come gestire dispositivi android



come gestire dispositivi android

Hai appena acquistato uno smartphone o un tablet Android e vorresti dei consigli su come gestire il tuo nuovo dispositivo?
Non c’è problema.
Ormai Android è estremamente semplice da usare, rispetto a qualche anno fa ha fatto davvero tantissimi passi in avanti, ma se vuoi posso darti una mano a prendere confidenza con le sue funzioni più importanti e spiegarti come sfruttarle al meglio.

Se mi concederai qualche minuto del tuo tempo, ti spiegherò come collegare un device Android al computer, come gestire i file presenti sulla sua memoria, come ottimizzare i consumi energetici del sistema e molto altro ancora.
Insomma:
ti spiegherò come gestire dispositivi Android nella maniera più breve e semplice possibile.



Quando sei pronto a metterti all’opera, prendi il tuo smartphone o il tuo tablet Android, tieni un computer a portata di mano (Mac o PC non fa differenza, ci occuperemo di entrambi) e cerca di seguire le indicazioni che sto per darti.
Ti assicuro che al termine della lettura, anche se non sei molto ferrato in ambito tecnologico, riuscirai a gestire il tuo dispositivo Android in maniera ottimale.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Collegare dispositivi Android al computer
    • Collegamento standard (via cavo USB)
    • Collegamento wireless
  • Gestire file su Android
  • Backup dei dati
  • Localizzare dispositivi Android da remoto
  • Gestire lo spazio su Android
  • Gestire la batteria su Android

Collegare dispositivi Android al computer

Se sei d’accordo, direi di cominciare questo tutorial su come gestire dispositivi Android dalla procedura necessaria a collegare uno smartphone o un tablet equipaggiato con il sistema del robottino verde al computer.



Collegando il tuo device Android al computer, avrai la possibilità di copiare dei file su di esso, potrai importare le foto e i video realizzati con lo smartphone (o con il tablet) sul PC e potrai eseguire un backup completo dei tuoi dati; tutto in maniera estremamente facile e veloce.

Collegamento standard (via cavo)

Solitamente, per collegare un device Android al computer basta mettere in comunicazione i due dispositivi tramite cavo USB e attendere che Windows scarichi da Internet tutti i driver necessari al suo funzionamento.



Se dopo aver connesso uno smartphone o un tablet al computer questo non viene riconosciuto, prova a compiere una delle seguenti operazioni.

  • Espandi il menu delle notifiche di Android scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
    “USB per la ricarica” o “USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di file.

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  • Cerca dei driver da installare sul PC.
    Per compiere quest’operazione, vai su Google e cerca qualcosa come driver USB [nome del tuo smartphone/tablet].
    Collegati quindi al risultato della ricerca che ti sembra più convincente (possibilmente il sito ufficiale dell’azienda produttrice del tuo device o comunque un sito di comprovata affidabilità) e procedi con il download dei driver.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto .exe o.msi che hai scaricato sul PC e clicca sempre su Next o Avanti per completare l’installazione dei driver.
    Potrebbe essere necessario un riavvio del computer.
    Per alcuni device, ad esempio i terminali Samsung, potrebbe essere necessario il download di software completi per la gestione del telefono anziché di soli driver (es.
    Smart Switch per i terminali Samsung).

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Una volta stabilito il collegamento tra dispositivo Android e computer, apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona relativa al tuo smartphone o tablet.



A questo punto, dovresti essere in grado di gestire i file presenti sulla memoria del tuo device Android (o sulla microSD inserita in esso, se hai un terminale dotato di memoria espandibile) come faresti con una comune chiavetta USB.
Tra le cartelle più “interessanti” ti segnalo quella denominata Download, dove ci sono i file scaricati da Internet sul device Android, e quella denominata DCIM, dove invece ci sono le foto e i video realizzati con il dispositivo.

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Se vuoi importare sul PC le foto e i video presenti sul tuo dispositivo Android, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).

A questo punto, apri nuovamente l’Esplora File di Windows, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona del tuo smartphone o tablet e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.



Adesso, attendi qualche istante affinché vengano scansionate le cartelle del device con foto e video e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, organizza i gruppi di foto e video da importare sul PC utilizzando le apposite opzioni e clicca sul pulsante Importa per avviare il trasferimento dei file sul computer.

Le foto e i video importati dal dispositivo Android vengono salvati automaticamente nella cartella Immagini del PC.
Se vuoi cambiare questo percorso, clicca sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come collegare Android al PC in cui mi sono occupato della questione in maniera più approfondita.



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Utilizzi un Mac?
Nessun problema, però sappi che non puoi accedere ai file del tuo device Android direttamente dal Finder.
Per gestire i dispositivi Android su Mac bisogna installare una piccola applicazione gratuita denominata Android File Transfer (Trasferimento File Android):
si tratta di un file manager che riconosce automaticamente tutti gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema del robottino verde e permette di modificare i file presenti su questi ultimi.



Per installare Android File Transfer sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Download Now che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene Android File Transfer, copia l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

A questo punto, collega il tuo smartphone o tablet Android al Mac (tramite cavo USB) e Android File Transfer dovrebbe avviarsi automaticamente consentendoti di gestire i file presenti sul device.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come trasferire file da Android a Mac.



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Se vuoi importare foto e video dal tuo device Android al Mac, procedi in questo modo:
espandi il menu delle notifiche di Android facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso, seleziona la voce relativa alla connessione USB (es.
“USB per il trasferimento di file”) e metti il segno di spunta accanto alla voce Trasferimento di foto (PTP).



Ad operazione completata, apri l’applicazione Foto oppure l’applicazione Acquisizione Immagine di macOS e importa le foto (e i video) dal tuo device Android sfruttando l’apposito pulsante.

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Collegamento wireless

Se vuoi, puoi gestire il tuo dispositivo Android e copiare file su quest’ultimo anche in modalità wireless.
A tal scopo, mi sento di consigliarti AirDroid:
un’applicazione gratuita che permette di gestire i dispositivi Android da remoto e di scambiare file con questi ultimi.

AirDroid è compatibile sia con Windows che con macOS, è accessibile dal browser e permette di trasferire fino a 200MB di dati con un limite di upload pari a 30MB per file.
Per innalzare tali limiti si può sottoscrivere un abbonamento a pagamento da 1,99$/mese.
Se hai uno smartphone o un tablet sbloccato tramite root, puoi addirittura usare AirDroid per comandare il tuo dispositivo da remoto (senza root puoi farlo ugualmente, ma collegando il terminale al PC tramite cavo USB).



Ciò detto, se sei interessato ad AirDroid, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Scarica AirDroid.
A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il file AirDroid_Desktop_Client_xx.exe e porta a termine il processo d’installazione di AirDroid cliccando in sequenza sui pulsanti , OK, Avanti, Accetto, Avanti e Fine.

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Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene AirDroid e installa il programma sul tuo computer copiando la sua icona nella cartella Applicazioni.

Bene:
adesso avvia AirDroid, clicca sulla voce Registrati collocata in fondo alla barra laterale di destra e crea un account all’interno dell’applicazione inserendo email, password e un nickname.
Ad operazione completata, accedi alla tua casella di posta elettronica e clicca sul link di conferma presente nell’email che hai ricevuto da AirDroid.



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Una volta creato il tuo account in AirDroid, installa l’applicazione sul tuo smartphone o tablet Android ed effettua l’accesso con l’account che hai creato poc’anzi sul PC.



Missione compiuta! Adesso non ti resta che scegliere una delle tante funzioni presenti in AirDroid sul PC e gestire il tuo dispositivo Android da remoto.
Per trasferire un file dal computer ad Android, ad esempio, non devi far altro che selezionare il nome del device dalla barra laterale del programma, cliccare sulla scheda Dispositivo e trascinare i file da trasferire su Android nella schermata che si apre.
Nella medesima schermata, selezionando le schede Backup e AirMirror avrai la possibilità di eseguire il backup del tuo device in Wi-Fi e di comandarlo da remoto tramite PC.

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Per usufruire di alcune funzionalità, ad esempio il backup in modalità wireless e la ricezione delle notifiche sul computer, dovrai attivare alcune opzioni sul tuo device Android come spiegato dallo stesso AirDroid.

Gestire file su Android

Se vuoi gestire i file presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi installare un file manager per Android, ossia una sorta di Esplora File o di Finder che permette di navigare liberamente fra le cartelle del dispositivo.



Ci sono tanti file manager sul Play Store, ma io personalmente ti consiglio ES Gestore File che è completamente gratuito, è molto facile da usare e offre un mucchio di funzioni interessanti.

Spiegare come funziona ES Gestore File è quasi superfluo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo device, non devi far altro che avviarla, premere sul pulsante che si trova in alto a sinistra e scegliere il percorso in cui navigare:
Home per la directory principale del dispositivo, Download per la cartella dei download, Memoria interna per la memoria interna del dispositivo (utile sui terminali che supportano l’estensione della memoria tramite microSD) e così via.



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Per aprire i file, basta fare un singolo “tap” su di essi, mentre per modificarli (copiarli, spostarli, eliminarli, rinominarli ecc.) bisogna tenere il dito premuto su di essi per qualche secondo e scegliere una delle opzioni che compaiono in basso.



Se vuoi, recandoti nel menu Rete > Gestore Controllo remoto di Es Gestore File puoi anche attivare la funzione di condivisione dei dati in Wi-Fi e copiare file sul tuo device tramite rete wireless.

Backup dei dati

Quando acquisti un dispositivo Android devi prenderti cura dei dati che conservi in esso.
In altre parole devi essere previdente e devi effettuare un backup completo di foto, video, contatti, messaggi e quant’altro.



Ai fini del backup io ti consiglio di seguire due strade diverse:
una locale con il backup dei dati sul computer e una online con il backup dei dati sul cloud.

Per quanto concerne il backup dei dati in locale, ti consiglio di seguire la procedura che ti ho illustrato in precedenza per l’importazione di foto e video sul PC; dopodiché ti consiglio di installare l’applicazione ufficiale del produttore del tuo device (es.
Smart Switch se hai un dispositivo Samsung) sul computer e di usare quella per salvare contatti, musica e quant’altro.



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Qui sotto trovi la lista dei link da cui scaricare i software di tutti i principali produttori di device Android, mentre nelle mie guide su come collegare cellulare Samsung al PC e come collegare cellulare Samsung a Mac trovi un esempio pratico di come funziona Smart Switch.



  • Samsung Smart Switch
  • Huawei HiSuite
  • Motorola Device Manager
  • Sony PC Companion
  • HTC Sync Manager
  • LG PC Suite

Per quanto concerne il backup dei dati sul cloud, ti consiglio innanzitutto di recarti nel menu Impostazioni > Account > Google > [tuo indirizzo Gmail] del tuo device Android e di verificare che sia attiva la funzione di sincronizzazione online di Foto, Calendario, Contatti ecc.

Se non trovi la voce relativa al backup delle foto, installa la app gratuita Google Foto (che permette di archiviare foto e video a costo zero su Google Drive senza limiti di spazio) sul tuo device.
Se invece non hai ancora configurato un account Google sul tuo smartphone o tablet, recati nel menu Impostazioni > Account del device e premi sulla voce Aggiungi account.



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Ti segnalo, infine, che esistono tante valide app per il backup dei dati su Android che permettono di salvare app, dati e impostazioni in maniera semplicissima.
Te ne ho parlato dettagliatamente nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.



Localizzare dispositivi Android da remoto

Hai paura di smarrire il tuo smartphone o il tuo tablet e non poterlo più recuperare?
Non disperare.
I terminali Android, così come gli iPhone e i Windows Phone, offrono una funzione antifurto gratuita che consente di localizzare il dispositivo da remoto e di impartirgli dei comandi tramite Internet.

La funzione antifurto di Android si chiama Gestione Dispositivi Android ed è inclusa “di serie” in quasi tutti i device equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Per attivarla, recati nel menu  Impostazioni > Geolocalizzazione del tuo smartphone o tablet e assicurati che la levetta relativa alle funzioni di localizzazione (in alto a destra) sia attiva.



Successivamente, vai nel menu Impostazioni > Google > Sicurezza e, se necessario, attiva le funzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto.

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È tutto! Da questo momento in poi, potrai localizzare il tuo device Android da remoto semplicemente collegandoti al sito Gestione Dispositivi Android ed effettuando l’accesso con lo stesso account Google collegato al dispositivo.
Una volta visualizzato il device da comandare, potrai scegliere se farlo squillare, bloccarlo contro utilizzi non consentiti o cancellare tutti i dati contenuti nella sua memoria.

Le medesime funzioni sono disponibili anche nella app Gestione Dispositivi Android per Android, grazie alla quale è possibile localizzare e comandare un device Android da remoto tramite un altro device Android.



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Purtroppo servizi come Gestione Dispositivi Android non funzionano se il terminale da localizzare non è acceso e connesso a Internet.
Per bypassare queste limitazioni ci si può rivolgere a delle soluzioni antifurto di terze parti, come quelle che ti ho segnalato nel mio precedente tutorial su come ritrovare il cellulare Android.



Gestire lo spazio su Android

Prima o poi capita a tutti di dover fare i conti con lo spazio disponibile, o meglio, non disponibile sulla memoria dei terminali Android.
Ecco perché voglio darti qualche “dritta” su come gestire al meglio la memoria del tuo smartphone o del tuo tablet.

  • Disinstalla le applicazioni superflue – è un’operazione banale, ma estremizzante efficace.
    Se vuoi scoprire quali sono le app che occupano più spazio sul tuo device, recati nel menu Impostazioni > App > Tutte, premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Ordina per dimensioni dal menu che compare.
    Se usi una versione di Android pari o successiva alla 6.0, puoi trovare le medesime informazioni nel menu Impostazioni > Archiviazione e USB > Memoria interna (o scheda SD se hai un device con memoria espandibile e hai impostato la SD come memoria principale) selezionando la voce App dalla schermata che si apre.
    Mi raccomando, non cancellare app di sistema come quelle legate ai servizi di Google!

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  • Cancella i file di cache – si tratta dei file temporanei accumulati dalle varie applicazioni.
    Per cancellarli in maniera facile e veloce rivolgiti ad un’applicazione per la pulizia del sistema.
    Io personalmente ti consiglio SD Maid che è tra le più efficaci e le meno dannose in assoluto (è gratis, ma per cancellare i dati delle app di terze parti oltre ai dati delle app di sistema richiede l’acquisto di una licenza per 2,97 euro).
    In alternativa puoi provare CCleaner che è gratis al 100% ed è ugualmente affidabile.

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  • Cancella foto, video e altri file multimediali superflui – dopo averli importati sul computer come ti ho spiegato nei capitoli precedenti del tutorial.
  • Imposta una microSD come memoria principale del tuo device – se hai uno smartphone o un tablet dotato di slot per le microSD e di funzione per impostare la memory card come memoria principale, puoi approfittarne per espandere la memoria del tuo device.
    Per impostare la microSD come memoria principale dello smartphone o del tablet, non devi far altro che inserire la memory card nel dispositivo (a device spento), selezionare la voce relativa alla microSD nel menu delle notifiche e seguire la procedura guidata che ti viene proposta (scegliendo l’opzione Utilizza come memoria principale).
    Mi raccomando, usa una microSD ad elevate prestazioni o finirai col rallentare il funzionamento dell’intero dispositivo!

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Se vuoi maggiori informazioni su come liberare spazio su Android, impostare la microSD come memoria principale e usare app come SD Maid, consulta il mio tutorial su Come espandere memoria Android.

Gestire la batteria su Android

Altro aspetto che bisogna imparare a gestire è quello relativo ai consumi energetici.
Se vuoi aumentare l’autonomia del tuo device Android e vuoi arrivare a sera senza eccessivi patemi d’animo, metti in pratica i seguenti consigli.



  • Recati nel menu Impostazioni > Batteria e regola le impostazioni relative al risparmio energetico in base a quelle che sono le tue esigenze (dovresti trovare le varie impostazioni nel menu (…) collocato in alto a destra).
  • Cancella le app superflue.
    Alcune di esse potrebbero restare in esecuzione e “prosciugare” inutilmente la batteria del tuo device.
  • Utilizza un launcher leggero senza sfondi animati e senza troppi widget.
    Personalmente ti consiglio Nova Launcher.
  • Installa un’applicazione come Greenify e iberna le applicazioni che consumano più batteria (a parte quelle social per cui ti servono notifiche tempestive).

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  • Installa un’applicazione come Wakelock Detector e cerca di capire quali sono le app che tengono “sveglio” il tuo device causando un consumo inutile di batteria.

Per approfondire tutti i punti di cui sopra e scoprire altre “dritte” su come risparmiare batteria Android, leggi il tutorial che ho dedicato all’argomento:
lì troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.