adobe flash player per android



adobe flash player per android

Il Flash Player di Adobe è un prodotto ormai obsoleto:
richiede molte risorse hardware per funzionare, è una vera e propria sanguisuga per le batterie dei dispositivi portatili e soffre di tantissimi problemi di compatibilità.
Basti pensare che iOS non l’ha mai supportato sin dalla sua nascita e che tutti i principali browser Web stanno cominciando a disattivarlo di default.

Detto questo, ci sono dei casi particolari – sempre più sporadici per fortuna – in cui l’utilizzo di Flash Player si rende ancora necessario per accedere a video, giochi o siti “vecchio stampo” che utilizzano questa tecnologia:
ecco il motivo per il quale oggi sono qui e sto per proporti un tutorial su come utilizzare Adobe Flash Player per Android, il sistema operativo che anima la maggior parte degli smartphone e molti tablet attualmente in commercio (oltre che TV box e altri device, ma in questa guida ci concentreremo in maniera particolare su smartphone e tablet).



Te lo dico sin da subito:
il supporto al Flash Player da parte di Android è cessato ufficialmente da diversi anni e il funzionamento del plugin lascia parecchio a desiderare.
Tuttavia ci sono delle app di terze parti e degli “stratagemmi” che consentono di sfruttare ancora questa vecchia tecnologia su Android.
Se vuoi saperne di più, prenditi cinque minuti di tempo libero e continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Puffin Browser

Il modo più semplice ed efficace per usare Flash Player su Android è scaricare Puffin Browser.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un browser gratuito che permette di riprodurre i contenuti in Flash (video o giochi che siano) grazie a una soluzione basata sul cloud.
La riproduzione dei contenuti non è fluidissima come quella che si riesce ad ottenere su PC con il vero Flash Player, ma per quello che è la situazione attuale di Flash Player in ambito mobile direi che se la cava piuttosto bene.



Per installare Puffin Browser sul tuo smartphone o sul tuo tablet, apri il Google Play Store, cerca l’applicazione e avviane il download premendo prima sul pulsante Installa e poi su quello Accetto.
Ad operazione completata, avvia Puffin Browser e salta la presentazione della app premendo prima sul pulsante Successivo e poi su Skip e Avvio.

A questo punto, visita un sito che contiene elementi in Flash e dovresti riuscire a riprodurli senza troppi problemi.
Altra cosa importante da sottolineare è che Puffin Browser può simulare anche l’utilizzo di un mouse e di un controller per i giochi:
basta premere su una delle icone che compaiono automaticamente in fondo alla pagina con i contenuti in Flash e divertirsi con il metodo di input selezionato.



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Se vuoi evitare la riproduzione automatica dei contenuti in Flash in Puffin Browser, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona l’icona delle impostazioni dalla barra che compare lateralmente.
Dopodiché vai su Risparmio dati, seleziona la scheda Customize e apponi il segno di spunta accanto alla voce Flash on demand.
Assicurati inoltre che le altre opzioni (quelle relative alla qualità dei contenuti in Flash e delle immagini) siano impostate su un livello medio/alto.



Come installare Flash Player per Android

Puffin Browser non ha soddisfatto le tue aspettative?
Vorresti provare il “vero” Adobe Flash Player per Android?
OK, non è impossibile, ma torno ad avvisarti:
i risultati che otterrai saranno ben diversi a quelli a cui sei abituato sul tuo PC.
Il Flash Player per Android risulta molto meno performante e stabile rispetto a quello per Windows o macOS; poi non dirmi che non avevo avvisato!

Allora?
Pronto a metterti all’opera?
Perfetto, allora per prima cosa configura il tuo telefono (o tablet) in modo che consenta l’installazione delle app provenienti da fonti differenti dal Google Play Store.
Se non sai come si fa, recati nelle Impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio), seleziona la voce Sicurezza dal menu che si apre e attiva la levetta relativa all’opzione Origini sconosciute.
Rispondi OK all’avviso che compare sullo schermo.



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Adesso devi scaricare il pacchetto d’installazione di Flash Player più adatto alla versione di Android con cui è equipaggiato il tuo device.
Se non sai qual è, scoprilo recandoti in Impostazioni e selezionando la voce Info sul telefono situata in fondo alla schermata che si apre.
Ed ora ecco i link per il download di Flash Player.



  • Se utilizzi Android 4.0 o superiori, scarica Flash Player da questo link.
  • Se utilizzi Android 2.x o 3.x, scarica Flash Player cliccando su questo link.

A download terminato, espandi il menu delle notifiche di Android oppure avvia l’applicazione Download e seleziona il pacchetto d’installazione di Flash Player (es.install_flash_player_ics.apk).
Nella schermata che si apre, premi prima sul pulsante Installa e poi su Fine ed entro pochi secondi Flash Player verrà installato sul tuo device.

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Adesso devi configurare Flash Player nel tuo browser.
Io ti consiglio di usare Firefox che riesce a “reggere” il plugin di casa Adobe in maniera ancora abbastanza buona.

Firefox non credo abbia bisogno di presentazioni, si tratta della versione mobile del celebre browser di casa Mozilla.
Quindi direi di non perdere altro tempo e di passare subito al sodo! Dopo aver scaricato Firefox dal Play Store, apri il drawer del tuo smartphone o del tuo tablet (cioè la schermata in cui ci sono elencate tutte le app installate sul device), seleziona l’icona di Flash Player e scegli di aprire il collegamento con Firefox.



Nella schermata che si apre, premi sulla voce Toccare qui per attivare il plugin e configura Flash Player impostando, negli appositi menu a tendina, le opzioni relative alla memorizzazione locale dei contenuti solo dai siti che visiti e la connettività peer-to-peer.
Se non riesci a visualizzare le opzioni all’interno dei menu a tendina, non ti preoccupare, chiudi la scheda del browser e passa direttamente allo step successivo.

Lo step successivo consiste nel provare ad eseguire un contenuto in Flash (es.
un video o un gioco).
Collegati quindi a una pagina Web che ospita contenuti in Flash, premi sul pulsante Toccare qui per attivare il plugin e goditi lo spettacolo.
Se tutto è filato per il verso giusto, dopo qualche istante di caricamento dovresti riuscire a vedere correttamente il contenuto selezionato.



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In caso di problemi, puoi provare anche Dolphin Browser, che tramite la sua estensione Dolphin Video (che in realtà è una app esterna) consente la riproduzione dei filmati in formato Flash.



Nota: alcuni siti bloccano la riproduzione dei contenuti in Flash dai dispositivi mobili.
Per aggirare questo ostacolo devi attivare la modalità di visualizzazione desktop nel browser.
In Firefox basta premere sul pulsante (…) collocato in alto a destra (dopo aver aperto la pagina che contiene gli elementi in Flash) e mettere il segno di spunta accanto alla voce Modalità desktop.
Più facile di così?

come acquistare su android market



come acquistare su android market

Di applicazioni gratis per Android ce ne sono tante, tutte validissime, ma ogni tanto potrebbe venirti la voglia di acquistare un programmino o un gioco per il tuo smartphone.
Per questo, c’è bisogno di associare l’account di Google ad una carta di credito prepagata e, anche se l’operazione è molto semplice, non tutti sanno come si fa.

Alla luce di ciò, oggi voglio spiegarti rapidamente come acquistare su Android Market associando una carta di credito prepagata al tuo account di Google (quello che usi solitamente per scaricare le “app” e i giochi gratis).
Si tratta di un’operazione che va fatta una volta sola, dopodiché gli acquisti fatti sul market verranno addebitati automaticamente sulla tua carta.



Tutto quello che devi fare per iniziare ad acquistare su Android Market, è collegarti alla pagina principale dell’Android Market con un qualsiasi computer (e qualsiasi browser) e, se non l’hai fatto ancora, effettuare l’accesso al servizio cliccando sulla voce Accedi collocata in alto a destra.

A questo punto, non devi far altro che navigare fra le applicazioni e i giochi a pagamento presenti sullo store, individuare quello che vuoi acquistare e cliccare sul pulsante ACQUISTA situato sotto al nome della “app” o del gioco prescelto.
Nel riquadro che si apre, clicca sul pulsante nessun metodo di pagamento e seleziona la voce Aggiungi un nuovo metodo di pagamento dal menu che compare per aggiungere una carta di credito al tuo account.



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Compila quindi il modulo che ti viene proposto, selezionando Italia (IT) dal menu a tendina Ubicazione, digitando tutti i dati della tua carta di credito (numero, scadenza e CVC) e i tuoi dati personali (nome, indirizzo, città, telefono, ecc.) e clicca sul pulsante Aggiungi e conferma per completare l’operazione.



A questo punto, si aprirà nuovamente il riquadro di acquisto della “app“ o del gioco selezionato e potrai completarne l’acquisto semplicemente cliccando sul pulsante blu Completa d’acquisto.
Ecco come acquistare su Android Market!

Come accennato in precedenza, dopo aver associato la tua carta di credito all’account Google, potrai acquistare qualsiasi software dall’Android Market (tramite PC o smartphone) semplicemente cliccando sul pulsante ACQUISTA collocato sotto al suo nome e confermando l’operazione con un click sul pulsante verde CONTINUA.



come bloccare un sito su android



come bloccare un sito su android

Hai acquistato un dispositivo Android per tuo figlio, ma hai paura che possa navigare sui siti Internet per adulti?
Hai provato a “smanettare” nelle impostazioni del device per bloccare un sito su Android, ma non sei riuscito a venirne a capo?
Posso immaginare le tue preoccupazioni, ma bloccare l’accesso ai siti Internet è più semplice di quanto possa sembrare, basta utilizzare i giusti strumenti e, in pochi tap, si possono lasciare i dispositivi nelle mani dei più piccoli senza alcun timore.

Se la situazione che ho immaginato rispecchia le tue esigenze e vuoi sapere cosa fare per impedire la navigazione su alcuni siti specifici che consideri non adatti, sarai felice di sapere che sei capitato sulla guida giusta e al momento giusto.
Nel corso di questo tutorial, infatti, ti parlerò di alcune soluzioni native e di applicazioni per Android utili allo scopo in oggetto, spiegandoti come applicare delle restrizioni alla navigazione Web.



Come dici?
Sei impaziente di saperne di più?
In questo caso non perdiamoci ulteriormente in chiacchiere e mettiamoci subito al lavoro.
Mettiti seduto comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi con la massima attenzione le istruzioni che sto per fornirti.
Le operazioni da compiere sono adatte anche ai meno esperti quindi sono sicuro che, leggendo questo mio tutorial, non avrai problemi a eseguirle.
Sei pronto per iniziare?
Ti auguro una buona lettura e un buon “lavoro”.

Indice

  • Bloccare un sito su Android con Google
  • App per bloccare un sito su Android
    • Hosts Editor
    • Hosts Go
    • Norton Family Parental Control
  • Altre soluzioni per bloccare un sito su Android

Bloccare un sito su Android con Google

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Per bloccare un sito su Android è possibile eseguire una veloce operazione che non richiede l’impiego di strumenti aggiuntivi, in quanto l’applicazione Google e il browser Google Chrome integrano, in maniera predefinita, alcuni strumenti per il blocco di alcuni siti Internet considerati non adatti ai bambini.
Te ne parlo nel dettaglio nelle righe che seguono, spiegandoti come attivarli.

Le soluzioni native alla quale puoi rivolgerti sono relative all’attivazione del filtro Safe Search, presente all’interno dell’app Google oppure al servizio Navigazione sicura, incluso in Google Chrome, il browser predefinito per i device Android.



Nel primo caso, apri l’applicazione di Google facendo tap su quest’ultima nella home screen del tuo device, premi sul pulsante  collocato in basso a destra, raggiungi le sezioni Impostazioni > Account e privacy e sposta la levetta da OFF a ON, in corrispondenza della voce Filtro Safe Search.

Se invece vuoi attivare lo strumento di navigazione sicura nel browser Google Chrome, avvia l’app di navigazione facendo tap sulla sua icona nella home screen, premi sull’icona (…) situato in alto a destra, seleziona la voce Impostazioni dal menu a tendina che vedi a schermo, recati nella sezione Privacy e apponi il segno di spunta su Navigazione sicura.



App per bloccare un sito su Android

Le soluzioni native di cui ti ho parlato nelle righe precedenti riguardano opzioni basilari per il blocco dei siti che risultato facili da disattivare per chi ha un minimo di familiarità con i device Android.
Se quindi sei alla ricerca di strumenti più completi, continua a leggere le righe che seguono, nelle quali ti parlo di alcune applicazioni utili per bloccare un sito su Android.

Hosts Editor

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La prima soluzione che voglio proporti per bloccare un sito Internet su Android riguarda l’utilizzo di un’app chiamata Hosts Editor, la quale è dedicata ai dispositivi con i permessi di root.
Si tratta di uno strumento di facile utilizzo che permette la modifica del file host, al fine di limitare l’accesso a specifici URL.

Per utilizzarla, scaricala gratuitamente dal Play Store facendo tap su questo link e premendo sui pulsanti Installa e Accetto.
Dopodiché, avvia l’applicazione, premendo sul bottone Apri, oppure sfiora la sua icona nella home screen del tuo device.



Nella schermata principale di Hosts Editor, fai tap sul pulsante (+) e nel campo di testo IP Adress digita 127.0.0.1, mentre in quello denominato Hostname inserisci l’URL del sito da bloccare.
Premi su Add Hostname e concedi i permessi di root, premendo su Concedi.
Le modifiche saranno applicate in automatico e impediranno la visualizzazione dei siti Internet aggiunti all’elenco.
Per rimuovere una limitazione, apponi il segno di spunta sul nominativo aggiunto, fai tap sul simbolo del cestino e premi su Delete.

Hosts Go

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Una soluzione alternativa è quella offerta dall’applicazione gratuita Hosts Go, la quale non richiede i permessi di root e permette di modificare il file host in maniera altrettanto immediata.
Quest’applicazione è disponibile anche in una versione a pagamento (il costo è di 6,49 €), la quale elimina la pubblicità e supporta gli sviluppatori.

Scaricala quindi dal Play Store premendo sui pulsanti Installa, Accetto e premendo su Apri per avviarla (oppure fai tap sulla sua icona nella home screen).
Nella schermata principale, sposta la levetta da OFF a ON, in corrispondenza della dicitura Hosts change switch, premi sul pulsante (+) e, nel campo di testo IP Adress, digita 127.0.0.1, mentre in quello chiamato Hostname inserisci l’URL del sito da bloccare.
Poi premi su Add Hostname, torna indietro nella schermata principale dell’app, fai tap sul bottone Start e su OK.



Per eliminare una restrizione, sfiora il bottone Hosts Setting, apponi il segno di spunta sull’URL aggiunto, premi sull’icona del cestino in alto a destra e su Delete.

Norton Family Parental Control

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Tra le app che puoi utilizzare per bloccare un sito su Android, puoi avvalerti di quelle di parental control, tra le quali ti suggerisco Norton Family Parental Control.
Questa è scaricabile dal Play Store ed è utilizzabile dietro la creazione di un account Premium gratuito per 30 giorni, il quale garantisce anche alcune funzionalità extra (come quella di antivirus) per tutta la durata della prova.
Al termine di questo periodo è necessario sottoscrivere un abbonamento (prezzi a partire da 59,99 euro/anno), se si vuole continuare a usufruire del servizio di Parental Control.

Se intendi utilizzare quest’applicazione, scaricala dal Play Store premendo sui pulsanti Installa e Accetto, dopodiché avviala facendo tap sulla voce Apri oppure sfiorando la sua icona nella home screen.



All’avvio, premi sulle voci Accetto e continua, Ignora e Inizia in modo da provarla gratuitamente per 30 giorni.
Fai tap sul pulsante Accedi e poi sulla scheda Crea account in modo da compilare tutti i dati richiesti (indirizzo email e password, nome, cognome e numero di cellulare – questi ultimi sono facoltativi).
Per finire, premi su Crea account.

Effettua ora la creazione e configurazione di un “profilo bambino”, in modo da poter applicare le restrizioni sul device in uso:
premi su Figlio, OK e Aggiungi bambino, dopodiché compila il modulo che vedi a schermo con le informazioni richieste (nome, sesso, anno di nascita) e fai tap sui pulsanti Continua e Salva.
Sfiora l’icona relativa al profilo appena creato e poi premi su Fine.



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A questo punto, devi attivare alcune impostazioni obbligatorie riguardanti le restrizioni sui siti da bloccare.
Fai tap sulla voce Apri impostazioni, in corrispondenza della dicitura Accessibilità, sposta la levetta da OFF a ON, facendo tap sulla voce Servizio Accessibilità per Norton Family e conferma l’operazione tramite il pulsante OK.



Torna indietro alla schermata precedente e premi su Apri impostazioni in prossimità della dicitura Accesso.
Nella schermata successiva, premi su Norton Family e sposta la levetta da OFF a ON per la scritta Consenti accesso dati di utilizzo.
Se richiesto, conferma quest’ultima opzione, premendo su OK.

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Torna di nuovo nella schermata di Norton Family e premi su Attiva per terminare la configurazione.
Una volta effettuate queste operazioni, collegati al sito Internet di Norton Family, premendo sul pulsante Accedi in alto a destra per effettuare il login con i dati dell’account recentemente registrato.

A questo punto, fai clic sull’icona del profilo utente configurato, recati nella sezione Regole domestiche di [Nome profilo] e, in corrispondenza della sezione Supervisione Web seleziona il collegamento Impostazioni regole domestiche.



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Le restrizioni per disattivare l’accesso ai siti Internet per adulti sono già state configurate in automatico ma, se lo desideri, puoi bloccare alcune categorie di siti, oppure uno specifico URL tramite questa sezione.
Per farlo, nel primo caso, ti basta fare clic sulla categoria da te desiderata (per esempio Gioco), mentre per limitare l’accesso a un singolo URL ti basta digitare il suo indirizzo Internet nel campo di testo Immettere URL sito Web e premere poi su Aggiungi.
Per confermare le modifiche apportate, premi sul pulsante Salva situato in basso.



Oltre alla soluzione che ti ho indicato nelle righe precedenti, tra le applicazioni che ti consiglio di utilizzare per bloccare un sito su Android vi sono Mobile Fence e Qustodio.
Si tratta di applicazioni dedicate al controllo parentale, di cui ti ho parlato in maniera approfondita in quest’altra mia guida.

Altre soluzioni per bloccare un sito su Android

Se stai cercando una soluzione alternativa per bloccare un sito Internet su Android, forse potresti trovare utile la possibilità di apporre delle restrizioni a tutti i dispositivi che si collegano al WI-Fi di casa.
In questo caso specifico, per compiere quest’operazione, è necessario attivare delle restrizioni tramite il router domestico.



Per farlo, la prima operazione che devi compiere è quella di collegarti al pannello del router, accedendo tramite il suo indirizzo Internet.
Solitamente basta digitare nella barra degli indirizzi del browser 192.168.1.1 192.168.0.1 premendo Invio.
Per accedere, digita, se necessario, i dati di login (che potrebbero essere semplicemente admin/admin o admin/password) e premi sui pulsanti EntraAccedi o Login.
In caso di problemi, leggi la mia guida su come accedere al router.

Una volta effettuato l’accesso, individua se presente, l’opzione relativa al controllo parentale (può chiamarsi Controllo genitori o Parental Control e solitamente si trova nel pannello Sicurezza) e attivala tramite la sua levetta o la sua casella di spunta.



Se vi è presente una voce che permette di aggiungere uno specifico indirizzo Web, come per esempio la dicitura Aggiungi URL/Aggiungi Indirizzo, digita l’indirizzo del sito Internet da bloccare nell’apposita casella di testo e fai clic su OK o sul tasto Invio della tastiera per confermare.
Una volta aggiunti tutti i siti Internet, salva le modifiche, premendo sul pulsante SalvaConferma.

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Quelle che ti ho fornito sono delle istruzioni generiche che potrebbero variare in caso di specifici modelli di router; a questo proposito, se hai bisogno di indicazioni più specifiche, leggi i miei tutorial su come configurare router D-Link, come configurare router Netgear, come configurare router TP-Link, come configurare router TIM, come configurare router Fastweb e su come configurare router Infostrada.

Se non ti va di intervenire manualmente per bloccare i siti Internet tramite il router, puoi utilizzare le liste di DNS FamilyShield, servizio offerto da OpenDNS.
Questo strumento, di cui ti ho parlato nel dettaglio nella mia guida dedicata, richiede di impostare un indirizzo DNS alternativo, il quale include una lista di siti Internet per adulti che sono già stati bloccati.



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Per usufruire di questo servizio è quindi necessario cambiare i DNS sul proprio dispositivo Android, impostando i DNS 208.67.220.123 .208.67.222.123.
A questo proposito, se non sai come effettuare quest’operazione, leggi la mia guida specifica in cui ti spiego come effettuare quest’operazione.



come chiudere facebook su android



come chiudere facebook su android

Da quando hai installato la app di Facebook sul tuo smartphone, ti sei accorto che perdi un sacco di tempo per rispondere ai messaggi che arrivano sul telefono e visualizzare tutte le notifiche che vengono visualizzate in Android?
È un problema piuttosto comune, sai.
Ma forse posso darti una mano.

Se vuoi evitare troppe distrazioni per colpa di Facebook, scopri come limitare le notifiche e le interazioni della app sul tuo smartphone seguendo le indicazioni che trovi qui sotto.
In men che non si dica, scoprirai come chiudere Facebook su Android nei momenti in cui non vuoi essere disturbato o distratto dall’applicazione.
Basta davvero poco, credimi.



Se vuoi sapere come chiudere Facebook su Android per non essere disturbato dalle notifiche del social network, tutto quello che devi fare è avviare la app sul tuo smartphone, premere il tasto Menu del telefono e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare.

Nella schermata che si apre, togli il segno di spunta dalla voce Notifiche e il gioco è fatto.
Se non vuoi disattivare tutte le notifiche ma solo gli avvisi relativi a post in bacheca, messaggi, commenti, richieste di amicizia, tag o eventi, rimuovi il segno di spunta solo da queste specifiche opzioni lasciando attiva la voce principale relativa alle notifiche.



Vuoi disconnetterti completamente da Facebook?
Allora devi premere il tasto Menu dello smartphone e premere prima sulla voce Esci che compare in fondo allo schermo e poi sul pulsante Conferma.

Lo stesso risultato lo puoi ottenere anche premendo il pulsante Menu che si trova in alto a sinistra (l’icona con le tre linee orizzontali), selezionando la voce Account dalla barra laterale che compare sulla sinistra e premendo prima su Esci e poi su Conferma.



Puoi anche aumentare il lasso di tempo entro il quale l’applicazione deve sincronizzare i dati con il telefono, in modo da limitare – seppur di poco – il consumo di batteria causato da essa.
Per cambiare questo parametro, non devi far altro che recarti nelle impostazioni dell’applicazione, selezionare la voce Intervallo di aggiornamento dal menu che si apre e cambiare l’intervallo di tempo predefinito (1 ora) con uno più lungo (2 ore, 4 ore o mai).

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Se hai Facebook Messenger installato sul tuo telefonino e stai cercando un modo per chiudere Facebook su Android disattivando le notifiche di quest’ultimo, ti invito a leggere la mia guida su come chiudere Facebook Messenger in cui ti ho spiegato tutto in dettaglio.

Puoi disattivare completamente le notifiche dell’applicazione, rimuovere gli avvisi relative a singole conversazioni e disconnetterti completamente dal tuo account.
Sta a te scegliere quali opzioni sfruttare per rendere meno invasivo Facebook.



Stai pensando di abbandonare completamente Facebook?
Allora ti ricordo che è possibile cancellarsi da Facebook Mobile e chiudere completamente il proprio account senza passare per il PC.
Bastano pochissimi secondi e il profilo viene prima disattivato per 14 giorni (periodo nel quale è possibile tornare indietro e riattivare l’account) e poi cancellato in maniera definitiva.
Trovi tutte le info a riguardo nel mio articolo dedicato al tema.

come effettuare un backup android



come effettuare un backup android

Hai paura che il tuo amato – e costosissimo – smartphone Android possa rompersi da un momento all’altro?
Temi di perdere tutte le applicazioni e i dati che hai salvato sul dispositivo?
Beh, fai bene a pensarci, anzi fai benissimo.
Però non essere così paranoico!

Ormai esistono tantissime app che permettono di salvare i dati presenti sui dispositivi Android e, all’occorrenza, ripristinarli con estrema facilità.
Installale una qualsiasi sul tuo smartphone e finalmente ti libererai dalla preoccupazione di perdere SMS, contatti, foto, video, appuntamenti del calendario o altri dati importanti salvati sulla memoria del device.



Occhio però:
le applicazioni più efficaci e complete per il backup di Android richiedono il root.
Questo significa che – se non l’hai ancora fatto – devi andarti a leggere la mia guida su come effettuare il root Android e devi sbloccare il tuo cellulare seguendo le indicazioni presenti in essa.
Dopodiché rimboccati le maniche e scopri in dettaglio come effettuare un backup Android seguendo le istruzioni che sto per fornirti.
Ti assicuro che sarà tutto molto più facile di quello che immagini.

Titanium Backup

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Titanium Backup è il top per quello che riguarda il backup Android, permette infatti di copiare tutte le applicazioni installate sul telefono, le loro impostazioni e i dati che contengono offrendo al contempo una pratica funzione di ripristino che permette di reintegrarle sul dispositivo in pochissimi “tap”.



È disponibile in due versioni:
una di base gratuita e una a pagamento (5,99 euro) che in più offre la possibilità di ripristinare tutte le app contemporaneamente senza interventi da parte dell’utente, cifrare i backup, conservare più versioni di una stessa app e dispone del supporto ai servizi di cloud storage (es.
Dropbox, Google Drive e Box). Richiede il root per funzionare correttamente.

Come si usa?
Nulla di più facile.
Dopo aver scaricato l’applicazione dal Play Store, devi avviarla, concederle i permessi di root (premendo sul pulsante Concedi quando sullo schermo compare l’avviso di SuperUser o SuperSU) e premere il pulsante OK per accedere al suo menu iniziale.



Se vengono visualizzati degli altri avvisi, come ad esempio quello relativo alla necessità di attivare il debug USB, segui le indicazioni della app e abilita tutte le funzioni richieste dal pannello delle impostazioni di Android.

A questo punto, seleziona l’icona delle Azioni in massa (il foglio con il segno di spunta accanto) che si trova in alto a destra.
Pigia sul pulsante Avvia collocato accanto alla dicitura Backup di tutte le app utente + dati sistema e premi sulla spunta verde situata in alto a destra per eseguire un backup completo di applicazioni e dati.



In alternativa, se preferisci, puoi scegliere l’opzione Backup di tutte le applicazioni utente per salvare solo le app (senza i dati) oppure l’opzione Backup di tutti i dati di sistema per fare l’inverso, cioè salvare i dati ma non le app.

Per ripristinare i backup effettuati in precedenza, dirigiti nel menu Azioni in massa di Titanium Backup, premi il pulsante Avvia collocato accanto alla voce Ripristina tutte le app con dati o accanto alla voce Ripristina app mancanti + tutti i dati di sistema (per ripristinare solo le app mancanti sul dispositivo e i dati) e seleziona la spunta verde in alto a destra.



Helium

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Helium è un’applicazione per il backup di Android molto simile a Titanium, ma a differenza di quest’ultimo riesce a funzionare anche senza root. Gli utenti che non hanno ancora sbloccato il proprio device, infatti, possono sfruttarne tutte le potenzialità collegando il telefono al PC e installando una semplice estensione di Chrome sul computer. Chi ha il root, invece, può usare la app direttamente senza collegare lo smartphone al PC.



Helium è disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di salvare e ripristinare le applicazioni sul proprio device e una a pagamento (3,71 euro) che permette di passare le app da un dispositivo all’altro e di ripristinare i backup fatti sui servizi cloud.

Il funzionamento dell’applicazione è estremamente intuitivo, ma, come già accennato, se non si ha il root bisogna compiere qualche passaggio in più. Qui sotto trovi spiegato tutto in dettaglio.



  • Il primo passo che bisogna compiere è scaricare Helium dal Play Store e installarlo sul proprio smartphone;
  • Successivamente bisogna scaricare i driver per il proprio smartphone e installarli sul PC;
  • Ad installazione dei driver completata, occorre aprire Chrome sul PC e installare l’applicazione di Helium per il browser di Google;
  • Completata anche l’installazione della app in Chrome, bisogna avviare Helium sul telefono e seguire le indicazioni su schermo. In primis bisogna premere su OK ed effettuare l’accesso con il proprio account Google, dopodiché bisogna premere di nuovo OK, abilitare il Debug USB sul telefono e impostare la modalità di connessione PTP;
  • Per concludere, bisogna aprire la app di Helium in Chrome, collegare lo smartphone al PC e accettare l’attivazione del Debug USB sul telefono.

Una volta completato il setup iniziale, puoi scollegare lo smartphone dal computer e avviare il backup delle tue applicazioni con Helium.

Apponi dunque il segno di spunta accanto alle icone delle app di tuo interesse, premi sul pulsante Backup collocato in basso a destra e scegli se salvare le app sulla memoria interna o la SD del telefono oppure su un servizio di cloud storage.



Successivamente, potrai ripristinare i tuoi backup recandoti nella scheda Ripristino e sincronizzazione di Helium e selezionando il backup da utilizzare.
Più facile a farsi che a dirsi!

Easy Backup & Restore

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Easy Backup & Restore è un’altra applicazione gratuita che ti consiglio di tenere altamente in considerazione. Permette di salvare messaggi, eventi del calendario, segnalibri del browser, storico delle chiamate e contatti in pochi e semplici “tap”.
I dati possono essere salvati non solo in locale, su memory card SD o sulla memoria del device, ma anche su servizi di cloud storage come Dropbox e Google Drive.
Ottimo, vero?
E pensa, non richiede nemmeno il root per funzionare.

È estremamente intuitiva.
Per avviare un backup basta infatti premere sul pulsante Effettua backup, mettere il segno di spunta accanto alle voci relative agli elementi da salvare (SMSMMSRegistro chiamateCalendarioSegnalibriDizionario e Rubrica) e premere sul pulsante OK.



Bisogna poi scegliere se eseguire la copia dei dati sulla scheda SD inserita nel telefono (opzione che permette di scegliere come destinazione anche la stessa memoria del dispositivo) o su uno dei servizi di cloud storage supportati da Easy Backup (DropboxGoogle DriveBox o Gmail, sotto forma di allegato).
Infine occorre assegnare un nome al backup e avviare la procedura.

Il processo di ripristino dei dati salvati in precedenza da Easy Backup è ugualmente semplice:
basta premere sul bottone Ripristina Backup, selezionare la fonte dei dati (es. Scheda SD o Dropbox), indicare il backup da utilizzare per il ripristino e il gioco è fatto.



Da sottolineare anche la presenza della funzione Strumenti app, la quale consente di creare dei backup delle app e dei dati ad esse correlati (previa l’installazione della app gratuita BusyBox, che richiede il root per funzionare).
Si tratta di una funzione sicuramente utile ma, se puoi e se hai un dispositivo sbloccato, prediligi Titanium per il backup delle applicazioni.

Backup di Foto, Video e Musica sul PC

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Fino ad ora abbiamo visto come effettuare un backup Android occupandoci di applicazioni, messaggi e contatti.
Ma come fare a salvaguardare foto, video e musica?

La cosa più veloce che puoi fare è collegare il tuo telefono al computer e copiare i dati sul PC “manualmente” usando l’Esplora Risorse di Windows o l’utility Android File Transfer del Mac. Tuttavia, se vuoi semplificarti la vita e vuoi copiare sul PC anche i contatti, i messaggi e altri dati importanti che hai sul telefono, puoi affidarti alle applicazioni ufficiali distribuite dalle case produttrici dei dispositivi Android, le quali permettono di automatizzare il processo di backup di tutti i dati. Qui sotto trovi elencate quelle più importanti.



  • Samsung SmartSwitch – il programma che permette di effettuare il backup dei dispositivi Samsung sul PC.
    È compatibile con Windows e Mac OS X ed è semplicissimo da usare, basta un click per salvare o ripristinare tutti i file presenti su smartphone e tablet.
    Per maggiori dettagli relativi al suo funzionamento leggi le mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac. Scarica da qui.
  • HiSuite – l’applicazione ufficiale per il backup dei dispositivi Huawei, solo per Windows. Scarica da qui.
  • Motorola Device Manager – il programma di Motorola che permette di eseguire il backup degli smartphone su Windows e Mac OS X. Scarica da qui.
  • Sony PC Companion – si tratta del software ufficiale di Sony.
    Permette di eseguire il backup di smartphone e tablet Android sui PC Windows. Scarica da qui.
  • LG PC Suite – come facilmente intuibile, si tratta del programma che permette di copiare sul PC i dati contenuti nei dispositivi LG.
    Funziona solo su Windows. Scarica da qui.
  • HTC Sync Manager – il software di sincronizzazione ufficiale per i terminali HTC.
    È compatibile con Windows e Mac OS X. Scarica da qui.

Trovi maggiori informazioni su come collegare lo smartphone al PC e come utilizzare i software ufficiali dei produttori Android nella mia guida sull’argomento.

Backup sul cloud

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Al backup dei dati in locale (sul PC o su scheda SD) consiglio sempre di associare un backup sul cloud, cioè su Internet.
Per salvare contatti, foto, messaggi e altri dati importanti sul cloud puoi contare sui servizi di Google che sono completamente gratuiti e sono già integrati in Android.
Scopriamo subito come usarli.

Per quanto riguarda i contatti, le email, gli appuntamenti del calendario e i dati delle app, tutte le informazioni dovrebbero essere sincronizzate automaticamente online con il tuo account Google.
Per assicurarti che tutte le funzioni di sincronizzazione siano attive, recati nel menu Impostazioni > Account > Google di Android e seleziona il tuo indirizzo Gmail dalla schermata che si apre. Se nella schermata che si apre trovi delle opzioni di tuo interesse disattivate, attivale spostando su ON la levetta collocata accanto al loro nome.



Adesso passiamo a foto e video.
L’applicazione Google Foto, che dovrebbe essere installata “di serie” sul tuo smartphone ma comunque si può scaricare liberamente dal Play Store, permette di archiviare gratuitamente su Google Drive tutte le immagini presenti nella galleria di Android senza compromettere lo spazio a disposizione sul servizio. Proprio così! Tutte le foto con una risoluzione massima di 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p (Full HD) vengono salvati automaticamente su Google Drive senza “pesare” sullo spazio a disposizione di noi utenti.

Per attivare questa utilissima funzione di backup, apri Google Foto, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, seleziona quindi la voce Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta che si trova in alto (accanto alla voce Backup e sincronizzazione), premi sul pulsante Dimensioni caricamento e seleziona la voce Alta qualità dal riquadro che si apre.



Una funzione per il backup automatico delle foto è disponibile anche nella app ufficiale di Dropbox, che permette di avere 3GB di storage extra sul proprio account, ma personalmente ti consiglio di usare Google Foto che offre anche funzioni di ricerca e organizzazione delle immagini più interessanti.

Per la musica, se non sei ancora passato totalmente a Spotify o altri servizi di streaming musicale, puoi affidarti a Google Play Music che sincronizza con il cloud la tua libreria musicale e ti consente di ascoltarla in qualsiasi momento da qualsiasi dispositivo Android (e non solo).



Nandroid

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Se hai effettuato il root sul tuo telefono Android e hai installato una recovery personalizzata (come illustrato nella guida che ti ho segnalato all’inizio del post) puoi creare una copia di backup di tutto quello che c’è sul dispositivo:
una vera e propria immagine di sistema, denominata Nandroid, da archiviare su una scheda SD o sulla memoria dello stesso device.



Basta richiamare la funzione di Backup dal menu della recovery (accessibile avviando lo smartphone con la combinazione di tasti Power+Volume –), selezionare tutte le opzioni disponibili dalla schermata che si apre (es. DataCacheSystemBoot e PDS) e fare uno swipe sul pulsante presente in basso.

Per il ripristino del backup bisogna invece recarsi nel menu Restore della recovery, selezionare l’archivio da ripristinare e fare uno swipe sul pulsante in basso.



come funziona trova amici android



come funziona trova amici android

Parlando con il tuo migliore amico hai scoperto che, usando un’applicazione da installare sul tuo smartphone Android, puoi monitorare gli spostamenti di conoscenti e familiari rimanendo, dunque, sempre aggiornato sulla posizione delle persone a te care.
Inoltre, con Trova Amici (questo il nome dell’app in questione) è possibile ricevere notifiche quando un proprio conoscente raggiunge un determinato luogo o quando si mette alla guida.
Essendo interessato dall’argomento, hai effettuato delle ricerche sul Web per saperne di più e sei finito dritto in questa mia guida. Beh, lasciati dire sei arrivato nel posto giusto al momento giusto!

Con il tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come funziona Trova Amici Android, indicandoti anche la procedura dettagliata per scaricare l’applicazione dal Play Store e per creare il tuo account.
Dopo averti mostrato come creare un gruppo di contatti, invitare nuovi membri e come prendere parte a una cerchia già esistente, ti illustrerò le principali funzionalità del servizio, come attivarle e come usarle nel migliore dei modi.
Come dici?
È proprio quello che volevi sapere?
Allora non indugiare oltre e approfondisci subito l’argomento.



Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Segui attentamente le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che, provando a metterle in pratica, riuscirai a capire il funzionamento dell’app Trova Amici e sapere la posizione dei tuoi conoscenti in qualsiasi momento e ovunque tu sia.
Buona lettura!

Indice

  • Cos’è Trova Amici
  • Scaricare Trova Amici su Android
  • Creare un account su Trova Amici
  • Creare una nuova cerchia e invitare membri
  • Come usare Trova Amici

Cos’è Trova Amici

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e scoprire come funziona Trova Amici su Android, potrebbe esserti utile sapere a cosa serve quest’applicazione e quali sono i servizi offerti.

Trova Amici, nota anche come Friend Locator, è un’applicazione gratuita disponibile per dispositivi Android che consente di conoscere la posizione esatta di amici e parenti che, a loro volta, hanno installato l’app sul proprio dispositivo e fanno parte dello stesso gruppo di condivisione (chiamato Cerchia).



Inoltre, con Trova Amici è possibile ricevere notifiche quando una persona raggiunge un determinato luogo o quando quest’ultima necessita d’aiuto.
È possibile seguire i suoi spostamenti, visualizzare la cronologia dei suoi movimenti e inviare messaggi privati e di gruppo.

Scaricare Trova Amici su Android

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Per scaricare Trova Amici su Android, avvia il Play Store premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato) presente nella home screen del tuo dispositivo, digita Trova Amici nel campo di ricerca collocato in alto e premi sull’icona della lente d’ingrandimento per avviare la ricerca.

Adesso, individua Trova Amici (dovrebbe essere il primo risultato), fai tap sull’icona dei tre puntini e seleziona la voce Installa dal menu che compare.
In alternativa, fai tap sull’icona dell’app in questione e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Installa.



Attendi, quindi, che la barra d’avanzamento raggiunga il 100% e che l’installazione sia conclusa e fai tap sul pulsante Apri per avviare l’applicazione.

Creare un account su Trova Amici

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Dopo aver scaricato l’app Trova Amici sul tuo dispositivo, avvia quest’ultima facendo tap sulla sua icona (i segnaposto su una mappa) e crea il tuo account, utile per usare il servizio.



Per procedere, premi sul pulsante Avanti, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito, seleziona l’opzione Italy tramite il menu a tendina nel quale compare la voce Stati Uniti e fai tap sul pulsante Avanti.
Nella nuova schermata visualizzata, indica la password (almeno 6 caratteri) che intendi  usare per accedere al tuo account nel campo Crea una password e premi sul pulsante Avanti, dopodiché inserisci il tuo indirizzo email nel campo Inserisci l’indirizzo email e premi nuovamente sul pulsante Avanti.

Infine, inserisci il tuo nome (quello che sarà visualizzato dai tuoi contatti) nel campo Inserisci nome e, se lo desideri, fai tap sul pulsante + per aggiungere una tua foto.
Pigia, quindi, sul pulsante Consenti per consentire a Trova Amici di accedere alle tue foto, scegli l’opzione Galleria per selezionarne una presente sul tuo dispositivo o fai tap sulla voce Fotocamera per scattare una foto sul momento.
Pigia, quindi, sul pulsante Avanti per completare la creazione del tuo account e fai tap sulle voci Consenti accesso e Consenti per consentire all’applicazione di accedere alla tua posizione.



Per accedere al tuo account da un altro dispositivo, fai tap sulla voce Login, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti, dopodiché digita la password nel campo Password e premi sul pulsante Avanti per completare l’operazione.

In alternativa, se preferisci accedere con il tuo indirizzo email, fai tap sulla voce Login, scegli l’opzione Accedi con l’email, inserisci quest’ultima nel campo Inserisci l’indirizzo email, specifica la tua password nel campo apposito e premi sul pulsante Avanti.



Creare una nuova cerchia e invitare membri

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Creare una nuova cerchia o entrare in una cerchia esistente, ti permette non solo di visualizzare la posizione dei tuoi amici o dei tuoi familiari, ma anche di condividere con loro la tua posizione, inviare messaggi e molto altro.



Per creare una nuova cerchia, fai tap sul pulsante ≡ in alto a sinistra, scegli l’opzione Crea e, nella nuova schermata visualizzata, premi sul pulsante Aggiungi una cerchia.
Inserisci, quindi, il nome della cerchia nel campo apposito (o scegli uno dei nomi suggeriti mostrati a schermo) e fai tap sulla voce Fatto.

Adesso, seleziona l’opzione Invita nuovi membri, annota il codice della tua cerchia e comunicalo alle persone di tuo interesse.
In alternativa, premi sul pulsante Invia codice e scegli una delle opzioni disponibili tra WhatsApp, Email, Messaggi ecc.
per inviare il codice della tua cerchia tramite messaggio.
Ti sarà utile sapere che il codice in questione ha una validità di 7 giorni.



Se, invece, sei stato invitato a entrare in una cerchia esistente e sei in possesso di un codice invito, fai tap sul pulsante ≡, premi sul pulsante Entra, digita il codice in tuo possesso nel campo Inserisci il tuo codice di invito e premi sui pulsanti Invia ed Entra.

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Per visualizzare le cerchie delle quali fai parte, fai tap sul pulsante  in alto a sinistra e premi sulla voce Le mie cerchie.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla cerchia di tuo interesse per visualizzare la posizione dei membri.

Per abbandonare una cerchia, fai tap sul pulsante ≡, seleziona l’opzione Impostazioni, scegli la voce Opzioni cerchia, seleziona la cerchia di tuo interesse e premi sul pulsante Esci da questa cerchia.
Se sei l’amministratore di una cerchia, premendo sulla voce Modifica puoi sia cambiarne il nome che forzare l’uscita degli altri membri, premendo sull’icona del cestino presente accanto al nome di ciascun membro.

Come usare Trova Amici

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Dopo aver creato il tuo account e aver preso parte a una cerchia di persone, sei pronto per imparare a usare Trova Amici e approfondire il funzionamento delle sue principali funzionalità.

Nella schermata principale dell’app è presente l’elenco delle persone che fanno parte della cerchia selezionata e, per ciascuna di esse, puoi visualizzarne la posizione attuale indicata sotto il loro nome.
Se sei interessato a interagire con una persona specifica, fai tap sulla sua foto e, nella nuova schermata visualizzata, puoi tenere traccia degli spostamenti dell’utente in questione visualizzando la cronologia dei suoi movimenti negli ultimi 7 giorni.
Premendo, invece, sull’opzione Ricevi indicazioni, puoi ottenere le indicazioni stradali per raggiungere l’utente selezionato (sul tuo smartphone dev’essere installata un’apposita app, come Google Maps).



Se desideri inviare un messaggio all’utente selezionato, fai tap sull’icona della nuvoletta in alto a destra, digita il tuo messaggio nel campo Scrivi messaggio e premi sull’icona dell’aeroplano di carta per inviarlo.
Inoltre, facendo tap sull’icona della macchina fotografica puoi inviare una foto o un video, sia selezionandolo dalla galleria del tuo dispositivo che realizzandolo in tempo reale.
Ti sarà utile sapere che premendo sull’icona della cornetta in alto a destra, puoi effettuare una chiamata telefonica alla persona con la quale hai avviato la chat.

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Oltre alla procedura che ti ho appena indicato, puoi avviare una chat (anche di gruppo) facendo tap sul pulsante e selezionando l’opzione Messaggi.

Se ti stai chiedendo se è possibile aggiungere dei luoghi personalizzati su Trova Amici e ricevere delle notifiche quando una persona raggiunge il luogo in questione, la risposta è affermativa.
Per creare un nuovo luogo, fai tap sul pulsante , seleziona l’opzione Luoghi e scegli la voce Aggiungi.



Nella nuova schermata visualizzata, inserisci il nome del luogo nel campo apposito, specificane l’indirizzo nel campo Indirizzo, imposta il raggio entro il quale considerare una persona in quel determinato luogo tramite il cursore in basso e premi sul pulsante Salva. Adesso, nella sezione Luoghi, fai tap sul nome del luogo appena creato e scegli quali avvisi attivare spostando le levette accanto alle opzioni Arriva e Parte da OFF a ON.

Per capire meglio, facciamo un esempio pratico:
se desideri ricevere una notifica ogni volta che tuo figlio arriva o esce di casa, accedi alla sezione Luoghi, fai tap sul pulsante Aggiungi, inserisci Casa nel campo Nome del luogo, specificane l’indirizzo nel campo apposito e premi sul pulsante Salva, dopodiché fai tap sulla voce Casa, individua il profilo di tuo figlio e sposta le relative levette presenti accanto alle voci Arriva e Parte da OFF a ON.



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Ti sarà utile sapere che, oltre agli avvisi per sapere quando una persona arriva o parte da un determinato luogo, puoi ricevere degli alert anche quando un tuo contatto ha la batteria del telefono scarica o si è messo alla guida.
In tal caso, fai tap sul pulsante , seleziona le opzioni Guida e Batteria e sposta la levetta relativa alla persona di tuo interesse da OFF a ON per attivare tali funzionalità.



Per gestire le notifiche e i suoni d’avviso, premi sul pulsante ≡, scegli l’opzione Impostazioni, seleziona la voce Opzioni di avviso e fai tap sull’opzione Suoni di avviso per personalizzare le notifiche di tuo interesse.

Infine, devi sapere che tra le funzionalità di Trova Amici c’è anche la possibilità di inviare segnalazioni d’emergenza ai contatti impostati come Contatti d’emergenza.
Se sei interessato a tale funzionalità, devi sapere che tutte le persone della cerchia sono già automaticamente contatti d’emergenza.
Puoi aggiungere altri contatti (anche persone che non usano Trova Amici) premendo sul pulsante , selezionando l’opzione Avviso d’emergenza, premendo sul pulsante + e selezionando i contatti di tuo interesse.



Per inviare un avviso d’emergenza, fai tap sul pulsante , premi sulla voce Avviso d’emergenza e fai tap sul pulsante !.
In automatico, tutti le persone della cerchia e i contatti impostati come contatti d’emergenza riceveranno un’email e una notifica sul proprio smartphone.

come mettere un contatto sulla home android



come mettere un contatto sulla home android

Sulla rubrica del tuo cellulare hai memorizzato talmente tanti contatti che, quando ti accingi a cercarne uno, fai una fatica immane?
Vorresti porre rimedio a questa situazione?
No, non devi fare per forza una “pulizia” completa della rubrica, lo so che ti richiederebbe troppo tempo:
puoi risolvere il problema semplicemente aggiungendo un collegamento rapido alla home screen del tuo smartphone (o tablet) ai contatti che utilizzi di più.
Ti garantisco che farlo non è affatto complicato come potrebbe sembrare, a patto che tu sappia dove mettere le mani.

Nella guida che stai leggendo, puoi trovare una spiegazione passo-passo su come mettere un contatto sulla Home di Android.
Per riuscirci, puoi sfruttare alcune apposite funzioni integrate nel celebre sistema operativo mobile di Google o, se preferisci, delle app di terze parti.
Solo una piccola precisazione prima di iniziare: a causa della “frammentazione” che caratterizza Android (ovvero dell’esistenza di numerose versioni dello stesso), le diciture a cui farò riferimento nei prossimi paragrafi potrebbero essere leggermente diverse rispetto a quelle del tuo dispositivo.
La sostanza, comunque, non cambia.



Dato che ti sento già “scalpitare”, direi di non perdere altro tempo in chiacchiere e di passare subito all’azione.
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le indicazioni che sto per darti, così da non avere problemi ad aggiungere collegamenti rapidi dei tuoi contatti preferiti sulla schermata principale del tuo device.
Ti auguro buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Mettere un contatto sulla Home Android
    • Dalla schermata Home
    • Dalla rubrica
    • Da WhatsApp
    • App di terze parti
  • Come rimuovere un contatto dalla Home Android

Mettere un contatto sulla Home Android

Come ti anticipavo nell’introduzione del tutorial, esistono vari modi per mettere un contatto sulla home screen di Android:
puoi agire direttamente dalla schermata Home, utilizzare l’apposita funzione integrata nella rubrica del cellulare oppure rivolgerti ad applicazioni di terze parti.
Analizziamo più da vicino tutte queste soluzioni.



Dalla schermata Home

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Se vuoi agire direttamente dalla schermata Home di Android, sappi che devi semplicemente accedere al menu contenente l’elenco dei widget installati sul dispositivo e richiamare da quest’ultima quello riguardante i contatti rapidi.



Dopo aver sbloccato il tuo dispositivo, premi dunque in un punto “vuoto” della schermata Home, continua a tenere premuto il dito e fai tap sul pulsante Widgets o Aggiungi widget (come ti dicevo prima, la dicitura può variare in base alla marca e al modello del dispositivo in uso e in base alla versione di Android installata su quest’ultimo).

Nella schermata che si apre, dovresti visualizzare tutti i widget che sono installati sul tuo device:
individua quello correlato all’app Contatti o Rubrica e fai tap su una delle icone che raffigurano l’omino.
Pigia poi sull’icona dell’omino senza altri simboli per aggiungere alla schermata Home un collegamento rapido alla sua scheda presente in rubrica.
In alternativa, fai tap sull’icona dell’omino con la cornetta, per aggiungere alla home screen un collegamento per chiamare il contatto o, ancora, seleziona l’icona dell’omino con il fumetto o con la busta delle lettere per aggiungere alla schermata Home un collegamento tramite cui inviare un messaggio al contatto.



Nella schermata che si apre, fai poi tap sul nome del contatto che desideri aggiungere alla schermata Home, posizionalo dove più preferisci, rilascia il dito dallo schermo e il gioco è fatto.

Dalla rubrica

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Un altro modo per aggiungere un contatto alla home screen di Android è quello di procedere direttamente dalla rubrica.
Per riuscirci, basta avviare quest’ultima, aprire la scheda del contatto di proprio interesse e poi selezionare l’impostazione mediante la quale aggiungerlo alla schermata principale del device.

Tanto per cominciare, avvia dunque l’app Contatti o Rubrica, fai tap sul nome del contatto che vuoi aggiungere alla schermata Home del dispositivo, premi sul simbolo dei tre puntini posto in alto a destra e, nel menu che si apre, seleziona la voce Aggiungi a schermata Home.



A questo punto, seleziona l’azione rapida che vuoi associare al contatto:
Rubrica, se vuoi semplicemente accedere rapidamente alla sua scheda presente in rubrica; Composizione diretta, se vuoi avviare una chiamata diretta; Messaggio diretto, se vuoi comporre un messaggio diretto e così via.
Fatto ciò, il collegamento al contatto dovrebbe essere stato aggiunto alla schermata Home.

Nota: la procedura indicata sopra potrebbe variare in base alla marca e al modello di dispositivo in tuo possesso e alla versione di Android installata su quest’ultimo.
Su molti smartphone e tablet Android, ad esempio, è possibile raggiungere lo stesso risultato effettuato un tap prolungato sul nome del contatto di proprio interesse e selezionando poi la voce Aggiungi collegamento alla Home dal menu che si apre.



Da WhatsApp

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Vuoi inserire un contatto WhatsApp nella home screen di Android?
Niente di più semplice! Per riuscirci, avvia l’app ufficiale di WhatsApp, fai tap sulla scheda Chat, premi sull’icona della nuvoletta bianca su sfondo verde posta nell’angolo in basso a destra dello schermo e seleziona il nome del contatto di tuo interesse.



Dopodiché premi sul simbolo dei tre puntini posto in alto a destra, fai tap sulla voce Altro e, nel menu che si apre, seleziona la voce Aggiungi collegamento.
Come per “magia”, nella schermata Home verrà aggiunto automaticamente il collegamento al contatto che hai scelto.
Pigiandoci sopra verrà aperta in automatico la chat di WhatsApp che riguarda la persona di tuo interesse.

App di terze parti

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Se per un motivo o per l’altro vuoi aggiungere dei collegamenti rapidi ai tuoi contatti utilizzando delle app di terze parti, sappi che ce ne sono tantissime adatte allo scopo.
Tuttavia, prima di ricorrere a soluzioni di questo genere, tieni conto del fatto che accedendo alla tua rubrica telefonica, queste potrebbero costituire una potenziale (seppur remota) minaccia per la tua privacy.

Una delle migliori applicazioni adatte allo scopo è Chiamata rapida:
si tratta di una soluzione gratuita che, come suggerisce il nome, permette di aggiungere alla schermata Home un widget per chiamare rapidamente i propri contatti preferiti senza dover “passare” dalla rubrica del telefono.



Per servirtene, installa Chiamata rapida sul tuo dispositivo, avviala e, dopo avergli concesso i permessi necessari per accedere alla rubrica e al registro chiamate, fai tap sul pulsante (+) posto in alto a destra.
Dopodiché, nella schermata che si apre, fai tap sul nome del contatto che ti interessa aggiungere alla schermata principale del tuo device e il gioco è fatto:
verrà immediatamente creato un collegamento che potrai utilizzare per chiamare la persona in questione.

Come rimuovere un contatto dalla Home di Android

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Qualora dovessi avere dei ripensamenti, sappi che rimuovere un contatto dalla schermata Home di Android è talmente semplice che non ci sarebbe nemmeno bisogno di darti tante spiegazioni sulle operazioni che bisogna compiere per riuscirci.

Tutto ciò che devi fare, infatti, e premere e tenere premuto il dito sul collegamento rapido che hai aggiunto alla schermata Home e trascinarlo sulla voce Rimuovi, che dovrebbe trovarsi nella parte superiore della schermata.



In base alla marca e al modello di dispositivo in tuo possesso e alla versione di Android installata su quest’ultimo, potresti trovare una dicitura analoga, come Elimina, Cancella, etc.
Al termine dell’operazione, l’icona del contatto rapido non dovrebbe più essere presente in home screen.

come recuperare rubrica android



come recuperare rubrica android

Hai sostituito il tuo smartphone Android con un modello più recente e non riesci a recuperare la rubrica dal vecchio telefono?
Hai cancellato per sbaglio alcuni contatti dalla rubrica di Android e vorresti una mano per recuperarli?
Forse posso aiutarti.
Dedicami cinque minuti del tuo tempo e ti spiegherò come recuperare rubrica Android in vari modi.

Innanzitutto vedremo come portare i contatti da uno smartphone Android all’altro sfruttando i servizi di sincronizzazione online offerti da Gmail.
Dopodiché vedremo come compiere la medesima operazione “manualmente”, esportando e importando un file VCF con la rubrica di Android, e infine proveremo a recuperare i contatti cancellati da Android tramite alcune soluzioni adatte allo scopo e Gmail che – forse non tutti lo sanno – include una funzione di ripristino per riportare lo stato della rubrica a una data precedente (fino a 1 mese precedente rispetto alla data odierna).



Se hai cancellato per sbaglio dei nominativi dalla rubrica del tuo smartphone e non avevi attiva la sincronizzazione con Gmail (o con un altro servizio cloud), mi spiace ma non credo si possa fare molto.
Se l’incidente è avvenuto da poco potresti avere qualche speranza utilizzando software per il recupero dati che operano direttamente sulla memoria dello smartphone, ma si tratta di un tentativo davvero disperato.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

Recuperare rubrica Android tramite Gmail

Il modo più veloce per copiare la rubrica da uno smartphone Android all’altro è attivare la sincronizzazione di Gmail su entrambi i dispositivi.



Se hai ancora il tuo vecchio smartphone a portata di mano, accendilo, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con l’elenco di tutte le app installate sul dispositivo) e seleziona la voce Account dal menu che si apre.

Dopodiché premi sul logo di Google, seleziona il tuo indirizzo Gmail e verifica che la levetta collocata accanto all’opzione Contatti sia attiva.
In caso contrario, attivala tu facendo “tap” su di essa e attendi che venga avviata la sincronizzazione della rubrica con Gmail.



Se sul tuo vecchio cellulare non è mai stato impostato un account Google, puoi risolvere facilmente il problema recandoti nel menu Impostazioni > Account di Android, selezionando la voce Aggiungi account e premendo sul logo di Google nella schermata che si apre.
Effettua dunque l’accesso con i dati del tuo account Gmail e verifica che la sincronizzazione dei contatti sia attiva come spiegato prima.

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A questo punto, per trasferire i contatti sul tuo nuovo smartphone, non devi far altro che impostare su quest’ultimo lo stesso account Gmail che hai configurato sul vecchio cellulare e attivare la sincronizzazione della rubrica.

Recati dunque nel menu Impostazioni > Account di Android e controlla che nelle impostazioni dell’account Google sia attiva l’opzione relativa ai Contatti.
Se sul tuo nuovo smartphone non hai ancora configurato un account Google (o ne hai impostato uno diverso rispetto a quello utilizzato sull’altro telefono), vai nel menu Impostazioni > Account di Android, seleziona la voce Aggiungi account, premi sul logo di Google ed effettua l’accesso con l’account Gmail con cui hai sincronizzato la tua rubrica.



Se tutto fila per il verso giusto, entro qualche secondo dovresti trovare sul tuo nuovo cellulare tutti i contatti che avevi sullo smartphone precedente.

Il tuo smartphone precedente non era un telefonino Android, bensì un iPhone?
Nessun problema, puoi sfruttare la sincronizzazione di Gmail anche con iOS.
Ti ho spiegato dettagliatamente come procedere nella mia guida su come trasferire contatti da iPhone a Android.



Recuperare rubrica Android da file VCF

Se per un motivo o l’altro non desideri utilizzare i servizi di sincronizzazione offerti da Google, puoi recuperare rubrica Android esportando “manualmente” i contatti dal tuo vecchio cellulare e importandoli su quello nuovo.
Per compiere quest’operazione, non devi far altro che aprire la app Contatti sul vecchio smartphone, esportare il file VCF con l’intera rubrica e importarlo sul tuo nuovo telefono.
Se hai bisogno di indicazioni più precise, segui i passaggi illustrati di seguito.

  • Apri l’applicazione Contatti sul tuo vecchio smartphone, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra, seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre e fai “tap” sull’opzione per esportare in file .vcf tutta la rubrica.
    Scegli quindi il nome e la cartella in cui esportare il file e il gioco è fatto;
  • Se utilizzi uno smartphone Samsung la procedura che devi seguire è leggermente diversa:
    dopo aver aperto l’applicazione Contatti, devi selezionare la scheda Contatti e premere sul pulsante (…) che si trova in alto a destra.
    Dopodiché devi selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare, andare su Contatti, selezionare l’opzione Importa/Esporta e scegliere se esportare la rubrica sulla memoria interna del dispositivo o su una scheda microSD;
  • Adesso devi esportare il file VCF con i contatti sul tuo nuovo smartphone.
    Per compiere quest’operazione puoi auto-inviarti il file via email o salvarlo su un servizio di cloud storage (es.
    Dropbox).
    Installa quindi un file manager come ES Gestore File e utilizzalo per entrare nella cartella Home dello smartphone o nella directory principale della microSD (a seconda di dove hai salvato il file VCF).
    Successivamente, tieni il dito premuto sul file della rubrica (es.
    00001.vcf), premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
    A questo punto, scegli se auto-inviarti il file tramite posta elettronica selezionando il nome di un client di posta (es.
    Gmail) o se salvarlo su un servizio di cloud storage (es.
    Dropbox) selezionando la sua icona;
  • Ad invio effettuato, prendi il tuo nuovo smartphone e scarica il file VCF della rubrica su quest’ultimo aprendo l’email che ti sei auto-inviato o accedendo al servizio di cloud storage sul quale l’hai salvato (es.
    Dropbox).
    Dopodiché apri l’applicazione Contatti di Android, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre.
    A questo punto, fai “tap” sulla voce Importa da file .vcf, scegli l’account cloud con cui sincronizzare i contatti (es.
    Gmail) e seleziona il file vcf con la rubrica del tuo vecchio smartphone;
  • Se hai un telefono Samsung devi seguire una procedura leggermente diversa:
    devi selezionare prima la scheda Contatti, poi il pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi devi andare su Impostazioni > Contatti > Importa/Esporta.

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Se vuoi, puoi anche esportare un file VCF dai contatti che hai salvato sulla rubrica di Gmail.
Per riuscirci, collegati al servizio Contatti Google.
Dopodiché clicc sulla voce Di più situata nella barra laterale di sinistra e seleziona la voce Esporta che compare in basso.

A questo punto, metti il segno di spunta accanto alle voci Contatti e vCard (per contatti iOS) e clicca su Esporta per completare l’operazione.



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Recuperare rubrica Android da backup precedenti

Se hai la buonissima abitudine di eseguire un backup del tuo smartphone sul PC o su una microSD esterna, puoi recuperare i contatti della rubrica semplicemente ripristinando uno dei backup che hai creato in precedenza.



Se ad esempio hai un terminale Samsung, puoi ripristinare la rubrica affidandoti all’applicazione Smart Switch o alla sua controparte desktop (che è compatibile con Windows e macOS).
Se hai smartphone di altre marche puoi utilizzare le apposite utility di sincronizzazione con il PC, mentre se hai utilizzato applicazioni di backup come Easy Backup & Restore puoi affidarti a queste ultime per il ripristino della rubrica.

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Per saperne di più consulta i miei tutorial su come collegare smartphone a PC e come effettuare un backup su Android in cui ti ho parlato di tutte le app e tutti i software per PC che potrebbero aiutarti a ripristinare i backup della rubrica.

Recuperare contatti cancellati da Android

Se vuoi recuperare i contatti su un telefono che non era connesso a Gmail e non dispone di backup della rubrica, l’unica soluzione alla quale puoi provare a rivolgerti sono quei software che operano direttamente sulla memoria dello smartphone.
Le probabilità che tu riesca a recuperare i contatti cancellati in questo modo sono piuttosto ridotti, ma arrivati a questo punto tentar non nuoce!



EaseUS MobiSaver for Android

Fra i migliori software che permettono di recuperare i file cancellati dagli smartphone Android c’è EaseUS MobiSaver for Android che è compatibile con tutte le versioni più diffuse del sistema operativo del robottino verde.
Per funzionare richiede i permessi di root, quindi se non l’hai fatto ancora scopri come effettuare il root su Android seguendo il mio tutorial sull’argomento.

Per scaricare EaseUS MobiSaver for Android sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Free Download.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato sul PC (emsa_free.exe) e clicca prima su  e poi su OK.



Accetta quindi le condizioni d’uso del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, e porta a termine il setup cliccando prima su Next per quattro volte consecutive e poi su InstallFinish.
Se ti viene chiesto di installare dei driver, accetta cliccando su Installa.

Ora collega il tuo smartphone al computer usando il cavo USB in dotazione, avvia EaseUS MobiSaver for Android (se non si è già avviato da solo), attendi che il dispositivo venga rilevato e clicca sul pulsante Start che si trova al centro della finestra del programma.



Ora, se richiesto, attiva il debug USB su Android.
Se non sai come si fa, recati nel menu Impostazioni > Opzioni sviluppatore del tuo smartphone e metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al Debug USB. Se non vedi “Opzioni sviluppatore” nelle impostazione di Android, abilitala recandoti in Info sul telefono e premendo sulla dicitura Numero buid per sette volte consecutive.

Una volta attivato il debug USB sul computer, metti il segno di spunta accanto alla voce Consenti sempre da questo computer e rispondi OK all’avviso che compare sullo smartphone in modo da consentire l’accesso da parte di EaseUS MobiSaver for Android. Dopodiché concedi i permessi di root all’applicazione (premendo sul pulsante Concedi) e attendi che EaseUS MobiSaver trovi tutti i file recuperabili dal tuo device.



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Al termine della scansione, seleziona la voce Contacts dalla barra laterale di EaseUS MobiSaver for Android, metti il segno di spunta accanto ai contatti da recuperare e clicca sul pulsante Recover per salvarli sul tuo PC.
Per visualizzare solo i contatti cancellati, sposta su ON la levetta Only display deleted items che si trova in alto a sinistra.



A recupero avvenuto potrai ricopiare i contatti sul tuo smartphone auto-inviandoteli via email, copiandoli su una scheda microSD o salvandoli su un servizio di cloud storage (es. Dropbox o Google Drive).
Il processo di importazione dei contatti in Android è quello che abbiamo visto prima insieme.

ATTENZIONE: la versione free di EaseUS MobiSaver for Android permette di recuperare un solo file, e quindi un solo contatto, alla volta.
Per recuperare più file contemporaneamente devi acquistare una licenza per il programma per 36,95 euro.
Maggiori info qui.



Gmail

Come accennato in apertura del post, Gmail include una funzione che permette di riportare la rubrica a uno stato precedente e quindi di recuperare i contatti cancellati.
Se hai eliminato dei contatti importanti da uno smartphone associato a Gmail, puoi dunque sfruttare questa funzione per recuperare i nominativi cancellati e sincronizzarli nuovamente con il telefono.

La procedura da seguire è estremamente semplice.
Se vuoi recuperare rubrica Android recuperando i contatti cancellati da Gmail.
Per compiere quest’operazione, collegati al servizio Contatti Google.
Dopodiché clicc sulla voce Di più situata nella barra laterale di sinistra e seleziona la voce Annulla le modifiche che compare in basso.



Scegli, quindi.
se riportare lo stato della rubrica 10 min fa, 1 ora fa, ieri, 1 settimana fa o una data personalizzata (sapendo che puoi tornare indietro al massimo di 30 giorni) e clicca su Conferma per applicare i cambiamenti.

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Una volta effettuato il ripristino della rubrica di Gmail, attiva la sincronizzazione dei contatti su Android come abbiamo visto in precedenza (se non l’hai già fatto) e i nominativi cancellati per sbaglio dovrebbero tornare al loro posto.

In alternativa puoi anche esportare “manualmente” il file VCF della rubrica di Gmail e importarlo sullo smartphone.
Anche questa procedura l’abbiamo già vista prima insieme.



come sbloccare un telefono android protetto da password



come sbloccare un telefono android protetto da password

Rimettendo in ordine la tua camera, ti sei imbattuto in un vecchio smartphone che non usavi ormai da tempo.
Curioso di dare una sbirciatina a ciò che esso contiene, l’hai acceso e hai atteso pazientemente che questo si avviasse, ricevendo però una brutta sorpresa:
all’avvio di Android, ti viene chiesta una password che, purtroppo, non ricordi più.
Come dici?
Le cose stanno proprio così e stai pensando di abbandonare l’impresa?
Allora fermati un attimo e concedimi qualche minuto del tuo tempo, perché credo di poterti aiutare a venirne a capo!

Nelle righe successive di questo tutorial, ti spiegherò, infatti, come sbloccare un telefono Android protetto da password utilizzando alcune semplici procedure, perfettamente lecite e che non richiedono l’installazione di app o software di terze parti.
In particolare, ti spiegherò come effettuare un ripristino da remoto attraverso il sistema “Trova il mio dispositivo” e, qualora a bloccare il telefono fosse la password di Google, ti insegnerò a recuperare quest’ultima nel giro di qualche minuto.



Dunque, senza attendere un secondo in più, ritagliati qualche minuto di tempo libero, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti su quest’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissato.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Sbloccare un telefono Android protetto da password tramite Trova il mio dispositivo
  • Sbloccare un telefono Android protetto da password di Google

Sbloccare un telefono Android protetto da password tramite Trova il mio dispositivo

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Se hai dimenticato la password per accedere al tuo dispositivo Android, la strada più semplice che puoi percorrere è quella di effettuare un ripristino completo dello stesso avvalendoti di Trova il mio dispositivo, la soluzione “antifurto” sviluppata da Google.

Chiaramente, questa soluzione prevede la perdita dei dati e delle impostazioni già presenti sullo smartphone, pertanto, se non hai mai provveduto a effettuare un backup degli stessi, è bene che tu sia preparato a quest’eventualità.



Oltretutto, affinché la procedura vada a buon fine, è indispensabile che sul dispositivo sia configurato un account Gmail e che l’opzione Trova il mio dispositivo sia stata preventivamente abilitata su Android.
Se stai leggendo questa guida a scopo preventivo, sappi che puoi attivare l’apposita funzionalità recandoti nel menu Impostazioni > Sicurezza e posizione > Trova il mio dispositivo.

Fatte tutte le doverose premesse di cui sopra, è il momento di passare all’azione.
Per procedere con lo sblocco del telefono, collegati alla pagina di Trova il mio dispositivo utilizzando qualsiasi browser per computer ed effettua il login utilizzando l’account Google configurato sul telefono.
Se non ricordi più la password d’accesso, puoi reimpostarla rapidamente seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa guida.



A questo punto, attendi che il cellulare venga individuato sulla mappa che compare a schermo (se hai più dispositivi abbinati allo stesso account Google, assicurati di selezionare quello esatto utilizzando le anteprime situate in alto a sinistra) e, quando ciò avviene, clicca sull’opzione Resetta dispositivo, nel menu laterale di sinistra.

Ora, per avviare la procedura di ripristino da remoto del dispositivo, non ti resta che premere il pulsante Resetta dispositivo, accedere nuovamente all’account Google in uso e, per confermare la volontà di procedere, cliccare sul pulsante Resetta annesso al messaggio d’avviso che compare a schermo.
Ti ricordo, ancora una volta, che l’operazione di reset da remoto cancellerà tutti i dati e le impostazioni presenti sullo smartphone.



La procedura di ripristino da remoto verrà avviata automaticamente non appena il telefono sarà acceso e collegato a Internet.
Una volta concluso il reset dello smartphone, dovrai eseguire nuovamente la prima configurazione di Android, definendo le impostazioni come lingua, zona d’appartenenza, tastiera, rete Wi-Fi, ecc.

Con molta probabilità, per ragioni di sicurezza, ti verrà chiesto di effettuare l’accesso con l’account Google precedentemente configurato sul telefono (quello che hai usato per resettarlo da remoto, per intenderci).
Una volta inserite le credenziali corrette, potrai scegliere se abbinare nuovamente lo stesso account, associarne uno ex-novo oppure non associare alcun account Google.



In questa fase, avrai inoltre la possibilità di definire una nuova passwordcodicesequenza di sblocco, oltre che impostare l’attivazione del telefono tramite impronta digitalericonoscimento facciale, a riprova del fatto che, una volta concluso il ripristino del telefono, Android avrà completamente eliminato la password usata in precedenza.

Nota:
se non hai a disposizione un computer tramite il quale effettuare l’operazione di ripristino, puoi avvalerti di un secondo smartphone/tablet Android e dell’app Trova il mio dispositivo di Google, che funziona in modo analogo alla versione Web del servizio.



Sbloccare un telefono Android protetto da password di Google

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Fammi indovinare:
nonostante tu abbia letto con molta attenzione tutto quanto ti ho spiegato poc’anzi, non sei ancora riuscito a sbloccare il telefono Android protetto da password, poiché, dopo la fase di configurazione iniziale del sistema operativo (scelta della lingua, della zona d’appartenenza e collegamento alla rete Wi-Fi), visualizzi il messaggio “Questo dispositivo è stato reimpostato.
Per proseguire, accedi a un account Google già sincronizzato con il dispositivo”
.



Le cose stanno in questo modo, dico bene?
Allora devi sapere che tale eventualità può presentarsi in almeno due casi differenti:
se si ripristina il telefono ai dati di fabbrica subito dopo aver modificato la password di Google o se si effettua il ripristino del dispositivo senza prima disattivare l’opzione Trova il mio dispositivo.

Non temere, si tratta di un comportamento assolutamente normale:
introdotta a partire da Android 5.1, la protezione dal ripristino di fabbrica (o FRPfactory reset protection) richiede l’immissione della password relativa all’account Google configurato prima del ripristino, così da impedire l’uso non autorizzato del telefono in caso di furto o smarrimento.



Se è questo il tuo caso, puoi affrontare la situazione in due modi differenti, a seconda dello scenario in cui ti sei ritrovato.
Qualora avessi cambiato recentemente la password di Google (ma ricordassi soltanto quella precedente), puoi attendere 72 ore e procedere con lo sblocco dello smartphone tramite l’ultima chiave d’accesso nota.

Qualora avessi, invece, completamente dimenticato la password di Google, puoi utilizzare la procedura di ripristino prevista dal sistema:
prima di procedere, assicurati però di aver collegato lo smartphone a una rete Wi-Fi disponibile nelle vicinanze (passaggio indispensabile per portare il tutto a termine con successo).
Se non hai provveduto a farlo in precedenza, premi il pulsante Indietro di Android, fino a tornare alla schermata di scelta della rete Wi-Fi, ed effettua il collegamento a una delle connessioni senza fili rilevate.



Giunto nuovamente alla schermata d’accesso all’account Google, inserisci l’indirizzo Gmail nell’apposito campo, fai tap sul pulsante Avanti e premi sul link Password dimenticata situato nella pagina successiva.

Ora, non ti resta che seguire le istruzioni a schermo, in modo da procedere alla reimpostazione della chiave d’accesso:
inserisci l’ultima password che ricordi, nell’apposito campo di testo, tocca il pulsante Avanti e, dopo aver confermato la tua identità rispondendo alle domande che ti vengono proposte, provvedi a resettare la password, inserendola, quando richiesto, nelle caselle di testo preposte.



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Qualora non ricordassi le password precedenti, fai invece tap sul link Prova un altro metodo, in modo da accedere alle opzioni di reimpostazione previste dal tuo account:
per esempio, potrebbe esserti proposta la ricezione di una notifica di conferma dell’identità su uno dei device configurati per l’autenticazione a due fattori.



Laddove non avessi con te il tuo dispositivo (o se questo non fosse utilizzabile), tocca nuovamente la voce Prova un altro metodo, in modo da accedere a ulteriori opzioni di reimpostazione:
ricezione di un codice di ripristino tramite SMS; utilizzo di un codice di backup associato all’account; risposta alla domanda di sicurezza specificata in fase di creazione dell’account o, infine, ripristino della password tramite intervento “umano” dello staff di Google.

In quest’ultimo caso, dovrai indicare un indirizzo email o un numero di telefono presso cui essere contattato dallo staff di Google che, dopo aver verificato la tua identità, provvederà a fornirti le indicazioni per reimpostare nuovamente la password.
Questa procedura non è immediata e potrebbe impiegare fino a 4-5 giorni lavorativi.



Ad ogni modo, una volta completato il ripristino della password di Google, dovresti tornare alla schermata di richiesta della password, che dovrai specificare nell’apposito campo.
Una volta superato questo step, non ti resterà che scegliere se utilizzare lo stesso account Google per usare il telefono, impostare uno nuovo account Google, oppure non usare alcun account.

Se hai intenzione di vendere il tuo dispositivo e, onde evitare di dover comunicare la tua password di Google al nuovo acquirente, vuoi disattivare la funzione FRP, ricorda di recarti nel menu Impostazioni > Sicurezza e Privacy > Trova il mio dispositivo e di spostare su OFF la levetta situata in cima allo schermo, prima ancora di procedere con il reset alle impostazioni di fabbrica del device.



In caso di problemi durante la fase di ripristino della password di Google o per ricevere ulteriori indicazioni sulle modalità di reimpostazione disponibili, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida su come recuperare la password di Google, nella quale ho avuto modo di trattare l’argomento nel dettaglio.

come trasferire file da android a pc



come trasferire file da android a pc

Hai scaricato un file sul tuo smartphone Android, vorresti trasferirlo sul PC ma non sai come fare?
Stai provando a importare sul PC le foto che hai scattato con il tuo smartphone Android ma non ci riesci?
Non disperare, ti assicuro che puoi risolvere il tuo problema in maniera estremamente semplice e veloce.
Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire il tutorial su come trasferire file da Android a PC che sto per proporti.

Grazie a questa guida, scopriremo insieme come collegare un dispositivo Android al computer, come accedere a tutti i file presenti sulla memoria del dispositivo e come importare foto e video da quest’ultimo.
Vedremo inoltre come risolvere i problemi più comuni legati alla comunicazione fra Android e il computer e come collegare Android al Mac.



Come dici?
Ti piacerebbe anche trovare un modo per trasferire i file da Android al computer in modalità wireless?
No problem, si può fare anche questo.
Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno nella seconda parte del tutorial.
Allora, si può sapere cosa ci fai ancora lì impalato?
Rimboccati le maniche e scopri subito come copiare i file dal tuo smartphone/tablet al tuo computer nella maniera più rapida e semplice possibile!

Come trasferire file da Android a PC via cavo

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Windows è in grado di riconoscere automaticamente la maggior parte degli smartphone e dei tablet Android.
Questo significa che per copiare i file dal tuo telefono al computer, non devi far altro che connettere il dispositivo al PC usando un cavo USB e aprire l’Esplora Risorse, l’icona della cartella gialla che trovi in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni di Windows.

La prima volta che colleghi il tuo smartphone (o il tuo tablet) al computer, devi attendere qualche secondo affinché Windows identifichi il dispositivo e installi i relativi driver.
Durante questa procedura vedrai comparire un messaggio nell’area di notifica del sistema operativo (accanto all’orologio) e una piccola barra di avanzamento sulla barra delle applicazioni.



Qualora Windows non riuscisse a identificare correttamente il tuo dispositivo, prova ad effettuare una ricerca su Google usando i termini [nome del tuo smartphone o tablet] driver.
In questo modo dovresti trovare facilmente i driver necessari a far riconoscere il tuo smartphone/tablet da parte del computer.
Mi raccomando, scarica i driver solo dai siti ufficiali delle case produttrici di smartphone e tablet o comunque da siti di provata affidabilità, il rischio di imbattersi in qualche malware è altissimo!

Una volta collegato il tuo smartphone (o il tuo tablet) al computer tramite cavo USB, apri l’Esplora Risorse di Windows (la cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni) e seleziona la voce Computer o Questo PC dalla barra laterale di sinistra.



A questo punto, fai doppio click sull’icona del tuo smartphone/tablet e avrai accesso a tutte le cartelle presenti sulla memoria del dispositivo:
in quella denominata Download ci sono tutti i file scaricati da Internet, in quella denominata DCIM ci sono foto e video e così via.

Per copiare i file da Android al PC basta fare il più classico dei copia-e-incolla.
Clicca quindi con il tasto destro del mouse sul file da copiare, seleziona la voce Copia dal menu che si apre, recati nella cartella del PC in cui desideri incollare il file, fai click destro e seleziona la voce Incolla dal menu contestuale di Windows.
Tutto qui!



Per importare foto e video sul PC in maniera organizzata, suddividendoli in cartelle e applicando loro dei tag, recati in Computer (o Questo PC), fai click destro sull’icona del tuo smartphone/tablet e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che si apre.
Se utilizzi Windows 8.x o Windows 10 puoi importare foto e video anche nella app Foto, che è inclusa “di serie” nel sistema operativo.
Per maggiori informazioni a riguardo leggi la mia guida su come trasferire foto da Samsung a PC (la procedura è valida anche per i dispositivi non-Samsung).

Se dopo aver selezionato l’icona del tuo smartphone (o del tuo tablet) riesci a visualizzare solo le cartelle relative a foto e video, significa che il dispositivo è stato collegato al PC in modalità fotocamera (che, per l’appunto, dà accesso solo alle foto e i video presenti sulla memoria del device).
Per ottenere un accesso completo alle altre cartelle del terminale, espandi il menu delle notifiche di Android (scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso), seleziona l’icona relativa al collegamento USB e, nella schermata che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Dispositivo multimediale (MTP).



Trasferire file da Android al Mac

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Utilizzi un Mac?
In questo caso, per accedere ai file presenti sul tuo smartphone/tablet devi installare Android File Transfer, un programmino gratuito che permette a OS X di riconoscere correttamente i dispositivi Android e gestire i file presenti sulla loro memoria.



Per scaricare Android File Transfer sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download now che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il file androidfiletransfer.dmg, trascina l’icona Trasferimento File Android nella cartella Applicazioni di OS X e il gioco è fatto.

Da questo momento in poi, ogni volta che collegherai il tuo smartphone/tablet al Mac, partirà automaticamente Android File Transfer che ti permetterà di copiare i file di tuo interesse sul computer con un semplice drag-and-drop (cioè trascinando le loro icone nella cartella di destinazione).



Per importare le foto puoi affidarti tranquillamente all’applicazione Foto, te ne ho parlato anche nel mio tutorial su come trasferire file da Android a Mac.

Backup completo di Android

Se vuoi creare un backup completo del tuo smartphone o del tuo tablet (avendo quindi la possibilità di ripristinare tutti i dati in seguito a un reset del dispositivo), puoi affidarti a delle applicazioni ad hoc oppure ai software ufficiali rilasciati dai produttori hardware.
Per maggiori informazioni a riguardo consulta la mia guida su come fare backup Android.



Come trasferire file da Android a PC in modalità wireless

Vorresti trasferire file da Android a PC senza collegare fisicamente il tuo smartphone o il tuo tablet al computer?
Nessun problema, si può fare anche questo.
Basta installare una delle tante applicazioni che permettono di condividere file in modalità wireless.

AirDroid

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Fra le migliori app che consentono di trasferire file da Android al computer in modalità wireless c’è AirDroid che è compatibile con Windows, Mac OS X e si può utilizzare anche direttamente dal browser.

AirDroid non limita il suo funzionamento al trasferimento dei file, permette anche di inviare e ricevere SMS dal PC, visualizza le notifiche di Android sul computer e permette perfino di comandare Android da remoto (solo sui device sottoposti alla procedura di root).
L’applicazione è completamente gratuita ma presenta un limite di trasferimento di 200MB/mese che si può rimuovere solo sottoscrivendo un abbonamento pay (1,99$/mese o 19,99$/anno).



Per usarla, scarica l’applicazione sul tuo smartphone (o sul tuo tablet) e crea un account gratuito in quest’ultima compilando il modulo che ti viene proposto.
In alternativa, se vuoi fare prima, premi sulle icone di Google, Facebook e Twitter e autenticati tramite uno dei tuoi account online.
Ad operazione completata, fai “tap” sul pulsante Attiva e consenti all’applicazione di accedere al sistema di notifiche di Android spostando su ON la levetta collocata accanto al suo nome.

A questo punto, passa sul computer e installa il client di Android per Windows e Mac, dopodiché avvialo ed effettua l’accesso a quest’ultimo usando lo stesso account che hai configurato su Android.



Ora puoi passare al trasferimento dei file da Android al PC.
Avvia quindi AirDroid sul tuo smartphone/tablet, premi sull’icona Trasferimento e seleziona il nome del tuo computer dalla schermata che si apre (es.
Android Desktop).
Se non vedi il nome del tuo PC, accertati che quest’ultimo sia connesso alla stessa rete Wi-Fi dello smartphone o del tablet.

Scegli quindi se trasferire sul PC delle Immagini o dei Video presenti nella libreria di Android, delle foto scattate in tempo reale con la Fotocamera del dispositivo, della Musica; se navigare tra i file presenti sulla Memoria interna del terminale o nella cartella dei file ricevuti in precedenza.
Seleziona, dunque, i file da trasferire al computer e premi sul pulsante Invia per completare l’operazione.



Come accennato in precedenza, AirDroid si può utilizzare anche direttamente dal browser, basta collegarsi al sito web.airdroid.com usando uno qualsiasi dei browser supportati (es.
Chrome) e collegarsi al proprio account AirDroid.

Pushbullet

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Un’altra ottima app che consente di condividere file in modalità wireless, visualizzare notifiche e inviare/ricevere messaggi sul PC è Pushbullet, la quale funziona tramite un’estensione per il browser Chrome.

Pushbullet, così come AirDroid, è gratis ma presenta alcuni limiti che si possono eliminare solo sottoscrivendo un abbonamento a pagamento.
Il piano base dell’applicazione prevede un limite di 25MB per ogni file trasferito e 2GB complessivi di storage, mentre il piano Pro (4,99$/mese o 39,99$/anno) offre 1GB di limite per il trasferimento di ogni file e 100GB di storage complessivo.



Per utilizzare Pushbullet, scarica la app sul tuo smartphone, avviala e scegli se effettuare l’accesso tramite il tuo account Google (consigliato) o il tuo account Facebook.
Dopodiché premi sul pulsante Abilita e consenti all’applicazione di accedere al sistema di notifiche di Android spostando su ON la levetta situata accanto al suo nome.

A questo punto, accetta l’attivazione delle funzioni relative ai messaggi e ai file remoti e installa l’estensione di Pushbullet per Chrome sul tuo computer.
Ad operazione completata, torna su Android e seleziona la scheda Io di Pushbullet, dopodiché seleziona l’opzione Chrome dal menu a tendina che si trova in basso e premi sull’icona della graffetta collocata in basso a sinistra.



Per concludere, scegli se inviare sul PC un file (selezionandolo dalla memoria del tuo device), una foto già esistente o una foto da scattare in tempo reale con la fotocamera dello smartphone/tablet.
Seleziona quindi il file da copiare sul computer e premi sul pulsante per l’invio (l’icona dell’aeroplanino) per completare l’operazione.

Servizi di cloud storage

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Un altro modo, molto semplice, per copiare i file da un dispositivo Android a un computer è rivolgersi ai servizi di cloud storage.

Con i servizi di cloud storage puoi creare una sorta di hard disk online all’interno del quale custodire i tuoi file.
Tali file, una volta installato un apposito client sul computer, verranno sincronizzati automaticamente sul PC senza che tu debba muovere un dito.



I servizi di cloud storage più completi e affidabili del momento sono Dropbox, Google Drive e OneDrive.
Per scoprire come utilizzarli consulta le mie guide su come funziona Dropbox, come funziona Google Drive e come funziona OneDrive.