come spiare android



come spiare android

Vorresti mettere sotto controllo il tuo smartphone (o tablet) Android, in modo tale da poterlo controllare a distanza in caso di necessità o, nella peggiore delle ipotesi, qualora dovessi smarrirlo?
Beh, non è un’operazione difficile.
Se vuoi, posso darti una mano io e spiegarti come fare.

Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso infatti indicarti gli strumenti di cui puoi avvalerti per raggiungere il tuo scopo e spiare Android.
Ti anticipo già che la cosa è fattibile sia sfruttando delle soluzioni messe a disposizione direttamente da Google (quelle antifurto) che ricorrendo all’uso di servizi di terze parti, più avanzati e per certi versi invasivi.
Ti va allora?
Sì?
Perfetto.



Prima di procedere, però, lasciami ricordare che spiare senza permesso le attività di altre persone è una grave violazione della privacy (che in alcuni casi può diventare perfino un reato punibile dalla legge).
Io non voglio in alcun modo incentivare questo genere di attività.
Questa guida è stata scritta a puro scopo illustrativo, pertanto io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che potresti fare delle indicazioni presenti in essa.
Chiaro?
Allora cominciamo.

Indice

  • Come spiare Android a distanza
    • Trova il mio dispositivo
    • Lost Android
    • Qustodio
  • Come spiare Android con MAC address
  • Come spiare Android WhatsApp
  • Come spiare Messenger Android

Come spiare Android a distanza

È possibile spiare Android agendo a distanza, quindi da un altro dispositivo mobile o da un computer, sfruttando il servizio antifurto messo a disposizione da Google o ricorrendo a delle applicazioni di terze parti per il parental control e/o il monitoraggio delle attività:
per saperne di più, prosegui pure nella lettura.



Trova il mio dispositivo

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Cominciamo da Trova il mio dispositivo:
il servizio incluso “di serie” su tutti i dispositivi Android e che permette di ritrovare i device equipaggiati con il sistema del robottino verde, localizzandoli e comandandoli da remoto.
Si tratta, dunque, di un servizio antifurto ma, se usato in maniera adeguata, può essere usato anche per spiare un terminale, rilevandone la posizione geografica in tempo reale.
È totalmente gratuito ma, per poterlo utilizzare, bisogna attivare preventivamente alcune funzioni sul dispositivo da rintracciare.



Per essere precisi, il primo passo che bisogna compiere è quello di mettere mano alle impostazioni del cellulare, verificare l’associazione a un account Google e abilitare le funzioni di localizzazione.
Per cui, prendi il tuo smartphone, sbloccalo, accedi alla home screen e fai tap sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), dopodiché recati nella sezione Utenti e account > Google.

Verifica, dunque, che l’email relativa al tuo account Google sia visibile nella schermata che ti viene mostrata.
Qualora così fosse, il tuo account è stato associato in maniera corretta al terminale.
In caso contrario, invece, devi correggere il problema recandoti nella schermata principale delle Impostazioni di Android, selezionando le voci Utenti e account > Aggiungi account > Google, digitando le credenziali d’accesso dell’account Google nei campi appositi e seguendo le istruzioni riportate sul display.
In caso di dubbi o problemi, puoi consultare la mia guida su come accedere agli account Google.



Successivamente, devi assicurarti che il tuo dispositivo sia connesso a Internet (senza connessione, infatti, non possono essere eseguiti la localizzazione e il controllo remoto del device):
per riuscirci, recati nelle Impostazioni di Android e seleziona le voci Wireless e reti > Rete mobile e Wireless e reti > Wi-Fi, per connetterti, rispettivamente, in Wi-Fi o tramite rete 4G/3G a Internet.
Se hai dei dubbi, puoi fare riferimento al mio post dedicato alla questione.

Un’altra cosa che devi preoccuparti di fare in via preventiva è quella di abilitare la geolocalizzazione:
per riuscirci, recati sempre nel menu delle Impostazioni di Android, seleziona le voci Sicurezza e privacy > Servizi di localizzazione e attiva l’opzione Accedi alla mia posizione.



Per concludere, provvedi ad abilitare il servizio Trova il mio dispositivo di Google. Per compiere quest’operazione, recati ancora una volta nella schermata delle Impostazioni di Android e accedi alla sezione Sicurezza e privacy > Trova il mio dispositivo, dopodiché sposta su ON la levetta relativa al servizio in oggetto.

In seguito, visita il sito Internet dedicato al Play Store, clicca sul pulsante con l’ingranaggio situato in alto a destra e nell’elenco dei dispositivi che ti viene mostrato, individua quello che intendi spiare a distanza, dopodiché abilita l’opzione Mostra nei menu situata nella colonna Visibilità.



Una volta compiuti tutti i passaggi preliminari di cui sopra, puoi finalmente servirti dello strumento Trova il mio dispositivo di Google per tenere sotto controllo il tuo cellulare Android a distanza.
Puoi usarlo sia tramite computer (da Web) che da mobile (tramite app), usando un altro smartphone o tablet Android.

Nel primo caso, apri il browser che usi di solito per navigare in Rete da PC (es.
Chrome), visita la home page del servizio ed effettua il login con l’account Google associato al tuo smartphone.
A questo punto, seleziona l’icona del dispositivo collegato all’account Google dalla parte in alto a sinistra della pagina e attendi che ti venga mostrata la posizione corrente di quest’ultimo sulla mappa oppure l’ultima posizione nota.



Ti segnalo inoltre che, sempre sfruttando Trova il mio dispositivo, puoi intervenire da remoto sullo smartphone localizzato, selezionando le voci che trovi nel menu a sinistra.
Per la precisione, cliccando sulla dicitura Riproduci audio puoi fare squillare lo smartphone, premendo su quella Blocca il dispositivo puoi bloccarlo, mentre cliccando sulla voce Resetta il dispositivo puoi cancellare tutti i dati contenuti al suo interno.

Per quanto riguarda, invece, l’uso dell’app, il funzionamento è praticamente analogo a quello della variante Web.
Per effettuare il download dell’applicazione, visita la relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa.



In seguito, avvia l’app facendo tap sul bottone Apri comparso sul display, effettua l’accesso al medesimo account Google associato allo smartphone che vuoi monitorare e procedi in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

Per ulteriori dettagli riguardo il funzionamento di Trova il mio dispositivo, ti rimando alla lettura della mia guida su come ritrova il cellulare Android.

Lost Android

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Un altro strumento che può essere sfruttato per spiare Android è Lost Android, un’app che consente di monitorare il cellulare su cui viene installata, offrendo la possibilità di visualizzare la cronologia di chiamate e messaggi e di scattare foto.
Integra anche delle funzioni di antifurto, grazie alle quali è possibile far squillare il dispositivo e cancellarne il contenuto riportandolo alle informazioni di fabbrica.
L’applicazione di base è gratis, ma alcune funzioni vanno sbloccate previo pagamento (0,99€/mese), dopo una trial di 7 giorni.

Per scaricare l’app sul tuo smartphone Android, accedi, tramite quest’ultimo, alla relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa.
Successivamente, premi sul bottone Apri comparso sullo schermo, per avviare Lost Android.



Premi poi sulla voce Consenti, in risposta agli avvisi che visualizzi sul display, per concedere all’app tutti i permessi necessari per poter funzionare correttamente, dopodiché premi sul bottone Cancel, quindi su quello con su scritto Try Premium Features, così da attivare il periodo di prova per testare tutte le funzionalità di Lost Android

A questo punto, visita il sito Internet ufficiale dell’applicazione, clicca sul pulsante Sign In, che trovi in alto a destra, effettua il login al servizio usando l’account Google configurato sullo smartphone che intendi spiare e premi sul pulsante Permetti, in modo da completare l’autenticazione.



Una volta eseguito l’accesso da Web a Lost Android, seleziona la scheda Controls, che si trova in alto, e scegli l’operazione che intendi effettuare servendoti dei comandi disponibili sullo schermo.
Nella scheda SMS, invece, trovi i comandi utili per gestire il telefono tramite SMS, anziché da Internet, mentre nella scheda Logs puoi visualizzare i log delle attività svolte sul dispositivo.

Qustodio

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Se vuoi spiare Android per sorvegliare le attività svolte da un minore sul proprio smartphone, puoi rivolgerti a Qustodio.
Si tratta di un’applicazione molto potente, ma allo stesso tempo semplice da utilizzare, che monitora la posizione geografica del telefono e raccoglie tantissime informazioni in tempo reale:
la lista delle applicazioni utilizzate, le chiamate effettuate e ricevute, i siti Web visitati, gli SMS inviati e ricevuti, le attività sui social network e altro ancora.

Sì può scaricare gratuitamente dal Play Store ma, dopo una breve trial di 3 giorni, riserva le funzioni più avanzate a chi acquista una licenza a pagamento (che costa 34,95 euro/anno).
Le funzioni riservate agli utenti “Pro” sono:
il blocco di giochi e app a distanza, il monitoraggio avanzato di Facebook, il rilevamento della posizione geografica e il monitoraggio di chiamate e SMS.
Il resto delle funzioni – non moltissime a dire la verità – si può utilizzare restando con un account gratuito.



Per installare Qustodio sullo smartphone da spiare, accedi, mediante quest’ultimo, alla relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa.
Successivamente, avvia l’app facendo tap sul pulsante Apri comparso sul display.

Scegli, dunque, di creare un account Qustodio, compilando il modulo che ti viene proposto e facendo tap sul bottone Avanti. Nella nuova schermata visualizzata, fai tap sull’icona del bambino situata sopra la voce Dispositivo bambino e, nella schermata Info bambino, completa i campi Nome bambino, Anno di nascita e Sesso, dopodiché fai tap sul pulsante Successivo.



Adesso, seleziona l’avatar che desideri associare all’account da sorvegliare.
Nella schermata Configurazione Dispositivo, poi, riempi il campo Nome dispositivo e fai tap sul bottone Successivo.
In seguito, concedi all’applicazione i permessi necessari a svolgere la sua attività (se non lo fai l’app non potrà funzionare correttamente).

Fatto anche questo, fai tap sul pulsante Installa nell’ulteriore schermata visualizzata e seleziona la voce Autorizza per autorizzare la gestione remota del telefono da parte dell’app.
Per concludere, seleziona la voce Fine.



Completata l’installazione dell’app sul dispositivo, per poterlo monitorare a distanza, non devi far altro che collegarti da browser al pannello Web di Qustodio per le famiglie, riempire i campi sullo schermo con dati relativi al tuo account e premere sul pulsante Accedi per effettuare l’accesso al servizio.

Nella schermata principale del servizio, potrai visualizzare tutte le varie attività che sono state svolte dal cellulare, nella timeline in basso.
Per avere un resoconto dettagliato delle sole attività sui social, fai clic sulla scheda Attività social posta sempre in alto, mentre per visualizzare le operazioni effettuare in Rete accedi alla scheda Navigazione.
Per conoscere la posizione del dispositivo, invece, clicca sulla dicitura Vista l’ultima posizione nota che trovi in cima allo schermo.

Come spiare Android con MAC address

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Il MAC address (acronimo di “Media Access Control) è un indirizzo di 12 cifre che serve a identificare in maniera univoca ogni scheda di rete presente sui dispositivi connessi a Internet.
Conoscerlo può tornare molto utile per configurare al meglio la rete domestica, per impostare il funzionamento di uno specifico programma o, ancora, per altre operazioni.
I malintenzionati, però, possono anche cercare di sfruttarlo per spiare i device altrui, in questo caso specifico quelli basati su Android.

Alcuni servizi e alcune app, infatti, utilizzano l’indirizzo MAC per garantire a un dato dispositivo la fruizione di specifici servizi e l’esecuzione di determinate operazioni, come ad esempio la possibilità di collegarsi a una rete Wi-Fi protetta oppure quella di usare determinate soluzioni per la messaggistica, motivo per cui gli hacker potrebbero cercare di risalire al dato in questione e usarlo, in sostituzione del proprio MAC address reale, grazie ad applicazioni apposite, per spiare le attività effettuate da un’altra persona sul suo smartphone.



Per far si che ciò accada, però, il malintenzionato deve avere la possibilità di accedere “fisicamente” al dispositivo della vittima, in quanto l’indirizzo MAC degli smartphone Android è generalmente indicato nella sezione delle Impostazioni relativa alle Informazioni, oppure deve utilizzare dei programmi o delle applicazioni ad hoc in grado di rilevare l’informazione in questione.

Per approfondimenti, ti suggerisco di leggere i miei tutorial su come trovare il MAC address, come cambiare il MAC address e come trovare il MAC address di un altro cellulare.



Come spiare Android WhatsApp

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WhatsApp è l’app per la messaggistica istantanea più usata e apprezzata al mondo, non solo su Android ma anche su altre piattaforme, di conseguenza non deve affatto sorprendere il fatto che eventuali malintenzionati possano essere interessati a capire come spiare le conversazioni avvenute su di essa.



La pratica è tutt’altro che lecita, sia ben chiaro, ma cercare di comprendere quali tecniche sfruttano i malintenzionati per spiare le conversazioni degli altri può tornare utile per prevenire il verificarsi di questo tipo di circostanze.

Se l’argomento t’interessa, dunque, ti consiglio di leggere la mia guida incentrata in via specifica su come spiare le chat di WhatsApp e i miei tutorial su come spiare un contatto su WhatsApp e come spiare WhatsApp da PC.

Come spiare Messenger Android

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Facebook Messenger è un’altra app di messaggistica estremamente popolare.
Basti pensare che il suo numero di utilizzatori è pari, almeno, al numero degli utenti presenti su Facebook, essendo fruibile da tutti gli iscritti a quest’ultimo, dunque è ovvio che l’attenzione dei malintenzionati sia rivolta anche verso questa piattaforma.

Anche in tal caso, la miglior arma di difesa è rappresentata dalla conoscenza delle tecniche sfruttate dagli hacker, in modo tale da prevenire “tranelli” pericolosi per la propria privacy.
Se la cosa ti interessa e desideri approfondire l’argomento, ti rimando alla lettura dei miei post dedicati a come spiare le conversazioni su Facebook e come spiare Facebook dal cellulare, in cui ti ho illustrato le principali tecniche di hacking di Facebook e le tattiche per proteggersi da queste ultime.