game e i titoli sportivi, i due generi più amati e rappresentati sul sistema operativo mobile di casa Google. Trovi indicati i migliori titoli appartenenti alle suddette categorie proprio qui di seguito.

  • Angry Birds – Ha davvero bisogno di presentazioni?
    Si tratta del gioco per dispositivi mobili più famoso del mondo.
    Esatto, proprio quello originale in cui bisogna lanciare degli uccellini colorati con una fionda per eliminare dei maiali cattivi.
    È disponibile anche in varie altre versioni con alcune variazioni sul tema.
    È gratis.
  • Schiaccia Formiche – Si tratta di un divertentissimo videogame in cui bisogna usare il touch-screen del telefonino per schiacciare formiche e mosche che corrono sullo schermo.
    Attenzione alle api se non vuoi fare game over! È gratis.
  • Slice It – Si tratta di uno dei giochi più originali e simpatici disponibili sul Play Store, un puzzle-game in cui bisogna tagliare gli elementi proposti sullo schermo e risolvere altri enigmi. È gratis.
  • Football Kicks – Si tratta di un gioco in cui bisogna tirare i calci di rigore con una bellissima grafica 3D. È gratis.
  • Glow Hockey – Si tratta di un divertentissimo hockey da tavolo in cui bisogna mettere il dischetto nella rete dell’avversario. È gratis.
  • OpenSudoku – Il classico sudoku.
    Non può certo mancare fra i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store. È gratis.
  • Pinball Deluxe – Il flipper per Android, bello graficamente e divertente da giocare. È gratis.
  • Doodle Grub – Si tratta di una versione aggiornata del celeberrimo Snake da giocare usando l’accelerometro dello smartphone (ossia muovendo il telefono in varie direzioni). È gratis.

Azione e platform

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Ai puzzle game e ai giochi sportivi preferisci invece i giochi d’azione e il movimento dei platform?
Allora eccoti un’altra carrellata con i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store con titoli appartenenti proprio a queste due categorie di videogame.

  • Rayman Fiesta Run – Si tratta di uno dei più avvincenti capitoli mobile della serie Rayman, in cui sono stati mixati sapientemente alcuni elementi degli endless running con quelli dei classici platform.
    Costa 2,99 euro.
  • Lep’s World 3 – Si tratta di un platform realizzato davvero ottimamente che è stato definito da più parti come la migliore alternativa a Super Mario per smartphone e tablet.
    Ricalca tutte le meccaniche del super-classico Nintendo, ma al posto del famoso idraulico c’è un simpatico elfo.
    È gratis.
  • Estrema Droid Vai – Si tratta di un simpatico platform in cui bisogna muovere il telefonino per far saltare sempre più in alto il robottino mascotte di Android.
    È gratis.
  • Goat Simulator – Si tratta del celebre titolo in cui bisogna impersonare una capra.
    Lo scopo del gioco è semplicemente quello di divertirsi! È disponibile anche in altre versioni con alcune variazioni sul tema. Costa 4,99 euro.
  • Paradise Island – Si tratta di un originale ed apprezzato gioco presente sul Play Store in cui bisogna creare e gestire un’isola di vacanze stando attenti ad essere dei buoni manager.
    È gratis.
  • Jetpack Joyride – Si tratta di uno dei giochi per smartphone più popolari di sempre.
    Lo scopo è guidare il proprio personaggio, armato di jetpack, lungo i livelli e raccogliere quante più monete possibili.
    È gratis con acquisti in-app.
  • Badland – Si tratta di un altro celebre titolo, molto curato dal punto di vista del comparto artistico, in cui bisogna condurre una flotta di volatili neri alla fine di vari percorsi evitando tutti gli ostacoli presenti lungo il cammino e risolvendo enigmi.
    È gratis con acquisti in-app.
  • Subway Surfers – Si tratta di un gioco in salsa endless running con grafica 3D.
    Il protagonista è un ragazzino e l’ambientazione è quella di una stazione ferroviaria.
    È gratis con acquisti in-app.

Strategia e GDR

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Adesso passiamo a quelli che sono i migliori giochi Android da scaricare dal Play Store dedicati al mondo della strategia.
In elenco ci trovi anche alcuni GDR semplicemente imperdibili.

  • Castle Clash – Si tratta di un titolo strategico molto popolare in cui bisogna allestire un esercito di elfi, nani, animali o robot e costruire il proprio impero conquistando varie città.
    È gratis.
  • 1941 Frozen Front – Si tratta di un imperdibile titolo gratuito di strategia bellica ambientato nel 1941, durante la seconda guerra mondiale.
    Presenta un gameplay vasto e variegato e da un a grafica molto curata.
    È gratis.
  • Zenonia 5 – Un bel GDR per Android caratterizzato da una trama ben scritta, una grafica cartoonesca e un sistema di combattimenti che può essere manovrato tramite touch-screen.
    È gratis.
  • Clash of Clans – Si tratta di un gioco di strategia praticamente imperdibile per Android.
    Bisogna costruire un villaggio e allestire un esercito di barbari, stregoni, draghi o altri guerrieri per costruire un vero e proprio impero.
    È gratis con acquisti in-app.
  • Plants vs Zombies 2 – Uno dei migliori tower defense disponibili su Android.
    Nel gioco bisogna tenere il proprio orto al sicuro dagli zombie.
    È free-to-play.
  • Final Fantasy V – Una vera pietra miliare nel mondo dei giochi di ruolo, disponibile anche su Android in una versione tradotta completamente in italiano.
    Costa 14,49 euro.
  • Shattered Pixel Dungeon –È un classico gioco di ruolo in stile roguelike basato sul titolo open source Pixel Dungeon.
    Risulta caratterizzato da una grafica “pixelata” in 2D.
    È gratis con acquisti in-app.
  • MinuteQuest – Si tratta di un GDR minimalista appartenente al genere “hold school” in cui bisogna sbarazzarsi dei nemici su schermo facendo un semplice tap.
    La cosa più divertente è che è possibile realizzare un numero infinito di combinazioni con armi e armature.
    È gratis.

Sparatutto

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Se invece sei un amante del genere sparatutto allora sarai senz’altro ben felice di sapere che sul Play Store sono presenti anche svariati titoli appartenenti alla categoria in questione.
Qui sotto trovi elencanti quelli che ho ritenuto degni di essere inseriti in questa guida dedicata ai migliori giochi Android da scaricare dal Play Store.
Dagli uno sguardo!

  • ProjectINF – Si tratta di uno sparatutto multiplayer con visuale dall’alto.
    È gratis.
  • Zombie Frontier – Si tratta di uno sparatutto con visuale in prima persona in cui bisogna affrontare orde di zombie.
    Include una buona grafica 3D e una vasta gamma di armi fra cui scegliere.
    È gratis.
  • Metal Slug 3 – Un capolavoro storico del mondo videoludico.
    Certo, non ha la grafica 3D di alcuni titoli odierni, ma riesce ancora a divertire tantissimo con il suo gameplay.
    Costa 2,99 euro.
  • Into the Dead – Si tratta di un titolo che va a collocarsi a cavallo fra endless running e sparatutto in prima persona.
    Lo scopo è quello di riuscire a sfuggire all’orda di zombie che si ha di fronte.
    È free-to-play.
  • Dead Trigger 2 – Si tratta di uno sparatutto con visuale in prima persona ed un’eccezionale grafica in 3D in cui bisogna sterminare quanti più zombie possibile portando a termine le missioni disponibili nei vari livelli.
    È free-to-play.
  • Frontline Commando – Un eccellente shooter con visuale in terza persona e grafica tridimensionale. I suoi principali punti di forza sono l’azione frenetica e il vasto numero di armi a disposizione del giocatore.
    Sul Play Store sono disponibili anche altri capitoli della saga.
    È gratis con acquisti in-app
  • Major Mayhem – Un divertente sparatutto bellico con grafica cartoonesca in 3D.
    È freemium.
  • N.O.V.A.
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     – Si tratta di un ottimo FPS in salsa futuristica caratterizzato da un’affascinante grafica 3D e un gameplay frenetico. Costa 6,99 euro.

Carte

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Sei un appassionato di solitari, scopa, poker e vari altri giochi di carte?
Allora non puoi certo lasciarti sfuggire i migliori titoli, indicati qui di seguito, appartenenti al genere in questione e scaricabili direttamente dal Play Store.
Dagli subito un’occhiata!

  • 250+ Collezione solitario – Si tratta di una raccolta di oltre 150 solitari di carte.
    È gratis.
  • Fresh Deck Poker – Si tratta di un gioco di Poker gratuito con una grafica 3D davvero spettacolare ed avatar personalizzabili.
    È basato su un sistema di chip virtuali e supporta le sfide online.
    Si può giocare anche come guest senza iscriversi.
    È gratis con acquisti in-app.
  • Scopa Jogatina – È un impeccabile trasposizione digitale del gioco della Scopa con mazzi di carte e tavoli di gioco personalizzabili.
    Supporta sfide a 2 o 4 giocatori.
    È gratis.
  • Burraco – Si tratta senza ombra di dubbio il titolo ideale per tutti gli appassionati di Burraco.
    Offre la possibilità di giocare sia in modalità singola che in multiplayer online contro utenti di tutto il mondo.
    È gratis.
  • Briscola – È un gioco tutto dedicato alla Briscola con tre livelli di difficoltà e oltre 15 obiettivi da sbloccare.
    Supporta sia la modalità singola che il multiplayer online.
    È gratis.
  • UNO & Friends – Si tratta della versione multiplayer online del famosissimo gioco di carte UNO.
    È gratis con contenuti acquistabili in-game.
  • Tressette – Un altro titolo imperdibile per gli amanti dei giochi di carte.
    Praticamente il tressette a portata di smartphone.
    Il gioco permette di giocare sia da soli che in modalità multi player.
    È gratis.
  • Pyramind Solitarie Saga – Si tratta di un divertente gioco di carte in cui ci si ritrova a dover risolvere centinaia di solitari organizzati in livelli, il tutto ambientato in un mondo avventuroso e lontano.
    È gratis con acquisti in-app.

migliori player android



migliori player android

Dopo aver letto i miei consigli su quale smartphone acquistare, sei diventato il fiero possessore di uno smartphone Android di nuova generazione.
La particolarità del tuo nuovo dispositivo è lo schermo grande ad alta risoluzione e vorresti quindi sfruttarlo al massimo per riprodurre contenuti multimediali.

Fai benissimo, hai tutta la mia approvazione! Se oltre ad utilizzare le applicazioni per la visione di film e serie TV (come Netflix o Amazon Prime Video ad esempio), le quali dispongono del proprio player integrato, desideri riprodurre elementi in modalità offline presenti nella memoria del tuo dispositivo, avrai sicuramente bisogno di utilizzare un lettore multimediale.



Come dici?
Sei perfettamente d’accordo come me ma non hai idea di quali siano i migliori player Android?
Beh, lasciamelo dire, allora è proprio una fortuna che tu sia capitato su questa mia guida.
Nel corso di questo tutorial ti fornirò tutte le risposte di cui hai bisogno, elencandoti quelli che considero i migliori lettori multimediali, scaricabili sui dispositivi mobili dotati del sistema operativo Google.
Queste premesse ti incuriosiscono e ora sei impaziente di saperne di più?
Lo immagino! D’accordo, allora iniziamo subito; come al solito, prima di cominciare, ti auguro una buona lettura.

VLC for Android

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Dovendo realizzare una guida su quelli che sono i migliori lettori multimediali su dispositivi Android, direi di incominciare parlandoti di VLC for Android, ovvero il corrispettivo per smartphone e tablet con OS Google del noto software opensource per PC e MacOS.

Nel corso degli anni, infatti, VLC for Android si è sempre rivelato, su tutti i dispositivi nel quale è presente, un ottimo lettore multimediale, con particolare attenzione all’esperienza utente.
L’interfaccia dell’applicazione su Android risulta, a questo proposito, chiara, intuitiva e ripulita da elementi non necessari.



VLC for Android è inoltre un lettore multimediale degno di nota per il suo supporto a file con estensione MKV, MP4, AVI, MOV, Ogg, FLAC, TS, M2TS, Wv e AAC.
Vi è inoltre il supporto alla possibilità di caricare dei file dei sottotitoli.
Che cosa si può desiderare di più?

Se desideri quindi incominciare a utilizzare VLC for Android come player sul tuo dispositivo, recati nel PlayStore di Google e scarica l’applicazione premendo sul pulsante Installa e poi sul pulsante Accetto.
Attendi ora il termine del download e avvia il player multimediale premendo sul pulsante Apri.



In maniera predefinita, avviando l’applicazione di VLC, ti troverai nella sezione Video, dedicata alla visualizzazione dei filmati presenti nella memoria interna del tuo dispositivo.
Fai quindi tap sul pulsante del menu che puoi vedere in alto a sinistra (simbolo di tre linee orizzontali) per esplorare le altre voci di menu di quest’app.

Come puoi vedere, facendo tap sulla dicitura Audio, potrai utilizzare VLC per la riproduzione di file audio.
Le voci Cartelle e Rete Locale, invece, fanno riferimento alla possibilità di individuare il file multimediale da riprodurre nel caso in cui questo sia situato in una specifica cartella di Android o sia presente in una cartella collegata alla rete locale.



A livello di player, ciò che invece risulta maggiormente degno di nota di VLC è la possibilità di gestire la riproduzione di un filmato tramite gesture.
Puoi infatti mandare avanti e indietro il filmato con uno swipe da destra o da sinistra, puoi alzare il volume e aumentare la luminosità dello schermo con uno swipe dal basso verso l’alto e tanto altro ancora.

VLC for Android è inoltre un player gratuito che non presenta banner pubblicitari.



MX Player

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Storico lettore multimediale per i dispositivi Android, MX Player è sempre stato un ottimo strumento per la riproduzione di elementi multimediali.
Scelgo di parlartene in questa mia guida per via del suo supporto a una grandissima varietà di codec video (nel caso in cui non vengano supportati in maniera predefinita è possibile scaricare singolarmente il singolo codec) e per la sua possibilità di caricare file di sottotitoli.



MX Player è sicuramente un valido player su Android e, una volta che l’avrai scaricato dal PlayStore di Google premendo sul pulsante Installa, Accetto e poi sul pulsante Apri, noterai senz’altro la sua interfaccia utente praticamente minimale.

Ti troverai infatti al cospetto della sezione Video, tramite la quale potrai avviare la riproduzione del filmato presente nella memoria del tuo dispositivo.
Le caratteristiche più interessanti di questo player Android sono date dalle sue funzionalità tecniche aggiuntive:
il supporto all’accelerazione hardware e alla decodifica multi-core.
In parole semplici, si tratta di caratteristiche tecniche avanzate che permettono di migliorare la riproduzione degli elementi multimediali.



Oltre a poter essere utilizzato tramite gesture, il lettore multimediale MX Player supporta il caricamento di file di sottotitoli.
Insomma, come avrai capito, si tratta di un ottimo player, ed è un vero peccato che l’esperienza utente sia un po’ rovinata dalla presenza di banner pubblicitari.

MX Player è infatti un’applicazione gratuita che si supporta tramite i banner pubblicitari, alcuni dei quali risultano però un po’ invasivi.
Per rimuovere le inserzioni pubblicitarie è necessario l’acquisto della versione MX Player Pro il cui prezzo è di 6,20€.



Xplayer

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Tra i player Android degni di nota, bisogna anche citare XPlayer, lettore multimediale gratuito sviluppato dall’azienda InShot Inc., conosciuta per l’applicazione di editing video InShot (di cui ti ho parlato più nel dettaglio nella mia guida dedicata alle applicazioni per fare video con musica).



Anche se meno conosciuta tra i player Android, XPlayer è comunque un valido strumento per la riproduzione di elementi multimediali su dispositivi Android.
Tra le caratteristiche principali di questo lettore multimediale vi è il supporto a numerosi codec, tra cui MKV, MP4, M4V, AVI, MOV, 3GP, FLV, WMV, RMVB e TS.

XPlayer è anche un ottimo player per Android anche per via delle sue funzionalità aggiuntive; oltre a permettere la riproduzione di filmati anche a riproduzione Ultra HD/4K, offre la possibilità di trasmettere il video riprodotto sulla TV, tramite il supporto a Chromecast.



Scarica quindi XPlayer dal PlayStore di Google premendo sul pulsante Installa e poi su Accetto.
A download terminato, avvia l’applicazione premendo sul pulsante Apri.
Ti spiego qui di seguito come usufruire del player per la riproduzione di elementi multimediali.

Tramite la sezione principale dell’app, individua il filmato da riprodurre; puoi anche fare tap sulla voce Directories per cercare il video tra le cartelle del tuo dispositivo Android.



Una volta avviata la riproduzione, potrai utilizzare le gesture per gestire elementi secondari come luminosità, volume, ma potrai anche avvalerti di alcuni appositi pulsanti che vedrai a schermo facendo tap sul simbolo della freccia.
Vedrai infatti apparire i pulsanti modalità notturna, timer, velocità, luminosità, volume, ruota, disattiva audio e gioca in background, i quali di permetteranno di personalizzare la tua esperienza utente.

XPlayer è in definitiva un ottimo player e, anche se presenta banner pubblicitari, questi non risultano invasivi e non danneggiano l’esperienza utente durante la riproduzione.
Tuttavia, se si desidera rimuoverli, è possibile acquistare la versione a pagamento il cui costo è di 4,39 euro.



Player Xtreme

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Se apprezzi le applicazioni con un’interfaccia utente minimale, ti consiglio di provare il lettore multimediale Player Xtreme, scaricabile gratuitamente su dispositivi mobili Android.



Si tratta di un player Android assolutamente degno di nota per via della possibilità di riprodurre elementi multimediali con una grandissima varietà di codec e il suo supporto a filmati fino alla risoluzione Ultra HD/4K.
La pecca di quest’applicazione è probabilmente la mancanza di alcune funzionalità secondarie, tra cui il supporto alle gesture, ma per chi desidera un player dall’interfaccia utente particolarmente snella e non è interessato alle funzionalità secondarie offerte da altre applicazioni, questa è l’app migliore.

Una volta che l’avrai scaricata dal PlayStore di Android premendo sul pulsante Installa, Accetto e poi infine sul pulsante Apri, ciò che dovrai fare sarà scegliere il percorso dal quale riprodurre il file.
Tramite la sezione Library, infatti, potrai riprodurre filmati presenti nella memoria del tuo dispositivo, mentre tramite i pulsanti Phone o Network potrai esplorare cartelle secondarie o riprodurre da cartelle connesse alla rete.



Ciò che ti consiglio di fare, nel caso in cui sia presente un video nella memoria del tuo dispositivo, è di recarti nella sezione Library e premere sul pulsante Add Files.
Tramite la cartella Videos del tuo dispositivo potrai fare tap sul video da riprodurre.

Il player a livello di interfaccia utente, come ti ho anticipato, è davvero minimale e non presenta funzionalità secondarie oltre a quelle dedicate alla gestione della riproduzione.
Fortunatamente, però l’applicazione è totalmente gratuita e non presenta banner pubblicitari.



Altri player Android

  • 321 Media Player:
    quest’applicazione è un lettore multimediale altrettanto valido ed è praticamente un porting alternativo di VLC per Android.
    321 Player e VLC for Android condividono infatti un’interfaccia utente molto simile e, di conseguenza, le stesse funzionalità.
    Si tratta comunque di un’applicazione valida e gratuita con l’assenza di banner pubblicitari.
  • Lettore Video:
    uno tra i numerosi lettori multimediali disponibile gratuitamente su Android.
    La caratteristica principale di questo lettore è data dalla possibilità di attivare la modalità picture in picture e riprodurre due filmati contemporaneamente.
    Presenta banner pubblicitari.
  • Video Player per Android:
    anche se quest’applicazione non è altro che uno tra tantissimi lettori multimediali, ritengo giusto parlartene per via della sua semplicità d’utilizzo.
    L’interfaccia utente presenta infatti pulsanti di grosse dimensioni e integra il supporto alle gesture.
    L’applicazione è gratuita ma presenta banner pubblicitari, anche se questi non risultano particolarmente invasivi.

skype per android



skype per android

Skype è il client VoIP più famoso del mondo.
Le sue funzionalità, come le chiamate e l’invio di messaggi gratis via Internet, possono essere sfruttate su qualsiasi tipo di device (computer, tablet e smartphone) e su tutte le piattaforme software più diffuse.
Fra queste, naturalmente, non manca Android.

Skype per Android è, infatti, una delle applicazioni must-have per il sistema operativo del robottino verde e, anche se le restrizioni degli operatori spesso impediscono di sfruttare le chiamate in 3G/4G, permette ogni mese di risparmiare qualche soldo sulle proprie conversazioni.
Vediamo insieme come sfruttarlo al meglio.



Se vuoi scaricare Skype per Android, il primo passo che devi compiere è aprire il Google Play Store sul tuo telefonino (selezionando l’icona del servizio dal menu con tutte le app installate sul dispositivo).
A questo punto, premi sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra, digita il termine Skype nella barra di ricerca e premi sul pulsante con la lente d’ingrandimento collocata in basso a destra (nella tastiera virtuale di Android) per trovare l’applicazione.

Seleziona dunque l’icona di Skype dai risultati della ricerca e premi prima sul pulsante Installa e poi su Accetto per avviare il download della app sul tuo smartphone.
Al termine dello scaricamento, Skype si installerà su Android in maniera completamente automatica e sarà pronto all’uso.



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Utilizzare Skype per Android è veramente semplice.
Avvia l’applicazione tramite la sua icona comparsa nel menu delle app installate sul tuo telefonino e premi sul pulsante Nome Skype o sul pulsante Account Microsoft per accedere al servizio usando nome utente e password del tuo account Skype o del tuo account Microsoft (Outlook, Live, Hotmail).



Se è la prima volta che utilizzi Skype e/o non possiedi un account Microsoft, crea un profilo gratuito sul servizio selezionando la voce Crea un account situato in fondo allo schermo.
Scorri dunque la schermata che si apre fino e in fondo, premi sul pulsante Accetto per accettare le condizioni di utilizzo di Skype e compila il modulo che ti viene proposto.

Le informazioni che vengono richieste sono:
nome, nome Skype (ossia il nome utente che desideri utilizzare sul servizio), password, indirizzo email e numero di cellulare.
Compila tutti i campi, dopodiché togli il segno di spunta dalla voce Sì, desidero ricevere notizie e offerte speciali da Skype se non vuoi ricevere email promozionali e premi sul pulsante per concludere la procedura di iscrizione.



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Una volta creato il tuo account, verrai reindirizzato verso la schermata principale di Skype per Android che è suddivisa in tre aree:
quella denominata Recenti con la lista delle chiamate e delle conversazioni avvenute più di recente, Preferiti con la lista dei propri contatti preferiti e Persone con tutti i contatti.



Per aggiungere nuove persone nella rubrica di Skype, premi il tasto Menu dello smartphone e seleziona la voce Aggiungi persone dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, digita il nome, l’indirizzo email o il numero di telefono di una persona che sai essere iscritta al servizio e premi sul pulsante Cerca per trovarla.

Successivamente, seleziona il nominativo che ti interessa dai risultati della ricerca e premi sul pulsante Aggiungi ai contatti per inviargli una richiesta di contatto.



Una volta ottenuta la conferma da parte della persona contattata, troverai il suo nome nella sezione Persone di Skype.
Per parlarle, ti basterà quindi selezionare il suo nome dall’elenco e utilizzare il campo di testo collocato nella parte bassa dello schermo per chattare o l’icona del telefono per chiamarla.
Se vuoi avviare una videochiamata, premi sull’icona della videocamera che compare in basso a sinistra dopo aver avviato una telefonata.

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Come sicuramente ben saprai, con Skype si possono contattare anche le utenze telefoniche standard, ma in questo caso purtroppo le chiamate non sono gratuite.
Devi dunque ricaricare il tuo conto con del credito o sottoscrivere un abbonamento recandoti nella pagina del tuo profilo (se non sai come accedervi, premi sulla tua foto collocata in alto a destra nella schermata principale di Skype) e selezionando la voce Credito Skype.

Dopo aver eseguito la ricarica, puoi telefonare qualsiasi utenza telefonica del mondo (fissa e mobile) premendo sull’icona del telefono in basso a sinistra e digitando il numero da contattare, completo di prefisso internazionale (es.
+39 per l’Italia), sul tastierino che compare.
Trovi tutte le tariffe per le chiamate internazionali su Skype in questa pagina Web.



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Infine, ti segnalo che puoi personalizzare il tuo profilo di Skype aggiungendo informazioni, come data di nascita e città di residenza, premendo sulla tua foto in alto a destra e selezionando la voce Visualizza profilo nella schermata che si apre.



Per cambiare immagine del profilo, invece, seleziona la tua foto attuale e scegli una foto dalla galleria di Android oppure scatta una foto in tempo reale con la fotocamera del telefonino.

cambiare dns su android



cambiare dns su android

I server DNS, ho già avuto modo di spiegartelo in altre mie guide, sono degli strumenti che ci semplificano la vita in maniera incredibile.
Noi non ce ne accorgiamo ma ci permettono di risparmiare ogni giorno un mucchio di tempo. Si tratta, infatti, di quei “traduttori” che ci consentono di accedere ai siti Internet digitando degli indirizzi semplici e facili da ricordare, come ad esempio google.com, al posto di lunghissimi indirizzi numerici (es.
74.125.224.72) che poi sarebbero le loro reali coordinate.

Non è dunque difficile immaginare che utilizzare dei server DNS veloci consente di velocizzare, appunto, la connessione ai siti da visitare.
Su computer questa operazione può essere effettuata andando ad intervenire sulle impostazioni di Windows e macOS (se ben ricordi, ti ho spiegato come fare nel mio articolo su come cambiare DNS) ma per quanto riguarda smartphone e tablet, e più precisamente Android?
È possibile fare altrettanto?
La risposta è affermativa ed in questa mia guida dedicata, appunto, a come cambiare DNS su Android sarà mia premura spiegarti per filo e per segno in che modo procedere.



Dunque dimmi, ti va’ di approfondire la questione?
Si?
Molto bene.
Direi allora di non perdere altro tempo prezioso e di iniziare immediatamente a darci da fare.
Ti anticipo però che le procedure possibili sono due.
Una può essere applicata senza problemi da tutti ed è quella relativa alle reti Wi-Fi (quelle generate dai modem/router), l’altra può invece essere effettuata solamente da chi ha eseguito il root del dispositivo e fa riferimento alla rete dati (la rete 3G/4G fruibile tramite il modulo cellulare).
Per saperne di più continua a leggere, torvi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto.

Vai subito a ▶︎ Quali DNS scegliere? | Cambiare i DNS usati per le reti Wi-Fi | Cambiare i DNS usati per la rete dati

Quali DNS scegliere?

Prima di fornirti tutte le spiegazioni del caso su come cambiare DNS su Android mi sembra doveroso fare un piccolo excursus in merito alla scelta dei DNS.
Attualmente esistono numerosi server DNS che possono rivelarsi più o meno adatti alla connessione in uso sulla base di vari fattori.
Tra i tanti disponibili io però ti suggerisco di usare i server DNS di Google, quelli di Cloudflare oppure quelli di OpenDNS.



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I server DNS di Google e Cloudflare sono noti in tutto il globo e particolarmente apprezzati per la loro velocità.
Inoltre, essendo internazionali offrono la possibilità di visitare anche tuti quei siti che solitamente vengono resi irraggiungibili dai provider italiani.
Inoltre, per quel che concerne i server DNS di Cloudflare, vale la pena evidenziare l’alto livello di privacy che offrono (difatti promettono di non tenere traccia delle attività degli utenti).
I server di OpenDNS vengono sfruttati perlopiù per la loro funzione di parental control grazie alla quale è possibile inibire la visualizzazione di specifiche categorie di siti.
In ogni caso, sono anch’essi abbastanza veloci e permettono di accedere a tutti quei siti generalmente inaccessibile per l’utenza italiana.



Google DNS

  • Server DNS preferito: 8.8.8.8
  • Server DNS alternativo: 8.8.4.4

Cloudflare DNS

  • Server DNS preferito: 1.1.1.1
  • Server DNS alternativo: 1.0.0.1

OpenDNS

  • Server DNS preferito: 208.67.222.222
  • Server DNS alternativo: 208.67.220.220

In alternativa ai server DNS che ti ho appena suggerito, puoi affidarti a quelli indicati dalle stesse app di cui ti parlerò nelle righe successive oppure puoi scovarne di nuovi ricorrendo però prima all’uso del computer e ad una delle apposite risorse che ti ho indicato nella mio articolo dedicato, appunto, ai programmi per DNS.
A te la scelta.

Cambiare i DNS usati per le reti Wi-Fi

Come ti dicevo ad inizio guida, è possibile cambiare DNS su Android senza scaricare assolutamente nulla sul dispositivo e senza effettuare il root ma in tal caso le modifiche avranno effetto solo ed esclusivamente in relazione alla rete Wi-Fi alla quale si è collegati e non anche sulla connessione dati.
Inoltre, per poter applicare questo tipo di modifica è indispensabile assegnare un IP fisso al dispositivo, ovvero quella sequenza numerica che identifica il dispositivo all’interno della rete.



Quindi, procedi innanzitutto andando ad impostare.
un IP statico sul tuo smartphone o tablet.
Per fare ciò, accedi alla schermata del device in cui risultano raggruppate tutte le app, recati nella sezione Impostazioni e fai tap sulla voce Wi-Fi dal menu che successivamente ti viene mostrato.

Nella schermata che si apre, cerca di individuare il nome della connessione Wi-Fi attualmente in uso, pigiaci sopra e continua a tenere il dito premuto per qualche istante.
A questo punto, tappa sulla voce Modifica rete/Modifica config.
di rete
 dal menu che si apre, apponi un segno di spunta accanto all’opzione Mostra opzioni avanzate e scegli l’opzione IP Statico nel menu a tendina Impostazioni IP che si trova in fondo.



Per concludere, compila il campo Indirizzo IP con l’indirizzo IP che vuoi utilizzare (es.
192.168.1.1) ed assicurati del fatto che tutti gli altri campi visibili risultino compilati in modo corretto (puoi reperire le informazioni richieste collegandoti al pannello di configurazione del modem/router com ti ho spiegato nel mio articolo su come entrare nel router).

Una volta impostato l’IP statico puoi finalmente passare allo step successivo, ovvero cambiare i DNS sul tuo dispositivo Android.
Per cui, sempre agendo dalla sezione Modifica rete/Modifica config.
di rete
della connessione wireless in uso e sempre dopo aver selezionato l’opzione Mostra opzioni avanzate così come ti ho spigato nelle righe precedenti, scorri lo schermo verso il basso e seleziona l’opzione Statico dal menu Impostazioni IP.



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Per concludere, scorri ancora una volta lo schermo verso il basso, imposta i server DNS che intendi utilizzare nei campi DNS 1 e DNS 2 e premi sul pulsante Salva.
Non è stato affatto complicato, vero?

Cambiare i DNS usati per la rete dati

Per quanto riguarda invece la modifica dei DNS relativi alla rete dati 3G/4G, devi rivolgerti alle applicazioni di alcuni provider di server DNS o provvedere a sbloccare il tuo dispositivo ottenendo i permessi di root (operazione che consente, poi, di utilizzare qualsiasi tipo di server DNS e non solo quello di un determinato servizio).



Se non vuoi effettuare il root, puoi installare l’app 1.1.1.1 di Cloudflare, che permette di usare i server DNS di Cloudflare sia sotto rete Wi-Fi che sotto rete dati, installando un apposito profilo VPN (il quale, bada bene, non consente poi di utilizzare altri servizi di VPN sul device).
Una volta installata l’app tramite il Play Store, avviala, scorri la prima schermata di presentazione e premi prima su Install VPN Profile e poi su OK per due volte consecutive per installare il profilo VPN che da questo momento in poi permetterà di veicolare le richieste di “traduzione” degli indirizzi a Cloudflare.

Fatto ciò, sposta su ON la levetta presente nella schermata principale dell’applicazione 1.1.1.1 e aggiungi quest’ultima alla lista delle applicazioni che possono restare in esecuzione anche quando il telefono ha lo schermo spento (altrimenti le impostazioni per il risparmio energetico la chiuderanno automaticamente e non consentiranno ai DNS di Cloudflare di funzionare sul device).
Per aggiungere l’app alle eccezioni devi andare nel menu Impostazioni > Impostazioni avanzate > App protette e spostare su ON la levetta relativa ad essa (i passaggi da compiere e le voci da selezionare possono variare leggermente in base al dispositivo e alla versione di Android in uso, io ho usato un terminale Huawei con Android 6.x).



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Se non vuoi usare i server DNS di Cloudflare, devi ricorrere al root.
La procedura per sbloccare i terminali Android non è complicata, tuttavia richiede un po’ di tempo e varia a seconda del modello di smartphone o tablet in proprio possesso.
Inoltre, questo è bene che tu lo tenga presente, può portare all’annullamento della garanzia (sebbene la procedura sia completamente legale), quindi fai molta attenzione!



Devi sapere anche che ogni smartphone e tablet richiede una procedura a sé:
non esiste un metodo universale valido per tutti i dispositivi. Ad ogni modo, se hai già provveduto ad effettuare il root sul tuo dispositivo non credo ci sia bisogno di aggiungere altro al riguardo, dovresti già essere preparato sull’argomento.
Se invece il tuo device Android non è stato ancora “sbloccato”, puoi fare riferimento al mio tutorial su come effettuare il root su Android per approfondire la questione.

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Stabilito il fatto che per poter cambiare i DNS della rete dati su Android occorre sbloccare il terminale, la modifica vera e propria dei server può essere effettuata tramite alcune app gratuite disponibili sul Play Store.
Tra le varie applicazioni disponibili, io ti consiglio di rivolgerti a Override DNS che consente di applicare DNS personalizzati per la connessione dati (ed eventualmente anche per quella Wi-Fi) in appena due tap.

Mi chiedi come si utilizza?
Nulla di più semplice.
Tanto per cominciare effettuane subito il download del Play Store facendo tap direttamente dal tuo dispositivo sul link che ti ho fornito poc’anzi dopodiché premi prima su Installa e poi su Accetta.
A procedura di installazione completata, recati nella schermata del tuo dispositivo in cui sono raggruppate tutte le app e premi sull’icona di Override DNS (il cubo con su scritto DNS).



Una volta visualizzata la schermata dell’app, pigia sul pulsante Concedi per concederle i permessi di root dopodiché espandi il menu Choose from a predefined list, seleziona i server DNS che intendi utilizzare per la tua connessione (es.
OpenDNS o Google) e premi il bottone Apply DNS now per applicare le modifiche.

In alternativa, puoi compilare i campi Primary e Secondary con degli indirizzi personalizzati e premere sempre su Apply DNS now per salvare i cambiamenti.
Più facile di così?



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Se possiedi un terminale equipaggiato con una versione di Android datata, puoi modificare le impostazioni dei DNS usando la app gratuita Set DNS il cui funzionamento è praticamente identico a quello di Override DNS.



Per scaricarla sul tuo dispositivo, collegati alla sezione del Google Play Store dedicata all’app utilizzando il link che ti ho appena indicato, premi sul bottone Installa e poi su quello Accetta dopodiché recati nella schermata del device in cui sono raggruppate tutte le app e premi sull’icona di Ovveride DNS (è il cerchio blu con su scritto DNS).

Una volta visualizza la schema principale dell’applicazione, pigia sul pulsante Concedi in modo da autorizzare la sua esecuzione con i permessi di root, selezionare i server da applicare alle connessioni Wi-Fi ed alla connessione dati (es.
Google DNS o Symantec) dal menu a tendina che si trova in alto a sinistra e premi il bottone Apply per applicare le impostazioni.



Se vuoi inserire degli indirizzi personalizzati, devi invece impostare la voce Custom nel menu a tendina in alto a sinistra e digita le coordinate dei server DNS che intendi utilizzare nei campi DNS1 e DNS2.
Anche in tal caso, non dimenticare di fare tap sul bottone Apply per fare in modo che le modifiche vengano effettivamente applicate.

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Ti segnalo infine che esiste anche un componente aggiuntivo a pagamento per Set DNS, denominato SetDNS Pro che è a pagametlp (2,76 euro) ed una volta acquistato consente di modificare i DNS per il Wi-Fi anche sui dispositivi non sottoposti a root.
Va tuttavia tenuto conto del fatto che la procedura non va sempre a buon fine.

come bloccare email indesiderate su android



come bloccare email indesiderate su android

Recentemente, ti si è presentata la necessità di recuperare un’importantissima informazione da un vecchio messaggio di posta elettronica che hai sullo smartphone:
a causa della gigantesca quantità di messaggi presenti nella posta in arrivo, però, hai impiegato fin troppo tempo per portare a termine il tuo compito.
Dopo aver provveduto a identificare tutte le email per te non importanti, ti sei ripromesso di bloccarne i rispettivi mittenti, con il preciso intento di visualizzare, nella posta in arrivo, soltanto i messaggi per cui hai effettivamente interesse.

Il problema, però, è che non hai la più pallida idea di come fare a bloccare email indesiderate su Android, per cui sei alla ricerca di qualcuno che ti insegni a farlo nel modo più semplice possibile.
Cosa dirti?
Basta chiedere, ci sono qui io! Nelle righe successive di questo tutorial, infatti, ti illustrerò diverse tecniche per portare a termine questo compito in modo facile e veloce:
tutto ciò di cui hai bisogno è qualche minuto di tempo libero, il tuo dispositivo Android e una connessione a Internet.
Il resto, vedrai, arriverà da solo!



Come dici?
A questo punto ti ho proprio incuriosito e non vedi l’ora di iniziare?
Allora non perdere altro tempo e procedi con la lettura di questa mia guida:
sono sicuro che il risultato che riuscirai a ottenere saprà soddisfarti a pieno, indipendentemente dall’app che usi per gestire la posta.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Come bloccare email indesiderate su Gmail per Android
  • Come bloccare email indesiderate su Outlook per Android
  • Come bloccare email indesiderate su BlueMail
  • Altre soluzioni per bloccare email indesiderate su Android

Come bloccare email indesiderate su Gmail per Android

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La prima app di cui voglio parlarti è Gmail, il client di posta elettronica predefinito di numerosi dispositivi Android.
Come ben saprai, l’app Gmail è in grado di gestire sia la posta elettronica ricevuta tramite un account Google, sia quella proveniente da altri account configurati in essa.
In entrambi i casi, puoi facilmente bloccare email indesiderate su Android tramite questo client. Come?
Te lo spiego subito.

Per prima cosa, avvia l’app in questione richiamandola dal drawer del device Android in tuo possesso (la schermata con la lista di tutte le app installate sul dispositivo), apri un qualsiasi messaggio di posta proveniente dal contatto di cui non intendi più ricevere email e, per accedere al menu contestuale, tocca il pulsante (⋮), quello collocato subito accanto al pulsante Rispondi (rappresentato da una freccia semicircolare rivolta verso sinistra).



Per impedire la ricezione di messaggi da parte del contatto in questione, devi semplicemente selezionare la voce Blocca [nome del mittente] dal menu proposto, così da impedire che le email provenienti da quel mittente non vengano scaricate affatto.

Se, invece, intendi non ricevere più messaggi automatici provenienti da newsletter, siti commerciali e così via, puoi provare ad annullare l’iscrizione al servizio in modo altrettanto semplice:
sempre dall’app di Gmail, apri uno dei messaggi in questione, fai tap sul pulsante (⋮) posto, questa volta, sulla barra colorata superiore (quello accanto all’icona del cestino, per intenderci), seleziona la voce Annulla iscrizione dal menu proposto e conferma la volontà di procedere premendo sul pulsante Annulla iscrizione proposto subito dopo.



Se hai bisogno di una mano in più per portare a termine questa procedura, oppure se stai cercando una tecnica per ottenere lo stesso risultato da Web o da altri programmi per computer, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come bloccare un indirizzo email su Gmail, in cui ho trattato nel dettaglio questo argomento.

Come bloccare email indesiderate su Outlook per Android

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Hai configurato un account di posta di Microsoft (Hotmail, Outlook o Live) sull’app Outlook per Android e desideri sapere come fare a bloccare le email da mittenti indesiderati?
Purtroppo devo dirti che non puoi compiere quest’operazione direttamente dall’app in questione, ma puoi servirti della versione Web “desktop” del servizio, accessibile tramite qualsiasi browser per computer, per impostare un filtro di posta elettronica. Una volta completata questa procedura, gli effetti di tale filtro si “rifletteranno” immediatamente e automaticamente anche per l’account configurato su Android.

Dunque, tanto per cominciare, collegati al sito Internet di Outlook, premi sul pulsante Accedi e, nelle schermate successive, indica il tuo indirizzo email Microsoft seguito dalla password che utilizzi per accedere.
Se l’hai dimenticata, puoi reimpostarla seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel mio tutorial dedicato.



Una volta giunto nella cartella Posta in arrivo, individua un messaggio proveniente dal mittente che desideri bloccare, fai clic destro sulla sua anteprima (quella collocata nella parte sinistra della finestra) e, dal menu proposto, seleziona la voce Blocca.
Per concludere il tutto e non ricevere più i messaggi provenienti dall’utente in questione, clicca sul pulsante OK annesso alla finestra di avviso successiva.

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In alternativa, puoi far sì che i messaggi non vengano bloccati ma “dirottati” immediatamente nella casella Posta eliminata:
per farlo, anziché selezionare la voce “Blocca”, devi scegliere l’opzione Crea Regola, selezionare la cartella Posta eliminata dal menu a tendina Seleziona una cartella e confermare il tutto premendo sul pulsante OK.

Nota:
se hai configurato altri tipi di account (ad es.
Google, Yahoo! Mail o altri) in Outlook per Android, devi impostare dei filtri agendo tramite il pannello Web degli stessi.

Come bloccare email indesiderate su BlueMail

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Gestisci gli account email tramite il client BlueMail per Android?
Allora ti trovi nella la sezione più adatta a te:
quest’app permette di bloccare email indesiderate su Android, dirottandole immediatamente nella cartella spam, nel giro di un paio di tap.

Tanto per cominciare, avvia BlueMail toccando la relativa icona collocata al drawer del tuo device, identifica un messaggio di posta elettronica proveniente dal mittente che desideri bloccare ed effettua un tap prolungato su di esso.



Fatto ciò, premi sul pulsante (⋮) visualizzato in basso a destra e seleziona la voce Blocca Mittente (Segna spam) dal menu proposto:
a partire da questo momento, i messaggi ricevuti dal mittente in questione verranno automaticamente spostati nella cartella spam.

Qualora la voce “Blocca Mittente” non dovesse essere visibile, cosa che accade, ad esempio, se hai personalizzato il menu di scelta rapida, puoi ottenere lo stesso risultato nel seguente modo:
dopo aver identificato il messaggio di tuo interesse, aprilo con un tap (questa volta breve) e, dal menu che compare, seleziona la voce Blocca Mittente (Segna spam).
Più facile di così!



Nota:
se non riesci a trovare subito l’email di tuo interesse, potresti dover selezionare l’account specifico da cui l’hai ricevuta.
Puoi farlo premendo sull’icona collocata in alto a sinistra e selezionando il profilo email di tuo interesse dal pannello proposto.

Altre soluzioni per bloccare email indesiderate su Android

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Se sei arrivato fin qui, vuol dire che hai appreso alla perfezione le tecniche di base per bloccare email indesiderate su Android, tuttavia non hai trovato la soluzione che calza su misura alla problematica da te riscontrata:
non gettare ancora la spugna e leggi con molta attenzione le dritte che mi appresto a fornirti di seguito!

In primo luogo, se utilizzi un’app differente da quelle segnalate nel corso di questa guida, puoi verificare rapidamente l’esistenza di un filtro anti-spam:
apri un messaggio di posta elettronica, accedi al menu di gestione dello stesso (per trovarlo, devi identificare il pulsante (⋮) (…), solitamente collocato in uno degli angoli della schermata) e cerca al suo interno le voci Blocca mittenteSpam oppure Segnala.



In alternativa, puoi verificare se sull’app di tuo interesse è presente la possibilità di impostare dei filtri personalizzati:
per farlo, devi accedere al menu principale della stessa e cercare la voce più appropriata.

Tanto per farti un esempio, su Yahoo Mail, puoi portare a termine quest’operazione toccando il simbolo , collocato in alto a sinistra, per poi recarti nelle Impostazioni e selezionare la voce Filtri.
Fatto ciò, devi indicare l’account di posta per cui impostare il filtro, premere sul simbolo [+] per definire una nuova regola e, infine, specificare l’indirizzo email da bloccare nel campo Mittente e scegliere di spostare il messaggio nella cartella Spam. Sono sicuro che, con un po’ di pazienza, riuscirai a trovare la sezione dedicata, se disponibile, anche nell’app di posta a cui fai affidamento!



Come dici?
Nonostante le tue accurate ricerche, proprio non sei riuscito a trovare ciò di cui avevi bisogno?
Non gettare ancora la spugna! Se lo desideri, puoi creare dei filtri “a monte” sul tuo account di posta elettronica, agendo dal suo pannello Web:
in tal modo, le regole vengono specificate sul server e sono automaticamente replicate su tutti i programmi e le app di posta su cui andrai a configurare gli account in questione.

Per maggiori indicazioni su queste procedure, puoi riferirti al mio tutorial generico su come bloccare le email indesiderate.
Se, invece, intendi applicare dei blocchi personalizzati utilizzando i programmi per computer, puoi invece dare un’occhiata al mio tutorial su come bloccare email da un indirizzo.



Qualora fossi invece vittima del cosiddetto spam selvaggio e desiderassi liberarti di tutti quei siti che inviano giornalmente decine e decine di email che reputi inutili, ti consiglio di leggere attentamente il mio tutorial su come bloccare spam, in cui ho avuto modo di fornirti delle efficaci dritte per tenere pulita la tua casella di posta elettronica.

come caricare musica su android



come caricare musica su android

Hai appena acquistato uno smartphone Android e vorresti una mano a caricare la musica su quest’ultimo?
Nessun problema, sono qui proprio per questo! Se vuoi scoprire come caricare musica su Android, prenditi cinque minuti di tempo libero e prova a mettere in pratica le indicazioni che sto per darti.
Ti assicuro che rimarrai stupito dalla semplicità con la quale riuscirai a fare il tutto.

Innanzitutto, sappi che esistono diversi modi per trasferire la musica su Android:
puoi collegare il tuo smartphone (o il tuo tablet) al computer e copiare “manualmente” le canzoni sulla memoria del dispositivo; puoi attivare la sincronizzazione automatica della libreria musicale di Windows Media Player o iTunes (via cavo o wireless) oppure puoi rivolgerti alle applicazioni di streaming musicale, come ad esempio Spotify, che permettono di avere un’unica libreria multimediale sincronizzata su tutti i device.



Scegli la soluzione che ti sembra più comoda per quelle che sono le tue esigenze e mettila subito in pratica seguendo gli “step” illustrati di seguito.
Indipendentemente dalla marca del tuo smartphone/tablet e dalla versione di Android installata su di esso, ti garantisco che riuscirai ad ottenere il risultato sperato in pochi “tap”.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Caricare musica su Android “manualmente”
    • Windows
    • Mac
  • Sincronizzare musica con i media player
    • Windows Media Player
    • iTunes
    • MediaMonkey
  • App di streaming musicale
    • Spotify
    • Google Play Musica
    • Apple Music
    • Amazon Music
    • YouTube Premium

Caricare musica su Android “manualmente”

Cominciamo dalla procedura più semplice, quella che permette di caricare musica su Android copiando “manualmente” i file nella cartella “Musica” del proprio device.
Per compiere quest’operazione, basta collegare lo smartphone o il tablet al computer (tramite cavo USB) e copiare i brani di proprio interesse nella cartella “Musica” del dispositivo.
Vediamo più in dettaglio come procedere su Windows e macOS.



Windows

Generalmente, per collegare un device Android a Windows non bisogna installare alcun driver.
Questo significa che per accedere alle cartelle del tuo smartphone (o del tuo tablet), puoi semplicemente collegare il dispositivo al PC tramite cavo USB e usare l’Esplora File di Windows.

In caso di mancato riconoscimento del terminale da parte del computer, prova a richiamare il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, a selezionare la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per la ricarica”) e a mettere il segno di spunta accanto alla voce Trasferimenti di file.
In questo modo lo smartphone (o il tablet) verrà impostato come unità di memoria esterna e quindi Windows dovrebbe riconoscerlo come tale.



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Se nemmeno questa “mossa” dà i risultati sperati, prova a cercare dei driver per il tuo smartphone o il tuo tablet andando su Google e digitando driver [modello del dispositivo].
Mi raccomando, scarica solo driver di provenienza certa, possibilmente dal sito ufficiale dell’azienda che ha prodotto il tuo smartphone/tablet (il rischio di incappare in qualche malware, se ci si rivolge a siti non ufficiali, è altissimo!).



Per alcuni modelli di smartphone e tablet Android, ad esempio quelli marchiati Samsung, i driver sono contenuti nei software che il produttore fornisce per la sincronizzazione dei dati con il PC.
Nel caso del colosso coreano, ad esempio, i driver sono integrati nel software Smart Switch che permette di sincronizzare i dati tra il computer e lo smartphone/tablet e di fare dei backup del proprio device.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio tutorial su come collegare cellulare Samsung al PC.

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Una volta stabilito il collegamento tra Windows e il tuo dispositivo Android, apri l’Esplora File del PC (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra) e, nella finestra che si apre, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra.

A questo punto, fai doppio clic sul nome del tuo smartphone o del tuo tablet, accedi alla cartella Music e copia in essa tutti i brani musicali che desideri trasferire su Android.
I file verranno riconosciuti automaticamente da Google Play Musica e da tutti gli altri player musicali presenti sul dispositivo.



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Mac

Copiare la musica da un Mac a un dispositivo Android è semplicissimo:
basta installare una piccola applicazione gratuita sul computer (compatibile con i device Android di tutte le marche) e usare quella per spostare i propri brani preferiti nella cartella “Music” dello smartphone o del tablet.
L’applicazione in questione si chiama Android File Transfer (Trasferimento File Android) e la puoi scaricare facilmente sul tuo computer collegandoti a questa pagina Web e cliccando sul pulsante Download now.



A download completato, apri il pacchetto dmg di Android File Transfer, copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS e avvia quest’ultimo facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare (operazione necessaria solo al primo avvio).

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A questo punto, chiudi pure Android File Transfer, collega il tuo device Android al Mac tramite cavo USB e imposta il dispositivo in modalità trasferimento file.
Se non sai come si fa, richiama il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per la ricarica”) e apponi il segno di spunta accanto alla voce Trasferimenti di file.

Ad operazione completata, Android File Transfer dovrebbe aprirsi (o riaprirsi) automaticamente permettendoti di accedere alle cartelle del tuo dispositivo.
Procedi, dunque, facendo doppio clic sulla cartella Music e trascina in essa i brani musicali che intendi copiare sul tuo smartphone o sul tuo tablet.
Più facile di così?



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Nota: se il tuo dispositivo Android è dotato di memoria espandibile e non hai impostato la scheda SD come unità di memoria principale, puoi anche evitare di collegare il tuo smartphone/tablet al computer e trasferire la musica direttamente sulla memory card.
Per inserire la memory card nel computer potresti aver bisogno di un adattatore da microSD a SD o da microSD a USB, come quelli segnalati di seguito.

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SanDisk MobileMate Duo Lettore USB Micro SD con Adattatore SD

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KiWiBiRD SG-008, Lettore di Schede di Memoria SD/Micro SD, Adattatore …



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Lettore Card Reader MICRO SD USB PEN ADATTATORE M2 SDHC HC SD USB PC

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NEON microSD/microSDHC adattatore SD/SDHC

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Sincronizzare musica con i media player

Anziché copiare “manualmente” la musica sul tuo dispositivo Android, vorresti sincronizzare la libreria di Windows Media Player o iTunes con quest’ultimo?
Non ti preoccupare, si può fare anche questo.



Windows Media Player

Se vuoi caricare musica su Android tramite Windows Media Player, collega il tuo device al computer usando il cavo USB e impostalo sulla modalità trasferimento di file (come ti ho spiegato prima).

A questo punto, apri Windows Media Player, fai clic sulla scheda Sincronizza che si trova in alto a destra e seleziona il tuo smartphone o tablet Android dalla barra che compare di lato.
Successivamente, clicca sull’icona della finestra con il segno di spunta azzurro all’interno (che si trova sempre in alto a destra) e seleziona la voce Configura sincronizzazione dal menu che compare.



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Nella finestra che si apre, assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza dispositivo automaticamente e utilizza il riquadro di sinistra per selezionare i contenuti da sincronizzare automaticamente con il tuo dispositivo Android.
Puoi scegliere tra le playlist personali che hai creato tu e le playlist per la sincronizzazione, cioè le playlist predefinite di Windows Media Player con tutti i brani, le foto e i video presenti nella libreria del programma.
Per aggiungere un contenuto alla lista dei contenuti da sincronizzare, fai clic su di esso e premi sul pulsante Aggiungi.
Per rimuoverlo, invece, selezionalo dal riquadro di destra e premi sul pulsante Rimuovi.



Una volta selezionati tutti i contenuti da sincronizzare con Android, clicca sul pulsante Fine e avvia la sincronizzazione dei dati selezionando l’apposita voce dalla barra laterale di destra (in alto).
Al termine della procedura, tutti i contenuti che hai selezionato verranno copiati su Android e, ogni volta che collegherai il tuo smartphone o tablet al computer, verranno adattati al contenuto della libreria di Windows Media Player (quindi le modifiche applicate alla libreria musicale sul computer si rifletteranno anche su Android).

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iTunes

iTunes, il software multimediale di Apple, non offre una funzione di sincronizzazione diretta con i dispositivi Android, ma utilizzando delle applicazioni di terze parti è possibile bypassare facilmente questa limitazione.
Fra le soluzioni per sincronizzare iTunes e Android più popolari c’è iSyncr che permette di sincronizzare brani, album e playlist fra iTunes e Android senza collegare fisicamente i due dispositivi tra loro (in modalità wireless) e funziona molto bene.
Si può utilizzare gratis per sincronizzare fino a 100 brani e 1 playlist, ma se si vuole andare oltre si deve acquistare la versione completa della app a 5,99 euro.

Per sincronizzare la musica su Android con iSyncr, devi scaricare l’app di iSyncr sul tuo smartphone o tablet Android e devi installare un piccolo client sul tuo computer.
Il client è disponibile sia per Windows che per macOS:
per scaricarlo, collegati al sito Internet di iSyncr e clicca prima sul pulsante Scarica collocato sotto la voce Scarica iSyncr Desktop e poi sul pulsante Mac o PC, a seconda se usi un Mac o un computer Windows.



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A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione di iSyncr (iSyncr Desktop xx.exe) e, nella finestra che si apre, clicca prima su Next per tre volte consecutive e poi su Close per concludere il setup.
Se ti viene chiesto di installare il .Net Framework di Microsoft, accetta:
si tratta di un componente gratuito senza il quale il programma non può funzionare.



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Se utilizzi un Mac, per installare iSyncr devi aprire il pacchetto d’installazione del programma (quello in formato pkg) e cliccare prima su Continua per due volte consecutive e poi su Installa.
Dopodiché devi digitare la password del tuo account utente su macOS e devi premere sui pulsanti Installa software e Chiudi per concludere il setup.



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Adesso, assicurati che il client di iSyncr sia in esecuzione sul computer, apri la app di iSyncr sul tuo device Android e fai “tap” sul pulsante WiFi (Reccomended).
A questo punto, seleziona il nome del tuo computer dalla schermata che si apre, seleziona il nome della playlist di iTunes che vuoi sincronizzare con Android e premi sul pulsante Sync now che si trova in basso per avviare il trasferimento dei dati.
Se vuoi visualizzare il contenuto di una playlist e selezionare singoli brani all’interno di quest’ultima, fai un “tap” prolungato sul suo nome.
I brani verranno poi archiviati nella cartella syncr del dispositivo.



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Affinché il trasferimento dei dati in modalità wireless vada a buon fine, computer e smartphone/tablet devono essere connessi alla medesima rete Wi-Fi.
Se non hai modo di collegare smartphone, tablet e computer alla stessa rete Wi-Fi, puoi usufruire della connessione USB premendo sull’apposita voce presente nella app di iSyncr.



Qualora iSyncr non dovesse soddisfarti appieno, puoi utilizzare dei software alternativi, come ad esempio doubleTwist (anch’esso gratis con delle funzioni da sbloccare a pagamento, come il trasferimento dei dati in modalità wireless).
Se invece utilizzi un dispositivo Samsung, puoi rivolgerti a Smart Switch che fra le sue tante funzioni include anche la sincronizzazione dei dati da iTunes:
basta selezionare la funzione di Ripristino, poi quella per cambiare i dati da ripristinare e scegliere di ripristinare i dati da un dispositivo non Samsung.
Per saperne di più, leggi i miei tutorial su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac.

MediaMonkey

Se non usi né Windows Media Player né iTunes, puoi sincronizzare la musica fra PC e Android usando MediaMonkey.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, MediaMonkey è un ottimo player per Windows che permette di gestire la propria libreria multimediale in maniera semplicissima e – cosa ancora più importante in questo frangente – di sincronizzarla con i dispositivi Android.
È gratis, anche se ne esiste una versione a pagamento che include alcune funzioni extra (di cui al momento, però, non ci interessa!).



Per scaricare MediaMonkey sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca prima sulla scheda Download che si trova in alto e poi sui pulsanti Download MediaMonkey e Download Now.
A scaricamento completato, apri il pacchetto d’installazione del software (MediaMonkey_xx.exe) e clicca prima su e poi su OK e Avanti.
Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e concludi il setup premendo prima su Avanti per quattro volte consecutive e poi su Installa e Fine.

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Adesso, installa la app ufficiale di MediaMonkey per Android e scegli se utilizzare la funzione di sincronizzazione della musica via cavo o Wi-Fi.
La sincronizzazione Wi-Fi si può provare gratis per 15 giorni, dopodiché bisogna sbloccarla tramite un acquisto in-app di 2,77 euro.
Per saperne di più e scoprire più in dettaglio come sfruttare la sincronizzazione della libreria di MediaMonkey, consulta la documentazione ufficiale del programma (in lingua inglese).

App di streaming musicale

Ormai sono sempre più numerosi gli utenti che ascoltano la musica tramite i servizi di streaming.
Se tu fai parte di questi, puoi sfruttare il servizio di streaming a cui sei abbonato per caricare musica su Android e avere un’unica libreria multimediale sincronizzata su tutti i device.



Spotify

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Se sei abbonato a Spotify e hai sottoscritto il piano Premium del servizio (che costa 9,99 euro/mese dopo i primi 30 giorni di prova gratuita), puoi scaricare la musica offline su Android semplicemente selezionando un album o una playlist di tuo interesse e attivando la levetta Download che si trova in alto a destra.
Se invece vuoi archiviare offline tutti i brani singoli che hai aggiunto alla tua libreria, devi recarti nella scheda La tua libreria, selezionare la voce Brani e spostare su ON la levetta relativa alla funzione Download.



Se sul PC hai dei brani che non sono disponibili nella libreria di Spotify, puoi sincronizzarli nella app di Spotify su Android seguendo questo semplice procedimento.

  • Apri Spotify sul computer e crea una playlist contenenti i brani “offline” che vuoi sincronizzare su Android;
  • Apri Spotify su Android, vai su La tua libreria > Playlist, seleziona la playlist che hai creato sul PC e attiva la levetta dei download.

L’operazione è fattibile solo se computer e smartphone/tablet sono connessi alla stessa rete Wi-Fi.
Per maggiori info, consulta il mio tutorial su come funziona Spotify.



Google Play Musica

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Se hai un abbonamento a Google Play Musica (9,99 euro/mese dopo i primi 30 o 90 giorni gratis), puoi scaricare la musica offline cercando l’album o la playlist da scaricare in locale e premendo prima sulla sua immagine di copertina e poi sull’icona ⬇ presente accanto al suo titolo.



Se vuoi caricare sul tuo smartphone (o tablet) dei brani che non sono presenti nel database di Google Play Musica, installa il programma Google Music Manager sul tuo PC o Mac, avvialo, effettua l’accesso con i dati del tuo account Google e seleziona una cartella con i brani da sincronizzare sul cloud.
Puoi sincronizzare fino a 50.000 brani gratis.

Apple Music

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Apple Music è il servizio di streaming musicale targato Apple.
Costa 9,99 euro/mese dopo i primi 90 giorni di prova gratis e, tramite il servizio Libreria Musicale di iCloud, permette di avere la propria libreria musicale sincronizzata su tutti i device.
È disponibile anche su Android, ma personalmente te lo consiglio solo se hai anche un Mac o altri device Apple con cui sincronizzare la musica, altrimenti meglio rivolgersi a Spotify o Google Play Musica.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come ascoltare musica offline in cui ti ho spiegato come usare e come scaricare la musica offline da vari servizi di streaming.

Amazon Music

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Amazon Music è l’app di streaming musicale di casa Amazon.
Permette a tutti i sottoscrittori di un abbonamento Amazon Prime di accedere a un catalogo composto da 2 milioni di brani, senza pubblicità, e con la possibilità di scaricarli offline.
C’è però un limite di 40 ore di ascolto mensile.

Per eliminare questo limite e accedere a un catalogo più vasto di brani (50 milioni), occorre sottoscrivere un ulteriore abbonamento:
quello ad Amazon Music Unlimited, che costa 9,99 euro/mese o 99 euro/anno.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio tutorial su come funziona Amazon Music Unlimited.



YouTube Music

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Nel novero delle app di streaming musicale che vale sicuramente la pena menzionare, c’è anche YouTube Music.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, YouTube Music è una versione speciale di YouTube dedicata interamente alla musica.
Si può scaricare e usare gratuitamente, ma dà il meglio di sé quando si sottoscrive un piano a pagamento.



Attivando una sottoscrizione da 9,99 euro/mese (singola) o 14,99 euro/mese (piano Famiglia utilizzabile da 6 utenti) con i primi 3 mesi di prova gratuita, è infatti possibile ottenere la riproduzione dei contenuti in background e in modalità solo audio, il download dei brani offline e la rimozione delle pubblicità.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial dedicato.

come disinstallare un programma su android



come disinstallare un programma su android

Il tuo smartphone Android ha poche settimane di vita ma la sua memoria interna è già esaurita?
Se non hai la possibilità di espanderla tramite microSD, mi spiace, ma devi metterti di buzzo buono e cominciare a disinstallare tutte le app che ritieni superflue:
scommetto che ce ne sono un sacco, e non le hai ancora cancellate perché non avevi voglia, giusto?
Lo sapevo! Allora non perdere altro tempo e mettiti subito all’opera:
non puoi più andare avanti così!

Come dici?
Sei alle primissime armi con il mondo Android e non sai ancora come disinstallare le applicazioni in maniera corretta?
Non ti preoccupare, si tratta di una delle cose più semplici di questo mondo, e io oggi sono qui per dimostrartelo.
Prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti:
in men che non si dica imparerai non solo come disinstallare un programma su Android, ma anche come liberarti del bloatware (cioè di tutte quelle app inutili che quasi sicuramente hai trovato preinstallate sul telefono) e delle applicazioni che non si riescono a cancellare normalmente perché protette a livello di sistema (es.
app anti-furto, antimalware e simili).



Io il tutorial io l’ho realizzato usando uno smartphone equipaggiato con Android 6.0, ma le indicazioni presenti in esso valgono anche per le altre versioni del sistema operativo di casa Google e per i tablet.
La marca del device è ininfluente, le istruzioni da seguire sono sempre le stesse.
Buona lettura e buon divertimento!

Come disinstallare un’app da Android (procedura standard)

Cominciamo dalla procedura standard per disinstallare un programma su Android.
Se vuoi cancellare una app dal tuo smartphone o dal tuo tablet, non devi far altro che selezionare la sua icona, tenere il dito premuto su di essa e trascinarla sul cestino che compare in alto a destra.
Rispondi OK al messaggio che compare sullo schermo e il gioco è fatto.
Se non vedi l’icona della app che vuoi cancellare nella home screen di Android, premi sul pulsante circolare che trovi in basso al centro e dovrebbe comparirti la lista completa delle applicazioni installate sul device (il cosiddetto drawer).



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Vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sulla memoria del tuo device?
Nessun problema, si può fare pure questo.
Recati nelle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova nel drawer o nel menu delle notifiche e seleziona la voce Archiviazione e USB dalla schermata che si apre.



Successivamente, seleziona l’icona relativa alla memoria interna del dispositivo, vai su App, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dalla schermata che si apre.
Se non vedi l’opzione “Ordina per dimensioni” significa che le applicazioni già sono ordinate in base al loro “peso” e quindi puoi passare lo step successivo.

Lo step successivo consiste nel selezionare un’applicazione che ritieni superflua e premere prima sul pulsante (i) e poi su Disinstalla e OK per rimuoverla dal dispositivo.



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Un altro modo per ottenere lo stesso risultato è andare nel menu Impostazioni > App, selezionare il nome dell’applicazione da disinstallare e premere sul pulsante Disinstalla nella schermata che si apre.
Attenzione però, sulle versioni di Android pari o superiori alla 6.0 in questo menu non è possibile ordinare le app per dimensioni.



Come disinstallare una app con permessi avanzati

Alcune applicazioni, come ad esempio gli antimalware o le app anti-furto, dispongono di permessi avanzati sul sistema che ne impediscono la normale disinstallazione.
Per bypassare questo limite, devi entrare nelle impostazioni di Android, disabilitare i permessi avanzati delle app che desideri disinstallare e procedere con la procedura di cancellazione standard che abbiamo appena visto insieme.
Ecco più in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Accedi alle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova nel drawer o nel menu delle notifiche;
  • Seleziona la voce Sicurezza dalla schermata che si apre;
  • Vai su Amministratori dispositivo;
  • Togli il segno di spunta dall’icona della app che desideri disinstallare;
  • Pigia sul pulsante Disattiva nella schermata che si apre;
  • Disinstalla l’applicazione normalmente, cioè trascinando la sua icona nel cestino o andando nel menu Impostazioni > App di Android.

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Come disinstallare più app contemporaneamente

Abbiamo appena visto come disinstallare un programma su Android, ma cosa fare quando si vogliono cancellare più app contemporaneamente?
La risposta è Easy Uninstaller, un’applicazione gratuita che permette di selezionare, e quindi disinstallare, più app in serie.
È molto facile da usare e funziona su tutte le versioni di Android più diffuse.

Per disinstallare più applicazioni con Easy Uninstaller, seleziona i loro nomi, premi sul pulsante Disinstalla le App selezionate e rispondi OK a tutti gli avvisi che compaiono sullo schermo (cioè i messaggi di conferma relativi alla rimozione di ogni app selezionata).



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Come rimuovere le app preinstallate sullo smartphone/tablet

Molto produttori di smartphone e tablet Android hanno l’abitudine di riempire i loro device di software inutili (un po’ come accade con i produttori di PC nel mondo Windows).
Questi software vengono definiti bloatware, che in italiano potremmo tradurre con “software pesanti e inutili”, e in molti casi non si riescono a disinstallare seguendo la procedura standard di Android.
Per risolvere il problema bisogna sbloccare il proprio device effettuando il root e bisogna ricorrere ad alcune applicazioni adatte allo scopo.
Qualche esempio?
Te lo faccio subito.



La app che ti consiglio di provare è Titanium Backup, che secondo il mio modesto parere non dovrebbe mai mancare su un device Android.
Si tratta di una soluzione completa per il backup che permette di salvare, ripristinare e cancellare qualsiasi tipo di applicazione da Android, comprese quelle che si trovano preinstallate su smartphone e tablet e quelle di sistema (che però non andrebbero mai toccate se non si sa bene dove si mettono le mani!).
Si può scaricare gratuitamente, ma alcune funzioni, come ad esempio il backup di più versioni della stessa app e il ripristino di più applicazioni in serie, sono disponibili solo nella versione Pro che costa 5,99 euro.

Per rimuovere il bloatware con Titanium Backup, avvia la app, concedile i permessi di root, rispondi OK a tutti gli avvisi che compaio sullo schermo e recati nella scheda Backup/Ripristino.
Dopodiché individua l’applicazione che vuoi cancellare, selezionala e creane una copia di sicurezza premendo sul pulsante Backup!.



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Successivamente, seleziona di nuovo il nome della app, premi sul pulsante Disinstalla e rispondi  all’avviso che compare sullo schermo per completare la procedura di rimozione.
Mi raccomando, non cancellare le applicazioni con il nome scritto in rosso in quanto si tratta di applicazioni di sistema, la cui rimozione potrebbe inficiare sulla stabilità del sistema.



In caso di problemi (o di più banali ripensamenti), scopri come ripristinare le app cancellate con Titanium Backup seguendo il mio tutorial su come effettuare un backup su Android.

come funziona android auto



come funziona android auto

Hai appena acquistato una nuova vettura con il sistema Android Auto installato di serie, vorresti configurarlo al meglio ma non hai la minima idea di come fare?
Nessun problema, se vuoi ci sono qui io a darti una mano e a spiegarti come funziona Android Auto:
ti assicuro che è molto più semplice di quello che immagini.

Come forse già saprai, Android Auto è un’applicazione che permette di duplicare lo schermo del proprio smartphone sul display di bordo dell’auto, ma con un’interfaccia minimale studiata appositamente per l’utilizzo del telefono alla guida.
Permette di accedere alle principali funzionalità del dispositivo mobile e alle applicazioni supportate, evitando distrazioni alla guida grazie ai comandi presenti sul volante dell’auto e alle comode funzioni vocali che consentono di “ordinare” al sistema di inviare messaggi, effettuare chiamate, ottenere indicazioni stradali o riprodurre musica.



Se ti ho incuriosito e non vedi l’ora di usufruire anche tu di Android Auto, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci subito all’opera:
prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi con attenzione i prossimi paragrafi e sono sicuro che riuscirai velocemente a capire se la tua auto supporta Android Auto, come installare l’app e come usarla al meglio.
Buona lettura!

Indice

  • Dispositivi e modelli auto compatibili
  • Come installare e attivare Android Auto
  • Come usare Android Auto

Dispositivi e modelli auto compatibili

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Prima di entrare nel merito del funzionamento di Android Auto, è necessario conoscere quali sono i requisiti minimi e i modelli di auto che supportano il servizio.

Android Auto è compatibile con oltre 400 modelli di auto, tra cui quelli targati Abarth, Alfa Romeo, Audi, Borgward, Cadillac, Chevrolet, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Ford, Maserati, Kia, OpelPeugeotRenault, Smart, SkodaSubaru, SuzukiVolkswagen Volvo.
Inoltre, supporta numerosi modelli di impianti stereo, come quelli di Alpine, CVTE, JBL, JVC, Kenwood, Panasonic, Pioneer e Sony.
Puoi visualizzare tutti i modelli di auto e di stereo compatibili con Android Auto consultando la lista ufficiale sul sito Android.com, che è in continuo aggiornamento.



Altra cosa importante che devi sapere è che Android Auto può essere fornito di serie o come optional.
Questo significa che potresti essere in possesso di un modello di auto compatibile con Android Auto ma di non poterne usufruire poiché non aggiunto in fase di acquisto.
Per avere informazioni dettagliate, puoi rivolgerti al tuo rivenditore.

Se invece non hai un modello di auto compatibile, non preoccuparti! Con un aggiornamento rilasciato a fine 2016, è stata introdotta la possibilità di usare Android Auto in macchina tramite il tuo smartphone.
Tutto quello che ti occorre (anche in caso di modello di auto compatibile) è un dispositivo con Android 5.0 o successivi (anche se per avere prestazioni ottimali è consigliato almeno Android 6.0), un buon cavetto USB e una connessione Internet attiva.



Come installare e attivare Android Auto

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Per usare Android Auto è necessario scaricare e installare l’applicazione gratuita, disponibile per gli smartphone e i tablet Android che presentano i requisiti minimi elencati nei paragrafi precedenti.



Per scaricare Android Auto, prendi il tuo dispositivo e avvia il Play Store premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato).
Adesso, digita Android Auto nel motore ricerca presente in alto e fai tap sulla voce Cerca, dopodiché individua Android Auto (dovrebbe essere il primo risultato) e premi sui bottoni Installa e Accetto per avviare il download e l’installazione dell’app. Se non riesci a trovare l’applicazione su Play Store, significa che il tuo dispositivo non è compatibile.

Se intendi usare Android Auto tramite lo schermo del telefono, avvia l’applicazione appena installata e premi sul pulsante Continua più volte per accettare il contratto di utilizzo e per consentire ad Android Auto di accedere ai dati relativi alla tua posizione, all’utilizzo di altre applicazioni e di eseguire e gestire le telefonate, dopodiché se richiesto effettua gli aggiornamenti e i download suggeriti, come per esempio le mappe di Google Maps.



Adesso, applica il telefono sulla plancia dell’auto utilizzando una ventosa o un supporto analogo, attiva il collegamento Bluetooth per permettere al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro e il gioco è fatto.
Se non sai come collegare il tuo smartphone all’auto o se sul tuo veicolo non è presente il Bluetooth, puoi leggere la mia guida su come collegare il telefono alla macchina.

Se il modello della tua macchina è uno degli oltre 400 con Android Auto installato di serie, puoi utilizzare il servizio tramite il display della vettura.
Tutto quello che devi fare è accendere l’auto e collegare lo smartphone alla presa USB del veicolo tramite il cavo USB originale (non è possibile il collegamento wireless), permettendo al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro tramite un meccanismo definito mirroring.
Se l’app di Android Auto è già installata sul tuo dispositivo, il servizio si avvierà in automatico, altrimenti ti verrà chiesto di eseguire il download e di installare l’applicazione.



Mentre Android Auto è in uso, lo schermo del tuo smartphone proporrà una schermata completamente nera con la scritta Android Auto, risultando quindi inutilizzabile:
una soluzione, probabilmente scomoda ma intelligente, per impedire ogni tipo di distrazione mentre sei al volante.

Come usare Android Auto

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Sia che tu intenda usare Android Auto tramite il display della tua auto o lo schermo del tuo telefono, il suo funzionamento non cambia.
Avvia l’applicazione e, nella sua schermata principale (definita Home), puoi visualizzare le attività recenti come le ultime destinazioni di navigazione, le chiamate effettuate o ricevute, ma anche informazioni utili come il meteo, le informazioni sul traffico e tutte le notifiche ricevute.

Nella schermata Home puoi usufruire anche del menu presente in basso (su smartphone è collocato a destra) che permette di accedere a quattro funzioni:
Navigazione (il segnale stradale) che permette di impostare il luogo da raggiungere e ricevere indicazioni stradali; Chiamate (la cornetta) per visualizzare le chiamate ricevute ed effettuate e fare nuove chiamate; Musica (l’icona delle cuffie) per ascoltare musica tramite una delle applicazioni che supportano Android Auto, come ad esempio TuneIn, Spotify, Deezer, Google Play Music ecc.
Home (l’icona tonda) che permette di tornare alla schermata principale di Android Auto e di chiudere l’applicazione, se in uso sullo smartphone.



Se stai usando Android Auto tramite il display della tua auto, puoi visualizzare una quinta funzione identificata dall’icona di un orologio, che permette di uscire da Android Auto e tornare al sistema di bordo della macchina.

Se ti stai chiedendo come puoi interagire con Android Auto, le risposte sono multiple:
puoi agire tramite touch-screen (ma se sei alla guida, si tratta di una pratica scorretta); se la tua auto supporta Android Auto di serie, puoi interagire tramite i comandi installati sul veicolo (es.
il pulsante per rispondere ed effettuare chiamate) e puoi interagire con Android Auto tramite comandi vocali.



Puoi attivare la funzione vocale di Android Auto facendo tap sull’icona del microfono presente nella Home del sistema, premendo sul pulsante apposito collocato sul volante della macchina (se presente) e dando il comando vocale “Ok Google” che avvierà una schermata bianca con quattro linee colorate al centro.
Il comando vocale deve essere seguito dall’operazione che vuoi far compiere al sistema.
Facciamo subito qualche esempio pratico.

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Vuoi ottenere indicazioni stradali da Android Auto?
Niente di più semplice:
pronuncia Ok Google, seguito dal comando Indicazioni stradali per [destinazione], ma anche Navigazione verso [destinazione] o Guida fino a [destinazione].
Se precedentemente hai impostato su Google Maps il tuo indirizzo di casa o quello del tuo ufficio, puoi chiedere ad Android Auto di portarti a casa o al lavoro tramite i comandi vocali Portami a casa e Navigazione verso lavoro.

Con i comandi vocali puoi anche gestire la riproduzione musicale.
Pronuncia Ok Google e Riproduci musica per avviare la riproduzione dell’ultimo brano ascoltato o, nel caso di TuneIn, dell’ultima emittente radiofonica riprodotta.
Se intendi ascoltare il tuo brano preferito, un determinato genere musicale o una playlist, puoi utilizzare i comandi Riproduci [nome canzone], Riproduci [nome artista], Riproduci [genere musicale] e Riproduci [nome playlist].



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Per effettuare una chiamata senza prendere in mano il telefono, puoi usare il comando vocale Chiama seguito dal nome associato al contatto o dal numero di telefono.
Pronuncia quindi Ok Google per attivare i comandi vocali e “ordina” Chiama [nome contatto] o Chiama [numero telefono].
Se a un contatto della tua rubrica è associato più di un numero telefonico (per esempio casa e lavoro), prima di effettuare la telefonata Android Auto ti chiederà quale chiamare.



Infine, vediamo come chiedere ad Android Auto di scrivere un SMS.
Per prima cosa pronuncia Ok Google, seguito dal comando Invia un messaggio a [nome], dopodiché segui le indicazioni di Android Auto e detta il testo del messaggio che desideri inviare.
Puoi “ordinare” di inviare il messaggio anche tramite una delle numerose applicazioni di messaggistica supportate dal sistema, tra cui WhatsApp, Skype, Messenger e Telegram:
il comando vocale dovrà essere del tipo Invia un messaggio a [nome contatto] su [nome app].

Se invece hai ricevuto un nuovo messaggio, nella schermata Home apparirà la relativa notifica:
pigiaci sopra per avviare la lettura del messaggio.
Puoi rispondere con la procedura indicata poc’anzi, ma puoi anche impostare una risposta automatica che consente di inviare un messaggio di risposta e far sapere al destinatario che sei alla guida.
Per farlo, fai tap sul pulsante ≡ e premi sulla voce Impostazioni, dopodiché premi sull’opzione Risposta automatica e digita una frase da inviare automaticamente mentre sei alla guida.



Nella sezione Impostazioni puoi inoltre gestire altri parametri:
Limita Wi-Fi per disattivare il Wi-Fi con Android Auto in esecuzione; Auto connesse per gestire le vetture collegate ad Android Auto; Avvio automatico per stabilire i dispositivi Bluetooth per cui attivare l’avvio automatico di Android Auto; Utilizza Bluetooth per scegliere se attivare il Bluetooth con Android Auto in uso e Schermo attivo per scegliere se avere lo schermo sempre attivo.
È tutto davvero molto intuitivo.

come localizzare telefono android



come localizzare telefono android

Finalmente sei riuscito ad acquistare un nuovo smartphone:
quello che sognavi da tempo e per il quale hai fatto tantissimi sacrifici.
Sei molto felice.
Però questa felicità è offuscata dalla paura che un malintenzionato possa vedere il tuo nuovo “gioiellino”, ingolosirsi e tentare di rubartelo.

Beh, ti capisco, gli smartphone sono una preda ghiottissima per i ladri… però lasciatelo dire:
non bisogna essere troppo paranoici! Il rischio di subire furti esiste, non è possibile scongiurarlo al 100%, ma oggi esistono moltissime app che permettono di limitare i danni e in alcuni casi perfino di recuperare cellulari che sembravano perduti per sempre.



Dimmi, qual è il sistema operativo del tuo amato smartphone?
Android?
Bene, allora lascia che ti consigli alcune soluzioni che potrebbero aiutarti a vivere un po’ più sereno.
Non ti garantisco che ti consentiranno di recuperare il telefono in caso di furto (in caso di smarrimento, invece, quasi sicuramente sì) ma di sicuro ti aiuteranno a limitare i danni nel malaugurato caso in cui ciò accada.
In che modo?
Semplice.
Oltre a localizzare telefono Android da remoto, le applicazioni di cui sto per parlarti consentono di inviare comandi al dispositivo e, nei casi in cui non c’è più niente da fare, di cancellare tutti i dati presenti in esso (in modo da non far finire informazioni sensibili nelle mani dei delinquenti).
Allora, che aspetti a provarle?

Gestione Dispositivi Android

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Tutti i dispositivi Android che dispongono dell’accesso al Play Store e delle Google Apps includono una funzione denominata Gestione Dispositivi Android, grazie alla quale è possibile localizzare il proprio device da remoto e comandarlo.

Il servizio è completamente gratuito e non richiede configurazioni particolari, tuttavia va sottolineato che funziona solo quando il GPS è attivo e quando il telefono ha una connessione Internet attiva.
Questo significa che è molto utile nei casi di smarrimento del device mentre può rivelarsi abbastanza limitato se il telefono viene rubato, e i ladri sono abbastanza scaltri da disattivare la connessione Internet o spegnere completamente l’apparecchio.



Se vuoi verificare il corretto funzionamento di Gestione Dispositivi Android sul tuo smartphone, recati nelle impostazioni di Android (premendo sull’icona dell’ingranaggio che trovi nella schermata con l’elenco di tutte le applicazioni installate sul device), seleziona la voce Geolocalizzazione dalla schermata che si apre e controlla che la levetta che si trova in alto a destra sia impostata su ON (altrimenti spostala tu).
Dopodiché apri l’applicazione Impostazioni Google, seleziona la voce Sicurezza e attiva le voci Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto.

A questo punto dovresti essere in grado di collegarti al sito Internet Gestione Dispositivi Android e di localizzare il tuo smartphone da remoto semplicemente effettuando l’accesso con il tuo account Gmail (lo stesso configurato sul telefono da rintracciare).
Il telefono verrà visualizzato su una mappa di Google Maps e potrai scegliere di farlo squillare, bloccarlo con un PIN o cancellare tutti i dati presenti sulla sua memoria cliccando sugli appositi pulsanti.
Tieni presente che cancellando tutti i dati presenti su un terminale Android, le impostazioni del sistema vengono riportate allo stato di fabbrica e quindi diventa impossibile rintracciarlo nuovamente da remoto (usa questa funzione solo se non hai più speranze di recuperare il telefono e quindi vuoi impedire che qualcuno possa consultare le informazioni salvate in esso).



Gestione Dispositivi Android è disponibile anche sotto forma di applicazione per smartphone e tablet Android, in questo modo è possibile localizzare telefoni e tablet Android da remoto anche mediante altri dispositivi portatili.
Puoi trovare maggiori dettagli sul funzionamento di Gestione Dispositivi Android nel mio tutorial su come ritrovare il cellulare Android.

Lost Android

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Lost Android è un’applicazione gratuita che associa un’interfaccia minimalista a un set di funzioni che, invece, si rivela molto ricco.
Consente di localizzare telefono Android e di comandarlo da remoto effettuando varie operazioni.
Qualche esempio?
Fa squillare o vibrare lo smartphone; consente di visualizzare lo stato del dispositivo (livello di batteria, codice IMEI ecc.); attiva e disattiva Wi-Fi, GPS e Bluetooth; invia SMS da remoto; scatta foto con la fotocamera dello smartphone rubato; registra l’audio usando il microfono dello smartphone rubato; mostra messaggi personalizzati sullo schermo del dispositivo e molto altro ancora.
Ci sono anche delle funzioni avanzate, come l’avvio di applicazioni e la ricerca dei contatti da remoto, riservate a chi acquista la versione Premium dell’applicazione al costo di 3,35 euro.

Il funzionamento di Lost Android è basato su GPS (per la localizzazione), Wi-Fi o 3G/LTE (per l’invio di comandi dal pannello Web) ed SMS.
Questo significa che autorizzando un altro cellulare a inviare comandi via SMS al proprio smartphone Android è possibile comandare il dispositivo a distanza anche se i ladri disattivano Wi-Fi e GPS.
Altra cosa importante da sottolineare è che Lost Android si “nasconde”:
non mostra icone nella barra delle notifiche e la sua icona nel drawer delle applicazioni è camuffata da app per prendere annotazioni (Personal Notes).



Per attivare Lost Android sul tuo telefonino non devi far altro che scaricare l’applicazione dal Google Play Store, avviarla e premere sul pulsante Request Administrator Rights.
Nella schermata che si apre, premi sul pulsante Attiva per autorizzare l’applicazione a controllare il tuo dispositivo e il gioco è fatto.

Ad installazione completata, collegati al sito Internet di Lost Android dal computer, clicca sulla voce Sign In che si trova nel riquadro situato in alto a destra, esegui l’accesso al tuo account Google (che deve essere lo stesso a cui è associato lo smartphone su cui hai installato Lost Android) e clicca sul pulsante Permetti per accedere alla schermata principale del servizio.



Ora puoi localizzare e comandare il tuo device da remoto.
Per visualizzare la posizione del telefono su una mappa di Google Maps, clicca sul pulsante Controls del sito di Lost Android, seleziona l’icona Basic e clicca sul pulsante Send location.
Se invece vuoi attivare o disattivare Wi-Fi, GPS e Bluetooth recati nella sezione Status e clicca sugli appositi pulsanti.
Per bloccare il telefono o cancellare i dati presenti sulla sua memoria, clicca sull’icona Security e utilizza i pulsanti collocati sotto le voci Lock Phone (per bloccare l’accesso al dispositivo con un PIN), Erase SD card (per cancellare solo il contenuto della scheda microSD) e Wipe phone (per cancellare la memoria interna del dispositivo).

Puoi perfino creare dei backup delle foto, dei contatti e degli SMS presenti sulla memoria dello smartphone rubato.
Tutto quello che devi fare è recarti nella sezione Controls di Lost Android e premere sui pulsanti collocati sotto le voci Backup photos, Backup contacts e Backup SMS inbox.



Se vuoi attivare l’invio di comandi via SMS, clicca sul pulsante SMS del sito di Lost Android, digita nel campo SMS allow il numero del telefono che vuoi autorizzare a inviare comandi via SMS al tuo smartphone e clicca sul pulsante Allow.
La lista dei comandi disponibili è quella che vedi sotto la voce Available SMS commands.

Nota: in caso di disinstallazione, prima di rimuovere Lost Android dal tuo smartphone, devi recarti nel menu Impostazioni > Sicurezza > Amministratori dispositivo e togliere il segno di spunta dalla voce Personal Notes (il nome fittizio usato da Lost Android per nascondersi).



Cerberus

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Se sei disposto a spendere qualche soldo pur di scrollarti da dosso la paura che il tuo smartphone possa finire nelle mani dei ladri, prova Cerberus.
Si tratta di una delle migliori applicazioni antifurto disponibili su Android.
Costa 4,99 euro ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per 7 giorni.



Include tutte le funzioni che ci si aspetterebbe di trovare in una soluzione del genere, anche se alcune fra le più interessanti e avanzate richiedono i permessi di root.
Con Cerberus potrai localizzare il tuo cellulare da remoto visualizzandone la posizione geografica su una mappa (sia in tempo reale sia in modalità di “emergenza” grazie alla cronologia delle posizioni salvata dall’applicazione), potrai scattare foto e catturare l’audio da remoto, potrai impostare la riattivazione automatica del GPS in caso di disattivazione, potrai gestire i tuoi dati, bloccare il telefono e molto altro ancora.
Davvero difficile trovare di meglio!