come recuperare foto android



come recuperare foto android

Quante volte te l’ho detto?
Le foto che scatti con il tuo smartphone (o tablet) non devono rimanere sulla memoria del telefono:
devi archiviarle con regolarità sul PC e crearne delle copie di sicurezza su hard disk e schede di memoria esterne.
In alternativa, puoi salvarle su un servizio di cloud storage, così da stare ben sicuro che queste risultino sempre accessibili.

Tu invece, niente, hai continuato a fare di testa tua, e ora ti ritrovi con una decina di scatti a cui tenevi tantissimo svaniti nel nulla.
Come dici?
È colpa di un’app che prometteva di cancellare i file inutili da Android e i doppioni dalla Galleria?
Non importa. Ormai il danno è fatto e devi cercare di porvi rimedio.
Per cui, rimboccati subito le maniche e scopri come recuperare le foto su Android grazie ai programmi e alle applicazioni che sto per consigliarti.
Con un pizzico di fortuna, potresti riuscire a ripristinare tutti gli scatti perduti.



Prima di metterti all’opera, però, è doverosa una premessa: non si possono fare miracoli! Detta in altri termini, se le aree di memoria che ospitavano le tue foto sono state sovrascritte da altri dati, purtroppo nulla sarà in grado di recuperarle:
né le risorse di cui sto per parlarti né altro.
Chiaro?
Per lo stesso motivo, è bene utilizzare il dispositivo il meno possibile in attesa del recupero delle foto (per evitare che altri dati occupino le aree di memoria in cui ci sono le foto da recuperare).
Sarà, dunque, mia premura consigliarti prima dei programmi per il recupero delle foto da PC e poi delle app da utilizzare direttamente sul tuo smartphone o tablet.
Detto anche questo, mettiamo da parte le chiacchiere e passiamo all’azione!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Programmi per recuperare foto Android cancellate
    • PhotoRec (Windows/macOS/Linux)
    • iReparo for Android (Windows/macOS)
  • App per recuperare foto Android cancellate
    • DiskDigger
    • Undeleter Recover Files & Data
  • Come recuperare foto WhatsApp Android
  • Come recuperare foto Android rotto

Operazioni preliminari

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Prima di spiegarti in dettaglio come recuperare le foto cancellate su Android usando delle soluzioni di recupero dati, voglio farti una domanda molto importante: sul tuo smartphone o tablet usi Google Foto (il servizio per la gestione e l’archiviazione delle immagini online offerto da Google)? Allora ho una bella notizia da darti:
quando cancelli una foto dal servizio, questa non viene eliminata definitivamente dalla memoria del dispositivo, ma viene spostata nel Cestino, una cartella temporanea in cui rimane per altri 60 giorni prima che venga rimossa in via definitiva.

Per cui, se non sono ancora trascorsi 60 giorni da quando hai rimosso le foto che ora desideri recuperare, puoi dare un’occhiata al Cestino di Google Foto e, se le immagini sono all’interno di quest’ultimo, puoi ripristinarle senza problemi.



Per riuscirci, apri l’applicazione in questione sul tuo smartphone o tablet facendo tap sulla relativa icona che trovi nel drawer, premi sul pulsante con le tre linee in orizzontale collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Cestino dal menu che si apre. Nella nuova schermata visualizzata, fai un tap prolungato sulla prima foto che vuoi recuperare, seleziona tutte le altre immagini che ti interessano e premi sulla voce Ripristina collocata in basso a destra.

In alternativa puoi agire anche da PC, collegandoti a questa pagina Web e accedendo, se necessario, con l’account Google configurato sul tuo smartphone o tablet.
In questo modo accederai al Cestino della versione Web di Google Foto e potrai ripristinare le tue foto da lì.



Programmi per recuperare foto Android cancellate

Se vuoi scoprire come recuperare le foto su Android nel caso di foto cancellate dal dispositivo e hai a portata di mano un computer, puoi avvalerti dei programmi per il recupero delle immagini (e di altre tipologie di file) che trovi qui sotto.
Ce ne sono sia per Windows che per macOS e Linux.
Spero vivamente possano esserti d’aiuto.

PhotoRec (Windows/macOS/Linux)

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Se il tuo smartphone o tablet Android supporta l’utilizzo di una microSD, puoi rimuovere quest’ultima dal dispositivo, inserirla nel lettore collegato al computer e analizzarne il contenuto con PhotoRec, per tentare di recuperare le foto cancellate.



Nel caso in cui non lo avessi mai sentito nominare, PhotoRec è un software gratuito e open source che consente di recuperare i file cancellati da qualsiasi tipo di unità:
hard disk, chiavette USB, schede SD ecc.
È compatibile con Windows e macOS e Linux ma solo per i sitemi operativi di casa Microsoft viene fornito completo di interfaccia grafica.
Da notare, però, che non funziona se la scheda SD del dispositivo è stata impostata come unità di memoria principale.
Viene fornito in bundle con TestDisk, un altro software gratuito che serve per il recupero delle partizioni.

Per scaricare PhotoRec, il primo passo che devi compiere è quello di recarti sul sito Internet del programma e, se stai usando Windows, fare clic sul collegamento Windows-64 bit (se stai usando Windows a 64 bit) oppure su quello Windows (se stai usando Windows a 32 bit) che trovi sotto la voce TestDisk & PhotoRec x.x presente in cima.



A scaricamento avvenuto, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una cartella qualsiasi e avvia il file qphotorec_win.exe presente al suo interno.
Successivamente, inserisci la scheda di memoria del tuo smartphone Android nel lettore collegato al PC.

A questo punto, nella finestra di PhotoRec che si apre, seleziona dal menu a tendina in alto l’unità in cui hai inserito la scheda SD, clicca sulla partizione da cui intendi recuperare le foto (es.



  • FAT32
  • ), seleziona le voci FAT/NTFS/HFS+/ReiferFS e Libero che trovi in basso e clicca sul pulsante Formati dei file.

    Nell’ulteriore finestra che compare a schermo, premi sul pulsante Resettare, seleziona i formati di file che vuoi recuperare dalla scheda SD (es.
    JPG e PNG) e clicca sul bottone OK.



    Per concludere, premi sul pulsante Naviga, indica la cartella in cui desideri salvare le foto una volta recuperate e clicca sul bottone Cerca, per dare il via alla procedura di scansione. Al termine, troverai tutte le foto recuperate dal programma nella cartella da te scelta in precedenza.

    Se, invece, stai usando macOS, per usare PhotoRec procedi nel seguente modo:
    dopo esserti collegato al sito del programma, clicca sul collegamento Mac OS X Intel, estrai l’archivio tar.bz2 che viene scaricato sul tuo computer in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile photorec contenuto al suo interno, facendoci clic destro sopra e selezionando la voce Apri dal menu che compare.



    Nella finestra del Terminale che ti viene mostrata, usa la freccia destra della tastiera per selezionare l’opzione Sudo, schiaccia il tasto Invio (sempre sulla tastiera) e digita la password del tuo account utente su macOS, in modo tale da avviare l’applicazione come amministratore.

    In seguito, inserisci la scheda di memoria del tuo cellulare Android nel lettore SD del Mac, seleziona l’unità dalla quale vuoi recuperare le foto, indica la partizione di tuo interesse, scegli il file system con cui quest’ultima è formattata e indica se desideri eseguire solo la scansione dello spazio segnato come libero (Free) o se controllare in maniera approfondita tutta l’unità (whole).



    Infine, seleziona la cartella in cui salvare le immagini recuperate, schiaccia il tasto “C” sulla tastiera per confermare la scelta fatta e attendi che la procedura venga portata a termine.

    iReparo for Android (Windows/macOS)

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    Un altro ottimo software al quale puoi appellarti per recuperare le foto cancellate da Android è iReparo for Android:
    si tratta di un programma, compatibile con Windows e macOS, che consente di effettuare il recupero di foto, video, messaggi e altri file cancellati dagli smartphone basati sulla piattaforma mobile di Google.

    È a pagamento (costa 49,95$), ma può essere usato in versione di prova gratuita, la quale consente di verificare quali file si possono recuperare con la sua versione completa.



    Per scaricare la trial del programma, recati sul sito Internet ufficiale di iReparo for Android e clicca prima sulla voce Windows o sulla voce Mac (a seconda del sistema operativo che utilizzi sul tuo computer) e poi sul bottone Download.

    A download completato, se stai usando Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, fai clic sui pulsanti e OK.
    Seleziona quindi la voce I accept the agreement, clicca sul pulsante Next per quattro volte consecutive e, per concludere, premi sui bottoni Install e Finish.



    Se, invece, stai usando macOS, avvia il pacchetto .pkg che contiene il programma e, nella finestra che si apre, clicca prima sul bottone Continua per due volte di fila e poi su quello Installa.
    Digita poi la password del tuo account utente su macOS e porta a termine il setup premendo prima sul pulsante Installa software e, in seguito, su quello Sposta.

    Ora che, a prescindere dal sistema operativo impiegato, visualizzi la finestra del software, collega al computer il tuo smartphone o tablet Android e attendi che questo venga riconosciuto da iReparo for Android.
    Se ciò non accade, prendi il dispositivo, recati nella sezione Impostazioni > Opzioni sviluppatore dello stesso e seleziona l’opzione debug USB.
    Se il menu Opzioni sviluppatore non è disponibile, recati in Impostazioni > Info sul telefono e fai tap per 7 volte consecutive sulla voce Versione Build o su quella Numero serie, in modo da abilitarlo.



    Successivamente, clicca sul pulsante Multimedia nella finestra del programma, seleziona i formati di file relativi alle foto che vuoi recuperare (es.
    JPG e PNG) e premi sui pulsanti Next e Start, per dare il via alla procedura di scansione.

    A processo ultimato, seleziona la voce Galleria dalla barra laterale della finestra del software e ti saranno mostrate le foto che risulta possibile recuperare.
    Se deciderai di comprare la versione completa di iReparo for Android, potrai selezionare le miniature delle immagini di tuo interesse ed esportarle sul computer, facendo clic sul pulsante Recover.

    App per recuperare foto Android cancellate

    Passiamo ora alle app per recuperare le foto cancellate su Android:
    si tratta di strumenti di semplice impiego, anche da parte di chi, un po’ come te, non si reputa esattamente uno “smanettone”.
    Tieni però presente che necessitano della presenza del root sul dispositivo.



    Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, il root è una procedura mediante la quale si bypassano le restrizioni standard di Android, in modo da consentire l’esecuzione di app che hanno bisogno di accedere alle aree più profonde del sistema.
    Trovi spiegato tutto in dettaglio nel mio tutorial su come effettuare il root su Android.

    DiskDigger

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    DiskDigger è una delle migliori app gratuite per recuperare le foto su Android.
    Ha un’interfaccia utente estremamente intuitiva e riesce a svolgere il suo lavoro in maniera sufficientemente veloce.
    Eventualmente, è disponibile anche in una versione a pagamento (che costa 3,37 euro), la quale consente di recuperare anche altri formati di file, ma a te non dovrebbe interessare.

    Per scaricarla, visita la relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa.
    Se necessario, autorizza l’operazione premendo anche su Accetto.
    Completata la procedura di download e installazione, apri l’app premendo sul pulsante Apri comparso su schermo oppure facendo tap sulla sua icona nel drawer (la schermata di Android in cui ci trovi raggruppate le icone di tutte le applicazioni).



    Una volta visualizzata la schermata principale dell’applicazione, fai tap sul pulsante Concedi, per autorizzarne l’esecuzione con i permessi di root.
    Dopodiché seleziona la voce No, thanks in risposta all’invito di acquistare la versione Pro e scegli l’unità da cui ripristinare le foto:
    quasi sicuramente è quella con la capienza maggiore e il nome in grassetto.

    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce JPG e/o a quella PNG (se desideri recuperare anche gli screenshot), fai tap sul pulsante OK per avviare la scansione dell’unità e premi sulla voce Consenti per concedere all’app i permessi per accedere alle foto.



    Man mano che DiskDigger svolge il suo lavoro, vedrai comparire sullo schermo del tuo dispositivo le miniature delle foto recuperabili:
    metti il segno di spunta su quelle che vuoi ripristinare, premi sull’icona del floppy disk che si trova in alto a destra e seleziona la voce Save selected files locally dal menu che compare, per completare l’operazione.

    Undeleter Recover Files & Data

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    Qualora DiskDigger non riuscisse a recuperare tutte le foto che ti stanno a cuore, puoi provare Undeleter Recover Files & Data, un’altra app per il recupero dati che è un po’ più lenta di DiskDigger nel trovare i file, ma svolge ugualmente un buon lavoro.
    È gratis, ma solo nella sua versione di base, che permette di recuperare esclusivamente le foto, mentre per ripristinare anche documenti, archivi e altri tipi di file occorre passare alla versione a pagamento, tramite acquisti in-app (al costo di 4,99 euro).



    Per scaricare l’applicazione, visita la relativa sezione del Play Store e fai tap sul bottone Installa.
    Se necessario, autorizza il download premendo anche su Accetto.
    Ultimata la procedura di download e installazione, apri l’applicazione selezionando il pulsante Apri comparso su schermo oppure facendo tap sulla sua icona nel drawer.

    Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, fai tap prima sul pulsante Prossimo e poi su quello Concedi, per concedere i permessi di root all’applicazione.
    A operazione completata, premi nuovamente sul bottone Prossimo e seleziona l’unità da cui recuperare le immagini (es.
    Storage interno).
    Scegli, dunque, i tipi di file da ripristinare (JPG e PNG) e fai tap sul pulsante Scansione, per avviare il controllo del dispositivo.



    Le miniature delle foto recuperabili compariranno automaticamente sullo schermo man mano che la scansione andrà avanti:
    per ripristinare un’immagine, sfiora la sua anteprima, premi sul bottone con i tre puntini in verticale collocato in alto a destra e seleziona la voce Salva il file dal menu che compare.

    Come recuperare foto WhatsApp Android

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    Ti interessa capire come fare per recuperare le foto su Android che avevi ricevuto tramite WhatsApp e che ora hai cancellato?
    Beh, sappi che, per riuscirci, ti basta usare i programmi e le app di cui ti ho parlato nei passi precedenti.

    Le procedure da attuare sono praticamente le stesse, non cambia nulla, in quanto le immagini ricevute mediante il famoso servizio per la messaggistica vengono archiviate sulla memoria del dispositivo proprio come le foto della Galleria.



    In alternativa, puoi provare a recuperare le foto dai backup dell’applicazione, a patto però che l’ultimo backup salvato da WhatsApp su Internet (su Google Drive, per essere precisi) o sulla memoria dello smartphone risulti precedente alla data in cui hai cancellato le immagini che intendi ripristinare.
    Per tutti i dettagli del caso, ti rimando alla lettura della mia guida dedicata in via specifica a come recuperare le foto di WhatsApp.

    Come recuperare foto Android rotto

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    Il tuo dispositivo Android è caduto accidentalmente a terra, si è rotto e non riesci più ad accenderlo?
    Bel guaio! Se però la cosa che ti preoccupa maggiormente sono le foto in esso archiviate, sappi che forse non tutto è perduto.



    Se sul dispositivo utilizzi una scheda di memoria esterna per archiviare foto e altri dati, puoi provare a recuperare le immagini in essa salvate collegando la microSD al computer e sfruttando dei programmi appositi, come nel caso di PhotoRec, di cui ti ho parlato a inizio guida.

    Se, invece, utilizzavi Google Foto per archiviare le foto nel cloud, puoi collegarti al servizio con il tuo account da un altro smartphone o tablet, e prelevare le immagini salvate in Rete da lì, come ti ho spiegato nella mia guida su come recuperare foto da Google Foto, oppure, se in passato le avevi cancellate per errore, puoi cercare di ripristinarle mettendo in pratica le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito nel passo dedicato presente nella parte centrale di questa mia guida.



    Se poi il dispositivo non è equipaggiato con una scheda di memoria esterna, un’altra strada percorribile è quella di portarlo in assistenza e richiedere il recupero dei dati contenuti all’interno, ma devo avvisarti che si tratta di un’operazione costosa e che, non sempre, ha successo.

    Esistono anche altri “trucchetti” adatti allo scopo.
    Ad esempio, puoi tentare di riportare in vita il device sostituendone la batteria. Per ulteriori dettagli, ti rimando alla lettura del mio tutorial specifico su come recuperare le foto da un telefono rotto.



    come sbloccare account google su android



    come sbloccare account google su android

    Per una questione di maggiore sicurezza, può capitare di rimanere chiusi fuori dal proprio account Google.
    È una situazione che si verifica solitamente quando si tenta di effettuare l’accesso ai servizi del colosso di Mountain View per la prima volta da un browser o un indirizzo IP sconosciuto.
    Facciamo un esempio pratico.
    Mettiamo per esempio il caso che tu vada a casa di un amico e, una volta connesso alla sua rete Wi-Fi, tu stia tentato di eseguire l’accesso a Gmail, per poter leggere le email inviate e ricevute sul tuo account di posta elettronica.
    Hai digitato correttamente indirizzo email e password ma Google, non avendo ancora memorizzato questo punto di accesso, ha bloccato il login richiedendoti di effettuare una verifica aggiuntiva.

    Ti è capitato vero?
    Se la risposta è affermativa, sappi che non si tratta di un problema grave, ma soltanto di un livello di sicurezza aggiuntivo fatto per proteggere il tuo account.
    Questo sistema di sicurezza è più comunemente chiamato verifica in due passaggi; si tratta di una verifica dell’identità che avrai giustamente attivato sul tuo account Google per proteggerlo da eventuali tentativi di accessi sospetti.
    In questo caso, però, se stai tentando di accedere al tuo account Google e sei rimasto tu stesso “vittima” del livello di sicurezza aggiuntivo che hai attivato, sappi che non hai nulla di che preoccuparti.



    Nel corso di questo tutorial sarà mio compito aiutarti nella risoluzione di questo problema tecnologico:
    ti spiegherò in che modo potrai sbloccare il tuo account Google sul tuo dispositivo Android attraverso le diverse opzioni di sicurezza che ti verranno messe a disposizione.
    Mi dedicherò quindi all’argomento relativo alla verifica in due passaggi, parlandoti anche di come eventualmente potrai disattivarla.
    Prima di iniziare a entrare più nel dettaglio di questo tutorial voglio rassicurarti:
    si tratta di un’operazione molto semplice e vedrai che se seguirai le mie istruzioni riuscirai a sbloccare il tuo account Google.
    Pronto per iniziare?
    Sì?
    Benissimo! Ti auguro una buona lettura.

    Come funziona la verifica in due passaggi

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    Prima di spiegarti come potrai agire per sbloccare l’accesso al tuo account Google su Android desidero metterti a conoscenza nel dettaglio dell’importanza e del funzionamento della verifica in due passaggi.

    La verifica in due passaggi è uno strumento di protezione necessario in quanto va a tutelare il tuo account Google.
    Spesso viene sottovalutata l’attivazione di questo strumento di sicurezza, ma la verità è che davvero indispensabile, visto che è in grado di tutelare il tuo account Google, nel caso in cui ti venga rubata la password.
    L’attivazione della verifica in due passaggi va proprio a mettere una toppa a questo grave inconveniente:
    anche se un malintenzionato dovesse venire a conoscenza della password relativa ai tuoi servizi Google, non sarà in grado di effettuare l’accesso.



    Senza la verifica in due passaggi si è quindi esposti al rischio di perdita del proprio account Google e di tutti i relativi contenuti quali foto, email, contatti.
    Questo sistema è quindi molto importante, specialmente se si utilizza una password debole o se si utilizza la stessa password per più servizi Web (un errore molto comune).

    In seguito all’attivazione della verifica in due passaggi, l’accesso al tuo account da browser sconosciuto sarà completamente diverso.
    Dovrai per prima cosa inserire l’email e la password ma subito dopo aver premuto sul pulsante Avanti, il login verrà bloccato in quanto si attiverà un livello di sicurezza aggiuntivo.



    Tra questi vi sarà la possibilità di utilizzare un codice che riceverai da Google via SMS o tramite telefonata, ad esempio.
    Gli altri livello di sicurezza aggiuntivi proposti da Google riguardano l’utilizzo dell’app Google Authenticator oppure l’inserimento di un token di sicurezza nella porta USB del computer.

    Il livello di sicurezza aggiuntivo non è permanente.
    Qualora vi fosse un accesso frequente vi è la possibilità di mantenere la modalità di accesso immediato:
    basterà confermare a Google che si desidera ricordare quel determinato punto di accesso.
    Da quel momento in avanti verrà soltanto richiesta la password e non vi sarà più impostata l’autenticazione in due passaggi.



    Ora che abbiamo chiarito l’importanza della verifica in due passaggi, ti mostro come potrai verificare l’avvenuta attivazione della stessa e come attivare le opzioni di sicurezza aggiuntive.

    Come verificare l’attivazione della verifica in due passaggi

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    Per verificare di aver attivato correttamente la verifica in due passaggi, apri per prima cosa il browser che solitamente utilizzi per navigare su Internet e recati a questo link del sito ufficiale di Google.
    Una volta che avrai caricato la pagina Web in questione, fai clic sul pulsante Inizia che trovi in alto a destra.
    Effettua ora il login all’account Google sui cui la verifica in due passaggi è attiva inserendo il tuo indirizzo email e la password ad esso correlato e prosegui premendo sul pulsante Avanti.

    Dalla pagina di benvenuto, premi poi sul pulsante Inizia e conferma la tua identità effettuando nuovamente l’accesso con le tue credenziali, se richiesto, e premendo sul pulsante Avanti.
    Nel caso in cui tu sia stato bloccato all’accesso del tuo account Google, in quanto vi è attiva la verifica in due passaggi, potrai agire tramite questa pagina Internet per disattivarla.



    Tale operazione è sconsigliata per i motivi di sicurezza cui ti ho parlato nelle righe precedenti ma, qualora volessi effettuare la disattivazione temporanea, in corrispondenza della dicitura La verifica in due passaggi è ATTIVA da, premi sul pulsante Disattiva e premi poi nuovamente sul pulsante Disattiva dal menu di conferma che ti verrà mostrato.

    Ti spiego ora invece come attivare alcuni livelli di sicurezza aggiuntivi:



    • Messaggio di testo o vocale:
      è l’opzione di sicurezza predefinita per la verifica in due passaggi.
      Digitando il tuo numero di cellulare avrai la possibilità di sbloccare l’accesso al tuo account Google dal tuo dispositivo Android, inserendo il codice di verifica che ti verrà inviato via SMS o che ti verrà fornito tramite una chiamata vocale.
    • Messaggio di Google:
      in alternativa alla digitazione dei codici di verifica (metodo solitamente predefinito per la verifica in due passaggi), puoi attivare il messaggio di Google sul tuo telefono.
      Per attivare quest’impostazione sulla maggior parte dei dispositivi Android devi premere sulla voce Aggiungi telefono.
      Devi poi aprire l’app Impostazioni sul tuo smartphone e individuare la voce Account.
      Fai poi tap sulla voce Google ed effettuare l’accesso con il tuo account.
      Nel caso in cui la procedura da me indicata non funzionasse, dovrai effettuare l’accesso al tuo account Google tramite l’applicazione Google, scaricabile gratuitamente dal PlayStore.
    • Codici di backup:
      si tratta di codici monouso che possono essere stampati e ti consentiranno di effettuare l’accesso al tuo account anche quando non sei connesso a Internet o quando sei fuori casa, come per esempio in viaggio.
      Per attivare quest’impostazione, premi sul pulsante Configura.
    • App Authenticator:
      come metodo di verifica in due passaggi alternativo puoi utilizzare l’app Authenticator per ricevere direttamente nell’app di Google i codici di verifica.
      Si tratta di una procedura utile specialmente nel caso in cui sei senza connessione a Internet.
      L’applicazione Authenticator di Google è scaricabile gratuitamente su dispositivi Android.
      Una volta scaricata l’applicazione, attiva questo strumento di sicurezza premendo sul pulsante Configura.
    • Numero di telefono di backup:
      se nessuno dei metodi di verifica elencati fa al caso tuo, sappi che puoi sbloccare l’account Google anche tramite l’aggiunta di numero di telefono di backup.
      In questo modo, anche se dovessi perdere il tuo telefono, non rimarrai chiuso fuori dal tuo account.
      Per attivare questo metodo di sicurezza, premi sul pulsante Aggiungi telefono.
    • Token di sicurezza:
      un metodo di sicurezza alternativo che ti permetterà di sbloccare un account Google prevede l’utilizzo di un token di sicurezza.
      Si tratta di un dispositivo hardware di piccole dimensioni che andrà inserito nella porta USB del computer tramite il quale desideri accedere.
      Per aggiungere questo livello di sicurezza al tuo account, premi sulla dicitura Aggiungi Token di sicurezza.

    Come sbloccare account Google su Android

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    Arrivati a questo punto, una volta che hai compreso quali sono le opzioni di sicurezza aggiuntiva che puoi impostare, ti spiego passo per passo come procedere per sbloccare il tuo account Google, da dispositivo Android.



    Prendi in mano il tuo smartphone e recati sul sito Internet del servizio Google al quale desideri effettuare l’accesso (per esempio Gmail, Google Drive o semplicemente al motore di ricerca stesso).
    Premi poi sul pulsante per effettuare l’accesso al tuo account (per esempio il pulsante Accedi dal sito ufficiale di Gmail) e continua digitando i dati di accesso.

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    Digita quindi per prima cosa l’indirizzo email associato al tuo account e premi sul pulsante Avanti.
    Inserisci la password e premi nuovamente su Avanti.
    Se tenterai quindi di effettuare l’accesso da un browser da Google non riconosciuto verrai bloccato da uno tra gli strumenti di verifica in due passaggi di cui ti ho parlato (per esempio codice inviato da Google via messaggio di testo o tramite chiamata vocale).

    Nel caso non disponessi dello strumento di verifica indicato in maniera predefinita da Google, premi sulla dicitura Altre opzioni. Ti verranno quindi mostrate le opzioni di sicurezza alternative della verifica in due passaggi di cui ti ho parlato.



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    Per sbloccare il tuo account Google su Android, devi quindi procedere a seconda delle opzioni di sicurezza che hai a disposizione, come per esempio:



    • Messaggio di Google:
      se utilizzi l’accesso tramite messaggio di Google, premi sul pulsante quando ti verrà chiesto Stai provando ad accedere da un altro dispositivo?
    • App Google Authenticator:
      apri l’app Google Authenticator sul tuo cellulare e digita il codice che ti verrà indicato, effettua poi l’accesso al tuo account premendo su Avanti.
    • Messaggio di testo o vocale:
      digita il codice di verifica che ti verrà fornito da Google sul tuo cellulare (o su quello di backup inserito) via SMS o via chiamata vocale e premi sul pulsante Avanti.
    • Codici di backup:
      inserisci uno tra i codici di backup che hai stampato ed effettua l’accesso premendo sul pulsante Avanti.

    come trasferire dati tra due smartphone android



    come trasferire dati tra due smartphone android

    Hai dei file nella memoria del tuo smartphone Android e vuoi inviarli al dispositivo di un tuo amico che ha lo stesso sistema operativo?
    Vuoi trasferire i dati che sono conservati sul tuo vecchio cellulare Android a quello che hai appena acquistato?
    Se questi sono alcuni dei problemi per i quali hai bisogno di trovare una soluzione, non preoccuparti, sei capitato nel posto giusto.

    In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come trasferire dati tra due smartphone Android utilizzando sia le funzionalità integrate nel sistema operativo che alcune applicazioni che sfruttano il collegamento a Internet o la rete wireless dei dispositivi.
    Inoltre, ti guiderò nell’attivazione della sincronizzazione dati dell’account di Google per conservare e trasferire i dati sul nuovo cellulare.



    Come dici?
    Sei impaziente di scoprire i consigli che ho preparato per te?
    Mettiti bello comodo e afferra i tuoi smartphone Android:
    ti servono soltanto alcuni minuti di tempo per leggere questa mia guida e trovare la soluzione che più si adatta alle tue esigenze.
    Sei pronto?
    Allora iniziamo:
    buona lettura!

    Indice

    • Trasferire dati tra due smartphone Android
      • Servizi di messaggistica
        • WhatsApp
        • Messenger
        • Telegram
      • Sistemi wireless
        • Condivisione Bluetooth e NFC
        • Send Anywhere
        • SuperBeam
      • Altre soluzioni per trasferire dati
    • Sincronizzazione dati di Android
      • Aggiungere un account Google
      • Attivare la sincronizzazione dati
      • Condividere foto con Google Foto
    • Trasferire dati tra due smartphone Android tramite PC

    Trasferire dati tra due smartphone Android

    Se sei interessato a trasferire dati tra due smartphone Android, puoi utilizzare alcune funzionalità integrate sui dispositivi Android, oppure applicazioni di terze parti.
    Nei paragrafi che seguono, ti mostrerò un elenco di soluzioni che potrebbero fare al caso tuo.



    Servizi di messaggistica

    Sfruttando la connessione a Internet degli smartphone, puoi utilizzare le applicazioni di messaggistica per condividere i dati salvati sul tuo cellulare.
    A seguire, troverai un elenco di alcune famose applicazioni utili allo scopo.

    WhatsApp

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    Tra le app di messaggistica, la prima che voglio consigliarti è WhatsApp, disponibile sul Play Store in modo completamente gratuito.
    Quest’app permette di avviare conversazioni private o di gruppo con altri utenti, con la possibilità di condividere dati, tra cui documenti, file multimediali, la propria posizione e informazioni sui contatti in rubrica.
    Puoi consultare il mio tutorial dedicato per comprenderne al meglio il funzionamento di quest’app; nel caso fossi interessato a utilizzarla, leggi le procedure che ho indicato in quest’altra mia guida per eseguirne l’installazione.

    Se vuoi condividere un documento o un file multimediale, per prima cosa devi aprire una conversazione con un contatto.
    Per fare ciò, avvia WhatsApp facendo tap sulla sua icona che trovi nella home screen del cellulare e, dalla scheda Chat, premi su una conversazione già esistente, oppure avviene una nuova tramite il pulsante con il simbolo di una nuvoletta.



    Dopo che hai avviato la chat, premi sull’icona con il simbolo di una graffetta in basso e scegli uno dei pulsanti che vedi nella schermata che ti viene mostrata.
    Puoi scegliere se condividere un documento (Documento), una foto o un video (Galleria) oppure una clip audio (Audio); puoi scattare una foto o registrare un video sul momento, utilizzando il pulsante Fotocamera.
    Inoltre, puoi condividere la tua posizione in tempo reale, usando la funzione Posizione, oppure condividere informazioni di un contatto registrato nella rubrica, quali numero di telefono o email, premendo il pulsante Contatto.

    Se vuoi approfondire il funzionamento del trasferimento dei file tramite WhatsApp, ti consiglio di leggere alcune mie guide dedicate all’argomento, come ad esempio come inviare foto su WhatsApp, come condividere la posizione in tempo reale su WhatsApp oppure come inviare PDF tramite WhatsApp.



    Messenger

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    Un’altra applicazione che voglio consigliarti è Messenger di Facebook, utile per condividere dati con i propri contatti.
    Se non l’hai mai utilizzata, puoi effettuare il suo download gratuito tramite il Play Store e consultare poi questo mio tutorial, se dovessi avere difficoltà nella sua installazione.
    Se, invece, vuoi sapere maggiori informazioni su quest’app, ti consiglio di leggere la mia guida su come funziona Messenger.



    Per iniziare a condividere dei dati con i tuoi amici di Facebook, avvia l’app Messenger, tramite la sua icona situata nella home screen, e premi su una conversazione esistente oppure creane una nuova, utilizzando il pulsante con il simbolo di una nuvoletta.

    All’interno di una conversazione, premi sull’icona con il simbolo di un’immagine e premi poi su quella con il simbolo dei quadrati, in basso a sinistra, per iniziare a condividere un file multimediale.
    In alternativa, premi l’icona con il simbolo [+] e scegli una delle voci sullo schermo:
    puoi registrare una clip audio in tempo reale (Registra), condividere la tua posizione (Posizione) oppure un evento (Piani).



    Telegram

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    Oltre alle app che ti ho indicato nei paragrafi precedenti, ti consiglio di utilizzare Telegram, che puoi scaricare dal Play Store in modo gratuito.
    Quest’app è molto simile a WhatsApp e permette di condividere qualsiasi tipologia di dato.
    Ti rimando, in ogni caso, alla mia guida su come funziona Telegram, per approfondire ogni aspetto sul suo utilizzo.



    Dopo aver scaricato l’app di Telegram (di cui ti ho parlato in questa mia guida), avviala tramite la sua icona situata nella home screen.
    A questo punto, apri una conversazione esistente oppure avviene una nuova, premendo sull’icona con il simbolo di una matita e scegliendo il contatto tra quelli in elenco.

    All’interno della conversazione, premi sull’icona con il simbolo di una graffetta in basso e scegli uno dei pulsanti che vedi a schermo:
    puoi condividere un file multimediale (Galleria), una clip audio (Musica) oppure un qualsiasi documento (File); puoi anche scattare una foto (Foto) o registrare un video in tempo reale (Video).
    Inoltre, hai la possibilità di condividere le informazioni di un contatto in rubrica (Contatto) o inviare la tua posizione attuale (Posizione).



    Sistemi wireless

    Se non vuoi utilizzare la connessione a Internet per trasferire dati da uno smartphone Android all’altro, puoi utilizzare la funzione wireless disponibile sui dispositivi con questo sistema operativo.
    Nelle prossime righe, potrai scegliere tra gli strumenti nativi e alcune app di terze parti che meglio si adattano alle tue esigenze.

    Condivisione Bluetooth e NFC

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    Il primo sistema wireless che ti consiglio è quello di utilizzare la connessione Bluetooth, per trasferire i dati tra due smartphone Android.
    Se non sai cos’è questo strumento, ti consiglio di leggere la mia guida dedicata all’argomento, dove ti spiego come usare questa funzionalità nativa, senza l’utilizzo di applicazioni di terze parti, e come attivarla sul dispositivo da te in uso.

    Oltre a questa tipologia di connettività, su alcuni modelli di smartphone è disponibile anche l’NFC, che permette di eseguire pagamenti con il proprio cellulare oppure condividere dati tra due dispositivi.
    Se vuoi conoscere meglio questo strumento e sapere come attivarlo sul tuo cellulare, ti consiglio di leggere la mia guida su come funziona NFC.



    Dopo aver attivato lo strumento che più si adatta alle tue esigenze, per condividere un file presente nella memoria dello smartphone, devi accedere all’app Galleria Foto (per gli elementi multimediali) oppure utilizzare un’applicazione di file manager, come ad esempio Files Go by Google.
    Quando hai individuato il file da condividere, premi sull’icona Condividi in basso a destra e, nella schermata che ti viene mostrata, fai tap sul pulsante Bluetooth oppure Android Beam.

    Nel primo caso, attendi la fine della scansione per individuare lo smartphone a cui inviare i dati.
    Quando l’hai trovato, fai tap sul suo nome ed effettua l’accoppiamento, seguendo le istruzioni che compaiono su entrambi i display dei cellulari.
    Sul cellulare che riceverà i file, premi sul pulsante Accetta, nella notifica che viene visualizzata, così da iniziare la ricezione dei dati.



    Se stai utilizzando invece l’NFC, metti in contatto le superfici del retro dei due smartphone e premi poi sulle richieste di conferma che sono visualizzate sui display di entrambi i dispositivi, per iniziare il trasferimento dei dati.

    Send Anywhere

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    Un altro metodo per condividere dati su smartphone Android è quello di utilizzare l’applicazione Send Anywhere, disponibile gratuitamente sul Play Store.
    Quest’app permette di utilizzare la rete wireless per trasmettere dati tra dispositivi, usando i codici generati dalla stessa app.

    Per scaricarla su entrambi i cellulari, raggiungi il link che ti ho fornito e premi sul pulsante Installa, poi su Accetto e, infine, su Apri.
    Adesso, avvia l’app sullo smartphone dal quale vuoi inviare i dati, premi sulla scheda Invia in basso e premi su una delle schede in alto, in base alla tipologia di file che vuoi condividere.



    Dopo aver selezionato il file da inviare, premi sul pulsante Invia, situato in basso, per visualizzare un codice numerico, che dovrai appuntare, e un codice QR.

    Sull’altro cellulare, apri l’app Send Anywhere e fai tap sulla scheda Ricevi, situata in basso.
    Immetti il codice numerico che hai conservato prima oppure premi il pulsante con il simbolo dei quadrati in alto a destra e inquadra il codice QR che visualizzi sul display dell’altro cellulare.
    Attendi qualche istante per iniziare il trasferimento dei dati.



    SuperBeam

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    Un’applicazione simile a quella menzionata nelle righe precedenti è SuperBeam, che puoi scaricare gratuitamente dal Play Store.
    Tramite quest’app, è possibile condividere qualsiasi tipologia di file utilizzando la rete wireless.
    È disponibile anche una versione a pagamento, al costo di 1,69 euro, che permette di rimuovere la limitazione sulla tipologia di condivisione dei file, sfruttando il codice numerico, che nella versione gratuita è limitata al solo codice QR.



    Se sei interessato a quest’applicazione, scaricala e installala su entrambi gli smartphone tramite il link che ti ho fornito, premendo sul pulsante Installa, su Accetto e, infine, su Apri.
    Dopo aver avviato l’app, premi sull’icona () in alto a sinistra e seleziona la voce Invia, nella schermata che visualizzi.
    Scegli una delle icone che vedi a schermo, corrispondenti alla tipologia del file che vuoi condividere.

    Dopo aver selezionato il file, premi sull’icona con il simbolo di un aeroplano che vedi in basso a destra e premi poi sulla voce , nella schermata che ti viene mostrata, per predisporre la condivisione del file.



    Adesso, sull’altro smartphone, avvia l’app SuperBeam e premi sull’icona () in alto a sinistra e seleziona la dicitura Ricevi, nella schermata che ti viene mostrata.
    Utilizzando la versione gratuita, ti viene data la possibilità di scansionare il codice QR:
    inquadra quello presente sullo schermo dell’altro cellulare per iniziare il trasferimento del file, che puoi consultare al completamento della condivisione, premendo il pulsante Visualizzare.

    Altre soluzioni per trasferire dati

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    Le soluzioni per trasferire dati tra smartphone Android non si limitano soltanto a quelle indicate nei paragrafi precedenti.
    Un altro metodo che puoi utilizzare, nel caso in cui tu possieda uno smartphone Samsung, è quello offerto dall’applicazione Smart Switch, utile per la condivisione di dati tra dispositivi Android.
    Se sei interessato a questo strumento, ti consiglio di leggere la mia guida dedicata all’argomento.

    Oltre a questo, puoi anche pensare di inserire la microSD del tuo cellulare all’interno di un altro, per copiare i dati tra loro.
    Ovviamente, questo metodo è possibile se entrambi i dispositivi supportano le memorie esterne.
    Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere la mia guida su come spostare le foto su SD.



    In generale, oltre a tutti i metodi sopra citati, puoi utilizzare i servizi di cloud, come ad esempio Google Drive, OneDrive o Dropbox, oppure servizi di trasferimento file tramite email, come WeTransfer.
    Ti ho parlato di tutti questi servizi in tante mie guide dedicate all’argomento, tra cui ti consiglio di leggere quella su come condividere file oppure quella su come condividere file online gratuitamente.

    Sincronizzazione dati di Android

    Un altro metodo che può esserti utile per trasferire dati tra due smartphone Android, è quello di utilizzare la sincronizzazione dati dell’account Google.
    Questa funzionalità permette di trasferire i contatti salvati, i dati delle app, il calendario, i dati di Google Chrome, le email, i file e tanto altro su un altro smartphone, in pochi e semplici passaggi.
    Nelle prossime righe, ti illustrerò la procedura da seguire per sfruttare questa funzionalità di Google.



    Aggiungere un account Google

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    Per sfruttare questa funzionalità, è necessario che tu sia in possesso di un account Google.
    In caso contrario, puoi consultare questa mia guida per crearne uno.
    Fatto ciò, devi associare l’account Google allo smartphone Android.



    Questa semplice procedura può essere eseguita avviando le Impostazioni di Android, tramite l’icona con il simbolo di un ingranaggio situata nella home screen.
    Adesso, accedi alla voce Utenti e account e premi sulla dicitura Aggiungi account.
    Nella nuova schermata, scegli la voce Google e segui la procedura a schermo digitando le credenziali di accesso dell’account Google.
    Inserisci quindi l’indirizzo email e la password e, nel caso in cui tu avessi attivato la verifica in due passaggi, utilizza uno dei metodi configurati, per confermare l’accesso all’account.

    Premi quindi sul pulsante Consenti e poi su Accetto, per confermare l’aggiunta dell’account sullo smartphone Android.



    Attivare la sincronizzazione dati

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    Adesso è il momento di attivare la sincronizzazione dei dati:
    apri le Impostazioni di Android, tramite l’icona con il simbolo di un ingranaggio nella home screen.
    Fai tap sulle voci Utenti e account > Google e premi sull’indirizzo email dell’account Google appena aggiunto.



    Se vuoi sincronizzare tutti i dati, sposta su ON tutte le levette che visualizzi a schermo oppure scegli di attivare sono le voci che preferisci.
    Fatto ciò, premi poi sul pulsante in basso Sincronizza ora.
    L’operazione richiederà qualche minuto, in base alla quantità di dati da sincronizzare.

    Condividere foto con Google Foto

    Tramite l’applicazione Google Foto, disponibile gratuitamente sul Play Store, puoi avviare il backup automatico di foto e video che si trovano nella memoria del cellulare e salvarli sul cloud del tuo account Google.
    In questo modo, eseguendo l’accesso con le tue credenziali su un qualsiasi altro smartphone Android, potrai accedere a tutti gli elementi multimediali che hai precedentemente conservato online.
    Se non conosci quest’app, puoi approfondire l’argomento leggendo questa mia guida.



    Questo servizio offerto da Google è completamente gratuito e non ha alcuna limitazione sullo spazio utilizzato, se si accetta di utilizzare l’opzione Alta qualità che supporta una risoluzione massima di 16MP per le foto e 1080p per i video.
    Se attivi, invece, la qualità Originale, verrà utilizzato lo spazio di Google Drive (15GB) che, se esaurito, necessita di un upgrade a pagamento a partire da 1,99 euro al mese per 100GB di spazio.

    Se sei interessato a Google Foto, scaricala tramite il link che ti ho fornito e premi prima sul pulsante Installa e poi su Apri.
    Avvia poi l’app tramite la sua icona nella home screen e premi sull’icona ().
    Dal menu che visualizzi, fai tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio e scegli la voce Backup e sincronizzazione.
    A questo punto, individua la dicitura Backup e sincronizzazione e sposta la levetta su ON, che vedi a fianco. Adesso, premi sulla voce Dimensioni caricamento e scegli l’opzione Alta qualità, per eseguire il backup gratuito e illimitato di foto e video, così come già anticipato nelle righe precedenti.



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    Non appena sarai connesso a una rete Wi-Fi, verrà eseguito il backup di tutti gli elementi multimediali presenti nella galleria dello smartphone Android.
    A questo punto, installa l’app Google Foto sull’altro cellulare Android e avviala tramite la sua icona nella home screen.



    Se gli account Google associati agli smartphone sono uguali, la sincronizzazione avviene in modo automatico, senza che venga richiesto alcun tuo intervento.
    Nel caso in cui fossero diversi, dopo aver avviato l’app, premi sull’icona () in alto a sinistra e fai tap sul nome dell’account Google che visualizzi nella schermata.
    Premi quindi sulla dicitura Aggiungi Account per due volte consecutive e segui la procedura a schermo per accedere con le credenziali del tuo precedente account Google su cui hai effettuato il backup dei file multimediali.

    Oltre al metodo sopra indicato, tramite Google Foto, puoi condividere anche i singoli file multimediali con altri utenti.
    Avvia, quindi, l’app ufficiale del servizio e premi sull’icona Condivisi che trovi in basso a destra.
    Nella nuova schermata, fai tap sull’icona con il simbolo [+], situata in alto a destra, e seleziona le foto e i video che vuoi condividere.



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    A questo punto, premi il pulsante Avanti e aggiungi il nome dell’utente (se salvato tra i tuoi contatti), il suo numero di telefono o la sua email, tramite il campo di testo A.
    Se vuoi, compila anche gli altri campi facoltativi, come il messaggio o il titolo, e conferma la condivisione premendo il pulsante Invia.



    Trasferire dati tra due smartphone Android tramite PC

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    Oltre a tutti i metodi che ti ho illustrato in questa mia guida, ti consiglio, infine, una soluzione che consiste nell’utilizzare un computer come intermediario per il trasferimento dei dati tra due smartphone Android.



    In tal caso, puoi ripiegare sulla semplice connessione via cavo USB oppure utilizzare software proprietari o di terze parti, come ad esempio AirDroid, che si interfacciano con i cellulari per garantire il trasferimento dei dati.
    A tal proposito, ti consiglio di leggere le mie guida su come trasferire foto da Android a PC o come trasferire file su Android, che ti chiariranno meglio l’intero argomento.

    come videochiamare con android



    come videochiamare con android

    Dopo anni di onorato servizio, hai deciso di “mandare in pensione” il tuo vecchio iPhone e acquistare un nuovo smartphone.
    Questa volta, però, le tue scelte sono ricadute su un dispositivo Android, affidandoti per la prima volta al celebre sistema operativo del robottino verde.
    Con il passare delle settimane, ti stai sempre più abituando alle funzionalità del tuo nuovo smartphone, ma non hai ancora capito come poter chiamare e videochiamare gratuitamente tramite Internet, così come facevi con FaceTime su iPhone.

    Se le cose stanno effettivamente così, sarai contento di sapere che esistono numerose applicazioni da scaricare gratuitamente sul tuo device e che consentono sia di scambiare semplici messaggi di testo che di effettuare chiamate e videochiamate sfruttando la connessione Internet.
    Inoltre, alcune di queste, permettono anche di lasciare un videomessaggio qualora il contatto non risponda alla chiamata.
    Interessante, vero?



    Se non vedi l’ora di saperne di più e approfondire l’argomento, non perdere altro tempo prezioso e lascia che ti spieghi come videochiamare con Android.
    Tutto quello che devi fare è metterti comodo, prenderti cinque minuti di tempo libero e dedicarti alla lettura dei prossimi paragrafi.
    Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e mettendole in pratica, ti assicuro che riuscirai a fare tutte le videochiamate che desideri.
    A me non resta altro che augurarti buona lettura e, soprattutto, farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Google Duo
    • Skype
    • WhatsApp
    • Facebook Messenger
    • Altre soluzioni per videochiamare con Android

    Google Duo

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    Tra le migliori soluzioni per videochiamare con Android c’è Google Duo, un’applicazione che, solitamente, è installata di “serie” sui dispositivi equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
    Se così non fosse, è possibile scaricarla gratuitamente dal Play Store.

    Prima di spiegarti nel dettaglio come usare Google Duo, devi sapere che con quest’ultima è possibile fare videochiamate ai contatti che, a loro volta, hanno scaricato l’applicazione sul proprio dispositivo, compresi coloro che hanno un iPhone/iPad.
    È necessario avere una connessione Internet attiva.



    Per videochiamare con Google Duo, individua l’app nella home screen del tuo dispositivo e avviala facendo tap sulla sua icona (una videocamera bianca su sfondo blu).
    Al primo avvio, premi sul pulsante Accetto per utilizzare Duo con l’account Google associato al tuo dispositivo Android, dopodiché premi sul pulsante Consenti per permettere all’app di inviare e visualizzare SMS, altrimenti fai tap sulla voce Nega per impedirne l’accesso.

    Nella schermata Configura Duo con il tuo numero di telefono, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito e premi sul pulsante Accetto.
    Entro pochi istanti riceverai un SMS contenente un codice di verifica di 6 cifre da inserire nel campo Codice di verifica e utile per confermare la tua identità.
    Infine, premi per tre volte consecutive sul pulsante Consenti per consentire a Duo di accedere ai tuoi contatti, alla fotocamera e al microfono del tuo dispositivo.



    Adesso sei pronto per avviare la tua prima videochiamata con Duo.
    Per prima cosa, assicurati che sia selezionata l’icona della videocamera, dopodiché fai tap sulla voce Cerca contatti e seleziona uno dei contatti visibili nella sezione Connettiti a Duo per avviare una videochiamata.
    Se la persona che hai chiamato non risponde, facendo tap sul pulsante Lascia un messaggio, puoi lasciare un videomessaggio che il destinatario potrà visualizzare non appena disponibile.
    Dopo aver registrato il videomessaggio, premi sull’icona dell’aeroplano di carta per inviarlo o fai tap sulla voce Registra di nuovo per ripetere la registrazione.

    Se, invece, il contatto che intendi videochiamare non utilizza Duo, fai tap sulla voce Invita presente accanto al suo nome per inviare un invito tramite SMS, Email o altri servizi di messaggistica come WhatsApp.



    Skype

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    Skype, il celebre servizio VoIP di proprietà di Microsoft, è disponibile anche sotto forma di applicazione per dispositivi Android e consente di effettuare chiamate e videochiamate gratuite tramite Internet verso altri utenti Skype.



    Se ritieni Skype la soluzione più adatta alle tue esigenze, avvia quest’ultima premendo sulla sua icona (la “S” bianca su sfondo azzurro) presente nella home screen del tuo dispositivo.
    Pigia, quindi, sui pulsanti Inizia e Accedi o crea account, inserisci i dati d’accesso al tuo account nei campi Email, telefono o Skype e Password e premi sul pulsante Accedi.
    Se, invece, non hai ancora un account Skype, individua la voce Non hai un account?, seleziona l’opzione Fai clic qui per crearne uno e scegli se registrarti utilizzando il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo email.
    Per la procedura dettagliata, puoi leggere la mia guida su come creare un account Microsoft.

    Al primo accesso, scegli il tema da applicare a Skype tra Chiaro e Scuro, premi sul pulsante Consenti per consentire a Skype di accedere ai tuoi contatti e fai nuovamente tap sul pulsante Consenti per abilitare l’utilizzo del microfono e della fotocamera del tuo dispositivo. Per avviare una videochiamata, fai tap sulla voce Contatti presente nel menu in basso, scegli il contatto da chiamare e premi sull’icona della videocamera in alto a destra per avviare la videochiamata.



    Se, invece, la persona che intendi videochiamare non è presente nei tuoi contatti, fai tap sulla voce Contatti, premi sull’icona dell’omino in basso a destra e inseriscine il nome Skype, il nome completo, l’indirizzo email o il numero di telefono nel campo Cerca, dopodiché fai tap sull’icona della lente d’ingrandimento per avviare la ricerca e premi sul pulsante Aggiungi relativo alla persona di tuo interesse.

    WhatsApp

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    WhatsApp, uno dei servizi di messaggistica più popolari, oltre a consentire di inviare messaggi di chat, messaggi vocali e di effettuare chiamate, consente anche di videochiamare gratuitamente i contatti presenti nell’applicazione.



    Dopo aver scaricato WhatsApp sul tuo smartphone o tablet, avvia l’applicazione facendo tap sulla sua icona (la cornetta bianca su sfondo verde), premi sul pulsante Accetta e Continua per accettare le condizioni d’uso del servizio, fai tap sul pulsante Continua per consentire a WhatsApp di accedere ai tuoi contatti e, nella nuova schermata visualizzata, indica il tuo paese di residenza tramite il menu a tendina Scegli un paese.

    Adesso, inserisci il tuo numero di telefono nel campo Numero di telefono e premi sul pulsante Avanti per ricevere un codice di 6 cifre, utile a verificare la tua identità.
    Inserisci, quindi, il codice di verifica ricevuto nel campo apposito, digita il tuo nome, aggiungi (se lo desideri) una foto di profilo e premi sul pulsante Avanti per completare la configurazione di WhatsApp.



    Per videochiamare, fai tap sulla voce Chiamate in alto a destra, premi sull’icona della cornetta, individua il contatto che intendi chiamare e fai tap sulla relativa icona della videocamera per avviare la videochiamata.

    In alternativa, se hai recentemente chattato con la persona che intendi chiamare, fai tap sulla scheda Chat in alto, premi sulla foto del contatto di tuo interesse e premi sull’icona della videocamera.
    Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come funziona WhatsApp.



    Facebook Messenger

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    Se tu e il contatto che intendi chiamare avete un account su Facebook, per effettuare una videochiamata puoi prendere in considerazione Messenger, il servizio di messaggistica del celebre social network.



    Se l’applicazione di Messenger è già installata sul tuo smartphone o tablet, avviala facendo tap sulla sua icona (la nuvoletta azzurra su sfondo bianco) presente in home screen.
    Se così non fosse, avvia il Play Store, cerca l’applicazione tramite il campo di ricerca in alto e, una volta individuata, fai tap sul pulsante Installa.
    Per la procedura dettagliata, puoi leggere la mia guida su come scaricare Messenger.

    Adesso, inserisci i dati associati al tuo account Facebook nei campi Numero di telefono o indirizzo email e Password e premi sul pulsante Accedi.
    Se, invece, non ti sei mai registrato su Facebook e non hai un account, fai tap sul pulsante Crea un nuovo account e segui la procedura di registrazione.
    Per approfondire l’argomento, puoi leggere la mia guida su come funziona Messenger senza Facebook.



    Dopo aver effettuato l’accesso al tuo account, premi sul pulsante Attiva per trovare i tuoi contatti telefonici su Messenger e fai tap sul pulsante Consenti per consentire a Messenger di accedere ai tuoi contatti, dopodiché fai tap sulla voce OK per abilitare anche la funzione di invio e ricezione SMS, altrimenti premi sull’opzione Non ora.

    Completa la configurazione di Messenger, sei pronto per avviare una videochiamata.
    Per procedere, fai tap sull’icona della cornetta presente nel menu in basso, individua il contatto di tuo interesse e premi sull’icona della videocamera per avviare la videochiamata.
    Se non visualizzi la persona che vuoi chiamare nell’elenco dei tuoi contatti, fai tap sulla voce Cerca in alto, inserisci il nome del contatto da chiamare e fai tap sulla sua foto.
    Nella nuova schermata visualizzata, fai tap sull’icona della videocamera in alto per avviare la videochiamata e, se ancora non l’hai fatto, consenti a Messenger di usare il microfono e la fotocamera del tuo dispositivo premendo sul pulsante Consenti.

    Altre soluzioni per videochiamare con Android

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    Se le applicazioni che ti ho indicato nei paragrafi precedenti non hanno completamente soddisfatto le tue esigenze, devi sapere che esistono altre soluzioni per videochiamare con Android.
    Di seguito ti elenco altre applicazioni valide che puoi prendere in considerazione.

    • Viber:
      è un’altra applicazione di messaggistica istantanea che consente di effettuare chiamate e videochiamate gratuite tramite Internet verso gli utenti che hanno installato l’applicazione.
      Per approfondire il suo funzionamento, ti lascio alla mia guida su come funziona Viber.
    • Instagram:
      forse non tutti sanno che con Instagram, il celebre social network fotografico, è possibile anche effettuare chiamate e videochiamate tra utenti.
      Leggendo la mia guida su come funziona Instagram, puoi approfondire l’argomento.
    • Hangouts:
      è un’altra soluzione di casa Google per inviare messaggi, chiamare e videochiamare tramite Internet.
      L’ideale per gli utenti che hanno la necessità di effettuare videochiamate di gruppo.
      Per saperne di più, puoi leggere la mia guida su come funziona Hangouts.
    • Discord:
      è un’applicazione utilizzata principalmente dagli appassionati di videogiochi online.
      Consente non solo di inviare messaggi di chat ma anche di effettuare chiamate e videochiamate verso gli altri utenti registrati al servizio.

    i migliori navigatori android



    i migliori navigatori android

    Avere a disposizione uno smartphone Android ti permette di poter scaricare sempre nuove applicazioni per far fronte a qualsiasi tipo di esigenza.
    Il punto di forza di Android, te ne sarai accorto senz’altro se possiedi uno smartphone con il sistema operativo Google, è infatti l’ampia disponibilità di applicazioni all’interno del PlayStore.
    La possibilità di poter personalizzare lo smartphone, mettendo di lato alcune applicazioni predefinite del proprio dispositivo per utilizzarne altre a proprio piacimento, è una caratteristica apprezzata da moltissimi utenti del sistema operativo con il robottino verde.

    Tra le applicazioni più scaricate sul Play Store di Google vi sono infatti i navigatori.
    L’applicazione predefinita su smartphone Android sarebbe Google Maps, trattandosi dell’applicazione ufficiale Google, ma spesse volte mi è stato chiesto di scrivere una guida su .it per consigliare l’installazione di altri navigatori popolari, in alternativa a Google Maps per l’appunto.



    Come dici?
    L’argomento interessa molto anche a te e vorresti saperne di più?
    D’accordo, allora:
    detto, fatto.
    Quest’oggi voglio infatti dedicarmi al vasto mondo delle applicazioni Android e in particolare desidero parlarti di quali sono i migliori navigatori Android scaricabili sotto forma di app.
    Ti parlerò quindi nel dettaglio dei navigatori Android popolari elencandoti nel dettaglio le loro caratteristiche degne di nota.
    Sei dunque pronto per scoprire quali sono i migliori navigatori Android?
    Prendi quindi il tuo fidato smartphone e prova assieme a me le applicazioni che ti consiglierò nelle righe che seguono:
    sono sicuro che troverai quella che fa per te.
    Prima di iniziare voglio come al solito augurarti una buona lettura.

    Google Maps

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    Google Maps è l’applicazione considerata da molti come la migliore in assoluto per la navigazione in quanto si tratta del celebre servizio di mappe targato Google.
    L’applicazione è inclusa di default in alcuni smartphone Android e permette di visualizzare le mappe con le strade di tutto il mondo sfruttando la connettività Wi-Fi e il GPS.

    Tra le sue funzioni più interessanti, oltre alla visualizzazione interattiva delle mappe, vi sono la possibilità di ottenere indicazioni stradali per arrivare ad una determinata destinazione a piedi, in auto o con i mezzi pubblici e la funzione Luoghi che permette di conoscere informazioni sui locali, ristoranti, alberghi, negozi e scoprire luoghi interessanti che si trovano nei paraggi.
    Tale sezione di Google Maps, che funge da guida locale, è senz’altro ben fatto ed è inoltre curata dagli utenti attraverso recensioni e foto.
    Ciascun utente di Google Maps può infatti dare il proprio contributo caricando immagini, aggiungendo dettagli mancati, o scrivendo recensioni:
    in questo modo migliorerà sensibilmente l’esperienza d’uso dell’applicazione.



    Trattandosi del navigatore Android per eccellenza si tratta di un’applicazione molto completa, accurata e affidabile, oltre ad essere completamente gratuita.
    Google Maps permette inoltre di scaricare le mappe per l’accesso in modalità offline.

    Una tra le altre caratteristiche degne di nota di Google Maps è l’integrazione con il servizio Google Now di cui ti ho parlato nel dettaglio in una mia guida:
    potrai così utilizzare l’applicazione tramite comandi vocali e ricevere informazioni sulla destinazione con consigli pensati su misura per te.
    Volendo proprio trovare un difetto a Google Maps, all’applicazione è da attribuirsi la mancanza di informazioni relative ai limiti di velocità e agli autovelox.



    Puoi scaricare Google Maps da questo link che rimanda al Google Play Store.

    NavMii

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    NavMii è senza ombra di dubbio uno tra i migliori navigatori per Android gratuiti.  L’applicazione presenta però banner pubblicitari tramite il quale si supporta e permette di visualizzare le mappe anche in modalità offline.

    NavMii è in sostanza un ottimo navigatore Android per chi è alla ricerca di un navigatore che abbia anche una componente social di base:
    l’applicazione permette infatti di indicare segnalazioni su incidenti, errori della mappa, ingorghi, lavori in corso, autovelox e molto altro ancora.



    Per quanto riguarda la navigazione, Navmii offre anche informazioni sul traffico in tempo reale, permette di ricercare punti di interesse da visitare e offre al guidatore un punteggio sulla sua guida.
    La visualizzazione delle strade è disponibile sia in modalità 3D che 2D e l’attivazione della modalità notturna può essere impostata su manuale o automatico.

    L’applicazione per la navigazione NavMi permette di ottenere indicazioni stradali (anche vocali) per tutte le destinazioni d’Italia.
    La app è basata sui dati crowd-powered di OpenStreetMap, un sistema di mappe creato da oltre 350.000 utenti volontari.
    Questo assicura un’altissima fedeltà ed un aggiornamento costante dei contenuti.
    Si tratta quindi di uno tra i migliori navigatori Android da provare sicuramente.



    Puoi scaricare NavMii tramite questo link che rimanda al Google Play Store.

    Sygic GPS Navigation & Maps

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    Sygic GPS Navigation & Maps è un’applicazione avanzata per dispositivi Android che offre mappe TomTom in modalità di visualizzazione 3D e una navigazione con indicazioni vocali passo-passo.

    Tra tutte le applicazioni di navigazione presenti sul Play Store di Google, Sygic è un’applicazione che offre funzionalità avanzate:
    informazioni e avvisi sulla presenza di rilevatori di velocità, suggerimenti per il parcheggio con informazioni su disponibilità e prezzi, per esempio.
    Sygic offre anche la possibilità di ricevere avvisi sulla sicurezza in caso di tornanti, passaggi a livello o strade segnalate come potenzialmente pericolose.
    È inoltre possibile scaricare le mappe per una visualizzazione e un utilizzo dell’app in modalità offline.



    Tra le altre funzioni principali, vi è la possibilità di visualizzare delle precise informazioni sul traffico in tempo reale, una funzione di ricerca avanzata per luoghi e attività e la possibilità di proiettare le indicazioni stradali sul parabrezza.

    L’applicazione può essere utilizzata anche per la navigazione a piedi, dal momento che offre informazioni sulle principali attrazioni turistiche.
    Inoltre, attraverso il sistema di condivisione del percorso in tempo reale, è possibile condividere il proprio percorso pianificato, l’orario previsto di arrivo e la posizione attuale su una mappa.



    Sygic è infatti la soluzione ideale per chi cerca un’applicazione professionale per trasformare il proprio smartphone Android in un navigatore GPS degno di tale nome.
    Alcune funzionalità avanzate (come la possibilità di proiettare le indicazioni stradali sul parabrezza) sono però incluse soltanto nella versione a pagamento dell’applicazione.
    All’avvio dell’app, infatti, verrà offerta la possibilità di provare l’app nella sua forma completa attraverso una versione di prova gratuita della durata di 7 giorni.
    Al termine della versione di prova, per continuare ad usufruire di tutte le funzionalità dell’app occorrerà acquistare una licenza.

    I prezzi di Sygic vanno dai 16,99€ per l’acquisto della versione Premium per le mappe d’Europa, fino ai 29,99€ per l’acquisto della Versione Premium e della funzionalità Traffic (ricerca di percorsi più rapidi) in maniera illimitata.



    Scarica Sygic da questo link che rimanda al Google Play Store.

    Waze

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    Waze è un’applicazione gratuita per la navigazione che è piuttosto nota per le sue numerose funzionalità social.
    Fin dalla nascita dell’applicazione, Waze si è sempre distinta per essere un’applicazione basata sulle segnalazioni degli utenti.
    Se viaggiando si incontra un rallentamento, un incidente o un autovelox, è possibile effettuare una segnalazione che, in tempo reale, sarà visibile da tutti gli utilizzatori dell’applicazione.
    Lo spirito di Waze è sempre stata la condivisione di informazioni e tale spirito non ha fatto altro che evolvere l’app in tal senso, attraverso l’introduzione di sempre nuove funzionalità social.

    In quanto applicazione per la navigazione, Waze offre informazioni sui percorsi più brevi e permette di monitorare il traffico in tempo reale.
    Tra le altre funzioni disponibili vi è la possibilità di segnalare i prezzi della benzina dei rifornimenti.
    Inoltre voglio segnalarti la funzionalità ETA di Waze che permette di condividere le informazioni sul proprio viaggio agli amici presenti nell’applicazione.



    Proprio per via della natura social di Waze non manca inoltre la possibilità di collegare il proprio account Facebook all’applicazione, potendo così scoprire chi, tra i propri contatti presenti nel social network di Mark Zuckerberg, utilizza Waze come applicazione per la navigazione.

    Waze è scaricabile dal Play Store di Google tramite questo link.



    Here WeGo

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    Una tra le migliori applicazioni di navigazione gratuite è senz’altro Here WeGo, applicazione per smartphone Android che si fa notare per la sua interfaccia utente chiara e accattivante, seppur ricca di funzionalità.



    Una tra le funzionalità più interessanti di HereWeGo è accessibile facendo tap sul pulsante Vicino.
    Attraverso questo strumento sarà possibile effettuare la ricerca di servizi utili presenti nelle vicinanze:
    interagendo con l’applicazione potremo infatti cercare servizi quali taxi, farmacie, parcheggi, punti di noleggio auto e tanti altri punti di interesse di ricerca e utilizzo frequente.

    Il sistema di navigazione di HereWeGo offre la possibilità di cercare e indicare il percorso da effettuare in auto, con i mezzi pubblici, in taxi, in bici oppure anche a piedi.



    L’applicazione permette inoltre il download delle mappe offline, permettendoci di utilizzare lo strumento di navigazione senza consumare traffico Internet.
    Ovviamente però in modalità offline non sarà possibile avere informazioni in tempo reale sul traffico.
     HereWeGo offre anche informazioni sui limiti di velocità e un avviso sonoro notificherà il guidatore nel momento in cui tale limite verrà superato.

    Inoltre la qualità delle mappe di HereWeGo è di altissimo livello e la presenza delle numerose funzionalità citate rende quest’app una tra le migliori app per la navigazione presenti sul Play Store di Google, probabilmente al pari di Google Maps.



    Scarica HereWe Go da questo link che rimanda al Google Play Store.

    migliori sfondi android



    migliori sfondi android

    Hai appena comprato un nuovo smartphone Android e ti stai divertendo un mondo a personalizzarlo.
    Hai già cambiato launcher, icone e widget della home screen, ma non sei ancora riuscito a trovare uno sfondo in grado di soddisfare i tuoi gusti:
    quelli inclusi di default sul telefono sono un po’ troppo anonimi e su Internet non riesci a trovarne di interessanti.
    Beh, mi sembra chiaro che hai bisogno di una mano:
    che ne dici se ti aiuto io?

    Se mi dedichi cinque minuti del tuo tempo, posso segnalarti quelle che, a mio modesto avviso, sono le app che permettono di scaricare i migliori sfondi Android.
    Dopodiché, sempre se sei d’accordo, posso indicarti alcuni siti Web grazie ai quali reperire e scaricare wallpaper di ogni genere in pochi tap.
    Qualunque sia la soluzione che deciderai di adottare, puoi stare certo di una cosa:
    al termine di questa lettura potrai divertirti tantissimo nel personalizzare il tuo dispositivo con sfondi originali e divertenti.



    Dato che ti sento già “scalpitare”, direi di non perderci ulteriormente in chiacchiere e di addentrarci subito nel cuore di questo post.
    Sei d’accordo?
    Perfetto, allora mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per vagliare le varie soluzioni che trovi elencate qui sotto e scegli l’app o il sito Web che ti piace di più per scaricare sfondi su Android.
    Buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

    Indice

    • App per scaricare sfondi su Android
    • Siti per scaricare sfondi su Android

    App per scaricare sfondi su Android

    Ci sono numerose app per scaricare sfondi su Android:
    eccone alcune fra le più interessanti, tutte gratuite ed estremamente facili da usare.
    Cosa aspetti?
    Scaricale sul tuo device e provale sùbito per i wallpaper più adatti al tuo device!



    Google Sfondi

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    Non potevo iniziare questa disamina se non parlando di Google Sfondi, l’applicazione sviluppata da Google grazie alla quale è possibile scaricare gratuitamente sfondi di ogni genere e senza dover essere interrotti da fastidiosi banner pubblicitari.
    Lascia che ti spieghi come utilizzarla al meglio.



    Dopo aver scaricato Google Sfondi sul tuo smartphone o sul tuo tablet, avvia l’app premendo sul pulsante Apri o facendo tap sulla sua icona collocata nella home screen del tuo device; scorri la schermata iniziale per visualizzare le categorie disponibili e premi su uno dei box per accedere agli sfondi di una determinata categoria (es.
    Natura, per scaricare degli sfondi mozzafiato riguardanti la natura o Città, per effettuare il download di sfondi riguardanti le metropoli più belle al mondo).

    Dopo aver individuato lo sfondo che fa al caso tuo, premi sulla sua anteprima, premi sulla voce Imposta sfondo (in alto a destra) e, nel riquadro che compare, fai tap su una delle voci disponibili per impostare lo sfondo selezionato:
    Schermata Home per impostare lo sfondo nella home screen, Schermata di blocco per impostarlo nella lock screen o Entrambe, per impostare lo sfondo sia nella schermata home che in quella di blocco.



    Sfondi HD – Walli Wallpapers

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    Sfondi HD – Walli Wallpapers è un’altra app per sfondi che ti consiglio di scaricare sul tuo dispositivo Android.
    Il pregio di questa soluzione semi-gratuita riguarda l’originalità dei wallpaper che vi sono inclusi, i quali sono stati creati da dei veri e propri artisti.
    Definisco Walli Wallpapers una soluzione semi-gratuita, in quanto è possibile rimuovere i banner pubblicitari (inclusi nella versione free) e ricevere in anteprima nuove feature in anteprima soltanto acquistando la versione Pro dell’app, che costa 2,29 euro.



    Dopo aver scaricato Walli Wallpapers sul tuo dispositivo, avvia la app e premi su una delle voci situate in alto:
    Categories, per navigare fra le numerose categorie disponibili; Recent, per visualizzare gli sfondi caricati di recenti; Popular, per scaricare gli sfondi più popolari del momento o Featured, per visualizzare gli sfondi in primo piano.

    Dopo aver individuato uno sfondo che fa al caso tuo, fai tap sulla sua anteprima per visualizzare i pulsanti Download e Set as Wallpaper che, una volta pigiati, permettono rispettivamente di scaricare e impostare come sfondo il wallpaper selezionato.



    Backdrops

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    Se stai cercando un’applicazione che possa permetterti sia di scaricare sfondi che caricarne di personalizzati, Backdrops potrebbe essere la soluzione adatta a te.
    Questa app semi-gratuita contiene centinaia di sfondi interessanti che è possibile scaricare gratuitamente, nonché alcuni sfondi Premium che è possibile sbloccare effettuando acquisti in-app a partire da 1,09 euro per elemento.



    Dopo aver scaricato Backdrops sul tuo dispositivo, apri la app e, nella sua schermata d’avvio, premi sul bottone Accedi per eseguire l’accesso con il tuo account Google, o fai tap su Skip se vuoi saltare il login (perderai però funzioni come quella che permette di sincronizzare i wallpaper preferiti su tutti i device).

    Dopo aver scelto se effettuare o meno il login, premi su una delle icone che visualizzi a schermo per accedere ai contenuti offerti da Backdrops:
    fai quindi tap sul simbolo del mappamondo per visualizzare contenuti provenienti da ogni parte del pianeta; premi sul simbolo della bussola per visualizzare i contenuti del giorno; fai tap sul simbolo delle immagini per comprare sfondi a pagamento, oppure premi sul simbolo del cuore per visualizzare i tuoi contenuti preferiti.
    Se vuoi visualizzare i contenuti per categoria, premi sul simbolo (≡), premi sulla voce Categories che compare nel menu laterale di sinistra e seleziona una categoria di tuo gradimento.



    Dopo aver individuato uno sfondo che ti piace, premi su di esso per visualizzarne l’anteprima e premi sul bottone Save per salvarlo sul dispositivo, sul bottone Favorite per salvarlo nei preferiti o sul bottone Set per impostarlo direttamente come sfondo del tuo device.

    Tapet

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    Gli sfondi presenti nelle app che ti ho illustrato finora non ti hanno particolarmente soddisfatto?
    In tal caso perché non provi a creare tu stesso degli sfondi originali e divertenti?
    Se decidi di cimentarti in questa attività, Tapet è l’app che potrebbe fare al caso tuo.
    Questa soluzione semi-gratuita consente di accedere a un generatore di sfondi che permette di realizzare in modo semplice e veloce dei meravigliosi sfondi, anche in Material Design.
    Per accedere a tutte le fantasie, creare tavolozze di colori personalizzate e usufruire di altre funzionalità avanzate è però necessario acquistare la versione completa della app, che costa 3,39 euro.

    Dopo aver scaricato Tapet sul tuo dispositivo Android, avviala e segui il breve tutorial che visualizzi a schermo, grazie al quale potrai prendere dimestichezza con i tool che sono inclusi nell’app.
    Dopodiché premi sulla voce Fatto, fai uno swipe da sinistra verso destra per cambiare colore allo sfondo in modo casuale (puoi anche cambiare il colore di sfondo manualmente, premendo sul simbolo della tavolozza) ed effettua uno swipe da destra verso sinistra per cambiare la fantasia del wallpaper che stai creando.



    Per “switchare” da un tema all’altro, scorri il dito nel senso verticale e attendi che venga caricata la fantasia precedente o quella successiva. Non appena sarai soddisfatto del wallpaper che hai creato, fai tap sul segno di spunta per impostare sul tuo device lo sfondo appena realizzato o, in alternativa, premi sul simbolo del floppy disk per salvarlo o sul simbolo della condivisione per condividerlo con altri utenti.

    Altre app per scaricare sfondi

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    Le applicazioni che ti ho elencato finora non ti hanno lasciato molto soddisfatto?
    Non gettare la spugna proprio ora! Dai un’occhiata alle seguenti app gratuite e prova quelle che ti piacciono di più:
    magari riuscirai a trovare una soluzione che possa fare al caso tuo.

    • InsWall (Android) — questa app gratuita non solo permette di scaricare oltre 1.000 sfondi in HD, ma consente anche di realizzarne di propri.
      InsWall può essere scaricata in modo gratuito, ma per accedere a tutti gli sfondi è necessario procedere con acquisti in-app a partire da 1,09 euro per elemento.
    • Resplash (Android) — questa app gratuita è particolarmente ricca di sfondi ad alta risoluzione:
      la libreria vanta oltre 100.000 wallpaper, uno più bello dell’altro.
      Resplash permette non solo di scaricare gli sfondi manualmente, ma di impostarli direttamente nell’app.
      Per sbloccare tutti gli sfondi, bisogna effettuare acquisti in-app a partire da 0,79 euro per elemento.
    • Sfondi HD (Android/iOS) — questa app dal design minimale offre catalogo di sfondi particolarmente ricco che viene ampliato regolarmente con l’aggiunta di nuovi wallpaper.
      Gli sfondi sono tutti gratuiti e sono stati organizzati in 30 categorie per facilitarne la consultazione.
    • Zedge (Android/iOS) — grazie a questa app non solo è possibile scaricare fantastici sfondi e wallpaper, ma anche alcune fantastiche suonerie (come ti ho spiegato in questo tutorial).
      Zedge è disponibile anche sotto forma di servizio online, te ne parlerò in modo approfondito un po’ più avanti, sempre in questo post.



    Siti per scaricare sfondi su Android

    Non ti va di scaricare sul tuo dispositivo un’app per salvare sfondi?
    Non c’è problema, puoi fare ciò direttamente dal browser che utilizzi sul tuo dispositivo Android, basta che tu visiti i siti per scaricare sfondi che trovi elencati di seguito, i quali potrebbero fare proprio al caso tuo.

    Android Wallpape.rs

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    Stai cercando un sito che permetta di scaricare sfondi sulla natura in modo semplice e intuitivo?
    Android Wallpape.rs potrebbe rappresentare la soluzione più adatta a te.
    Android Wallpape.rs è caratterizzato da un’interfaccia a scacchi molto “pulita” e minimale, che è quasi totalmente priva di pulsanti, menu e quant’altro:
    per scaricare uno sfondo, basta fare tap sulla sua anteprima, premere sul suo nome e procedere al download dell’immagine come si farebbe con qualsiasi altra foto visualizzata nel browser del proprio device Android (o del proprio PC).

    Per individuare gli sfondi che sono stati caricati di recente su Android Wallpaper, premi sul simbolo del calendario, mentre per individuare gli sondi più popolari del momento premi sul simbolo del cuore. Android Wallpape.rs è disponibile anche sotto forma di applicazione gratuita, conosciuta con il nome di Muzei.



    Zedge

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    Un altro sito Internet che ti consiglio di visitare per scaricare sfondi sul tuo device Android è Zedge, un servizio online che permette di cercare tanti sfondi da utilizzare per personalizzare e abbellire il proprio dispositivo.
    Zedge vanta la presenza di oltre 9 milioni di wallpaper gratuiti di ogni genere e, come se ciò non bastasse, offre anche il download di numerose suonerie (se ricordi, te ne ho già parlato nel tutorial in cui spiego come scaricare suonerie gratis).



    Dopo esserti collegato alla pagina principale di Zedge, fai tap su una delle voci disponibili per navigare nei contenuti del sito:
    Categories, per individuare sfondi selezionando una delle 21 categorie disponibili; Featured, per visualizzare gli sfondi in primo piano; Recent, per visualizzare gli sfondi che sono stati caricati di recente o Popular, per individuare gli sfondi più popolari del momento.

    Non appena avrai individuato uno sfondo di tuo gradimento, premi sulla sua anteprima, fai tap sulla voce Download che compare in basso e attendi che l’immagine venga scaricata sul tuo dispositivo, pronta ad essere impostata come sfondo di home screen e/o lock screen.
    Se vuoi, puoi visualizzare gli sfondi (ed eventualmente anche le suonerie) che hai scaricato con Zedge facendo tap sul simbolo (≡) e premendo sulla voce Download History.



    Come ti ho indicato nel capitolo precedente, Zedge è disponibile anche sotto forma di applicazione gratuita per Android e iOS.

    MobileWalls

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    MobileWalls è un altro sito che ti consiglio di visitare e grazie al quale è possibile scaricare gratuitamente sfondi che siano ottimizzati per il proprio dispositivo Android (oltre che per iOS e Windows 10 Mobile).
    Su MobileWalls sono presenti sfondi di ogni genere:
    wallpaper che riguardano la natura, i videogiochi, lo sport, la musica, gli animali e molte altre tematiche.

    Dopo esserti collegato alla pagina iniziale di MobileWalls, fai tap sulla voce Android e, nel menu a tendina che visualizzi a schermo, seleziona il nome del dispositivo che è in tuo possesso.
    Dopodiché fai tap sul simbolo (≡) che trovi in alto a destra e, nel menu che compare lateralmente a sinistra, seleziona una delle categorie disponibili su MobileWalls.



    Non appena avrai individuato uno sfondo che fa al caso tuo, premi sul bottone Download Now per visualizzarlo a schermo interno e scarica l’immagine facendo un tap prolungato sul wallpaper e selezionando la voce Scarica immagine nel menu che compare a schermo.

    Unsplash

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    Pur non essendo stato pensato in maniera specifica per i device Android, Unsplash è un sito che ti consiglio vivamente di prendere in considerazione:
    raccoglie foto ad altissima risoluzione che si possono usare come wallpaper per computer, smartphone e tablet e che – cosa altrettanto interessante – si possono scaricare e utilizzare liberamente in quanto non coperti da copyright (vengono rilasciate sotto licenza Creative Commons Zero).

    Per scaricare uno sfondo da Unsplash, non devi far altro che collegarti alla pagina iniziale del sito e selezionare una delle categorie elencate in alto (es. Nature per gli sfondi dedicati alla natura o Landscape per i paesaggi).
    Dopodiché individua le immagini di tuo gradimento e procedi al loro download premendo sull’icona della freccia collocata sotto la loro miniatura ed eseguendo il salvataggio delle immagini tramite l’apposita funzione del tuo browser.



    suonerie android



    suonerie android

    Sei stanco della solita suoneria del tuo smartphone Android?
    Vorresti cambiarla con qualcosa di diverso ma non sai quali app utilizzare?
    No problem, ti do una mano io.
    Esistono tantissime applicazioni che permettono di scaricare suonerie a costo zero e impostarle sullo smartphone senza impazzire dietro configurazioni complicate.
    Avrai solo l’imbarazzo della scelta, te lo garantisco.

    Che tu vada alla ricerca di semplici suonerie Android o di suoni da utilizzare come notifica o sveglia, sei capitato nel posto giusto al momento giusto.
    Qui sotto trovi una lista di app che permettono di scaricare, configurare e in alcuni casi perfino creare delle suonerie in maniera estremamente semplice e veloce, tutto gratis e senza dover sottoscrivere abbonamenti di alcun genere.
    Non devi far altro che cercare il brano o il tono di notifica di tuo interesse, scaricarlo sul telefono e impostarlo come suono o suoneria predefinita.
    Per istruzioni più dettagliate, continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.



    Nota: il download, abusivo, di suonerie protette da copyright può violare le norme relative al diritto d’autore.
    Preciso che non è assolutamente mia intenzione incentivare la pirateria e, pertanto, non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che potrebbe essere fatto delle app segnalate in questo post.

    Zedge

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    Se stai cercando delle suonerie Android da scaricare gratuitamente sul tuo smartphone, apri il Google Play Store e cerca subito Zedge: l’applicazione più popolare al mondo per il download di suonerie, toni di notifica e sfondi.

    Dopo averla scaricata e aver accettato le sue condizioni d’uso, sfoglia le suonerie disponibili nella app premendo prima sul pulsante menu (l’icona con le tre linee orizzontali che si trova in alto a sinistra) e poi sulla voce Ringtones collocata nella barra che compare di lato.
    La lista delle suonerie è suddivisa in schede:
    in quella Featured trovi le suonerie selezionate dallo staff di Zedge, in Popular trovi le suonerie più popolari del momento, mentre in Recent ci sono elencate le suonerie aggiunte più di recente nell’applicazione.
    Se preferisci sfogliare le suonerie in base al loro genere musicale di appartenenza, recati nella scheda Categories.



    Una volta individuata la suoneria (o il tono di notifica) che potrebbe interessarti, seleziona il suo nome e premi il pulsante Play per ascoltarne un’anteprima in streaming.
    Dopodiché, se sei convinto della tua scelta, premi sul pulsante con la freccia e la suoneria verrà scaricata istantaneamente sul tuo smartphone.

    A download completato, premi il pulsante con il segno di spunta e scegli se impostare il brano come suoneria predefinita (Ringtone), suoneria specifica per un contatto (Contact), suono di notifica (Notification) o sveglia predefinita (Alarm).



    Se vuoi sfogliare solo la lista con i suoni di notifica, premi sul pulsante menu di Zedge e seleziona la voce Notifications dalla barra che compare di lato. I passaggi da compiere per il download e l’utilizzo dei toni di notifica sono gli stessi che abbiamo visto in precedenza per le suonerie.

    Audiko

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    Audiko è un altro nome molto popolare nel settore delle suonerie per cellulari.
    Tramite la sua applicazione ufficiale, puoi scaricare brani musicali da Internet, applicarli come suoneria predefinita dello smartphone e creare suonerie personalizzate partendo da file audio presenti sulla memoria del tuo telefono.

    Per scaricare delle suonerie già pronte all’uso, premi sull’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra e cerca il titolo del brano di tuo interesse.
    In alternativa premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e scegli se sfogliare le suonerie in base al loro genere musicale di appartenenza oppure in base alle raccolte tematiche realizzate dallo staff di Audiko.



    Una volta trovata una suoneria di tuo interesse, selezionala e premi sul pulsante play per ascoltarne un’anteprima in streaming oppure sull’icona della freccia che va verso il basso per scaricarla.
    Al primo download ti verrà chiesto di creare un account gratuito su Audiko usando il tuo indirizzo email, il tuo account Facebook o il tuo account Google.

    Ad accesso effettuato, lo scaricamento della suoneria partirà in automatico e ti verrà chiesto se vuoi impostare il brano come suoneria di default, suoneria per i messaggi, suoneria per la sveglia o suoneria per un singolo contatto.



    Se vuoi creare una suonerie personalizzata partendo da un brano che hai già salvato sullo smartphone, torna nella schermata iniziale di Audiko, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Crea suoneria dalla barra che compare di lato.
    Dopodiché scegli il file da trasformare in suoneria, utilizza gli indicatori arancioni per segnare i punti di inizio e fine della porzione di brano da ritagliare e premi sul pulsante Fatto per completare l’operazione.

    MyTinyPhone

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    MyTinyPhone è un’applicazione simile a Zedge, che permette di scaricare suonerie, wallpaper e altri contenuti per la personalizzazione dello smartphone.
    Il suo catalogo di suonerie non è ancora all’altezza di quello di altre app menzionate in precedenza ma cresce bene, vale sicuramente la pena provarla.

    Per sfogliare le suonerie disponibili in MyTinyPhone, avvia l’applicazione e premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra.
    Seleziona dunque la voce Suonerie dalla barra che compare di lato e scegli se visualizzare le suonerie più popolari del momento, quelle più recenti, quelle personalizzate oppure se sfogliare le varie categorie di suonerie utilizzando le apposite schede collocate in alto.



    Quando trovi una suoneria di tuo interesse, seleziona il suo titolo e premi sul pulsante play per ascoltarla in streaming oppure sul pulsante Scarica per avviarne il download.
    Al termine dello scaricamento, puoi utilizzare la suoneria sul tuo smartphone premendo sul bottone Imposta e scegliendo se configurare il brano come suoneria standard, suoneria per contatti, suoneria per notifiche o allarme per la sveglia.

    Funny Sound Effects

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    Un’altra app che puoi provare è Funny Sound Effects, la quale, come suggerisce abbastanza facilmente il nome, permette di scaricare suonerie Android molto divertenti.
    Per utilizzarla, accetta le sue condizioni d’uso e sfoglia tutte le suonerie disponibili nella scheda Ringtones.

    Quando trovi una suoneria che potrebbe interessarti, seleziona la sua immagine di copertina per ascoltarne un’anteprima in tempo reale e premi sul suo titolo per impostarla come suoneria predefinita.
    Per utilizzarla come suoneria delle chiamate devi selezionare la voce Default ringtone, per utilizzarla come tono di notifica devi selezionare la voce Default notification, mentre per impostarla come sveglia devi scegliere l’opzione Default alarm.



    Loud Ringtones

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    Ti perdi un mucchio di chiamate o messaggi a causa del volume troppo basso della tua suoneria?
    Allora ti consiglio vivamente di installare Loud Ringtones.
    Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di installare sul proprio smartphone decine di suonerie Android spaccatimpani con un volume altissimo.



    Per utilizzarla, non devi far altro che installarla sul tuo telefono e scorrere l’elenco dei suoni disponibili nella schermata principale della app:
    dalle sirene della macchina della polizia alle trombe da stadio, c’è davvero di tutto.
    Per ascoltare l’anteprima di un suono premi l’icona che lo rappresenta, per impostarlo come suoneria tieni premuto il dito sull’icona per un paio di secondi e seleziona una delle opzioni disponibili nel menu che compare.

    Pigiando su Ringtone puoi sfruttare il suono selezionato come suoneria per le chiamate, selezionando la voce Notification puoi impostarlo come suono predefinito per le notifiche, mentre premendo su Alarm puoi usarlo come sveglia.



    Ringtone Maker

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    Vuoi ottenere una suoneria da una canzone presente sulla memoria del tuo telefonino?
    Nulla di più facile.
    Scarica la app Ringtone Maker e potrai creare una suoneria partendo da qualsiasi file musicale presente sulla memoria del telefono (o la scheda microSD inserita all’interno del dispositivo).



    Per modificare un brano utilizzandola, premi sull’icona con la freccia collocata accanto al nome del brano da trasformare in suoneria e seleziona la voce Modifica dal menu che compare. Dopodiché usa i due indicatori grigi per segnare i punti di inizio e fine della suoneria e premi sull’icona del Floppy disk per salvare il risultato finale.

    Scegli dunque la tipologia di suoneria da creare (suoneria standard o suono di notifica), digita il nome che vuoi assegnare a quest’ultima e pigia sul pulsante Salva per completare l’operazione. Infine, scegli se impostare la suoneria come predefinita sul telefono, se assegnarla a un contatto e il gioco è fatto.



    Puoi anche scaricare delle suonerie dal PC e trasferirle in un secondo momento sul tuo telefonino per impostarle come suonerie Android.
    Se vuoi qualche link, nella mia guida sulle suonerie gratis ti ho illustrato diversi siti Web che consentono di scaricare suonerie a costo zero in maniera legale e “pulita” (senza iscrizioni o inutili perdite di tempo).
    Dalle un’occhiata e non te ne pentirai.

    cercare persone skype android



    cercare persone skype android

    Hai appena scaricato Skype sul tuo smartphone Android, per cercare di risparmiare qualche soldo sulle telefonate, ma non essendo ancora molto pratico del servizio non sai come aggiungere i numeri dei tuoi amici in rubrica?
    Niente panico.

    Con la guida di oggi, vedremo infatti come cercare persone su Skype Android e come aggiungerle ai contatti dell’applicazione in maniera estremamente facile e veloce.
    In questo modo, potrai contattare velocemente sia gli utenti iscritti al servizio sia le utenze telefoniche tradizionali.
    Cominciamo subito!



    Se vuoi imparare come cercare persone su Skype Android, il primo passo che devi compiere è avviare l’applicazione di Skype sul tuo smartphone e premere il tasto Menu.
    Seleziona quindi la voce Aggiungi persone dal menu che si apre ed utilizza la barra di ricerca che si trova al centro dello schermo per cercare il nome, l’indirizzo email o il numero di telefono dell’utente che intendi trovare.

    A questo punto, seleziona il nominativo della persona che vuoi aggiungere ai contatti dai risultati della ricerca, premi sulla voce Aggiungi ai contatti presente nella schermata che si apre e digita un messaggio da associare alla tua richiesta di amicizia (puoi lasciare anche quello predefinito).
    Pigia sul segno di spunta () e il tuo invito verrà recapitato istantaneamente.



    Quando la tua richiesta di amicizia verrà accettata, potrai chattare, chiamare o videochiamare con la persona che hai aggiunto ai contatti recandoti nella scheda Persone della schermata principale di Skype e selezionando il suo nome dalla lista dei tuoi amici.
    Più facile di così?

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    Come sicuramente ben saprai, Skype permette anche di chiamare utenze telefoniche standard a prezzi molto convenienti rispetto al sistema telefonico tradizionale.

    Se vuoi cercare persone su Skype Android per aggiungere ai contatti i loro numeri di telefono reali (e non gli account di Skype), premi il tasto Menu del telefono e seleziona la voce Aggiungi numero dal menu che compare.
    Compila quindi il modulo che ti viene proposto, immettendo il nome della persona e il suo numero di telefono negli appositi campi di testo, e premi sul segno di spunta () per completare l’operazione.



    Ti ricordo che per effettuare telefonate verso le utenze telefoniche standard, hai bisogno di aggiungere del credito al tuo account Skype.
    È un’operazione semplicissima.
    Ad ogni modo, se non sai come si fa, premi sulla tua foto collocata in alto a destra e seleziona la voce Credito dalla schermata che si apre.

    come bloccare siti che si aprono da soli su android



    come bloccare siti che si aprono da soli su android

    Da qualche tempo a questa parte, usare il tuo smartphone Android è diventato praticamente impossibile:
    la colpa è di tutte quelle pagine Web che si aprono in ogni istante, senza che tu faccia assolutamente nulla! Stanco di questa situazione, hai deciso di aprire Google alla ricerca di una guida che possa spiegarti come bloccare siti che si aprono da soli su Android e sei capitato proprio qui, sul mio sito Web.

    Ebbene, sono felice di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto:
    nel corso di questo tutorial, infatti, ti fornirò una serie di consigli per far sì che l’apertura improvvisa di siti indesiderati, per il tuo terminale, diventi soltanto un brutto ricordo.
    Non temere se non sei molto abile con la tecnologia, perché i passaggi che mi appresto a illustrarti sono davvero alla portata di tutti, anche di chi, come te, non ha mai fatto una cosa del genere prima d’ora.



    Dunque, senza esitare un momento in più, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    sono sicuro che, al termine di questa lettura, avrai acquisito le competenze necessarie per porre rimedio a questo inconveniente del quale, ormai, proprio non ne puoi più.
    A questo punto, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Controllare la presenza di app sospette
    • Effettuare una scansione antimalware
    • Impostare il blocco dei popup nel browser
    • Verificare i DNS
    • Altri metodi per bloccare siti che si aprono da soli su Android

    Controllare la presenza di app sospette

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    Spesso, l’apertura di siti Internet indesiderati su Android è provocata da alcune app che, nel tentativo di proporre app e siti sponsorizzati, non esitano a disturbare l’utente con improvvise, quanto indesiderate, finestre pubblicitarie.
    In genere, gli annunci “molesti” non vengono visualizzati soltanto durante la navigazione su Internet, ma anche in altre aree del sistema operativo.

    Come primo passaggio, dunque, ti suggerisco di controllare la lista delle app installate, alla ricerca di app sospette che possano assumere comportamenti simili:
    sfortunatamente, app di questo tipo sono tutt’altro che rare, per cui non mi è possibile fornirti una lista esauriente di software da cui stare alla larga.



    Tuttavia, in genere, questo tipo di comportamento è tipico delle app che rispondono al modello “freemium” (quelle gratuite, auto-sponsorizzate, con possibilità di acquisto di funzionalità aggiuntive) e dei giochi free-to-play, anch’essi, spesso, predisposti per gli acquisti in-app.

    Chiaramente, non tutte le app freemium e non tutti i giochi free-to-play mostrano siti e popup indesiderati, per cui il discorso resta assolutamente generale.



    Ad ogni modo, ciò che puoi fare è accedere alla sezione relativa alle applicazioni installate su Android ed eliminare quelle che ti convincono di meno:
    per poterci riuscire, sfiora l’icona Impostazioni (quella a forma d’ingranaggio) situata nel drawer del dispositivo, tocca la voce App e notifiche/App/Applicazioni e, se necessario, fai tap sulla voce Mostra tutte le app.

    A questo punto, individua l’app sospetta nella lista visualizzata a schermo, fai tap sul suo nome e, per liberartene, premi i pulsanti DisinstallaOK.
    Se hai bisogno di ulteriori delucidazioni su come disinstallare le app su Android, puoi dare uno sguardo alla guida che ho realizzato in merito.



    Effettuare una scansione antimalware

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    Se, dopo aver eliminato le app che ritenevi sospette, continui a visualizzare siti Internet sgraditi quando meno te lo aspetti, ti consiglio di effettuare una scansione antimalware, alla ricerca di altri spyware ben nascosti.



    Per questo scopo, ti consiglio di affidarti a Malwarebytes per Android, la versione dedicata al sistema operativo di Google del celebre software per PC.
    L’app è disponibile gratuitamente sul Play Store, con possibilità di acquisti in-app per ampliarne le funzionalità (attivando, per esempio, la protezione in tempo reale).

    Ad ogni modo, dopo aver scaricato e avviato Malwarebytes, sfiora il pulsante Inizia subito, ripeti l’operazione con il pulsante Dai il permesso e tocca la voce Consenti, per far sì che l’app possa analizzare i file e le cartelle sul dispositivo.



    A questo punto, scegli se iniziare la prova Premium di 30 giorni, acquistare la versione Premium oppure continuare con la versione free (in tal caso, devi toccare la voce Salta collocata in alto a destra), sfiora il pulsante Ripara e, successivamente, fai tap sul pulsante Aggiorna database, per scaricare le nuove definizioni dei malware.

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    Superato anche questo step, non ti resta che sfiorare il pulsante Esegui scansione completa e far sì che Malwarebytes faccia il suo lavoro.
    Al termine dell’analisi, visualizzerai un riepilogo dello stato del dispositivo, insieme alla lista delle eventuali minacce presenti, con relative istruzioni per eliminarle immediatamente.

    Sebbene Malwarebytes figuri tra le migliori app di sicurezza per Android, non è sicuramente l’unica:
    nella mia guida ai migliori antivirus Android, infatti, ti ho elencato numerose altre app di questo tipo, anch’esse molto efficienti.

    Impostare il blocco dei popup nel browser

    Un altro metodo efficace per bloccare siti che si aprono da soli su Android consiste nell’impostare il blocco popup nel browser:
    in tal modo, le pagine Internet visitate non saranno più autorizzate ad aprirne delle altre, a meno che non sia l’utente ad aprire, volontariamente, link, immagini o altri contenuti.
    Di séguito, ti spiego come ottenere questo risultato nei browser Chrome e Firefox.
    Tieni presente, però, che il blocco dei popup potrebbe alterare il funzionamento di alcuni siti Web.



    Chrome

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    Per attivare il blocco dei popup su Chrome per Android, avvia il browser, sfiora il pulsante (⋮) situato in alto a destra e tocca la voce Impostazioni collocata nel menu che compare.
    In séguito, fai tap sulle voci Impostazioni sito e Popup e reindirizzamenti e sposta su OFF la levetta collocata in cima allo schermo.



    Infine, controlla la lista delle Eccezioni e verifica che, tra queste, non siano presenti siti sospetti oppure in grado di aprire popup nocivi, dannosi o indesiderati.
    In caso affermativo, fai tap sul nome del sito in questione, tocca la voce Popup e reindirizzamenti e apponi il segno di spunta accanto all’opzione Blocca.

    Firefox

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    I passaggi da compiere per bloccare i popup su Firefox per Android sono abbastanza simili a quelli visti in precedenza per Chrome.
    Tanto per cominciare, avvia il browser, digita la stringa about:config nella barra degli indirizzi e dai Invio, per accedere alla pagina di configurazione avanzata del browser.

    A questo punto, digita, nel campo di ricerca posto in alto a destra, il codice dom.disable_open_during_load, fai tap sul primo risultato restituito e tocca la voce Imposta, che compare a destra, per impostare il valore del parametro su False e disattivare i popup.



    In caso di ripensamenti, puoi attivare nuovamente la visualizzazione degli stessi, seguendo lo stesso procedimento visto poc’anzi ma sfiorando, questa volta, il pulsante Ripristina.

    Verificare i DNS

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    Un altro metodo largamente impiegato per far sì che Android e le relative app aprano autonomamente siti Internet non desiderati, consiste nell’alterare i DNS usati per la navigazione tramite Wi-Fi.
    Per tua informazione, i server DNS si occupano di “tradurre” gli indirizzi letterali nei corrispondenti indirizzi IP numerici, permettendo così ai dati di muoversi agevolmente su Internet.

    Di conseguenza, è sufficiente utilizzare un server DNS progettato ad-hoc per far sì che il dispositivo Android visualizzi siti indesiderati, al posto di quelli su cui l’utente intende navigare.



    Per verificare che i DNS di Android non siano stati modificati, agisci in questo modo:
    per prima cosa, recati nelle Impostazioni del sistema operativo toccando l’icona a forma d’ingranaggio situata nel drawer, fai tap sulle voci Rete e InternetWi-Fi e seleziona la rete wireless alla quale sei attualmente connesso.

    In séguito, fai tap sull’icona a forma di matita collocata in alto a destra, sfiora la voce Opzioni avanzate, scorri il pannello visualizzato fino a individuare la dicitura Impostazioni IP e, a meno che tu non abbia provveduto a intervenire manualmente sull’indirizzo IP assegnato al dispositivo, assicurati che il menu a tendina sottostante sia impostato su DHCP.
    In caso contrario, fallo tu.



    Se, invece, avevi volontariamente assegnato un indirizzo IP statico al dispositivo, controlla che nei campi DNS 1DNS 2 siano indicati server perfettamente leciti, come per esempio quelli di Google (8.8.8.8 e 8.8.4.4) o quelli di OpenDNS (208.67.222.222 e 208.67.220.220).
    Qualora fossero presenti opzioni sospette, provvedi immediatamente a modificare i server in uso, scegliendoli tra quelli che ti ho presentato nella mia lista dei migliori DNS.

    Quando hai finito, ti consiglio di tornare alla schermata di selezione delle reti Wi-Fi e di ripetere lo stesso controllo su tutte le altre reti salvate:
    per poterci riuscire, effettua un tap prolungato sul nome della rete senza fili di tuo interesse, fai tap sulla voce Modifica rete situata nel menu che ti viene proposto e segui gli stessi passaggi visti in precedenza per verificare, o correggere, i server DNS in uso.



    Per quanto riguarda, invece, le reti cellulari, non è possibile modificare i DNS in uso durante la navigazione, a meno di non usare app come 1.1.1.1 di Cloudflare (che però usa solo i suoi DNS, più che legittimi) o che il dispositivo non sia stato preventivamente sottoposto a procedura di root.
    In caso di dispositivo sbloccato con il root, puoi servirti di un’app adatta allo scopo, come OverrideDNS, per verificare i DNS impostati per la navigazione dati ed eventualmente modificarli.

    In caso di dubbi o problemi, ti invito a consultare la mia guida su come cambiare i DNS su Android, nella quale ho trattato l’argomento con dovizia di particolari.

    Altri metodi per bloccare siti che si aprono da soli su Android

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    Nonostante tu abbia seguito pedissequamente le indicazioni che ti ho fornito nel corso di questo tutorial, non sei riuscito a bloccare i siti che si aprono da soli su Android?
    Non gettare la spugna, ho ancora un paio di utili suggerimenti che, in questo caso, potrebbero rivelarsi risolutivi.

    Tanto per cominciare, se sul terminale in tuo possesso erano stati preventivamente attivati i permessi di root, ti consiglio di eliminarli, così da aumentare la sicurezza del dispositivo e impedire alle app di mostrarti siti che non vorresti vedere.



    I metodi per disattivare i permessi elevati su Android sono diversi e variano a seconda della procedura usata per ottenerli:
    in genere, è sufficiente avviare l’app usata per ottenere i privilegi di root (ad es.
    SuperSU), recarsi nella scheda delle Impostazioni e selezionare l’opzione per l’unroot completo.
    Per ottenere informazioni più dettagliate sulla procedura da seguire, puoi effettuare una breve ricerca su Google, usando come chiave eliminare root [marca e modello dispositivo].

    Se, nonostante l’eliminazione dei permessi di root, il problema dovesse continuare a presentarsi, ti consiglio di prendere in considerazione l’idea di riportare il terminale alle impostazioni di fabbrica, in modo da risolvere la questione alla radice.



    Chiaramente, prima di procedere, assicurati di aver creato un backup dei tuoi dati, poiché il reset alle impostazioni iniziali comporta la perdita completa dei dati salvati nella memoria del dispositivo.
    Per ulteriori informazioni al riguardo, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come formattare Android.

    Come dici?
    Hai riportato il device alle impostazioni iniziali ma, dopo qualche giorno, il problema si è presentato nuovamente?
    Se così fosse, la causa potrebbe essere da ricercarsi proprio nel sistema operativo.



    Alcune custom ROM, specie quelle fortemente personalizzate da produttori poco conosciuti, potrebbero integrare al loro interno una sorta di spyware, attivabile da remoto, che permette di avviare la visualizzazione di siti Internet indesiderati, in qualsiasi momento.

    Tali spyware, essendo integrati nel sistema operativo, potrebbero non essere rilevati dagli antimalware, né dal sistema integrato Play Protect.



    In tal caso, non c’è molto che tu possa fare, se non tentare di cambiare il sistema operativo, installando una ROM più “pulita” e affidabile.
    Sfortunatamente, si tratta di una procedura non esente da rischi che, nel peggiore dei casi, potrebbe rendere inutilizzabile il dispositivo.

    Inoltre, non tutti i terminali Android permettono di effettuare una simile sostituzione, in quanto potrebbero non essere disponibili ROM alternative a quelle con cui essi vengono distribuiti.



    Ad ogni modo, per ricevere informazioni più dettagliate riguardo la sostituzione delle ROM su Android, ti rimando alla mia guida su come cambiare sistema operativo Android, nella quale ho avuto modo di spiegarti tutto nel dettaglio.

    come chiamare gratis con android



    come chiamare gratis con android

    Hai acquistato il tuo primo smartphone Android da poco e sei alla ricerca di buone app che ti consentano di telefonare gratis ai tuoi amici?
    Ce ne sono davvero tante fra cui scegliere, se vuoi te ne posso consigliare qualcuna fra le migliori e spiegarti come funzionano.

    Si tratta di applicazioni VoIP, che consentono sì di effettuare telefonate gratuite ma solo attraverso Internet (Wi-Fi o 3G/4G) e solo agli amici che hanno installato la stessa app sul proprio smartphone.
    Per il resto, sono comodissime e realmente convenienti.
    Scopriamo subito quelle che vale la pena e come chiamare gratis con Android sfruttando le loro caratteristiche.



    Se stai cercando delle soluzioni relative a come chiamare gratis con Android, ti consiglio di provare Line, una delle applicazioni di messaggistica e VoIP più in voga del momento.
    È totalmente gratuita e permette di telefonare via Internet tutti gli amici che hanno installato la app sul proprio smartphone (non solo Android ma anche iPhone, Windows Phone, BlackBerry e altre piattaforme).

    Per utilizzare Line sul tuo telefono, non devi far altro che scaricare l’applicazione dal Google Play Store e registrarti al servizio seguendo la procedura guidata iniziale.
    Pigia quindi su Nuovi utenti, digita il tuo numero di telefono nella schermata che si apre e premi il pulsante Successivo.
    Attendi dunque che ti venga recapitato un SMS con il codice di verifica da inserire nella app e completa l’iscrizione accettando i termini di utilizzo di Line e scegliendo un nome per il tuo account.



    Terminata la fase di registrazione al servizio ed una volta aggiunti i tuoi amici a Line (vengono importati automaticamente i contatti dalla rubrica oppure è possibile aggiungere nuove persone manualmente premendo sull’icona dell’omino collocata in alto a destra), puoi avviare una chiamata gratuita verso un amico selezionando il suo nome dalla schermata principale della app e premendo il pulsante Chiamate gratis.

    Durante la conversazione, puoi anche attivare il viva-voce, premendo sul pulsante Altoparlante, mettere in muto il microfono premendo Muto e ritornare al menu iniziale di Line senza interrompere la conversazione, premendo su Visualizza menu Line.
    Le telefonate funzionano sia in Wi-Fi che in 3G/4G, ma naturalmente con il 3G/4G si paga il traffico consumato (senza considerare che alcuni operatori potrebbero applicare restrizioni al funzionamento delle chiamate vocali).



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    Forse non lo sai, ma è possibile chiamare gratis con Android anche utilizzando Facebook.
    Basta scaricare sul proprio smartphone l’applicazione gratuita Facebook Messenger, che consente di scambiarsi facilmente dei messaggi con i propri amici di Facebook ma anche di avviare delle chiamate gratuite tramite Internet.
    Se non sai come funziona, da’ un’occhiata alla mia guida su come chiamare gratis con Facebook, in cui ti ho spiegato tutto in dettaglio.



    Un’altra ottima app che consente di scambiarsi messaggi ed effettuare telefonate gratuite tramite Internet è Viber, che è compatibile non solo con Android ma anche con iPhone, Windows Phone, BlackBerry, terminali Nokia e Bada.
    Il suo funzionamento è simile a quello di Line, ad ogni modo puoi trovare maggiori dettagli su come utilizzarla nel mio tutorial su come chiamare con Viber.

    Non dimenticarti, poi, dell’immancabile Skype.
    Ormai sono davvero in pochi a non conoscere questa applicazione VoIP, che è disponibile gratuitamente per PC, tablet e smartphone di ogni genere.
    Le telefonate da utente Skype a utente Skype sono gratuite, mentre quelle verso le linee telefoniche standard si pagano (seppur con tariffe agevolate rispetto alla linea tradizionale).
    Ti ho spiegato come installare Skype sul cellulare in una guida apposita, leggila se non usi ancora questa ottima app.