backup android



backup android

Ti piacerebbe creare delle copie di sicurezza per tutti i dati che sono presenti sul tuo dispositivo Android?
Nessun problema, puoi optare per varie soluzioni, tutte molto valide.
Ad esempio puoi effettuare il backup dai tuoi dati e sincronizzarli su tutti i device grazie alla piattaforma cloud di Google, puoi utilizzare delle app di terze parti tramite le quali conservare una copia di dati e app in locale e/o su Internet o puoi collegare il tuo smartphone/tablet al computer e copiare su quest’ultimo tutti i dati di tuo interesse.

Contrariamente a quanto tu possa pensare, effettuare il backup su Android non è affatto complicato:
devi semplicemente individuare la soluzione che fa maggiormente al caso tuo e poi adoperarla al meglio.
In che modo?
Continua a leggere e lo scoprirai! Anche se, da quel che ho capito, non hai molta dimestichezza con il mondo tech (ne tantomeno con il “robottino verde”), non hai alcun motivo di preoccuparti, perché ti guiderò passo-passo nella procedura che sei chiamato a compiere quest’oggi.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Fantastico! Tanto per cominciare, mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Se lo farai, non avrai il benché minimo problema nel mettere in sicurezza i dati presenti sul tuo dispositivo Android creando delle copie di backup.
Buona lettura!

Indice

  • Fare backup Android su Google
  • App per fare backup Android
  • Fare backup Android su PC

Fare backup Android su Google

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La prima soluzione che ti consiglio di provare è quella di fare il backup di Android sulla piattaforma cloud di Google.
Tramite Google, infatti, è possibile creare in automatico delle copie di backup sul cloud di foto, video, contatti, e molti altri dati presenti sul proprio device:
scopriamo, insieme, come procedere per utilizzare al meglio questa comodissima soluzione.

Per prima cosa, apri l’app Impostazioni (l’icona con gli ingranaggi presente nella schermata Home), premi sulla voce Account/Account e sincronizzazione e fai tap sul logo di Google.
Nella schermata che si apre, poi, seleziona il tuo indirizzo email e assicurati che le opzioni relative alla sincronizzazione di DocumentiCalendario, Rubrica/Contatti, etc.
siano spostate su ON.
Qualora così non fosse, provvedi ad attivarle tu stesso.



Se sul tuo device non risulta impostato ancora alcun account Google, recati nel menu Impostazioni > Account, seleziona la voce Aggiungi account e configura un nuovo account selezionando il logo di Google e seguendo le indicazioni su schermo:
ti ho spiegato più in dettaglio come fare nel mio tutorial su come associare Android a Google.

Ora, recati nel menu Backup e ripristino presente nelle Impostazioni di Android e accertati che le opzioni Backup dei miei dati e Ripristino automatico siano attive e che il tuo indirizzo Gmail sia impostato come account di backup (in caso contrario, provvedi tu ad attivare le impostazioni in questione).



Per concludere, apri l’applicazione Google Foto, premi sul pulsante (≡) che si trova in alto a sinistra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare lateralmente (la terzultima opzione presente in elenco).
Nella schermata che si apre, premi sulla voce Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta dell’interruttore situata in corrispondenza della voce Backup e sincronizzazione (se necessario) e imposta l’opzione Dimensioni caricamento su Alta qualità, così da non consumare lo spazio di archiviazione disponibile su Google Drive (tieni conto, comunque, che le foto avranno una risoluzione massima di 16MP e i video una risoluzione massima di 1080p).

Missione compiuta! Dopo aver abilitato le opzioni in questione, tutti i dati che hai deciso di archiviare su Google potranno essere ripristinati automaticamente su qualsiasi dispositivo associato al tuo account Google.



App per fare backup Android

Come ti accennavo in apertura del post, su Android è possibile fare il backup utilizzando anche delle app di terze parti, da scaricare direttamente dal Play Store e che possono essere utili per creare delle copie di sicurezza dei dati in locale.

Prima di vederne un paio più da vicino, ti rammento che le applicazioni di cui sto per parlarti permettono di salvare i dati sulla memoria interna del proprio device, su una scheda microSD o su un servizio di cloud storage:
ciò significa che, se decidi di salvare i dati in locale (e non sulla SD o sul cloud), dopo aver effettuato il backup dovrai collegare lo smartphone o il tablet al computer e trasferirvi tutti i dati salvati dalle app per evitare di perderli a seguito di un reset del dispositivo stesso.
Intesi?



Titanium Backup

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Una delle migliori app per fare backup su Android, se non la migliore di tutte, è Titanium Backup.
 Questo applicativo permette di creare copie di backup di tutti i dati presenti sul proprio device:
da quelli riguardanti le app installate, passando per quelle di sistema.
Prima di illustrarti il suo funzionamento, è bene fare un paio di precisazioni:
l’app funziona soltanto sui dispositivi sbloccati tramite root e, oltre a ciò, la versione free dell’app non supporta i servizi di cloud storage e la cifratura dei backup, cosa che avviene invece nella sua versione a pagamento, che costa 5,99 euro.



Dopo aver installato e avviato Titanium Backup, premi sul pulsante raffigurante il foglio e il segno di spunta accanto posto nell’angolo in alto a destra dello schermo e seleziona l’opzione Backup di tutte le app utente + dati sistema dalla schermata che si apre, premendo sul bottone Avvia situato vicino.

Assicurati, poi, che siano selezionate tutte le applicazioni che vuoi includere nel backup, premi sul simbolo (✓) collocato in alto a destra per eseguire il salvataggio dei dati e seleziona il percorso su cui salvarli recandoti in Menu > Preferenze > Percorso cartella di backup.



Quando avrai bisogno di effettuare il ripristino dei dati di backup, dovrai premere nuovamente sul pulsante raffigurante il foglio e il segno di spunta accanto situato in alto a destra, scegliere una delle opzioni disponibili (es.
Ripristina tutti i dati di sistema) e il gioco sarà fatto.

Helium – App Sync and Backup

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Un’altra soluzione che ti consiglio di provare per fare backup su Android è Helium, un applicativo gratuito che funziona su tutti i dispositivi (rootati e non), che permette di creare copie di backup delle applicazioni in modo facile e veloce. Ti anticipo già che, per utilizzare Helium su un dispositivo non sottoposto al root, è necessario installare anche la sua estensione per Chrome o il suo client ufficiale, requisito non necessario sui device “sbloccati”.

Prima di illustrarti nel dettaglio il suo funzionamento, ti ricordo anche che Helium è disponibile sia in una versione free (che consente il salvataggio e il ripristino delle applicazioni sul proprio dispositivo), che in una versione a pagamento (che costa 3,71 euro), con la quale è possibile passare le app da un device all’altro e ripristinare i backup creati sul cloud.



Dopo aver installato Helium sul tuo dispositivo Android e aver installato la sua estensione ufficiale per Chrome sul tuo computer, collega il tuo device al PC e attiva il debug USB:
sul dispositivo recati in Impostazioni > Info sul telefono> Informazioni sul software e premi sulla dicitura Numero build per sette volte di seguito; dopodiché recati in Impostazioni > Sistema > Opzioni dello sviluppatore e sposta su ON la levetta dell’interruttore posto in corrispondenza della dicitura Debug USB.

A questo punto, avvia l’app di Helium sul tuo smartphone/tablet e la sua estensione per Chrome, rispondi sempre su OK agli avvisi che ti vengono mostrati a schermo sul dispositivo portatile e attendi che sul PC compaia il simbolo (✓).
Qualora dovessi riscontrare dei problemi, prova a scaricare uno dei driver presenti su questo link e, anziché utilizzare l’estensione per Chrome, scarica il client da questa pagina.



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Dopo che avrai visualizzato il simbolo (✓), scollega il dispositivo dal PC, seleziona le app che hai intenzione di “backuppare”, premi sul bottone Backup e scegli la modalità in cui salvare i dati (es.
Memoria internaBackup programmato o Aggiungi account di un servizio di Cloud Storage). Quando vorrai ripristinare le app e tutti i dati a esse collegati, dovrai selezionare la scheda Ripristino e sincronizzazione di Helium e selezionare le applicazioni da ripristinare.
Semplice, vero?



Easy Backup & Restore

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Anziché effettuare il backup delle app, desideri creare una copia di sicurezza di dati, come i contatti salvati in rubrica, gli eventi del calendario, i messaggi e quant’altro?
In tal caso, Easy Backup & Restore è la soluzione che può fare al caso tuo. Easy Backup & Restore, come facilmente intuibile dal suo nome, permette di creare copie di backup dei dati presenti sul proprio dispositivo Android — contatti, SMS, registro chiamate, etc.
— in modo piuttosto facile e veloce.
Funziona senza root ma, nel momento in cui scrivo, la sua interfaccia è in inglese.



Dopo aver installato e avviato Easy Backup & Restore sul tuo smartphone, premi su uno dei pulsanti che vedi a schermo per effettuare il backup degli SMS, dei contatti, del registro chiamate e così via (es.
Contacts Backup, Call Logs Backup, etc.).
Nella schermata che si apre, premi poi sul bottone Backup, assegna un nome al backup che stai per effettuare e premi su OK.
Dopodiché apri il File Manager del tuo device, recati nella posizione in cui hai salvato il backup (es.
/storage/sdcard/MyBackups/contacts) e spostalo sulla scheda SD, così da mettere al sicuro i dati salvati (se trovi difficoltà nel compiere questa operazione, leggi la guida in cui spiego come procedere).

Per ripristinare i dati di cui hai eseguito il backup, poi, dovrai recarti di nuovo nella schermata principale dell’app, premere sul pulsante corrispondente alla tipologia di file salvati (es.
Contacts Backup) e premere sul bottone Restore per selezionare i dati da ripristinare e la “fonte” dal quale prelevare il backup (es.
SD Card).



Come dici?
Hai intenzione di fare il backup soltanto di alcuni dati?
In tal caso, per fare il backup degli SMS puoi provare l’ottima SMS Backup & Restore di cui ti ho già ampiamente parlato nell’approfondimento su come salvare SMS Android, mentre se vuoi fare il backup dei soli contatti salvati in rubrica, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito in quest’altra guida.

Recovery personalizzata (Nandroid)

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Il tuo dispositivo è stato sottoposto al root?
In tal caso, ti ricordo che puoi eseguire un backup ricorrendo a Nandroid, una particolare procedura che consente di creare un’immagine della memoria dello smartphone sul dispositivo stesso o su un sopporto esterno (come una scheda SD) e ripristinarla quando necessario.

Per effettuare tale procedura, dopo aver installato un Recovery personalizzata, bisogna richiamare la funzione di Backup dal menu principale della recovery (al quale è possibile accedere premendo contemporaneamente i tasti Power+Volume –), scegliere le varie opzioni proposte nella schermata che viene aperta (es. SystemDataCache, PDS, etc.) e poi scorrere il dito da sinistra verso destra sul pulsante Swipe to Back Up collocato nella parte inferiore della schermata.



Per ripristinare il backup, poi, bisognerà recarsi nel menu Restore della recovery, scegliere l’archivio che si vuole ripristinare ed effettuare ancora una volta uno swipe sul pulsante che si trova in basso.

Fare backup Android su PC

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Un’altra soluzione che puoi prendere in considerazione è quella di fare il backup Android su PC.
Ti consiglio di fare ciò soprattutto se stai contemplando la possibilità di creare copie di sicurezza relative ai contenuti multimediali  presenti sul tuo device, quindi foto, musica e video.
Ti stai chiedendo come puoi fare ciò?
Se vuoi effettuare un backup completo dei tuoi dati, il consiglio che ti do è quello di affidarti all’applicazione ufficiale messa a disposizione dal tuo produttore:
di seguito trovi quelle più importanti.

  • Samsung SmartSwitch — questa applicazione, compatibile sia con Windows che con macOS, permette di fare il backup dei dispositivi Samsung in proprio possesso in modo facile e veloce.
    Per approfondirne il funzionamento, consulta i tutorial in cui spiego come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac.
  • HiSuite — se hai un dispositivo Huawei a tua disposizione, puoi creare delle copie di sicurezza dei dati mediante l’apposita applicazione desktop messa a disposizione dal colosso cinese che, nel momento in cui scrivo, è disponibile soltanto per Windows.
    Per maggiori informazioni sul suo funzionamento, consulta la guida in cui spiego come collegare Huawei al computer.
  • LG Bridge — questo programma sviluppato da LG, permette di copiare sul proprio computer i dati del proprio dispositivo in modo piuttosto semplice e intuitivo.
    L’applicazione è disponibile al download sia su Windows che su macOS.
  • Sony Xperia Companion — l’applicazione ufficiale di Sony permette di eseguire e gestire facilmente le copie di backup dei propri dispositivi Android sia su Windows che su macOS.
  • Motorola Device Manager — chi possiede un dispositivo Android di Motorola, può effettuare il backup sul proprio computer mediante quest’applicazione disponibile sia per Windows che per macOS.

Se desideri avere maggiori informazioni sull’utilizzo di queste applicazioni fornite dai principali produttori di dispositivi Android, consulta la guida in cui mostro come collegare lo smartphone al PC :
lì troverai delle “dritte” che ti saranno molto utili per adoperare al meglio questi programmi.



Se, invece, vuoi trasferire i file di backup sul PC “manualmente”, puoi adoperare altre soluzioni.
Nella fattispecie, puoi trasferire i file semplicemente collegando il tuo dispositivo al computer e adoperare l’Esplora File di Windows oppure l’applicazione Android File Transfer per macOS.
Per maggiori informazioni a tal riguardo, dai un’occhiata al tutorial in cui spiego come trasferire file da Android al computer.
Sono sicuro che anche questa ulteriore lettura ti sarà molto utile.

come avere whatsapp iphone su android



come avere whatsapp iphone su android

Hai finalmente acquistato quel telefono Android che desideravi da tempo e, ansioso di mandare per sempre in pensione il tuo vecchio iPhone, stai provvedendo a trasferire tutti i dati che hai accumulato nel tempo.
A questo proposito, hai iniziato a chiederti se fosse possibile spostare anche i messaggi di WhatsApp dall’iPhone al telefono Android, poiché, nonostante tu abbia usato per lungo tempo l’app di messaggistica, non hai mai notato la presenza di una funzionalità del genere.

Se è questo il tuo dubbio, sappi che ti trovi nel posto giusto per trovare la risposta che cerchi:
nel corso di questo tutorial, infatti, ti spiegherò come avere WhatsApp iPhone su Android, trasferendo tutti i messaggi e i file multimediali dal vecchio “iPhone” al nuovo terminale animato dal sistema operativo del robottino verde.
Poiché questa possibilità non è ufficialmente prevista da WhatsApp, ti presenterò una serie di strumenti di terze parti, utili a raggiungere efficacemente l’obiettivo che ti sei prefissato.



Dunque, senza attendere un attimo in più, ritaglia un po’ di tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
ti raccomando, in particolare, di dare un’occhiata al capitolo delle informazioni preliminari, nel quale ti ho spiegato alcuni aspetti della questione dei quali devi necessariamente essere a conoscenza.
Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come avere WhatsApp iPhone su Android con Wondershare Dr.Fone
    • Operazioni preliminari
    • Trasferire WhatsApp da iOS ad Android
  • Come avere WhatsApp iPhone su Android tramite procedura manuale
    • Creare il backup con iTunes
    • Estrarre le conversazioni dall’iPhone
    • Ripristinare le conversazioni su Android

Informazioni preliminari

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Sebbene sia possibile trasferire i messaggi WhatsApp da un telefono all’altro in maniera semplicissima, se il trasferimento avviene da Android per Android e da iPhone per iPhone, lo stesso non si può dire nel caso in cui i sistemi operativi siano diversi, poiché i dati e i backup vengono creati e salvati con formati profondamente differenti.

Ciò, tuttavia, non significa che quest’operazione sia impossibile:
esistono infatti dei programmi di terze parti e delle app che possono essere impiegati per lo scopo che, scoprirai tra breve, permettono di avere WhatsApp iPhone su Android nel giro di qualche minuto.



Devo però avvisarti, prima ancora di procedere, che si tratta di soluzioni non progettate in via ufficiale da WhatsApp, pertanto il loro impiego potrebbe comportare dei rischi:
per esempio, i programmi e le app potrebbero smettere di funzionare, a causa delle modifiche ai sistemi di archiviazione di WhatsApp.
O, ancora, il trasferimento dei dati potrebbe non essere portato a termine completamente.
Sebbene si tratti di eventualità non frequenti, è bene che tu ne sia consapevole, prima ancora di addentrarti in quest’avventura.

Ad ogni modo, nel corso di questo tutorial, ti mostrerò due differenti approcci per questa procedura:
effettuare il trasferimento dei dati tramite un programma a pagamento, tale Wondershare dr.fone (il modulo apposito costa 15,99$), oppure effettuare la conversione in maniera “manuale”, avvalendoti dell’app WazzapMigrator (costa 5,99€ sul Play Store).



A prescindere dalla soluzione che sceglierai, devi disporre di un computer equipaggiato con Windows o di un Mac su cui sia installato iTunes, dei cavi USB necessari per collegare l’iPhone e il dispositivo Android al PC e di una porta USB libera (due nel caso volessi operare tramite Wondershare dr.fone, poiché i dispositivi devono essere collegati contemporaneamente).

Come avere WhatsApp iPhone su Android con Wondershare Dr.Fone

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Come ti ho già accennato poco fa, WhatsApp non prevede una procedura ufficiale per trasferire chat e allegati da un sistema operativo all’altro.
Esistono, però, alcuni programmi di terze parti, come Wondershare dr.fone, che permettono di ottenere questo risultato in maniera piuttosto semplice.

Per tua informazione, Wondershare dr.fone è un programma dedicato alla gestione dei dati di Android e iPhone.
Disponibile per Windows e macOS, è in grado di effettuare backup, recuperare e trasferire dati da un dispositivo all’altro, anche se con sistema operativo differente.



Wondershare dr.fone si può scaricare e provare gratuitamente ma, per usufruire della funzionalità di trasferimento dei messaggi, indispensabile per avere WhatsApp iPhone su Android, è necessario acquistare il modulo dedicato al ripristino delle app social, con prezzi a partire da 19,95$/anno.
Tutto chiaro?
Bene, allora lascia che ti spieghi come usarlo.

Operazioni preliminari

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Come prima cosa, devi far sì che sia l’iPhone che lo smartphone Android rispondano alle condizioni necessarie per portare a termine il trasferimento dei dati di WhatsApp con successo:
te le elenco qui di seguito.



  • WhatsApp dev’essere funzionante e correttamente associato a un numero di telefono su entrambi i dispositivi.
  • Su Android, dev’essere preventivamente stato attivato il debug USB.
    Per farlo, recati nel menu Impostazioni > Sistema > Informazioni sul telefono/Info sul dispositivo e fai tap sulla voce Numero build per sette volte consecutive, in modo da attivare il menu delle Opzioni sviluppatore.
    Successivamente, torna al menu Sistema, fai tap sulle voci AvanzateOpzioni sviluppatore e attiva la levetta corrispondente alla voce Debug USB, rispondendo affermativamente agli eventuali messaggi d’avviso mostrati a schermo.
    Per ulteriori indicazioni sull’argomento, puoi consultare questa mia guida.
  • Il computer da cui ti appresti a operare deve disporre del software iTunes (se non ce l’hai, puoi installarlo seguendo queste istruzioni), al quale dev’essere stato preventivamente associato l’iPhone da cui prelevare i dati.
    Per poterci riuscire, collega il “iPhone” al computer, tramite il cavo Lightning in dotazione, quindi rispondi affermativamente ai messaggi mostrati su entrambi i dispositivi e digita, sullo smartphone, il codice di sblocco.
    Se hai bisogno di una mano per effettuare questi passaggi, puoi avvalerti delle istruzioni presenti in questo mio tutorial.

Infine, tieni presente che il trasferimento provocherà la cancellazione dei dati di WhatsApp presenti sul dispositivo di destinazione (in questo caso, Android).
Se vuoi conservarne alcuni, devi provvedere a salvarli seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa mia guida.

Trasferire WhatsApp da iOS ad Android

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Una volta conclusa la fase delle operazioni preliminari, è arrivato il momento di passare all’azione e di trasferire, materialmente, i dati di WhatsApp da iPhone ad Android.

Per prima cosa, collegati dunque al sito di Wondershare dr.fone e clicca sul pulsante Download Now per scaricare sùbito il pacchetto d’installazione del software.
A download ultimato, avvia il file ottenuto (ad es.
drfone_restoreapp_fullxxxx.exe) e segui le istruzioni più appropriate al sistema operativo da te in uso.



  • Windows – clicca sui pulsanti Install, attendi che i componenti del programma vengano scaricati da Internet e installati sul computer e, al termine del processo, premi il pulsante Start now, in modo da avviare il programma automaticamente.
  • macOS – clicca sul pulsante Accetto situato nella finestra che compare sulla scrivania, trascina dr.fone nella cartella Applicazioni di macOS, accedi a quest’ultima e fai doppio clic sull’icona del programma appena copiato.
    Al primo avvio, dovrai confermare la volontà di eseguire il software, cliccando sul pulsante Apri, annesso all’avviso che compare a schermo.

Una volta aperto il software, collega sia lo smartphone Android che l’iPhone al computer e clicca sui pulsanti Ripristina app social (nel menu principale di dr.fone) e Trasferisci i messaggi WhatsApp.

Dopo qualche secondo, il software dovrebbe rilevare entrambi i telefoni.
Controlla, nella finestra che ti viene mostrata, che essi siano posizionati correttamente:
nel campo Fonte dev’esserci l’iPhone, ossia il dispositivo da cui copiare le chat; nel campo Destinazione, invece, dev’essere presente il dispositivo Android, cioè quello su cui trasferire i dati.



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Qualora l’ordine non fosse corretto, premi il pulsante Capovolgi, situato al centro della finestra del programma, per invertirlo.



In seguito, clicca sul pulsante Trasferimento (in basso a destra) e, se non l’hai ancora fatto, provvedi ad attivare la tua copia del programma, cliccando sul pulsante relativo alla registrazione e indicando indirizzo emailcodice licenza nei campi di testo preposti.
Qualora dovessero comparire altri avvisi su schermo, rispondi Accesso riuscito.
Continua
.

Superato anche questo step, dr.fone dovrebbe procedere con il controllo dei dati e con l’installazione della versione di WhatsApp necessaria al completamento dell’installazione, per poi chiederti di concedere alcuni permessi all’applicazione di WhatsApp per Android, al fine di visualizzare correttamente gli allegati ai messaggi.



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Quando ciò avviene, prendi il tuo smartphone Android, recati nel menu Impostazioni > App e notifiche > Mostra tutte le app, sfiora la voce relativa a WhatsApp, fai tap sull’opzione Autorizzazioni e sposta su ON la levetta corrispondente alla voce Archiviazione.
Su alcuni dispositivi, l’area relativa ai permessi delle app potrebbe trovarsi in un percorso leggermente diverso (ad es. Impostazioni > App > Avanzate > Autorizzazioni app > WhatsApp).



A questo punto, torna al computer, premi il pulsante OK in dr.fone e, quando richiesto, avvia WhatsApp su Android ed esegui la procedura di prima configurazione dell’app, indicando il tuo numero, accettando di voler ripristinare il backup e confermando, infine, il tuo nome.
In caso di dubbi relativi alla prima configurazione di WhatsApp, puoi consultare il mio tutorial sull’argomento.

Ci siamo quasi:
dopo aver terminato la configurazione dell’app su Android, premi il pulsante Avanti di dr.fone, attendi che la barra d’avanzamento raggiunga il 100% e il gioco è fatto! Clicca poi sul pulsante OK, prendi lo smartphone Android e controlla che siano presenti tutte le chat che avevi sull’iPhone di origine.

Come avere WhatsApp iPhone su Android tramite procedura manuale

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Se non vuoi affidarti a Wondershare dr.fone, magari perché vorresti risparmiare qualche euro, puoi seguire una procedura manuale, leggermente più macchinosa, ma anche più economica, per spostare i messaggi di WhatsApp da iPhone ad Android.

Ciò che devi fare, all’atto pratico, è creare un backup non cifrato dell’iPhone, utilizzando iTunes (se non ce l’hai, puoi installarlo seguendo queste indicazioni), estrarre i dati relativi a WhatsApp con un programma ad-hoc e, in seguito, convertire e ripristinare tali dati su Android usando WazzapMigrator:
un’app scaricabile dal Play Store al prezzo di 5,99€.



Ricorda, ancora una volta, che il trasferimento dei dati di WhatsApp da un sistema operativo all’altro non rappresenta una procedura ufficialmente riconosciuta da WhatsApp e che, di conseguenza, essa potrebbe non funzionare correttamente.
Inoltre, su alcuni dispositivi, WazzappMigrator potrebbe non funzionare affatto oppure trasferire soltanto in parte le chat e i file multimediali.
Poi non dirmi che non ti avevo avvisato!

Creare il backup con iTunes

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Chiariti i passaggi da mettere in pratica, è arrivato il momento di agire.
Per prima cosa, avvia iTunes, richiamandolo dal menu Start di Windows o dal Dock di macOS, collega l’iPhone al computer avvalendoti del cavo Lightning in dotazione e, se è la prima volta che effettui quest’operazione, conferma la volontà di autorizzare la comunicazione su entrambi i dispositivi e immetti il codice di sblocco dell’iPhone, quando richiesto.

A questo punto, ritorna su iTunes, clicca sul bottone a forma di iPhone situato in alto a sinistra, apponi il segno di spunta accanto alla voce Questo computer e, per creare un backup non cifrato, rimuovilo dalla casella Cifra backup iPhone (inserendo, se necessario, la password di cifratura definita in precedenza).



Quando sei pronto, clicca sul bottone Effettua backup adesso, in modo da creare sùbito il backup dei dati:
per controllare lo stato di avanzamento, dai uno sguardo alla barra situata in cima alla finestra del programma.
Al termine del backup, puoi chiudere iTunes.

Estrarre le conversazioni dall’iPhone

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Completata la creazione del backup, puoi procedere all’estrazione dei dati relativi a WhatsApp utilizzando iBackup Viewer, un programma disponibile gratuitamente sia per Windows che per macOS.



Per servirtene, collegati alla sua pagina principale e premi sul pulsante download for Windows, se stai usando il sistema operativo Microsoft, oppure download for Mac, se stai agendo da un Mac.
Una volta ottenuto il file d’installazione (ad es.
iBackupViewerSetup.exe), lancialo e segui le istruzioni più appropriate per il sistema operativo a tua disposizione.

  • Windows – clicca sul pulsante  per superare il controllo di sicurezza di Windows, premi il bottone Next per quattro volte consecutive e concludi l’installazione del programma premendo sui tasti InstallFinish.
  • macOS – avvalendoti della finestra che compare a schermo, trascina il programma nella cartella Applicazioni del Mac e apri quest’ultima.
    In seguito, fai clic destro sull’icona di iBackup Viewer, scegli la voce Apri dal menu proposto e premi il pulsante Apri dalla finestra successiva, per superare il controllo di sicurezza di macOS (devi farlo soltanto alla prima esecuzione del software).

Il programma, a questo punto, dovrebbe riconoscere i backup di iTunes presenti sul PC e importarli automaticamente:
seleziona quello più recente, aiutandoti, se necessario, con la data specificata subito sotto, clicca sul pulsante Raw Files (l’icona a forma di grafico) e attendi che iBackupViewer “estragga” il contenuto del backup.



Ultimata l’estrazione, clicca sul pulsante Tree View (a sinistra della voce Export), individua la cartella AppDomainGroup-group.net.whatsapp.WhatsApp.shared, situata nella parte sinistra del programma, seleziona quest’ultima e clicca sul file ChatStorge.sqlite, sulla destra.

Ora, clicca sul pulsante Export…, premi la voce Selected… annessa al menu visualizzato, indica dove salvare il file estratto (per esempio sul desktop) e finalizza il tutto, cliccando sul pulsante Salva/Save.



Se è tua intenzione trasferire anche i file multimediali allegati alle conversazioni, fai doppio clic sulla cartella Message, clicca poi sulla cartella Media contenuta al suo interno, per selezionarla, e utilizza nuovamente il menu Export… > Selected… per salvarla nella stessa posizione in cui hai memorizzato il file precedente.

Quando hai finito, scollega l’iPhone dal computer, estrai la scheda SIM (che dovrai trasferire nel telefono Android, appena possibile) e disinstalla WhatsApp.



Ripristinare le conversazioni su Android

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Una volta “estratti” i file contenenti i dati di WhatsApp, prendi il telefono Android e, dopo aver installato la SIM al suo interno (è indispensabile ottenere la medesima numerazione del backup creato), accendilo e installa l’app di WhatsApp.



In seguito, avvia quest’ultima e provvedi alla sua configurazione iniziale inserendo, quando richiesto, il numero di telefono della SIM inserita e il codice identificativo ricevuto tramite SMS (se necessario). Abbi cura di rifiutare, in caso di richiesta, il ripristino di eventuali backup già presenti in cloud (tengo a precisarti che, così facendo, questi ultimi saranno persi).

Terminata la configurazione di WhatsApp, acquista e installa WazzapMigrator sul telefono, collega quest’ultimo al computer tramite il cavo USB ricevuto in dotazione, richiama l’area di notifica di Android e, dopo aver sfiorato la voce Dispositivo in carica tramite USB – Tocca per altre opzioni, apponi il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file/MTP.



A questo punto, avvia Esplora File, se utilizzi un PC Windows, oppure l’applicazione Android File Transfer, se utilizzi un Mac (disponibile gratuitamente al download, come ti ho spiegato in questa mia guida), accedi alla memoria dello smartphone e incolla il file e la cartella salvati in precedenza all’interno della cartella WazzapMigrator, residente sul dispositivo Android.

Se hai bisogno di istruzioni più specifiche sul trasferimento dei file dal computer ad Android, oppure se dovessi avere problemi con i driver, potrebbe tornarti utile la guida che ho interamente dedicato all’argomento.



Finalmente è giunto il momento di estrarre le conversazioni su Android:
scollega il dispositivo dal computer, disinstalla WhatsApp e avvia l’app WhatsApp Migrator.
In seguito, effettua alcuni swipe verso destra, per saltare il tutorial iniziale, tocca la voce Seleziona l’archivio iPhone e fai tap sul pulsante , per avviare la ricerca automatica.

Ora, dovresti visualizzare un messaggio di conferma relativo alla presenza di un backup precedente:
quando ciò avviene, tocca il pulsante (►) collocato al centro dello schermo e aspetta che le conversazioni vengano “trasformate” dal formato iPhone al formato Android (l’operazione potrebbe impiegare diversi minuti).
Per finalizzare la copia dell’archivio nell’area di memoria predisposta a ospitarlo, premi il pulsante OK.



Questa volta ci siamo davvero! Provvedi a reinstallare nuovamente WhatsApp ed effettua ancora una volta la procedura di configurazione (inserendo il numero di telefono e attendendo l’SMS di conferma):
se tutto è filato liscio, WhatsApp dovrebbe proporti di ripristinare il backup locale presente in memoria.
Per farlo, sfiora il pulsante Ripristina annesso alla sezione Backup Locale e attendi qualche minuto affinché il backup venga ripristinato.
Se WhatsApp non rileva il backup locale ma quello di Google Drive, collegati a questa pagina Web e rimuovi WhatsApp dalle applicazioni associate a Drive (in questo modo, forzerai l’app a cercare dei backup locali, anziché quelli cloud).

Il gioco è fatto! Dopo alcuni istanti, dovresti avere a disposizione le chat di WhatsApp che avevi sull’iPhone, insieme ai relativi file multimediali (se hai scelto, in precedenza, di copiare la cartella contenente tali dati).



Per concludere e liberare un po’ di spazio in memoria, puoi tranquillamente eliminare i file contenuti nella cartella WazzapMigrator e, se lo ritieni opportuno, disinstallare anche l’app.

come cancellare le password memorizzate su android



come cancellare le password memorizzate su android

Dopo averci riflettuto attentamente, hai deciso di assecondare le continue richieste di tuo figlio, concedendogli la possibilità di giocare per qualche minuto con il tuo tablet, un tablet Android.
Nonostante tu abbia tutta l’intenzione di sorvegliarlo, hai paura che, durante un attimo di distrazione, questi possa effettuare l’accesso alle app salvate sul tuo dispositivo (come quelle dedicate ai social network o, peggio ancora, alle applicazioni bancarie) e avere libero accesso a informazioni e e procedure che potrebbero danneggiare lui o te stesso:
è questo il motivo per cui, prima ancora di lasciare il tablet tra le sue mani, vorresti cancellare le password memorizzate su Android come misura di sicurezza preventiva, pertanto hai aperto Google alla ricerca di preziose informazioni in merito.

Come dici?
Ho descritto esattamente il tuo caso?
Perfetto, allora sono felice di annunciarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non potrebbe essere migliore! Di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come fare a portare a termine il compito che ti sei prefissato, insegnandoti a cancellare le password salvate sia nelle app di Android che nel browser predefinito, cioè Google Chrome.
Infine, per quest’ultimo, avrò inoltre cura di mostrarti come disattivare permanentemente la richiesta di salvataggio delle password.



Dunque, cos’altro aspetti a iniziare?
Ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di mettere in sicurezza il tuo dispositivo, allontanando l’eventualità che tuo figlio possa accedere ad app a lui inadatte durante un secondo di distrazione.
Buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Cancellare le password memorizzate nelle app
  • Cancellare le password memorizzate su Chrome per Android
    • Interrompere il salvataggio delle password

Cancellare le password memorizzate nelle app

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La maggior parte delle app per Android che richiedono l’accesso autenticato a un servizio locale, a un sito Internet o, in generale, a una sezione protetta, permettono di salvare la propria password per velocizzare l’operazione di login.

Cancellare le password memorizzate su Android da queste app è quasi sempre possibile, tuttavia devo dirti fin da subito che non esiste una procedura standard per compiere quest’operazione, dunque non mi risulta possibile fornirti dettagli precisi su ciascuna app esistente:
non basterebbero tutte le pagine del mio sito per soddisfare questa richiesta!



Ciò che posso fare, però, è indirizzarti sui passaggi da compiere in modo “generico”:
di solito, tutto ciò che bisogna fare è avviare l’app per cui si è memorizzata la password, accedere al suo menu principale o all’area impostazioni della stessa (in molti casi, è possibile farlo toccando i pulsanti (⋮), […]) e selezionare le voci Esci/Logout Disconnetti/Disconnect per effettuare la disconnessione dall’account salvato.

L’app, in tal modo, dovrebbe dirottarti nuovamente verso la schermata di inserimento della password.
Qualora quest’ultima questa fosse rimasta salvata nella casella di inserimento sotto forma di puntini, devi semplicemente togliere il segno di spunta dalla casella Ricordami/Remember Me o, in alternativa, premere il pulsante Dimenticami/Forget e il gioco è fatto:
la password verrà immediatamente dimenticata dall’app e da Android!



Tanto per chiarirti ulteriormente le idee, di seguito ti illustro le procedure da eseguire su alcune app tra le più note per Android.

  • Facebook – premi sul pulsante , scorri in basso il pannello che compare a schermo e tocca la voce Esci.
  • Instagram – spostati nell’area Profilo toccando l’icona a forma di avatar collocata in basso a destra, tocca il pulsante , poi il pulsante ⚙ Impostazioni e, infine, la voce Esci.
  • Just Eat – sfiora il pulsante  e fai tap sulla voce Esci.
  • Outlook – recati in una cartella della tua casella di posta (ad es. Posta in arrivo), premi sul pulsante ☰, poi sul pulsante  e, infine, sfiora la voce relativa al tuo indirizzo di posta e tocca la voce Elimina account.

Nota:
non è possibile eliminare la password memorizzata nelle app Google predefinite associate all’account di sistema (ad es. GmailGoogle Maps e così via).



Cancellare le password memorizzate su Chrome per Android

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Per stare più tranquillo, hai intenzione anche di cancellare tutte le password salvate in Google Chrome per Android?
Allora credo proprio di avere un’ottima notizia per te:
si tratta di un’operazione semplicissima e che può essere portata a termine nel giro di un paio di tap!



Per procedere, avvia l’app Google Chrome richiamandola dal drawer o dalla home screen del tuo dispositivo Android, tocca il pulsante (⋮) residente in alto a destra e, nel menu che compare, tocca la voce Password.
A questo punto, seleziona il sito Web per cui intendi cancellare la password salvata sul dispositivo e, successivamente, tocca l’icona a forma di cestino che compare nella parte alta della finestra di riepilogo.
Per concludere, ripeti la stessa operazione per tutte le password salvate.

Come misura di sicurezza aggiuntiva, puoi eliminare anche le password salvate sull’account Gmail associato al tuo dispositivo Android:
tieni però presente che quest’operazione comporterà l’eliminazione delle password da tutti i browser associati a quell’account, incluse le versioni di Chrome per computer e iOS.



Vuoi farlo comunque?
Non c’è problema! Recati ancora una volta nel menu di Chrome per Android sfiorando il pulsante (⋮), fai tap sulla voce Password e poi sul link Account Google collocato nell’apposita sezione.
Se necessario, digita quando richiesto la password del tuo profilo Gmail, recati nella sezione Password salvate e tocca sul pulsante X corrispondente a ciascuna password che intendi eliminare.

Nota:
qualora il link non dovesse essere visibile poiché, ad esempio, hai già cancellato tutte le password salvate da Chrome sul dispositivo, puoi cancellare le password memorizzate sull’account Gmail agendo dalla sezione Passwords di Google, accessibile tramite questo link, e seguendo le medesime istruzioni segnalate poc’anzi.



Aspetta, mi stai dicendo che vorresti un metodo pratico per liberarti delle password salvate in altri browser?
Allora dai un’occhiata al mio articolo su come eliminare salvataggio password, in cui ho avuto modo di spiegarti nel dettaglio i passi da compiere per raggiungere questo risultato.

Interrompere il salvataggio delle password

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Ora che hai finalmente cancellato tutte le password salvate in Chrome per Android (ed eventualmente anche nel tuo account Google), puoi fare in modo di impedire a Chrome di salvarle (e di chiederti di farlo).



Ti spiego subito come fare:
per iniziare, avvia il browser sul tuo dispositivo Android, tocca il pulsante (⋮) collocato in alto a destra e scegli la voce Password dal menu proposto.
A questo punto, devi semplicemente spostare su OFF la levetta corrispondente alla voce Salva password e, se necessario, rimuovere il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Accesso automatico.

Se lo desideri, puoi interrompere la richiesta di salvataggio delle password anche all’interno del tuo account Gmail:
tieni però presente che tale operazione coinvolge tutti i browser associati al tuo account, che non saranno più in grado di memorizzare nuove chiavi d’accesso nel tuo account remoto.



Per procedere, collegati al servizio Google Passwords, digita, se necessario, le credenziali d’accesso del tuo account Google e, per concludere, sposta su OFF la levetta corrispondente alla voce Chiedi di salvare le password. Non è stato affatto difficile, vero?

come dettare sms android



come dettare sms android

Un tuo amico, possessore di iPhone, si è vantato di come riesce a dettare gli SMS al suo smartphone, utilizzando le funzioni di riconoscimento vocale di Siri, incluse nel dispositivo di casa Apple?
E tu, che ti trovi benissimo con il tuo telefono Android, cosa gli hai risposto?
Nulla?! Non dirmi che non sei al corrente dell’esistenza di Google Now e del fatto che anche tu puoi dettare i testi con la voce…non sai cosa ti stai perdendo!

Android include un sistema di dettatura vocale ancora più completo e flessibile di quello presente su iOS, che può essere utilizzato per comandare vocalmente alcune funzionalità dello smartphone.
In particolar modo, se desideri dettare SMS al tuo smartphone Android, puoi infatti avvalerti dell’utilizzo dell’assistente vocale Google Now.
In alternativa, puoi utilizzare direttamente la funzionalità di digitazione vocale presente nell’applicazione Messaggi Android, ovvero l’applicazione predefinita per l’invio dei messaggi di testo.
Imparando a utilizzare l’assistente vocale Google Now, potrai però sfruttare al meglio le funzionalità dei comandi vocali, potendo inviare anche messaggi ai tuoi contatti in rubrica, tramite le principali applicazioni di messaggistica.



Dopo aver letto queste premesse sei curioso di saperne di più?
Benissimo, allora scopri subito come utilizzare Google Now e come dettare SMS Android, tramite le indicazioni che sto per darti.
Sei pronto per iniziare?
Come al solito, ti auguro una buona lettura.

Come dettare SMS Android (Messaggi Android)

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L’applicazione Messaggi Android, quella predefinita tramite la quale puoi inviare SMS dal tuo smartphone Android, supporta la dettatura di SMS tramite comandi vocali.

Dettare SMS sul tuo dispositivo Android, tramite l’applicazione predefinita di invio di messaggi di testo è una procedura estremamente semplice.
Per prima cosa individua l’applicazione dall’elenco di quelle presenti sul tuo smartphone e fai tap su di essa per avviarla.



Dalla schermata principale, denominata Messaggi, potrai scegliere in libertà la persona con cui desideri avviare una conversazione.
Scegli quindi la persona a cui desideri inviare (o in questo caso dettare) un SMS.
Potrai dettare il testo in maniera estremamente naturale, grazie alla funzionalità di comandi vocali integrata nella tastiera Gboard, generalmente già disponibile e automaticamente integrata in molti smartphone Android.

Qualora tale tastiera non fosse presente, puoi scaricarla gratuitamente sul tuo smartphone.
La tastiera Gboard è infatti disponibile sotto forma di applicazione gratuita ed è presente nel Play Store di Android.
Per ulteriori informazioni sulle funzionalità di Gboard, puoi leggere la mia guida dedicata alla miglior tastiera Android.
Troverai tutto il necessario per imparare a utilizzare la tastiera virtuale di Google.



Nel caso in cui tu abbia già installato la tastiera Gboard, per dettare SMS Android ti basterà soltanto fare tap nel campo di testo presente (quello che usi solitamente per digitare un messaggio di testo).
Si aprirà così la tastiera del tuo dispositivo Android e potrai così dettare un messaggio.
Per farlo, ti basterà premere sul simbolo del microfono e parlare al microfono del tuo cellulare potendo così comporre il messaggio.
Puoi parlare al tuo smartphone digitando il tuo messaggio in un linguaggio naturale:
l’applicazione per la tastiera Gboard di Google è uno strumento molto efficiente in grado di riconoscere (il più delle volte) anche la punteggiatura.
Quando hai finito di digitare il tuo messaggio, dovrai premere nuovamente il simbolo del microfono.
Una volta composto il tuo messaggio, dovrai poi inviarlo manualmente premendo sul pulsante della freccia blu denominata SMS. Puoi dettare un SMS Android tramite l’applicazione Messaggi Android anche in assenza di una connessione a Internet.

Come dettare SMS Android (Google Now) – Requisiti Minimi

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In queste righe ti permetterò di scoprire un procedimento alternativo che ti permetterà di dettare SMS Android, dettando un SMS a un contatto presente nella tua rubrica.
Tale procedura richiede l’utilizzo di Google Now, l’assistente vocale Android, che ti permetterà di dettare un SMS da inviare tramite l’applicazione predefinita Messaggi Android.

L’assistente vocale si integra inoltre con alcune applicazioni di messaggistica, in particolar modo con WhatsApp e Telegram, per l’invio di un messaggio sotto dettatura.
Chiaramente, in questo specifico caso, sarà necessaria una connessione a Internet attiva per l’invio del messaggio.



Per poter utilizzare Google Now, e di conseguenza per poter dettare SMS Android, vi sono però alcuni requisiti indispensabili.
Te ne parlo qui di seguito:

  • Dovrai essere in possesso di uno smartphone Android 4.1 o versione successiva:
    Google Now, il software che funge da assistente personale per i dispositivi Android, richiede la presenza di uno smartphone con una versione di Android 4.1 o successiva.
  • Dovrai aver installato l’applicazione Google:
    L’assistente vocale Google Now si integra con l’app Google, applicazione dedicata al motore di ricerca omonimo.
    Assicurati quindi di avere installato sul tuo dispositivo l’ultima versione dell’applicazione ufficiale di Google.
  • Aver installato il launcher Avvio Applicazioni Now:
    attraverso l’utilizzo del launcher Avvio Applicazioni Now potrai dettare SMS al tuo smartphone Android in maniera estremamente semplice, anche dalla schermata principale del tuo dispositivo.

Inoltre, nel caso in cui dovessi riscontrare la mancanza di uno dei requisiti appena elencati, posso guidarti nella risoluzione.
In particolar modo:



  • Se sul tuo dispositivo è presente una versione di Android precedente alla 4.1, puoi scopri se vi è la possibilità di aggiornarlo.
    Per farlo ti basterà seguire passo per passo le indicazioni che ti ho fornito e che sono presenti nella mia guida sugli aggiornamenti per Android.
  • Se sul tuo telefono c’è una versione datata dell’app Google, apri il Play Store e scarica o aggiorna aggiornala l’applicazione Google all’ultima versione disponibile.
    Nel caso tu abbia qualche dubbio su come procedere, puoi dare sguardo alla mia guida dedicata all’argomento, intitolata “come aggiornare Google”.
  • Dal momento che, non tutti i launcher supportano l’invio dei messaggi tramite comandi vocali, la soluzione migliore per sfruttare la dettatura di SMS dal tuo dispositivo Android, direttamente dalla Home Screen del dispositivo, è quella di installare il launcher Avvio Applicazioni Now. In caso in cui il launcher non sia presente sul tuo dispositivo, puoi installarlo facendo clic su questo link che rimanda all’installazione tramite Google Play Store.
    Nell’eventualità che tu abbia installato sul tuo smartphone Android altri launcher diversi da quello indicato, assicurati che il launcher di Google venga utilizzato come predefinito.

Come configurare Google Now per dettare SMS Android

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Una volta che hai compreso quali sono i requisiti minimi per l’utilizzo di Google Now sul tuo smartphone Android, sei pronto per procedere ed eseguire l’attivazione dell’assistente vocale sul tuo dispositivo Android.



La procedura di configurazione che andrò a indicarti prevede l’attivazione dell’assistente vocale tramite la barra di ricerca di Google che comparirà in seguito all’installazione del launcher Avvio Applicazioni Now.
Nel caso in cui la barra di ricerca Google non sia disponibile sul tuo dispositivo, potrai comunque configurare l’assistente vocale Google Now con la procedura indicata:
dovrai soltanto aprire l’applicazione ufficiale di Google sul tuo smartphone ed effettuare la configurazione direttamente dall’app.

Per configurare Google Now, quello che devi fare è avviare l’applicazione ufficiale di Google.
Fai quindi clic sulla lettera G sulla barra di ricerca di Avvio Applicazioni Now o apri direttamente l’applicazione Google, toccando la sua icona.



Una volta che avrai aperto l’applicazione Google tramite la barra di ricerca di Avvio Applicazioni Now, dovrai fare “tap” sulle tre linee orizzontali situate in alto a sinistra.
A questo punto individua e tocca la voce Impostazioni dal menu che compare e vai prima su Voce e poi su Rilevamento “Ok Google”.

Secondo quelle che sono le impostazioni predefinite dello strumento offerto da Google Now, il servizio di ricerca vocale offerto da Google Now, chiamato Ok Google dovrebbe essere attivo Solo nella app Google.
Controlla quindi che l’opzione Dall’app Google sia impostata su ON.
In caso contrario, attivala, spostando la levetta da OFF a ON.



Se lo desideri, puoi attivare i comandi vocali di Google anche dalla Home Screen, in caso di schermo attivo o spento.
Come fare?
Semplicemente sposta su ON la levetta relativa Sempre Attivo per poter utilizzare i comandi vocali anche quando lo schermo dello è spento e lo smartphone è bloccato.

Se hai spostato la levetta su ON, in corrispondenza della voce Sempre Attivo, dovrai poi effettuare un’ulteriore procedura di configurazione, “addestrando” il tuo dispositivo a riconoscere la tua voce.
Non preoccuparti, si tratta di una procedura molto semplice.
Per prima cosa premi su Continua, dopodiché si tratta di ripetere per tre volte la frase Ok Google ad alta voce:
dovrai far comparire tre segni di spunta accanto alle voci In ascolto, Dì ancora e Dì un’ultima volta.



Inoltre, nel caso ti venga richiesto, puoi scegliere di attivare la funzione Voce Attendibile premendo sul pulsante Sì accetto.
Si tratta di uno strumento aggiuntivo che permetterà al tuo dispositivo di riconoscere la tua voce in maniera automatica.
Attivando quest’opzione, il tuo dispositivo potrà sbloccarsi quando dirai Ok Google nella schermata di blocco.
A questo punto potrai confermare quest’ultima operazione inserendo il tuo PIN o appoggiando il dito sul sensore del Touch ID se presente.
Premi poi su Fine per completare la procedura di configurazione di Google Now.

Come dettare SMS Android tramite Google Now

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Una volta che avrai seguito tutte le procedure preliminari per l’installazione di Google Now, puoi procedere a dettare SMS, tramite il tuo smartphone Android.
Dalla schermata principale, premi sull’icona del microfono, in corrispondenza della barra di ricerca Google che sarà comparsa in seguito all’installazione del launcher Avvio Applicazioni Now.

Premendo sull’icona del microfono, puoi parlare al tuo smartphone Android, chiedendo a Google Now di inviare un SMS ad un contatto.
Per farlo dì Invia un SMS a [nome della persona a cui desideri inviare un SMS].



Google Now ti risponderà chiedendo di dettare il testo del messaggio.
Una volta che avrai dettato il testo del messaggio, Google Now ti chiederà se desideri modificare il testo del messaggio o se, valutata l’effettiva correttezza del messaggio, inviarlo.
Per modificare il testo del messaggio dì Modifica, in alternativa, per inviare il messaggio dì Invia.
Al comando Invia, l’assistente vocale di Google invierà il messaggio da te dettato al destinatario scelto.

Per ulteriori informazioni sulle altre funzionalità dell’assistente vocale Google Now puoi leggere la mia guida intitolata Siri per Android.



come formattare android



come formattare android

Prima di vendere qualsiasi computer, smartphone o tablet è fondamentale tutelare la propria privacy effettuando una formattazione del dispositivo.
La formattazione, come sicuramente ben saprai, è una procedura mediante la quale si cancellano tutti i file presenti su un’unità di archiviazione e la si rende nuovamente servibile.

Attenzione però, perché la semplice formattazione di un drive in alcuni casi non basta: per essere sicuri che i vecchi dati vengano cancellati al 100% e non siano recuperabili nemmeno con software adatti allo scopo (tipo quelli che ho menzionato nel tutorial su come recuperare le foto su Android), occorre sovrascrive tutte le aree vuote del disco attraverso un processo denominato wiping.
Il wiping è un’attività che cancella le informazioni presenti attualmente sul disco – in questo caso la memoria dello smartphone o del tablet Android – e le sovrascrive diverse volte in modo da renderle irrecuperabili anche usando software adatti allo scopo.



Lo so, detta così può sembrare una cosa difficile ad esclusivo appannaggio degli utenti più esperti, e invece non è così.
Per dimostrartelo, adesso ti spiego come formattare Android e come eseguire il wiping di uno smartphone o di un tablet usando alcune app gratuite.
Scommetto che rimarrai sorpreso da quanto è semplice!

Operazioni preliminari:
backup

Prima di procedere con la formattazione del tuo device, provvedi a salvare una copia di backup di tutti i file e le applicazioni presenti in esso.



Il backup può avvenire sia in locale, con la copia dei dati su una scheda SD o sul computer, oppure sul cloud, cioè su Internet.
Io ti consiglio di sfruttare entrambe le soluzioni in modo da avere una copia dei tuoi dati in un posto sicuro e di poter ripristinare comodamente le informazioni tramite i sistemi di sincronizzazione online. Ecco alcune delle applicazioni e delle funzionalità che ti consiglio di utilizzare per salvare i tuoi dati.

  • Titanium Backup – la migliore app per il backup dei dispositivi Android, grazie alla quale è possibile salvare le applicazioni e i loro dati su schede esterne o sulla memoria del device.
    Per sfruttarne appieno tutte le funzionalità occorre effettuare il root su Android.
    Ti ho illustrato dettagliatamente il funzionamento della app nella mia guida su come effettuare backup Android.
  • Helium – un’applicazione molto simile  Titanium che consente di effettuare il backup di app e dati. Grazie ad un’estensione da installare nel browser Chrome e al collegamento fisico dello smartphone al PC, può essere usato anche sui terminali che non sono stati sbloccati tramite root.
    Anche di questa app ti ho parlato in maniera approfondita nel mio tutorial su  come effettuare backup Android.

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  • EasyBackup – un’altra app per il backup, in questo caso dedicata solo ad SMS, MMS, contatti, calendario e cronologia chiamate ecc.
    Trovi tutte le istruzioni su come utilizzarla nel post su come effettuare backup Android. Non richiede il root per funzionare.
  • SMS Backup & Restore – ottima app gratuita che permette di salvare tutti gli SMS salvati sul telefono.
    Ti ho spigato come funziona nel mio tutorial su come recuperare SMS cancellati.
  • Google Foto – l’ottimo servizio di Google per il backup automatico di foto e video sul cloud.
    È completamente gratuito e non ha limiti di spazio (almeno per gli scatti con una risoluzione massima di 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p). Per scoprire come funziona e come salvare foto e video sul cloud con questa app, consulta il mio tutorial su come caricare immagini online.

Oltre alle app summenzionate, ti consiglio vivamente di recarti nelle impostazioni di Android e di verificare che tutte le funzioni di sincronizzazione dei dati online siano attive.
In questo modo avrai contatti, email, appuntamenti del calendario e altre informazioni molto importanti sincronizzate con i server di Google e pronte al ripristino in caso di reinstallazione di Android (o di passaggio a un altro device animato dal sistema operativo del robottino verde).

Per verificare che le funzioni di backup siano attive, apri le impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio), recati nel menu Account > Google, seleziona il tuo indirizzo Gmail e assicurati che le levette collocate accanto alle voci ContattiCalendarioChromeDati app ecc.
siano tutte attive.
Altrimenti attivale tu.



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Rimanendo in tema di backup sui server di Google, ti ricordo che anche WhatsApp, la popolarissima applicazione di messaggistica, permette di salvare i dati sul cloud e di ripristinarli all’occorrenza.
Se utilizzi WhatsApp e non vuoi perdere le tue conversazioni, assicurati di creare dei backup online e in locale dell’applicazione seguendo le indicazioni che trovi nel mio tutorial su come salvare messaggi WhatsApp.



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Dopo aver realizzato il backup di applicazioni e dati, provvedi a riversare tutto sul computer, altrimenti in seguito alla formattazione di Android perderai anche le copie di sicurezza dei file che hai appena creato! Se ti serve una mano a collegare il tuo dispositivo Android al computer, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC.



Eseguire la formattazione del dispositivo

Ora puoi entrare nel vivo della procedura effettuando la formattazione standard del tuo smartphone/tablet, quella che cancella tutte le applicazioni, la maggior parte dei dati presenti sul dispositivo (almeno superficialmente) e riporta Android allo stato di fabbrica.

Recati quindi nelle impostazioni del sistema (premendo sull’icona dell’ingranaggio presente nella lista delle app installate sul device) e seleziona le voci Backup e Ripristino > Ripristino dati di fabbrica dal menu che si apre.
Dopodiché digita il PIN di sblocco del dispositivo, premi sul bottone Ripristina telefono e premi su Cancella tutto per avviare la formattazione della memoria interna.



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Se utilizzi uno smartphone o un tablet dotato di memoria espandibile e vuoi cancellare anche il contenuto della microSD, metti il segno di spunta accanto alla voce relativa alla cancellazione della SD card.



Se l’opzione di cui sopra non è disponibile, recati nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Scheda SD di Android, fai “tap” sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona l’opzione FormattaFormatta come memoria portatile dal menu che si apre.
In questo modo la memory card verrà formattata e, se impostata come memoria primaria, verrà reimpostata come memoria secondaria.

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Dopo aver avviato il ripristino di Android, il device si riavvierà e dovrai aspettare qualche secondo affinché la procedura di formattazione venga portata termine.
In questo frangente, sullo schermo del dispositivo potrebbe comparire una schermata con il robottino verde di Android sullo sfondo e una serie di scritte in inglese in primo piano.

Formattazione tramite Recovery

Se il tuo smartphone si blocca durante il processo di formattazione standard (o prima), puoi provare a forzarne lo spegnimento (hard reset) e a cancellare i dati presenti in esso tramite Recovery.



Qualora non ne avessi mai sentito parlare, la Recovery è un software esterno al sistema operativo (quindi esterno ad Android) che permette di eseguire svariate operazioni avanzate, come ad esempio il ripristino di Android e la cancellazione dei dati presenti sul terminale.
Ci sono vari tipi di Recovery, quelle più complete sono quelle personalizzate che vanno scaricare da Internet e installate “manualmente” sul device.
Te ne ho parlato in maniera più approfondita nel mio tutorial su  come effettuare il root su Android.

Per forzare lo spegnimento del tuo smartphone o del tuo tablet e avviare la Recovery, tieni premuti i tasti Volume +Power e Home o i tasti Volume – e Power contemporaneamente fino a quando il dispositivo non si riavvia. Dopodiché vai nel menu di Recovery e avvia un Wipe Data/Factory Reset selezionando l’apposita voce dalla schermata che si apre. Per muoverti nel menu della Recovery e per selezionare le opzioni presenti in essa devi usare i tasti Volume – Volume +.



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Dopo aver eseguito le operazioni appena descritte, seleziona la voce Reboot dal menu della Recovery e attendi che il device venga riavviato.



Configurazione del dispositivo

Attendi che la procedura per formattare Android giunga al termine (dovrebbero volerci pochi minuti) e preparati ad affrontare la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.

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Ora, considerando che devi lasciare il minor numero di tracce possibili sul terminale ma che devi installare l’applicazione necessaria ad effettuare il wiping, hai tre strade a tua disposizione.

  • Attivare il Wi-Fi, creare un account Google fittizio disattivando l’opzione per sincronizzare i dati e scaricare normalmente l’applicazione dal Play Store (per poi cancellare tutto al termine del wiping).
  • Attivare il Wi-Fi, non impostare alcun account Google e scaricare il pacchetto apk dell’applicazione da siti di terzi parte.
  • Non attivare Wi-Fi, non impostare alcun account Google e trasferire il pacchetto apk dell’applicazione dal computer.

La procedura più semplice da seguire – e anche la più sicura oserei dire – è la prima, in quanto scaricare il pacchetto apk dell’applicazione per il wiping e installarlo manualmente significa correre il rischio di incappare in siti poco sicuri e quindi, eventualmente, anche in dei malware per Android.



Provvedi dunque a collegarti a una rete Wi-Fi e segui la procedura di configurazione iniziale di Android creando un nuovo account Google ad hoc (da utilizzare solo per questo scopo) rifiutando la sincronizzazione automatica dei dati.

Effettuare wiping Android

Per concludere, devi effettuare il wiping dello spazio libero rimasto sulla memoria del dispositivo.
A tal proposito, ti consiglio di installare l’applicazione iShredder che utilizza gli standard tecnologici più avanzati e svolge il suo lavoro in maniera abbastanza rapida.



iShredder è disponibile in tre versioni:
quella gratuita che permette di “bonificare” solo la memoria interna del dispositivo e offre un minor numero di opzioni per il wiping (comunque sufficienti nella maggior parte dei casi); quella Pro che costa 3,79 euro, offre maggiori opzioni per il wiping e permette di “bonificare” anche le schede SD e quella Enterprise (6,49 euro) che supporta anche la cancellazione di SMS e file temporanei.

Ad installazione completata, metti il tuo device in carica, avvia iShredder, premi su Start, seleziona una delle opzioni di wiping a 3 passaggi (es.
3 cycles US AR380-19) e premi sul bottone SHRED per avviare la procedura di “pulizia” del tuo dispositivo.



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Al termine delle operazioni di “bonifica”, vai nelle impostazioni di Android, cancella il tuo account Google e dissocia la rete Wi-Fi che hai utilizzato per collegarti prima al Play Store.



Missione compiuta! Ora puoi vendere il device senza correre il rischio che qualcuno recuperi i tuoi dati.
Se ti serve una mano a vendere telefoni usati, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento:
scommetto che troverai tanti suggerimenti interessanti in esso.

come leggere chiavetta usb su tablet android



come leggere chiavetta usb su tablet android

Sei solito usare molto spesso un tablet Android per lavoro:
di recente, ti si è presentata l’esigenza di accedere, tramite quest’ultimo, ad alcuni file memorizzati su una chiavetta USB.
Sfortunatamente, non avevi mai effettuato un’operazione simile prima di quel momento, per cui ti sei ritrovato costretto a usare il primo computer che ti è capitato a tiro per ottenere le informazioni di cui avevi bisogno. Fermamente intenzionato a far fronte a questa tua “mancanza”, onde evitare il riproporsi di uno scenario simile, hai aperto Google alla ricerca di informazioni in merito e, per questo, sei finito sul mio sito.

Benissimo, ti assicuro che sei capitato nel posto giusto, al momento giusto! Nelle righe seguenti, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come leggere chiavetta USB su tablet Android.
Per prima cosa, ti fornirò alcune “dritte” riguardo gli strumenti da utilizzare per l’occasione.
Successivamente, sarà mia cura mostrarti come visualizzare i file salvati sulla chiavetta direttamente dallo schermo del tablet.



Allora, cosa ci fai ancora lì impalato?
Non aspettare un secondo in più e leggi attentamente tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
ti garantisco che, al termine di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato.
A questo punto, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni preliminari
    • Tecnologia OTG
    • File system supportati
  • Come leggere la chiavetta USB su tablet Android

Informazioni preliminari

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Leggere le chiavette USB sui tablet Android non è difficile, tuttavia devo comunicarti fin da subito che, nella maggior parte dei casi, non è possibile usare farlo in modo diretto:
quasi tutti i tablet in commercio non dispongono di porte USB “standard” o USB di tipo A (quelle “grandi”, presenti sui PC), ma di sole entrate microUSB o USB di tipo C (le stesse che usi per ricaricare il tablet, per intenderci).

Ciò, tuttavia, non significa che non sia possibile collegare ad essi una chiavetta USB “standard”:
per poterlo fare, bisogna avvalersi di un apposito adattatore da USB-A a microUSB o USB-C.
Questi piccoli componenti dispongono di un’entrata “femmina” USB-A, nella quale inserire la chiavetta, e di un connettore microUSB o USB Type C, da collegare al rispettivo alloggiamento del tablet.



Adattatori di questo tipo possono essere acquistati nei migliori negozi di informatica, oppure online:
di seguito te ne segnalo alcuni.
Prima dell’acquisto, verifica il tipo di porta USB di cui il tuo tablet è dotato (microUSB o USB-C) e assicurati di scegliere l’adattatore in base a quest’ultima.

Inoltre, assicurati che il dispositivo abbia il supporto alla tecnologia OTG (USB on The Go), che permette l’utilizzo di dispositivi USB quali tastiere, mouse e, per l’appunto, chiavette su Android (maggiori informazioni al riguardo le trovi nel capitolo successivo di questo tutorial).



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Una valida alternativa agli adattatori USB OTG sono le chiavette USB OTG:
questi drive USB “speciali” dispongono infatti di un connettore microUSB (o USB-C), tramite il quale possono essere collegati direttamente al tablet.
Anche in questo caso, assicurati di scegliere la chiavetta in base al tipo di porta USB a bordo del dispositivo in tuo possesso.

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Tecnologia OTG

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Come accennato in precedenza, la tecnologia USB OTG (o _on-the-go_) permette di leggere dati da chiavette e/o altre memorie di massa USB anche da smartphone e tablet, tramite la porta di connessione microUSB o USB-C presente su questi ultimi.
Ma non è tutto:
grazie alla tecnologia OTG, è possibile collegare anche a smartphone e tablet dispositivi “esterni”, quali mousetastierecontroller.



Quasi tutti i tablet Android sono nativamente compatibili con la tecnologia OTG:
per accertartene, ti consiglio di dare un’occhiata alla scheda tecnica del tuo dispositivo, oppure di effettuare una verifica tramite un’app progettata per lo scopo, come USB OTG Checker.

Una volta scaricata quest’ultima dal Play Store, avviala sul tablet e attendi qualche secondo:
l’app dovrebbe indicarti se il device è compatibile o meno con la tecnologia USB.
In caso affermativo, puoi tranquillamente collegare la chiavetta USB al tablet usando gli adattatori che ti ho mostrato in precedenza (o, in alternativa, servirti di un’apposita chiavetta OTG).



Se, invece, il tablet non fosse compatibile con USB OTG, dovrai “forzare” la lettura della chiavetta USB servendoti di un’app di terze parti come Neotg, progettata da sviluppatori indipendenti e non disponibile sul Play Store.
Oltretutto, affinché il tutto vada a buon fine, è indispensabile che il dispositivo sia stato preventivamente sottoposto alla procedura di root.

Dal canto mio, ti sconsiglio però di usare una procedura del genere, poiché potrebbe rivelarsi poco efficace e dare luogo a problematiche di vario tipo:
in alternativa, se hai bisogno di trasferire dati tra il tablet e la chiavetta USB, puoi seguire una delle strategie che ti ho segnalato nel mio tutorial dedicato all’argomento.

File system supportati

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Altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è il file system con cui è formattata la chiavetta USB da usare su Android:
per tua informazione, il file system è una sorta di “schema” secondo il quale i dati vengono memorizzati sulle memorie di massa (chiavette USB, dischi, SSD, memorie flash e così via).

Al momento in cui ti scrivo questa guida, Android è in grado di leggere le chiavette USB formattate con i file system FAT32, ext3, ext4 e, su alcuni dispositivi moderni, anche con exFAT.
Se vuoi ulteriori indicazioni sull’argomento file system, ti consiglio di dare un’occhiata alla sezione dedicata alle informazioni preliminari del mio articolo su come formattare SSD.



Come dici?
Hai necessità di formattare la tua chiavetta usando uno dei file system compatibili con Android?
A tal proposito, ti consiglio di leggere con attenzione le mie guide su come formattare in FAT32 e come formattare in exFAT, in cui ti ho spiegato tutto nel dettaglio.

Nota:
come avrai notato, Android non dispone del supporto nativo al file system di Windows, NTFS.
Quest’ultimo può essere integrato tramite alcune app di terze parti che, però, non sempre riescono a gestire la chiavetta in modo efficace.



Come leggere la chiavetta USB su tablet Android

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Ora che disponi di tutte le nozioni necessarie riguardo gli strumenti da usare per leggere la chiavetta USB su tablet Android, è arrivato il momento di capire, nel concreto, come fare a ottenere questo risultato.



Per prima cosa, se non ce l’hai già, provvedi a installare un gestore file, cioè un’app che ti permetta di “esplorare” la memoria del tablet e delle unità a esso collegate:
personalmente, ti consiglio di utilizzare Files di Google, il gestore file di “big G” disponibile gratuitamente sul Play Store.

Conclusa l’installazione dell’app, provvedi a inserire la chiavetta USB nell’adattatore USB OTG, per poi collegare l’altro capo di quest’ultimo all’apposita entrata del tablet (oppure collega la chiavetta USB OTG al tablet, qualora avessi optato per quest’ultima):
dopo qualche istante, Android dovrebbe notificarti l’avvenuto inserimento di un’unità USB, segno che la chiavetta è stata riconosciuta correttamente.



Quando ciò avviene, apri l’app di Files (l’icona del foglio azzurro con pieghe colorate situata nel drawer), sfiora i pulsanti ContinuaConsenti/OK per autorizzare l’app ad accedere alla memoria di Android, quindi fai tap sulla scheda Sfoglia, situata in basso, e tocca la voce Mass Storage Device residente in fondo alla schermata.

A questo punto, sfiora il pulsante Consenti/OK per concordare all’app i permessi d’accesso alla memoria USB e il gioco è fatto:
dopo qualche secondo, dovresti poter visualizzare l’intero contenuto della chiavetta collegata al tablet e avere la possibilità di navigare tra i file e le cartelle contenuti in essa.



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Se hai bisogno di effettuare operazioni sui dati, sfiora il pulsante  situato in corrispondenza del nome del file di tuo interesse:
tutte le funzioni principali (copia, spostamento e così via) sono disponibili nel menu che compare a schermo.



Per selezionare più file alla volta, effettua un tap prolungato su una delle anteprime e apponi il segno di spunta accanto ai file/cartelle di tuo interesse:
in questo caso, puoi accedere al menu delle azioni sfiorando il pulsante (⋮) situato in alto a destra.

Per quanto riguarda la gestione dei dati, non c’è molto altro da dire:
puoi tagliare, copiare e incollare qualsiasi tipo di file da un punto all’altro della chiavetta USB, spostare file da quest’ultima alla memoria di Android e viceversa, sempre tramite il menu delle azioni dell’app.
Facile, vero?



come recuperare contatti android



come recuperare contatti android

Hai cancellato per sbaglio un contatto dalla rubrica del tuo smartphone Android e non sai come recuperarlo?
Hai appena acquistato un nuovo telefono ma non sai come trasferire la rubrica del tuo vecchio smartphone su quest’ultimo?
Non ti preoccupare, sono qui proprio per darti una mano e spiegarti come si fa.

Con la guida di oggi, scopriremo insieme come recuperare contatti Android quando si cancellano per sbaglio dei nominativi dalla rubrica e vedremo come trasferire i contatti da un cellulare all’altro (da Android ad Android oppure da iPhone ad Android) utilizzando la sincronizzazione online di Google oppure dei file VCF da esportare e importare “manualmente” sul telefono.



In entrambi i casi si tratta di operazioni estremamente semplici da portare a termine che ti richiederanno pochissimi minuti, però va detto che il ripristino dei contatti cancellati non è sempre possibile.
L’esito della procedura dipende molto dalla data in cui sono stati cancellati i nominativi da recuperare e dall’attivazione o meno della sincronizzazione dei contatti con Gmail.
Per saperne di più, continua a leggere.
Trovi illustrati tutti i passaggi da compiere proprio qui sotto.
In bocca al lupo!

Recuperare contatti cancellati da Android

Se vuoi recuperare contatti Android perché hai cancellato per sbaglio alcuni nominativi dal telefono, puoi utilizzare la funzione di ripristino inclusa in Gmail per riportare la rubrica a uno stato precedente (fino a 30 giorni indietro).
Si tratta di un’operazione semplicissima, ma ovviamente funziona solo se sullo smartphone è attiva la sincronizzazione della rubrica con Gmail.



Per verificare che la sincronizzazione della rubrica sia attiva sul tuo smartphone, accedi alle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con l’elenco di tutte le app installate sul telefono), seleziona la voce Account dal menu che si apre e premi sull’icona di Google.
A questo punto, seleziona il tuo indirizzo Gmail e verifica che la levetta collocata accanto all’opzione Contatti sia impostata su ON.

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Fatta questa doverosa verifica, collegati al servizio Contatti Google e seleziona le voci Di più > Annulla le modifiche dalla barra laterale di sinistra. Scegli, quindi, se riportare lo stato della rubrica a 10 min fa, 1 ora fa, ieri, 1 settimana fa o una data personalizzata (entro 30 giorni dalla data odierna).

Clicca, infine, sul pulsante Conferma e i cambiamenti avranno effetto immediato sia su Gmail sia sul tuo smartphone Android.



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Nel caso in cui la rubrica del telefono non venisse ripristinata entro qualche secondo, torna nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, seleziona il tuo account Gmail e forza la sincronizzazione dei contatti con Google disattivando e riattivando la levetta dell’opzione Contatti.



Se sul tuo smartphone non era attiva la sincronizzazione dei contatti con Gmail, mi spiace, ma ci sono pochissime possibilità che tu riesca a recuperare i nominativi che hai cancellato dalla rubrica.

Se precedentemente avevi copiato i contatti sulla SIM o li avevi esportati in un file VCF, puoi tentare di recuperarli aprendo la app Contatti di Android, premendo sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e selezionando una delle opzioni disponibili nel menu Importa/Esporta.



In alternativa potresti collegare il cellulare al computer e utilizzare uno dei programmi che ti ho consigliato nel mio tutorial su come recuperare SMS e contatti cancellati da Android (es.
EaseUS MobiSaver), i quali agiscono direttamente sulla memoria del dispositivo, ma le probabilità di successo sono minime.

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Recuperare contatti da un altro smartphone Android

Vuoi recuperare i contatti da un vecchio smartphone Android?
Nessun problema. Anche in questo caso puoi sfruttare le funzioni di sincronizzazione di Gmail, oppure puoi esportare la rubrica del vecchio telefono sotto forma di file VCF e importarla sul tuo nuovo smartphone Android.

Sincronizzazione con Gmail

Per recuperare contatti Android da un vecchio smartphone utilizzando la sincronizzazione di Gmail, recati nel menu Impostazioni > Account > Google del vecchio smartphone e verifica a quale account Google è associato il dispositivo. Qualora il telefono non fosse ancora associato a un account Google, premi sul pulsante Aggiungi account e scegli se impostare un account o se crearne uno nuovo seguendo le indicazioni su schermo.



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A questo punto, prendi il tuo nuovo smartphone, recati nel menu Impostazioni > Account, premi sul pulsante Aggiungi account e associa il dispositivo allo stesso account Google configurato sul vecchio smartphone.
Affinché la sincronizzazione della rubrica vada a buon fine, devi assicurarti che su entrambi i telefoni ci sia attiva la levetta relativa all’opzione Contatti nel menu Impostazioni > Account > Google.



Esportazione e importazione di file VCF

Preferisci importare “manualmente” i contatti sul tuo nuovo smartphone senza attivare la sincronizzazione con Gmail o altri servizi cloud?
Si tratta di un’operazione leggermente più articolata di quella vista in precedenza ma, tranquillo, ci puoi riuscire facilmente.

Apri quindi l’applicazione Contatti sul tuo vecchio smartphone, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
Dopodiché seleziona la voce Esporta in archivio e attendi qualche secondo affinché venga creato un file VCF con tutti i contatti della rubrica (puoi seguire l’avanzamento dell’operazione tramite il menu delle notifiche di Android).



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Su alcuni terminali Android, dopo aver selezionato la voce Importa/Esporta dal menu dell’applicazione Contatti, anziché selezionare l’opzione “Esporta in archivio”, bisogna indicare la sorgente da cui copiare i contatti (es.
Telefono) e poi il target (cioè la destinazione) su cui salvarli (es. scheda SD).
Dopodiché bisogna selezionare i contatti da includere nel file VCF e avviare la creazione di quest’ultimo premendo su OK per due volte consecutive.



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Sui terminali Samsung, invece, bisogna avviare l’applicazione Rubrica/Contatti, premere sul pulsante Altro/[…] che si trova in alto a destra e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, occorre quindi selezionare l’opzione Importa/Esporta contatti, premere sul pulsante Esporta e scegliere se esportare il file VCF della rubrica sulla memoria del telefono o su una SD.



Ad esportazione completata, utilizza un qualsiasi file manager (es.
ES Gestore File) per selezionare il file dei contatti (dovrebbe chiamarsi 00001.vcf) nella cartella Home dello smartphone o della scheda SD e auto-inviatelo via email in modo da poterlo importare facilmente sul tuo nuovo smartphone.

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Dopo aver ottenuto il file VCF con i contatti della rubrica, avvia il tuo client di posta elettronica preferito sul tuo nuovo smartphone (es.
Gmail), apri il messaggio che ti sei auto-inviato poc’anzi e scarica il file della rubrica sul dispositivo premendo sull’icona della freccia collocata accanto al suo nome.

A download completato, apri l’applicazione Contatti, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
Dopodiché fai “tap” sull’opzione Importa da archivio, scegli di importare un file vCard e seleziona il file della rubrica da importare (es.
00001.vcf). Il processo di importazione della rubrica durerà appena pochi secondi.



Su alcuni terminali Android, dopo aver selezionato la voce Importa/Esporta dal menu dell’applicazione Contatti bisogna indicare la sorgente da cui copiare i contatti (es. scheda SD) e poi il target (cioè la destinazione) su cui importarli (es. Telefono). Il telefono troverà automaticamente il file VCF e lo importerà nella rubrica.

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Recuperare contatti da un iPhone

Il tuo vecchio smartphone è un iPhone? Nessun problema. Anche iOS offre delle pratiche soluzioni per esportare i contatti su altri smartphone.

Sincronizzazione con Gmail

Su Android utilizzi la rubrica di Gmail?
Allora ti consiglio di associare il tuo vecchio iPhone a un account Google e di attivare la sincronizzazione della rubrica anche su quest’ultimo.
In questo modo avrai i contatti del “iPhone” su Android in maniera completamente automatica (tramite il cloud).



Per associare il tuo iPhone a un account Google, recati nel menu Impostazioni > Mail di iOS, fai “tap” sulle voci Account > Aggiungi account e seleziona il logo di Google dalla schermata che si apre.
Come facilmente intuibile, l’account Google da configurare sull’iPhone deve essere lo stesso che hai configurato (o che configurerai) sul tuo smartphone Android.

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Ad operazione completata, vai nel menu Impostazioni > Contatti di iOS, premi sull’opzione Account di default e seleziona la voce Gmail dalla schermata che si apre.
In questo modo configurerai Gmail come rubrica predefinita dell’iPhone.

Missione compiuta! Ora, se non l’hai già fatto, configura l’account Google anche sul tuo nuovo smartphone Android e la rubrica dei due dispositivi verrà sincronizzata automaticamente tramite il Internet.



Esportazione e importazione di file VCF

Se preferisci esportare i contatti dall’iPhone tramite file VCF, scarica l’applicazione My Contacts Backup dall’App Store, che è completamente gratuita ed estremamente facile da usare.
Permette di esportare tutti i contatti della rubrica di iOS in un file VCF e di inviare quest’ultimo via email.

Per utilizzare My Contacts Backup, avvia l’applicazione e rispondi OK all’avviso che compare sullo schermo (in modo da consentirle l’accesso alla rubrica di iOS).
Dopodiché fai “tap” sul pulsante Backup, attendi che venga creato il file VCF con tutti i contatti della rubrica e auto-inviati quest’ultimo premendo sul pulsante Email che compare in basso.



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Una volta inviata l’email, prendi il tuo smartphone Android, apri il messaggio che contiene il file VCF e scarica l’allegato sul tuo telefono premendo sull’apposita icona.



Dopodiché apri l’applicazione Contatti e importa il file VCF nella rubrica di Android seguendo la stessa procedura illustrata in precedenza per il trasferimento dei contatti da Android ad Android.

come salvare gif su android



come salvare gif su android

Navigando su Internet e, in particolar modo sui social network, ti imbatti sempre più spesso in divertentissime GIF animate.
Ti piacerebbe tanto salvarle sul tuo smartphone Android, ma non sai come fare.
Beh, in tal caso sono felice di dirti che sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto! Nella guida di oggi, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come salvare GIF su Android utilizzando un qualsiasi browser Web o alcune applicazioni dedicate allo scopo.

Inoltre, qualora volessi cimentarti tu stesso nella creazione di GIF animate, ti indicherò qualche applicazione che ti permetterà di creare immagini animate utilizzando le foto e i video che sono presenti nella galleria del tuo device! Come dici?
Pensi di non essere in grado di compiere operazioni tanto complesse?
Beh, ti assicuro che ti sbagli di grosso! Salvare e creare GIF animate su Android è davvero facilissimo, e leggendo le prossime righe te ne renderai conto.



Anche se non ti ritieni un esperto di tecnologia, stai sicuro che seguendo le indicazioni che sto per darti riuscirai a scaricare delle divertentissime GIF animate sul tuo smartphone (o sul tuo tablet) e a condividerle con i tuoi amici sui social e in chat in maniera semplicissima.
Sei già pronto per iniziare?
Perfetto, allora mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve e metti in pratica le “dritte” che trovi di seguito.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Salvare GIF su Android dal browser
  • App per salvare GIF su Android
  • Salvare GIF su Android dai social network

Salvare GIF su Android dal browser

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Ti stai chiedendo come salvare GIF su Android utilizzando il tuo browser preferito, ad esempio Chrome?
Posso garantirti che si tratta di un’operazione estremamente semplice.
Tutto ciò che devi fare è collegarti a uno dei portali che permettono di scaricare GIF (a proposito, se non sai quali sono i migliori siti per scaricare GIF, leggi l’approfondimento che ho pubblicato a tal riguardo) e scaricare le GIF animate che più ti aggradano salvandole come faresti con una qualsiasi altra immagine “standard”.
Ora ti spiego come fare.

Per prima cosa, individua una GIF di tuo gradimento e, non appena l’avrai trovata, tieni il dito premuto su di essa finché non compare il menu contenente le opzioni di condivisione e salvataggio delle immagini.
Dopodiché, fai tap sulla voce Scarica immagine e, come per “magia”, la GIF verrà automaticamente salvata nel rullino fotografico del tuo dispositivo (dovresti trovarla nella cartella Download della galleria).



Se la GIF che hai salvato sembra essere “statica”, evidentemente non è stata salvata in modo corretto.
Prova ad aprire l’immagine in una nuova scheda del browser (basta tenere premuto sulla GIF che hai trovato e premere sulla voce Immagine in una nuova scheda) e ripeti i passaggi che ti ho indicato poc’anzi per salvare la GIF.
Se tutto è andato per il verso giusto, visualizzerai correttamente l’immagine animata nel rullino del tuo dispositivo.
Hai visto com’è stato semplice salvare la GIF sul tuo dispositivo Android?

App per salvare GIF su Android

Adesso è giunto il momento di scoprire quali sono le migliori app per salvare GIF sul tuo device Android.
Se provi a digitare GIF nella barra di ricerca del Google Play Store, potresti trovarne a bizzeffe, ma ho deciso di parlarti in modo approfondito soltanto delle app che, secondo il mio modesto parere, sono tra le migliori del momento.
Come ti ho già anticipato poc’anzi, oltre a spiegarti nel dettaglio il funzionamento delle app per salvare GIF, ti spiegherò anche come puoi creare GIF personalizzate utilizzando delle soluzioni gratuite ad hoc.
Buon divertimento!



GIPHY

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La prima app che ti consiglio di scaricare sul tuo device Android è GIPHY, l’applicazione ufficiale del più celebre sito di GIF al mondo.
Si tratta di una soluzione gratuita al 100% disponibile anche per dispositivi iOS e, come ovvio che sia, sotto forma di servizio online.
La sua interfaccia è davvero molto minimale e ciò ne rende l’utilizzo particolarmente semplice e intuitivo.



Dopo aver scaricato GIPHY sul tuo smartphone o sul tuo tablet, avvia l’app e premi sul simbolo x per chiudere le schede informative che vengono mostrate al suo avvio.
Dopodiché scorri la schermata principale di GIPHY per visualizzare le GIF più popolari del momento o, se preferisci, cercane una premendo sulla barra di ricerca e scrivendo la descrizione relativa all’immagine che vuoi scaricare (utilizza termini in lingua inglese, troverai molti più risultati).

Non appena avrai trovato la GIF che più ti aggrada, premi su di essa per visualizzarne un’anteprima e, nella schermata che si apre, fai tap sul simbolo (…) per aprire il sotto menu contenente le varie opzioni di salvataggio e condivisione disponibili.
A questo punto, premi sul simbolo della freccia per avviare il download della GIF animata e, nel riquadro che compare, fai tap sulla voce Yes per confermare l’operazione.
La GIF verrà salvata nella cartella Giphy che verrà creata sul tuo device.



GIF Keyboard by Tenor

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Utilizzi le GIF prevalentemente nelle conversazioni che intrattieni con i tuoi amici sui servizi di messaggistica istantanea?
Beh, in tal caso è molto probabile che tu stia cercando un’app che possa permetterti di cercare e inviare GIF direttamente dalla tastiera del tuo dispositivo, vero?
Se le cose stanno effettivamente così, ti consiglio di scaricare sul tuo device GIF Keyboard by Tenor, una tastiera che permette di inserire GIF in tutte le applicazioni in cui viene usata.
L’app è totalmente gratuita ed è disponibile anche su iOS e sotto forma di servizio online (in questo caso è possibile semplicemente scaricare le GIF).



Dopo aver portato a termine il download di GIF Keyboard by Tenor sul tuo smartphone o sul tuo tablet Android, avvia la app, premi sull’opzione Next e dai il consenso per permettere a Tenor di avere accesso al tuo dispositivo premendo sulla voce Consenti nel riquadro che compare.

Ora, per utilizzare le GIF direttamente dalla tastiera del tuo dispositivo, devi innanzitutto recarti nelle impostazioni del tuo device e abilitare tale funzione.
Pertanto, avvia la app Impostazioni (l’icona con l’ingranaggio collocata nella home screen del tuo device), premi sulla voce Lingua e tastiera e, nella schermata che compare a schermo, fai tap sulla voce Tastiera corrente e poi sulla voce Seleziona di più.
Dopodiché sposta su ON la levetta dell’interruttore collocato in corrispondenza della voce Tenor GIF Keyboard e, per portare a termine l’operazione, fai di nuovo tap sulla voce Tastiera corrente e apponi il segno di spunta accanto all’opzione Tenor GIF Keyboard.
Se utilizzi una versione di Android precedente alla 7.0, per attivare la tastiera devi recarti nel menu Impostazioni > Lingua e immissione > Tastiera corrente > Scegli tastiere.



Adesso, prova ad avviare una qualsiasi app di messaggistica istantanea (WhatsApp, Telegram, WeChat, Facebook Messenger etc.), utilizza la tastiera di Tenor GIF per scrivere un messaggio e  arricchiscilo con una simpatica GIF premendo sulla voce Tap for GIFs! e selezionandone una nel menu che visualizzi a schermo (o cercandone una utilizzando l’apposita barra di ricerca che visualizzi direttamente nella tastiera, in alto a sinistra).

Se lo desideri, puoi anche scaricare GIF avviando l’app e cercandone una tramite la barra di ricerca collocata in alto o selezionando una delle immagini situate nella schermata principale di GIF Keyboard by Tenor. Una volta che avrai individuato la GIF che più ti aggrada, fai tap su di essa e, nella schermata che si apre, premi sulla sua anteprima e poi sulla voce Save to gallery per salvare il contenuto selezionato sul tuo dispositivo.



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Hai visto come è stato semplice utilizzare GIF Keyboard by Tenor per scaricare GIF e condividerle con i tuoi amici sui principali servizi di messaggistica?



Motion Stills

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Vuoi stupire i tuoi amici creando delle GIF animate partendo dai video e dalle foto che hai realizzato con il tuo smartphone o tablet Android?
Beh, in questo caso puoi avvalerti di Motion Stills, un’applicazione gratuita sviluppata da Google (disponibile anche su  iPhone) grazie alla quale è possibile creare immagini in formato GIF utilizzando i contenuti salvati sul proprio smartphone o sul proprio tablet o, in alternativa, i fotogrammi catturati in tempo reale con la fotocamera del proprio device.



Non appena avrai portato a termine il download di Motion Stills sul tuo dispositivo, avvia la app e, nella sua schermata iniziale, premi sul simbolo del cerchio per catturare i fotogrammi che utilizzerai per la creazione della tua personalissima GIF animata.
Dopo aver catturato le immagini da usare per la “costruzione” della GIF, dovresti visualizzare in basso una freccia bianca che punta verso l’alto:
premi su di essa e, come per “magia”, visualizzerai l’anteprima della tua GIF personalizzata!

Per salvare la GIF che hai appena realizzato, premi sulla sua anteprima, premi sul simbolo della freccia blu su sfondo bianco e, nel menu che compare a schermo, fai tap sulla voce GIF.
A questo punto, dovresti visualizzare il menu di salvataggio e condivisione:
premi sulla voce Salva nella galleria se vuoi salvare l’immagine sul tuo device, oppure condividila con i tuoi amici selezionando uno dei social network disponibili.



Ti piacerebbe fare la conoscenza di altre app che possono permetterti di creare GIF personalizzate?
Allora cosa aspetti?
Leggi il tutorial in cui ti parlo delle migliori app per creare GIF.
Sono sicuro che apprezzerai molto anche questa lettura.

Salvare GIF su Android dai social network

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Ti piacerebbe salvare le GIF animate che trovi su Facebook o che ti inviano su WhatsApp?
Nulla di impossibile.
Ecco qualche consiglio veloce su come salvare le GIF su Android partendo dalle app di messaggistica e i social network.

  • Facebook – se vuoi salvare una GIF da Facebook, premi sul link che trovi sotto di essa, fai tap sul simbolo (…) collocato in alto a destra e utilizza il menu di condivisione per aprire la GIF con Chrome (o comunque con un browser Web).
    Dopodiché tieni il dito premuto sulla GIF visualizzata nel browser e seleziona la voce Scarica immagine dal menu che si apre.
    Per maggiori info al riguardo, leggi il mio tutorial su come scaricare GIF da Facebook.
  • WhatsApp – se vuoi salvare una GIF da WhatsApp, seleziona la discussione in cui è contenuta l’immagine di tuo interesse, fai tap per due volte consecutive su quest’ultima (in modo da ingrandirla), premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona l’opzione Condividi.
    Scegli quindi l’app di destinazione della GIF (es. DropboxGoogle Foto) e il gioco è fatto.
    La GIF verrà salvata come un file MP4 e non come una GIF.
    In alternativa puoi anche andare nella cartella WhatsApp > Media > WhatsApp Animated del tuo device:
    lì troverai tutte le GIF inviate e ricevute (sempre in formato MP4).
  • Telegram – per salvare una GIF da Telegram, apri la chat che contiene l’immagine, premi sull’icona (…) in alto a destra e seleziona la voce Salva nelle GIF dal menu che si apre.

come trasferire contatti da windows phone a android



come trasferire contatti da windows phone a android

Dopo un’attenta riflessione, hai deciso di mandare in pensione il tuo vecchio Windows Phone e hai acquistato uno smartphone Android nuovo di zecca.
Dopo aver inserito la SIM nel nuovo telefono e averne effettuato la configurazione iniziale, ti sei reso conto di avere un problema non proprio trascurabile:
non hai la più pallida idea di come trasferire contatti da Windows Phone a Android, per cui ora hai il terrore di dover reinserire manualmente tutti i numeri di telefono “raccolti” in tanti anni.

Come dici?
Ho proprio indovinato?
Perfetto, allora sappi che non potevi capitare in posto migliore:
di seguito, infatti, ti suggerirò i migliori metodi per esportare i contatti da Windows Phone (e da Windows 10 Mobile, la versione successiva del sistema operativo per smartphone di Microsoft) e per importarli successivamente su Android con passaggi semplici e alla portata di tutti, anche di chi, come te, non è poi così avvezzo al mondo della tecnologia.



Dunque, senza indugiare oltre, ritaglia qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono convinto che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di spostare per intero la tua rubrica, iniziando così a sfruttare nel concreto il tuo nuovo smartphone.
Detto ciò, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura!

Indice

  • Esportare i contatti di Windows Phone
  • Trasferire i contatti da Windows Phone a Android

Esportare i contatti di Windows Phone

Il primo passo da compiere per trasferire i contatti da Windows Phone a Android è quello di esportare l’intera rubrica dallo smartphone Microsoft.
Il metodo più semplice per agire, in questo senso, è quello di sincronizzare la rubrica con un account Outlook.com (o account Microsoft), per poi scaricare il file della rubrica, in formato CSV, tramite qualsiasi browser per computer. In che modo?
Te lo spiego subito.



Associazione dell’account Outlook

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Se, all’atto della configurazione iniziale di Windows Phone/Windows 10 Mobile, hai già provveduto ad associare il telefono a un account Microsoft, puoi saltare i passaggi che ti illustrerò di seguito e passare direttamente alla fase di esportazione dei contatti.



Laddove, invece, non avessi provveduto a effettuare quest’operazione, puoi porre rimedio al problema in modo semplice:
se stai usando Windows Phone, per prima cosa, recati nelle Impostazioni del telefono toccando l’icona a forma di ingranaggio collocata nella schermata Start o nella lista app del telefono (accessibile facendo uno swipe dal basso verso l’alto partendo dalla schermata Start), fai tap sulla voce e-mail e account e sfiora il pulsante aggiungi un account.

Fatto ciò, seleziona il logo di Microsoft/Outlook, premi sul bottone Accedi e compila il modulo successivo inserendo, dove richiesto, l’indirizzo email e la password associati al tuo account Outlook/Live/Hotmail; se non hai un account di questo tipo, puoi crearlo immediatamente premendo il pulsante creane uno e seguendo le istruzioni fornite a schermo o, in alternativa, puoi usare le istruzioni che ti ho fornito nella mia guida su come creare account Outlook.



Nota:
se disponi di un account Hotmail/Live/Outlook ma non ne ricordi più la password, puoi seguire il mio tutorial dedicato per recuperarla in pochi minuti.

Se, invece, utilizzi Windows 10 Mobile, devi recarti nel menu Impostazioni e selezionare, successivamente, le voci Account Account e-mail per le app, per poi toccare il pulsante [+] Aggiungi un account, selezionare il logo di Outlook.com dalla schermata successiva ed effettuare il login inserendo le credenziali nei campi richiesti.
Anche in questo caso, se non disponi di un account Outlook, puoi crearne uno toccando l’apposita voce mostrata a schermo.



Ad ogni modo, una volta completata l’associazione dell’account al telefono, la rubrica in esso presente dovrebbe automaticamente sincronizzarsi con Outlook.com.
Tuttavia, come ulteriore misura preventiva, ti consiglio di controllare che la sincronizzazione sia effettivamente attiva, scongiurando così il pericolo di esportare una rubrica “incompleta”:
per farlo, avvia l’app Contatti del telefono, fai tap sul pulsante (…) collocato in basso a destra e tocca la voce Impostazioni collocata nel menu visualizzato a schermo.

A questo punto, seleziona l’account Outlook.com che intendi usare per l’esportazione, tocca la voce Cambia le impostazioni di sincronizzazione della cassetta postale e verifica che la levetta relativa all’opzione Contatti sia posizionata su ON.
In caso contrario, provvedi a farlo manualmente.



Esportazione della rubrica

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Ora che la rubrica è sincronizzata con Outlook, puoi finalmente recarti sul sito Web del servizio e scaricare il file CSV contenente i contatti.
Per procedere, collegati a questa pagina Web da qualsiasi browser per computer, effettua l’accesso all’account Microsoft sincronizzato in precedenza sul telefono, se richiesto, per poi premere sull’icona a forma di griglia (quella con tanti quadratini) collocata nell’angolo in alto a sinistra della pagina e cliccare sul bottone Persone.



A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla voce Tutti i contatti collocata nella parte alta della pagina successiva, clicca sulla voce Gestisci residente poco più in alto e scegli l’opzione Esporta contatti tra quelle proposte.
Il gioco è praticamente fatto:
imposta il menu a tendina sulla voce Tutti i contatti, premi sul pulsante Esporta e utilizza la finestra successiva per salvare il file CSV nella posizione che più desideri.

In alternativa, se non hai a disposizione un computer, oppure se desideri esportare la rubrica di Windows Phone direttamente dal telefono, puoi affidarti a un’app di terze parti come contacts+message backup di Microsoft (per Windows Phone) oppure Contacts Backup (per Windows 10 Mobile).



Sebbene si tratti di due app differenti, il loro scopo è pressoché identico:
entrambe permettono di generare un file contenente tutti i nominativi inclusi nella rubrica del telefono (in formato CSV o VCF, per esempio), che puoi auto-inviarti, per esempio tramite email, e utilizzare successivamente sul computer o direttamente sul nuovo telefono Android.
Se trovi difficoltà nel servirtene, ti invito a consultare la mia guida specifica su come esportare contatti da Windows Phone, in cui te ne ho parlato nel dettaglio.

Trasferire i contatti da Windows Phone a Android

Ora che hai finalmente ottenuto il prezioso file contenente l’intera tua rubrica di Windows Phone, puoi trasferire di fatto i contatti su Android in diversi modi.
Di seguito ti segnalo i tre che, a mio avviso, sono più semplici da mettere in pratica:
utilizzando la procedura di importazione di Contatti Google (da mettere in pratica con l’ausilio di un computer) oppure tramite l’app Contatti di Android.

Importazione tramite Contatti Google

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Importare i contatti tramite Contatti Google (cioè la rubrica di Gmail) è semplicissimo:
tutto ciò che devi fare, all’atto pratico, è aggiungere la rubrica contenuta nel file CSV generato in precedenza direttamente all’account Google configurato sul cellulare.

Tanto per cominciare, usando qualsiasi browser per computer, collegati alla pagina Web di Contatti Google e, se necessario, effettua l’accesso usando lo stesso account che hai configurato (o che intendi configurare) sul dispositivo Android.
Se non ne disponi già, puoi crearne uno seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa guida.



Ora, clicca sulle voci Di più Importa presenti nella barra laterale di sinistra, dopodiché premi il pulsante Seleziona file per scegliere il file della rubrica creato precedentemente e completa l’importazione premendo sul bottone Importa.

Il grosso è fatto:
dopo qualche minuto, i contatti dovrebbero essere automaticamente disponibili anche sulla rubrica di Android.
Per velocizzare ulteriormente il processo, ti consiglio di “forzare” l’operazione di sincronizzazione su Android.



Prendi, dunque, il tuo dispositivo, fai tap sull’icona Impostazioni, sfiora le voci Account > Google e poi il nome dell’account Google su cui hai caricato in precedenza la rubrica.
Infine, fai tap sulla voce Sincronizzazione account e, per sincronizzare subito i Contatti, sposta la relativa levetta su OFF e, immediatamente dopo, su ON.

Importazione tramite app Contatti di Android

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Se non hai a disposizione un computer, puoi importare il file VCF contenente i contatti di Windows Phone/Windows 8.1 direttamente nell’app Contatti di Android.
Prima di agire, però, accertati di aver spostato il file VCF generato in precedenza nella cartella Download del dispositivo da te in uso:
se non sai come fare, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come trasferire file Android, in cui ti ho fornito tutte le informazioni del caso.

Una volta ottenuto il file, puoi importarlo facilmente nel seguente modo:
avvia l’app Contatti di Google richiamandola dal drawer del dispositivo e, se disponi di Android 9 o successivi, effettua uno swipe da sinistra verso destra per accedere al menu principale dell’app e tocca le voci ImpostazioniImporta File .vcf.
Fatto ciò, non devi far altro che selezionare il file VCF copiato in precedenza e toccare sulla voce Importa per finalizzare il tutto.



Se disponi, invece, di Android 8.x o precedenti, puoi ottenere lo stesso risultato aprendo l’app Contatti, premendo sul pulsante (⋮) collocato in alto a destra e scegliendo la voce Importa/Esporta contatti dal piccolo menu proposto.
Per concludere, fai tap sulla voce Importa da archivio/Importa da vCard, indica, se necessario, l’account Google su cui effettuare il salvataggio e seleziona il file copiato in precedenza dalla lista proposta a schermo.

come velocizzare internet android



come velocizzare internet android

La navigazione Internet sul tuo smartphone Android ti sembra eccessivamente lenta?
Vorresti fare qualcosa per accelerare il caricamento delle pagine Web in Wi-Fi e/o quando navighi con il piano dati che hai sottoscritto con il tuo operatore, ma non sai a quali soluzioni affidarti?
Se vuoi, posso darti io una mano a capire come velocizzare Internet su Android.

Nei prossimi paragrafi, infatti, ti darà tanti piccoli suggerimenti che, se messi in pratica, potranno contribuire a rendere un po’ più veloci le sessioni di navigazione sul tuo smartphone o tablet.
Ovviamente nulla di miracoloso, ma posso assicurarti che qualche risultato lo noterai.
Ad esempio, tra i vari accorgimenti che puoi adottare ci sono quelli relativi al cambio di server DNS usati sul dispositivo, alla verifica di eventuali VPN attive (che possono rallentare la velocità della connessione) e la verifica della copertura della rete del proprio operatore.



Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato?
Forza:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di mettere in pratica le indicazioni che sto per darti.
Sono convinto che, seguendo le mie “dritte”, la situazione migliorerà almeno un po’.
Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Cambiare server DNS
  • Verificare la presenza di VPN in funzione
  • Usare un browser veloce
  • Verificare la copertura di rete

Cambiare server DNS

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Il primo accorgimento per velocizzare Internet su Android che ti consiglio di attuare ha a che fare con il cambiare server DNS.
Cosa sono i server DNS?
Detta in termini semplici, sono una sorta di “traduttori” che permettono di visitare i siti Web digitando indirizzi testuali facili da ricordare (es.
.it o google.it), anziché una sfilza di numeri, che sono in realtà le reali “coordinate” che andrebbero utilizzate per raggiungerli.
Come avrai già intuito, sostituendo i server DNS impostati attualmente sul tuo dispositivo con server più veloci, puoi rendere un po’ più veloce l’apertura delle pagine Web che visiti.

Prima di spiegarti come cambiare server DNS su Android, ci tengo a dirti fin da subito che alcune diciture e opzioni indicate qui sotto potrebbero essere leggermente diverse da quelle del tuo dispositivo (dipende dalla versione di Android installata e dalla marca/modello di device in uso), anche se la procedura da seguire è sostanzialmente la stessa.



Per cambiare i server DNS utilizzati quando sei collegato a una rete Wi-Fi, avvia l’app Impostazioni (l’icona raffigurante gli ingranaggi situata nella schermata Home del dispositivo), recati in Wi-Fi > Modifica rete > Mostra opzioni avanzate, seleziona l’opzione IP statico dal menu Impostazioni IP, scegli l’indirizzo IP che intendi utilizzare sul dispositivo (es. 192.168.1.12) e inserisci l’indirizzo del Gateway, quindi del router in uso (es. 192.168.1.1).

Adesso, scorri la schermata verso il basso, seleziona l’opzione Statico dal menu Impostazioni IP, scorri ancora lo schermo verso il basso e imposta i server DNS che desideri utilizzare:
digita, dunque, i rispettivi indirizzi nei campi di testo DNS 1 e DNS 2 e poi fai tap sul pulsante Salva/Applica per apportare i cambiamenti fatti.



Tra i server DNS che ti consiglio di utilizzare, ci sono quelli di OpenDNSCloudflare Google, che sono tra i più veloci (e permettono anche di “scavalcare” alcune restrizioni regionali).

  • Cloudflare — indirizzo primario 1.1.1.1; indirizzo secondario 1.0.0.1.
  • Google DNS — indirizzo primario 8.8.8.8; indirizzo secondario 8.8.4.4.
  • OpenDNS — indirizzo primario 208.67.222.222, indirizzo secondario 208.67.220.220.

La procedura che ti ho indicato poc’anzi, permette di modificare i server DNS utilizzati quando si naviga sotto rete Wi-Fi.
Se vuoi modificare i server DNS utilizzati quando navighi con la connessione dati 3G/4G, devi necessariamente ricorrere a soluzioni di terze parti.



Una delle soluzioni migliori che puoi adottare a tale scopo è l’app 1.1.1.1:
Faster & Saver Internet, grazie alla quale è possibile usare i server DNS di Cloudflare sotto rete dati installando un profilo VPN apposito (dovrai, quindi, rinunciare all’utilizzo di servizi VPN diversi da quest’ultimo quando l’app è in esecuzione).

Dopo aver installato e avviato l’app di Cloudflare, scorri la sua schermata principale, premi sui pulsanti Installa profilo VPN e OK, sposta su ON la levetta dell’interruttore e il gioco è fatto.



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Ti anticipo che alcuni dispositivi potrebbero bloccare l’esecuzione dell’app per ottimizzare i consumi energetici.
Per scongiurare che si verifichi ciò, recati in Impostazioni > Impostazioni avanzate > App protette e aggiungi 1.1.1.1:
Faster & Saver Internet
alle “applicazioni protette”.



Qualora tu voglia usare server DNS diversi da quelli di Cloudflare, puoi ricorrere a delle app alternative, come la famosissima Override DNS, che per funzionare correttamente richiede i permessi di root.
Per maggiori informazioni riguardanti l’utilizzo di questo tipo di soluzioni, consulta pure l’approfondimento in cui mostro con maggior dovizia di particolari come cambiare DNS su Android.

Verificare la presenza di VPN in funzione

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Un altro accorgimento che ti sarà utile per velocizzare la connessione Internet del tuo dispositivo Android è verificare la presenza di VPN in funzione.
Come ho brevemente accennato nell’introduzione del tutorial, le VPN (Virtual Private Network), quando vengono adoperate, possono alzare significativamente il ping, che è il valore inerente il ritardo di trasmissione dati delle connessioni a Internet da postazione fissa, facendo diventare un po’ più lenta la velocità di caricamento delle pagine.

Come puoi assicurarti che non ci siano VPN attive sul tuo cellulare?
Per riuscirci, avvia l’app Impostazioni premendo sull’icona dell’ingranaggio posta nella home screen del tuo device, recati in Altro > VPN e accertati che che non vi siano VPN attive sotto la voce VPN/VPN in uso.
Altrimenti,  premi sul nome della VPN attiva e poi seleziona la voce Disconnetti dal menu che si apre, per disattivarla.



Usare un browser veloce

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Un altro modo per aumentare le prestazioni di Android in termini di navigazione Internet è utilizzare un browser veloce.
In Chrome, ad esempio, puoi attivare una funzione di compressione dei dati, che riduce il consumo di dati e velocizza il caricamento delle pagine Web, premendo sul pulsante ⋮ collocato in alto a destra e selezionando la voce Impostazioni dal menu che si apre.
Nella schermata successiva, fai tap sulla voce Risparmio dati, sposta su ON la relativa levetta e il gioco è fatto.



Un browser alternativo a Chrome che fa della velocità il suo punto di forza è Opera Mini, il quale utilizza una tecnologia cloud che permette di comprimere i dati fino al 90% prima di inviarli, cosa che permette di accelerare il caricamento delle pagine Web, notando miglioramenti soprattutto quando si naviga sotto copertura 3G.

Per installare Opera Mini, non devi far altro che cercare l’app nel Play Store e premere sul pulsante Installa (oppure fare tap su questo link per collegarti direttamente alla sua pagina di download, se stai leggendo questa guida direttamente dal dispositivo sul quale vuoi installarla).

Verificare la copertura di rete

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Nessuno degli accorgimenti elencati nelle righe precedenti è servito a velocizzare Internet sul tuo dispositivo Android?
In tal caso, ci sono buone probabilità che la colpa sia attribuibile al tuo gestore telefonico, la cui copertura potrebbe non essere sufficientemente potente nella tua zona.
Ecco perché faresti bene a verificare la copertura di rete servendoti dei link che trovi qui sotto.

  • Wind — fai tap qui per verificare la copertura della linea mobile, clicca qui per verificare quella della linea fissa.
  • TIM — visita questa pagina per verificare la copertura della linea mobile, clicca qui per verificare quella riguardante la linea fissa.
  • Vodafone — premi qui per verificare la copertura della linea mobile, clicca qui per verificare quella della linea fissa.
  • 3 Italia — visita questa pagina per verificare la copertura della linea mobile.
  • Iliad — fai tap qui per verificare la copertura della linea mobile.
  • Fastweb — visita questa pagina per verificare la copertura della linea mobile oppure clicca qui per verificare quella della linea fissa.
  • Kena Mobile — premi qui per verificare la copertura della linea mobile.

Dalle tue “indagini” hai scoperto che la zona di tuo interesse in realtà è coperta dalla rete del tuo operatore?
 Forse i problemi di connessione sono imputabili a guasti temporanei o a un numero anomalo di utenti collegati alla stessa cella.
Se i problemi persistono, ti suggerisco di contattare il tuo gestore, così da segnalare la cosa e trovare una soluzione il prima possibile.